Tecnologia e innovazione in edilizia: occorre aprirsi alla digitalizzazione e all’inclusione 21/07/2025
Indice degli argomenti Toggle Rinfrescare le città col verde urbano: il progetto Life + A_GreeNetClima e salute: la necessità cogente di verde urbanoI tempi del progetto e i temi crucialiRinfrescare la città, il ruolo cardine dei cittadiniFAQ Verde urbanoQuali sono gli obiettivi del progetto europeo Life+A_GreeNet?Perché l’Europa e le sue città devono puntare a rinfrescare le città e affrontare quanto prima le ondate di calore?Perché è importante il verde urbano?Che azione svolgono spazi e infrastrutture verdi urbani? Contro le ondate di calore che mietono sempre più vittime, rinfrescare le città puntando sul verde urbano è un imperativo, non una possibilità. Nel solo 2022 sono stati stimati oltre 61mila morti correlati al calore; l’Italia è il Paese europeo dove si contano più decessi per milione di abitanti causati dal caldo estivo (fonte: Nature Medicine). Rigenerazione urbana, potenziamento del verde, coinvolgimento attivo delle istituzioni, dei cittadini, dei territori sono tutte misure essenziali, ma va fatto un ragionamento sistemico. È quanto sta portando avanti Life + A_GreeNet, progetto europeo che contribuisce agli obiettivi del Cities Refresh e che vede quale capofila Regione Abruzzo. Esso intende rendere le città costiere del Medio Adriatico più resilienti al cambiamento climatico attraverso la creazione di infrastrutture verdi nelle aree urbane. Rinfrescare le città col verde urbano: il progetto Life + A_GreeNet Rinfrescare le città è al centro dell’azione programmatica del progetto europeo Life + A_GreeNet, le cui basi sono state gettate già da tempo. Come racconta Laura Antosa, architetto e project manager di Life + A_GreeNet, esso è il risultato di un lavoro avviato da Regione Abruzzo circa 10 anni fa. L’attività di approfondimento e di studio riguardante i cambiamenti climatici ha portato alla redazione di un Piano di adattamento ai cambiamenti climatici e al profilo climatico della stessa. «Ci siamo resi conto, anche attraverso la collaborazione con altre regioni, che l’analisi specifica delle modifiche dei profili climatici necessitavano di predisporre una serie di azioni concrete che potessero lavorare sull’adattamento ai cambiamenti climatici». Nell’estate del 2023, per esempio, quando le temperature hanno superato i 30 °C per settimane consecutive e centinaia di persone sono morte per il caldo estremo, l’Osservatorio sul Clima e la Salute, parte del progetto, ha richiesto soluzioni che includessero verde urbano, fontane e laghi urbani, riducendo al contempo la superficie coperta dall’asfalto. “Molte di queste soluzioni sono ora integrate nei piani urbani che mirano a ridurre le temperature superficiali di 4-10 °C entro il 2030”, fa notare l’Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l’ambiente. «Life + A_GreeNet ha offerto la possibilità di studiare e approfondire con strumenti di pianificazione mirati, le migliori ricadute sul territorio, in particolare andando ad analizzare le città del Medio Adriatico, con progetti pilota che vedono direttamente coinvolte Ancona, San Benedetto del Tronto, Pescara, alcuni Comuni della provincia di Teramo, rappresentando in pratica, la costa medio adriatica», specifica la project manager. Oltre a questi partner, collaborano anche Legambiente e l’Università di Camerino. Clima e salute: la necessità cogente di verde urbano Per comprendere la situazione e gli effetti che le ondate di calore si riflettono sui cittadini, prima di tutto, si è lavorato sui dati. «Abbiamo analizzato i dati di ingresso al pronto soccorso durante le cosiddette ondate di calore, volendo capire effettivamente quale potesse essere il legame tra la condizione meteorologica estrema e la salute umana», specifica Antosa. Lo sviluppo del lavoro, per cui si è contato sul supporto di biologi, è stato utile ai fini della progettazione del verde, «che assume ormai una necessità cogente» per rinfrescare le città e per garantire migliore qualità di vita alle persone. L’obiettivo del progetto è assicurare un’attività di pianificazione del verde urbano, puntando a un aumento della quantità e della qualità di spazi verdi. Accanto all’attività progettuale c’è anche la volontà di attivare un “Osservatorio sui Cambiamenti Climatici e sulla Salute” con il compito di monitorare l’ambiente e la salute per quanto riguarda gli effetti dell’innalzamento delle temperature e delle ondate di calore sulla salute degli abitanti e per individuare le prestazioni sanitarie di piani urbanistici, progetti e opere pubbliche. Inoltre, si è lavorato per definire un contratto Contratto Interregionale di Forestazione Urbana della città costiera del Medio Adriatico – Abruzzo e Marche con cui si intende promuovere la realizzazione dell’infrastruttura verde urbana e di valorizzare il contributo che essa offre nell’ambito dell’adattamento ai cambiamenti climatici. Grazie al progetto è nato anche l’Osservatorio Clima e Salute di cui è uscito di recente il secondo rapporto intitolato “Ondate di calore e cambiamenti climatici. Conoscenza e sensibilizzazione per mitigarne gli impatti”. Da quanto emerge, c’è ancora molto da lavorare per far comprendere adeguatamente la situazione, i fenomeni e la loro portata e gravità. I tempi del progetto e i temi cruciali Life + A_GreeNet si concluderà a settembre 2026, ma i riflessi saranno più lunghi. «Intendiamo proseguire questa attività e avviare altre collaborazioni e scambi con altre regioni in modo da diffondere i temi e confrontarci. Sulle ricadute che avrà, la speranza è di vedere nel 2030 i primi segni evidenti di questo lavoro». A proposito degli interventi di rigenerazione urbana necessari, specie per quelli legati al progetto europeo, ovvero le città del Medio Adriatico, «credo che lo spazio urbano meriti attenzione prevalentemente nel suo rapporto con la propria risorsa paesaggistica, intesa come l’insieme di elementi che rendono l’ambiente urbano, antropizzato, vivibile e con standard di qualità maggiori». Il primo tema sensibile su cui intervenire è la mobilità. «In generale, abbiamo città intasate dal traffico, prive di mobilità leggera e sostenibile. Ci sono molte micro iniziative, sotto forma di percorsi pedonali e ciclabili. Certo, possiamo contare sulla pista ciclabile più lunga d’Europa (la Ciclovia Adriatica, lunga 1300 km – nda), ma vanno anche attivate politiche d’implementazione di mobilità alternativa». Collegato alla mobilità c’è il verde urbano – essenziale in Life + A_GreeNet – e la sua implementazione quale elemento di collegamento. «C’è una grandissima carenza del verde urbano nelle infrastrutture di collegamento, che invece dovrebbe essere un elemento vincolante. Si dovrebbe contare su verde adeguato, autoctono, puntando non solo sulla salvaguardia dell’esistente, ma di una implementazione e valorizzazione». C’è poi un altro intervento essenziale, che riguarda lo spazio pubblico, fruito dalla collettività: sono le piazze, i corridoi pedonali, «la cui cura è un elemento caratterizzante e di valorizzazione della risorsa paesaggistica, che deve essere di qualità e anche un elemento di salute. Per questo ci vuole una visione tecnica e anche politica di lungo termine». Infine, la rigenerazione urbana, intesa come riqualificazione del tessuto immobiliare esistente, deve innestarsi in questa visione perché si possano produrre dei miglioramenti concreti, in tema di resilienza climatica. C’è anche il proposito di lavorare sul recupero e rigenerazione del suolo. Per questo si intende condurre uno studio sulle aree demaniali, per cominciare a parlare di rigenerazione demaniale, ristabilendo un corretto rapporto col paesaggio. Rinfrescare la città, il ruolo cardine dei cittadini In tutto questo progetto di raffrescamento delle città, di rigenerazione urbana mirata alla resilienza i cittadini hanno un ruolo importante. «Essi devono richiedere di essere parte attiva di questo processo di definizione e di trasformazione del luogo dell’abitare», sottolinea Laura Antosa. Il contratto di forestazione urbana, parte del progetto Life_Greenet, vuole essere un “accordo” volontario di pianificazione strategica e negoziata. Viene stipulato tra Enti pubblici e con pari impegno e importanza con la comunità locale, in tutte le sue diverse manifestazioni comprese le associazioni liberamente costituite. «Esso prende le mosse dalla volontà di coinvolgere non solo il pubblico, ma anche il privato in quanto parte integrante del processo attivo di trasformazione. Comprende i professionisti, le associazioni di categoria e culturali, cioè tutti quelli che in qualche modo vivono le diverse stratigrafie delle dimensioni sociali e nella città svolgono un ruolo determinante». FAQ Verde urbano Quali sono gli obiettivi del progetto europeo Life+A_GreeNet? Cofinanziato dall’Unione Europea, attraverso il programma LIFE, intende rendere le città costiere del Medio Adriatico più resilienti al cambiamento climatico. In particolare esso vuole rendere le città della costa del Medio Adriatico più resilienti al cambiamento climatico attraverso vari interventi: il recupero dei suoli, la piantumazione di foreste e aree verdi, soluzioni flessibili (verde verticale, verde in copertura, dispositivi verdi, ecc.) e favorendo la concreta realizzazione dei Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima. Perché l’Europa e le sue città devono puntare a rinfrescare le città e affrontare quanto prima le ondate di calore? Raffrescare le città è una priorità in Europa, dato che è il continente che si sta riscaldando più rapidamente al mondo, secondo lo European Climate Risk Assessment, report dell’Agenzia europea dell’Ambiente. Nuovi dati del World Resources Institute rivelano che con un aumento della temperatura globale di 3 °C, le città europee probabilmente vedranno ondate di calore più lunghe, frequenti e intense, con un aumento vertiginoso della domanda di energia per l’aria condizionata e un aumento dei decessi correlati al caldo, rispetto a un riscaldamento globale di 1,5 °C. Perché è importante il verde urbano? Il verde in città è fondamentale per migliorare la qualità di vita e la salute delle persone. Secondo le evidenze di alcuni studi scientifici, presentato dalla Direzione generale dell’Ambiente della Commissione Europea, aumentare la copertura arborea al 30% ridurrebbe le temperature di circa 0,4 °C nelle 93 città coinvolte nello studio, con un effetto massimo di 5,9 °C in alcune aree. Questa riduzione potrebbe evitare 2.644 morti premature, circa l’1,8% di tutti i decessi estivi in queste città europee e quasi il 40% dei decessi attribuibili agli effetti delle isole di calore urbane. Che azione svolgono spazi e infrastrutture verdi urbani? Gli spazi verdi urbani, specie se ben progettati possono contribuire a proteggere la biodiversità, aiutando nel contempo a contrastare il cambiamento climatico, mantenendo le città fresche, riducendo i rischi di inondazioni e migliorando la salute e il benessere dei residenti urbani. Gli spazi verdi come parchi, alberi e altre aree verdi migliorano la qualità dell’aria, riducono il rumore, mitigano le temperature durante i periodi caldi e aumentano la biodiversità nei paesaggi urbani. Secondo gli ultimi dati disponibili, le infrastrutture verdi , che includono spazi verdi e blu come orti, giardini privati, parchi, alberature stradali, specchi d’acqua e zone umide, costituivano in media il 42% della superficie urbana in 38 paesi membri dell’Agenzia Europea dell’Ambiente. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento