Certificazioni impianti, quali servono per vendere casa: guida completa per non commettere errori

Compravendite immobiliari e certificazioni necessarie: cosa fare se manca la certificazione degli impianti

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Certificazioni impianti, quali servono per vendere casa: guida completa per non commettere errori

Quando si decide di vendere un immobile, ci sono una serie di adempimenti burocratici da compiere, tra questi verificare di essere in possesso di alcune certificazioni. Dietro ad ogni compravendita, infatti, si celano molti aspetti legali/giuridici senza i quali si rischia di perdere l’affare o di subire spiacevoli controversie giudiziarie.

Tra i vari documenti necessari, che il venditore deve fornire all’acquirente, un dubbio frequente riguarda l’obbligatorietà della certificazione degli impianti.

Cos’è la Certificazione di conformità degli impianti

Nell’ambito delle certificazioni per vendere casa, spesso si fa riferimento alla Dichiarazione di Conformità; si tratta di un documento tecnico che attesta che un impianto – per esempio elettrico, idraulico o di riscaldamento – è stato realizzato a regola d’arte e in conformità con le regole vigenti. Tale Dichiarazione certifica la correttezza del lavoro svolto dal tecnico incaricato e serve a garantire la sicurezza di chi vive nell’immobile.

La Dichiarazione di Conformità è redatta e firmata dal tecnico responsabile dell’intervento ed è richiesta per ogni nuovo impianto o in caso di interventi che modificano in modo sostanziale gli impianti già presenti (non è richiesta, invece, in caso manutenzione ordinaria). Non ha scadenza, resta valida fino a quando l’impianto non subisce modifiche significative o interventi che richiedano un nuovo certificato.

Buona pratica prevede che venga consegnata una copia al committente e un’altra depositata presso lo Sportello unico per l’edilizia del Comune di competenza.

Che succede se manca la Certificazione degli impianti

Può capitare, anzi capita spesso, che al momento di vendere una casa tali certificazioni siano state smarrite o non ci siano affatto. In questi casi non tutto è perduto, la legge prevede diverse soluzioni in base all’anno di realizzazione dell’impianto.
Se l’intervento è anteriore al 1990, la certificazione non era obbligatoria, e quindi non ci saranno irregolarità da sanare.

Le cose cambiano per gli impianti realizzati tra il 1990 e il 2008: in questo caso il venditore può sostituire la Dichiarazione di Conformità con una Dichiarazione di Rispondenza (DiRi), redatta da un professionista abilitato che attesti la regolarità dell’impianto dopo appositi controlli.

Per gli interventi eseguiti dal 2008 in poi, invece, la DiRi non è una via percorribile: sarà necessario recuperare l’originale oppure far eseguire un intervento tecnico ex novo per redigere una nuova Certificazione.

Si può vendere una casa senza Certificazione degli impianti?

La normativa in vigore non prevede l’obbligo di allegare le certificazioni impiantistiche all’atto di vendita.

Ciò vuol dire, in poche parole, che tecnicamente è possibile vendere una casa priva della Certificazione degli impianti. Ciò non toglie che, ai fini della buona riuscita della compravendita, è caldamente consigliato dichiarare nel contratto lo stato degli impianti.

In generale, la presenza delle Certificazioni protegge il venditore da eventuali contestazioni postume da parte dell’acquirente, il quale potrebbe rilevare danni o malfunzionamenti. Dall’altro lato, la mancanza delle Certificazioni può avere delle ripercussioni sulla trattativa, costringendo il venditore ad abbassare il prezzo a cui desidera vendere l’immobile.

Certificazioni impianti e APE: attenzione a non confonderli

Non di rado quando si parla di Certificazioni degli impianti (elettrico, idrico e così via), si fa confusione con un’altra certificazione: l’Attestato di Prestazione Energetica, abbreviato APE. 

Differenza Certificazioni impianti e APE

Quest’ultimo, a differenza della Dichiarazione di Conformità, è sempre obbligatorio e deve essere allegato all’atto di compravendita.

L’APE indica la classe energetica (dalla A alla G) dell’unità immobiliare e fornisce importanti informazioni circa i consumi stimati e i possibili interventi migliorativi. Senza APE la compravendita non può concludersi.

FAQ: Certificazioni impianti per vendere casa

È possibile vendere una casa senza Certificazione energetica?

No, ad oggi non è possibile vendere una casa priva di APE. Questo documento è obbligatorio sia in caso di vendita che di locazione.
In assenza di certificazione energetica, il notaio può bloccare la compravendita e il venditore potrebbe incorrere in sanzioni amministrative.

Quando è obbligatoria la certificazione degli impianti?

  • La Certificazione degli impianti è obbligatoria nei casi seguenti:
     
    installazione di un nuovo impianto
  • modifica o ampliamento di un impianto esistente
  • interventi di manutenzione straordinaria

Inoltre la Certificazione degli impianti è indispensabile per ottenere l’agibilità e per aprire attività commerciali.

Quali certificazioni sono obbligatorie per la compravendita di un immobile?

In caso di compravendita immobiliare, la legge richiede la presenza dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE), il certificato di agibilità/abitabilità e il certificato di destinazione urbanistica.

La certificazione energetica è necessaria per vendere una casa?

Sì, a differenza di quanto previsto per le Certificazioni degli impianti, la certificazione energetica è obbligatoria. Questo documento deve essere allegato al contratto di compravendita insieme ad altri documenti necessari.

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