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A cura di: Tommaso Tautonico Vincitore del concorso di architettura per la realizzazione di un nuovo museo archeologico da costruire nel Parco dell’Accademia di Platone della capitale greca, il progetto dello studio di architettura Tsolakis Architects è incentrato sulla simbiosi di due elementi: l’imponente massa della città da un lato e il bosco racchiuso nel parco contenente gli scavi archeologici dall’altro. La proposta pone l’accento sulla progettazione di uno spazio pubblico che includa il museo, gli scavi archeologici, le aree ricreative e sportive, favorendo la partecipazione di tutti. Un progetto che si completerà con la riprogettazione dell’area verde circostante e con la realizzazione di un parco pubblico all’insegna della sostenibilità e di una corretta viabilità. Il museo verde integrato nella topografia della città Gran parte della superficie del museo si sviluppa nel sottosuolo, tranne per alcuni affioramenti in superficie e alcune fosse, che esaltano l’aspetto singolare del sito archeologico. La caratteristica più sorprendente è vedere come il museo interagisce intimamente con lo spazio circostante, trasformandosi in un unico blocco ibrido, che unisce architettura e topografia. Vista dall’alto del nuovo museo Il progetto architettonico esalta l’aspetto innovativo del museo, grazie alla capacità di mettere in evidenza la topografia, l’urbanistica e l’archeologia del sito. Gli assi sui quali si sviluppa il paesaggio si integrano creativamente con l’urbanistica della città, abbracciando i reperti archeologici all’interno del parco, sottolineando il rapporto stretto fra aperto e chiuso, pubblico e privato. La città da un lato e il bosco dall’altro interagiscono fra loro creando un vortice in movimento che funge sia da “forza centripeta che centrifuga” di correnti e attività. Il design prevede la realizzazione di uno spazio vuoto, rettangolare, al centro del museo che lo divide in quattro ali distinte; i tetti si alzano dal suolo per formare superfici inclinate e calpestabili che prolungano l’area del bosco fin sui tetti, con lo scopo di fornire condizioni confortevoli per l’illuminazione e la ventilazione naturale sia per i visitatori che per i dipendenti. La particolare disposizione degli spazi chiusi e aperti, è stata creata per dimostrare che la città è un organismo vivente in continua trasformazione. Questa alternanza di spazi, assieme alla possibilità di osservare l’interno del museo da diverse angolazioni, mirano a creare un rapporto intimo tra museo e visitatore, facendolo sentire a proprio agio nel percorrere le porte del museo. Una città che guarda al futuro I principi di progettazione del nuovo Museo Archeologico dimostrano una visione della città di Atene volta al futuro, una città che mette in relazione l’infrastruttura con il paesaggio naturale circostante, una città che rispetta, valorizza e convive armoniosamente con la natura e la sua storia, inclusi tutti i suoi cittadini. I 14.362 mq dell’edificio saranno realizzati secondo i principi bioclimatici e non lasceranno alcuna impronta ecologica, fornendo sempre un accesso facilitato alle persone con disabilità. Completa il progetto, nell’area circostante, un anfiteatro all’aperto da 500 posti, una strategia per avvicinare, qualora ce ne fosse bisogno, i cittadini al museo archeologico. Img by studio di architettura Tsolakis Architects Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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