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[post_content] => EBE 85 fa parte della famiglia dei profili strutturali forti con sezioni contenute.
EBE 85 fa parte della famiglia di profili EBE ed è la risposta di Secco Sistemi alle richieste più esigenti di isolamento termico e acustico. Con l’innovativa tecnologia della giunzione a taglio termico, in poliammide e poliuretano, EBE realizza profili strutturali forti con sezioni contenute. I profili del sistema EBE 85 a taglio termico hanno profondità 85mm e possono alloggiare vetri isolanti fino a 68mm. Anta e telaio sono a sormonto all’interno e complanari all’ esterno.La tenuta dei serramenti è garantita da un sistema a doppia guarnizione per le porte e da un sistema a giunto aperto con tre livelli di tenuta per le finestre.
Inoltre, grazie all’ ampia scelta delle tipologie di apertura e alla completa gamma di accessori, i profili EBE propongono numerose possibili varianti al design del serramento.
Le prestazioni del sistema a taglio termico EBE sono state testate dai migliori laboratori di certificazione europei secondo le norme di riferimento EN 14351-1.
Disponibile in acciaio zincato, acciaio inox, acciaio corten, ottone.
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[post_content] => L’innovativo sistema di facciata continua 4F: Facciata, Finestra, Foro e Fuoco
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Sistema di facciata 4F[/caption]
In questo modo, Secco Sistemi offre al progettista uno strumento innovativo per disegnare una facciata continua dall'estetica contemporanea e dalle prestazioni ottimali, certificate dal laboratorio interno Secco Lab e da ift Rosenheim.
Grazie al nuovo sistema di attacco montante/traverso che permette di celare tutti gli accessori, la facciata continua diventa più elegante. Anche i profili acquistano maggior design, per merito dei quattro materiali d'eccellenza Secco a disposizione del progettista: acciaio zincato, acciaio inox, corten, e ottone per l’esterno e acciaio zincato, acciaio inox, e corten per l’interno.
Grazie a 4F l’architetto trova grande libertà creativa nel disegnare una facciata continua su misura e ottiene anche garanzie tecniche ineccepibili, grazie alla certificazione di tutte le prestazioni. Secco mette a disposizione dei progettisti ben sei profili di montanti. Dimensioni e sagome diverse con una larghezza architettonica di soli 50mm per una massima flessibilità e personalizzazione. La coerenza di progettazione è anche garantita perché i serramenti sono completamente integrati alla facciata, studiati e disegnati in contemporanea e prodotti negli stessi materiali.
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[post_content] => EBE 85 di Secco Sistemi, è stato inserito nell’annuario ADI-Associazione per il Disegno Industriale che raccoglie il miglior design italiano; un grande e prestigioso riconoscimento, a conferma dell'impegno dimostrato in questi anni dall'azienda veneta.
L’infisso a taglio termico EBE 85 è stato selezionato tra i migliori prodotti del design italiano e inserito nell’edizione 2013 dell’ADI Design Index, la pubblicazione di ADI, l’Associazione che, senza fini di lucro, promuove il Disegno Industriale italiano e che organizza lo storico Premio Compasso d’Oro.
Lo ha deciso l'Osservatorio permanente del Design dell’ADI, costituito da una commissione di esperti, designer, critici, storici, giornalisti specializzati, impegnati tutti nella selezione dei migliori prodotti i quali vengono pubblicati negli annuari ADI Design Index. In questo modo EBE 85 potrà concorrere, nel 2014, all’assegnazione del XXIII Premio Compasso d’Oro.
“L’inserimento dell’infisso EBE 85 nell’ADI Design Index 2013 – afferma l’ing. Alberto Agostini, amministratore delegato - è un ulteriore riconoscimento per il nostro impegno in ricerca & sviluppo, design e innovazione che ci stimola verso nuovi traguardi. E’ altresì una conferma del favore che EBE 85 sta incontrando in importanti progetti e da parte di grandi architetti: dalle Cantine Antinori dell’arch. Marco Casamonti dello Studio Archea alle residenze di lusso progettate dall’arch. David Chipperfield a Londra”.
Nel corso degli ultimi quattro anni Secco Sistemi ha ricevuto numerose attestazioni per i suoi prodotti. La selezione per l’ADI Design Index si aggiunge infatti al recente Premio per l'Innovazione Architektur+Bauwesen assegnato a EBE 85 al BAU 2013 di Monaco e ai numerosi riconoscimenti ricevuti dall’infisso OS2: la Menzione d’Onore del XXII Compasso d’Oro, la Menzione speciale per l’Innovazione “Architektur+Fenster Tür Fassade” al Fensterbau 2012 di Norimberga, il premio Saie 2010 per l’Innovazione e la selezione per l’ADI Design Index 2010.[caption id="attachment_495844" align="aligncenter" width="600"]
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[post_title] => Secco Sistemi entra nell’ADI Design Index 2013
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[post_content] => Situata nella zona collinare a una decina di chilometri a nord di Udine, la villa gode a sud di un’immensa vista panoramica che abbraccia tutto il Friuli.
L’intero progetto è stato logicamente determinato dalle caratteristiche del luogo stesso, dalla sua conformazione, posizione e quota altimetrica.
Su questo terreno di oltre 2800 mq, la pianta geometrica a “L” della villa riserva il lato maggiore alla zona giorno con ingresso, cucina e living. Invece il lato corto che segue il digradare del terreno, ospita la zona notte con la camera padronale dotata di una grande terrazza coperta a sbalzo che identifica fortemente l’intervento. Di sera, illuminata, diventa lanterna magica.
Lineare e compatto, l’edificio è rivestito da un intonaco color terra che lo sintonizza con il paesaggio circostante.
Tutta la casa è giocata su un sapiente equilibrio tra chiusure e aperture. Il paesaggio a sud è incorniciato in corrispondenza della zona giorno grazie a una successione di scorrevoli di grandi dimensioni che permettono un dialogo continuo tra interno ed esterno.
Questo fronte sud è ulteriormente valorizzato dalla piscina la cui superficie fa da specchio all’edificio.
La scelta del progettista
Spiega l’arch. Enrico Franzolini che ha firmato il progetto: “Ovviamente, l’obiettivo è stato quello di offrire la maggior visuale verso sud per godere dello straordinario paesaggio.”
Invece sul fronte nord, si è cercato di attenuare la presenza della vicina strada statale con aperture ridotte e una lunga fila di bambù.
Così la vista spettacolare è l’elemento che definisce l’intera zona giorno e unisce lo spazio del living e della sala da pranzo, posti in successione.
Prosegue l’arch. Enrico Franzolini: “Per i serramenti, in particolare, vista la dimensione degli scorrevoli e la loro necessaria leggerezza formale richiesta dall'architettura, la scelta è caduta sul profilo EBE 65 di Secco Sistemi in acciaio zincato verniciato grigio che bene ha risposto alle esigenze funzionali e formali del progetto.”
Un fronte sud arricchito dalla presenza della piscina situata al punto d’incontro del lato maggiore e del lato corto della “L”.
Questo progetto di grande rigore stilistico che fa anche vivere gli esterni in modi diversi con pergola, terrazza, schermatura, a secondo degli affacci, propone un esempio di raffinata architettura contemporanea.
Secco Sistemi in questo intervento
Il sistema EBE 65 zincato verniciato in grigio è stato utilizzato per i serramenti che includono sul lato sud scorrevoli di grandi dimensioni.
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[post_content] => Pregiata e conosciuta meta turistica sarda, la Maddalena è un'isola che occupa una posizione centrale nel mediterraneo. La sua posizione l’ha resa nei secoli passati un obiettivo strategico dal punto di vista bellico, al punto che l’architettura militare ha lasciato tracce significative nel territorio sotto forma di “forti”, diventati parte integrante della fisionomia dell’isola.
La Residenza del Forte Carlo Felice è stata concepita a partire dall’ex Ospedale Militare per essere un’imponente residenza alberghiera, inizialmente voluta dalla Presidenza del Consiglio per accogliere i grandi del mondo in occasione del G8, poi tenutosi a l’Aquila.
L’intervento è stato complesso e di vastissime dimensioni: con una superficie totale di 17.500 mq, unitamente alla trasformazione dell’edificio ospedaliero, risalente ai primi anni del Novecento, è stata costruita ex novo una struttura più ampia che risulta completamente fusa al promontorio retrostante. Grazie ad uno scavo che racchiudere l’enorme volumetria e ai tetti-giardino che naturalizzano gli imponenti nuovi volumi, la Residenza del Forte Carlo Felice si lega con continuità al paesaggio circostante, fondendosi perfettamente ad esso.
La scelta del progettista
L’integrazione della nuova costruzione al delicato contesto ambientale, caratterizzato dalla natura rocciosa del territorio, ha fatto da linea guida alle scelte progettuali.
Il ruolo di edificio principale è stato lasciato alla costruzione originaria affacciata sul mare, dove si è intervenuti riqualificando la struttura esistente pur mantenendo intatti i prospetti originali; per quanto concerne la nuova costruzione, l’obiettivo è stato quello di ridurne al minimo l’impatto visivo, nonostante essa si snodi per più di 300 metri alle spalle dell’ex Ospedale.
La natura doppia dell’intervento, riqualificazione e costruzione, si è vista unita all’esigenza di garantire un adeguato comfort abitativo: in entrambi gli edifici sono stati utilizzati serramenti a taglio termico EBE 85 di Secco Sistemi in ottone brunito, sia nelle ampie vetrate fisse, sia nelle specchiature apribili dalle notevoli dimensioni. Esso, oltre ad essere un materiale particolarmente adatto a fronteggiare l’aggressività dell’ambiente marino, garantisce ottime prestazioni per isolamento termico, acustico, resistenza antieffrazione e antiproiettile.
Secco Sistemi in questo intervento
Il sistema per porte e finestre EBE 85 in ottone brunito è stato utilizzato sia nella trasformazione dell’ex Ospedale Militare sia nella costruzione del nuovo edificio per le ampie vetrate fisse e le grandi specchiature apribili.[caption id="attachment_495513" align="aligncenter" width="600"]
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[post_content] => Questa spaziosa casa di famiglia situata in prossimità del centro storico di Bonn, gradevolmente inserita in un parco privato, ha tutta l’aria di una villa di campagna.
Grazie all’utilizzo dei materiali di pregio della tradizione locale come mattoni faccia a vista, ferro, pietra e legno, si colloca armoniosamente nel contesto architettonico circostante connotato da fabbricati in mattoni con ampi affacci vetrati.
La casa, però, rivela anche un’anima moderna che si esprime nella distribuzione generosa degli spazi, nella ricerca della sostenibilità in ogni dettaglio costruttivo e impiantistico, e nell’importanza data all’apporto luminoso naturale.
Il progetto ha cercato di giocare con le variazioni e combinazioni dei materiali mantenendo grande equilibrio nelle proporzioni. Questa accogliente residenza, che è stata pensata come spazio d’incontro e di vita in famiglia, asseconda i bisogni contrastanti di intimità e di protezione con il cortile interno riparato e di slancio verso l’esterno, con l’ampia terrazza che si apre sul giardino e la natura.
Nel progetto, spiega Monika Gogl, titolare dello studio Gogl Architekten, abbiamo cercato di rispondere alla richiesta del committente che voleva un edificio che utilizzasse lo spazio generosamente ma senza forzature e che si adattasse al luogo e alle persone in modo naturale ma anche moderno.”
Il risultato è una casa che gioca con la potenza dello spazio e della luce per diventare luogo di vita, costruito su misura per le attività quotidiane dei membri della famiglia.
Il tutto con un approccio sostenibile studiato nei minimi dettagli.
Precisa l’architetto. “Abbiamo utilizzato materiali naturali di pregio quali pietra, legno e ferro in varie combinazioni e variazioni puntando sempre a mantenere proporzioni equilibrate.”
Per le finestrature, Monica Gogl ha scelto il sistema OS2 di Secco Sistemi in acciaio zincato verniciato.
I suoi profili delicati e snelli evocano il classico ferrofinestra ma garantiscono al contempo ottime prestazioni di isolamento acustico e termico.
Le ampie specchiature destinate a catturare la luce solare e ad accogliere il paesaggio esterno in casa, grazie alle loro caratteristiche tecnologiche, permettono benessere e confort senza spreco energetico
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[post_content] => Museo di Storia Naturale, Fondego dei Turchi – Venezia
Il Museo di Storia Naturale di Venezia ha sede in uno dei palazzi più caratteristici tra quelli affacciati sul Canal Grande. Riconoscibile per la sua elegante facciata a doppio loggiato e torri laterali, il palazzo denominato Fondego dei Turchi fu eretto originariamente nel XIII secolo per volere del nobile Giacomo Palmieri. In seguito fu utilizzato quale sede di rappresentanza da altre famiglie patrizie. Dal 1621 al 1838, la Repubblica di Venezia lo destinò ai mercanti turchi (da cui il nome) perché vi trovassero alloggio e vi gestissero i loro commerci.
Quando nel 1859 divenne proprietà del Comune, il grave stato di degrado rese necessari radicali restauri che cercarono di ridare al palazzo il suo aspetto originario. Nel 1880 divenne sede del Museo Correr e dal 1923, del Museo di Storia Naturale.
Negli ultimi anni gli spazi espositivi del primo piano sono stati completamente ripensati e dotati di un allestimento capace di valorizzare le ricchissime collezioni del museo. Infine, negli ultimi anni il piano terra è stato riorganizzato e grazie alla chiusura di due lati del chiostro interno, è stata creata la galleria dei cetacei e un nuovo accogliente ingresso con biglietteria, punto informativo e bookshop. A questi nuovi spazi ottenuti grazie alla chiusura vetrata dei portici sud ed ovest, i visitatori arrivano attraverso un bel giardino realizzato appositamente. L'ultima tappa dei lavori prevede anche la chiusura del portico est per ospitare mostre temporanee e attività didattiche.
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La chiusura dei tre lati del cortile interno è stata realizzata con i sistemi per serramenti, EBE 65, e per facciate, termica, di Secco Sistemi in acciaio corten[/caption]
La scelta del progettista
La chiusura dei portici con i sistemi per serramenti, EBE 65, e per facciata, termica, di Secco Sistemi in acciaio corten si é rivelata la soluzione ideale per ampliare gli spazi del piano terra, assolutamente insufficienti per promuovere le attività polivalenti del museo.
Spiega la delicatezza dell'intervento in questo edificio vincolato a bene storico artistico, Daniela Andreozzi, responsabile del Servizio Tecnico della Fondazione dei Musei Civici di Venezia: "I portici, costituiti da grandi arcate, pilastri e colonnine, si affacciano sulla vasta corte interna caratterizzata dalla presenza di una antica vera da pozzo, di una pregevole vasca con fontana e di gradevoli palme nane. L'intervento non doveva alterare né l'ambiente nel suo insieme né l'architettura del palazzo. La scelta della chiusura è stata quindi quella di realizzare una struttura vetrata con profili esili, resistenti e non impattanti. Si è optato per un infisso vetrato continuo strutturalmente indipendente dal colonnato e ancorato solamente alle murature d'ambito."
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Museo di Storia Naturale, Fondego dei Turchi - Venezia[/caption]
Missione compiuta grazie ai profili EBE 65 e termica.
“Uniti tramite l’utilizzo di un sistema di innesti ad assemblaggio meccanico per termica e completa saldatura degli angoli per EBE 65, presentano una complementarità interna che li rende lineari ed essenziali nella forma."
Quanto alla scelta dell'acciaio corten per i serramenti, essa è stata dettata dal colore dominante del mattone.
I due materiali si abbinano cromaticamante alla perfezione. Conclude Daniela Andreozzi "Questa scelta è risultata particolarmente riuscita ed apprezzata alla luce del risultato finale".
Il Servizio Tecnico della Fondazione dei Musei Civici di Venezia (FMCV) diretto dall'arch. Daniela Andreozzi e costituito da quattro architetti e un perito, cura la manutenzione e la riqualificazione funzionale delle undici prestigiose sedi museali della città di Venezia che coprono una superficie complessiva di 43 000 metri quadrati, tutti edifici vincolati quali beni storico-artistici che illustrano 10 secoli di architetture e decorazioni.
Negli ultimi anni il Servizio Tecnico, oltre a garantire un'opera costante di manutenzione, si è occupato della riqualificazione del museo di Storia Naturale (2011), della manutenzione straordinaria del museo del Merletto di Burano (2011), del restauro conservativo delle facciate di Palazzo Ducale (2010/11), dell'ampliamento e adeguamento, in collaborazione con il Comune di Venezia, del museo del Vetro di Murano (in corso), del restauro conservativo degli affreschi del museo di Palazzo Mocenigo (in corso), della sistemazione degli ambienti della caffetteria al museo Correr (in corso).
Daniela Andreozzi sintetizza cosī la delicata missione del Servizio: "conservare e riqualificare gli spazi museali nel rispetto del contesto ambientale, in armonia con forme e cromie degli elementi architettonici che la storia ci ha tramandato."
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[post_content] => All’interno di un residence anni sessanta, nel cuore della Brianza, a 40 km a nord di Milano, è stata realizzata una nuova costruzione in cemento armato gradevolmente lineare, di appena più di 200mq. Destinata a seconda casa per un regista e sua sorella con famiglia di tre bambini, dotata di piscina, è situata su un lotto di terreno di 4 mila metri quadri scandito dalla presenza di alberi ad alto fusto: betulle, cedri, magnolie e pini. Il rispetto delle esigenze e degli stili di vita dei due nuclei abitativi e il desiderio di un profondo contatto con la natura hanno portato a ideare una configurazione della residenza a un solo livello a forma di stella segnata da un ampio spazio centrale comune. Da esso si dipartono camere, cucina e ingresso. Completa l’edificio una copertura a due falde dolcemente inclinate dalle pendenze irregolari che determinano le sagome degli infissi e delle aperture vetrate. Le grandi vetrate nell’area comune permettono un intenso e diretto dialogo con il verde circostante. Loggiati di protezione delineano le aperture delle camere, della cucina e dell’ingresso.
Due differenti tipi di aperture: grandi vetrate apribili a filo facciata nello spazio comune, loggiato di protezione per le camere, cucina e ingresso. Una copertura a due falde modella la forma planimetrica disegnando prospetti dalle pendenze irregolari. Una membrana composta da una resina di colore bianco riveste e impermeabilizza la struttura in cemento, permettendo di eliminare gronde e pluviali, che necessiterebbero di continue manutenzioni.
La scelta dei progettisti
“L’idea di fondo del progetto è stata quella di realizzare una costruzione residenziale monopiano immersa integralmente nel verde e progettata sulla base di pochi elementi costruttivi” spiegano gli architetti Andrea Liverani e Enrico Molteni. Tutte le aperture della casa di campagna sono state progettate in maniera ‘estrema’ al fine di agevolare al massimo il rapporto dei residenti con la natura. Conseguentemente i componenti finestrati, le grandi vetrate, le porte e le porte finestre sono stati realizzati in maniera ‘estrema’ per luci, dimensioni e pesi “eliminando traversi e montanti laddove era possibile”.
Inoltre, l’inclinazione delle falde di copertura ha imposto in molti casi il ricorso a vetrate e porte finestre a sagoma trapezoidale. Infine, l’eliminazione delle tradizionali grondaie, grazie all’impiego di una speciale guaina impermeabilizzante sulla copertura, ha portato a progettare e realizzare un falso telaio che fungesse da grondaia per le numerose aperture della zona centrale dell’abitazione collocate all’esterno del filo murario. “In tutto e per tutto la costruzione è stata un’opera speciale, assolutamente non standard. Anche le ampie vetrate, le porte e le porte finestre sono state costruite ad hoc con un impegno non indifferente per le portate e per le dimensioni richieste. In questo frangente si è rivelato essenziale l’impiego dei profili in acciaio a taglio termico Ebe 65 di Secco Sistemi che ci hanno permesso di realizzare in tutta tranquillità, maestosi elementi fissi e apribili dalle linee molto snelle all’interno di un progetto altamente personalizzato”.
In questo intervento i serramenti sono stati realizzati con i profili Secco Sistemi Ebe 65 a taglio termico in acciaio zincato e verniciato color grigio RAL 7030
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[post_content] => La casa di vacanza dell’architetto palermitano Sandro Giacomarra è nata dall’incontro con un luogo magico dove mare, vegetazione e paesaggio concorrano a un senso di benessere e armonia. “Il luogo è stato l’elemento cardine del progetto,” osserva l’architetto che ha realizzato questa costruzione ex novo a metà strada tra Cefalù e il borgo di Sant’Ambrogio, sulla costa Nord della Sicilia. Si inserisce tra gli alberi secolari di un uliveto, rimasti tutti rigorosamente intatti -“perché l’ulivo è un pianta sacra “- e offre una vista di estrema bellezza sul mare e la rocca di Cefalù.
La casa privata al mare a Cefalù di 90m2, tutta di bianco dipinta, coniuga la contemporaneità di un volume pulito con certe tradizioni tipiche dell’architettura rurale siciliana. Si scompone in due corpi, giorno e notte, collegati da una classica corte interna appoggiata al muro di contenimento in pietra essendo il terreno in forte declivio. Anche il tetto di coppi siciliani e il vecchio forno a legna ricollegano la casa alla tradizione. Inoltre la decisione di usare per arredare oggetti di recupero riciclati piuttosto che di design standard, rafforza il legame della casa con l’anima contadina del luogo. Invece le grandi aperture vetrate sono frutto di una scelta di modernità che apre la casa al paesaggio esterno.
La scelta del progettista per la Casa privata al mare a Cefalù
L’anima del luogo scaturisce dal suo rapporto assoluto con il mare. Questa evidenza si è imposta all’architetto Sandro Giacomarra assieme alla convinzione che ogni finestra doveva offrire una vista sul mare. Spiega “Tutte le aperture rispondono a questo preciso principio. Grandi o piccole che siano, guardono tutte il mare. Anche nei bagni. La presenza del mare accompagna tutte le funzioni abitative. Per quanto riguarda le ampie vetrate scorrevoli che non sono tipiche delle case rurali tradizionali, ho dovuto fare opera di convincimento per ottenere l’accordo della Sopraintendenza per i Beni Architettonici che alla fine, le ha accettate.”
Per tutte le finestre, l’architetto ha optato per il Sistemacciaio zincato di Secco Sistemi che grazie alla snellezza dei profili, lascia fluire in casa il paesaggio esterno senza barriere. Ha scelto una vernice ad effetto corten che si sposa armoniosamente sia con i materiali della tradizione contadina come pietra e mattonelle antiche che con la purezza dei volumi contemporanei. Una soluzione che ha permesso di abbassare il costo senza minimamente compromettere l’effetto finale. Quello di una casa senza ostentazioni che sembra l’emanazione stessa del luogo che la ospita.[caption id="attachment_459147" align="aligncenter" width="600"]
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[post_content] => Il palazzo, sito a San Barnaba nel sestiere di Dorsoduro a Venezia, è un palazzetto di mq 400 di impianto gotico risalente all’epoca duecentesca dotato di una caratteristica corte interna e composto da due alloggi sovrapposti.
Il progetto di restauro e di riqualificazione funzionale si è concentrato sulla ridefinizione dell’impianto distributivo e su un ripensamento della scala in pietra come elemento di collegamento verticale a forte connotazione, per assicurare una fruizione agevole e contemporanea dell’abitazione.
Questo lavoro è stato accompagnato da un’attenta opera di restauro architettonico ed artistico delle finiture di pregio dato Il delicato contesto architettonico.
Le scelte si sono orientate sull’utilizzo contemporaneo delle tradizioni costruttive tipiche locali.
I muri sono stati rivestiti in marmorino chiaro ottenuto dalla pietra d’Istria che è stata impiegata anche per il pavimento continuo.
Il restauro si è svolto nel rispetto della massima compatibilità con l’esistente ma utilizzando anche innovazione costruttiva e impiantistica per il comfort massimo.
Per i serramenti, in particolare, è stato scelto il sistema OS2 in ottone brunito OT67 che coniuga la snellezza delle linee con la robustezza del materiale, una necessità nel contesto ambientale particolare della città lagunare.
La scelta del progettista
“Finestre e logge rappresentano un elemento potente del gotico veneziano la cui leggerezza nasce dalla capacità di contraporre pieni e vuoti,” spiega l’architetto Alberto Torsello che ha fatto ricorso al sistema OS2 in ottone brunito di Secco per tutte le porte e finestre di questo palazzetto del duecento.
Prosegue “L’infisso che va appoggiato a una finestra gotica, deve fare i conti con la delicatezza del contesto e richiede la maggior discrezione possibile.
Dall’esterno è facile far scomparire un serramento in bronzofinestra perché per effetto della luce, esso si confonde con lo scuro interno della stanza. Invece è più complicato internamente dove si corre il rischio di annullare la colonna centrale della finestra e di farle perdere tutta la sua forza.
Grazie alla sottigliezza dell’infisso OS2, siamo riusciti a mantenere una perfetta lettura dell’architettura della finestra senza che il serramento diventi un elemento di disturbo.”
Non solo, essendo la casa esposta prevalentemente a nord, le finestre avevano il compito di far affluire più luce possibile. “Illuminare lo spazio interno è stato un elemento primordiale del progetto. La snellezza dell’infisso è stata essenziale in questa ottica come anche l’utilizzo della pietra d’Istria chiara in tutta la casa sia per il pavimento continuo che per i rivestimenti in marmorino.”
La leggerezza e delicatezza del gotico veneziano è stata ottimizzata.
L’infisso OS2 entra in una nuova dimensione
Il pluripremiato infisso OS2 dalle linee sottili, studiato per edifici storici e monumentali, ora può raggiungere dimensioni e pesi estremi garantendo sempre ottime prestazioni, certificate dai rigorosi test del SeccoLab effettuati sotto il controllo di ift Rosenheim.
Estetica, robustezza, ottime prestazioni e linee raffinate per l’architettura storica e monumentale. L’infisso OS2 di Secco Sistemi è tutto questo e anche di più adesso. Infatti oggi è in grado di raggiungere dimensioni e pesi estremi, pur mantenendo le sue peculiari caratteristiche e prestazioni. E’ questo il caso della porta OS2 a due ante che può toccare in assoluta sicurezza i 3 metri di altezza e quasi i 2 metri di larghezza con un peso massimo per anta di 115 kg mantenendo inalterate le prestazioni - già certificate - delle porte normali. Così anche le finestre OS2 a due ante possono ora giungere a 2,7 metri di altezza e 2 metri di larghezza e a 100 kg per anta. Anche qui con prestazioni garantite e certificate.
Le dimensioni sempre maggiori degli infissi, delle aperture e dei componenti finestrati sono un tratto caratteristico dell’architettura moderna che predilige verticalità, trasparenza e design. Secco Sistemi ora può offrire queste nuove dimensioni per gli infissi OS2 garantendone immutate le prestazioni. Il tutto grazie a un forte impegno di Ricerca & Sviluppo, di reingegnerizzazione del prodotto e di accurati test effettuati nel laboratorio SeccoLab.
OS2 è l’infisso dotato di sezioni a vista di soli 46 mm per i nodi laterali e 62 mm per il nodo centrale. La snellezza delle sue linee evoca il ferrofinestra della tradizione, pur garantendo elevate prestazioni di comfort e di risparmio energetico, certificate dai migliori laboratori europei. Serramento prediletto da numerosi progettisti, OS2 ha ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali tra cui la prestigiosa Menzione d’Onore al XXII Compasso d’Oro e la Menzione speciale per l’Innovazione Architektur+Fenster Fassade.
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[post_content] => Un confronto continuo tra antico e moderno, un dialogo virtuoso tra finiture e superfici, che si traduce nella valorizzazione dei caratteri architettonici originali e nella definizione di nuovi elementi che aggiungono valore al progetto.
Il tufo, la pietra tipica della provincia di Viterbo sui cui sorgono gli incantevoli borghi storici del centro Italia, l’impostazione medioevale mitigata solo in parte dagli interventi in epoche successive, i resti romani a testimonianza di un passato celebre che è arrivato sino a noi. Sutri è una delle mete più interessanti della Tuscia, quel territorio compreso tra Lazio, Toscana e Umbria che è stato riscoperto in questi anni dal turismo internazionale.
Un panorama fatto di torri e mura merlate, di blocchi di pietra e fronti compatti, nel quale si inserisce il progetto dell’Arch. Romano Adolini, che ha portato alla riqualificazione dell’ex Episcopio, il palazzo che sorge nel Centro Storico a ridosso della Cattedrale, oggi trasformato in Nuovo Museo Diocesano. L’edificio di impronta medioevale, sede episcopale fino agli anni ottanta, ha subito nel tempo una serie di trasformazioni e ampliamenti che ne hanno modificato l'immagine originaria. Il recente progetto di recupero, oltre agli interventi di consolidamento strutturale e di adeguamento impiantistico, è stato condotto secondo principi di restauro critico filologico dell'edificio, senza mimetismi stilistici, con una chiara datazione dell'intervento di restauro. I materiali, le superfici, i dettagli architettonici sono stati recuperati nella loro essenza, sia all’esterno che all’interno dell’edificio mentre le nuove integrazioni esprimono il linguaggio della contemporaneità.
Per le nuove volumetrie come le rampe di collegamento interno, l’ascensore e la scala di sicurezza esterna, è stato utilizzato l’acciaio corten che garantisce un dialogo coerente tra vecchio e nuovo, un gioco di rimandi cromatici e confronti tattili tra le superfici. Per garantire la continuità materico-formale l’acciaio corten è stato scelto anche per gli infissi esterni, realizzati con profili EBE 65 di Secco Sistemi che hanno soddisfatto pienamente le esigenze estetiche e prestazionali di progettisti e committenti.
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I serramenti in acciaio corten di Secco Sistemi sono i protagonisti del Nuovo Museo del Territorio Diocesano di Sutri.[/caption]
Total corten con EBE 65 di Secco Sistemi
Nel segno della coerenza stilistica e materica del progetto, per tutte le aperture del palazzo sono stati scelti i profili EBE 65 di Secco Sistemi in acciaio corten. Sia nel caso di finestre singole dalle dimensioni più contenute, sia nelle grandi aperture ad arco tripartite, le caratteristiche del sistema hanno permesso di ottenere una continuità formale e un dialogo con gli altri materiali del progetto e allo stesso tempo di garantire prestazioni elevate pur nello spessore ridotto. Si tratta infatti di un sistema versatile, con il quale dare vita a geometrie e profili diversi, che ben si inserisce in contesti storici nei quali riesce a reinterpretarne l’essenza valorizandone i caratteri architettonici. Nel caso del Museo Diocesano, le caratteristiche estetiche dei profili si armonizzano al meglio con le superfici grezze della partizione muraria. Dal punto di vista tecnologico, EBE 65, con profondità dei profili di 65mm nei quali alloggiare vetri isolanti fino a 48mm, sormonto interno e complanarità esterna tra anta e telaio, è un sistema con elevate prestazioni di isolamento e tenuta. Performance garantite dalla tecnologia della giunzione a taglio termico, in poliammide e poliuretano che permette a Secco sistemi di sviluppare profili strutturali forti con sezioni contenute.
Combinando infatti l’ampia scelta delle tipologie di apertura alla completa gamma di accessori, i profili EBE propongono numerose possibili varianti al design del serramento, impreziosite dalla qualità assoluta dei materiali disponibili: acciaio inox, acciaio zincato, acciaio corten e ottone brunito.
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[post_content] => Concluso l’intervento di recupero firmato dallo Studio quattroassociati, il Palazzo Castelli Visconti di Modrone, situato a Milano, tra San Babila e il Palazzo di Giustizia, è diventato la nuova sede di Banca Profilo.
Costruito nel XVII secolo, bombardato nel corso della Seconda Guerra Mondiale, l’edificio è stato sostituito nel 1948 da un palazzo moderno impreziosito da elementi architettonici provenienti dal palazzo antico, come le balaustre dei due balconi sui fronti principali, la balconata che delimita il giardino, gli stemmi nobiliari.
Il recupero odierno è stato realizzando rispettando l’immagine architettonica del palazzo e mantenendo sostanzialmente invariata la sua sagoma e il rapporto con il giardino e la corte. Un intervento sostanziale è tuttavia stato eseguito al quinto piano dove le precedenti coperture a falda sono state sostituite con un nuovo volume a tetto giardino che introduce una nota verde in contrasto con le facciate bianche pietra dell’edificio. Grande cura è anche stata posta per ottenere alte prestazioni funzionali associate alla sostenibilità massima. Obiettivo raggiunto grazie a un radicale rifacimento di tutti gli impianti e delle coibentazioni e garantito dalla certificazione energetica LEED Silver.
L’arch. Stefano Parodi, socio dello studio quattroassociati sottolinea: “Abbiamo voluto valorizzare le caratteristiche architettoniche e urbane dell’edificio mentre internamente abbiamo ridefinito i percorsi di distribuzione verticale e orizzontale e il lay-out operativo dei diversi livelli”. Il risultato è un edificio di grande pulizia formale e dall’eleganza sobria dove il nuovo si è inserito nell’antico per farne risaltare la potenza espressiva.
Un intervento riuscito anche grazie ad un attento disegno dei 180 serramenti realizzati con i profili EBE65 di Secco Sistemi in acciaio preverniciato color micaceo grigio scuro e dei vetri molto trasparenti che aumentano la percezione dell’involucro edilizio storico. Un effetto trasparenza ulteriormente rafforzato dall’assenza di tapparelle sostituite da tende interne. Prosegue il progettista: “Abbiamo scelto i serramenti Secco in acciaio preverniciato ad anta unica perché sono più confacenti rispetto a quelli in alluminio, alle caratteristiche storico-architettoniche dell’edificio garantendo nel contempo robustezza, durabilità e ottimi coefficenti di isolamento termico ed acustico.”[caption id="attachment_519855" align="aligncenter" width="600"]
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[post_content] => Illustrare agli studenti del terzo anno di Architettura prossimi alla Laurea di primo livello, modalità tecniche e costruttive, risultati formali e prestazionali di componenti finestrati realizzati in materiali nobili per l’architettura. Stimolare la progettazione innovativa di serramenti e di facciate. Questi gli obiettivi della collaborazione da poco iniziata tra Secco Sistemi e la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino.
Prima tappa di questo percorso è stata la lezione su “La finestra performante applicata agli edifici di elevato contenuto architettonico” sotto la guida della prof. Daniela Bosia, esperta in recupero dell’architettura e docente del DINSE, Dipartimento di Scienze e Tecniche per i Processi d’Insediamento.
A salire in cattedra sono stati il direttore tecnico ing. Antonio Poletto e l’architectural advisor Alessandro Pandolfo che hanno esaminato materiali, aspetti costruttivi e normativi soffermandosi, in particolare, sul problema dell’inserimento dei serramenti in edifici storici. Hanno quindi presentato realizzazioni di prestigio, spesso firmate da grandi nomi dell’architettura. Contesti all’interno dei quali sono stati installati i serramenti EBE e OS2 della Secco Sistemi, in acciaio, inox, cor-ten e ottone, scelti per le loro prestazioni ottimali di comfort e risparmio energetico e la loro gradevolezza estetica.
“Grazie all’intervento di Secco Sistemi, i nostri studenti si scateneranno con giovanile freschezza nel proporre soluzioni innovative per questo componente sempre ricco di stimoli che è la finestra”, ha dichiarato la professoressa Gabriella Peretti, direttore del DINSE.
Dal canto suo, l’ing. Alberto Agostini, amministratore delegato dell’azienda veneta, ha sottolineato la portata dell’iniziativa. “Il contatto con gli studenti è sempre entusiasmante e rigenerante per le aziende. Sono convinto che questa esperienza servirà ad entrambi. Ai giovani studenti per avvicinarsi al mondo delle aziende. Alla Secco Sistemi per capire tendenze, aspettative e frontiere della futura architettura, grazie alla creatività e alla innovazione insita nei nostri giovani.”
Dopo questa prima ‘lezione’, la collaborazione tra Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e Secco Sistemi proseguirà nei prossimi mesi con il workshop sulla progettazione innovativa di componenti trasparenti. Gli studenti, sostenuti dagli esperti tecnici dell’azienda, saranno invitati a progettare le finestre del futuro.
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[post_excerpt] => Collaborazione tra l’azienda veneta e la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, per lezioni e workshop su serramenti innovativi destinati ad architetture di prestigio.
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[post_content] => OS2, il sistema per infissi d’architettura, di Secco Sistemi, è stato nominato tra i prodotti più rappresentativi delle tendenze future dell’edilizia. OS2 è stato selezionato dalla Giuria delle Selezioni Novità del SAIE, composta da qualificati esperti del settore delle costruzioni. Proprio per questo OS2 durante il Saie è stato esposto nella Mostra allestita presso il Centro Servizi di BolognaFiere, vera e propria vetrina del futuro.
Il riconoscimento premia Secco Sistemi per l’innovazione e la ricerca e per le caratteristiche distintive di OS2, il sistema a taglio termico per finestre realizzato in metalli evoluti dall’elevata resistenza e durabilità: Acciaio, Acciaio inox, Acciaio Cor-ten e Bronzofinestra.
In soli 46 mm di ingombro a vista dei telai perimetrali e di 64 mm per l’accoppiamento centrale nel caso delle finestre a due ante, Secco Sistemi ha saputo racchiudere il meglio delle attuali esigenze architettoniche, tecnologie e normative nel campo del restauro: ridotto ingombro visivo, ampie specchiature vetrate, valori eccellenti di isolamento termico e acustico e di trasmissione luminosa, elevata resistenza e durabilità.
L’infisso OS2 fa la sua parte all’interno del movimento dell’architettura ecosostenibile e della lotta ai cambiamenti climatici garantendo valori di trasmittanza termica in linea con i regolamenti nazionali in materia di efficienza energetica e i valori limite imposti dai decreti ministeriali sulle detrazioni fiscali del 55% per gli interventi di risparmio energetico.
Una realizzazione
Italia – Residence Il Salviatino – Fiesole (FI)
Alle porte di Firenze, il palazzo Il Salviatino, ex casa di cura costruita in stile Liberty all’inizio del novecento, è stato trasformato in un prestigioso residence di tredici appartamenti. Il restauro conservativo capeggiato dall’architetto Paolo Portoghesi, ha completamente rimodellato gli spazi interni ma preservato, esaltandolo, il fascino storico del palazzo e della sua facciata ritmata da ampie finestre che si affacciano sul parco circostante. Per valorizzare le aperture finestrate da cm 160 X 360 del piano superiore e garantire il comfort massimo, il progettista ha impiegato i sottili profili del sistema a taglio termico OS2 in acciaio verniciato di Secco Sistemi che riproducono il disegno dei serramenti d’origine e lasciano fluire in casa la luce naturale.
La scelta del progettista
L’architetto Alberto Torsello, che ha diretto i lavori del Salviatino lavorando a stretto contatto con Paolo Portoghesi, responsabile del progetto, ha scelto gli infissi OS2 in acciaio verniciato di Secco Sistemi per chiudere le ampie finestre del piano alto dell’edificio Liberty. Spiega il perché. “Paolo Portoghesi mi ha chiesto di ricercare il serramento più vicino esteticamente al classico ferrofinestra che chiudeva in origine la loggia. Bisognava dunque trovare un infisso molto snello dall’immagine raffinata e dalle performance energetiche ottimali. OS2, probabilmente il miglior serramento di questo tipo sul mercato attualmente, riuniva tutte le caratteristiche richieste.”
La sottigliezza e l’eleganza estetica dei profili a taglio termico OS2 di soli mm 46 per i telai perimetrali e di mm 64 nella parte centrale apribile, li rende particolarmente adatti ai restauri più raffinati favorendo nel contempo la massima luminosità degli ambienti. Abbinati a prestazioni tecniche avanzate di comfort acustico e di isolamento termico, hanno trovato la collocazione perfetta nel contesto Liberty del Salviatino.
Scheda progetto:
Residence Il Salviatino – Fiesole (FI)
Progetto: Arch. Paolo Portoghesi – (VT) con Arch. Alberto Torsello e Chiara Grego (TV)
Officina: Brombal Serramenti snc – Caselle d’Altivole (TV)
Secco Sistemi in questo intervento
Le ampie finestrature dell’ultimo piano del Salviatino sono state realizzate con i profili a taglio termico OS2 in acciaio verniciato di Secco Sistemi
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[post_excerpt] => Secco Sistemi, specialista di sistemi per infissi per architettura realizzati in metalli evoluti quali Acciaio zincato, Acciaio inox, Acciaio Cor-ten e Bronzofinestra, ha proposto al Saie di Bologna i propri prodotti che consentono di realizzare componenti finestrati dalle linee sottili che premiano gli apporti luminosi pur assicurando elevata resistenza agli agenti atmosferici, risparmio energetico, protezione dal rumore e sicurezza anticrimine
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Realizzazione di una facciata Secco Sistemi[/caption]
Secco Sistemi è un'azienda specializzata sul mercato nella produzione di sistemi per facciate e serramenti in metalli evoluti quali acciaio zincato, acciaio inox, acciaio corten e ottone.
Fin dagli albori dell'azienda, i maggiori protagonisti internazionali e italiani dell'architettura hanno scelto gli infissi Secco per prestigiose opere di restauro del patrimonio storico o per nuove ed emblematiche costruzioni.
I criteri portanti dell'azienda sono ricerca, innovazione, qualità ed ecosostenibilità, e il tutto si rispecchia nell'utilizzo di materie prime sostenibili e riciclabili al 100%. Tutti i sistemi Secco sono frutto di una ricerca continua svolta internamente nel SeccoLab che si avvale della collaborazione di ift Rosenheim, l’autorevole istituto di prove tedesco. La struttura permette anche di studiare e testare infissi disegnati ad hoc sostenendo il lavoro di personalizzazione nei confronti del cliente, necessario per soddisfare le richieste specifiche dei progettisti e dei mercati locali.
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