La marcatura CE dei pannelli a base di legno: un esempio pratico

La norma di riferimento è la UNI EN 13986 del 2005; questa norma europea definisce le caratteristiche dei pannelli a base di legno delineando i metodi di prova più idonei per la determinazione delle stesse.
Tale norma non risulta applicabile a pannelli a base di legno non direttamente legati all’utilizzo nelle costruzioni.
Uno dei primi passi fondamentali per l’esecuzione dei test è la definizione della “classe di rischio” del pannello in questione, tale caratteristica è funzione della destinazione d’uso nel modo di seguito indicato.
Una prima distinzione riguarda l’utilizzo strutturale o non strutturale del pannello, in entrambe le categorie vengono ulteriormente suddivisi in base all’utilizzo esterno o interno e in quest’ultima categoria la suddivisione ulteriore riguarda utilizzo in ambiente umido o secco.
Per semplicità espositiva verrà di seguito presa in esame una singola tipologia di pannello con utilizzo non strutturale in ambiente interno con bassa percentuale di umidità relativa ambientale.
Considerando la diffusione commerciale notevole di questa tipologia di pannello utilizzeremo a titolo di esempio un pannello di particelle di legno.
In base alle condizioni sopra indicate il pannello si troverà in una condizione di classe 2 così come definito dalla norma europea EN 335.
Ai fini della marcatura CE per le condizioni e tipologia di pannello scelti vengono definite alcune prove obbligatorie e alcune facoltative.
Tra le prime abbiamo:
· resistenza alla flessione
· resistenza alla trazione
· rilascio di formaldeide.
Mentre nella seconda categoria abbiamo:
· reazione al fuoco
· permeabilità al vapor d’acqua
· isolamento acustico aereo
· fonoassorbimento
· termoconduttività
· durabilità biologica
· contenuto in pentaclorofenolo (PCP).
Di seguito prenderemo in esame ogni singolo test per un ulteriore approfondimento.

Flessione
La prova di resistenza a flessione viene determinata in riferimento alla norma EN 310 la quale permette di determinare la durabilità rispetto all’invecchiamento ai fini di valutare in che modo viene condizionata tale proprietà.
Tale procedura permette di determinare il modulo di elasticità apparente a flessione (di piatto) e della resistenza a flessione di pannelli aventi uno spessore nominale maggiore di 3mm.
La prova viene effettuata sottoponendo a carico in mezzeria un campione sorretto da due appoggi.

Trazione
La resistenza a trazione viene determinata per mezzo della norma EN 319 attraverso una trazione perpendicolare alle facce e ha come obbiettivo la valutazione della coesione interna del pannello stesso.
La prova consiste nell’applicazione di un carico crescente uniformemente distribuito fino al raggiungimento del collasso del campione.
La resistenza a trazione viene calcolata tenendo conto della forza massima in rapporto alla superficie del provino.

Rilascio di formaldeide
La formula chimica di questo composto è CH2O e viene utilizzata per la produzione di colle prodotti coibentanti e cosmetici.
Quando entra in contatto con l’ambiente il rilascio risulta elevato nel primo periodo ed in seguito tende ad una graduale riduzione, il tempo di dimezzamento di questa sostanza è di circa sei anni.
Non è ancora stato accertato se questo composto risulti cancerogeno.
Se durante le fasi produttive del pannello vengono aggiunti prodotti contenenti formaldeide il pannello deve ricadere in una delle seguenti classi E1 o E2, in funzione della quantità contenuta.
La classe E1 prevede una liberazione di formaldeide in ambiente inferiore a 0.01ppm.
Se nel processo produttivo e post produttivo non vengono utilizzati in nessun caso prodotti contenenti tale sostanza possono essere automaticamente inseriti in classe E1 senza l’obbligo di effettuare prove.
Le norme previste per la valutazione di questo inquinante sono principalmente la EN 717 e la EN 120.
I protocolli di prova previsti variano in funzione della classe, del tipo di pannello, e dal controllo necessario, in caso si tratti di controllo iniziale o periodico.
La norma EN 717 si suddivide in tre parti la prima prevede la valutazione del contaminante per mezzo di prova in camera ed è utilizzabile per controlli iniziali di tipo per ogni tipologia di pannello in classe E1, la prova consiste nella simulazione di condizioni reali in camera con la determinazione del contenuto di formaldeide in aria all’equilibrio.
La seconda parte prevede la determinazione del contaminante per mezzo dell’analisi del gas
ed è applicabile ai controlli iniziali di classe E2 e periodici di entrambe le classi unicamente per la tipologia di pannello trattato o rivestito.
La concentrazione di formaldeide viene determinata per mezzo di analisi spettrofotometriche con indicazione dei milligrammi per metro quadro per ora.
La terza parte prevede la valutazione del contaminante per mezzo dell’emissione in vaso.
La norma EN 120 si applica per i controlli periodici di entrambe le classi solo per la tipologia di pannelli non rivestiti.
La procedura di prova con metodo dell’acetilacetone prevede l’estrazione di formaldeide attraverso toluene in ebollizione con condensazione in soluzione acquosa e successiva determinazione della concentrazione attraverso analisi spettrofotometrica.
Da questo punto in avanti i test riportati per la tipologia di pannello scelta in precedenza vengono effettuati sotto richiesta specifica del cliente in quanto considerati aggiuntivi ai fini della marcatura CE dalla stessa norma EN 13986.

Reazione al fuoco
Per la tipologia di pannello scelta come esempio pratico la prova deve essere effettuata con riferimento alla norma EN 312.
L’euroclasse di riferimento per la reazione al fuoco può non essere presente ai fini della marcatura CE.

Permeabilità al vapor d’acqua
La prova di permeabilità deve essere effettuata in conformità alla norma EN ISO 12572 in alternativa i valori di riferimento per il nostro pannello possono essere presi dai quelli riportati nella tabella sottostante

Densità media kg/m3 300; Imbarcamento bagnato µ 10; Imbarcamento secco µ 50
Densità media kg/m3 600; Imbarcamento bagnato µ 15; Imbarcamento secco µ 50
Densità media kg/m3 900; Imbarcamento bagnato µ 20; Imbarcamento secco µ 50

Isolamento acustico aereo
Questo test deve essere effettuato solo su pannelli destinati ad un utilizzo acustico secondo la norma EN ISO 140, la perdita di trasmissione acustica può anche essere calcolata per mezzo di modelli matematici tenendo conto della massa superficiale media.

Fonoassorbimento
Come nel caso precedente il test deve essere condotto solo su pannelli destinati ad utilizzi acustici secondo la norma EN ISO 354, in alternativa per il nostro pannello i valori riportati dalla En 13986 risultano i seguenti:
· 0.10 per frequenze comprese tra 250 e 500Hz
· 0.25 per frequenze comprese fra 1000 e 200Hz

Termoconduttività
Anche in questo caso la prova deve essere effettuata solo per utilizzo specifico dei pannelli con funzione termoisolante secondo le prescrizioni della norma EN 12664, in alternativa possono essere utilizzati nel nostro caso i valori sottoriportati:

Densità media kg/m3 300; Termoconduttività W/(mk) 0.07
Densità media kg/m3 600; Termoconduttività W/(mk) 0.12
Densità media kg/m3 900; Termoconduttività W/(mk) 0.18

Durabilità biologica
Le indicazioni specifiche inerenti alle classi di rischio biologico sono deducibili dalla norma EN 335.
Nei pannelli di legno l’umidità all’equilibrio ed il rischio di attacco da parte di organismi xylofagi in un determinato ambiente possono essere piuttosto difformi, per questo tale norma indica i potenziali rischi in base ai parametri ambientali registrati nelle condizioni d’uso specifiche.
Nel nostro caso non essendoci un ambiente umido le probabilità di attacco biologico sono ristrette ai casi puntuali di attacchi da parte di insetti quali le termiti, mentre in casi in cui l’ambiente risulti tale da favorire l’insorgenza di attacchi da parte di funghi per classi di rischio più elevate può essere opportuno effettuare una prova secondo la norma ENV 12038.

Contenuto di pentaclorofenolo
Tale inquinante deve essere determinato in caso di richiesta in base ai metodi in vigore nel paese di utilizzo, un sistema di procedura applicabile per tale determinazione è il CEN/TR 14823.
La formula del PCP è C6Cl5OH e presenta una struttura aromatica simile ai gruppi fenolici, con pentasostituzione di cloro.

Questa sostanza può essere assorbita dall’organismo per inalazione e attraverso la cute, si decompone per forte riscaldamento (>200°C) producendo fumi tossici contenenti diossine e
può determinare effetti sul sistema cardiovascolare causando disordini e/o insufficienza cardiaca.
Nel caso in cui il contenuto di pentaclorofenolo superi i 5 ppm la dicitura deve essere riportata sulla etichetta della marcatura CE.

Procedure per marcatura CE
Ai fini della marcatura CE si rendono necessari controlli iniziali per la valutazione di conformità del prodotto sottoposto a marcatura.
Per la determinazione di conformità le prove iniziali previste sono quelle esaminate in precedenza in cui compaiono una parte di prove obbligatorie e una parte di prove su richiesta.
Viene considerata come prova iniziale anche la valutazione di cambiamenti all’interno della catena produttiva dello stesso prodotto (ad esempio un nuovo metodo di produzione, o produzione di un nuovo tipo di prodotto).
La prova deve riguardare tutte le caratteristiche prestazionali corrispondenti alla applicazione desiderata.
Successivamente una volta ottenuta la conformità sul prodotto sono necessari controlli periodici secondo lo schema 1.

Per scaricare lo schema di Conformità in PDF
clicca qui
Per scaricare i Requisiti ed un esempio di marcatura in PDF
clicca qui
*Alessandro Trevisani
Resp. laboratorio tecnologia del legno – Istituto Giordano

Per ulteriori informazioni
www.giordano.it

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