Firenze Belfiore: stazione ad alta velocità

A Firenze, con la realizzazione dell’attraversamento urbano delle linee AV/AC, verrà ridisegnato l’assetto dell’intero nodo ferroviario e la città potrà contare una nuova grande stazione, Firenze Belfiore, opera di grande architettura a servizio non solo dell’utenza ferroviaria ma dell’intero tessuto urbano.Firenze Belfiore: stazione ad alta velocitàIl sistema di mobilità urbana ne trarrà importanti benefici: con la realizzazione dell’AV a Firenze potrà essere riorganizzato il servizio ferroviario regionale e integrato con il nuovo sistema di tranvie previsto dall’amministrazione comunale.

Grazie all’attivazione dell’attraversamento urbano AV/AC, Firenze potrà muoversi con maggiore velocità, frequenza e sicurezza nello scenario italiano e europeo servito dalla rete Alta velocità/Alta capacità e la Toscana vedrà accrescere ulteriormente la sua ricca dotazione infrastrutturale di collegamenti ferroviari con le altre regioni e con l’Europa. Queste le motivazioni che hanno portato al progetto della nuova stazione.

Il progetto di Firenze Belfiore

Una grande copertura in vetro sorretta da strutture leggere in acciaio. Una sorta di «vela» che dall’angolo tra viale Belfiore e viale Redi arriverà fino all’ area degli ex Macelli. Ecco la prima immagine di come l’architetto Norman Foster ha ideato la futura maxi stazione dell’ alta velocità. Elemento centrale del progetto, la luce naturale che arriverà direttamente fino al livello dei binari.

La stazione dell’Alta velocità è infatti un progetto firmato dall’architetto londinese Foster e dallo studio di ingegneria Arup che hanno vinto il concorso internazionale lanciato dalla Tav (la società incaricata di realizzare l’Alta velocità) sbaragliando altri maestri dell’architettura come Arata Isozaki (arrivato secondo) e Santiago Calatrava.

L’idea ispiratrice di Foster, che con la nuova stazione di Firenze firmerà la sua prima opera architettonica in Italia, è semplice: una grande copertura in vetro sorretta da strutture leggere in acciaio e un box sotterraneo che accoglierà la fermata dei treni.

A dispetto della linearità dell’ispirazione però, il progetto di Foster propone una suggestiva «vela» di vetro. Non un pezzo unico ma una sorta di «puzzle» dove i tasselli assomigliano a tante vele quadrate spiegate al vento.

Elemento centrale del progetto, la luce naturale che arriverà direttamente fino al livello dei binari, fino al marciapiede dal quale i passeggeri saliranno sui treni, più o meno a 25 metri sotto il livello stradale. Una sorta di effetto a tre piani: i binari, il primo piano dove si affacceranno negozi e servizi collegato con i binari dalle scale mobili e la terrazza, posta all’attuale livello del terreno, proprio all’inizio della grande «vela» dal quale si potranno vedere i treni in partenza e in arrivo.

Il costo del progetto della stazione per l’alta velocità

Secondo le stime fornite dalla Foster & Partner di Londra e dallo studio di ingegneria Arup (che oltre al contributo impiantistico ha fornito anche tutte le consulenze specialistiche relative al flusso dei passeggeri e all’acustica), la nuova stazione fiorentina che arriverà ottanta anni dopo la stazione «razionalistica» di Santa Maria Novella disegnata da Michelucci, costerà circa 240 milioni di euro.

La nuova stazione, che avrà un doppio ingresso (quello su via Circondaria, rivolto al nord-ovest della città e quello di viale Belfiore, che guarda invece Santa Maria Novella), si estenderà per più di 45mila metri quadri. E’ stato consegnato i giorni scorsi il progetto ambientale esecutivo del primo lotto del nodo Alta Velocità di Firenze e la nuova stazione sarà completata entro il 2014. I lavori inizieranno ad aprile.



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