Roma Tiburtina

Parte dell’ampio intervento urbanistico concordato da Comune e Ferrovie dello Stato, la progettazione della nuova stazione Roma Tiburtina – diventato nodo di scambio intermodale di livello internazionale, nazionale, regionale e metropolitano – è stata l’occasione per disegnare una nuova centralità urbana, in grado di riconnettere due quartieri, Pietralata e Nomentano, storicamente separati dalla ferrovia.
Alla stazione, pensata come una grande galleria aerea, è affidato il compito di ricucirli, sia attraverso il sistema di servizi contenuti al suo interno, sia attraverso l’elemento del grande boulevard urbano , coperto e sopraelevato, che scavalca i binari.

Carattere centrale della nuova Roma Tiburtina è la conformazione di stazione “a ponte”.
Elementi costitutivi: due atri, uno sul lato Nomentano (ovest) e l’altro lato Pietralata (est) uniti dalla galleria-ponte da cui si accede alla quota dei binari.

Il progetto
ll volume della galleria-ponte spicca a quota +9 metri dalla piastra esistente (in carpenteria metallica) al di sopra del fascio dei binari e si protende all’interno dei due atri. La copertura della galleria-ponte e dei due atri è strutturalmente costituita da un’unica travatura reticolare spaziale, sostenuta da colonne in acciaio.
La facciata vetrata è costituita da una grande superficie di cristallo sostenuta da una orditura strutturale in montanti d’acciaio che, interrotta dall’aggetto di otto volumi sospesi alla struttura, avvolge senza soluzione di continuità il volume della galleria-ponte e quello dei due atri.

L’atrio Nomentano collega verticalmente i diversi livelli della stazione: a quota –9,5 m il piano tecnico per il passaggio delle principali reti impiantistiche provenienti dalla centrale tecnologica, a quota –4,5 m la stazione Metro e i sottopassi ferroviari, a quota 0,00 m il piazzale antistante la stazione e a quota +9,00 m la galleria-ponte. Da questa attraverso le scale di collegamento si può scendere direttamente alle banchine e ai treni. L’atrio è connesso verso nord alla piazza ipogea a quota –4,5 m che funge da spazio di connessione tra la stazione della Metro, il sistema di sottopassi della stazione, l’uscita a quota stradale. Attorno alla piazza ipogea, ad esclusivo uso pedonale, sono dislocati spazi per servizi commerciali ai viaggiatori.

Tra la piazza ipogea e i binari, si trova il nuovo edificio lineare che ingloba il preesistente edificio ACEI (Apparato Centrale Elettrico ad Itinerari: l’apparato tecnologico a servizio della circolazione ferroviaria) e, a quota 0,00 m. , la centrale tecnologica provvisoria. Per marcare l’aspetto unitario dell’edificio lineare è stato progettato un sistema di facciata costituito da sottili elementi in cotto che rivestono l’edificio ACEI, la centrale e, attraversando l’atrio, la rampa provvisoria di accesso alla strada di servizio a lato della galleria-ponte a quota +9,00. La rampa metallica è stata progettata in aderenza all’edificio esistente sul lato sud dell’atrio stesso che contiene alcune funzioni di stazione.

Sul lato opposto, a quota +12,05 m, la galleria-ponte si innesta nell’atrio di Pietralata, scavalcando il tratto della Nuova Circonvallazione Interna (NCI). Analogamente all’atrio Nomentano, l’atrio Pietralata collega verticalmente la galleria-ponte, il parcheggio a raso al di sopra della tombatura della NCI a quota +6,00m, il piazzale antistante la stazione a quota 0,00 m., il parcheggio interrato e i sottopassi a quota –4,50 m. di collegamento con il lato Nomentano e la stazione Metro B.

La galleria-ponte
Il boulevard (o galleria-ponte) è lo spazio più significativo che denota e identifica l’intero progetto.
All’interno della galleria vetrata, che rappresenta il percorso di collegamento tra i due atrii laterali posti a quota +9 metri e all’interno dei “volumi sospesi”, sono infatti dislocati i servizi al viaggiatore e gli accessi alle banchine.

La galleria
La galleria, di larghezza libera minima di 10 metri, è caratterizzata dalla presenza dei volumi sospesi ed è punteggiata dai pilastri di sostegno della copertura.
Il comfort ambientale del grande ambiente della galleria è garantito dall’utilizzo di apparati bioclimatici che, oltre a ridurre i consumi energetici e, quindi, i costi di gestione, limitano il ricorso a sistemi di ventilazione forzata e condizionamento dell’aria. Il microclima così ottenuto sarà caratterizzato, coerentemente con la sua natura di spazio di passaggio, da una attenuazione della sensazione di caldo/freddo rispetto all’esterno, limitando le temperature “da interno” ai soli ambienti confinati (commerciali, uffici, ecc.) che saranno climatizzati con sistemi tradizionali.

I servizi commerciali e i servizi al viaggiatore
I servizi commerciali a quota +9 metri sono racchiusi in volumetrie autonome sempre distaccate dalla pareti vetrate perimetrali della galleria.
Dal punto di vista impiantistico tutti i volumi che contengono i servizi commerciali sono serviti da cavedi impiantistici autonomi serviti dalle dorsali impiantistiche e dalle macchine per il trattamento secondario dell’aria alloggiate all’interno della sottostante struttura della piastra esistente.
Dal punto di vista morfologico-costruttivo i locali commerciali si suddividono in tipologie:

I servizi commerciali lato nord
Si tratta di una fascia di servizi commerciali corrente lungo il fronte nord. Questa fascia corrente si interrompe in quattro punti, in corrispondenza dei quali sono dislocati i sistemi di risalita ai volumi sospesi. La fascia dei servizi commerciali è trasversalmente suddivisa in tre parti. Le due porzioni laterali, sono costituite da due “spalle” correnti, a costituire due volumetrie parallelepipede regolari. Queste volumetrie parallelepipede regolari sono sottolineate da fasce di pavimentazione. La finitura parietale sarà realizzata in pannellature dello stesso materiale delle fasce di pavimentazione. Le due “spalle” così costituite contengono tutti gli apparati impiantistici in collegamento diretto con i sottostanti cavedi impiantistici, nonché le vetrine dei locali commerciali e dei servizi. Si viene così a costituire un sistema doppio di ingressi, l’uno con apertura sul percorso pubblico centrale, l’altro con apertura di fronte alla vetrata nord della galleria vetrata. Le due “spalle” supportano anche i montanti su cui è impostata la copertura dei locali commerciali. Il sistema di copertura previsto è in lamina flessibile in policloruro di vinile.

Le “testate” in prossimità degli Atrii
Si tratta dei servizi commerciali in corrispondenza dei due Atri Pietralata e Nomentano. In corrispondenza dell’Atrio Pietralata le testate dei servizi commerciali -sia sul lato nord, sia sul lato sud della galleria Ponte- sono adattate per superare il salto di quota della galleria che passa dalla quota +9 m alla quota +12,05 m. A questa ultima quota la copertura delle testate dei servizi commerciali costituisce una sorta di terrazza pubblica raggiungibile dalla quota 9 m ed in quota con il solaio dei primi due volumi sospesi. Nel caso della testata dei servizi al viaggiatore in corrispondenza dell’Atrio Nomentano, il volume si deforma leggermente per adattarsi all’intersezione delle geometrie che avviene nell’Atrio. Dal punto di vista delle destinazioni funzionali, si sono previsti in queste testate le biglietterie.

I “volumi” commerciali lato sud
Si tratta di volumetrie isolate con pianta circolare di diverso diametro. Questi elementi sono caratterizzati dalla tipologia “a ombrello” e si alternano, lungo il lato sud della galleria a Ponte, alle sale di attesa, ai sistemi meccanizzati di discesa/risalita dalla banchina ferroviaria, ed alle risalite meccanizzate e pedonali alle soprastanti volumetrie sospese. Dal punto di vista funzionale saranno in queste piccole volumetrie concentrate quelle attività commerciali tipiche dell’ultimo servizio prima dell’imbarco ferroviario. Anche per queste volumetrie commerciali l’infrastrutturazione impiantistica è assicurata da unità di trattamento aria posizionate all’interno della sottostante piastra.

Gli accessi dalle/alle banchine
Lungo il lato sud della galleria Ponte trovano apertura, in corrispondenza di ogni banchina ferroviaria, i sistemi di accesso meccanizzato alla quota del ferro e, in adiacenza, i sistemi di sedute per attesa. Gli attuali sistemi meccanizzati per accesso dai sottopassi alla quota del ferro, sono integrati, ad ogni banchina, da una coppia di scale mobili, da un corpo scala pedonale e da un ascensore (per persone con disabilità) che collegano la quota del ferro con la stazione-ponte a quota +9 metri.
I nuovi ascensori sbarcano a quota +9 m all’esterno, in adiacenza della galleria vetrata. Per quanto attiene ai sistemi meccanizzati interni, si tratta di due scale mobili per ogni banchina, di cui una a servizio discesa ed una a servizio risalita. Per quanto attiene al deflusso dei passeggeri in arrivo dai convogli, gli occasionali picchi di carico possono arrivare a quantità numeriche (sino a 800 passeggeri) per le quali si renderà necessario l’utilizzo anche dei sistemi meccanizzati esistenti, che da ogni banchina conducono al tunnel di sottopasso dei binari.
La presenza della corsia di sicurezza a quota +9 m garantirà, in caso di emergenza, un’efficace interfaccia treno-ambulanza in prossimità di ogni banchina.

I “volumi sospesi”
I “volumi sospesi” (VOS) si presentano come dei grossi oggetti appesi alla copertura reticolare.
La forma base scaturisce da una sezione inscritta in un rettangolo basso, e opportunamente modificata per ottenere un profilo plastico; la sezione così ottenuta, scorrendo sull’asse longitudinale della pianta, che è sempre un rettangolo, genera la forma finale.
La definizione architettonica dei VOS risponde a specifiche esigenze distributive e dimensionali. Esse sono scaturite dall’analisi delle peculiari destinazioni dei vari settori, anche in relazione alle dirette e reciproche relazioni tra di questi necessarie; delle superfici ritenute indispensabili per lo svolgimento delle diverse attività; delle caratteristiche tecniche e degli apparati tecnologici utili a garantire la loro efficienza all’interno della struttura; nonché degli elementi di simbolicità di cui la stazione ponte é investita.
I VOS, all’interno della grande galleria, caratterizzano lo spazio, costruendo con il loro protendersi verso il percorso centrale, quelle suggestioni che sono tipiche di uno spazio pubblico specialmente quando questo è contemporaneamente una stazione ferroviaria, uno spazio commerciale, e una sorta di vera e propria via urbana, in grado di collegare due parti di città.
L’area interessata dai VOS è localizzata nella parte centrale della galleria ad una quota comune del piano di calpestio di +14,30 metri. La loro proiezione individua due distinte fasce funzionali sottostanti: quella commerciale e quella destinata alle attese e alle discese in banchina. Lungo queste fasce essi “bucano” localmente la superficie della grande vetrata che racchiude la stazione ponte. Il dettaglio dell’intersezione tra VOS e parete vetrata è stato risolto distaccando i due elementi. Il giunto così realizzato consente alle due parti, completamente svincolate tra di loro, di assorbire le eventuali dilatazioni e movimenti.
I VOS si distinguono in otto diversi volumi destinati ad ospitare tutte le attività di eccellenza della Stazione Ponte.
Il collegamento tra i vari VOS è assicurato da una passerella (appesa anch’essa alla struttura reticolare) dimensionata secondo le esigenze di via di fuga.
La climatizzazione degli ambienti avviene tramite UTA dedicata posizionata sul piano tecnico ricavato all’interno della sovrastante struttura reticolare. In ogni unità ambientale in cui l’intera struttura dei VOS si articola sono previsti nuclei di servizi igienici.

Il lato Nomentano
Sul lato Nomentano si trovano gli spazi pubblici distributi su quattro livelli a formare l’atrio vero e proprio e i servizi tecnologici a quota -9,50 metri. La quota 0,00, in cui si trova -a livello stradale – la piazza superiore, è dedicata agli accessi principali.
Le quote -4,50 m – in cui vi è la piazza ipogea e +9,00 m sono dedicate ai flussi pedonali interni alla stazione (rispettivamente accesso alla stazione metropolitana e stazione ferroviaria). La quota +4.50 m, invece, raccorda le funzioni dell’atrio ferroviario con l’ala laterale del comparto progettuale adiacente in cui si trovano i servizi sostitutivi FS e la quota +9,00 dalla quale si raggiunge il livello di calpestio della galleria-ponte. I piani fino a quota +9,00 m sono occupati anche da attività commerciali, mentre la quota +14,20 m ospita impianti e depositi.

L’atrio Nomentano
L’atrio si sviluppa attorno ad uno spazio vuoto in cui si trovano le scale mobili e gli ascensori che collegano verticalmente i vari livelli, dalla piazza ipogea a q.ta -4,50 m alla galleria-ponte a q.ta +9,00 m. Il perimetro esterno dell’atrio coincide con una delle due testate del prisma di cristallo che definisce il volume della galleria-ponte.

La piazza ipogea
Lo spazio aperto si configura come una vera e propria piazza pubblica.
La piazza – alla quota – 4,50 metri – si raccorda senza soluzione di continuità spaziale tramite un sistema di scale e ascensori con la piazza superiore posta a livello stradale.
La continuità spaziale del sistema di piazze è garantita dall’area pedonale pubblica, posta al di sopra del tracciato della metropolitana. La volumetria dell’atrio si trova infatti in posizione centrale rispetto a questo esteso vassoio pedonale di riconnessione e ne garantisce la continuità funzionale e spaziale.
La quota –4.50 m si viene così a configurare come un esteso spazio pubblico a cielo aperto dedicato a funzioni commerciali.
L’ invaso della piazza è uno spazio rettangolare delle dimensioni di 130 x 58 metri, interrotto solamente dallo schermo vetrato dell’atrio. Tale continuità è pressoché ininterrotta, essendo la sequenza commerciale interno-esterno limitata dal semplice schermo vetrato della facciata.
Nello spazio della piazza si affaccia la sequenza dei negozi e degli spazi commerciali: nell’angolo nord-ovest (in prossimità di Viale Lorenzo il Magnifico), oltre alle scale che risalgono dalla uscita della Metropolitana, ci sono i locali tecnici, il montacarichi destinato al carico e scarico merci della piazza e un deposito per lo stoccaggio temporaneo.
Il varco interrompe la continuità separando la porzione commerciale posta sul lato corto nord della piazza, a spessore singolo, dalla più consistente sequenza commerciale posta sul lato lungo ovest, a spessore doppio. Questa sequenza, separata solo dagli ingressi vetrati, si infila nell’atrio di stazione, determinando una continuità tra gli spazi commerciali e la facciata caratterizzata da una fascia superiore rivestita in legno mineralizzato con funzione di pensilina.
Una ulteriore sequenza di piccoli spazi commerciali è posta anche lungo il fabbricato ACEI, e lo scherma totalmente, fino a costeggiare, nell’angolo nord-est della piazza, il nuovo gruppo di uscite e collegamenti alla Metropolitana, in diretta connessione con il gruppo di scale fisse e mobili che risale finalmente alla quota stradale.
L’invaso della piazza ipogea ha una superficie libera di circa 3.000 mq ed è trattato come un piano libero. La pavimentazione della piazza è costituita da un pavimento flottante a giunto aperto che nasconde le pendenze del sottostante piano di deflusso dell’acqua piovana e che facilita le operazioni di manutenzione.
Al centro della piazza è stato progettato un elemento longitudinale di arredo in rilevato composto nell’ordine da una grande panca, una linea di sedute, una grande aiuola per sistemazione verde, e una fontana a raso. Dalla quota della seduta la sistemazione a verde prevede una aiuola erbosa digradante verso l’interno della piazza completata con rade piantumazioni sempreverdi.

La piazza superiore
La piazza superiore posta a livello stradale è destinata al collegamento diretto con il kiss & ride dei taxi, delle auto private, nonché al collegamento con il piazzale di movimentazione ATAC-COTRAL.
La piazza superiore raggiunge la sua definizione attraverso l’integrazione con la sottostante piazza ipogea. Le parti in continuità con i marciapiedi pubblici sono trattate come espansioni della sede della circonvallazione Nomentana, e quindi asfaltate. Tutta la superficie che contorna l’invaso della piazza ipogea, è pavimentata in pietra naturale ovvero con graniti ceramici di uguale colore compatto, a sottolineare l’unità con lo spazio della piazza sottostante.
L’integrazione formale tra i due spazi è rafforzato dal trattamento superficiale del vassoio di pietra che si incava progressivamente fino a trasformarsi nella cavità ipogea. A questo si unisce il sistema del parapetto lungo il lato lungo della piazza, integrato con la fascia di pensiline perimetrali, a protezione della camminata lungo la sequenza commerciale.
Il pavimento della piazza superiore infatti, incavandosi annuncia la depressione della piazza inferiore. Questo dispositivo avviene tramite una serie di larghi gradoni a formare una sorta di piano inclinato. Questi gradoni, piegandosi ortogonalmente lungo il lato lungo della piazza, assumono la foggia di una normale scalinata, costituendo così un solco incassato di 85 cm che funziona da parapetto. Il sistema dei gradoni prevede che i sottogradi siano predisposti ad accogliere un sistema di illuminazione radente che sottolinea l’idea della cavità progressiva e, nelle ore serali, fornisce un sistema di illuminazione della piazza.
Nella porzione di piazza superiore si notano alcune emergenze volumetriche. Questi volumi sono rappresentati dai montacarichi per il carico e scarico merci del commerciale, dalle scale e gli ascensori di collegamento con la metropolitana. I volumi hanno un aspetto monolitico, e sono rivestiti con lamiera metallica microforata.

Il lato Pietralata
Sul lato Pietralata, l’atrio – che si sviluppa verticalmente a quote diverse – collega tra loro il piazzale est, la piazza pedonale e il capolinea degli Autobus.
Mentre il lato ovest dell’atrio è interamente chiuso dalla parete est della tombatura della nuova tangenziale e non prevede nessun tipo di interazione con la struttura architettonica dell’atrio, sul lato est, invece, è previsto l’ingresso principale di fronte alla piazza antistante su cui sono stati dislocati gli stalli degli autobus e una corsia di kiss&ride a servizio dell’Atrio.

L’atrio
L’Atrio Pietralata collega verticalmente quattro quote principali:
La quota –4,50 metri dove si trovano i collegamenti col parcheggio interrato, attraverso una piazza ipogea parzialmente coperta dal solaio e il sottopasso ferroviario;
La quota 0,00 (livello stradale) dove il traffico veicolare trova i suoi spazi interattivi con la Stazione;
La quota +6,30 m alla quale si trova il parcheggio a raso costruito sulla “tombatura” della nuova tangenziale;
La quota +12,05 m dedicata al collegamento con la galleria-ponte;
La quota 0,00
Il volume dell’Atrio, vetrato e parallelepipedo, risulta arretrato rispetto al filo stradale, al fine di consentire il passaggio della corsia kiss&ride che corre parallela alla facciata vetrata. Dalla corsia kiss&ride si ha accesso diretto alla quota 0,00 all’atrio della stazione. La quota 0.00 risulta collegata direttamente alla quota –4,50 m e alla quota +6,30 m per mezzo di due gruppi di scale meccanizzate, una scala pedonale ed un gruppo centrale di ascensori.
La quota + 6,30 metri
A questa quota è previsto l’ingresso all’atrio Pietralata dal parcheggio a raso realizzato sulla tombatura della tangenziale. Il volume dell’atrio si estende, a questo livello, per l’intera proiezione della terrazza di sbarco posta a quota 11,00.
L’atrio Pietralata si presenta a questa quota come un esteso spazio pubblico in cui sono state ubicati servizi commerciali, una sala conferenze e il deposito bagagli. Il solaio è caratterizzato, in posizione centrale, dal piano inclinato che collega la quota 6,30 alla quota 11,00 m. In corrispondenza di questa porzione centrale inclinata, è posizionata una gradonata all’aperto e, all’interno dell’atrio, in doppia altezza con la soprastante galleria centrale, il sistema delle risalite pedonali alla Stazione Ponte.
La quota +12,05 metri
L’innesto della galleria ponte nell’atrio Pietralta avviene ad una quota rialzata rispetto al resto della galleria. In corrispondenza della quota tombatura della Nuova Circonvallazione Interna, infatti, è stato necessario creare un salto di quota per consentire un franco minimo di 4,50 m tra l’estradosso della tombatura e l’intradosso della soletta della galleria-ponte. Questo innalzamento di quota (+12.05) determina, all’interno della galleria vetrata una sorta di terrazza interna raccordata alla quota più bassa con un opportuno sistema di scale mobili e ascensori. La terrazza esterna si configura come una piazza pedonale in quota.

Il piazzale est
La nuova Piazza antistante l’Atrio di Pietralata ha la funzione di raccordo tra la testata est della nuova Stazione e la viabilità prevista in questa area e le funzioni di nodo di scambio.
La conformazione spaziale di questo luogo pubblico, risulta caratterizzata dalla grande volumetria del nuovo Atrio, dal grande aggetto della copertura della stazione e dal salto di quota della “rupe” di Pietralata.
Il grande spazio pedonale all’interno dell’anello stradale a quota 0,00 è direttamente collegato all’Atrio di stazione per mezzo del percorso pedonale a quota –4.50 m, dove si trovano gli accessi pedonali al parcheggio interrato. La piazza antistante l’Atrio di Pietralata risulta morfologicamente fortemente influenzata dalle esigenze relative alle modalità di accesso alla stazione e dalle diverse esigenze di scambio tra mezzi pubblici e privati che caratterizzano questo nodo di scambio.

La piazza pedonale
La porzione interna alla rotatoria è pensata come un sistema adeguato alle funzioni della mobilità ed ai percorsi che consentono il collegamento tra i diversi punti di approdo alla stazione. L’asse portante di questo sistema è il percorso pedonale pubblico (sottopasso) a quota –5,50 m. Questo, partendo dalla piazza ipogea dell’Atrio Pietralata, connette pedonalmente l’atrio di stazione alla piazza sovrastante in due punti: il capolinea degli autobus al centro della piazza e il marciapiede a ridosso della “rupe” di Pietralata, che consente il collegamento pedonale con L.Camesena.
Le banchine sono protette da un sistema di pensiline e da un sistema di schermatura laterale (lato stazione), che impedisce all’utente l’attraversamento diretto della rotatoria, incanalando i flussi pedonali verso i punti di accesso al sottopassaggio a quota -5.50 m.
La sistemazione superficiale della piazza è prevista su diverse quote, raccordate da un sistema di risalite e rampe con pendenze facilitate.

Il capolinea Autobus
La sosta dei mezzi pubblici gravita in parte sotto l’aggetto della pensilina principale del ponte stazione.
Le due banchine progettate sono dotate ognuna di una propria pensilina. Una scala ed un ascensore per ogni banchina consentono l’accesso alla quota -5.50 m eliminando in questo modo l’attraversamento pedonale della strada.
Le banchine sono inoltre dotate di due piccoli locali annessi per le biglietterie e per ambienti di servizio dedicati al funzionamento dei capolinea autobus.

I NUMERI DELLA NUOVA STAZIONE
48.655 mq riservati a: – percorsi pedonali, atrii e colelgamenti interni; – servizi al viaggiatore; – aree per mostre, conferenze e esposizioni; – uffici; – servizi commerciali
140.000 frequentatori al giorno
20 binari
400 km di ferrovie interconnesse a formare il più importante nodo di scambio romano



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