Primo Tempio Mormone a Roma, luogo di culto, ma anche spazio di aggregazione

Il primo Tempio Mormone a Roma, costruito dalla società Cg Edilcoop, è realizzato con materiali di alto livello, e prevede oltre al luogo di culto anche un edificio polifunzionale, un centro visitatori, una biblioteca e foresteria e una grande piazza.

A cura di Silvia Giacometti

Primo Tempio Mormone a Roma

Il Primo Tempio Mormone dedicato ai fedeli del culto della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni, meglio noti come mormoni, è stato inaugurato a Roma e sarà il punto di riferimento non solo per la comunità italiana, ma anche per quelle residenti in molti altri paesi, come Malta, Grecia e Albania. Si tratta del centosessantaduesimo tempio al mondo di questo credo, il dodicesimo in Europa e il primo in Italia (fino ad ora il più vicino era quello di Berna, in Svizzera).

Vista esterna del primo Tempio mormone edificato a Roma

Un’opera imponente, che ha visto il coinvolgimento di oltre cento aziende per ogni tipo di materiale commissionato, circa 300 operai al giorno impegnati in cantiere, sotto la guida della società italiana Cg Edilcoop, con referenti Maria Camilla Rubei e Dionisio Graziosi, responsabili dell’esecuzione dei lavori.

Si tratta del complesso più grande d’Europa, che copre circa 6 ettari di superficie, e prevede oltre al tempio anche un edificio polifunzionale, un centro visitatori, una biblioteca e foresteria, oltre a una grande piazza realizzata in marmo e travertino, concepita come un Foro Romano, impreziosita da fontane e giochi d’acqua, aree verdi, aiuole fiorite e ulivi secolari. La costruzione del tempio, alto tre piani, per un totale di 18,25 metri e quasi 4.000 metri quadrati di cubatura, ha avuto inizio inizio il 23 ottobre 2010.

Le piante di ulivo presenti nel tempio mormone a Roma
Le piante di ulivo presenti nell’edificio dalla forte simbologia cristiana

Il progetto

La progettazione è stata fatta in America: partendo dagli elementi curvi presenti nelle più importanti cattedrali romane, progettate da Bernini e Borromini, si è proseguito con dei richiami continui alla simbologia di Piazza del Campidoglio. Il disegno di Michelangelo è infatti ripreso e stilizzato su pavimenti, soffitti, tappeti e maniglie.

La grande piazza esterna – anch’essa con richiami diretti al foro romano – ha porticati in travertino, camminamenti e ampi giardini. La progettazione è stata molto spinta, in particolare per gli elementi di dettaglio, è stata utilizzata la tecnologia del laser scanner, con la quale tutti gli ambienti sono stati rilevati al grezzo per permettere ai marmisti di Carrara di realizzare pavimenti e rivestimenti e ai falegnami in America di realizzare le cornici e le modanature in grfg.

I preziosi rivestimenti del Tempio dei Mormoni realizzato a Roma

Le strutture portanti sono in calcestruzzo, mentre le guglie sono di carpenteria metallica. Le murature sono del tipo antisismico e tutte le pareti interne sono in cartongesso.

Tutti i materiali sono stati preposati a secco, numerati e imballati, poi, una volta in cantiere, tecnici e posatori hanno proseguito con la costruzione.

Il cantiere del Tempio dei Mormoni a Roma

Il complesso è dotato di un sistema di produzione energia elettrica autonomo e sfrutta fonti rinnovabili per produzione acqua calda. I marmi interni ed esterni del Tempio sono stati lavorati tutti in curvatura, a volte anche di pochi millimetri, per evitare l’effetto ombra. Tutta l’opera è stata resa possibile grazie alle moderne tecniche di progettazione 3d e a macchine controllo numerico di ultima generazione, per tagli di precisione sia laser che a getto di acqua ad alta pressione.

Il cantiere del Tempio dei Mormoni a Roma

Le particolarità del Tempio

Gli esterni del tempio sono in granito sardo con vetrate decorative realizzate in America e decorate con rami di ulivo, pianta caratteristica dell’Italia, oltre ad avere una forte simbologia cristiana. Le finiture interne sono fatte con i materiali più pregiati e della più raffinata fattura: marmo, legno e pitture decorative.

Le vetrate decorative che caratterizzano il Tempio Mormone a Roma

I lampadari sono tutti realizzati con vetro di Murano, per un totale di oltre 30 mila pezzi di vetro, assemblati a mano per dare vita ai 200 lampadari. Come tutti i templi della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni, anche questo presenta al suo interno caratteristiche tipiche del credo religioso, riscontrabili nel magistrale utilizzo delle luci nelle diverse sale delle ordinanze (funzioni religiose), che crescono di intensità man mano che ci si avvicina a Dio, ma anche elementi caratteristici del luogo che ospita l’edificio.

I preziosi lampadari in vetro di murano del Tempio Mormone a Roma

Il marmo Perlato Svevo, proveniente da Lucca, è la pietra principale utilizzata per i pavimenti, le cornici, i muri e i ripiani di tutto il tempio. Per i pavimenti del tempio sono stati usati diversi tipi di materiale. Il marmo a contrasto è utilizzato per il pavimento del battistero e per la sala dello scalone principale. I motivi sono ispirati alla piazza del Campidoglio, di Michelangelo, situata sulla cima del colle Campidoglio a Roma, e includono il disegno ovale dell’artista. Le pietre usate nei motivi del pavimento sono marmo Cenia, estratto in Spagna, e travertino beige mediterraneo, estratto in Italia. Come elementi di contrasto sono stati usati marmo Sky Lark, estratto in Brasile, marmo Emperador Light, estratto in Turchia, e lapislazzuli. In altre aree del tempio sono stati usati marmo Afyon Sugar, marmo e pietra calcarea Jerusalem Gold, estratti in Turchia, e marmo Crema Marfil, estratto in Spagna.

“Per la nostra società e le altre aziende italiane coinvolte è stato un modo per confrontarsi con clienti stranieri, modalità organizzative con standard internazionali, modalità progettuali e costruttive spesso lontane dalle nostre, dove il continuo confronto ha portato alla ottima riuscita del progetto. La grande attenzione progettuale, la maniacale attenzione ai particolari, la combinazione tra i materiali è stata oggetto di progettazione spinta, l’utilizzo delle più moderne tecnologie, laser scanner, progettazione 3d, riproduzioni virtuali, insieme alla grande abilità artigiana hanno creato il risultato visibile a tutti.” – Maria Camilla Rubei e Dionisio Graziosi, Cg Edilcoop.

 

 



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