Firenze, riapre Palazzo degli Affari

Il Palazzo degli Affari, progettato nel 1973 da Pierluigi Spadolini, è stato ristrutturato dal punto di vista estetico, funzionale, impiantistico ed energetico. Il progetto curato dalla società di progettazione Politecnica

a cura di Pietro Mezzi

Il Palazzo degli Affari e la vista di Firenze
Il Palazzo degli Affari e la vista di Firenze (credits, Politecnica)

Indice degli argomenti:

Nelle scorse settimane, dopo diciassette mesi di lavori, il nuovo Palazzo degli Affari di Firenze è stato inaugurato e riaperto al pubblico.

L’opera di restyling estetico-funzionale dell’edificio, che restituisce alla città un capolavoro dell’architettura del Novecento di Pierluigi Spadolini, è stata avviata nel febbraio dello scorso anno e si è conclusa grazie al lavoro della società di progettazione Politecnica che ha lavorato in collaborazione con l’architetto Elio Di Franco per la parte architettonica, Consilium per quella impiantistica e l’ingegner Riccardo Chiti per gli aspetti energetici.

Il progetto

A pochi passi dalla storica stazione di Firenze, progettato nel 1973 da Spadolini, Palazzo degli Affari si sviluppa su una superficie di oltre cinquemila metri quadrati che, suddivisi su diversi livelli, sono stati oggetto di una completa riqualificazione, che ha trasformato il complesso in un moderno centro congressi e spazio espositivo.

Palazzo degli Affari di Firenze durante i lavori di ristrutturazione
Palazzo degli Affari di Firenze durante i lavori di ristrutturazione (credits, Politecnica)

Sul piano architettonico l’intervento ha previsto la ristrutturazione estetica e funzionale dell’immobile coniugando alta tecnologia, innovazione, ottimizzazione funzionale e spaziale.

I progettisti hanno privilegiato l’impiego di risorse rinnovabili con lo scopo di garantire elevati standard di mantenimento, durabilità, compatibilità dei materiali e dei componenti e sostituibilità degli elementi.

La soluzione, elaborata in accordo con la committenza e la Soprintendenza, ha introdotto diversi miglioramenti. Al piano terra è stato recuperato un nuovo spazio, che ha permesso di stabilire collegamenti interni che, dal punto di vista logistico, gestionale e funzionale, lo rendono più efficiente rispetto alle nuove e future esigenze.

Vista dall’alto dei lavori a Palazzo degli Affari a Firenze
Vista dall’alto dei lavori (credits, Politecnica)

Il progetto di ristrutturazione ha previsto una serie di ulteriori operazioni legate al restauro e al risanamento delle facciate esterne, che hanno interessato vari ambiti: dalla scala architettonica e compositiva a quella impiantistica e strutturale. La riorganizzazione degli spazi interni ha previsto l’inserimento di pareti manovrabili per rendere le sale congressuali più flessibili, oltre alla riqualificazione dei servizi igienici, l’ottimizzazione degli spazi tecnici e dei percorsi distributivi, il completo restyling e adeguamento tecnologico degli ambienti.

I lavori di realizzazione dei nuovi impianti a Palazzo degli Affari a Firenze
I lavori di realizzazione dei nuovi impianti credits, Politecnica

A completamento delle funzioni accolte dal piano terra, sul lato posteriore è stato ricavato un nuovo corridoio, ciò allo scopo di massimizzare le funzionalità e le qualità estetiche della struttura, migliorando la fruizione degli spazi, anche grazie alla realizzazione di un’ampia scala di collegamento tra i vari livelli.

I punti forti dell’intervento

Punti forti dell’intervento di ristrutturazione consistono nell’utilizzo del 46% dell’energia prodotta derivante da fonti rinnovabili, nella riduzione dell’inquinamento elettromagnetico indoor, nell’insonorizzazione al 100% delle sale e nella ristrutturazione della terrazza panoramica all’ultimo piano, con una nuova area lounge a disposizione degli ospiti. 

L’attività di cantiere per la riqualificazione di Palazzo degli Affari a Firenze è durata diciassette mesi
L’attività di cantiere è durata diciassette mesi (credits, Politecnica)

Politecnica ha realizzato un’opera che mette al centro il visitatore, in uno spazio che fonde la storia con l’innovazione per mettere in risalto i valori espositivi e relazionali del Palazzo.

La ristrutturazione, realizzata con metodo HBIM, una tecnologia di progettazione per il recupero degli edifici esistenti, ha riqualificato in termini di efficienza energetica l’intero immobile rendendo l’opera ecosostenibile, in particolare attraverso il risanamento dell’involucro, il suo adeguamento e l’aggiornamento degli impianti.

La progettazione degli impianti di Palazzo degli Affari a Firenze mediante il metodo HBim
La progettazione degli impianti mediante il metodo HBim (credits, Politecnica)

L’intera fase di progettazione ed esecuzione ha inoltre permesso la realizzazione di salottini dotati di percorsi con accesso dedicato, per favorire una maggiore privacy tra gli utenti e ampi spazi all’aperto, giardini e una terrazza panoramica che consente la vista sulle principali opere storiche di Firenze.

La ristrutturazione di Palazzo degli Affari a Firenze
La ristrutturazione ha riguardato gli aspetti, funzionali, impiantistici ed energetici (credits, Politecnica)

Siamo orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione di un’opera così importante dal punto di vista architettonico e di innovazione all’interno del polo espositivo-congressuale di Firenze e della Toscana ha commentato Beatrice Gentili, direttore commerciale Italia di Politecnica -. L’expertise di Politecnica e dei partner coinvolti ha dato vita a un progetto ad alto impatto tecnologico che ha permesso di migliorare la fruizione degli spazi e di rendere Palazzo degli Affari pienamente sostenibile, preservando al contempo l’estetica originaria delle facciate”.

La ricerca storica e archivistica

L’intervento di restauro è stato preceduto da una ricerca storica ed archivistica che ha consentito, grazie anche al supporto di un team di esperti di restauro, di ritrovare la documentazione originaria relativa alla progettazione e realizzazione dell’immobile, scaturita in un’operazione di valore scientifico e documentale.

Render di progetto di Palazzo degli Affari a Firenze
Render di progetto (credits, Politecnica)

La giornata inaugurale è stata dedicata al ricordo della figura dell’architetto Spadolini a cento anni dalla nascita, il cui nome è strettamente legato a Firenze e ad alcune realizzazioni come il Palazzo degli Affari, l’Auditorium del Palazzo dei Congressi e il padiglione centrale della Fortezza da Basso, che porta il suo nome.

Assonometria con evidenziati i vari piani di Palazzo degli Affari a Firenze
Assonometria con evidenziati i vari piani dell’edificio (credits, Politecnica)

Politecnica

È una società di progettazione di architettura, ingegneria e urbanistica. Fa capo a 43 soci, ingegneri ed architetti, che hanno firmato lavori in oltre 50 Paesi al mondo, facendo registrare nel 2021 un fatturato di oltre 21 milioni di euro. Tre le sedi in Italia: Modena, Milano, Firenze. Politecnica è presente in dieci Paesi esteri: Albania, Belize, Danimarca, Giamaica, Grenadines, Guyana, Kenya, Malta, Romania, Sierra Leone. Sviluppa progetti in campo pubblico e privato, nella scuola e nella sanità, nell’industria, nei servizi, nelle infrastrutture. Con la divisione internazionale ha realizzato opere civili e infrastrutturali in numerosi Paesi in via di sviluppo. Nella società lavorano oggi circa 260 persone tra progettisti, pianificatori, ingegneri, consulenti e tecnici specializzati.



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