Opere idrauliche: perché è importante la corretta pianificazione

Link Industries

A causa dell’energia dinamica sviluppata, le acque meteoriche rappresentano un duplice rischio per le strade.

Infatti, non solo erodono le strade urbane ed extra urbane, ma hanno anche un impatto importante sulla viabilità stradale, accumulandosi sulla carreggiata e favorendo l’acquaplaning.

Per questo, è fondamentale pianificare le opere idrauliche in modo corretto, stimando preliminarmente numero, dimensione e posizionamento degli elementi di smaltimento a servizio del manto stradale.

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Opere idrauliche: perché è importante la corretta pianificazione

Le prime valutazioni riguardano l’area imbrifera e la portata di piena, a seguito delle quali è necessario analizzare la morfologia del territorio, considerando sia la quantità d’acqua portata dalle precipitazioni metereologiche, che gli aspetti geologi, pedologi ed orografici che influenzano la distribuzione dell’acqua sulla superficie.

Nel caso in cui siano presenti superfici particolarmente ampie, oppure contesti critici, è fondamentale eseguire una racconta dati adeguata, che si estenda in un range spazio-temporale congruo. In tale situazione possono essere utili i dati messi a disposizione dal Servizio Idrologico Italiano.

Fra i dati che risultano maggiormente rilevanti nella determinazione del dimensionamento dei corpi ricettori vi è il tempo di corrivazione, ovvero il tempo necessario alla generica goccia di pioggia caduta nel punto idraulicamente più lontano a raggiungere il punto preso in esame.

Questo dato varia significativamente sia in base alle caratteristiche del territorio sia in base agli usi del suolo. In linea generale, se la durata della precipitazione risulta inferiore al tempo di corrivazione, l’acqua proveniente dalle zone più lontane avrà raggiunto i corpi di smaltimento quando il temporale sarà, presumibilmente, in fase decrescente.

Inoltre, siccome l’acqua meteorologica non fluisce totalmente sulla strada, ma viene in parte assorbita da suolo e vegetazione; vi è da considerare anche il coefficiente di deflusso: parametro che determina la trasformazione degli afflussi in deflussi.

Compiendo un’analisi puntuale di tali condizioni, è possibile ottenere una stima delle portate massime necessarie alle valutazioni sul dimensionamento delle opere idrauliche a servizio del corpo stradale.

Come è ovvio, i fattori studiati rendono tale calcolo in parte approssimativo. Questo grado di approssimazione andrà tenuto in considerazione quanto si andrà a valutare il posizionamento degli elementi recettivi e della loro relativa classe di portata.

Link Industries fornisce sul mercato specifici dispositivi di coronamento e di chiusura per il corpo stradale.

Conformi alla norma UNI EN 124:2015, sono realizzati in ghisa sferoidale GJS 500-7 e hanno rivestimento a base di vernice alchidica con screening per SVHC (sostanze altamente preoccupanti), in ottemperanza ai regolamenti REACH, effettuato semestralmente da SGS.

Fra questi vi sono:

  • Chiusini d’ispezione – Classe di portata B125, C250, D400
  • Chiusini centro strada – Classe di portata D400 con telaio quadrato, circolare e ottagonale
  • Chiusini a sezioni – Classe di portata D400, 2/4 coperchi triangolari con telaio quadrato e rettangolare
  • Griglie piane e concave – Classe di portata C250 e D400
  • Griglie per canali – Classe di portata C250, D400
  • Caditoie a bocca di lupo
  • Pluviali dritti e curvi con terminali a bicchiere
  • Chiusini manovra/servizi e accessori

Sebbene molto diffusi sulle nostre strade, i corpi idrici recettori sono poco valorizzati pur svolgendo un ruolo importante all’interno delle complesse trasformazioni progettuali.

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