Il Santuario, intitolato alla Vergine Incoronata la cui immagine fu dipinta nell’abside dell’antica cappella nel XIV secolo, viene fatto risalire all’802 d.C. Secondo alcuni scritti locali, nel 1283, durante una guerra fra Bresciani e Trentini “un insolito splendore apparve in quel sacro luogo e tutti avvisarono la presenza della celeste Regina”. Nello stesso anno ci fu la prima opera di ampliamento. La devozione alla Vergine andò crescendo nei secoli seguenti e le offerte, frutto dei pellegrinaggi dei fedeli e di illustri personaggi del mondo ecclesiastico, furono così ingenti da permettere costanti spese per la conservazione e il restauro del Santuario e per il sostegno del culto. Nella cripta inferiore, ora adibita a refettorio dei pellegrini, si trovano ancora gli affreschi decorativi di due dei tre altari sotterranei presenti nella cappella. Si tratta di opere quattrocentesche recentemente restaurate. INTERVENTI Per seguire e organizzare le opere di conservazione e restauro del Santuario della Madonna di Montecastello, è stata costituita un’apposita commissione formata da membri del Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici, da alcuni Consiglieri Comunali, da un rappresentante dell’eremo di Montecastello e dai Parroci di Gardola e Piovere. Lo scopo di tale commissione è quello di individuare all’interno di un piano generale di ristrutturazione del Santuario, le priorità di intervento, le modalità per ottenere adeguati finanziamenti e di sensibilizzare la popolazione e i vari enti che operano nell’ambito regionale. L’edificio oggetto dell’intervento di Röfix spa, è la foresteria del Santuario, principale monumento di Tignale. Le vicende storiche di cui è stato protagonista rendono il santuario uno dei luoghi più noti del Garda. Il progetto comprende i lavori di restauro conservativo della foresteria (recentemente terminati), delle pertinenze e del ciclo di cappelle del santuario. Il vecchio intonaco degradato è stato rimosso completamente e dal supporto sono state eliminate tutte le parti incoerenti e friabili. La preparazione del fondo è stata effettuata mediante l’applicazione di Röfix 675, rinzaffo a base di calce idraulica naturale, sul supporto preventivamente bagnato. Vale la pena di rilevare l’importanza di eseguire l’applicazione del rinzaffo a copertura totale e con spessori di 5-8 millimetri. Prima della successiva applicazione d’intonaco, il sottofondo deve “maturare” almeno 6-7 giorni. L’esecuzione dell’intonaco è stata effettuata sul rinzaffo adeguatamente bagnato, utilizzando Röfix 696, a base di calce idraulica naturale, applicato in strati successivi di spessore non superiore a 15 millimetri, fino ad ottenere lo spessore desiderato. Lo strato di finitura non è stato applicato poiché si è deciso di lavorare, sull’ultimo strato d’intonaco non completamente indurito, con una cazzuola americana utilizzata con movimenti contrari, così da produrre una superficie più rustica ma adeguata al contesto. I materiali impiegati in questo intervento sono prodotti utilizzando come legante calce idraulica naturale NHL5, conforme e certificata secondo la normativa europea UNI EN 459 -1, che fornisce definizioni, specifiche e criteri di conformità delle calci da costruzione. Scheda di cantiere Nulla Osta Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Brescia: prot. 10590/11265 del 04.08.2000 Progettisti: Dott. Arch. Barbara Scala e Dott. Arch. Carlo Mariani Geometra di cantiere: Geom Luigi A. Dittonghi Direttore C.A. : Prof. Ing. Lorenzo Jurina Direttore dei Lavori: Dott. Arch. Carlo Mariani – Giussano (MI) Impresa: Poinelli Sergio, Tignale (BS) Esecuzione intonaci: Poli Riccardo, Cecina – Toscolano Maderno (BS) Per informazioni sui prodotti Röfix: www.roefix.it Consiglia questo comunicato ai tuoi amici