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[post_content] => DSH 700-22 ATC è una troncatrice a batteria versatile con impugnatura posteriore di Hilti, progettata per tagli fino a 120 mm con lame da 300 mm in calcestruzzo, muratura e metallo. Sfrutta la piattaforma a batteria Nuron e ha funzionamento a batteria a norma IEC.
I materiali di base sono tutti i tipi di calcestruzzo e mattone, tutti i tipi di muratura (mattone forato, calcare, ecc.), asfalto, acciaio e minerale.
Caratteristiche
Classe di potenza abbinata: la seconda generazione di troncatrici Hilti ha potenza migliorata, eguagliando le prestazioni e la sensazione di una troncatrice a scoppio da 70 cc, senza però i fumi, il rumore e l'alto tasso di vibrazioni
Caratteristiche di sicurezza avanzate: Active Torque Control 3D (ATC) arresta i contraccolpi imprevisti della sega in meno di 1 secondo. Il freno della lama ad azione rapida, invece, ferma la lama in ≤ 4 secondi dopo aver rilasciato il grilletto
Tempo di attivazione più lungo: la troncatrice taglia fino al 30% in più rispetto a un serbatoio pieno di gas con quattro batterie B 22-255 Nuron e SPX da 300 mm univ. Inoltre, è fornita di lame ottimizzate a cordless
Avvio a pulsante: il pulsante di accensione a LED verde segnala quando l'utensile è acceso, spegnendolo automaticamente dopo 1 minuto
Manipolazione versatile: dotata di un peso di 13,5 kg (con due batterie B 22-255 e una lama da 300 mm), questa troncatrice può essere impiegata sia per applicazioni verso il suolo che frontali
Applicazioni
Lavori di costruzione – taglio di aperture in pareti di mattoni o calcestruzzo
Lavorazione del metallo – taglio di profilati in acciaio, tubi e lamiere d'acciaio
Posa di pavimenti – taglio a misura di cordoli e lastre per pavimentazione
Lavori di muratura – taglio di mattoni e blocchi a misura
Pavimentazione – taglio di giunti di espansione nel calcestruzzo fresco
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[post_content] => DSH 600-22 ATC è la troncatrice a batteria compatta proposta da Hilti. Fornita di impugnatura nella parte superiore, assicura tagli fino a 120 mm con lame da 300 mm in calcestruzzo, muratura e metallo.
La troncatrice sfrutta la piattaforma della batteria Nuron, ha funzionamento a batteria a norma IEC e dimensioni (LxPxH): 660 x 290 x 350 mm. I materiali di base sono tutti i tipi di calcestruzzo e mattone, tutte le tipologie di muratura (mattone forato, calcare, ecc.), asfalto, acciaio e minerale.
Caratteristiche
Classe di potenza abbinata: la seconda generazione ii troncatrici Hilti offre una potenza migliorata che eguaglia le prestazioni e la sensazione di una troncatrice a scoppio da 60 cc. Il tutto senza fumi, rumore e alto tasso di vibrazioni
Sicurezza avanzata: Active Torque Control 3D (ATC) arresta i contraccolpi imprevisti della sega in un tempo inferiore al secondo. Inoltre il freno della lama ad azione rapida ferma la lama in ≤ 4 secondi dopo aver rilasciato il grilletto
Tempo di attivazione più lungo: taglia fino al 30% in più rispetto a un serbatoio pieno di gas con quattro batterie B 22-255 Nuron e SPX da 300 mm univ. Le lame sono ottimizzate a batteria
Avvio a pulsante: il pulsante di accensione a LED verde segnala quando l'utensile è acceso e lo spegne automaticamente dopo 1 minuto
Manipolazione confortevole: dotata di un peso di 12,2 kg (con due batterie B 22-170 e una lama da 12"), la troncatrice assicura un taglio più facile e controllato in qualsiasi direzione
Applicazioni
Posa di pavimenti – taglio a misura di cordoli e lastre per pavimentazione
Lavori di muratura – taglio di mattoni e blocchi a misura
Lavorazione del metallo – taglio di profilati in acciaio, tubi e lamiere d'acciaio
Lavori di costruzione – taglio di aperture in pareti di mattoni o calcestruzzo
Lavori per scarichi – taglio in casi di spazio limitato
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[post_content] => FP 700 R è un ancorante chimico cementizio iniettabile per collegamenti strutturali di ferri di armatura resistenti al fuoco di Hilti. Ha range di temperatura di stoccaggio e trasporto di 5 - 25 °C, carico sismico e software PROFIS.
Caratteristiche
Ancorante chimico cementizio resistente al fuoco: con prestazioni di resistenza all'adesione simili a quelle di un ferro di armatura gettato in opera, anche a temperature fino a 500°C. HIT-FP 700 R rappresenta una soluzione efficiente e conforme alle norme per la maggior parte dei collegamenti strutturali resistenti al fuoco, ad esempio EC2, Parte 1
Vasta gamma di documenti di valutazione: è disponibile la documentazione ETA per incendio, statica e vita utile di 100 anni
Compatibile con la tecnica Hilti SafeSet: consente di risparmiare tempo in cantiere e ridurre al minimo gli errori di installazione grazie all'utilizzo di punte cave con aspiratore Hilti compatibile
Facile da maneggiare: questo ancorante è compatibile con i dispenser Hilti esistenti, minimizzando lo spreco e il tempo, specialmente se usato con i dispenser a batteria HDE Hilti
Supporto ai progettisti: il software Hilti PROFIS Engineering semplifica la progettazione di collegamenti post-installati calcestruzzo-calcestruzzo antifuoco. Il team di ingegneri Hilti locale è disponibile per una consulenza su progetti complessi
Applicazioni
Collegamenti di ferri di armatura post-installati e resistenti al fuoco, comprese le giunzioni tra calcestruzzo nuovo ed esistente, nuove colonne, estensioni di colonne e travi e chiusura di aperture
Applicazioni civili post-installate calcestruzzo a calcestruzzo, fra cui estensioni di ponti e pareti di trincea a diaframma
FP 700 R presenta un processo di indurimento lungo, simile a quello del calcestruzzo di peso normale. Questo consentire una perfetta integrazione con gli attuali processi d'installazione di ferri di armatura all'avanguardia.
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[post_content] => PR 400-22 è una robusta livella laser rotante autolivellante esterna con funzioni automatiche di livellamento, allineamento, squadratura e doppia pendenza da grandi distanze di Hilti.
Sfrutta la piattaforma della batteria Nuron, ha range di autolivellamento (a temperatura ambiente) ±5(±8.7%) ° e velocità di rotazione di 300, 600, 1000 giri/min. Classe laser: < 4,85 mW, 620 - 690 nm, Classe 2 (EN 60825), Classe II (FDA CFR 21 art. 1040).
Caratteristiche
Facilità di utilizzo: dispone di un unico pulsante, permettendo così l'utilizzo da parte di una sola persona e l'impostazione di funzioni automatiche nel raggio di 300 m (diametro)
Telecomando laser 2-in-1/ricevitore: PRA 400 rileva fino a 800 m, visualizza valori di offset digitali e controlla le funzioni automatica del laser rotante, consentendo di completare layout avanzati
Flussi di lavoro rapidi: allineamento verticale automatico, inserimento digitale della doppia inclinazione e funzioni di controllo dell'inclinazione semplificano e velocizzano le applicazioni di progettazione
Durevole e resistente alle cadute: il prodotto è dotato di anima in alluminio, smorzatore interno, testa/maniglie antishock e valutazione IP66 che mantengono la precisione del laser in condizioni difficili di cantiere
Funzionalità più intelligenti con Nuron: il monitoraggio intelligente delle risorse, l'indicazione della durata della batteria e una piattaforma di batterie unica aiutano a ottimizzare il parco attrezzi e rendelo efficiente dal punto di vista dei costi
Applicazioni
Livellamento orizzontale – casseforme, getti di calcestruzzo, scavi, trasferimento di altezze, ecc.
Allineamento verticale – trasferimento di linee di costruzione, allineamento di colonne, facciate, casseforme verticali, ecc.
Doppia inclinazione/pendenza per rampe, parcheggi e tubazioni
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[post_content] => PR 4-22 è una robusta livella laser autolivellante rotante per esterni per il livellamento orizzontale proposta da Hilti. Sfrutta la piattaforma a batteria Nuron, ha range autolivellamento (a temperatura ambiente) ±5(±8.7%) ° e velocità di rotazione pari a 600 giri/min.
Classe laser: < 4,85 mW, 620 - 690 nm, Classe 2 (EN 60825), Classe II (FDA CFR 21 art. 1040).
Caratteristiche
Facilità di utilizzo: il design a un solo pulsante permette l'utilizzo da parte di una sola persona, raggiungendo fino a 800 m (diametro)
Rilevamento rapido e affidabile: la livella è fornita di ricevitore laser universale PRA 4 con offset digitale e ampia finestra del ricevitore da 13 cm, offrendo un rilevamento laser rapido e affidabile in tutta l'area di lavoro
Durevole e resistente alle cadute: la soluzione ha anima in alluminio, smorzatore interno, testa/maniglie antishock e valutazione IP66 che mantengono la precisione del laser in condizioni difficili di cantiere
Funzionalità più intelligenti con Nuron: il monitoraggio intelligente delle risorse, l'indicazione della durata della batteria e una piattaforma di batterie unica consentono di mantenere il parco attrezzi ottimizzato ed efficiente dal punto di vista dei costi
Modalità stroboscopica: la tecnologia integrata protegge contro falsi rilevamenti da luci, LED e riflessi in vetro/metallo per aumentare consistenza e produttività in cantiere
Applicazioni
Livellamento orizzontale durante le operazioni di scavo
Livellamento di casseforme e betonaggio
Trasferimento e controllo delle altezze
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[post_content] => SL 5-22 è un proiettore LED a batteria proposto da Hilti. Dotato di base magnetica e morsetto di montaggio, illumina le aree di lavoro con una luminosità di 1900 lm e peso di 2 kg. La piattaforma della batteria è Nuron.
Caratteristiche
Perfetta illuminazione dell'area: con 1900 lumen e una doppia testa orientabile a 310°, SL 5-22 mette a disposizione un'illuminazione potente e compatta delle aree di lavoro
Grande autonomia: il proiettore permette di scegliere tra tre modalità leggere (bassa, media o alta), fino a 4,5, 6 o 12 ore di autonomia relativa (con una batteria B22-85 Nuron)
Montaggio flessibile: utilizzando la robusta base magnetica per il fissaggio su superfici metalliche o il morsetto per il montaggio su tubature e borchie per legno fino a 6 cm (2") di spessore
Durevole ed ergonomico: l'impugnatura confortevole e l'alloggiamento robusto sono progettati per la portabilità e difficili condizioni di lavoro
Piattaforma batterie Nuron: queste luci da lavoro assicurano prestazioni eccellenti grazie a batterie di lunga durata e servizi pensati per garantire produttività
Applicazioni
Illuminazione di aree durante installazione, manutenzione o lavori di riparazione
Illuminazione di aree di lavoro scarsamente illuminate per applicazioni di finitura di interni come intelaiatura, ispezioni e apposizione di cartongesso
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[post_content] => SID 8-22 di Hilti è un avvitatore a impulsi a batteria di classe superiore per perforazione di diametri grandi e fissaggi. Si contraddistingue per la potente massa battente ad alta efficienza. Ha mandrino di tipo 7/16" esagonale e dimensioni (LxPxH) 218 x 86 x 233 mm.
Senza carico, giri/minuto: marcia 1: 1200 giri/min.; marcia 2: 1700 giri/min.
Caratteristiche
Lavoro rapido e intelligente: aumenta fino al 50% la velocità di avvitamento, con due diverse velocità e un momento torcente ridotto per un maggior controllo
Design ergonomico e dimensioni ridotte: più compatto per una maggior comodità e facilità d'utilizzo
Mandrino a cambio rapido: mandrino 7/16" a scatto con labbro per un cambio punta facile, anche indossando guanti di protezione
Foratura più fluida: utilizzato con le punte per carotatrice di Hilti assicura una foratura fluida e rapida
Utilizzo in qualsiasi momento: la potente luce LED di cui è dotato l'avvitatore a impulsi illumina l'area di lavoro giorno e notte
Applicazioni
Ideale per applicazioni di perforazione intensive del legno e per il fissaggio di pali per utenze e bullonature nel legno
Perforazione, fissaggio e bullonature su pali per utenze in legno e legname
Inserimento più facile di viti mordente a testa quadra e Spax nel legno
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[post_content] => SF 30M-22 di Hilti è un potente trapano a batteria con magnete permanente, per foratura fino a 35 mm e con piattaforma della batteria Nuron. I fori hanno diametro 1-3/8" in acciaio. Ha tipo mandrino connettore rapido 3/4" Weldon e coppia massima (giunto morbido/duro) di 45 Nm (Tubo molle).
Senza carico, giri/minuto: marcia 1: 200 giri/min.; marcia 2: 280 giri/min.; marcia 3: 350 giri/min.; marcia 4: 420 giri/min.; marcia 5: 470 giri/min.; marcia 6: 520 giri/min. Le dimensioni (LxPxH) sono pari a 315 x 120 x 460 mm.
Caratteristiche
Magnete permanente: il magnete attivo meccanicamente funziona indipendentemente dalla batteria, aiutando a tenere l'attrezzo in posizione sicura e a proteggerlo contro le cadute
Pannello di controllo resistente: il pannello di controllo di facile utilizzo è realizzato in un unico pezzo di silicone, evitando la raccolta di trucioli e guasti dell'attrezzo
Batteria di lunga durata: la batteria B 22-290 Nuron permette di eseguire fino a 90 fori per ogni carica (diametro 20 mm in acciaio spesso 12 mm S235)
Design ergonomico: il trapano è dotato di una robusta maniglia di trasporto e di un vano batteria per la protezione dalle cadute, migliorando portabilità e durata
Elevate prestazioni: il potente motore brushless produce una foratura variabile a 6 velocità e una modalità di foratura in senso inverso, ideale per la maschiatura
Applicazioni
Foratura corone con frese ad anello fino a 35 mm di diametro e spessore di 50 mm
Maschiatura con diametro fino a M14
Svasatura con diametro fino a 31 mm
Foratura con punte elicoidali di diametro massimo 18 mm
Alesatura con diametro fino a 18 mm
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[post_content] => SC 30WR-22 GEN2 è una sega circolare di Hilti. Dotata di batteria con lama premontata da 190 mm | 7-1/4", assicura tagli precisi fino a 70 mm│2-3/4" in legno e pannelli a base di legno.
Questa sega circolare ha batteria Nuron, lama dal diamentro di 190 mm e dimensioni (LxPxH) 360 x 210 x 215 mm.
Caratteristiche
Tagli rapidi e durata della batteria: la sega circolare brushless taglia con il 22% di velocità in più e il 18% di durata della batteria in più rispetto ai modelli precedenti, permettendo di eseguire maggiore lavoro per ogni carica
Velocità di acquisizione della polvere: la presenza di un canale per la polvere consente di catturare oltre l'80% in più di polvere, minimizzando la polvere trasportata dall'aria e rendendo il cantiere sicuro e pulito
Tagli profondi: la nuova posizione della batteria assicura una profondità di taglio di 70 mm (2-3/4") con una batteria Nuron B 22-255
Collegamento rapido del tubo di collegamento: l'adattatore per tubo di aspirazione si fissa in modo sicuro alla sega circolare, riducendo la probabilità di una disconnessione accidentale del tubo
Gamma completa di lame: le lame cordless sono ottimizzate per una vasta gamma di applicazioni, dai tagli rapidi alla finitura fine
Applicazioni
Tagli dritti, accurati fino a 70 mm di profondità
Tagli obliqui a 45° in materiali fino a 50 mm, o a 50° fino a 45 mm di spessore
Taglio di pannelli di legno e a base di legno, come casseforme, compensato, assi, OSB e listelli
Tagli trasversali e tagli a strappo su legno o plastica
Rifilatura di pannelli di finitura per interni, come cartongesso e pannelli sandwich
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[post_content] => MT-S-SP è il collare per tubi sprinkler zincato di Hilti dotato di certificazione FM per controventature antisismiche. Il materiale di cui è composto è S275JR - EN 10025, con bullone in acciaio grado 8.8 e dado in acciaio grado 8. Ha trattamento superficiale: rivestito per interni - elettrozincato.
Caratteristiche
Installazioni più rapide: i meccanismi MT fast-lock preassemblati e le teste dei bulloni a recidere offrono il metodo più veloce per assemblare supporti sismici per le sprinkler antincendio
Installazioni e ispezioni semplici: il design della testa dei bulloni a recidere permette un'installazione rapida e una conferma di correttezza dell'installazione con un solo sguardo
Maggiore capacità di carico: il collare è progettato per ottimizzare il trasferimento dei carichi sismici, contribuisce a diminuire il costo totale dell'installazione
Versatilità: i collari universali per tubi sprinkler sismici si possono impiegare sia in applicazioni di rinforzo longitudinale che trasversale, semplificando la gestione del magazzino
Sistema MT di Hilti: rappresentano una soluzione economica e all-in-one per le strutture modulari di supporto MEP
Applicazioni
Rinforzo antisismico approvato FM per tubazioni sprinkler antincendio
Fissaggio di tubazioni per il montaggio del rinforzo longitudinale o trasversale
Utilizzabili in combinazione con i sistemi di supporto modulare MT e i connettori antisismici MT-S-SP C
Idonei per un utilizzo in ambienti interni asciutti
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[post_content] => TE 60-22 è un perforatore a batteria (Nuron) SDS Max (TE-Y) di Hilti dall'elevato rapporto potenza-peso, destinato alla foratura pesante e alla scalpellatura nel calcestruzzo e nella muratura.
Privo di batteria ha un peso, come da Procedura EPTA 01/2003, pari a 6.4 kg. Attesa una gamma di perforazione a percussione ottimale di 18 - 40 mm ed energia singolo impatto corrispondente a 8.8 J.
Caratteristiche
Eccellente rapporto peso-potenza: TE 60-22 garantisce il 25% in più di velocità di foratura e potenza di un perforatore molto più pesante
Lavoro massimo per ogni carica: il motore brushless e le batterie Nuron da 22 V assicurano grande autonomia della batteria
Caratteristiche di sicurezza migliorate: il perforatore include l'Active Torque Control (ATC) per una protezione massima dalla rotazione incontrollata in caso di incastro della punta, e la compatibilità con il sistema per la rimozione della polvere (DRS) per una foratura quasi priva di polvere
Tempo di utilizzo più lungo: l'AVR (Sistema di Riduzione delle Vibrazioni) protegge dalle vibrazioni, così da consentire un lavoro con meno interruzioni
Piattaforma di batteria Nuron: i perforatori cordless assicurano prestazioni senza compromessi grazie a batterie agli ioni di litio di lunga durata, risparmio energetico e servizi che garantiscono massima produttività
Applicazioni
Adatto a lavori pesanti di costruzione sul calcestruzzo e per l'installazione di impianti edili
Esecuzione di fori per il collegamento di ferri di armatura post-installati nel calcestruzzo (diametro consigliato da 3/4” a 1-5/8”)
Esecuzione di fori per il collegamento di armatura post-installati nel calcestruzzo (diametri consigliati da 20 mm a 40 mm)
Realizzazione di fori per attraversamenti tubi o prese elettriche attraverso calcestruzzo e muratura
Scalpellatura di aperture e binari su calcestruzzo o muratura
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[post_content] => HST2 v3 è il tassello a espansione (M8-M16) di Hilti per carichi statici e sismici nel calcestruzzo fessurato (acciaio al carbonio). Il materiale di cui si compone è l'acciaio al carbonio, zincato e la configurazione testa è filettata esternamente.
Come attrezzi di installazione prevede: perforatore a batteria TE 6-22, avvitatore a impulsi a batteria SIW 4AT-22 ½”, avvitatore a impulsi a coppia media SIW 6AT-22.
Caratteristiche
Elevate prestazioni: design ottimizzato del cuneo e della bussola per migliori carichi in estrazione in calcestruzzo fessurato, consentendo di ottimizzare la lunghezza e la posa dell'ancorante
Installazione rapida e semplice: gli attrezzi compatibili con Adaptive Torque permettono di installare rapidamente l'intera gamma di ancoraggi, senza bisogno di pulizia del foro di trivellazione
Profondità di posa variabili: installazione con posa di ancoraggio poco profonda per una maggiore produttività, o con posa di ancoraggio profonda per incrementare le prestazioni con distanze flessibili tra i bordi e gli spazi
Progettazioni efficienti: in abbinamento al software PROFIS Engineering semplifica la progettazione dei collegamenti acciaio-calcestruzzo
Applicazioni
Fissaggio di piastre base, ringhiere, sistemi di facciata e supporti meccanici, elettrici o idraulici al calcestruzzo
Il fissaggio in calcestruzzo fessurato e non fessurato richiesto per la conformità alle norme edilizie
Resistenza alle azioni e ai carichi antisismici (M10-M16)
Idoneo per uso interno asciutto
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[post_content] => HST4 è il tassello a espansione di Hilti con alte performance per elevati carichi statici e sismici nel calcestruzzo fessurato (acciaio al carbonio). Il prodotto è composto da acciaio al carbonio, zincato e presenta una configurazione testa filettata esternamente.
Come attrezzi di installazione prevede: perforatore a batteria TE 30-22, perforatore a batteria TE 6-22, avvitatore a impulsi a batteria SIW 4AT-22 ½”, avvitatore a impulsi a coppia media SIW 6AT-22.
Caratteristiche
Prestazioni innovative: gli ancoraggi di nuova generazione assicurano una migliore capacità di calcestruzzo e carichi di estrazione, consentendo di ottimizzare le dimensioni della piastra base e l'utilizzo degli ancoraggi, e ottenere un maggior valore dai materiali
Flessibilità: gli ancoraggi si possono installati in modo sicuro a profondità di posa ridotte per la produttività e a profondità di posa elevate per aumentare le prestazioni, con distanze flessibili tra i bordi e gli interassi
Installazione rapida e semplice: l'installazione dell'intera gamma di ancoraggi avviene velocemente con gli attrezzi compatibili con Adaptive Torque, senza bisogno di pulizia del foro di trivellazione
Sicuro e affidabile: cono di espansione anti-spin brevettato, progettato per eliminare i problemi di rotazione per un'installazione affidabile
Design economico: abbinabile con il software PROFIS Engineering per semplificare la progettazione di connessioni acciaio-calcestruzzo, riducendo i costi relativi al materiale
Applicazioni
Fissaggio al calcestruzzo di piastre base, ringhiere, sistemi di facciata e supporti meccanici, elettrici o idraulici
Fissaggio in calcestruzzo fessurato e non fessurato necessario per la conformità alle norme edilizie
Idoneo per la resistenza ad azioni e carichi sismici; per una copertura completa dei requisiti di collegamento critici C1 e C2 certificati ETA
Adatto per uso interno asciutto
Qualificato per resistere alle azioni e ai carichi sismici; per una copertura completa dei requisiti di progettazione compatibili con ACI
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[post_content] => NUN 10K-22 è una pompa idraulica a batteria da 10.000 PSI (700 Bar) di Hilti, pensata per il taglio e la crimpatura a uso intensivo e per il taglio a distanza di cavi sotterranei e blindati.
Il prodotto ha telecomando incluso, sistema a batteria Nuron e voltaggio nominale di 21.6 V.
Caratteristiche
Collegamento universale: NUN 10K-22 è compatibile con accoppiatori, teste e tubo di collegamento standard, rappresentando una soluzione a pompa idraulica "all-in-one"
Potente e leggero: con una pressione di 10.000 PSI e un peso dell'attrezzo inferiore a 14 libbre (senza batteria), il NUN 10K-22 assicura una potenza idraulica senza compromessi ovunque
Monitoraggio del sensore di pressione: permette il monitoraggio e il controllo della pressione idraulica durante l'applicazione, oltre alla ricezione di avvisi audiovisivi in caso di crimpature incomplete
Design robusto: l'alloggiamento antiurto e la custodia della batteria proteggono e aumentano la durata degli attrezzi
Funzionamento in remoto: il comando bluetooth wireless assicura il controllo dell'attrezzo a distanza
Applicazioni
Crimpatura, taglio e punzonatura per impieghi gravosi
Taglio in remoto di cavi sotterranei
Taglio di cavi di grande diametro, inclusi i cavi armati
Crimpamento di trasmissione e sottostazione
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[post_content] => Nati per migliorare l'ergonomia e ridurre l'affaticamento nelle attività lavorative più impegnative, gli esoscheletri HILTI rappresentano la soluzione innovativa per migliorare i lavoro degli addetti all'interno del cantiere. Questi dispositivi indossabili sono progettati per rendere i cantieri più sicuri, aumentando il benessere degli operatori e la produttività attraverso una significativa riduzione dello sforzo fisico richiesto per operazioni ripetitive o prolungate.
Esoscheletri edili di Hilti: innovazione e sicurezza nei cantieri
L'EXO-S è un esoscheletro da spalla progettato per ridurre l'affaticamento di spalle e collo, perfetto per attività svolte sopra il livello delle spalle. L'EXO-T-22, invece, è un bilanciatore per attrezzi studiato per alleviare il mal di schiena, distribuendo attivamente il peso e offrendo maggiore comfort durante lavori di demolizione e foratura pesante.
EXO-S: leggero e confortevole per lavori sopra il livello delle spalle
L'EXO-S è un esoscheletro passivo specificamente pensato per alleviare l'affaticamento di spalle e collo durante i lavori sopra il livello delle spalle. Con un peso di soli 2,4 kg, è tra i più leggeri della sua categoria e garantisce un'eccellente libertà di movimento per tutta la giornata lavorativa. Questo lo rende la scelta ideale per attività come l'installazione di cartongesso, la smerigliatura e la levigatura di superfici, così come per installazioni sopraelevate di tubazioni e condotti.
EXO-T-22: esoscheletro attivo per demolizione e foratura, potenza e autonomia per lavori pesanti
L'EXO-T-22, invece, è un esoscheletro attivo alimentato da una batteria Nuron da 22 volt con un'autonomia fino a quattro ore. Progettato per attività di demolizione pesante e foratura di muri, è in grado di supportare utensili fino a 17 kg, riducendo significativamente il carico sull'operatore grazie a un sistema di bilanciamento attivo che crea una sensazione di "gravità zero". Il livello di supporto può essere facilmente regolato tramite un comando posizionato sul petto, garantendo maggiore precisione e riducendo ulteriormente la fatica.Questi dispositivi rappresentano un passo avanti nella sicurezza e nell'efficienza nei cantieri, dimostrando il costante impegno di Hilti nel fornire soluzioni tecnologiche che migliorano il lavoro degli operatori edili.
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[post_content] => La piattaforma Nuron Hilti rappresenta un punto di svolta per il settore edile, grazie a un sistema a batteria da 22 Volt progettato per unificare tutte le applicazioni, dalle più leggere alle più pesanti. Questa innovativa tecnologia consente di eliminare la necessità di cavi, gas o batterie ad alta tensione, offrendo prestazioni senza precedenti anche nei lavori più impegnativi.
Nuron: la piattaforma a batteria Hilti da 22 Volt che rivoluziona il lavoro in cantiere
Tutte le batterie e i caricabatteria della gamma Nuron Hilti sono completamente intercambiabili con tutti gli attrezzi della piattaforma. Questa caratteristica è fondamentale per le aziende che desiderano ottimizzare i parchi attrezzi e ridurre i costi operativi.Le batterie Nuron sono state riprogettate per garantire maggiore resistenza e durata nel tempo. Ogni batteria è dotata di:
Alloggiamento rinforzato in fibra di vetro, per una protezione ottimale.
Ammortizzatori antiurto esterni, che ne preservano l’integrità anche in condizioni di lavoro difficili.
Elettronica sigillata, a tenuta di umidità, polvere e agenti contaminanti.
Grazie a un’interfaccia batteria completamente riprogettata, Nuron Hilti garantisce un trasferimento di potenza significativamente maggiore, ideale per:
Attrezzi leggeri come gli avvitatori a batteria.
Strumenti per carichi pesanti come demolitori e perforatori.
Le cinque batterie disponibili nella gamma Nuron sono progettate per adattarsi perfettamente alle vostre esigenze, offrendo potenze che variano da 55 wattora fino a 255 wattora, permettendo di scegliere quella più adatta alle vostre applicazioni.
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L'innovativo supporto modulare MT è stato progettato per rivoluzionare il mondo delle installazioni impiantistiche. Il sistema di staffaggio per supporti impiantistici è ideato per semplificare la progettazione, montaggi e l'assemblaggio, distinguendosi per la sua versatilità.
Sistema di supporto modulare MT: semplicità, efficienza e sicurezza
Il sistema di staffaggio per supporti impiantistici MT presenta una caratteristi non indifferente, quella della flessibilità e di riuscire a gestire applicazioni con carichi di diverso peso. Questo permette di combinare supporti verticali più pesanti con mensole leggere, riuscendo ad ottimizzare il materiale utilizzato ed evitare gli sprechi.
Il prodotto presenta il sistema "123 Click, Rotate e Secure", una nuova modalità, introdotta da HILTI, che rende l'installazione alla portata di operatori meno esperti.
I connettori pre-assemblati di MT rappresentano un ulteriore vantaggio rispetto ai sistemi tradizionali, che spesso richiedono numerosi componenti e processi di assemblaggio complessi, aumentando il rischio di errori e di perdita di pezzi.
Resistenza e flessibilità per applicazioni pesanti
Il sistema di supporto modulare MT offre soluzioni robuste e affidabili per applicazioni impegnative. Grazie ai profilati chiusi, è possibile ottenere resistenze comparabili a quelle delle travi, garantendo un supporto adeguato anche per i carichi più pesanti.Per ambienti corrosivi, Hilti ha sviluppato il bullone auto-filettante MT-TFB, realizzato in acciaio ad alta resistenza con un rivestimento multistrato che lo rende ideale per applicazioni esterne. Questo componente è conforme agli standard della classe C3 secondo EN ISO 9223, assicurando durabilità e affidabilità anche in condizioni ambientali difficili.
Un sistema di qualità, sostenibile ed efficiente
Il sistema di supporto modulare MT di Hilti si distingue anche per il suo impegno verso la sostenibilità. Il rivestimento in zinco-magnesio offre numerosi vantaggi rispetto alla zincatura a caldo tradizionale:
Incrementa la durabilità dei componenti, riducendo la necessità di manutenzione.
Riduce il consumo di zinco, migliorando le prestazioni ambientali.
Mantiene l’integrità dei materiali senza richiedere ulteriori protezioni.
Questo approccio tecnologico avanzato sottolinea l’attenzione di Hilti verso pratiche eco-friendly e materiali di lunga durata.
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PL 10N - livella laser per allineamento (orizzontale, verticale, ecc) di impianti, componenti elettrici e meccanici; misurazioni d'interni e continue di pareti, installazione di pavimenti galleggianti e costruzioni in legno
PM10 - laser multidirezionale autolivellante per l'installazione di pareti in cartongesso, rifiniture di interni, costruzioni metalliche, posa di piastrelle, blocchi di pietra e lastre e per tutti i lavori di installazione
PR10 - laser rotante per costruzioni metalliche, interni, pavimenti galleggianti, impianti elettrici, allineamento di macchinari e forme di calcestruzzo
PR15 - laser rotante autolivellante per l'allineamento di linee costruttive e installazione di facciate, regolazione giunti, installazioni idrauliche
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[post_content] => DX 351 MX 27 - inchiodatrice studiata per il fissaggio diretto ideale per i professionisti delle finiture interne. Appositamente studiata per il fissaggio di guide per cartongesso e di sostegni per controsoffitti
DX A40 - inchiodatrice con caricatore per fissaggi veloci, in serie su tutti i tipi di acciaio, cls e murature
DX A-41 - inchiodatrice con caricatore per fissaggi universali superveloci su acciaio, cls e muratura
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Costruire ex novo e ristrutturare in sicurezza è possibile se si impiegano validi strumenti di mitigazione del rischio sismico?
Assolutamente, ritengo che i progettisti abbiano a disposizione strumenti e soluzioni tecniche in grado di rispondere pienamente alla questione sismica. Sicuramente i progettisti nell’ambito strutturale già da decenni hanno imparato a progettare strutture sismo-resistenti, tenendo conto di quanto previsto dal legislatore. Solo negli anni più recenti, invece, si è posta una maggiore attenzione verso il tema impianti, elementi secondari e non strutturali in genere. Anche per gli elementi non strutturali si possono individuare sistemi e soluzioni idonei per l’impiego in zona sismica ed esistono strumenti di calcolo utili in fase progettuale che vediamo essere sempre più richiesti ed apprezzati dai progettisti. Ad esempio la recente introduzione del sistema Hilti MQS per lo staffaggio antisismico di impianti ha avuto un riscontro molto positivo. Infine, la famiglia dei software di calcolo Profis può aiutare il progettista nella scelta dei fissaggi idonei o nell’individuazione del supporto adatto in funzione dei carichi sismici agenti.
Di fatto, la problematica sismica degli edifici trova efficace soluzione nella conoscenza delle strutture e di come queste rispondano alle azioni sismiche.
Quanto conta l’idoneità degli ancoranti per azioni di tipo sismico?
Un corretto approccio alla progettazione in condizioni sismiche, sia per elementi strutturali che non strutturali, non può prescindere dalle condizioni in cui il materiale base viene effettivamente a trovarsi durante il terremoto. La struttura in risposta al movimento del suolo subirà spostamenti e quindi deformazioni nei suoi elementi costitutivi. Queste deformazioni portano alla formazione e apertura di fessure negli elementi in calcestruzzo. Conseguentemente tutti gli ancoranti destinati a trasferire carichi sismici devono essere idonei per l'impiego in calcestruzzo fessurato e la loro progettazione deve essere basata sull’assunzione che le fessure nel materiale base abbiano cicli di apertura e chiusura per la durata del movimento del terreno. Un ancorante certificato per essere impiegato in un calcestruzzo fessurato, con fessure di 0.3 mm, non è automaticamente idoneo a resistere ad azioni sismiche, questo rappresenta solo un prerequisito.
Durante un evento sismico i carichi ciclici nella struttura e nell’ancoraggio avvengono simultaneamente. Ne consegue che l’ampiezza delle fessure varia tra un valore minimo e massimo ed i fissaggi saranno caricati ciclicamente. Per valutare correttamente le prestazioni di un ancorante sottoposto ad azioni sismiche sono quindi necessari test secondo procedure specifiche. Solo gli ancoranti certificati sulla base di tali procedure saranno adatti.
Ancoranti generalmente idonei per resistere ad azioni sismiche sono quelli a cui può essere data una coppia di serraggio controllata e mantenuta e sono in grado di “espandersi” nuovamente quando si verifica la fessurazione. Sono altresì idonei gli ancoranti che hanno un meccanismo basato sulla tenuta attraverso ingranamento nel materiale base (meccanismo di resistenza “per forma”) come nel caso di ancoranti sottosquadro. Inoltre, in alcuni ancoranti chimici sono state riconosciute buone prestazioni per resistere alle azioni sismiche. Ancoranti ad espansione a controllo di spostamento dovrebbero essere evitati considerando che le loro prestazioni sotto azione sismica si sono dimostrate inadeguate.
Siete un’azienda sempre all’avanguardia nella ricerca. Verso quale direzione vi state muovendo, e quali le prossime novità che vedremo sul mercato, in tema di soluzioni antisismiche?
Hilti investe ogni anno circa il 5% dei suoi ricavi nella Ricerca e nello sviluppo di soluzioni nuove e più sicure. Stiamo lavorando su molti fronti. Da un lato continueremo ad investire sui sistemi di ancoraggio certificati ETA C2 ed ETA C1 dove già siamo leader di mercato. Dall’altro lato miglioreremo ulteriormente le nostre soluzioni di supporto degli impianti in genere, rendendole ancora più complete nella componentistica per offrire un pacchetto ancora più completo ai progettisti e agli installatori. Lavoreremo poi anche sul tema della protezione passiva al fuoco, dove già abbiamo dati sulle soluzioni capaci di performare correttamente dal punto di vista “antisismico”. Da ultimo saremo sul mercato con software sempre più innovativi e con servizi di ingegneria dedicati a progettisti e imprese. Credo che tutto questo possa testimoniare l’impegno di Hilti per il tema della sicurezza sismica.
La normativa europea ed italiana, rispetto agli standard di progettazione negli Stati Uniti, come cambia il modo di progettare gli ancoraggi?
Per l’adeguata progettazione sismica di un ancorante post-installato il primo passo inizia con la corretta definizione dei carichi agenti. Negli Stati Uniti l’ASCE 7 stabilisce i metodi per la definizione dell'azione sismica, mentre le prestazioni di un ancorante devono essere valutate in accordo con l’ACI318 Appendix D e l’ AC308 nel caso di ancoranti chimici. I documenti di prequalifica, redatti in conformità alle procedure di test e criteri di accettazione pubblicati (ACI 355.2 con ICC-ES AC193 e AC308), forniscono dati validi ed organizzati appositamente per la progettazione.
Seguendo lo stesso procedimento di progettazione, in Europa, la definizione delle azioni è valutabile attraverso la EN 1998:2004 (Eurocodice 8). Fino al rilascio della EN 1992-4, in programma per il 2015, il Technical Report 045 (TR045) redatto dall’EOTA fissa lo standard per la verifica sismica di una connessione acciaio calcestruzzo. Questa documento è allineato all’ ETAG 001 Annesso E, la nuova linea giuda europea per la definizione dei test di prequalifica sismica di ancoranti. Ne consegue che il quadro europeo è oggi finalmente armonizzato e consente la progettazione di un ancorante post-installato in condizioni sismiche.
La Tabella 1 da una visione dei campi di applicazione delle diverse linee guida o norme sopra citate. I metodi di progettazione presentati rappresentano lo stato dell'arte per la sperimentazione dei fissaggi e progettazione di ancoranti per calcestruzzo a livello mondiale. Si noti che anche se non tutti, la maggior parte dei paesi del mondo fanno riferimento ad uno di questi metodi per la progettazione di ancoranti.
Tabella 1. Inquadramento normative per la progettazione sismica degli ancoranti
Definizione dell’azione sismica
Il punto di partenza per la definizione delle azioni sismiche è lo spettro sismico di progetto. Nel caso degli Stati Uniti si fa riferimento ad una categoria sismica di progetto (SDC) e lo spettro sismico di progetto si ottiene mappando l’accelerazione massima (breve periodo, 0.2s) e quella per periodo di 1,0s, mentre in Europa la pericolosità sismica è definita dall’accelerazione di picco al suolo (PGA) e nessuna SDC è stabilita. Vi è tuttavia una chiara definizione di sismicità bassa e molto bassa, basata sull’accelerazione di progetto al suolo, e nel caso si rientri nella sismicità molto bassa non occorre considerare alcun particolare criterio di verifica.
L’influenza della tipologia di suolo è considerata in entrambi i metodi mediante un coefficiente basato sulla correlazione tra le classificazioni del suolo considerando i limiti di velocità di propagazione delle onde di taglio e la descrizione del suolo. Basato sul rischio associato ad una impropria prestazione sismica, la classificazione degli edifici è definita nello stesso modo da entrambi le normative, ed i corrispondenti coefficienti di importanza sono assegnati con valori simili (anche se in fasi differenti del metodo di progettazione).
Considerando quanto sopra menzionato, ci si aspetterebbe che le equazioni per ricavare lo spettro sismico di progetto siano diverse tra le due metodi ma, considerando una classe di importanza dell’edificio ed un tipo di terreno equivalenti, la forma risultante e l’accelerazione spettrale sono molto simili. Semplificando, si può dire che matematicamente i due modelli puntano a differenti coordinate dello spettro di progetto (Fig. 2.1.). Si noti che lo spettro di risposta di progetto secondo l’ASCE7 non contempla l'influenza dell'importanza dell'edificio (considerata successivamente nella progettazione) e pertanto il confronto è effettuato considerando lo spettro risultante volutamente scalato di questo coefficiente.
Figura 5. Spettro di risposta di progetto secondo Eurocodice 8 ed ASCE 7
Un ulteriore confronto è stato effettuato tra la forza di taglio sismica di base calcolata usando la EN1998-1: 2004 e la ASCE7. Valutando le diverse espressioni per alcune applicazioni pratiche delle due norme si può affermare che i valori sono decisamente coincidenti. Dalla forza di taglio sismica di base possono essere utilizzati diversi metodi ben noti per determinare il carico agente ad ogni quota della struttura.
Inoltre, confrontando gli spettri sismici di progetto risultanti per classi di importanza e tipologie di suolo equivalenti (con S il coefficiente del tipo di suolo), è possibile correlare il grado di sismicità europea con la categoria sismica di progetto americana, come espresso nella Tabella 2.
Tabella 2. Confronto tra grado di sismicità europeo e categoria sismica di progetto (SDC) per classi di influenza I, II, III
Come unica importante eccezione alla Tabella 2, in caso di un edificio di classe di importanza IV e un grado di sismicità bassa o superiore la corrispondente categoria sismica di progetto è C o superiore. Ciò significa che per edifici che, nel caso di collasso potrebbero rappresentare un sostanziale pericolo per l'ambiente o la comunità (ad esempio ospedali, caserme dei pompieri, centrali energetiche), il progetto deve prevedere tutte le particolari prescrizioni sismiche.
Resistenza sismica di progetto degli ancoranti
Le prescrizioni di progetto per il dimensionamento degli ancoranti a sisma sono definite dall’ACI 318 Appendix D o dal recente EOTA TR045. Entrambi i regolamenti per la progettazione prevedono il metodo Concrete Capacity (metodo della capacità del calcestruzzo) per calcolare le resistenze caratteristiche degli ancoranti. Le differenze tra le due norme si evincono nelle assunzioni alla base delle equazioni di progetto che in parte danno luogo a diversi coefficienti. Secondo il metodo CC le resistenze di progetto sono calcolate per carico di trazione e taglio considerando tutte le possibili modalità di rottura.
Tutti i concetti di sicurezza discussi calcolano le resistenza e le sollecitazioni basandosi su coefficienti di sicurezza parziali. Il principale requisito per la progettazione con le normative discusse è che la sollecitazione fattorizzata E sia minore o uguale alla resistenza R fattorizzata (Eqn. 2.1.). Entrambe i metodi fattorizzano la sollecitazione caratteristica Ek attraverso il coefficiente parziale di sicurezza gamma (Eqn. 2.2.).
Per la resistenza caratteristica vi è una differenza concettuale poiché la norma europea divide la resistenza caratteristica Rk con un coefficiente parziale di sicurezza gamma (Eqn. 2.3.) mentre quella americana moltiplica la resistenza caratteristica Rk con un coefficiente riduttivo della resistenza phi (Eqn. 2.4 .). L'effetto di questi coefficienti è comunque lo stesso riducendo il valore caratteristico al livello di quello di progetto. La resistenza di progetto Rd è generalmente molto simile per tutte le modalità di rottura indipendentemente dalla normativa adottata.
Come per la nuova linea guida di progettazione europea, EOTA TR045, la progettazione incorpora tre approcci progettuali di seguito descritti. Si noti che tutti e tre gli approcci sono accettabili nell’ambito della relativa condizione di applicazione. La tabella 3 fornisce una panoramica di queste diverse opzioni di progetto.
Tabella 3. Approcci di progetto sismici previsi dalla linea guida europea TR045
Si noti che l'ACI 318 considera anch’esso i tre approcci progettuali che sono concettualmente identici a quelli presentati dalla EOTA TR045. La differenza principale, che tuttavia ha le stesse intenzioni di base, deriva dal fatto che "la progettazione elastica", definita secondo linea guida europea ha un approccio differente nella normativa americana. Nell’ACI 318 questo approccio di progetto considera i carichi derivanti da una normale progettazione sismica (non elastica) e introduce un coefficiente riduttivo (consigliato pari a 0.4) applicato direttamente su tutte le modalità di rottura del calcestruzzo. È opinione degli autori che le nuove norme europee hanno reso gli approcci di progetto più chiari rispetto all’interpretazione dell’ACI 318.
Link utili www.hilti.it/sismico
www.hilti.it/profis-software
www.hilti.it/sistemi-ancoraggio
www.hilti.it/normativa-linee-guida-riferimenti
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La trasformazione digitale e l'uso dei software: il punto di vista dei fondatori di Fieldwire
Javed Singha e Yves Frinault, fondatori del software Fieldwire acquisito nel 2021 da Hilti Italia, hanno condiviso con la platea del Productivity LAB la loro visione sul tema della trasformazione digitale partendo dal racconto dell'ideazione di Fieldwire.
Il software, progettato per la gestione dei cantieri per l’edilizia, è un esempio virtuoso di trasformazione digitale che prende spunto dall'esperienza nel mondo dei videogiochi dei due ingegneri fondatori. La filosofia del gaming sottende infatti la visione di Fieldwire, strumento all-in-one intuitivo e divertente, da utilizzare con dinamiche che richiamano quelle del gioco. Grazie all'approccio digitalizzato, permette di fare da driver per tutto il team del progetto, che ha così modo di collaborare e condividere informazioni in tempo reale.
Secondo Singha e Frinault sono tre i fattori chiave da considerare nel momento in cui si decide di utilizzare un software:
Adozione: il software deve essere di facile uso per tutti i membri del team. Anche il miglior software risulta inutile se nessuno lo utilizza.
Scalabilità: il software deve essere performante sia per piccoli che per grandi progetti, così da evitare la necessità di impiegare più strumenti.
Risultati: il software deve dare risultati concreti, come riduzione degli errori e miglioramenti nell'efficienza.
Da tenere conto anche il ritorno sull'investimento (ROI). La digitalizzazione infatti riduce i costi legati a materiali cartacei e migliora la produttività, ottimizzando la gestione del tempo ed evitando la necessità di personale aggiuntivo, permettendo inoltre di documentare tutto con precisione.
Punto essenziale per l'introduzione di un software in azienda è la prova con un numero sufficiente di utenti in grado di dare feedback significativi e verificare se il software è adatto alle specifiche necessità del team.
L'acquisizione di Fieldwire, testimonia la volontà di Hilti di consolidare la propria posizione di primo partner nella digitalizzazione nell’edilizia e il desiderio dell'azienda di offrire un valido aiuto per la gestione dei cantieri. Il Gruppo continuerà infatti a investire nella piattaforma al fine di proporre una soluzione software leader di mercato capace di rendere più efficienti le squadre sul campo e più competitive e produttive le aziende.
L'evoluzione digitale vista secondo il Bocconi Commercial Excellence LAB
La digitalizzazione appare oggi una necessità per le aziende, in quanto dona un contributo essenziale all'efficienza interna e all'esperienza offerta ai clienti.
Paola Caiozzo, Fondatrice e coordinatrice del Commercial Excellence Lab, Senior Lecturer di Leadership, Organization and Human Resources presso SDA Bocconi School of Management e Paolo Guenzi, Fondatore e direttore del Commercial Excellence Lab, Professore associato di Marketing & Sales presso Università Bocconi hanno illustrato al pubblico quanto emerso dalla loro ricerca:
Evoluzione digitale come macro-fenomeno: l'evoluzione digitale influisce su vari settori, processi aziendali e mercati.
Impatto della digitalizzazione: la digitalizzazione impatta sulla produttività delle aziende, spingendole ad adattarsi ai cambiamenti e implementare nuove tecnologie.
Gestione delle informazioni: la gestione corretta di informazioni e dati migliora i processi aziendali e permette di soddisfare le esigenze dei clienti in modo più personalizzato.
Obiettivi della digitalizzazione: le aziende possono stabilire obiettivi chiari per la digitalizzazione, finalizzati ad aumentare l'efficienza interna o migliorare l'esperienza dei clienti.
Ruolo dei clienti: le aspettative dei clienti stanno cambiando, e cresce la richiesta di esperienze personalizzate, veloci e di alta qualità.
Esempi pratici di digitalizzazione: in numerosi casi la digitalizzazione è leva per il miglioramento. Inoltre si sta diffondendo nei processi di formazione, nella pianificazione dei progetti e nell'interazione con i clienti.
Miglioramento della soddisfazione del cliente: migliorare i processi interni aumenta la puntualità, la flessibilità e la qualità dei servizi.
“In Italia, il settore dell’edilizia e delle costruzioni è quello in cui la produttività per addetto è minore della media e dove è maggiore la differenza di produttività fra le micro/piccole/medie imprese e le grandi aziende. Di conseguenza è quello nel quale è più urgente ed opportuno l’investimento in infrastrutture tecnologiche e sviluppo di nuove competenze.” (Fonte: McKinsey, 2024)
Innovazione e trasformazione digitale nel contesto delle imprese industriali: la Tavola Rotonda
La Tavola Rotonda moderata da Martino Incarbone, Direttore Vendite Hilti Italia, ha visto la partecipazione di Andrea Marchiori (AD Techbau), Giuseppe Mascoli (AD Alterna) e Cristiano Dionisi (Direttore Sicoi srl, Presidente Piccola Industria presso Unindustria).
Fra i temi affrontati si è discusso dell'importanza di coinvolgere attivamente le persone nei processi di cambiamento all'interno delle organizzazioni. L'integrazione di tecnologie e software non può risultare efficace se non accompagnata da un adeguato coinvolgimento dei dipendenti.
È stato poi evidenziato quanto sia necessario standardizzare i processi aziendali, così da garantire coerenza ed efficienza nelle operazioni e facilitare l'implementazione di soluzioni digitali semplificando la gestione complessiva dell'azienda.
I vari interventi hanno infine sottolineato l’importanza della formazione e dello sviluppo delle competenze nel contesto della trasformazione digitale aziendale, ricordando come questo investimento aiuti non solo i dipendenti ad adattarsi ai cambiamenti tecnologici, ma li renda anche più motivati e coinvolti nel processo di trasformazione.
La tavola rotonda è stata l’occasione per presentare sfide e opportunità della trasformazione digitale delle imprese industriali, ribadendo la centralità del coinvolgimento delle persone, della standardizzazione dei processi e della formazione dei dipendenti.
Hilti offre il proprio expertise anche nella fase di training, accompagnando i propri Clienti durante tutte le fasi implementazione e digitalizzazione. Grazie a una competenza solida e a un lavoro costante di ricerca e sperimentazione, riesce infatti ad assistere e formare al meglio i propri Clienti.
Luigi Ancona, Direttore Vendite Hilti Italia conclude: “Contribuire all’evoluzione dell'industria delle costruzioni verso la piena digitalizzazione è un obiettivo che condividiamo con passione con tutti gli operatori del settore. Serve determinazione per fare progressi in questo ambito e collaborazione per raggiungerli. Nonostante le diverse origini e dimensioni aziendali, tutti noi concordiamo sulla necessità di migliorare la produttività e la qualità della vita attraverso soluzioni digitali. Le paure associate alla trasformazione digitale ci sono, ma è necessario trasformarle in benefici. Inoltre, è strategico comunicare chiaramente i vantaggi delle nuove tecnologie a chi lavora nel settore, affinché tutti percepiscano il valore del cambiamento. Infine, con orgoglio ringrazio i partner che già utilizzano le nostre soluzioni e spero che continueremo su questo percorso, per me non solo di tipo produttivo, ma soprattutto dal grande valore sociale e ambientale”.
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[post_excerpt] => Productivity LAB Hilti in collaborazione di SDA Bocconi: la trasformazione digitale nelle costruzioni e l'importanza del fattore umano.
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[post_content] => Torna il 21 novembre a Milano l'Infrastructure Academy, un'iniziativa promossa da Hilti Italia in collaborazione con AIS, alla sua seconda edizione.
L'evento vedrà la partecipazione di stakeholder, esperti e specialisti del settore, che parteciperanno alle due tavole rotonde. Tra questi Giuseppe Roberto Tomasicchio, Direttore generale - Ufficio II - Struttura di missione PNRR - Presidenza del Consiglio dei Ministri, che introdurrà i lavori, Fabrizio Penna, responsabile del Dipartimento Unità di Missione per il PNRR (MASE), e Pietro Baratono, Presidente della II Sezione del Consiglio Superiore LL.PP e Vice Presidente del Comitato Speciale PNRR.
Quest'anno il format proposto è ibrido, prevedendo la partecipazione sia in loco sia a distanza, previa iscrizione.
Luigi AnconaSales Director di Hilti Italia, ha evidenziato l'importanza di questa edizione come momento di condivisione di esperienze, valori e idee, capaci di stimolare il confronto e sviluppare sinergie, a partire dalla grande occasione offerta dalla trasformazione del comparto, che determina "anche una trasformazione in termini di forma mentis degli operatori nel modo di concepire la progettazione delle infrastrutture, considerando l'intero ciclo di vita dell'opera e la sua sostenibilità. Un approccio culturale e valoriale nuovo che ci impegniamo a promuovere insieme ad AIS”.
E' d'accordo Lorenzo Orsenigo, Presidente di AIS, che parla del valore di questa giornata per la capacità di contribuire a far crescere la cultura della sostenibilità, rafforzando le sinergie, con attenzione alla digitalizzazione. "Con l'edizione 2023 ci ripromettiamo da un lato di inserirci nel dibattito sulla gestione delle risorse e sui programmi del PNRR e dall'altro di fornire supporto al ruolo determinante della digitalizzazione dei processi, per misurare i reali risultati in termini di sostenibilità".
Il ruolo delle infrastrutture per le 0 emissioni
Le infrastrutture rappresentano un fattore decisivo per il raggiungimento dell'obiettivo dell'Unione Europea di azzerare le emissioni nette entro il 2050. Il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sta certamente aiutando la transizione del settore: tra i suoi macro obiettivi vi sono infatti la rivoluzione verde, la rigenerazione urbana, l’innovazione a livello infrastrutturale e la sostenibilità e, secondo secondo le stime del CRESME, le previsioni di crescita per il comparto delle infrastrutture sono del 9,7% entro il 2026.
La prima tavola rotonda dell'Academy si concentrerà proprio sul PNRR, esplorando lo stato attuale e le sfide future nel campo. Tra i relatori, che affiancheranno Fabrizio Penna, ci saranno Paolo Guglielminetti di PwC, Sergio Spinelli di Amplia Infrastructures e Luca Romio di NET Engineering. Nicoletta Antonias di RFI chiuderà l'incontro presentando una case history sulla linea ferroviaria Napoli-Bari.
La seconda tavola rotonda tratterà il ruolo della sostenibilità e della digitalizzazione, con la partecipazione di Luca Ferrari di Harpaceas/AIS, Martino Incarbone di Hilti Italia, Denise Po di NET Zero Pizzarotti, Carlo Beltrami di Lombardi Ingegneria e Daniela Aprea di ITALFERR, che presenterà un altro caso studio.
Il settore dell'edilizia si appresta dunque a vivere una rivoluzione, potenziata dal PNRR. Concetti come la sostenibilità e la digitalizzazione emergono come elementi chiave per migliorare i processi e ridurre errori e sprechi. Ne è un esempio la progettazione BIM, che permette di avere una visione su tutto il ciclo di vita dell’opera, limitando gli errori e gli sprechi e aumentando la sicurezza.
Infine, il PNRR sottolinea l'importanza di un approccio all'infrastruttura che consideri il suo valore sociale, ambientale ed economico, ponendo l'accento sulla progettazione attenta e sulla manutenzione preventiva per garantire infrastrutture sostenibili.
Hilti Italia e AIS, attraverso questo evento, si propongono di promuovere una visione che, aldilà degli incentivi, sia incentrata sull'uomo e sull'ambiente, supportando l'adozione di pratiche sostenibili e resilienti nel settore delle infrastrutture.
Infrastructure Academy
21 novembre Spazio polifunzionale MONTEROSA 91
Approfondisci e iscriviti
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[post_excerpt] => L'Infrastructure Academy, in programma a Milano il 21 novembre, è un incontro ibrido, in cui si approfondirà il tema del futuro delle infrastrutture, con focus su PNRR, digitalizzazione e sostenibilità.
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[post_content] => Nella splendida cornice dell'UniCredit Pavilion di Piazza Gae Aulenti a Milano, anche noi di Infobuild abbiamo assistito, ieri, al quinto Convegno Nazionale dedicato al rischio e alla prevenzione sismica organizzato da Hilti Italia con il Patrocinio di ANRA, Eucentre, Politecnico di Milano e in collaborazione con l’Ordine degli ingegneri della provincia di Milano.
Il Seismic Academy, l’appuntamento dal forte spessore accademico che Hilti Italia organizza annualmente per sensibilizzare professionisti, enti e autorità verso misure adeguate di mitigazione del rischio che permettano di evitare il collasso di elementi strutturali e non strutturali, negli anni è diventato sempre più un evento di grande prestigio e dal respiro nazionale, dove poter dibattere lo stato dell’arte della ricerca e sviluppo nell’ambito dell’ingegneria sismica.
Il saluto introduttivo è stato dato dall’Ingegner Joaquin Sardà Amministratore Delegato di Hilti Italia, Luca Ferrari dell’Associazione Ingegneria Sismica Italiana e Alessandro De Felice di ANRA.
La sessione del mattino si è aperta con un intervento dedicato alla progettazione sismica di UniCredit Pavilion a cura dell’Ingegner Alessandro Aronica e dell’Ingegner Campagna di MSC Associati, dal titolo “Sisma e progettazione sismica dell’UniCredit Pavilion”.
A seguire il prezioso contributo del Professor Gian Michele Calvi, docente presso la UME School IUSS di Pavia e Fondatore di Eucentre Centro Europeo di Formazione e Ricerca in Ingegneria Sismica, che ha focalizzato l’attenzione dei presenti sul rischio sismico.
La mattinata è proseguita con un intervento del Professor Paolo Riva, Docente presso il Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate DISA all’Università di Bergamo, che ha analizzato la Normativa Sismica Nazionale e con l’apporto scientifico di Edward-Louis Przybylowicz di Hilti Headquarter dedicato alla Ricerca sismica nella tecnologia di ancoraggio che da anni rende Hilti un vero pioniere.
Si sono susseguiti poi il Professor Franco Mola, docente al Politecnico di Milano, che ha basato il proprio intervento sugli ancoraggi in zone sismiche, successivamente con il Professor Raffaele Landolfo, docente all’Università Federico II di Napoli, che ha analizzato il comportamento sismico di strutture leggere in acciaio.
La Professoressa Elizabeth Vintzileou, docente alla National University of Athens, ha presentato il caso studio della chiesa principale (Katholikon) del Monastero di Dafni e l’Ingegner Giovanni Spatti di Woodbeton SpA ha concluso la sessione dedicata alle strutture con un intervento incentrato sulla progettazione sismica applicata agli edifici residenziali e ricettivi.
Nel campo dell’impiantistica il Professor André Filiatrault dello State University of New York at Buffalo ha coinvolto gli ospiti in sala con un approfondimento sugli isolatori e smorzatori sismici aggiuntivi per elementi non strutturali. L’Ingegner Gianluca Vallerini di Incide Engineering ha dedicato il proprio intervento alla Progettazione dei sistemi di staffaggio per impianti in ambito sismico e presentato un’interessante case history sulla ristrutturazione di una torre multifunzione.
La giornata è terminata con un approfondimento dedicato alle compartimentazioni passive e ai movimenti sismici a cura di Peter Schulze di Hilti Headquarter. Il moderatore dell’intera giornata è stato l’Ingegner Alberto Casagrande di Hilti Italia, responsabile dei contenuti tecnici di Seismic Academy.
L’Amministratore Delegato di Hilti Italia, Joaquim Sardà, ha espresso la propria soddisfazione per il traguardo raggiunto in questi anni e per l’impegno costante verso la ricerca di tecnologie sempre più innovative nel campo antisismico. “La progettazione e costruzione di edifici e strutture tenendo conto dei rischi sismici in Italia è un argomento chiave per tutti i professionisti del settore, a cui noi di Hilti ci rivolgiamo per dare risposte concrete. Siamo consapevoli dell’esigenza di trovare metodi e soluzioni costruttive che rendano le nuove strutture e quelle esistenti più sicure, sia nelle loro parti strutturali che non strutturali, come impianti o sigillature antifuoco. Siamo molto attivi in Italia con partner di primo livello come Fondazione Eucentre Centro Europeo di Formazione e Ricerca in ingegneria sismica per trovare, sviluppare e testare nuove soluzioni in ambito sismico, dato che siamo convinti che è quello che i nostri partner tra i progettisti e imprese si aspettano da noi”.
Seismic Academy per la quinta volta è risultato uno degli appuntamenti di spessore e di spicco nel settore della ricerca e innovazione antisismica. Un evento che conferma la volontà di Hilti di creare valore sostenibile attraverso leadership e differenziazione, uno dei fulcri principali della strategia aziendale.
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[post_content] => Avrà luogo il 25 gennaio ad Ancona un importante evento che avrà l’obiettivo di sensibilizzare maggiormente gli utenti sulla sicurezza nei magazzini e sedi logistiche e presentare, confrontare normative, esperienze e ricerche atte a tutelare la sicurezza di persone e beni.
Nuovo importante appuntamento con la prevenzione antisismica: il 25 gennaio si terrà ad Ancona presso l’Hotel Ego un evento dedicato alla sicurezza dei magazzini in zona sismica, organizzato da Modulblok, l’azienda italiana che dal 1976 è in prima linea nel settore dei sistemi di stoccaggio e logistica di magazzino, ed Hilti, multinazionale leader nello sviluppo e produzione di prodotti, servizi e software per i professionisti del mondo dell’edilizia.
Questo evento, patrocinato da ANRA – Associazione Nazionale dei Risk Manager e Responsabili Assicurazioni Aziendali, sarà un’importante occasione per approfondire numerosi aspetti della sicurezza nei magazzini e per conoscere ed interpretare le normative, condividere e dibattere sulle esperienze, le ricerche e gli studi in materia.
In Italia, infatti, solo il 5% dei magazzini sono progettati per resistere ad azioni sismiche. Una scaffalatura costruita con tali criteri dovrebbe essere una prerogativa fondamentale nella realizzazione di magazzini. Una corretta progettazione ed esecuzione di tutti gli aspetti strutturali inerenti un magazzino (pavimentazione, fissaggio e struttura metallica) è una precondizione fondamentale per ridurre il rischio di crollo associato alla normale operatività e al potenziale evento sismico, in modo da ottenere un adeguato livello di sicurezza.
Gli utilizzatori, i proprietari e i responsabili della sicurezza dei magazzini spesso non prendono sufficientemente in considerazione il rischio associato all’uso di attrezzature non idonee, sottovalutando il pericolo di crollo. Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento del numero di incidenti causati dal crollo di scaffalature, dovuto ad urti con i mezzi di movimentazione oppure connessi ad eventi sismici, come tutti ricordiamo nel 2012 in occasione del terremoto in Emilia.
Sia in fase di acquisto di nuove scaffalature o di aggiornamento di un magazzino già esistente, è importante effettuare un’adeguata valutazione dei rischi, in accordo con quanto disposto dal vigente testo unico sulla sicurezza sui posti di lavoro. Sono disponibili norme internazionali che possono guidare il progettista o il produttore verso una corretta realizzazione di magazzini, al fine di ridurre in maniera significativa il crollo associato alla normale operatività o al potenziale evento sismico ed ottenere, pertanto, un adeguato livello di sicurezza.
L’appuntamento organizzato da Modulblok ed Hilti, con il patrocinio dell’ANRA, si aprirà con un intervento dell’Ingegner Ilbe Salvaterra, Global Risk Consultants di ANRA che in materia di vulnerabilità sismica dei magazzini, analizzerà i rischi e l’aumento della resilienza. L’Ingegner Tito Cudini di Modulblok approfondirà, a seguire, gli aspetti della messa in sicurezza delle scaffalature in zone sismiche: il quadro normativo italiano e lo stato dell’arte europeo. Dal forte spessore accademico, l’intervento del Professor Giovanni Plizzari, docente presso l’Università di Brescia, che presenterà le strategie di intervento nella progettazione e realizzazione di pavimenti per magazzini industriali posti in aree sismiche. L’incontro terminerà in tarda mattinata con l’apporto dell’Ingegner Alessandro Ferraro di Hilti relativamente ai requisiti dei sistemi di fissaggio post installati per la sicurezza delle strutture di stoccaggio in zona sismica.
Grazie a questo evento, le due aziende confermano ulteriormente il proprio impegno nel fornire soluzioni adeguate per poter lavorare e vivere in piena sicurezza. Un appuntamento che si terrà ad Ancona, nelle Marche: una regione fortemente colpita dai recenti eventi sismici, dove abitazioni e attività lavorative e produttive sono state messe a dura prova o completamente distrutte per la mancanza di strutture sismo resistenti adeguate e che ora più che mai, desidera fortemente ricominciare con una ricostruzione a norma per poter essere in futuro testimonianza di una corretta progettazione antisismica.
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[post_content] => Nel decennio 2003-2013 sono state 2,6 miliardi le persone colpite da catastrofi naturali, con un aumento dei costi pari a 25 volte il decennio precedente.
Il trend d'incremento delle catastrofi naturali implica il raddoppio ogni 10 anni delle perdite economiche che hanno raggiunto, negli ultimi 15 anni i 1000 miliardi di dollari.
Secondo un recente rapporto commissionato dal Programma ONU per l'ambiente, in futuro le perdite economiche dovute a disastri naturali raddoppieranno ogni 10 anni.
Il 64% degli edifici in Italia non è costruito in maniera antisismica, ed oltre il 50% dei Comuni è esposto a rischio simico.
Solo queste poche righe darebbero già il quadro di una situazione drammatica che deve essere affrontata di petto, organizzata, programmata sia dallo Stato che dai cittadini.
La IV edizione del Convegno Nazionale Seismic Academy, organizzata da Hilti Italia ha voluto appositamente dibattere sulla prevenzione e sul rischio sismico in Italia, argomento più che mai di forte attualità dopo i recenti episodi sismici che hanno colpito l’Italia Centrale.
Il Seminario è diventato negli anni un vero punto di riferimento per discutere e divulgare informazioni in merito alle ricerche effettuate ed alle innovazioni in materia e per sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica sulla prevenzione. Un palcoscenico d’eccezione che ha visto protagonisti esponenti accademici ed illustri esperti nel settore provenienti da diversi Paesi del mondo, i quali hanno coinvolto la platea di ingegneri e professionisti edili con interventi dedicati allo studio, all’analisi e alla ricerca di nuove soluzioni antisismiche.
La IV Edizione si è aperta con il benvenuto ai presenti del Direttore Generale di Hilti Italia Joaquim Sardà che, dopo aver effettuato una breve panoramica sul Gruppo Hilti, sulla mission e sui valori aziendali, ha ricordato l’importante anniversario della nascita del gruppo con i 75 anni di grande successo ed esperienza nel settore dell’edilizia. Sardà ha evidenziato la vicinanza e la particolare sensibilità di Hilti al tema del rischio e della prevenzione sismica così in Italia come negli altri Paesi del Mondo, e come grazie all’attività di ricerca che svolge costantemente, riesca a fornire un piccolo ma grande contributo per rendere le costruzioni più sicure e più resistenti agli eventi sismici. Al termine dell’intervento, il Direttore Generale ha sottolineato il messaggio che dovrà emergere dal Convegno, ossia che non è solo necessario sviluppare prodotti o metodi di calcolo innovativi, ma è importante aumentare la consapevolezza delle persone, dai cittadini ai professionisti ed alle istituzioni, sulla ricerca e prevenzione sismica, aiutandoli ad individuare le migliori soluzioni per rendere le costruzioni più sicure.
A seguire, a rappresentanza dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano, partner di Hilti per il Convegno, è intervenuto l’Ingegner Bruno Finzi che ha messo in luce come in Italia più della metà delle 35 milioni di abitazioni siano state costruite dal dopoguerra in poi e come pertanto sia necessario intervenire su costruzioni realizzate con materiali spesso non adeguati a supportare azioni sismiche. Ha inoltre sottolineato l’importanza di intervenire sul patrimonio costruito per adeguare e migliorare la risposta delle strutture alla sollecitazione sismica, al fine di limitare rischi di crolli e cedimenti. Sempre a rappresentanza delle partnership di Hilti, di notevole interesse l’intervento di Alessandro De Felice, Presidente di ANRA – Associazione Nazionale dei Risk Manager – che dopo una breve introduzione dell’Associazione ha focalizzato l’attenzione dei presenti sulla valutazione e sull’importanza di realizzare azioni di controllo volte a mitigare il rischio, affinché la volatilità stimata sui risultati aziendali possa essere il più possibile contenuta.
Dal forte spessore accademico, il Seminario ha visto la presenza di numerosi docenti di Università italiane impegnate nella ricerca e nella assicurazione del rischio. Il primo accademico a salire sul palco di Seismic Academy è stato il Prof. Luigi Pastorelli, docente all’Università Tor Vergata di Roma, che ha dato una definizione di evento catastrofale e di come le normative e le riassicurazioni assumano sempre di più un ruolo di importanza di fronte a questi eventi. Le nuove normative hanno infatti la capacità di cambiare la sostenibilità finanziaria e la capacità delle aziende di assicurare e riassicurare eventi di questo tipo. Il nuovo approccio del mondo riassicurativo è volto ad individuare determinati indici di sinistralità che possono prodursi durante un evento catastrofale, facendo riferimento alle attività di Data Scientist e di Data Analyst ovvero alla figura del valutatore del rischio. Il Prof. Pastorelli ha concluso l’intervento affermando che i suddetti indici di sinistralità trasferiscono il rischio sul mercato finanziario.
Un grande contributo anche dal Prof. Gian Michele Calvi, docente alla IUSS di Pavia, con un intervento inerente alle tematiche della vulnerabilità e del rischio sismico in Italia, un tema di estrema attualità in considerazione del fatto che il nostro Paese presenta diverse criticità e ha numerose aree a rischio sismico. Partendo dall’analisi del rischio, il prof. Calvi ha illustrato un modello in cui si combinano l’analisi strutturale dell’edificio, l’analisi del danno atteso e l’analisi delle perdite e dei costi per arrivare ad una valutazione della performance totale di un edificio. In conclusione sono stati forniti spunti per migliorare i codici attuali e per fornire un approccio che combini la performance dell’edificio con il risparmio in termini economici.
La sessione mattutina è terminata con l’Ingegner Marco Pisciotta di Prysmian che, dopo aver introdotto la sua realtà imprenditoriale, ha presentato un caso studio realizzato dall’Azienda per uno stabilimento produttivo di cavi sottomarini presente in provincia di Napoli, territorio con elevata criticità sismica. Lo stabile è stato oggetto di attente analisi sia per quanto concerne l’area geologica in cui erano posti gli edifici, sia dal punto di vista strutturale dove vi era una carenza di manutenzione e alcune criticità per quanto riguarda il materiale della struttura stessa. Pisciotta ha infine illustrato come dall’analisi del rischio sismico si sia potuti passare alla definizione di misure di mitigazione.
Dopo la pausa, la sessione pomeridiana ha avuto inizio con il Dott. Paul Langford, Head of BU Chemicals di Hilti AG, con una panoramica sulle installazioni tipologiche di elementi non strutturali che, a seguito di un’attività sismica, possono presentare un aumento dei rischi in presenza di incendio. L’intervento ha evidenziato l’impegno di Hilti nel condurre test determinati a comprendere il comportamento dei prodotti passivi al fuoco durante le fasi dell’attività sismica, per verificarne la resistenza alla penetrazione al fumo in condizioni post terremoto.
Dal mondo accademico internazionale, il docente della Istanbul Technical University, Alper Ilki, ha presentato il suo intervento dal titolo “adeguamento sismico delle strutture esistenti con test di laboratorio”, attraverso il quale sono stati esaminati degli edifici, alcuni già adeguati a livello sismico ed altri ancora da adeguare. Il Professore ha focalizzato il proprio intervento sull’indagine sperimentale sulle strutture in calcestruzzo soggette a sisma e come poter intervenire per diminuire il rischio di cedimenti.
Innovazione anche sotto l’aspetto informatico grazie all’intervento del Prof. Gabriele Novembri, docente all’Università La Sapienza di Roma, che ha focalizzato la sua presentazione sull’approccio progettuale BIM (Building Information Modeling), utilizzato dalle grandi compagnie di costruzione con lo scopo di migliorare e aumentare la produttività di progettazione, gestione e realizzazione di un progetto. Il Prof. Novembri ha sottolineato l’obiettivo del BIM quale strumento per “spostare” la curva della progettazione sempre più verso il minor impatto dei costi durante le varianti di un progetto.
Direttamente dalla State University of New York di Buffalo e dalla IUSS di Pavia, il Prof. André Filiatrault ha sviluppato il proprio intervento incentrandolo sui componenti non strutturali antisismici e sull’utilità della progettazione BIM degli stessi. Le performance di un edificio in presenza di sollecitazioni telluriche sono da valutarsi in termini di resistenza ed in termini di fruibilità dello stesso. Studi ed analisi svolte hanno permesso di comprendere meglio l’effettivo comportamento di queste componenti ed ottimizzare la progettazione funzionale degli stessi.
Dal mondo assicurativo, un contributo importante è stato fornito dall’Ing. Luca Zeni che, dopo aver presentato l’attività di FM Global, compagnia assicurativa specializzata nel ramo danni industriali e commerciali da quasi 200 anni, ha concentrato l’intervenuto sulla possibilità di migliorare la vulnerabilità sismica degli impianti antincendio, senza dover supportare necessariamente costi elevati. Ha infine presentato l’FM Global Data Sheet 2-8, un sistema di protezione sismica dei sistemi antincendio che minimizza le probabilità di fuori servizio, oltre che i potenziali danni dovuti dalla presenza di acqua sulle apparecchiature.
A terminare la sessione pomeridiana di Seismic Academy la Prof. Sara Cattaneo, docente al Politecnico di Milano, che ha basato il proprio intervento sulla prequalifica di ancoranti per l’impiego in zona sismica, facendo una panoramica dell’evoluzione normativa e sottolineando l’importanza di identificare correttamente un ancorante certificato sismicamente.
A moderare l’intero convegno introducendo gli interventi dei relatori, l’Ing. Alberto Casagrande, responsabile dei contenuti tecnici di Seismic Academy. Casagrande ha chiuso il Convegno ringraziando gli ospiti intervenuti, sottolineando infine l’importanza della prevenzione per limitare i rischi nelle aree ad elevata attività sismica.
Nell’anno in cui l’Azienda compie 75 anni dalla sua fondazione, attraverso questo importante Convegno Nazionale, conferma la sua mission e l’impegno che da anni porta avanti per essere, anche nel futuro, la protagonista indiscussa anche nel campo della prevenzione e protezione sismica.
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[post_content] => Tecnologie e soluzioni innovative per cercare di contribuire al miglioramento strutturale degli edifici costruiti in zone sismiche.
A circaun mese dall’avvio della IV edizione del Seismic Academy che si svolgerà il prossimo 27 ottobre a Milano, Hilti Italia presenta gli argomenti che verranno trattati nel Convegno, attraverso la voce di ospiti di grande fama impegnati nella ricerca e nell’approfondimento di studi dedicati alla sismicità e alla prevenzione.
Lo spunto della discussione sarà purtroppo il recente terremoto del centro Italia. E’ ormai noto che nel nostro Paese, dopo gli eventi sismici degli ultimi 10 anni, gran parte degli edifici esistenti, pubblici e privati, non siano in grado di contrastare l’azione sismica in maniera efficace. È fondamentale avviare una politica di prevenzione che si basi su un’attenta programmazione della spesa e degli interventi, al fine di ridurre il più possibile i danni alle strutture e agli impianti, ma soprattutto per garantire la sicurezza degli occupanti.
Una prevenzione che riguarda anche il mondo assicurativo al fine di fornire la giusta attenzione e “copertura” agli edifici interessati da azioni sismiche. Durante il seminario, alcuni interventi approfondiranno il tema della Loss prevention e della riassicurazione sul rischio sismico, fornendo la visione e la prospettiva di un Building Owner e quella degli esponenti del mondo assicurativo.
Il Convegno sarà, inoltre, l’occasione per trattare e dibattere sulle campagne di indagine sperimentale sugli edifici in calcestruzzo soggetti a sisma, e sull’impiego del BIM (Building Information Modeling) quale strumento innovativo di interazione tra professionalità diverse. Il BIM è stato ideato anche per favorire una migliore collaborazione degli attori interessati alla progettazione e realizzazione di un edificio: un metodo di interazione altamente collaborativo ed efficace che integra in un unico modello tutte le informazioni utili in ogni fase progettuale. Grazie ad un progetto BIM è possibile avere nozioni ed elaborazioni virtuali sull’intero ciclo di vita dell’edificio, persino dopo la sua realizzazione e tutto ciò rende ancor più semplice monitorare i materiali e la loro resistenza e consente di intervenire con manutenzioni ordinarie e straordinarie delle strutture.
Seismic Academy rappresenta una giornata dal forte spessore accademico dove esponenti del settore, docenti universitari e ricercatori metteranno in luce le problematiche e presenteranno le soluzioni innovative in campo antisismico. La IV edizione del 2016, sarà un ottimo palcoscenico per discutere sulle proposte di progettazione di elementi non strutturali e sulla prequalifica di ancoranti per l’impiego in zona sismica.
Tante tematiche e proposte per poter, ancora una volta, sensibilizzare i protagonisti del settore edile ed ingegneristico sulla necessità di progettare e costruire correttamente in zona sismica, anche tenendo conto delle ultime innovazioni tecnologiche.
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[post_content] => La prevenzione sismica, purtroppo di grande attualità, torna con il convegno organizzato da Hilti Italia sullo stato della ricerca e sulle ultime soluzioni antisismiche.Hilti, presenta la IV edizione di Seismic Academy, il convegno nazionale dedicato alla prevenzione e al rischio sismico rivolto ad una selezione di ingegneri e operatori del settore.
In coincidenza con il 75° anniversario della sua fondazione, Hilti attraverso questo appuntamento, consolida ulteriormente la propria mission e l’impegno nel ricercare e sviluppare innovazioni e tecnologie dedicate alla progettazione sismica per prevenire e diminuire i rischi di crolli e cedimenti nelle strutture pubbliche e private situate in zone di alto pericolo sismico. Tematiche più che mai attuali dopo il recente terremoto verificatosi nel mese di Agosto nel Centro Italia.
Questa edizione 2016, a numero chiuso, si svolgerà a Milano il prossimo 27 ottobre presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”, sede di opere e progetti realizzati dai più grandi nomi del passato. Una location di grande prestigio che testimonia, ancora una volta, l’importanza dell’evento, diventato in assoluto uno dei momenti di incontro più importanti nel nostro Paese.
Come in passato, Seismic Academy 2016 conta partnership e patrocini di altissimo prestigio nazionale, primo tra tutti la Fondazione Eucentre di Pavia con la quale Hilti Italia collabora da anni per accrescere, attraverso attività analitiche, numeriche e sperimentali, la conoscenza sulla risposta sismica di elementi e sistemi non strutturali. Enti Nazionali e prestigiosi atenei sono al fianco di Hilti Italia per sostenere l’impegno dell’azienda verso questa importante tematica: il CNI - Consiglio Nazionale degli Ingegneri, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano che rilascerà ai partecipanti interessati 6 CFP Crediti Formativi Professionali, l’ANRA - Associazione Nazionale del Risk Manager e Responsabili Assicurazioni Aziendali ed il Politecnico di Milano, già partner nella precedente edizione.
Attraverso questo appuntamento, Hilti conferma il suo impegno nell’essere portavoce nazionale di un messaggio di interesse collettivo per sensibilizzare sempre più cittadini e autorità verso le tematiche di sicurezza nell’ambito edilizio antisismico. Il Convegno sarà, quindi, l’occasione per presentare, dibattere e confrontare le ultime novità del settore che, in un Paese come l’Italia ad alto rischio sismico, sono più che mai di attualità.
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[post_content] => Inizierà il prossimo 29 ottobre la terza edizione di “Seismic Academy”, il Convegno Nazionale organizzato da Hilti, con lo scopo di dedicare una intera giornata ad un appuntamento totalmente rivolto alla prevenzione e al rischio sismico. Durante l’incontro, tra dibattiti e discussioni, verrà focalizzata l’attenzione dei presenti e del target interessato sullo stato della ricerca, sulle novità in tema di soluzioni antisismiche e sugli ultimi aggiornamenti normativi di riferimento.
L’edizione 2015 si terrà in uno scenario unico e prestigioso, l’Almo Collegio Borromeo di Pavia, riconosciuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca come Ente di Alta Qualificazione Culturale. E’ il collegio di merito più antico d’Italia tuttora in attività. Un palcoscenico straordinario in cui organizzare l’edizione 2015 di Seismic Academy che, proprio quest’anno, assume un carattere ancor più accademico grazie alla presenza di relatori nazionali ed internazionali che apriranno dibattiti e confronti dedicati esclusivamente ai tecnici di impresa e ai professionisti del settore.
Il Convegno Seismic Academy 2015 è a numero chiuso e la partecipazione certificata medesimo prevede il rilascio di 6 CFP da parte dell’Ordine degli Ingegneri di Pavia.
L’appuntamento di quest’anno vanta una partnership ancora più forte con la Fondazione Eucentre situata a Pavia, l’Ente senza fine di lucro nato per promuovere e sviluppare la ricerca e la formazione nel campo della riduzione del rischio, in particolare sismico. Hilti ed Eucentre, due importanti realtà che hanno come propria mission la costante ricerca di innovazioni e sperimentazioni tecnologiche al fine di prevenire e diminuire i rischi di crolli e cedimenti nelle abitazioni e nelle strutture pubbliche e private. Recentemente Hilti ed Eucentre hanno rafforzato la propria collaborazione, il cui obiettivo è quello di accrescere, attraverso attività analitiche, numeriche e sperimentali, la conoscenza sulla risposta sismica di elementi e sistemi non-strutturali.
Già le precedenti edizioni vantavano nel panel dei relatori la presenza di un esperto in materia quale il Professor Roberto Nascimbene, ricercatore all’interno della Fondazione Eucentre, che anche quest’anno sarà presente all’evento.
Il Convegno prenderà il via con i ringraziamenti agli ospiti da parte di Joaquim Sardà, Presidente ed Amministratore Delegato di Hilti Italia SpA, e delle Autorità ed Enti Patrocinanti l’evento. L’evento proseguirà con un esponente autorevole in campo internazionale, il Professor André Filiatrault, Department of Civil, Structural & Environmental Engineering dell’Università di Buffalo, e con 2 rilevanti interlocutori del Politecnico di Milano. L’appuntamento vedrà inoltre la presenza di relatori che già nelle scorse edizioni hanno fornito, attraverso la presentazione di ricerche e studi, il proprio contributo per rendere ancor più esaustivi gli interventi di Seismic Academy 2015: il Professor Stefano Grimaz dell’Università di Udine, l’Ingegner Antonio Corbo di AFC Srl e il Dottor Gramaxo di Hilti AG.
Tra le novità del Convegno, a testimonianza della “vicinanza” dell’azienda alla ricerca e all’impegno nell’individuare innovazioni e tecnologie dedicate alla progettazione sismica, il finanziamento da parte diHilti di due borse di studio agli studenti più meritevoli della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pavia, ospiti del Collegio Borromeo.
La collaborazione con la Fondazione Eucentre si tradurrà inoltre nella possibilità di visitare il Lab Eucentre il giorno successivo all’evento, il 30 Ottobre mattina, dove avvengono le simulazioni di sisma su piattaforma vibrante; i presenti potranno quindi comprendere meglio uno dei metodi di studio per valutare l’impatto reale degli eventi sismici sui componenti non strutturali di un edificio.
Seismic Academy vanterà anche quest’anno patrocini e collaborazioni importanti affinché Hilti, attraverso questo appuntamento, possa essere a tutti gli effetti portavoce nazionale di un sentimento profondo che richiede, a tutt’oggi, maggiori consapevolezze da parte di numerosi attori – istituzioni, aziende, enti e cittadini – sulle problematiche legate al rischio e alle prevenzione sismica nel nostro Paese.
www.hilti.it
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[post_content] => Il prossimo 6 novembre partirà da Roma, il secondo appuntamento organizzato da Hilti Italia dedicato alla prevenzione e al rischio sismico nel nostro Paese.
Seismic Academy è il convegno nazionale organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Roma, che rappresenta, a tutt’oggi, il momento di incontro più importante nel nostro Paese per confrontare, dibattere e discutere temi legati alla vulnerabilità e al rischio sismico in Italia.
Forte del successo riscosso l’anno scorso, Hilti Italia attraverso questa nuova edizione di Seismic Academy, desidera stressare fortemente agli addetti al settore, a tutti coloro che operano nel campo dell’edilizia e alle istituzioni italiane, l’importanza di effettuare una buona progettazione di edilizia antisismica al fine di prevenire e diminuire il rischio di crolli e cedimenti nelle abitazioni e nelle strutture pubbliche, come scuole e altri luoghi di aggregazione.
Il nuovo appuntamento avrà un forte spessore accademico e coinvolgerà nomi autorevoli delle maggiori università italiane, impegnati nella ricerca e nell’approfondimento di studi dedicati al rischio sismico e alla relativa prevenzione.
Oltre all’Amministratore Delegato di Hilti Italia, Joaquim Sardà, che introdurrà il Convegno, il panel dei relatori vanta personaggi illustri del mondo accademico quali il Professor Giorgio Monti dell’Università La Sapienza di Roma che affronterà la tematica del miglioramento sismico e del rinforzo strutturale del patrimonio pubblico, rivolto in particolare all’edilizia scolastica. Sempre dagli Atenei romani, il Professor Gianmarco de Felice, dell’Università di Roma Tre, presenterà al pubblico in sala le tecniche tradizionali ed innovative nel miglioramento sismico degli edifici in muratura, mentre dall’Università di Udine il Professor Stefano Grimaz approfondirà la tematica della riduzione della vulnerabilità sismica dell’impiantistica antincendio.
Il fronte “istituzionale” sarà rappresentato dall’Ingegner Pasquale De Pasca del Genio Civile di Roma che valuterà il quadro normativo nell’ambito del rischio sismico in Italia.
Nell’ambito della ricerca sarà presente l’Ingegner Roberto Nascimbene di Eucentre, l’ente che promuove e sviluppa la ricerca e la formazione nel campo della riduzione del rischio sismico, che sottoporrà alla platea le problematiche sismiche per gli edifici prefabbricati.
Nella seconda parte del Convegno verranno affrontati dibatti dedicati ad una corretta progettazione degli impianti degli elementi non strutturali con focus sulla riduzione della vulnerabilità sismica degli impianti antincendio, sulla compartimentazione passiva post sisma dove verranno messe in risalto le prospettive e le normative in materia e il nuovo Testo Unico di Prevenzioni Incendi. Dibattiti che saranno tenuti dall’Ingegner Fabio Camorani di Politecnica Ingegneria e Architettura che stresserà gli aspetti strutturali sull’interazione tra strutture e impianti durante il sisma, dall’Ingegner Guido Lori di Permasteelisa Spa, che presenterà la progettazione di facciate continue in presenza di azioni sismiche e al termine del Convegno dall’Ingegner Antonio Corbo di AFC Srl che affronterà il tema della compartimentazione passiva post-sisma e le relative prospettive oltre la normativa.
Il Convegno Seismic Academy diventa, anno dopo anno, un appuntamento di riferimento nel mondo dell’edilizia, dover poter valutare, considerare e riflettere su quanto è stato fatto fino ad ora nell’ambito della prevenzione e quanto ancora sarà necessario sviluppare e realizzare, sulle ricerche da condurre nel campo sismico, sui sistemi di fissaggio e sui prodotti da costruzione, affinché si possa ridurre al minimo il rischio sismico, rendendo quindi il nostro Paese una nazione sicura e all’avanguardia nella prevenzione.
Il Convegno Nazionale dedicato alla prevenzione e al rischio sismico in Italia si svolgerà il prossimo 8 Novembre 2013: un’occasione in cui operatori italiani ed internazionali potranno confrontarsi ed esprimere le proprie valutazioni e considerazioni su un problema sempre più attuale.
L’Italia è uno dei Paesi del Mediterraneo con un maggior rischio sismico. Gli episodi sismici degli ultimi anni hanno reso questo tema estremamente rilevante e di assoluta importanza. E’ necessario, quindi, approfondire gli studi e progettare elementi strutturali e non strutturali in zone sismiche che possano risolvere le problematiche derivanti da un fenomeno naturale da sempre “vicino” al nostro Paese.
Un tema, quindi, di forte attualità che obbliga progettisti e operatori del settore edilizia e gli enti istituzionali a cooperare e a studiare importanti novità e normative, affinché si possano diminuire i rischi di crolli e cedimenti nelle abitazioni e nelle strutture pubbliche per evitare situazioni ancor più tragiche.
Sarà Hilti Italia, con sede a Sesto San Giovanni alle porte di Milano a promuovere ed organizzare a Bologna, presso lo Sheraton Hotel il Convegno Nazionale Seismic Academy , evento che rappresenterà fondamentalmente un momento di incontro e di confronto per dibattere sullo stato della ricerca, approfondire i recenti cambiamenti normativi e condividere le soluzione innovative.
La presenza e l’intervento di relatori nazionali ed internazionali quali Tara Hutchinson, Marco Savoia, Stefano Grimaz, docenti presso le Università della California-San Diego, di Bologna e di Udine e Roberto Nascimbene, ricercatore di Eucentre – Centro Europeo di Formazione e Ricerca in Ingegneria Sismica, e l’attenzione di un’azienda leader quale Hilti, conferiranno al Convegno maggior autorevolezza, affinché questo incontro possa diventare il punto di svolta per il nostro Paese.
I temi che verranno affrontati durante il Convegno saranno prevenzione, rischio sismico in Italia, corretto approccio al design di componenti strutturali e non strutturali e le recenti nuove regolamentazioni europee.
Il messaggio che Hilti vuole trasmettere interessa sia progettisti e operatori edili, le autorità istituzionali e i singoli cittadini: una sensibilizzazione sul tema, infatti, porterebbe a una maggiore consapevolezza su come sia possibile convivere con il nostro territorio in sicurezza e tranquillità, grazie alle migliori soluzioni costruttive presenti sul mercato.
Hilti ha avviato, da decenni, una serie di ricerche di base ed applicate ai sistemi di fissaggio e prodotti da costruzione, collaborando con laboratori di ricerca indipendenti per risolvere le problematiche più impegnative che i clienti si trovano a sostenere. In tema di prevenzione antisismica, la multinazionale ha condotto, tra gli altri, un progetto di cinque anni presso la University of California-San Diego, per comprendere al meglio l’impatto degli eventi sismici sui componenti non strutturali di un edificio.
Lo studio e la ricerca fanno parte del DNA di Hilti che, attraverso una rete internazionale di ricerca, sviluppo e test in Europa, Nord America e Asia, conduce da anni test di prodotto in tutto il mondo per offrire ai propri clienti soluzioni innovative di altissima qualità, diventando veri e propri partner e comprendendone esigenze e necessità.
Passione e Performance hanno reso grande il Gruppo Hilti che, da una piccola impresa familiare, si è trasformata in un’importante multinazionale leader mondiale nel settore dell’edilizia.
8 Novembre 2013
Sheraton Hotel Bologna
Via dell’Aeroporto 34-36
Ore 9.30 – 17.00
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[post_content] => Il Convegno Seismic Academy, tra i più importanti del settore in Italia, ha l’obiettivo di sensibilizzare professionisti ed istituzioni sull'importanza di prevenire e diminuire radicalmente, attraverso una buona progettazione ed un corretto approccio al design di componenti strutturali e non strutturali, il rischio di crolli e cedimenti di abitazioni e/o strutture pubbliche e private nelle aree italiane ad elevato rischio sismico.
L’edizione 2015 - a numero chiuso - si svolgerà in una sede esclusiva, L’Almo Collegio Borromeo di Pavia. In considerazione della natura accademica del convegno e le prestigiose collaborazioni universitarie, Hilti Italia sovvenzionerà per l’anno accademico 2015-2016 due borse di studio per gli studenti più meritevoli della facoltà di Ingegneria dell’Università di Pavia ospiti del collegio.
L’evento nasce in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Pavia ed è patrocinato da numeri enti.
Esso è inoltre riconosciuto quale attività per l’aggiornamento della competenza professionale con n°6 CFP crediti Formativi professionali.
Il dibattito accademico riguarderà le tematiche più importanti per gli addetti ai lavori tra le quali il quadro normativo, le tecniche tradizionali ed innovative nel miglioramento sismico degli edifici, il rinforzo strutturale del patrimonio pubblico con particolare interesse all'edilizia scolastica, le problematiche sismiche degli edifici prefabbricati, l’interazione tra strutture ed impianti durante l’azione del sisma, la progettazione di facciate continue in presenza di azioni sismiche, i panorama normativo per fissaggi in zona sismica, la riduzione della vulnerabilità sismica dell’impiantistica antincendio e la compartimentazione passiva post-sisma.
L’evento è riconosciuto quale attività per l’aggiornamento della competenza professionale con n.6 CFP Crediti Formativi ProfessionaliScarica il programma dell'eventoPer maggiori informazioni:eventi@hilti.com
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Allo stand aziendale, situato al Padiglione 6P – Stand C11, visitatori e professionisti hanno potuto testare strumenti, software e sistemi di fissaggio progettati per migliorare produttività, sicurezza e continuità operativa nelle attività di installazione, manutenzione e riparazione degli ascensori.
Una filiera in crescita che richiede soluzioni più evolute
Secondo il report internazionale Elevator Market Outlook 2030, il settore – forte di un valore di circa 107 miliardi di dollari nel 2024 – è destinato a crescere di un terzo entro il 2030, con una spinta determinante proveniente dalla ripresa edilizia e dalla crescente richiesta di interventi su impianti già esistenti.
L’Italia ha confermato la propria posizione di leadership europea, con 1 milione di ascensori installati, 23.000 addetti, un valore di filiera di 2,4 miliardi di euro e un volume stimato di 100 milioni di corse giornaliere. La modernizzazione degli impianti, l’uso di AI e IoTnei processi di manutenzione e la crescente attenzione a sostenibilità e sicurezza si configurano come leve strategiche per i prossimi anni.
L’approccio Hilti: soluzioni integrate per produttività, sicurezza e tracciabilità
Durante la fiera Hilti ha presentato numerose innovazioni destinate a installatori, manutentori e produttori OEM. Tra queste, i kit dedicati al settore Elevator basati su tecnologia Nuron, la piattaforma cordless ad alte prestazioni pensata per combinare potenza, ergonomia e sostenibilità.
Ampio risalto ha ottenuto anche il servizio di Fleet Management, progettato per una gestione più efficiente del parco attrezzi, con contratti personalizzabili, manutenzione programmata e sostituzione rapida dei dispositivi. In anteprima è stato inoltre mostrato il nuovo sistema digitale Hilti dedicato al monitoraggio degli inserti, delle punte e dei materiali consumabili, strumento pensato per ottimizzare l’uso delle attrezzature e ridurre fermi imprevisti.
Una parte centrale dell’offerta è stata dedicata alla tracciabilità digitale degli asset, grazie a piattaforme e software che permettono di geolocalizzare strumenti, documentare lo stato degli impianti e semplificare la reportistica per lavori in ambito ascensoristico.
Tra le soluzioni hardware, attenzione particolare è stata riservata al sistema di staffaggio modulare MT, progettato per applicazioni come travi divisorie, supporti testata porta e strutture tipiche dei vani ascensore. Il nuovo pannello divisorio grigliato, conforme alle normative di riferimento, amplia ulteriormente la versatilità del sistema e semplifica le operazioni di montaggio.
Hilti: investimenti e strategie 2026
In occasione della fiera, Francesca Masi, Regional Business Development Manager - Industry - Southern Europe & Israel, ha commentato così l'impegno dell’azienda nel settore:
"Noi come Hilti Italia siamo per la prima volta alla fiera GEE, dedicata al settore ascensoristico. Dal prossimo anno, precisamente da gennaio 2026, abbiamo deciso di investire ulteriormente in questo settore con un team di vendita dedicato. Inoltre, abbiamo sviluppato soluzioni ad hoc per le applicazioni di tutto il mondo elevator, sia in termini di attrezzatura con dei kit specifici per installazione, manutenzione e riparazione, sia in termini di gestione parco attrezzi con sistemi proprietari Hilti di digitalizzazione e tracciabilità da remoto. Uno dei lanci più significativi per le applicazioni in ambito elevator sarà quello dei supporti modulari Hilti: il sistema MT, che include pannelli grigliati, è conforme alle normative di riferimento ed è perfetto per applicazioni tipiche del settore ascensoristico."
Le parole di Masi confermano una strategia che punta a consolidare il ruolo di Hilti come partner premium per gli operatori del settore Elevator, con un’offerta che combina competenze tecniche, presenza capillare sul territorio italiano e soluzioni orientate alla digitalizzazione dei processi.
[post_title] => Hilti a Global Elevator Exhibition: soluzioni avanzate e nuovi investimenti per il settore
[post_excerpt] => Alla Global Elevator Exhibition 2025 Hilti ha presentato soluzioni specificamente sviluppate per rispondere alle esigenze del comparto ascensoristico.
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Perfettamente integrato nella homepage Hilti, questo nuovo hub digitale nasce dall’evoluzione della piattaforma Ask Hilti ed è il risultato di una strategia globale orientata a ordine, trasparenza e completezza.
Obiettivo del nuovo Engineering Center è ridurre la frammentazione informativa e facilitare la consultazione mirata delle risorse tecniche.
Il portale si articola in tre aree tematiche fondamentali: connessioni strutturali, supporti modulari e protezione al fuoco. Ogni sezione mette a disposizione contenuti aggiornati e facilmente accessibili, tra cui articoli tecnici, webinar live e on-demand, software di calcolo, servizi di consulenza e strumenti per la progettazione.
Tra le novità più significative figurano i Design Center, veri e propri centri di progettazione tematici, pensati per supportare applicazioni ingegneristiche specifiche, e i Quick Links, collegamenti rapidi ai servizi più richiesti, come normative, manuali e supporto tecnico.
Il nuovo Engineering Center rappresenta un importante passo avanti nella digitalizzazione dei servizi Hilti, offrendo un punto di accesso unico e integrato per l'intera esperienza progettuale.
Inoltre, per ottimizzare ulteriormente la navigazione, è prevista l’integrazione con strumenti basati su intelligenza artificiale.
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[post_excerpt] => Hilti presenta il nuovo Engineering Center, una piattaforma digitale per ingegneri, progettisti e appaltatori.
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Automazione e sostenibilità: l’Hilti Productivity Lab alla Bocconi
L’evento ha visto la partecipazione di ospiti di rilievo come Wood Beton e Schindler Italia, insieme a realtà associative come Assimpredil ANCE e Theatro. Una giornata intensa di interventi, tavole rotonde e workshop, con un obiettivo chiaro: fare rete per immaginare come l’intero comparto possa evolvere verso modelli più efficienti, digitali e responsabili.
Una produttività ancora da sbloccare
Ad aprire i lavori è stato Alessandro Savino, Direttore Generale di Hilti Italia, che ha sottolineato come l’impegno di Hilti vada ben oltre la fornitura di strumenti e tecnologie: "Essere partner per la produttività significa accompagnare le imprese in un percorso di trasformazione, ascoltando le esigenze specifiche, analizzando i processi e costruendo soluzioni su misura. Sbloccare il potenziale economico del settore, stimato in dieci miliardi di euro, non è solo un’opportunità, ma una responsabilità condivisa."
Dai dati illustrati da SDA Bocconi emerge come l’edilizia italiana resti indietro rispetto alla media UE sul fronte della produttività: negli ultimi anni la crescita è stata limitata allo 0,5% annuo, a fronte di una media europea dell’1,1%. Una performance che va letta insieme a vincoli stringenti come la carenza di manodopera specializzata e le sfide ambientali. In questo quadro, la digitalizzazione si conferma la leva decisiva per evolvere modelli produttivi, grazie a strumenti come l’analisi dati, il BIM e le app integrate nei processi di cantiere.
In questo percorso di trasformazione, non mancano le risorse economiche per accelerare l’innovazione. Il PNRR destina 78,7 miliardi di euro al comparto delle costruzioni, con una quota rilevante vincolata a interventi green (38%), infrastrutture per la mobilità (26%) e progetti di digitalizzazione e innovazione (5%).
Eppure, come evidenziano le stesse imprese, restano sfide non secondarie da superare. Il 42% del settore dichiara di avere ancora un gap di competenze digitali, mentre quasi quattro aziende su dieci segnalano difficoltà legate alla disponibilità di budget. Il nodo vero, quindi, non risiede tanto nella mancanza di investimenti, quanto nella capacità di tradurli in azioni concrete, ripensando radicalmente il modo in cui si progetta, si costruisce e si gestisce l’edificato.
Per questo Hilti propone un approccio modulare: soluzioni integrate ma scalabili, che spaziano dalla gestione di beni e risorse alla supervisione delle attività di cantiere, affiancate sempre da un supporto consulenziale di prossimità. Un modello pensato per aiutare ogni impresa a crescere secondo i propri tempi e bisogni, evitando rivoluzioni forzate ma puntando su interventi mirati e graduali.
Le testimonianze dei clienti: Schindler Italia e Wood Beton
Tra le esperienze concrete condivise in occasione dell’Hilti Productivity Lab spiccano quelle di Schindler Italia e Wood Beton. Matteo Napoli, CEO di Schindler Italia, ha raccontato come tablet, sistemi predittivi e connettività abbiano già migliorato l’efficienza delle manutenzioni, riducendo i tempi di fermo degli impianti. Ma l’innovazione, ha evidenziato, richiede anche un cambio di mentalità e nuove competenze: formare giovani tecnici “nativi digitali” diventa quindi una priorità.
Giovanni Spatti, AD di Wood Beton, ha invece illustrato i vantaggi della prefabbricazione: moduli completi di impianti, finiture e persino vani ascensori, realizzati in stabilimento, riducono i tempi di cantiere, ottimizzano i consumi di calcestruzzo e trasporti e migliorano la qualità del lavoro per gli operai. Anche in questo caso, la digitalizzazione è centrale: attraverso il BIM e strumenti avanzati di progettazione, si realizzano interventi su misura con benefici tangibili in termini di sostenibilità e sicurezza.
Progettazione integrata e sostenibilità
Nel corso della tavola rotonda, Assimpredil ANCE e Theatro hanno ribadito quanto la frammentazione della progettazionepossa generare inefficienze, vere e proprie “patologie edilizie” che si ripercuotono fino in cantiere. La chiave è una progettazione integrata, supportata da piattaforme digitali per il monitoraggio degli asset e la tracciabilità delle operazioni. La sostenibilità, oggi più che mai, si impone come leva strategica: basti pensare al “Cantiere Impatto Sostenibile” promosso da ANCE, che traduce in impegni concreti la responsabilità sociale delle imprese, dalla decarbonizzazione alla sicurezza dei lavoratori.
"La digitalizzazione non è più una moda, ma un must" - ha commentato Yves Van Den Kieboom, Direttore Marketing di Hilti Italia, evidenziando come strumenti semplici, modulari e personalizzabili possano fare la differenza se accompagnati da formazione continua e assistenza post-adozione.
Chiudendo i lavori, Luigi Ancona, Direttore Vendite Hilti Italia, ha ricordato il valore di una visione condivisa: "Noi facciamo un lavoro bellissimo: costruiamo spazi che diventano vita, luoghi che accolgono sogni, attività e comunità. Ma non possiamo limitarci a migliorare il cantiere: dobbiamo migliorare l’intero mondo delle costruzioni, ripensandone i processi, le relazioni, le ambizioni. E questo cambiamento non può avvenire individualmente. Serve coraggio, visione, ma soprattutto collaborazione. Solo lavorando insieme - progettisti, imprese, associazioni e fornitori - possiamo rendere davvero il nostro settore più attrattivo, sostenibile e generativo di valore per tutti."
[post_title] => Automazione e sostenibilità in edilizia al centro del secondo Hilti Productivity Lab
[post_excerpt] => Si è svolto presso il nuovo campus dell’Università Bocconi di Milano l’Hilti Productivity Lab, un appuntamento per riflettere sul futuro delle costruzioni.
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Lo “skyline” dei cantieri prende vita grazie all'interazione tra persone, attrezzature e software, realizzando i “Mondi Connessi” al centro del Fuorisalone 2025.
Realtà complessa e affascinante, fatta di antinomie e contrasti, Hilti dedica la sua prima partecipazione al Fuorisalone proprio al racconto dei cantieri, svelando il lato più umano del mondo delle costruzioni e il suo connubio con il design, che caratterizza gli attrezzi Hilti, ergonomici, innovativi e sicuri.
L'esposizione del sistema di supporto modulare MT Hilti e degli attrezzi cordless ergonomici, sostenibili e premiati ai Red Dot e iF Design Awards ha testimoniato come sia possibile unire produttività e sicurezza, proteggendo e potenziando il talento delle persone.
Dal 7 al 13 aprile, l'Hilti Hero Hub si è trasformato nel luogo dove conoscere il futuro del lavoro nel settore delle costruzioni, dove l'attenzione è posta su umanità, tecnologia e inclusione, e su un design sostenibile a tutela di tutti coloro che ogni giorno contribuiscono a plasmare le nostre città.
Durante la settimana del Fuorisalone l'Hilti Hero Hub ha ospitato talk pomeridiani gratuiti, mentre venerdì mattina è stata sede del Press Day, un momento di confronto che ha visto la partecipazione di figure di spicco del settore.
Chiara Piccini, Head of Brand and Digital di Hilti Italia, ha introdotto la tavola rotonda dal titolo Pilastri del Progresso: gli Eroi che plasmano le nostre Città, ricordando il desiderio dello spazio Hilti Hero Hub di celebrare i lavoratori che danno vita, ogni giorno, agli ambienti in cui viviamo.
Questo intento ritorna anche nella nuova campagna globale di Hilti, presentata in prima persona da Veronika Schnabel, Head of Global Brand & Communications: una visione etica del design, che sottolinea il ruolo cruciale dei lavoratori edili nel costruire un mondo migliore.
Luigi Ancona, Sales Directors di Hilti Italia ha invece posto l'accento sull'importanza di attrarre nuove generazioni nel settore delle costruzioni, rinnovando la narrativa e promuovendo valori di inclusione e sostenibilità: "Hilti al Fuorisalone non è solo innovazione, ma una promessa per il futuro del settore delle costruzioni: costruire con responsabilità e passione per un impatto positivo sulla società. [...] Hilti promuove un dialogo continuo con clienti, associazioni di settore e altri stakeholder per garantire che ogni progetto sia in sintonia con il contesto e la funzione per cui è stato concepito. L’obiettivo è un approccio integrato che valorizzi l’esperienza costruttiva, rendendola non solo operativa, ma anche creativa e gratificante."Veronica Pirovano, Sales Director di Hilti Italia ha evidenziato: "In Hilti crediamo che l’innovazione debba andare di pari passo con la responsabilità. La nostra strategia si basa su tre pilastri fondamentali: Sostenibilità, per integrare la produttività con un impatto ambientale e sociale positivo e duraturo; Produttività, grazie a soluzioni tecnologiche all’avanguardia che semplificano i processi e aumentano l’efficienza in cantiere; e Sicurezza, perché il benessere delle persone e la prevenzione dei rischi sono valori imprescindibili in ogni fase della realizzazione delle opere."
Attraverso questa prima partecipazione al Fuorisalone, Hilti ha voluto lasciare in eredità un nuovo concetto di edilizia, da intendere non più solo come lavoro tecnico ma come professione che contribuisce attivamente al miglioramento della società e al benessere collettivo attraverso la creazione di un futuro più sostenibile e inclusivo.
Agenda Talk
Martedì 8 aprile, 18:00: Gen Z e Sales: Il Futuro del Lavoro tra Innovazione e Inclusione
Mercoledì 9 aprile,18:00: Design, produttività e sicurezza
Giovedì 10 aprile ore 18:00: Circolarità: Sinergia e Responsabilità nella Filiera delle Costruzioni
Venerdì 11 aprile, 18:00: Edilizia e cultura: creare spazi che raccontano storie
Press Day | venerdì 11 aprile, 10:30
Agende Live Workshop
Martedì 8 aprile ore 15:00 Progetta, assembla e realizza con un'unica soluzione: scopri il sistema di supporto modulare MT - Speaker: Esperti Hilti
Mercoledì 9 aprile ore 15:00 La potenza nel palmo della tua mano: comfort, precisione e versatilità del multiutensile SMT 6-22 - Speaker: Seby Torrisi, Content Creator
Giovedì 10 aprile ore 15:00 Massimizza la tua produttività: Tecniche di Allineamento e Fissaggio con laser PM50 e inchiodatrice BX4 - Speaker: Esperti Hilti
Venerdì 11 aprile ore 15:00 Trasforma la potenza in leggerezza: scopri tutti vantaggi di TE-1000 ed EXO-T - Speaker: Jordan Cazzamali, Content Creator
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[post_excerpt] => Hilti ha partecipato per la prima volta al Fuorisalone con press day dedicato, talk ed experience presso l’Hilti Hero Hub, situato in via Tortona 12.
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Installazione ottimizzata con MT
Fra i principali vantaggi apportati da Hilti con MT vi è l'interconnettività.
La soluzione è stata infatti progettata per offrire un valido aiuto nella gestione di un'ampia gamma di applicazioni e carichi, fornendo un approccio di design unificato. Per esempio, realizzando un rack impiantistico con MT si possono combinare supporti verticali pesanti con mensole più leggere, evitando sprechi e tempi di installazione lunghi.
L'innovazione del sistema MT è data anche dall'uso dei connettori pre-assemblati e del concetto "123 Click, Rotate, Secure", grazie al quale le operazioni in cantiere sono notevolmente semplificate e velocizzate. Tale approccio consente anche agli operai meno esperti di eseguire in modo efficiente, rapido e sicuro installazioni complesse.
Difatti, i sistemi tradizionali necessitano abitualmente di componenti e processi di assemblaggio numerosi e complicati, che aumentano le possibilità di errore e di perdita di pezzi. La natura pre-assemblata del sistema MT permette invece ad ogni componente di essere collegato in modo intuitivo, rendendo immediato e chiaro il processo di installazione e rispondendo in modo efficace a due delle principali sfide dell'industria delle costruzioni: velocità di realizzazione e carenza di personale qualificato.
Inoltre, nel caso in cui le applicazioni in cantiere dovessero risultare pesanti, con il sistema MT è possibile fare ricorso a profilati chiusi con resistenze comparabili a vere e proprie travi.
Tutto il sistema MT è interconnettibile e, per le applicazioni pesanti, mette a disposizione lo specifico bullone MT-TFB (Thread Forming Bolt): un bullone auto-filettante destinato all'uso esterno a basso inquinamento, realizzato in acciaio ad alta resistenza e contraddistinto da un rivestimento multistrato adatto ad ambienti corrosivi di classe C3 secondo EN ISO 9223.
Un sistema di qualità, sostenibile e sicuro
Lo studio ingegneristico a seguito del quale Hilti ha sviluppato MT consente a questo sistema di soddisfare le esigenze specifiche di ogni applicazione, comprese la resistenza alla corrosione e al fuoco e la progettazione antisismica.
MT include una tecnologia avanzata di rivestimento in zinco-magnesio, che incrementa la durabilità dei componenti riducendo il consumo di zinco e incrementando la sostenibilità. Diversamente dalla tradizionale zincatura a caldo, il rivestimento in zinco-magnesio migliora l’integrità dei materiali, che non necessitano quindi di un'ulteriore protezione.
A conferma del suo valore e della sua affidabilità la soluzione ha ottenuto numerose certificazioni:
Certificazione EN-1090, che attesta l'affidabilità e la sicurezza delle strutture di supporto su larga scala ed è indispensabile nelle applicazioni che richiedono corretto supporto agli impianti e sicurezza delle persone, come nei corridoi impiantistici di ospedali e supermercati o nei data center;
Certificazione ETA, che certifica le prestazioni del prodotto indicandone le performance in varie condizioni d’uso, fra le quali la reazione e la resistenza al fuoco;
Marchio CE, che, richiesto su base volontaria per elementi non strutturali, offre un'ulteriore conferma del livello di qualità e sicurezza;
Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD), che, redatto da enti terzi, fornisce trasparenza sulle prestazioni ambientali di MT e conferma l'impegno di Hilti verso pratiche eco-friendly.
Matteo Grasso, Product Manager di Hilti Italia spiega: “Mentre il passaggio ai sistemi modulari è in corso sin dai primi anni 2000 negli ambiti di costruzione standard come supermercati, ospedali e uffici, Hilti sta ora portando questa tecnologia anche in ambiti più settorializzati. Il sistema MTrende possibili significativi progressi, per esempio, nella cantieristica navale e in altre industrie specializzate, sostituendo i tradizionali telai saldati con soluzioni modulari più leggere e flessibili. Combinando semplicità, efficienza e versatilità il sistema MT di Hilti rappresenta un significativo passo avanti nel campo del supporto impiantistico. Questo lo rende la scelta ideale per una vasta gamma di progetti di costruzione, garantendo risultati di alta qualità con meno sforzo e maggiore affidabilità”.
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Il settore delle costruzioni costituisce in Italia un mercato chiave, fra i più impattanti per la crescita dell’economia italiana, contribuendo al 20% del PIL e creando milioni di posti di lavoro.
Fra le molte sfide che lo contraddistinguono, la necessità di garantire una sicurezza duratura è ai primi posti. Per questo, come spiega l’AD di Hilti Italia Alessandro Savino, Hilti vuole porsi quale partner di tutti gli interlocutori rilevanti del settore, nel rispetto di tre fattori fondamentali rappresentati da sostenibilità, produttività e sicurezza.
La tavola rotonda che si è tenuta in occasione di Hilti Talks ha offerto una preziosa occasione di confronto fra esperti, che hanno potuto dialogare sulle principali tematiche legate al mondo delle costruzioni, della digitalizzazione del settore, dell'industria navale e delle assicurazioni.
Al centro del dibattito la sicurezza e salute, temi accanto ai quali si è discusso di formazione, coinvolgimento attivo, sorveglianza, aggiornamento delle procedure, adozione di tecnologie avanzate e governance. Infatti, come riporta la giornalista e moderatrice Paola Pierotti, sebbene in Italia dal 2003 gli incidenti sul lavoro nelle costruzioni siano significativamente diminuiti, i cantieri italiani rimangono tra i più rischiosi in Europa.
A partire da questo dato, Felix Hess, Hilti, ha sottolineato nel suo intervento l'importante contributo che le nuove tecnologie possono dare alla produttività, alla sostenibilità e alla sicurezza nel mondo delle costruzioni, ricordando gli investimenti e le collaborazioni con università, centri di ricerca e Clienti portati avanti dall'azienda in modo costante.
"Sono innumerevoli gli esempi del nostro impegno a favore della sicurezza. Abbiamo sviluppato un martello con vibrazioni minime che aiuta i lavoratori a operare più velocemente, in modo più sicuro e con minore sforzo. Abbiamo eliminato gli incidenti con i cavi elettrici grazie alla piattaforma di attrezzi cordless Nuron. Conosciamo il problema sismico e lavoriamo sulla progettazione strutturale e impiantistica per garantire più sicurezza. Abbiamo sviluppato soluzioni antifuoco per proteggere gli edifici. Collaboriamo con i player del settore a ogni livello, per trovare soluzioni efficaci per la sicurezza".
Anche Giovanni Deleo, Assimpredil Ance, ha ribadito l'assoluta centralità del tema della sicurezza, evidenziando come, essendo il settore edile italiano composto per il 95% da imprese con meno di 10 dipendenti, la volontà di innovare, fare ricerca e formazione rappresenta una sfida.
Per questo, l'associazione interviene al fine di colmare queste difficoltà, mettendo a diposizione di lavoratori, tecnici e imprenditori formazione e promuovendo l'applicazione di innovative tecnologie.
Con gli stessi obiettivi è stato creato il "Cantiere Impatto Sostenibile", un protocollo che affronta il tema della sostenibilità e prevede un impegno da parte delle imprese declinato in governance, decarbonizzazione, tutela dell'ambiente, diffusione dell'economia circolare, legalità, impegno sociale, trasparenza nei rapporti contrattuali e relazione con la comunità.
Sacha Busetti, DBA Group, ha invece focalizzato il proprio intervento nella tavola rotonda sul tema della digitalizzazione, intesa quale strumento per unire il ciclo di vita dell'opera e i diversi player coinvolti. L'introduzione di risorse e tecnologie consente infatti una gestione interna anche di progetti complessi, assicurando coordinazione e interoperabilità. Inoltre, è importante che General Contractor e piccole aziende collaborino, con un'assunzione di responsabilità da parte dei primi, chiamati a contribuire alla formazione e crescita delle realtà più contenute.
Francesco Micheletti, Procurement Vice President Fincantieri, ha poi spostato il discorso della gestione della sicurezza nell'ambito dei cantieri navali, testimoniando come, per un'azienda come Fincantieri, che opera in siti con fino a 12.000 persone, il rispetto di regolamenti rigorosi e l'uso della tecnologia siano un imperativo.
Infine, Niccolò Antonio de Castiglione di Helvetia Assicurazioni Svizzera ha spiegato l'importante ruolo che il mondo delle assicurazioni ha nel settore dell'edilizia in materia di sicurezza, soprattutto alla luce del cambiamento climatico e dell'aumento degli eventi calamitosi.
"Il settore produttivo italiano è composto per il 95% da microimprese con meno di 10 dipendenti, e meno del 5% è assicurato contro eventi calamitosi. Con la nuova Finanziaria, lo Stato introdurrà l'assicurazione obbligatoria, permettendo di distribuire i costi tra tutti gli assicurati. L'adozione di misure preventive e criteri antisismici permetterà di ridurre le conseguenze degli eventi calamitosi, a beneficio dell'intero sistema".
Martino Incarbone, Sales Director di Hilti Italia, ha commentato concludendo l'evento: "Favorire tavoli di confronto come l’Hilti Talks, per condividere soluzioni ed esperienze, è cruciale per raggiungere l'obiettivo comune di zero incidenti all’interno dei cantieri. Ogni azienda, grande o piccola, può contribuire alla sicurezza e alla sostenibilità. Come confermato dagli studi, la sostenibilità parte dal cantiere: è utile adottare procedure e modelli organizzativi mutuati da altre industrie per rendere il lavoro ancora più sicuro. Anche la cooperazione tra diversi stakeholder, a livello nazionale e internazionale, è essenziale per raggiungere un miglioramento continuo".
[post_title] => Convegno Hilti Talks: un incontro sulla realizzazione in sicurezza delle opere
[post_excerpt] => Si è tenuto un nuovo Hilti Talks. L'incontro ha riguardato il tema della realizzazione in sicurezza di opere progettate per essere sicure nel tempo.
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[post_content] => Hilti, realtà da sempre attenta alle soluzioni più recenti e innovative, ha partecipato al prestigioso incontro quale sponsor di prim'ordine, evidenziando il ruolo pionieristico che ricopre nel settore.
La presenza dell’azienda al WCEE dimostra il suo impegno nel proporre soluzioni in grado di concretizzare la filosofia "Making Construction Better"; ovvero dare un contributo per la creazione di un mondo più pronto e consapevole della sicurezza sismica.
Durante la Conferenza Hilti ha organizzato due interessanti eventi che, coinvolgendo esperti della sicurezza sismica, hanno approfondito il tema degli elementi non strutturali e ricordato quanto una corretta progettazione sia indispensabile.
Hilti offre un portafoglio di soluzioni avanzate e aggiornate che, grazie anche alla collaborazione con Università e centri di ricerca, è in grado di fornire risposte efficaci a un contesto, come quello attuale, caratterizzato da continue evoluzioni normative e crescente attenzione sulla sicurezza e prevenzione sismica.
La sicurezza sismica degli elementi non strutturali
Nell’incontro “Seismic Design of non-structural Elements: a journey from fixation, across the support system and ventilated façade, to the fire protection” è stato esplorato il complesso processo di progettazione degli elementi non strutturali, il quale comprende fra le sue fasi il calcolo sismico, il fissaggio e la compartimentazione al fuoco.
Questo evento ha visto il coinvolgimento di diversi relatori, che hanno focalizzato il proprio intervento sui principali aspetti di questo tema:
Davide Bellotti – Ricercatore di Eucentre: Performance sismica degli elementi non strutturali per la mitigazione dei danni;
Emanuele Brunesi – Ricercatore di Eucentre: Modellazione e progettazione informate da test dei sistemi di facciate ventilate: una panoramica;
Giovacchino Genesio – Group Manager Engineering Content di Hilti: Ancoraggi sismici in Europa: qualificazione e progettazione con focus sul fissaggio degli elementi non strutturali;
Daniele Perrone – Ricercatore dell’Università del Salento: Rischio combinato sismico-incendio: il ruolo degli elementi non strutturali.
Dalla sessione sono emersi numerosi spunti, riassumibili in queste riflessioni principali:
La progettazione sismica di edifici e infrastrutture deve necessariamente focalizzarsi anche sugli elementi non strutturali, quali supporti per impianti e facciate ventilate, in quanto essenziali per la sicurezza delle persone;
Gli elementi strutturali e non strutturali sono strettamente correlati: la mancanza di un corretto fissaggio impedisce di raggiungere l’obiettivo di sicurezza sismica;
La corretta compartimentazione passiva antincendio è indispensabile, soprattutto se si considera che, spesso, a seguito di un terremoto si sviluppa un incendio.
Hilti ed Eucentre: il LIVE TEST
Durante il WCEE, Hilti ha reso partecipi i visitatori di un live test, volto a mostrare loro il comportamento di diversi tipi di supporti per impianti durante un evento sismico.
Grazie alla collaborazione con Eucentre sono stati simulati diversi accelerogrammi: è stata così fornita una prova visiva dell'essenzialità di una corretta progettazione di questi elementi, e dimostrato come le scelte progettuali influenzino il comportamento dei supporti e degli elementi non strutturali.
Una corretta valutazione del periodo di vibrazione dei supporti per impianti consente di prevedere il loro comportamento in caso di sisma, a beneficio di una migliore progettazione e di una riduzione di tempi e costi di realizzazione.
Per ulteriori approfondimenti sul periodo di vibrazione degli elementi non strutturali, è possibile consultare la sezione dedicata Hilti.
A WCEE non sono mancate inoltre le novità mostrate in anteprima, fra le quali il sistema antisismico di supporto per impianti MT System, ovvero il sistema modulare di binari flessibile e facile da usare per il montaggio di scatole elettriche, cavi, conduttori o raccordi; e l’ancoraggio HST4 di Hilti; con la possibilità di provarle tramite Virtual Reality.
Scopri la sezione di ASK Hiltiper maggiori approfondimenti!
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[post_title] => Sicurezza sismica degli edifici: Hilti al WCEE 2024
[post_excerpt] => Alla 18° edizione di WCEE, il più importante appuntamento a livello mondiale dedicato all’ingegneria sismica, Hilti ha partecipato in veste di Gold Sponsor.
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“Giocare” con la complessità
L’app è stata ideata per essere talmente facile da utilizzare da sembrare un gioco. La filosofia del gaming è infatti al cuore del funzionamento user-friendly di Fieldwire, che presenta funzioni navigabili in maniera intuitiva e veloce, per aumentare la produttività.
Il cantiere e l’ufficio non si parlano?
Grazie a Fieldwire è possibile migliorare la comunicazione, la produttività e l'efficienza tra cantiere e ufficio garantendo trasparenza e una migliore gestione delle responsabilità. Chi sceglie Fieldwire ha l’opportunità di allineare tutti gli attori coinvolti, dai progettisti agli operatori di cantiere, tutto in un’unica piattaforma. Coordinare un progetto diventa semplice grazie alle seguenti funzioni e azioni concrete:
Creare cronoprogrammi e stabilire le priorità in base ai giorni, le settimane o i mesi successivi.
Assegnare compiti e annotare con foto, video e appunti, ad esempio, indicando attraverso checklist chi ha effettuato ciascuna task e le tempistiche di completamento.
Assicurare che tutti abbiano a disposizione la versione più recente della planimetria.
Coordinare i team e monitorare i progressi tramite messaggi, aggiornamenti e notifiche in tempo reale.
Accelerare il processo decisionale creando conversazioni/dialoghi focalizzati su compiti specifici.
Vantaggi attestati anche da Forbes Advisor, che ha riconosciuto a Fieldwire la capacità di fornire all’utente tutti gli strumenti necessari per gestire i costi, monitorare le scadenze e generare report sull’avanzamento dei progetti tramite una dashboard centralizzata e semplice da usare per tutti gli utenti.
I 4 fattori che assicurano l’incremento della produttività
Comunicazione veloce e immediata: Fieldwire elimina i tempi morti nella comunicazione tra l’ufficio, il cantiere e tutti gli attori coinvolti nel progetto. L’app consente di comunicare in tempo reale, garantendo che tutti siano sempre informati e allineati con gli ultimi aggiornamenti.
Riduzione al minimo dell'impatto dei ritardi e delle rielaborazioni, semplificando la programmazione dei cantieri e la comunicazione con le squadre, i subappaltatori e consulenti.
Semplicità di utilizzo per tutti: Fieldwire è intuitiva e facile da usare, rendendo la gestione dei progetti accessibile a tutti.
Training e supporto: gli esperti Fieldwire seguono il Cliente lungo tutte le fasi di implementazione, con training e consigli per massimizzare il potenziale dell’app.
Introduzione a Fieldwire, l’app nata dal cantiere per il cantiere
Come avere documentazione sempre aggiornata in pochi click
Cronoprogramma dei lavori e condivisione di foto, planimetrie e rapportini in una sola piattaforma
Comunicazione tra ufficio e cantiere senza più intoppi
Iscriviti all’esclusivo webinar su Fieldwire del 28 marzo!
[post_title] => Rivoluziona la gestione del cantiere con Fieldwire: Live Webinar rivolto al mondo delle costruzioni
[post_excerpt] => Sei un professionista dell’edilizia? Il 28 marzo alle 16:00 non perderti il Live Webinar gratuito su Fieldwire, l’app Hilti che rivoluziona l’esperienza in cantiere.
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Che cos'è un esoscheletro? Si tratta di una soluzione che lavora per integrazione incrementando le performance e il benessere mediante attenuazione delle sollecitazioni sul corpo in cantiere, riducendo il dolore e la fatica grazie a una riduzione del carico su muscoli e articolazioni.
L’esoscheletro EXO-S di Hilti lavora, quindi, riducendo le sollecitazioni e incrementando il comfort; in questo modo gli utenti riescono a lavorare più a lungo in una medesima posizione e possono godere di una migliore salute nel tempo.
Massimo comfort grazie al design compatto e leggero
Grazie al design compatto e al peso di soli 2,4 kg, EXO-S di Hilti si classifica come uno degli esoscheletri da spalla più leggeri e funzionali sul mercato, progettato per supportare quasi tutti i lavori sopratesta che costringono l’operatore a tenere una posizione innaturale delle mani sopra l’altezza delle spalle.
Riesce, infatti, ad offrire un supporto ergonomico e, in base al tipo di attività svolta in cantiere, è in grado di ridurre fino al 60% la tensione e l'affaticamento delle spalle dovuti ad attività sopratesta ripetitive o faticose.
Si tratta di un esoscheletro di tipo passivo, non motorizzato e, quindi, utilizzato senza alimentazione elettrica. Questo aspetto contribuisce a ridurre la necessità di manutenzione e lo rende sempre pronto all'uso.
Applicazioni dell'esoscheletro EXO-S
L'esoscheletro EXO-S copre diversi tipi di applicazione e agevola il lavoro in caso di :
Installazione cartongesso: fissaggio binari a soffitti e pareti, nastratura, sospensione e avvitamento pannelli;
Smerigliatura e levigatura superficiale: finitura di pareti/soffitti;
Installazione sopratesta: tubazioni, sprinkler, condotti dell'aria, condutture, passerelle e canali.
E', inoltre, personalizzabile e adatto a tutte le tipologie di corporatura, aggiungendo un supporto per il collo e offendo un ulteriore sollievo durante le attività sopratesta particolarmente impegnative.
Nuova smerigliatrice cordless per calcestruzzo con l’esoscheletro EXO-S
La combo comfort + benessere è raggiunta dall'unione dell’esoscheletro EXO-S con la nuova smerigliatrice cordless DGH 130-22 per calcestruzzo. L’esoscheletro EXO-S per lavori sopratesta può essere combinato con l'innovativa smerigliatrice cordless per calcestruzzo DGH 130-22, parte della piattaforma Nuron, utilizzata per levigatura di pareti e soffitti in calcestruzzo, lucidatura di pareti in calcestruzzo a vista e levigatura di smussi in bordi di calcestruzzo.
Grazie alla natura cordless della smerigliatrice il rischio di inciampo è ridotto; inoltre, è possibile collegare un aspiratore per una levigatura senza polvere. La smerigliatrice gode anche della funzione di rilevamento anticaduta, che spegne il motore qualora l'utensile scivolasse dalle mani.
Questo utensile di levigatura a diamante cordless abbatte i tempi di configurazione e, grazie al selettore a sei velocità, consente di scegliere la velocità ideale a seconda del pezzo da lavorare. Altro importante vantaggio è dato dall'impugnatura ergonomica con la parte superiore imbottita per un maggiore controllo e funzionalità in caso di applicazioni sopratesta.
[post_title] => Esoscheletro EXO-S: ancora più sicurezza con la tecnologia Hilti
[post_excerpt] => Hilti ha potenziato il corpo dell’esoscheletro EXO-S per incrementare ulteriormente la sicurezza all'interno dei cantieri edili e minimizzare i rischi.
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Giunta alla sua seconda edizione l’Infrastructure Academy, evento organizzato da Hilti Italia in collaborazione con AIS (Associazione Infrastrutture Sostenibili), è stata un'occasione per parlare di strumenti e sfide per il cambiamento sostenibile attraverso la partecipazione di esperti del settore ed esponenti politici.
Al centro dell'evento il tema della sostenibilità come motore economico di crescita che passa dalla digitalizzazione e dall’innovazione di processo. Per poter raggiungere l'obiettivo sostenibile è necessario puntare sullo stakeholder engagement e alimentare sinergie tra il mondo delle infrastrutture e della finanza sostenibile, mettendo le persone e l’ambiente al centro.
Il PNRR e le infrastrutture
Il Prof. Ing. Giuseppe Roberto Tomasicchio, Direttore generale dell’Ufficio II - Struttura di missione PNRR, ha aperto l'evento trattando 4 macro-temi che hanno permesso di delineare lo stato dell’arte del PNRR in Italia:
programma Next Generation EU (NGEU),
attuazione e revisione del PNRR italiano,
risorse e obiettivi del Piano,
impatto sull’economia nazionale.
Il PNRR, che si inserisce all’interno del NGEU concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica, è lo strumento che si propone di rilanciare crescita, investimenti e riforme, stanziando 750 miliardi di euro in tutti i Paesi, dei quali 390 sono sovvenzioni.
In termini assoluti, l'Italia è il Paese che dopo la Spagna ha ricevuto l'ammontare più elevato di sovvenzioni, e che ha quindi un’opportunità unica da dover sfruttare.
Tema centrale degli speech in questa seconda edizione dell’Infrastructure Academy sono state le prime 3 missioni del PNRR:
Digitalizzazione, innovazione, compatibilità, cultura e turismo (risorse PNRR: 21,52 mld)
Rivoluzione verde e transizione ecologica (risorse PNRR: €59,47 mld)
Infrastrutture per una mobilità sostenibile (risorse PNRR: €25,40 mld)
In particolare, l’obiettivo della missione 3 è attuare un sistema infrastrutturale moderno, digitalizzato e sostenibile entro il 2026.
Qual è l’impatto del PNRR sul sistema economico?
L’impatto del PNRR stimato per il periodo 2021-2026 sarà pari a 12,7 punti percentuali del PIL, con previsione di un incremento della produttività in risposta agli investimenti pubblici e all'attuazione delle riforme, sia nel medio che nel lungo termine.
Nel 2026 si stima un PIL più alto di 3,6 punti percentuali rispetto allo scenario base (nel 2023 l’aumento si attesta a 2,4 punti percentuali).
Il primo Roundtable dell’agenda: PNRR, stato attuale e futuri scenari
Il primo Roundtable ha visto confrontarsi Fabrizio Penna, Capo Dipartimento Unità di Missione per il PNRR (MASE), Paolo Guglielminetti, Partner PwC, Global Railways & Roads Leader, Sergio Spinelli, Head of Human Capital & Organization and General Services di Amplia Infrastructures e Luca Romio, Program Manager Director, che hanno affrontato le criticità, ma anche le grandi opportunità del PNRR nel mondo delle infrastrutture.
Il successo del PNRR sarà tangibile se si tradurrà in capacità di trasformare il business model tradizionale in una programmazione permanente, unendo produttività e sostenibilità con risorse disponibili e scadenze stringenti.
La fine della prima parte della giornata si è chiusa con il Case Study di successo dedicato alla linea ferroviaria Napoli – Bari, presentato dalla Dott.ssa Ing. Nicoletta Antonias, Responsabile Infrastrutture Sostenibili RFI.
Secondo Roundtable: infrastrutture di domani, tra digitalizzazione e sostenibilità
Tema della seconda tavola rotonda il legame tra infrastrutture, digitalizzazione e sostenibilità introdotto da Pietro Baratono, Presidente II Sezione Consiglio Superiore LL.PP., Vice Presidente Comitato Speciale PNRR, Presidente Coordinatore Servizio Tecnico Centrale MIT.
Il Roundtable successivo ha visto il coinvolgimento di Luca Ferrari, Vicepresidente AIS, Martino Incarbone, Sales Director Hilti Italia Denise Po, Innovation Director NET Zero Pizzarotti e Carlo Beltrami, Technical Director Lombardi Ingegneria.
Diversi i temi affrontati, come la necessità di trovare il giusto equilibrio tra formazione e tempistiche richieste dal PNRR finalizzate al completamento delle infrastrutture, tenendo conto della mancanza di manodopera nel panorama italiano e delle skills shortage.
Si è, poi, parlato dell’urgenza di innovare i processi attraverso digital twin, mixed reality e dispositivi wearable, che permettono di attuare decisioni data-driven in un’ottica predittiva e di autoregolazione. Altro importante elemento di discussione è stata l’importanza della durabilità delle costruzioni civili, con particolare attenzione all’intero ciclo di vita dell’opera e della sua sicurezza.
Martino Incarbone, Sales Director Hilti Italia, presente sul palco, ha evidenziato l’importanza dell’innovazione dei processi come parte integrante della transizione digitale. Uno degli esempi riportati è quello di Fieldwire, il software di gestione dei cantieri offerto da Hilti che consente la gestione completa del cantiere con un’unica piattaforma.
La giornata si è conclusa con un ultimo Case Study “Le infrastrutture del futuro: connubio tra sostenibilità e innovazione”, vincitore del primo premio per la categoria Surveying and Monitoring nell’ambito dei Going Digital Awards 2023.
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L’industria delle costruzioni genera un volume di affari di circa 10 trilioni di dollari, pari al 13% del PIL mondiale, dimostrando di essere uno dei maggiori comparti dell’economia.
Gli strumenti e i sistemi usati nel mondo dell’edilizia in molti casi sono già oggi connessi, assicurando numerosi vantaggi a tutti gli attori del settore, non dissimili da quelli osservabili nella produzione industriale in senso stretto.
Dunque l’edilizia è ormai pronta ad entrare nell’era dell’Internet of Things e della digitalizzazione.
Hilti e l’IoT come opportunità per l’edilizia
Hilti si impegna da anni nello sviluppo di prodotti, sistemi, software e servizi per il mercato dell’edilizia. Si tratta di soluzioni altamente innovative, che possono aiutare le aziende del settore edile a migliorare la produttività e la gestione dei processi e che rendono l'azienda un partner ideale per i clienti lungo tutte le fasi dei progetti e nel percorso verso la digitalizzazione.
In particolare, Hilti sostiene che l’IoT sia un'opportunitànotevole per il settore delle costruzioni, abilitando una maggiore produttività in cantiere, in magazzino e nel back office.
In che modo? Raccogliendo i dati dagli strumenti di lavoro, per esempio, per favorire una manutenzione di tipo preventivo, o combinando le informazioni di utilizzo degli strumenti connessi con altre fonti di dati al fine di misurare e migliorare la produttività complessiva e i flussi di lavoro.
A tale proposito Hilti ha sviluppato nel corso degli anni un’offerta, in continua evoluzione, capace di rispondere alle esigenze di digitalizzazione del mondo delle costruzioni a 360°.
Fieldwire, il software per la gestione efficiente dei cantieri premiato da Forbes Advisor
Come migliorare la produttività e l'efficienza nel settore delle costruzioni? Una soluzione valida è sicuramente l'utilizzo di una piattaforma per la gestione dei cantieri. Un esempio di innovazione in tal senso è la soluzione di Fieldwire, società di tecnologie per l'edilizia acquisita da Hilti nel 2021.
Si tratta di un’app in cloud appositamente studiata per semplificare il lavoro in cantiere, rendere ogni passaggio trasparente e connettere l’ufficio al sito di costruzioni. Questa soluzione tecnologica è ideata per rendere ogni fase ancora più agile, mettendo a disposizione uno spazio digitale semplice da utilizzare e all-in-one.
Fieldwire permette all’intero team di progetto, dal caposquadra al project manager, di coordinare e documentare le attività delle squadre on-site da qualsiasi luogo o dispositivo, per una gestione completa della commessa. Infine, il software rende possibile, ad esempio, condividere documenti e planimetrie, effettuare rilievi in loco e assegnare compiti ai diversi team, verificandone la corretta esecuzione in tempo reale, garantendo così che siano rispettati i più stringenti criteri costruttivi.
La semplicità e la flessibilità di Fieldwire sono state riconosciute da Forbes Advisor, che ha inserito l'app nella lista dei migliori software di gestione dei cantieri del 2023, definendola la migliore nella categoria coordinamento e collaborazione. Forbes Advisor ha scelto Fieldwire per questo riconoscimento osservando che “i sistemi di gestione dei cantieri devono fornire all’utente tutti gli strumenti necessari per gestire i costi, monitorare le scadenze e generare report sull’avanzamento dei progetti tramite una dashboard centralizzata e facile da usare”.
ON!Track Unite: Informazioni sempre accessibili
La più recente novità è ON!Track Unite, che si basa su ON!Track e ne rende l'utilizzo più efficiente e integrato, studiata per risolvere le sfide correlate alla gestione di beni, consumabili, manutenzioni, dipendenti e certificazioni di sicurezza.
L’API (Application Programming Interface) aperta facilita, infatti, lo scambio continuo di dati tra questa soluzione cloud-based e gli altri software che i professionisti dell’edilizia utilizzano per gestire le proprie attività.
L'integrazione di ON!Track permette di automatizzare molti processi manuali di inserimento di dati, permettendo alle informazioni di passare dal cantiere all’ufficio e agevolando, per esempio, l'introduzione nei sistemi di nuovi cantieri, dipendenti e beni aziendali.
Sincronizzando automaticamente i dati tra ON!Track e altri software si riducono i tempi e gli errori e si dispone di informazioni sempre coerenti e aggiornate su tutti i software, con un conseguente processo decisionale più accurato. Inoltre, ON!Track Unite consente di attribuire i costi delle attrezzature e dei materiali consumabili ai diversi cantieri con la massima precisione, per fatturare in maniera trasparente ai Clienti.
La rivoluzione della piattaforma cordless Nuron
Un'altra soluzione dal mondo dell'IoT sviluppata da Hilti è la piattaforma cordless Nuron, che migliora la gestione del lavoro sul campo ottimizzando tempi, risorse e costi.
Nuron è un'ecosistema di circa 70 attrezzi senza filo da 22 V studiato per rispondere alle sfide quotidiane dei clienti, caratterizzato da batterie e caricabatterie intelligenti in grado di raccogliere dati relativi ai singoli strumenti e trasmetterli in maniera automatica alla piattaforma cloud.
In questo modo, Nuron permette di analizzare dati e informazioni per una gestione ottimale dei lavori, senza che sia necessaria alcuna azione da parte dell’operatore.
La connettività coinvolge l’intero ecosistema piattaforma:
corpo macchina, in grado di raccogliere informazioni e di trasferirle alla batteria,
batteria, che raccoglie informazioni da sé stessa e dal corpo macchina al momento del caricamento,
carica batteria, che riceve i dettagli trasmessi dalla batteria e li trasmette al cloud del cliente, rendendoli accessibili tramite l’App ON!Track di Hilti.
Nello specifico sono tre le tipologie di dati analizzati:
l’esatta posizione del punto di ricarica,
il tempo di inutilizzo dell’attrezzo,
lo stato di salute complessiva della batteria.
Questo permette di avere informazioni in real-time sugli strumenti, per evitare così interruzioni dei lavori, localizzare attrezzature mancanti o identificare quelle poco impiegate e capire come migliorare le performance, con un conseguente risparmio economico.
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Negli ultimi 50 anni i terremoti hanno causato in Italia circa 180 miliardi di euro di costi di ricostruzione, ovvero, in media, 3,6 miliardi l’anno.
Seismic Academy, evento di riferimento per il mondo accademico, i progettisti, le imprese e i produttori del mondo delle costruzioni, si è recentemente svolta presso Spazio Vittoria all’interno dell’elegante Palazzo Simonetti-Odescalchi nel centro di Roma.
L’agenda della X edizione della Seismic Academy di Hilti Italia
Tre i fil rouge che hanno guidato l’agenda della decima edizione della Seismic Academy di Hilti Italia, affrontati nel corso della giornata con due tavoli di discussione:
digitalizzazione,
sicurezza,
sostenibilità.
Ciascun roundtable è stato introdotto da un approfondimento di esperti accademici, con una parentesi dedicata alle Experience Exchanges da parte di professionisti nel settore delle costruzioni, che hanno presentato casi studio di successo e best practice.
La giornalista Ilaria Iacoviello ha moderato l’intera giornata di Academy che si è aperta con il discorso del Professor Franco Braga, presidente dell’Associazione Nazionale Italiana di Ingegneria Sismica, il quale ha illustrato i lavori di preparazione a WCEE 2024 (World Conference on Earthquake Engineering), che vedrà Milano ospitare il più importante convegno mondiale in materia.
A seguire lo speech di Raffaele Landolfo dell’Università Federico II Napoli, Professore Ordinario di Tecnica delle costruzioni ha approfondito l’evoluzione normativa introdotta con l’Eurocodice 8 e gli avanzamenti della ricerca nella progettazione sismica di elementi non strutturali.
Sinergia e dialogo tra gli attori coinvolti e il ruolo della tecnologia
Il primo roundtable si è focalizzato sull’importanza delle applicazioni sismiche strutturali e non strutturali nella realizzazione di un’opera, grazie al contributo di Leonardo Cefaratti, Managing Partner per ESA Engineering, Kleidi Moisi, Head of Engineering Marketing Sud Europa per Hilti Italia, Simone Peloso, Capo Dipartimento Costruzioni e Infrastrutture per Eucentre e Paolo Sattamino, Direttore Tecnico di Harpaceas.
Il confronto ha fatto emergere la necessità di un maggior dialogo tra gli attori coinvolti, nella realizzazione di un cantiere, per la progettazione sismica degli elementi strutturali e non strutturali, entrambi cruciali in termini di sicurezza.
La chiave è la tecnologia, affiancata da una più alta sensibilizzazione sulla tematica e da una responsabilizzazione di tutte le figure. Serve un know-how condiviso che permetta agli stakeholders di ottimizzare i flussi di lavoro e avere a disposizione tutte le informazioni sul progetto. La metodologia BIM, così come i software per la gestione dei cantieri, creano un ponte di collegamento tra gli ingegneri strutturisti e gli impiantisti, gli architetti e tutte le altre figure professionali, facilitando la collaborazione tra i diversi team.“Ulteriore vantaggio della digitalizzazione è la crescita della produttività, fondamentale in un settore come quello dell’edilizia che, negli ultimi 50 anni, non è riuscito ad incrementare in maniera sostanziale la propria efficienza. Cogliendo la lezione del comparto industriale, che dal dopoguerra ha triplicato la propria produttività, un’adozione generalizzata delle tecnologie descritte e di un modello costruttivo modulare permetterebbero di ridurre i costi di cantiere del 25%, velocizzare le attività del 30-50%, accrescendo al contempo la qualità, la sicurezza e la sostenibilità ambientale, economica e sociale delle opere”, afferma Kleidi Moisi, Head of Engineering Marketing Sud Europa di Hilti Italia.
Uniformità nazionale per migliorare la sicurezza sismica: scelta dei materiali sostenibili e delle metodologie
L’inizio della seconda parte della giornata si è distinto per l’intervento dedicato a strategie e applicazioni di una progettazione sismica per le facciate vetrate a cura di Alberto Consolaro, Direttore Tecnico Façades di Maffeis Engineering e quello sulla progettazione impiantistica per strutture ospedaliere a cura di Lorenzo Genestreti, Responsabile Settore Impianti per Studio TI Ingegneria e Architettura.
I casi studio hanno sottolineato la necessità di lavorare sulla prevenzione e l’importanza nella scelta di materiali e soluzioni ingegneristiche adeguate.
Lo scenario sismico in Italia e il caso degli edifici storici in muratura
Il focus si è poi spostato sulle prestazioni sismiche ed energetiche di edifici esistenti e storici in muratura con l’approfondimento di Francesca da Porto, Professoressa Ordinaria di Tecnica delle costruzioni dell’Università degli Studi di Padova.
E a seguire il secondo e ultimo roundtable dedicato alla sicurezza delle costruzioni in muratura. Il confronto tra Matteo Barozzi, Amministratore di Cobar, Paolo Baccarini, Direttore Ingegneria di Hilti Italia, Paolo Di Scanno, Direttore Dipartimento Strutture di Artelia Italia e Marco Dal Mas, Direttore Tecnico di Edera ha evidenziato la necessità di una sinergia tra sicurezza e sostenibilità, declinata in ambito ambientale, economico e sociale.
Nel nostro Paese l’esposizione al problema sismico è altissima, considerando che possiamo stimare circa 14 milioni di edifici, di cui 8 milioni in muratura, in un territorio interamente sismico.
Secondo i dati Istat, solo il 43% delle abitazioni residenziali è stata costruita dopo il 1970, ossia dopo la definizione a livello nazionale di norme tecniche per l’edilizia antisismica. Inoltre, l’età media delle abitazioni è più alta nelle zone a maggiore rischio terremoti.
Più in dettaglio, l’intervento della Professoressa da Porto ha evidenziato che l’85% degli edifici in muratura è stato costruito prima del 1981 e il 72% prima del 1971. Si tratta di edifici caratterizzati da un’elevata vulnerabilità e che richiedono interventi urgenti.
Conoscenze, tecniche, tecnologie, prodotti e materiali sono oggi disponibili, ma per promuovere i lavori è cruciale colmare un gap culturale sulla prevenzione sismica, spesso trascurata a livello nazionale. Basti considerare che solamente l’1% degli stabili è assicurato contri i danni da terremoto.
Paolo Baccarini, Director Sales Engineering di Hilti Italia conclude: “Gli incentivi messi a disposizione dal Governo in questi anni e gli obiettivi europei di sostenibilità per il 2050 possono essere una grande opportunità per rimettere al centro dell’attenzione la sicurezza sismica. Ma molto resta da fare: circa il 90% dei fondi Superbonus sono stati destinati esclusivamente alla riqualificazione energetica e solo una minima parte a lavori di rinforzo strutturale. In primis è dunque fondamentale abbattere una barriera di tipo culturale. La Committenza, infatti, spesso dà priorità a interventi che generano benefici economici nel breve periodo. Promuovere un’adeguata riflessione sul lungo periodo permetterebbe di assicurare agli edifici una vita utile superiore, con conseguenti vantaggi anche in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Come emerge da tutti gli interventi della Seismic Academy di quest'anno, è solo adottando un approccio sinergico tra sicurezza, sostenibilità e digitalizzazione che il settore dell’edilizia29 potrà crescere ed essere ancora più competitivo, anche all’estero”.
Seismic Academy: una decima edizione di successo
La decima edizione della Seismic Academy ha registrato una notevole partecipazione del pubblico sia in sala sia in diretta streaming ed è stata l’occasione per fare il punto e darsi appuntamento a Milano dal 30 giugno al 5 luglio 2024 per la World Conference on Earthquake Engineering, che vedrà il supporto attivo e la partecipazione di Hilti.
https://www.youtube.com/watch?v=6Ap_zjp0to4&ab_channel=HiltiItalia
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[post_excerpt] => La Seismic Academy organizzata da Hilti Italia ha aperto il confronto tra speaker di altissimo livello, che hanno condiviso insight e presentato casi studio di successo.
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Come sarà il mondo delle costruzioni del domani? Proviamo a scoprirlo con due eventi dedicati che approfondiscono i trend del futuro: Seismic Academy di Hilti, alla sua 10° edizione, e “Making Construction Better”, evento dedicato ad ANCE Giovani conclusosi di recente.
Questi eventi ci ricordano che l’innovazione passa necessariamente attraverso il dialogo e a tal proposito Hilti Italia propone un confronto con esperti e imprenditori del settore dell’edilizia, ponendo l'accento su quei temi che rappresentano la chiave per l’evoluzione del settore.
Seismic Academy di Hilti: tra sicurezza e sostenibilità
Giunta alla sua 10° edizione, la Seismic Academy di Hilti rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per il mondo accademico, i progettisti, le imprese e i produttori. Si tratta di un momento formativo che si focalizza su digitalizzazione, sostenibilità e sicurezza sismica nel settore delle costruzioni, con riferimento al mondo delle normative del quale si parlerà con esperti accademici che illustreranno l’evoluzione degli Eurocodici e condivideranno riflessioni sul futuro della prevenzione sismica.
L'incontro si terrà presso lo Spazio Vittoria a Roma il prossimo 13 giugno, prevedendo due tavoli di discussione dedicati alla sicurezza degli edifici in muratura e alla rilevanza delle applicazioni sismiche, sia strutturali sia non strutturali.
Il tema è particolarmente sentito nel nostro Paese,territorio principalmente sismico nel quale sono circa 8 milioni gli edifici stimati di cui solo il 20% situato in aree geografiche a basso rischio.Paolo Baccarini, Director Sales Engineering di Hilti Italia dichiara: “La Seismic Academy di quest'anno è per noi un importante traguardo. Nel corso delle varie edizioni, l'evento si è sviluppato e si configura oggi come un dialogo aperto tra tutti i partecipanti. La rilevanza del tema sismico in Italia deriva non solo dalla conformazione del nostro territorio, ma anche dalla sua costante attualità. Negli ultimi 15 anni abbiamo infatti assistito a una lunga serie di terremoti che, seppur non particolarmente intensi, hanno causato danni rilevanti alle persone e al nostro patrimonio edilizio. Da qui, la volontà di Hilti di creare un ecosistema di conoscenze per coinvolgere tutti gli attori della filiera, condividere esperienze e best practice”.
L’obiettivo dell'evento è quello di ipotizzare una strategia per incrementare la sicurezza di edifici nuovi e migliorare le prestazioni, sia strutturali che di componenti secondarie, di edifici esistenti, eliminando interruzioni di agibilità e funzionalità in caso di terremoti.
Making Construction Better
Making Construction Better è l’evento di Hilti per i giovani imprenditori, organizzato con la finalità di portare l’innovazione nell’ambito dell’edilizia. L'evento, conclusosi di recente, ha rappresentato un'occasione di incontro e condivisione di esperienze sul tema della produttività, innovazione tecnologica, digitalizzazione e circolarità, con un'attenzione alle soluzioni e ai servizi correlati alla gestione degli strumenti di lavoro.
Angelica Donati, Presidente di ANCE Giovani e responsabile dello sviluppo del business dell’impresa di famiglia, la Donati S.p.A., e CEO di Donati Immobiliare Group dichiara: “Questa collaborazione si fonda sulla condivisione di fattori strategici come l’innovazione, la digitalizzazione e la sostenibilità. Valori in linea con l’obiettivo di ANCE Giovani, ovvero contribuire a creare un futuro dell’edilizia italiana di cui i giovani imprenditori edili di oggi vogliono essere protagonisti: proiettato ai nuovi mercati e alle opportunità che si aprono grazie alla tecnologia e all’attenzione all’ambiente”. Alice Matteucci, Southern Europe Sustainability Manager di Hilti commenta: “La sostenibilità è parte integrante della nostra strategia di crescita. Un impegno davvero a 360° che si traduce in processi e comportamenti per migliorare la sostenibilità della nostra Azienda e al contempo il modo di lavorare dei nostri Clienti. La necessità di un’evoluzione del settore delle costruzioni è più forte che mai e l’unico modo di attuare il cambiamento è tessere relazioni che vanno oltre la semplice collaborazione tra fornitori e clienti: la partnership con ANCE Giovani è un esempio della fiducia reciproca e della volontà, da entrambe le parti, di lavorare insieme per superare le sfide, per rendere l’edilizia sempre più sostenibile, digitale e sicura”.
Fieldwire per la gestione dei progetti in cantiere
In occasione dell'evento Making Construction Better è stato presentato ad ANCE Giovani Fieldwire, il nuovo software per la gestione dei progetti in cantiere particolarmente apprezzato dai giovani professionisti per la capacità di progettare in maniera più accurata e ottenere un’esecuzione più precisa. Fieldwire permette di velocizzareogni fase dei lavori, mettendo a disposizione uno spazio digitale semplice da utilizzare e all-in-one per l'intero team di progetto.
L'evento ha previsto anche una tappa al Training Center di Hilti, per una sessione pratica durante la quale è stato possibile toccare con mano la piattaforma cordless Nuron e scoprirne i vantaggi.
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[post_excerpt] => L'evoluzione del mondo delle costruzioni si basa su digitalizzazione, sostenibilità e sicurezza. Hilti lo sa bene e propone due eventi dedicati al tema.
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Fra queste, la piattaforma cordless Nuron, il software Fieldwire per la gestione dei cantieri, le soluzioni antifuoco certificate ETA, le soluzioni integrate e i servizi di progettazione BIM per il segmento Energy.
Hilti alla fiera Klimahouse con 3 corner dedicati
Dall’8 all’11 marzo a Klimahouse, Hilti ha condiviso con progettisti e tecnici del mondo delle costruzioni le sue più recenti innovazioni all’insegna della digitalizzazione, produttività e sostenibilità, presentate in tre corner.
Il corner dedicato a Nuron
Un primo corner ha avuto come focus la tecnologia Nuron. I visitatori hanno avuto modo di scoprire la nuova piattaforma cordless da 22 V, composta da circa 70 attrezzi, 2 caricabatterie e 4 batterie dall’elevata durata.Con una produttività pari alle soluzioni a cavo e a gas, Nuron rappresenta una delle più importanti innovazioni della storia di Hilti e nasce proprio per far fronte alle sfide quotidiane dei cantieri in termini di efficienza, performance e sicurezza, introducendo funzionalità data-driven.
La connettività della piattaforma Nuron contribuisce ad accelerare l’introduzione dell’IoT nel mondo dell’edilizia.
Tra le principali funzioni, infatti, troviamo il monitoraggio dello stato di salute della batteria, il rilevamento dell’ultima posizione di ricarica e dei dati sull’utilizzo. Informazioni raccolte automaticamente al momento della ricarica, e che permettono agli operatori di lavorare sempre in condizioni ottimali, inviando avvisi in caso di necessità di interventi e ottimizzando, così, la gestione del parco attrezzi.
Il corner dedicato a Fieldwire
A ulteriore conferma della volontà di accompagnare i Clienti lungo il percorso della digitalizzazione, Hilti ha presentato a Klimahouse il suosoftware Fieldwire.
Il nuovo software per la gestione dei progetti in cantiere di Fieldwire, società di tecnologie per l'edilizia acquisita da Hilti nel 2021, è studiato per architetti e progettisti, committenti, general contractor e sub-contractor, per velocizzare ogni fase dei lavori, mettendo a disposizione uno spazio digitale semplice da utilizzare e all-in-one.
L’intera squadra di progetto, dal caposquadra al project manager, può così coordinare e documentare le attività delle squadre on-site da qualsiasi luogo o dispositivo, per una gestione completa della commessa.
Importanti vantaggi tangibili di Fieldwire sono, ad esempio, la condivisione di planimetrie sempre aggiornate, il monitoraggio delle performance e la creazione di un cronoprogramma dei lavori, per una pianificazione accurata e consegne puntuali.
Le soluzioni antifuoco certificate ETA
Con il terzo corner, Hilti ha presentato le sue soluzioni antifuoco certificate ETAper attraversamenti su legno che concorrono all’ottenimento dei crediti LEED®, per edifici più sostenibili.
Questi prodotti di protezione passiva al fuoco si affiancano a ETA Firestop Selector, software ideato per semplificare il lavoro di progettisti antincendio, appaltatori e installatori, supportandoli nella creazione, posa e gestione dei sistemi di sigillatura antifuoco.
Il selettore consente, infatti, di trovare rapidamente le soluzioni antifuoco più adatte per ciascuna casistica di attraversamento e accedere con un click a dettagli tecnici, istruzioni di installazione e certificazioni.
Hilti partner d’eccellenza per il segmento Energy a K.EY 2023
Dal 22 al 24 marzo Hilti parteciperà alla fiera K.EY - The energy transition expo di Rimini, la più importante manifestazione dedicata alle energie rinnovabili in Italia e nei Paesi del bacino del Mediterraneo.Hilti prenderà parte all’evento in qualità di partner d’eccellenza per il segmento Energia con prodotti e servizi studiati per supportare i Clienti nel processo di transizione energetica. I sistemi che l’Azienda esporrà si configurano, infatti, come soluzioni integrate in grado di ottimizzare le lavorazioni e diminuire i costi, con un occhio attento alla sicurezza sul lavoro e alla sostenibilità.
I servizi di progettazione BIM
Protagonisti, oltre alla piattaforma Nuron, i servizi di progettazione BIM e di ingegneria, sviluppati per migliorare la produttività e la flessibilità nella gestione del parco attrezzi e delle commesse nel segmento Energia, sempre con un’attenzione all’impatto dei lavori in termini di circolarità.
Questi servizi sono applicabili in tutti i progetti legati alla transizione energetica, dal settore della power generation a quello transmission e distribution, fino ai cantieri delle multiutilities.
Grazie ad un approccio completo e integrato che include gli strumenti digitali Plant Design e BIM di Hilti, i Clienti possono:
Ridurre errori e costi in fase di pianificazione e costruzione, grazie a modelli 2D e 3D sempre più precisi e dettagliati;
Semplificare il lavoro di squadra e risparmiare tempo, condividendo i progetti in modo istantaneo su cloud. Un plus per i progettisti, che possono così verificare l'assenza di interferenze prima dell’avvio del cantiere;
Connettersi a un ampio ambiente progettuale: le librerie BIM/CAD di Hilti consentono, infatti, di inserire oggetti 3D direttamente in AutoCAD®, Revit® e Tekla Structure, integrando così i disegni delle applicazioni Hilti all’interno dei disegni degli edifici.
Ottimizzare i tempi di execution, sfruttando appieno i servizi di pre-fabbricazione e i servizi di logistica avanzata.
Soluzioni modulari Hilti per il supporto impianti
K.EY sarà l’occasione per approfondire le diverse soluzioni modulari Hilti per il supporto impianti. L’Azienda è, infatti, il partner ideale per i Clienti alla ricerca di una soluzione completa nel fissaggio e sostegno di impianti meccanici, elettrici e industriali.
Dai sistemi di supporto modulare per applicazioni elettriche, tubazioni, riscaldamento e ventilazione, anche in aree a rischio sismico, ai servizi di calcolo, fino alle attività di formazione e consulenza tecnica, Hilti supporta i Clienti in ogni fase, contribuendo al successo di ciascun progetto.
Attraverso la presenza alle due Fiere, Hilti punta a consolidare il proprio ruolo di partner in grado di coniugare soluzioni altamente tecnologiche con obiettivi di sostenibilità, per offrire ai Clienti sistemi e servizi in grado di dare una spinta innovativa in termini di produttività al loro business.
Hilti sarà al Rimini Expo Centre dal 22 al 24 marzo – Pad. D5, Stand 70!
[post_title] => Hilti protagonista a Klimahouse e Fiera K.EY con soluzioni tecnologiche e sostenibili
[post_excerpt] => Hilti presenzia a due delle fiere italiane più rilevanti nell’ambito della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente, ovvero Klimahouse e K.EY – The energy transition expo, con stand dedicati alle sue ultime novità in ambito tecnologico.
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Si tratta di una soluzione software efficiente, affidabile e intuitiva, studiata per architetti e progettisti, committenti, general contractor e sub-contractor, per velocizzare ogni fase dei lavori. Uno strumento efficace, dunque, per garantire vantaggi concreti a tutti gli attori coinvolti e per connettere ufficio e cantiere, aumentare la produttività e ridurre i costi.
Affidabilità confermata dai numeri
Grazie alla più importante acquisizione della sua storia, Hilti può offrire oggi una piattaforma già utilizzata inpiù di 100 Paesi, su oltre 1.000.000 di progetti commerciali e di ingegneria civile. Garanzia della qualità Hilti e del suo approccio consulenziale, il software Fieldwire è proposto ai Clienti a partire dall’analisi delle loro esigenze, per supportarli a pieno nel processo di digitalizzazione, personalizzando le funzionalità del software in base alle singole necessità.Questa soluzione tecnologica è infatti studiata per rendere ogni fase gestionale ancora più agile, mettendo a disposizione uno spazio digitalesemplice da utilizzare e all-in-one.Fieldwire, infatti, permette all’intero team di progetto, dal caposquadra al project manager, di coordinare e documentare le attività delle squadre on-site da qualsiasi luogo o dispositivo, per una gestione completa della commessa.Inoltre, assicura il monitoraggio delle performance e la creazione di un cronoprogramma dei lavori, per una pianificazione accurata e consegne sempre nei tempi previsti. Tra le caratteristiche di interesse: la condivisione di planimetrie sempre aggiornate, la notifica istantanea di ciascuna tappa del cantiere, il tracciamento delle azioni prioritarie per ogni team, e indicazioni su chi ha effettuato ciascuna task e quando è stata completata.Un altro elemento chiave è la riduzione dei rischi, grazie all’archiviazione dati illimitata che permette di raccogliere tutte le informazioni sui progetti e definire la documentazione, utile anche in caso di contestazioni. Anche in assenza di connessione internet, è possibile lavorare con le versioni più recenti dei documenti e delle planimetrie. In aggiunta, Fieldwire si distingue per la compatibilità con tutti i browser e la possibilità di essere adattato ai bisogni specifici, dalle grandi alle piccole commesse.Tutti questi vantaggi offerti dal software si traducono in un rilevante risparmio di risorse e ore. Il settore delle costruzioni tende, infatti, ad essere caratterizzato da elevate inefficienze: nei progetti standard, mediamente solo il 30% delle ore di lavoro è impiegato in attività produttive, mentre il restante 70% è speso in coordinamento e ricerca di informazioni. Grazie alla creazione di report e alla comunicazione efficace tra ufficio e cantiere, Fieldwire contribuisce ad ottimizzare i tempi di lavoro, anche nelle fasi di coordinamento.
Hilti e Fieldwire: innovazione continua nel campo dell’edilizia
L’acquisizione di Fieldwire è una conferma della strategia di crescita di Hilti, che da tempo sta investendo in soluzioni digitali per i professionisti del settore, integrando servizi e software nel proprio portfolio prodotti. Grazie a Fieldwire, Hilti intende consolidare la propria posizione in qualità di primo partner nella digitalizzazione. Il Gruppo continuerà a investire nella piattaforma per offrire una soluzione software leader di mercato nella gestione dei cantieri, per rendere più efficienti e smart le squadre sul campo, aumentare le performance e creare società più competitive e produttive.
Fieldwire a Klimahouse 2023
Fieldwire verrà presentato per la prima volta a Klimahouse 2023 (Pad. CD, Stand C19/56). Hilti sarà, infatti, presente alla fiera internazionale dedicata all'efficienza energetica e alla sostenibilità nel settore dell'edilizia con un corner esclusivo che vedrà come protagonista la nuova piattaforma digitale e le sue funzioni.
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[post_excerpt] => In occasione di Klimahouse 2023 sarà possibile scoprire in anteprima il software Fieldwire sviluppato da Hilti per la gestione efficiente dei cantieri in ogni fase dei lavori.
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Si tratta di un ecosistema unico, pensato per affrontare in modo smart le sfide quotidiane del mondo dell’edilizia, grazie anche al supporto di un’interfaccia innovativa e servizi IoT.
In un futuro digital e cordless, Nuron è la risposta
Hilti, grazie al suo approccio basato sulla ricerca e l’innovazione, è tra i pionieri dell’evoluzione tecnologica nel settore: già 20 anni fa ha iniziato a introdurre i primi strumenti senza cavo, aprendo la strada ai cantieri completamente cordless, che oggi si apprestano a diventare la normalità.
Nuron segna ora una nuova tappa, attestandosi come una piattaforma che coniuga la libertà di un cantiere senza prese, la semplicità di poter contare su un unico voltaggio e i vantaggi del mondo digital.
Grazie alla forza dei 4 pilastri di Nuron, ovvero connettività, sicurezza, efficienza e performance, non si scende mai a compromessi e la gestione del cantiere diventa più agile, più sicura, e con tempi, risorse e costi ottimizzati.
Più connettività con Nuron
Con Nuron, la connettività via cloud raggiunge un livello superiore e permette di gestire tre principali funzionalità:
Stato della Batteria. Grazie a un controllo automatico sullo stato di carica complessivo della batteria il responsabile di riferimento riceve un avviso tempestivo ogni volta che le batterie necessitano di una sostituzione.
Posizione. Grazie a Nuron gli operatori possono verificare direttamente dall’app l’ultima posizione del caricabatteria e della batteria e avere indicazioni circa gli attrezzi utilizzati, tracciando fino a 14 strumenti. In questo modo è possibile monitorare con grande precisione i tool all’interno del cantiere, incrementando la produttività e riducendo tempi di inattività e i costi.
Dati sull’utilizzo. Grazie ai dati degli attrezzi, prelevati e immagazzinati dal caricabatterie, con Nuron è ora possibile sapere quali attrezzi sono attivamente impiegati in un determinato periodo, migliorando la gestione del cantiere. Il monitoraggio in tempo reale dello stato del parco permette di localizzare attrezzature mancanti o identificare attrezzi poco utilizzati offrendo un valido supporto ai Clienti nel disporre degli attrezzi giusti, nelle condizioni più idonee e nei luoghi corretti.
Inoltre, in combinazione con i servizi Hilti come ON!Track e Fleet Management, i dettagli resi disponibili tramite la connessione al cloud possono essere utilizzati per individuare e analizzare interessanti insight.
https://www.youtube.com/watch?v=mzX4dyjepj8
Tecnologia di prima classe, per una sicurezza senza compromessi
Gli attrezzi Nuron sono caratterizzati da un nuovo design, più leggero e compatto, che permette di coniugare sicurezza ed ergonomia. Un aspetto che permette, per esempio, di operare più agevolmente quando è necessario utilizzare gli strumenti al di sopra delle spalle, o in spazi molto ridotti.
Per favorire ulteriormente la sicurezza in cantiere, la ricerca di Hilti è partita dalle regolamentazioni internazionali: il team di esperti Hilti si è impegnato a migliorare gli standard, per garantire agli operai condizioni di lavoro ottimali. Ulteriori benefici sono l’incremento della produttività in cantiere e l’ottimizzazione delle potenze richieste, per una conseguente riduzione dei costi.
Il comando tattile SensTech
Nuron è una tecnologia al servizio dell’health & safety ed è in grado di rendere sicure anche le operazioni generalmente più rischiose, come quelle di taglio.
Hilti ha, infatti, brevettato il comando tattile SensTech che sostituisce la tradizionale paletta meccanica, assicurando un attrezzo snello e dotato di blocco di sicurezza che innesca lo spegnimento automatico quando l’operatore stacca la mano, ad esempio in caso di caduta accidentale. Inoltre, l’esclusivo 3D Active Torque Control (ATC) elimina il rischio di contraccolpi, in qualsiasi direzione, proteggendo l’operatore.
La riduzione delle vibrazioni
La riduzione delle vibrazioni è un altro aspetto importante quando si lavora in un cantiere. Per questo, Hilti propone per gli strumenti Nuron il sistema di Riduzione delle Vibrazioni (AVR), che minimizza le vibrazioni mano-braccio permettendo di operare in un ambiente confortevole, più a lungo.
Rimozione della polvere
Infine, la soluzione per la rimozione della polvere (DRS) rende possibile lavorare in un ambiente quasi del tutto privo di polvere. Quest’ultima caratteristica, fondamentale ad esempio per tassellatori e demolitori, permette anche di migliorare la “salute dell’attrezzo”.
Efficienza senza eguali
La gestione di differenti fonti di alimentazione e sistemi cordless a batteria su diverse ubicazioni può essere un problema – per non parlare dei costi e del tempo che questo comporta. La portata innovativa di Nuron è racchiusa nella sua semplicità e praticità: permette, infatti, di rispondere a tutte le applicazioni con un’unica piattaforma e un unico voltaggio, limitando così il ricorso a strumenti che utilizzano altre fonti di alimentazione.
In questo modo, Hilti ottimizza il parco attrezzi, il numero di batterie e assicura una maggior flessibilità in cantiere.
Elevate performance e flessibilità
Grazie all’inedita interfaccia attrezzo-batteria e alle batterie agli ioni di ultima generazione, Nuron garantisce la medesima potenza delle soluzioni con cavo e a gas.
È, quindi, ideale per qualsiasi tipologia di lavoro, come avvitamenti e operazioni di taglio o con martelli demolitori. L'alta autonomia di carica, permette, per esempio, di demolire mezza tonnellata di calcestruzzo con una coppia di batterie o 1,5 tonnellate aggiungendo la custodia opzionale per batterie grandi.
Inoltre, anche per le applicazioni più leggere, Nuron assicura un incremento della durata della carica. Ad esempio, il tassellatore TE 6-22 permette di realizzare il 45% in più di buchi rispetto agli standard sul mercato con un’unica ricarica, e l’avvitatore a impulsi SIW 8-22 il 35% in più di serraggi.
I vantaggi sono evidenti e gli operatori possono, infatti, lavorare più a lungo, con performance migliorate, velocità e riduzione dei costi, anche grazie alle ricariche più rapide.
“Nuron per noi rappresenta un grande successo e un’importante milestone nella nostra storia. Si tratta di una piattaforma che ci permetterà di essere ancora più vicini a tutti i nostri Clienti. Ciò che ci contraddistingue sul mercato è infatti il contatto diretto con i Clienti e il nostro approccio consulenziale, che, coniugato all’elevata qualità dei nostri servizi e soluzioni, contribuisce attivamente alla crescita del loro business” afferma Alessandra Tovo, Project Manager Nuron di Hilti Italia.
[post_title] => La forza dei 4 pilastri di Nuron: connettività, sicurezza, efficienza e performance
[post_excerpt] => Nuron permette agli operatori di disporre di circa 70 attrezzi cordless da 22V che garantiscono le stesse performance delle soluzioni con cavo.
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Nuron è la piattaforma cordless progettata e sviluppata da Hilti per dare una forte spinta innovativa al business delle aziende e trasformare il cantiere in un luogo sicuro e digitalizzato, ottimizzando la qualità del lavoro svolto.
La partecipazione a SAIE è stata una preziosa occasione per l'azienda per presentare il prodotto e per festeggiare i primi 70 anni di attività in Italia; non solo, ha segnato anche la prima tappa del Nuron Roadshow, il tour attraverso il quale il Hilti percorrerà per due mesi con il suo truck tutta la penisola toccando più di 20 tappe per avvicinarsi ulteriormente ai Clienti e permettere loro di assistere a dimostrazioni pratiche, testare in prima persona tutte le novità e scoprire tutti i vantaggi in termini di tecnologia, efficienza, performance, sicurezza e connettività che contraddistinguono Nuron.Kirsten Gabrio, Hilti PLS Manager Electrical Tools & Accessories ha approfondito tutti gli aspetti tecnici e funzionali della piattaforma spiegando che si tratta di una “soluzione completa che rispondere ad ogni esigenza in cantiere, sfruttando anche i vantaggi tecnologici del cloud.”
Tutti i vantaggi della piattaforma Nuron
La piattaforma cordless Nuron offre una risposta alle sfide quotidiane del cantiere mettendo a disposizione circa 70 attrezzi cordless che garantiscono le stesse performance delle soluzioni con cavo con il vantaggio della gestione da un’unica piattaforma che si serve di quattro batterie e due caricabatterie, intercambiabili con tutti gli strumenti Nuron.Questo importante aspetto comporta un'ottimizzazione del parco attrezzi, più produttivo ed efficiente, e una migliore gestione di tempo, risorse e lavoro sul campo.
Una soluzione che rivoluziona il modo di concepire il lavoro all’interno dei cantieri e permette alle aziende di incrementare in maniera esponenziale produttività ed efficienza, eliminando le difficoltà legate alla gestione delle diverse fonti di alimentazione e dei sistemi a batteria, con notevoli vantaggi in termini di costi e di tempo. Nuron permette di lavorare, infatti, con un’ampia gamma di attrezzi, dagli avvitatori a impulsi ai martelli demolitori, riducendo l’uso di batterie e caricabatterie ed eliminando il ricorso a strumenti che sfruttano altre fonti di alimentazione.
Tutto questo fornendo fino al doppio della potenza di piattaforme equivalenti da 18V e 20V grazie alla nuovissima interfaccia attrezzo-batteria.
La piattaforma risponde sia alle applicazioni più impegnative, come il taglio di tubi in acciaio con una troncatrice o la rottura di calcestruzzo con un martello demolitore da 20 kg, che a quelle più leggere, come l'avvitamento di viti per cartongesso o l'esecuzione di fissaggi seriali di metallo con avvitatori a impulsi.
Più sicurezza e produttività in cantiere
“L’edilizia è un ambito caratterizzato da numerosi rischi quando si tratta di sicurezza, ma anche da innumerevoli opportunità quando vengono adottati sistemi capaci di semplificare la vita in cantiere.” Afferma Alessandra Tovo, Project Manager Nuron di Hilti Italia“E Nuron è la soluzione che contribuisce a innovare in maniera davvero dirompente: garantire la salute degli operatori è per noi un must. Per questo abbiamo sviluppato nuove funzionalità, uniche sul mercato, che rendono i nostri strumenti ancora più sicuri. Ne è un perfetto esempio la smerigliatrice angolare da 125mm a batteria compatibile con Nuron.”Si tratta di una smerigliatrice cordless molto sottile, ma potente, che permette di svolgere i lavori più impegnativi di taglio, finitura e smerigliatura sfruttando la combinazione del motore brushless e delle batterie Nuron per un maggior numero di tagli per ciascuna carica e un incremento della produttività.
Una soluzione che unisce all'ergonomia ottimizzata la massima sicurezza grazie al comando tattile SensTech brevettato che sostituisce la tradizionale paletta meccanica e integra un blocco di sicurezza che spegne automaticamente l’attrezzo quando l’operatore stacca la mano. Inoltre, il nuovo 3D Active Torque Control elimina il rischio di contraccolpi, in qualsiasi direzione.
Si aggiunge, poi, il sistema di Riduzione delle Vibrazioni, che minimizza le vibrazioni mano-braccio, e la soluzione per la rimozione della polvere, che permette di lavorare in un ambiente pulito riducendo i tempi del cantiere.
In che modo Nuron contribuisce all’evoluzione IoT in edilizia?
Nuron porta la connettività e la digitalizzazione in cantiere contribuendo all'evoluzione dell'IoT in edilizia. In che modo? Minimizzando i tempi di fermo batteria ed eliminando le interruzioni in cantiere.
Kirsten Gabrio, spiega che “L’operatore è sempre informato con avvisi che segnalano quando le batterie necessitano di sostituzione. Ulteriore vantaggio di Nuron è la possibilità di monitorare in tempo reale lo stato del parco attrezzi, accedendo ai dati degli strumenti connessi, ad esempio per localizzare attrezzature mancanti o identificare attrezzi poco utilizzati o in esubero. Tra i dati rilevati troviamo anche informazioni come l'uso dell'attrezzo, la sede della ricarica e lo stato della batteria, per garantire agli operatori di lavorare sempre in condizioni ottimali. Queste informazioni possono infatti essere usate per inviare avvisi immediati laddove sia necessario un intervento. Inoltre, in combinazione con i servizi Hilti, come ON!Track e Fleet Management, i dati resi disponibili tramite la connessione al cloud possono essere utilizzati per individuare e analizzare interessanti insight. Le nostre batterie intelligenti sono il vero cuore della piattaforma: raccogliendo e trasferendo le informazioni degli strumenti, mettono davvero in collegamento diretto il cantiere e il Cliente. Le imprese possono così ridurre notevolmente il parco attrezzi, per ridurre i tempi di inattività e migliorare la gestione delle attrezzature, a favore della produttività”.
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[post_excerpt] => Hilti rivoluziona il modo di vivere i cantieri e li rende più performanti, sicuri, efficienti e digitali con Nuron, la nuova piattaforma cordless presentata in occasione di SAIE.
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[post_content] => Da pochi giorni la multinazionale Hilti ha cambiato la propria immagine e il proprio sito per essere ancor più riconoscibile e riconosciuta come leader di mercato.
Questo inizio d'anno ha portato per Hilti un importante cambiamento di look, che dal 2004 non veniva toccato a livello di immagine, di posizionamento e soprattutto di comunicazione.
Nel corso degli ultimi anni il mercato dell’edilizia si è evoluto e sono modificati parecchi parametri, primo fra tutti i target group a cui rivolgersi, l’avvento di nuove tecnologie che hanno fatto passo da giganti offrendo nuove opportunità di business, nuove geografie a cui Hilti si rivolge nel mondo e la strategia Corporate “Champion 2020”, che invita a creare valore sostenibile attraverso leadership e differenziazione.
Hilti è una realtà conosciuta per essere portavoce della migliore tecnologia attraverso prodotti, servizi e software di alta qualità, ma per distinguersi sempre più nel mercato, l’azienda ha deciso di rafforzare la propria immagine con un brand più emozionante che racconti la propria storia e con esperienze ancora più ricche, combinando sempre al meglio comunicazione tradizionale e digitale. Un cambiamento che ha l’obiettivo di portare il brand ad essere sempre più riconoscibile e riconosciuto come leader di mercato, con l’obiettivo di creare clienti entusiasti a cui rendere il lavoro sempre più semplice.
[caption id="attachment_584107" align="aligncenter" width="600"] Nuova e migliorata esperienza di navigazione per l'utente con il nuovo sito Hilti[/caption]
Con il lancio della nuova immagine, Hilti cambia anche la propria strategia di comunicazione, dapprima con il nuovo sito web, live dal 12 dicembre, che si presenta rinnovato non solo nell’aspetto estetico per sposare la nuova immagine di brand, ma anche nelle sue funzionalità, con molte aree che introducono importanti novità per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti. La nuova schermata profilo, che permette di accedere a tutte le informazioni più importanti da qualsiasi pagina del sito, le nuove pagine di prodotto, dove l’impostazione è stata completamente rinnovata, l’home page personalizzata in base ai dati di accesso dell’utente e il fatto che il sito è mobile responsive, ovvero navigabile da ciascun tipo di device garantendo sempre la stessa esperienza.
L’intero mondo della comunicazione Hilti si rinnova ed assume un nuovo aspetto con messaggi significativi, memorabili e consistenti, declinati in tutti i canali a cui Hilti si rivolge, dalla comunicazione tradizionale a quella digital attraverso il nuovo sito, i socials e il blog dedicato al mondo dell’ingegneria con un focus alle tematiche sismiche. Un nuovo modo, dunque, di esprimersi per essere semplici e concisi, collaborativi e proattivi, trasmettendo a tutti gli interlocutori Hilti un senso di energia e di passione.
[caption id="attachment_584108" align="aligncenter" width="600"] Aree dedicate alla formazione, ai servizi, alla vendita[/caption]
Una comunicazione che cambia il proprio visual con l’introduzione di un elemento grafico: la linea di differenza, una linea con angolo di 30°, rivolta verso l’alto e proiettata verso il futuro.
Anche il logo Hilti è stato rinnovato ed ha subìto un piccolo ma sostanziale cambiamento. Sono infatti cambiate le proporzioni e la spaziatura, con l’obiettivo di renderlo ancora più leggibile e riconoscibile. Novità grafiche che introducono anche nuovi colori di dettaglio in aggiunta al tradizionale e storico colore rosso Hilti, utilizzati nelle comunicazioni per esaltare delle particolarità.
Le immagini inserite nel materiale di comunicazione si evolvono e dall’iconico bianco e nero, assumono ora pieno colore per donare un look più fresco, moderno e contemporaneo, rappresentando i momenti di vera autenticità attraverso l’uso di colori naturali. Le immagini immortaleranno persone vere e situazioni reali proprio come nella vita e nel lavoro di tutti i giorni.
L’intero processo di rinnovamento dell’immagine riguarderà, a partire dal 2017, anche gli 80 Hilti Store presenti sul territorio che subiranno un profondo cambiamento per cogliere e valorizzare la nuova immagine aziendale.
Una nuova Brand Expression che oltre a identificare Hilti come leader nei prodotti, servizi e software ad alte prestazioni, ha l’obiettivo di rendere unica e diversa l’azienda, per creare valore aggiunto e rafforzare ciò che rappresenta l’azienda: l’innovazione.
[caption id="attachment_584109" align="aligncenter" width="557"] Raffaella Calò, Digital & Brand Marketing Manager Southern Europe[/caption]
Grande soddisfazione da parte di Hilti: “Credo fortemente in questo nuovo percorso che l’azienda ha deciso di intraprendere a livello Globale. Siamo un marchio forte, solido, riconosciuto e presente in 120 Paesi - 5 continenti, che conta 23.000 collaboratori, 200.000 contatti clienti al giorno, lanciamo circa 60 nuovi prodotti all’anno ma avevamo la necessità di rinfrescare la nostra immagine e dare un nuovo posizionamento al brand per essere a tutti gli effetti proiettati verso il futuro, confermandoci leader nel mercato dell’edilizia, continuando a creare con passione clienti entusiasti e a costruire un futuro migliore” ha dichiarato Raffaella Calò, Digital & Brand Marketing Manager Southern Europe.
Naviga il nuovo sito www.hilti.it
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[post_content] => Il 2016 si è aperto, per Hilti, con una grande novità: il nuovo servizio “Hilti Tool Service” che garantisce la riparazione dell’attrezzo e la riconsegna entro 3 giorni dal suo ritiro.
Un’offerta innovativa che solo Hilti, ad oggi, è in grado di proporre ai propri clienti, riconfermando ancora una volta la propria leadership nello sviluppo, fabbricazione e distribuzione di prodotti di alta qualità per i professionisti del mercato delle costruzioni e delle ristrutturazioni. Fedele alla propria mission nell’essere sempre un partner qualificato in grado di fornire il meglio in fatto di tecnologie, servizi ed innovazioni.
Hilti raggiunge standard qualitativi ineguagliabili e con “Hilti Tool Service” è in grado di rispondere, con rapidità, alle esigenze e problematiche del cliente.
Il servizio di riparazione degli attrezzi, già fiore all’occhiello tra le proposte di Hilti, viene oggi maggiormente potenziato con Hilti Tool Service, un servizio di altissimo livello che conferma in 3 parole la sua straordinaria unicità: rapidità, semplicità e garanzia. L’attrezzo viene, infatti, riconsegnato riparato entro 3 giorni dal ritiro per il Nord e Centro Italia ed entro 5 giorni per il Sud Italia e le Isole. In caso di superamento dei tempi previsti, Hilti si farà carico completamente del costo di riparazione.
Usufruire di questa importante novità di Hilti è semplice: basta un solo click sul sito Hilti o una telefonata al Servizio Clienti comunicando il numero di matricola dell’attrezzo, ed Hilti sarà a vostra disposizione inviandovi un corriere che effettuerà a domicilio o in cantiere il ritiro e la consegna del prodotto riparato.
Da oggi, acquistando un attrezzo Hilti, si potrà usufruire immediatamente dei vantaggi unici ed esclusivi del nuovo servizio: dalla copertura sulle riparazioni senza alcuna spesa fino a 3 anni dall’acquisto, valida sia per le parti soggette ad usura e per le spese di trasporto, ai costi di riparazioni entro un limite massimo di spesa allo scadere della copertura, fino alla garanzia a vita del costruttore. I difetti di fabbricazione saranno infatti a carico di Hilti sino a disponibilità storica delle parti di ricambio. Hilti Tool Service offre inoltre al cliente, a seguito di ogni riparazione a pagamento, una copertura senza spese per ulteriori 3 mesi, con esclusione dei sistemi di taglio pesante e delle troncatrici, per i quali viene applicata la garanzia del produttore sulle parti sostituite.
Alte prestazioni ed innovazione sono gli elementi caratterizzanti del servizio riparazione: dalla richiesta attraverso il numero verde fino alla spedizione, l’intero processo viene supportato e seguito con mezzi informatici tecnologicamente avanzati. Tutto ciò per ridurre al minimo il fermo attrezzo e garantire al cliente una continuità nel lavoro. Per assicurare sempre uno standard qualitativo di alto livello ed una risposta immediata, il team del Centro Riparazioni di Hilti è composto da una squadra di tecnici specializzati costantemente aggiornati che intervengono sugli attrezzi seguendo le normative internazionali UNI EN ISO 9001.
E’ per questo che ogni cliente può affidarsi con estrema tranquillità al servizio riparazioni Hilti, con la certezza di poter lavorare in cantiere con un attrezzo efficiente e sicuro per ottenere la massima operatività.
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[post_content] => Questo anche grazie i continui e cospicui investimenti nella sperimentazione e nella ricerca di soluzioni in grado di garantire i più elevati standard di sicurezza: qualità totale e innovazione costante sono i due principi guida in Hilti.
Sin dalla fase della progettazione, punto di partenza del processo edilizio, Hilti supporta il progettista fornendogli consulenze tecniche per la progettazione.
Il tutto grazie a Tecnici specializzati in grado di affiancare progettisti e professionisti del settore per la scelta delle soluzioni più idonee.
Tutti i prodotti e le soluzioni Hilti sono precedute da un’attenta analisi delle esigenze del mercato e mirano al raggiungimento dei più elevati standard qualitativi.
I ricercatori Hilti sono quotidianamente impegnati nella realizzazione di simulazioni numeriche e prove sperimentali per testare il comportamento degli stessi nelle più gravose condizioni al contorno.
A titolo di esempio, il comportamento degli ancoranti strutturali (chimici e meccanici) è stato verificato nel caso di esposizione:
- al fuoco secondo diverse curve di sviluppo dell’incendio;
- a carichi dinamici di vario tipo (fatica, shock, sismici);
- alla corrosione, ecc.
La sperimentazione degli ancoranti strutturali si esegue in condizioni di calcestruzzo fessurato e non, così come su differenti tipologie di materiale di base.
E’ possibile quindi individuare gli ancoranti strutturali che rispondono, ad esempio, ai requisiti di resistenza a sisma.
Anche per i sistemi di supporto per impianti, la sperimentazione affronta le problematiche di:
- resistenza a carichi dinamici (sismici)
- resistenza al fuoco.
In tal caso non si tratta solamente di considerare, ad esempio, la resistenza a sisma dei fissaggi, ma si rende necessaria una valutazione della resistenza a sisma delle staffe di supporto degli impianti. Laddove il sisma comprometta la funzionalità di un impianto è necessario intervenire in modo opportuno con controventi o con supporti intelaiati.
La vulnerabilità di un edificio va valutata anche sotto il profilo impiantistico, non più soltanto strutturale.
Il Servizio Tecnico è in grado di effettuare consulenze o progettazioni anche per applicazioni di ferri di ripresa post-installati con resine chimiche, o nel caso di realizzazioni di solai misti acciaio calcestruzzo con connettori a taglio ad elevata duttilità.
La documentazione tecnica sia in ambito strutturale che impiantistico, unitamente alle competenze tecniche degli ingegneri del Servizio Tecnico e a prodotti di assoluta qualità, costituiscono un pacchetto decisamente prezioso ed apprezzato dai professionisti del settore. Insomma, Hilti rappresenta una garanzia sul lavoro.
*ing. Alberto Casagrande
Responsabile Servizio Tecnico
Hilti Italia S.p.A.
Per ulteriori informazioni
www.hilti.it
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[post_excerpt] => Il Gruppo Hilti è riconosciuto a livello internazionale tra le società leader nello sviluppo di prodotti e soluzioni ad elevato valore aggiunto per il settore delle costruzioni.
Hilti è oggi leader di mercato dei sistemi di fissaggio e demolizione per l’edilizia.
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[post_content] => Hilti con il suo slogan “Making Construction Better” fornisce all’industria mondiale delle costruzioni e dell’energia, prodotti, sistemi, software e servizi tecnologicamente avanzati.
Riconosciuto in tutto il mondo, il Gruppo Hilti è presente in Italia da oltre 70 anni con 70 Hilti Store, restando sinonimo di relazioni dirette con i Clienti, qualità e innovazione.
Software e soluzioni digitali Hilti
Fleet Management: il servizio che consente agli utenti di gestire il proprio parco attrezzi in modo più efficiente, monitorando l'uso e lo stato della manutenzione degli strumenti così da ridurre i costi e migliorare la produttività.
ON!Track: il sistema per la gestione e il monitoraggio degli attrezzi e dei beni in magazzino, sia in cantiere che in viaggio.
Fieldwire: l'innovativo software per organizzare e controllare i lavori in cantiere. Permette ai team l'accesso alle informazioni di progetto da qualunque dispositivo e ogni luogo, includendo anche la possibilità di condividere documenti in tempo reale.
Prodotti Hilti
Nuron
Fra i prodotti Hilti, Nuron è la piattaforma cordless, basata su un sistema a batteria da 22V, che unifica tutte le applicazioni richieste, dalle più leggere alle più pesanti, eliminando la necessità di fonti diverse di energia.
Grazie a un'interfaccia di batteria completamente riprogettata e componenti elettronici a tenuta di umidità e polvere, gli attrezzi Nuron attestano performance eccellenti.
Inoltre, tutti gli attrezzi e i caricabatteria sono intercambiabili, ottimizzando e riducendo i costi.
Esoscheletro
Gli esoscheletri edili di Hilti, come l'EXO-S e l'EXO-T-22, sono progettati per offrire un aiuto concreto durante i lavori edili, riducendo la fatica e lo stress fisico.
L'EXO-S è un esoscheletro da spalla che allevia l'affaticamento delle spalle e del collo, ed è pensato per operazioni che riguardano la parte del corpo superiore al livello delle spalle.
L'EXO-T-22 è invece pensato per diminuire il rischio di mal di schiena, offrendo un bilanciatore per attrezzi che distribuisce attivamente il peso, rendendo più confortevoli le applicazioni di demolizione e foratura pesante.
MT - Sistema di staffaggio per supporti impiantistici
Si tratta di un innovativo sistema di supporto modulare, ideato per semplificare la progettazione, il montaggio e l’assemblaggio di vari impianti. Può essere impiegato con tubi di scarico dell'acqua, condotti di refrigerazione, tubi di ossigeno negli ospedali, canaline elettriche o tubi di ventilazione.
Rappresenta una soluzione leggera e adattabile per sospendere le installazioni dai soffitti, fissarle a terra o attaccarle alle pareti, garantendo massima produttività, sicurezza e sostenibilità.
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Info dalle aziende - Hilti a Global Elevator Exhibition: soluzioni e investimenti - INFOBUILD