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PENETRON® STANDARD è un formulato cementizio, costituito da cemento, sabbia quarzifera e speciali componenti chimici attivanti in grado di fornire un'efficace e permanente impermeabilizzazione per cristallizzazione, con protezione delle strutture in calcestruzzo interrate.
I suoi speciali additivi chimici si combinano con i componenti del calcestruzzo per formare a contatto con l'acqua una struttura cristallina filiforme che sigilla i capillari, i piccoli vuoti e le microfessurazioni.
E' disponibile in tre tipologie: PENETRON Standard - B, PENETRON Standard – S e PENESEAL FH.
Penetron Standard nella sua applicazione in “boiacca”[/caption]
Applicazioni tipiche:
Prima del trattamento, i pori e i capillari nel calcestruzzo non trattato sono soggetti alla penetrazione dei contaminanti, inoltre superficialmente la formazione di polvere di calcestruzzo è continua.
Dopo il trattamento Peneseal FH penetra nello strato corticale del calcestruzzo e reagisce con la calce libera e gli alcali della matrice per formare una massa solida che blocca i pori e i capillari e sigilla in modo permanente il calcestruzzo.
Peneseal FH è un effettivo agente di curing che controlla le fessurazioni e le crepe da ritiro igrometrico nei calcestruzzi di nuova realizzazione, avendo anche un effetto stabilizzante della superficie con una significativa riduzione delle microfessurazioni.
Peneseal FH sigilla chimicamente il calcestruzzo, bloccando l’umidità e permettendo una maturazione più uniforme. Promuovendo una maggiore completezza del processo di idratazione permette al calcestruzzo di raggiungere più facilmente le resistenze progettate ed eventualmente di migliorarle; inoltre, ne incrementa la resistenza e la durabilità con un processo di indurimento e rafforzamento delle particelle.
Il calcestruzzo è protetto dal danneggiamento e dal deterioramento grazie alle caratteristiche prestazionali che aumentano la densità e sostanzialmente anche la resistenza all’abrasione ed all’impatto delle superfici trattate. Una sola applicazione assicura una resistenza chimica efficace alla maggior parte degli acidi organici, alcali, sali, olii, grassi, ed altri contaminanti superficiali.
Peneseal FH garantisce una superficie antipolvere tramite una reazione chimica interna con i sali del calcestruzzo. Con il suo effetto altamente indurente delle superfici riduce l’usura e la conseguente produzione di polvere. I test di resistenza all’abrasione effettuati dimostrano che il calcestruzzo trattato con Peneseal FH ha evidenziato un incremento di resistenza all’usura di circa l’80%.
Applicazioni tipiche:
La realizzazione del lotto 1B consente il raggiungimento del sito espositivo Expo 2015 ai flussi di provenienza extraurbana diretti alla porta Est del sito espositivo.
Il nuovo sistema di viabilità completerà il collegamento Molino Dorino-A8 e il nuovo svincolo di Cascina Merlata sull’autostrada A4.
Il livello di falda è a circa – 10.00 ml quindi nell’ambito delle strutture interrate della GALLERIA BOCCIONI, appartenente alla viabilità sopradescritta, si è utilizzato il sistema di impermeabilizzazione Penetron®, posato con modalità particolari per garantire la tenuta non solo nel massivo, ma anche in corrispondenza di tutti i giunti ed i punti di singolarità dei getti dei vari corpi d’opera.
Penetron® è un calcestruzzo impermeabile, prodotto a base cementizia per l’impermeabilizzazione e la protezione integrale del calcestruzzo per cristallizzazione.
Si tratta di un formulato cementizio, costituito da cemento, sabbia quarzifera e speciali componenti chimici attivanti in grado di fornire un’efficace e permanente impermeabilizzazione per cristallizzazione, con protezione delle strutture interrate.
I suoi speciali additivi chimici si combinano con i componenti del calcestruzzo per formare a contatto con l’acqua una struttura cristallina filiforme che sigilla i capillari, i piccoli vuoti e le microfessurazioni. Ideale anche per la costruzione di parcheggi interrati.
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Degrado invasivo di struttura sottoposta a cicli di gelo-disgelo
La tematica della durabilità del calcestruzzo nelle varie classi ambientali di esposizione è sempre di interesse primario, soprattutto in fase di gara in miglioria quando progettisti e imprese sono alla ricerca di soluzioni tecnologiche innovative che possano assicurare un miglior punteggio tecnico, in relazione ad una migliore prestazione del mix design di riferimento, che superi le indicazioni minime di classe di resistenza, contenuto di cemento, rapporto acqua/cemento, contenuto di aria aggiunta e spessore del copriferro, definite dalla Norma Europea UNI EN 206 e dalla norma UNI 11104.
Il degrado delle strutture in esercizio dipende anche dalle variazioni termiche che possono causare dilatazione o contrazione del conglomerato cementizio e in una struttura iperstatica l’impedimento a libera contrazione provoca la comparsa di stati tensionali di trazione e pertanto la comparsa di fessurazioni. Le oscillazioni della temperatura intorno a 0°C causa l’incremento della pressione dell’acqua presente nei pori capillari della matrice in calcestruzzo provocando tensioni, sia nella pasta cementizia che negli aggregati, e inoltre l’abbassamento al di sotto degli 0°C trasforma l’acqua liquida in cristalli di ghiaccio con un aumento del volume di circa il 9%, questo fenomeno noto come “adsorbimento” dipende da legami di tipo solido-vapore, ed è in funzione della porosità residua presente nel calcestruzzo e dei macrovuti prodotti dalla posa in opera e compattazione del getto. Quando inizia a formarsi il ghiaccio all’interno dei pori capillari l’acqua super-raffreddata (termodinamicamente instabile) tende a muoversi verso altri pori capillari al fine di ristabilire l’equilibrio, provocando una contrazione della matrice cementizia e l’insorgere di pressioni idrauliche che dipendono dalle diverse concentrazioni di ioni alcalini. La presenza di clima rigido caratterizzato da cicli di gelo disgelo (classe di esposizione XF) può causare un degrado importante alle strutture in calcestruzzo esaltato dall’utilizzo di agenti disgelanti.
La soluzione più classica alla problematica della gelività è costituita dall’inserimento nel mix design del CLS di additivi aeranti, per “stabilizzare” il contenuto d’aria presente nell’impasto, tramite la formazione di un sistema omogeneo di microbolle che consenta alla pressione dell’acqua liquida, generata dalla formazione del ghiaccio nella porosità residua, di scaricarsi prima di superare la resistenza del materiale, innalzando la soglia di saturazione critica. L’utilizzo di un calcestruzzo “aerato” tuttavia, in base all’esperienza comune emersa negli anni, causa una notevole oscillazione delle resistenze, per mancanza di costanza e stabilità del sistema di microbolle, amplificata dalle usuali pratiche di mescolazione, trasporto e messa in opera dei calcestruzzi. Il test di misurazione precisa dell’aria alla consegna inoltre, il porosimetro (prova conforme alla UNI EN 12350-7), non fornisce una misura della corretta o non corretta distribuzione dell’aria stessa (come ad esempio l’AVA, air void analizer, secondo ASTM C457) ma una generica misura totale dell’aria presente.
Effetto dei cicli di gelo disgelo nella perdita di massa della pasta cementizia superficiale in un mix design a “bassa resistenza al gelo” (secondo Norma SIA 262/1-C)
Effetto del “self healing” in una fessurazione con la tipica crescita cristallina insolubile dei CSH.
La Norma UNI 11104 (Calcestruzzo Specificazione, prestazione, produzione e conformità - Istruzioni complementari per l’applicazione della EN 206” – “Nota a) - prospetto 5”) consente comunque una alternativa nell’approccio progettuale, utilizzando prodotti nuovi ed evoluti: “Quando il calcestruzzo non contiene aria aggiunta, le sue prestazioni devono essere verificate rispetto ad un calcestruzzo aerato per il quale è provata la resistenza al gelo/disgelo, da determinarsi secondo UNI CEN/TS 12390-9*, UNI CEN/TR 15177 o UNI 7087, per la relativa classe di esposizione.”
Gli additivi “idrofilici” come il PENETRON® ADMIX, anche noti come cristallizzanti, a provata efficacia del fenomeno di cicatrizzazione noto come “self healing”, sono una alternativa valida per garantire un calcestruzzo resistente all’entrata dell’acqua (PRAH, permeability-reducing admixture for hydrostatic conditions) e ai cicli di gelo disgelo nella vita utile di esercizio dell’opera. In presenza d’acqua, nel calcestruzzo indurito, l’additivo PENETRON® ADMIX promuove in maniera sistematica la formazione di silicati di calcio idrati (CSH - catalizzazione dell’elemento solubile della matrice in calcestruzzo), tramite un meccanismo simile a quello che governa la formazione degli idrosilicati durante l’idratazione del cemento Portland nella miscela fresca, ma differito nel tempo che favorisce la chiusura “irreversibile” di fessurazioni e porosità residua.
Il silicato tricalcico presente nella pasta di cemento reagisce quindi con l’acqua e con il “promotore cristallino” (miscela proprietaria di aggiunte minerali inorganiche che nel caso di PENETRON® vanta una esperienza trentennale) a fornire ulteriori fasi minerali sigillanti che promuovono legami “self healing” stabili, con accertato ripristino della prestazione meccanica. Un “self sealing” autogeno, cosiddetto naturale, lo possiede qualsiasi calcestruzzo, anche la Portlandite (CaOH2), che può essere presente in ragione anche del 20%-30% nella pasta di cemento idratata, reagisce con l’anidride carbonica disciolta nelle acque minerali (quindi in tutte le acque naturali) a sviluppare carbonato di calcio (CaCO3), a sua volta un minerale sigillante, ma la cui stabilità dipende molto di più dalla temperatura, pH e concentrazione di CO2 dell’acqua, con limiti di apertura della fessura e limiti di gradienti idraulici, che molteplici studi negli ultimi venti anni, hanno catalogato come una mera sigillatura ad intasamento ovvero “self sealing”, piuttosto che una verificata guarigione “self healing” con rinnovamento della prestazione meccanica.
Vi riportiamo quindi le “prove di comparazione” eseguite con il severo test di Resistenza ai cicli gelo e disgelo in presenza agenti disgelanti, secondo la Norma Svizzera SIA 262/1 allegato C, condotte dal laboratorio IMM SA (Istituto Meccanica dei Materiali SA di Grancia) accreditato secondo Norma ISO 17025 per la verifica di miscele con requisiti di “elevata resistenza”:
La comparazione nei due mix design della perdita della massa totale, in seguito ai diversi cicli 0-6, 7-14, 15-28, consente di valutare entrambi i calcestruzzi come ALTA RESISTENZA AL GELO.
Precisiamo che il calcestruzzo additivato con PENETRON® ADMIX, proprio per le caratteristiche “reattive nel tempo” dell’additivo idrofilico in presenza d’acqua anche in pressione, è stato maturato 28 giorni in acqua in condizioni standard, a cicli di asciutto - bagnato con acqua in pressione a 5 bar, al termine di tali cicli, le superfici dei campioni da esporre alla soluzione salina sono state idropulite con getti d’acqua in pressione a 100 bar, come meglio descritto nel relativo rapporto di prova che è disponibile per il download a seguito della compilazione del form.
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[post_content] => Penetron è stato riconosciuto dalla Comunità Europea come partner industriale innovativo PRODUCT KEY INNOVATOR del progetto ReSHEALience. Il nostro additivo PENETRON ADMIX infatti ha aumentato la durabilità degli UHDC (Ultra high durability concrete) e le prestazioni a lungo termine in condizioni ambientali estremamente aggressive con il fenomeno del “Self-Healing” l’autocicatrizzazione del calcestruzzo nel tempo.
L'obiettivo principale del progetto ReSHEALience è quello di sviluppare un calcestruzzo ad altissima durabilità (UHDC) e una metodologia di progettazione basata sulla valutazione della durabilità (DAD) per le strutture, per migliorare la durabilità e prevedere prestazioni a lungo termine in condizioni di esposizione estremamente aggressiva (EAE): corrosione indotta da cloruro (XS), attacco chimico (XA).
Il calcestruzzo fibrorinforzato ad altissime prestazioni ha quindi nuove caratteristiche di reattività nel tempo, per la cristallizzazione dell’elemento solubile e la sistematica promozione del “Self-Healing” per la protezione dell’ambiente alcalino. I progetti pilota rilevanti in tutta Europa sono 6 e riguardano le strutture marine e le infrastrutture per gli impianti di energia geotermica/biomassa, le cui gravi condizioni mettono a dura prova le prestazioni, portando ad un rapido deterioramento e accorciando la durata della vita utile, con conseguenti miliardi di euro spesi ogni anno in riparazioni.
Esempio di progetto pilota 3 (XS, TRL7) - Attacco indotto dal Mar Mediterraneo
Durevole sostituto delle tradizionali zattere in legno. A Valencia (Spagna) è stata fatta galleggiare una zattera TRL7 540m2 UHDC monitorata con misurazione continua della deformazione delle travi, alcune delle quali sono progettate per subire microfessurazioni in esercizio per valutare il livello di autoriparazione raggiunto con diverse miscele di calcestruzzo.
Le seguenti attività sono state svolte per il raggiungimento dell’obbiettivo finale:
Il progetto è stato coordinato dal Politecnico di Milano e pienamente finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 con un periodo di studi e ricerca sul campo di 5 anni.
Nella sezione “Dissemination” potete trovare le numerose pubblicazioni scientifiche ufficiali redatte in base ai risultati delle sperimentazioni dei progetti pilota.
La costanza delle prestazioni garantite dal nostro additivo nei confronti dei numerosi mix design utilizzati nelle diverse regioni Europee, sotto la supervisione e il controllo di prestigiose università ed enti di ricerca è un dato di fatto che ci rende orgogliosi della nostra tecnologia.
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[post_content] => Il calcestruzzo proiettato, noto anche come “spritz beton” in tedesco o “shotcrete” in inglese, fa parte della categoria dei calcestruzzi speciali e si può definire come conglomerato a base cementizia indirizzato pneumaticamente ad alta velocità su di una superficie. Dal punto di vista normativo è assimilabile ad un calcestruzzo gettato in opera e come tale deve essere progettato. A differenza del calcestruzzo ordinario però, non necessita di casseformi, consentendo getti dalle forme più disparate o dalle configurazioni geometriche complesse tramite proiezione del conglomerato a presa rapidissima con macchine spruzzatrici speciali. Per realizzare uno spritz beton vanno utilizzati dei mix design particolari, tipicamente caratterizzati da un’elevata percentuale di cemento, basso rapporto acqua-cemento, ridotto diametro dell’aggregato (formato generalmente anche solo da diverse grammature di sabbie) e additivi acceleranti di presa.
La tecnologia per la messa in opera del calcestruzzo proiettato è nata nel 1911 negli USA ed è stata introdotta in Europa nel 1920. A seconda delle modalità di introduzione dell’acqua nella miscela, si distinguono due procedure di applicazione, per via secca e per via umida.
Nella modalità per “via secca” gli ingredienti asciutti (cemento, aggregato e eventuali aggiunte) vengono trasportati in una tubazione fino alla lancia (l’apparecchio di spruzzaggio), dove vengono aggiunti l’acqua e gli acceleranti. Nel sistema per “via umida”, invece, gli aggregati già miscelati con l’acqua vengono trasportati nella tubazione ed è soltanto l’additivo accelerante che viene aggiunto nella lancia, in una conduttura separata dalla pompa principale. In entrambe le modalità il conglomerato subisce un’accelerazione per mezzo di aria compressa prima di uscire dalla lancia.
Tutte e due le tipologie di applicazione del calcestruzzo prevedono sempre una certa quantità di “sfrido”, ossia la quantità di materiale che rimbalza anziché aderire al supporto e che può dipendere dall’abilità dell’operatore, dall’angolo di proiezione, dal rapporto acqua/cemento, dalla distanza tra supporto e lancia, dalla velocità di proiezione (quindi dalla quantità di aria compressa), dal contenuto di cemento e/o dalla granulometria dell’aggregato ed è amplificato dalla tecnica per “via secca”. Comprensibilmente, uno sfrido elevato costituisce una perdita economica per l’impresa, nonché una perdita delle caratteristiche originarie del conglomerato cementizio.
I componenti di base di un calcestruzzo proiettato sono gli stessi di un calcestruzzo ordinario, tuttavia vi sono alcune differenze sostanziali, soprattutto nei dosaggi e nella granulometria dell’aggregato:
Che si tratti di un rivestimento riempitivo, protettivo, consolidante o strutturale autoportante, realizzati su opere underground in genere, anche in presenza di contropressioni o soggetta ad aggressioni chimico-fisiche, spruzzati in opera per via secca o umida, non si può prescindere da una matrice cementizia impermeabile e durevole nel tempo. Spessore, resistenze meccaniche, resistenze agli aggressivi chimici o al dilavamento rappresentano variabili rilevanti per la scelta dei componenti e dei dosaggi all’interno del mix design, senza trascurare però caratteristiche come l’impermeabilità e la durabilità, anche in contesti di controspinta capillare di acqua.
L’inserimento del PENETRON® ADMIX, additivo idrofilo in polvere a base di microcementi Portland e principi reattivi proprietari, in mix design con un alto contenuto di cemento per applicazioni in ambienti particolarmente umidi e presenza di acqua anche in spinta, garantisce una continua densificazione della matrice nel tempo, grazie all’effetto della post-cristallizzazione dell’elemento solubile. Questa esclusiva capacità di auto-riparazione (“self-healing”) delle fessure fino a 0,4 mm di ampiezza, che permane durante tutta la vita utile di esercizio del manufatto, si riattiva ogniqualvolta vi sia presenza di umidità, rende il calcestruzzo impermeabile e lo protegge dagli agenti aggressivi. Questa tecnologia è particolarmente indicata per le caratteristiche della matrice dello Spritz: alta porosità residua, aria inglobata, riprese di getto naturali tra i vari strati, il calcestruzzo proiettato infatti non è messo in opera con l’adeguata vibrazione e continuità di un getto in calcestruzzo tradizionale.
Test ufficiali condotti in numerosi applicazioni pubbliche dimostrano come la post-cristallizzazione dell’additivo PENETRON® ADMIX migliori sensibilmente le prove di impermeabilità in pressione (secondo la UNI EN 12390/8) condotte sulle carote prelevate dal rivestimento in condizioni di integrità delle stesse, così come anche su carote fessurate fino ad una ampiezza di 0,4 mm in cui viene comprovata l’attività di “self healing” autocicatrizzazione nel tempo e relativa chiusura delle stesse fessurazioni con la riduzione a zero del flusso d’acqua (Il caso della Galleria Paradiso – Opere autostradali in calcestruzzo).
Le applicazioni tipiche sono divise in due campi applicativi:
I mix design PENETRON® per il calcestruzzo proiettato necessitano di acceleranti solo alkali-free, cementi Portland con quantitativi minimi prefissati a metro cubo, idonea curva-fuso granulometrico degli inerti, additivi iperfluidificanti e fibre di rinforzo specifici. La lavorazione in fase di compattazione deve essere eseguita da operatori specializzati con l’esecuzione di più strati ben costipati, maturati in tempi opportuni, in modo da sovrapporre i riporti per ridurre le fessurazioni e dedicando particolare attenzione alla maturazione umida.
Lo spritz beton viene utilizzato moltissimo nelle opere in sotterraneo come Tunnel, metropolitane, condotte, canali, etc. Molte delle nostre gallerie ammalorate vengono ripristinate con layer di ricostruzione parziali, con o senza integrazione di armatura, tramite calcestruzzo proiettato. L’impermeabilità intrinseca e reattiva nel tempo di queste stratificazioni di risanamento è molto importante soprattutto nelle condizioni in cui non sia possibile realizzare la classica impermeabilizzazione continua confinata in PVC.
Lo spritz beton è anche molto utilizzato nella rifodera-ricostruzione anche ad alto spessore di canali a cielo aperto e opere idrauliche, in cui la velocità di esecuzione nella proiezione di masse voluminose di conglomerato e l’economicità della miscela da parte di un impianto di betonaggio certificato rispetto ai classici sacchi premiscelati permettono all’impresa esecutrice di essere altamente competitiva per i costi finali del risanamento.
Lo spritz beton inoltre consente la realizzazione di manufatti “eclettici” e ad alto profilo architettonico grazie alla plasmabilità della tecnologia come laghetti-piscine artificiali su terreno costipato e sagomato in getto unico e continuo. In cui la velocità di realizzazione e la conformazione delle geometrie metterebbe in difficoltà la carpenteria e il calcestruzzo tradizionale.
Un materiale quindi altamente innovativo, sempre più utilizzato in mercati che potrebbero apparire di “nicchia”, eseguito con professionalità nelle fasi di progettazione e realizzazione, che regala un valore aggiunto alle imprese esecutrici per una committenza esigente e di livello.
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[post_content] => PENETRON STANDARD è una miscela cementizia ecologica in polvere, “idrofila” ad effetto cristallizzante, composta da cemento portland, sabbia silicea fine e molteplici agenti proprietari attivi, da miscelare con acqua ed applicare in boiacca, a pennello, spazzolone o a spruzzo, per la protezione anticorrosiva dei ferri d’armatura, l’impermeabilizzazione integrale del calcestruzzo, la sigillatura di microfessurazioni in crescita cristallina (self healing) e la protezione da molteplici aggressioni chimiche (disponibile nella versione grigia e bianca-WHITE).
La natura idrofila della tecnologia rende questo materiale idoneo e funzionale per la manutenzione di opere interrate e/o idrauliche sottoposte a significative aggressioni chimico-fisiche, a severe condizioni ambientali ed elevata spinta idrostatica positiva e negativa. PENETRON STANDARD migra profondamente nella porosità residua del calcestruzzo, sfruttando l'elemento solubile della matrice e crea una post-cristallizzazione insolubile in presenza di umidità o acqua.
L'azione impermeabilizzante è interna così come la funzione di ri-alcalinizzazione del supporto, e fusione in un corpo unico di eventuali strati di ricostruzione fresco su fresco. PENETRON STANDARD infatti può essere utilizzato anche come efficace passivante delle armature e come primer di collegamento con la malta di pareggiamento. La crescita cristallina superficiale lo rende idoneo a resistere ad aggressioni chimiche severe (contatto continuo con pH da 3 a 11) e a classi di esposizione con cicli di bagnato-asciutto e gelo e disgelo. Il trattamento deve essere tuttavia lasciato a vista e non è compatibile con pitturazioni sintetiche di varia natura. Penetron Standard è un materiale certificato CE secondo la 1504-2, 1504-3 e 1504-7.
Trattamento per il contatto chimico: depurazione, fognature, digestori

Riparazioni in controspinta: opere interrate in edilizia civile e industriale

Applicazione in Tunnel e gallerie: stradali e ferroviarie

Applicazione su New Jersey: durabilità manufatti esposti
Opere idrauliche: canali a cielo aperto, effetto self healing” sulle parti ricostruite
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A Buccinasco, in zona Navigli alle porte di Milano, è in costruzione l’Eco Villaggio Lops, nuovo progetto abitativo realizzato in collaborazione tra le divisioni di Lops Holding.
Al centro del progetto il benessere abitativo a 360°grazie all’utilizzo di tecnologie innovative per la sicurezza e il comfort, impianti domotici di ultima generazione che semplificano la gestione delle varie funzioni nei singoli appartamenti e nelle aree comuni, gestibili anche da remoto e la realizzazione di spazi comuni per facilitare la socializzazione degli abitanti.
Il tutto con massima attenzione all’efficienza energetica, gli appartamenti saranno infatti in classe energetica A4 grazie a precise scelte impiantistiche e all’utilizzo delle fonti rinnovabili, tra cui un impianto fotovoltaico condominiale.
L’eco villaggio si inserisce nell’enorme parco di Buccinasco di 500.000 mq, che ospita tre laghetti al suo interno, e assicura una serie di utili servizi per i cittadini, dalle infrastrutture ai trasporti.
Gli acquirenti potranno anche avvalersi del supporto di progettisti e di consulenti presenti nel distretto del design Lops Arredi, per la scelta degli arredi e la personalizzazione degli spazi.
Nel complesso l’eco condominio comprende 4 eleganti palazzine realizzate con finiture di pregio, per un totale di 90 abitazioni di varie metrature, dai bilocali agli attici con terrazzo e sottotetti.
Penetron® Admix è l’elemento più importante del Sistema: viene aggiunto come additivo al “mix design” del calcestruzzo in fase di confezionamento, per garantire un’impermeabilizzazione integrale, capillare e attiva nel tempo della matrice strutturale. Si tratta di una tecnologia innovativa che, grazie all’esclusiva formulazione di componenti reattivi, diminuisce sensibilmente la permeabilità del calcestruzzo e le fessurazioni per eccessivo gradiente termico o per ritiro igrometrico contrastato, ottimizzando le caratteristiche prestazionali della matrice e la durabilità dell’opera appunto “fin dal principio”.
Il comportamento dell’additivo di “self healing” del calcestruzzo rimane attivo nel tempo veicolo umidità-acqua presente nelle strutture interrate e nelle opere idrauliche e garantisce la tenuta impermeabile.
Una volta definita la prestazione impermeabile della matrice in calcestruzzo si procede alla definizione della “vasca impermeabile” nella sua interezza, e quindi allo studio delle fasi realizzative e delle campiture strutturali. Il personale tecnico specializzato della Penetron Italia s.r.l., distributore nazionale esclusivo del Sistema, fornirà le soluzioni ottimali per i particolari costruttivi di riferimento: giunti di costruzione-ripresa di getto, giunti di frazionamento-fessurazione programmata, giunti strutturali e di adeguamento antisismico, elementi passanti, distanziali-tiranti dei casseri, etc. adottando le migliori tecnologie disponibili sul mercato per la tenuta dei dettagli critici (Accessori complementari del Sistema Penetron® Admix).
Nello specifico sono stati realizzati 3.558,57 mc. di cls impermeabile addittivati con Penetron Admix® tra platea e pareti verticali interrate.
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[post_content] => Prospecta Formazione, in collaborazione con Penetron, propone il convegno accreditato "Calcestruzzi autoriparanti per l’incremento della durabilità delle strutture in cemento armato"
Il convegno tratta temi riguardanti la durabilità delle opere in cemento armato, l’impermeabilizzazione del calcestruzzo, l’incremento della vita utile di strutture poste anche in condizioni climatiche sfavorevoli (acque marine, cicli severi di gelo-disgelo).
Grazie alla collaborazione con numerosi atenei e aziende partner coinvolte nel progetto Horizon2020 sono illustrati i risultati ottenuti, esponendo dati scientifici e teorici, le proprietà dei materiali utilizzati ed infine un’ampia rassegna di case history ed esempi applicativi della tecnologia a situazioni e problematiche molto diffuse e comuni.
Programma del convegno:
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La durabilità delle opere in calcestruzzo è regolamentata da una documentazione normativa importante a cui si aggiungono i recenti documenti parti 1 e 2 della UNI 11417 relativi, per l'appunto, ai “requisiti di durabilità”.
La prima parte mette in relazione requisiti e fenomeni di degrado del calcestruzzo e delle armature, mentre nella seconda parte sono riportate indicazioni che permettono di comprendere meglio i fenomeni di degrado descrivendo principali cause, relativo grado di aggressività e azioni di prevenzione, contenimento e mitigazione del rischio associato.
Non bastano, però, le sole indicazioni normative. E' necessario che il progettista adotti soluzioni efficaci in grado di ridurre la carbonatazione e l’ingresso degli agenti aggressivi, sia in condizioni di copriferro integro che in condizioni di calcestruzzo fessurato, per incrementare la vita utile nominale delle opere infrastrutturali di importanza strategica.
Penetron utilizza nel sistema l'additivo Penetron® Admix, aggiunto al “mix design” del calcestruzzo in fase di confezionamento per ottenere un’impermeabilizzazione integrale, permanente e attiva nel tempo della matrice strutturale tramite l’effetto “self healing”.
Questo additivo riduce drasticamente la permeabilità del calcestruzzo e le fessurazioni per eccessivo gradiente termico o per ritiro igrometrico contrastato, incrementando prestazioni e durabilità nelle più severe condizioni di classe ambientale. Riduce, inoltre, il fenomeno della carbonatazione e l’entrata degli agenti contaminanti.
Penetron ha contribuito alla realizzazione del Tunnel Zara per la viabilità tra via Eritrea e via Stephenson a Milano, in occasione di Expo 2015, progettato da studio CeAS per Metropolitana Milanese. La progettazione costruttiva ha permesso di ottimizzare costi e tempi di realizzazione, permettendo l'apertura per l’inizio dell’esposizione universale.
In fase di esecuzione, in accordo con la committenza, il tracciato altimetrico dell’intera viabilità è stato modificato per interrare un ulteriore tratto di 150 metri, al di sopra del quale è stato realizzato un nuovo parco a servizio del quartiere.
Nello specifico prevede l’interramento della linea sotto l’attuale sedime, lo sviluppo in trincea e solo puntualmente in corrispondenza degli attuali P.L. delle aree di riconnessione urbana di Parco IV Novembre e in prossimità delle Fermate. È prevista anche la realizzazione di una nuova fermata ferroviaria (Andria Nord), oltre alla riqualificazione della stazione ferroviaria già esistente (Andria Centrale).
[post_title] => Calcestruzzo autocicatrizzante: Penetron per la realizzazione di grandi opere interrate
[post_excerpt] => La realizzazione di opere in calcestruzzo deve rispondere a un importante requisito: la durabilità. Per poterlo rispettare il progettista utilizza soluzioni efficaci come il calcestruzzo autocicatrizzante.
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Penetron è stato riconosciuto dalla Comunità Europea come partner industriale innovativo del progetto ReSHEALience grazie all'additivo PENETRON ADMIX che ha permesso di incrementare la durabilità degli UHDC (Ultra high durability concrete) e le prestazioni a lungo termine in condizioni ambientali estremamente aggressive.
Questo additivo viene utilizzato nella miscela del calcestruzzo in fase di confezionamento per garantire un'impermeabilizzazione integrale e una protezione chimica delle strutture fin dalla fase di esecuzione dei getti.
Alcune di queste travi sono progettate per subire microfessurazioni in esercizio al fine di valutare il livello di autoriparazione raggiunto con diverse miscele di calcestruzzo.
Grazie a queste attività è stato possibile personalizzare l'UHDC per ottenere un miglioramento del 100% della durata del materiale e aggiornare i metodi sperimentali al fine di convalidare le proprietà di durabilità degli UHDC in condizioni di servizio, attestando un miglioramento di almeno il 30% .
E' stato, inoltre, sviluppato un modello teorico per valutare l'invecchiamento e il degrado delle strutture UHDC in EAE con una precisione del 75%, estendendo la modellazione per prevedere la durata della vita, e adottata una modalità di progettazione DAD per l'uso di UHDC, valutando la durabilità delle strutture e l'analisi del ciclo di vita con un livello di confidenza del 95%.
In conclusione l'UHDC in condizioni reali ha il previsto miglioramento della durata del 30% sia per gli elementi riparati che nuovi.
Penetron, in collaborazione con Clemente Russo, ha lanciato Final Round, il podcast che dedicato al mondo della boxe che attraverso un viaggio di sei puntate racconta sei incontri leggendari, puntando i riflettori sulla vita di campioni impermeabili al mondo esterno, ruvidi come il cemento, eppure leggiadri come il volo di una farfalla.
Penetron ha partecipato al MADE Expo di Milano festeggiando proprio in questa occasione i suoi primi 20 anni. Un'azienda all'avanguardia che propone soluzioni per l'impermeabilizzazione e la protezione delle strutture che ne garantiscono la maggior durabilità nel tempo. Un supporto a 360° che, grazie a un accurato servizio di “assistenza tecnica”, coinvolge tutte le fasi, dalla progettazione delle strutture, individuando le eventuali criticità, alla scelta dell'appropriato mix design, al controllo della corretta esecuzione dei getti in opera di calcestruzzo e della realizzazione di tutti i dettagli a corredo, fino all'“assistenza al collaudo” dell’opera.
Il sistema Penetron di impermeabilizzazione del calcestruzzo per cristallizzazione garantisce ottima durabilità e prestazioni del calcestruzzo nel tempo, resistenza alla carbonatazione e agli agenti aggressivi.
L'azienda, ci ha spiegato Daniel Bravin, responsabile tecnico commerciale di Penetron, è impegnata nella ricerca sul tema della durabilità dei calcestruzzi e dell'impermeabilizzazione delle opere interrate.
In particolare Penetron è partner del progetto europeo ReSHEALience dedicato allo sviluppo di materiali a base cementizia additivati con fibre ad alte prestazioni e additivi innovativi che garantiscano un maggiore durabilità del calcestruzzo e un minor consumo di risorse, pensando in particolare alle strutture marine e alle infrastrutture per gli impianti di energia geotermica/biomassa, sottoposte a condizioni climatiche severe.
Un altro progetto europeo che vede Penetron protagonista è SMARTINCS (Self-Healing Multifunctional Advanced Repair Technologies in Cementitious Systems) dedicato alla progettazione di strutture in calcestruzzo autoriparanti, malte da riparazione e betoncini autocicatrizzanti, minimizzando sia l'uso di risorse che la produzione di rifiuti in linea con la strategia dell'economia circolare europea.
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[post_excerpt] => Penetron propone soluzioni per l'impermeabilizzazione e la protezione delle strutture in calcestruzzo ed è impegnata in attività di ricerca internazionali.
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[post_content] => L’additivo idrofillico Penetron Admix® ha permesso di realizzare una miscela di spritz-beton che ha incrementato l’impermeabilità ai fluidi aggressivi della Galleria ferroviaria Paradiso, garantendo la capacità di autorigenerazione delle fessure della volta.
L'intervento di Penetron è stato richiesto nell'ambito di un progetto di ampliamento cui è stata sottoposta la galleria per consentire il passaggio anche ai convogli merci con trasporto di container aventi altezza agli angoli fino a 4 m.
Il progetto, denomimano “Corridoio 4 metri”, ha previsto tra i lavori di ampliamento anche la realizzazione di una volta impermeabile in spritz-beton in grado di evitare filtrazione di acqua da tergo.
Al fine di poter soddisfare al meglio la richiesta, il committente ha incaricato l'Istituto Meccanica dei Materiali (IMM SA) di migliorare la ricetta tradizionale fornita dalla centrale di betonaggio per migliorare le caratteristiche di durabilità/impermeabilità e introdurre la proprietà di auto-sigillatura delle fessure per garantire impermeabilità anche in presenza di fessurazione capillare del calcestruzzo.
La risposata a tutte queste richieste è stata Penetron Admix®.
Dall’analisi al microscopio ottico è stato possibile determinare che i prodotti di reazione sono costituiti da portlandite/calcite/silicati idrati indifferenziati che rimangono stabili a seguito dell’interruzione del flusso d’acqua, rendendo pertanto il fenomeno di sigillatura irreversibile.
Il programma sperimentale eseguito ha quindi confermato che l’aggiunta di Penetron Admix® alla miscela originale di spritz-beton abbia migliorato le proprietà della stessa in termini di durabilità e permeabilità del materiale integro, e anche in presenza di fessure che altrimenti richiederebbero costosi interventi di riparazione.
Il Sistema Penetron® è la soluzione efficace e veloce da realizzare, capace di garantire un incremento della durabilità della struttura grazie all'esclusiva capacità autocicatrizzazione self healing ottenuta mediante Vasca Bianca per cristallizzazione Penetron®.
L'utilizzo di questo metodo ottimizza la prestazione del calcestruzzo nel tempo e garantisce caratteristiche peculiari di resistenza alla carbonatazione e agli agenti aggressivi.
Il sistema non solo risponde alle aspettative di affidabilità prestazionale, leadership del mercato e controllo tecnico dedicato, ma gode di certificazione EPD di produzione, cicli di esercizio e impatto ambientale in fase di dismissione, utile anche per la certificazione LEED.
Il Sistema Penetron® è stato impiegato nell'ambito dell'ampliamento dell'IRCCS di Candiolo, una struttura di 56.500 mq il cui intervento è stato reso possibile dal sostegno di donatori privati.
L'intervento di realizzazione del nuovo ospedale di Pordenone ha permesso di integrare l'edificio con il contesto cittadino circostante mediante un nuovo fabbricato, caratterizzato da una piastra servizi a tre piani, di cui uno interrato, e quattro torri di degenza, distanziate per permettere una permeabilità alla vista e ridurre l’impatto estetico.
L'intervento di Penetron nella clinica Paideia, importante riferimento nella sanità privata del centro Italia per l'offerta di servizi e prestazioni sanitarie, ha permesso di impermeabilizzare 5.600 mq di platea gettata in 12 fasi e 600 mq di muri di spessore variabili gettati contro palificata.
Il caso dell’Ospedale San Martino di Genova ha previsto la riorganizzazione del complesso con l'aggiunta di nuove aree funzionali e di un sistema di tunnel a collegamento delle stesse al fine di garantire spostamenti più rapidi ed efficienti per pazienti e personale medico.
Indice:
Proiezione del calcestruzzo sulla superficie interna di un canale[/caption]
Affinché il calcestruzzo proiettato possa garantire prestazioni massime è necessario utilizzare dei mix design particolari, tipicamente caratterizzati da un’elevata percentuale di cemento, basso rapporto acqua-cemento, ridotto diametro dell’aggregato e additivi acceleranti di presa.
Il calcestruzzo proiettato può essere applicato per via secca e per via umida, in relazione alle modalità di introduzione dell’acqua nella miscela, e prevede gli stessi componenti di base di un calcestruzzo ordinario, differenziandosi da esso nei dosaggi e nella granulometria dell’aggregato.
Cicatrizzazione di una fessura nello spritz beton grazie all'effetto della cristallizzazione[/caption]
Penetron® ADMIX viene impiegato principalmente per due tipi di applicazione:
Schema progettuale del nuovo passaggio sotterraneo dell'Ospedale San Martino di Genova.[/caption]
L’opera di realizzazione della galleria rientra nel progetto di costruzione delle nuove aree funzionali dell’ospedale, collegate tra loro da ascensori e tunnel.
Il progetto del nuovo tunnel ha la funzione di collegare i Padiglioni 12 e 40 con il Padiglione delle Specialità, collegato a sua volta con un passaggio sotterraneo dedicato alle barelle ospedaliere, di lunghezza complessiva pari a 90 m, dal quale è possibile raggiungere i Padiglioni Medicine tramite una nuova fossa per gli ascensori.
Grazie al contributo di Penetron Italia è stato possibile progettare e realizzare l’impermeabilizzazione delle strutture in calcestruzzo dei diversi segmenti del nuovo passaggio, analizzandoli singolarmente e nelle loro interfacce.
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Galleria in calcestruzzo proiettato che collega il Padiglione 12 al Padiglione Specialità[/caption]
La realizzazione del primo segmento, rappresentato da un pozzo verticale costruito in “top down” e da una galleria artificiale, è avvenuta mediante getto in opera con Sistema Penetron®, additivato con Penetron® ADMIX, e predisposizione degli accessori complementari per la stagnazione dei giunti di costruzione e di fessurazione programmata, nonché la stagnazione degli elementi passanti.
Per quanto riguarda il secondo segmento, costituito dalla galleria naturale, è stato effettuato un trattamento preliminare con calcestruzzo proiettato additivato con Penetron® ADMIX, rivestendo infilaggi e centine per agevolare il posizionamento dello strato successivo a membrana, contro cui è poi stato realizzato il getto finale di calcestruzzo.
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[post_content] => Per ovviare alle problematiche di erosione del calcestruzzo, che hanno interessato i plinti di una funivia posta a una quota di 3000 metri, causate dalle estreme condizioni ambientali si è scelto di utilizzare il Sistema PENETRON®.
A cura di Fabiana Murgia
Indice:
L’utilizzo del Sistema PENETRON® è stato risolutivo per i lavori di riparazione dei plinti in calcestruzzo della funivia Pejo 3.000, immersa nel Parco Naturale dello Stelvio e inaugurata nel gennaio 2011. La funivia, dotata di due cabine da 100 posti, permette di raggiungere in pochi minuti il vecchio rifugio Mantova, posto alla quota di 3000 metri, partendo dalla località Tarlenta situata a 2000 metri, nel cuore del gruppo montuoso dell’Ortles-Cevedale.
[caption id="attachment_647370" align="aligncenter" width="530"]
Erosione del calcestruzzo corticale con esposizione dei ferri d'armatura di uno dei quattro plinti ripristinati[/caption]
Quando si parla di quote così alte è inevitabile riconoscere la presenza di condizioni ambientali estreme.
Di fatto è da attribuirsi a tali condizioni l’erosione dei plinti del penultimo pilone dell’impianto, esposti alle intemperie. A causa delle condizioni ambientali si sono sviluppati gravi fenomeni di erosione del calcestruzzo, con conseguente esposizione dei ferri di armatura. In particolar modo questo si è verificato in corrispondenza degli angoli superiori.
Erosione del calcestruzzo di un plinto della funivia Pejo 3.000[/caption]
Un problema non da poco dal momento che la neve persiste durante l’intero periodo freddo fornendo una costante fonte di acqua durante lo scioglimento che impregna lo strato esterno del calcestruzzo per congelarsi e aumentare di volume nelle ore notturne, fenomeno che provoca una progressiva disgregazione.
Applicazione di boiacca di PENETRON® STANDARD come primer[/caption]
Nello specifico il ripristino è stato effettuato con PENETRON® STANDARD, una polvere cementizia dall'esclusiva proprietà di "self-healing", traducibile come auto-cicatrizzazione del calcestruzzo, applicato sotto forma di boiacca sulle superfici esistenti previa pulizia e bagnatura a saturazione.
PENETRON® STANDARD possiede la capacità di reagire con l'acqua presente nella porosità residuale del calcestruzzo generando una rete di cristalli che penetra fino a un metro di profondità per unirsi in un tutt’uno con il substrato.
[caption id="attachment_647377" align="aligncenter" width="600"]
Ripristino volumetrico a profilo originale mediante applicazione di malta MORTAR TIX CRYSTAL[/caption]
Per quanto riguarda il ripristino volumetrico è stata utilizzata la speciale malta cementizia fibrorinforzata anti ritiro MORTAR TIX CRYSTAL, anch'essa ad azione cristallizzante.
Tutta l’operazione di ripristino si è conclusa con l’applicazione di un'ulteriore mano di boiacca di PENETRON® STANDARD sia sulle superfici precedentemente ripristinate che su tutta la superficie dei quattro piloni oggetto d'intervento.
[caption id="attachment_647378" align="aligncenter" width="600"]
Finitura protettiva generalizzata con boiacca di PENETRON® STANDARD[/caption]
Grazie all’utilizzo del Sistema PENETRON® è stato possibile trattare le superfici e ricostruire lo spessore eroso attuando un risanamento permanente e protettivo del calcestruzzo strutturale. Tutto questo grazie alle caratteristiche di semplicità e versatilità della tecnologia applicativa del Sistema che hanno agevolato l’intervento anche laddove la logistica di cantiere risultava estremamente restrittiva.
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[post_content] => Per il nuovo porto turistico di Ventimiglia che si sviluppa su un'area di circa 2 ettari, è stato scelto il Sistema Penetron, che ha assicurato la durabilità delle vasche in calcestruzzo
A Ventimiglia, splendida città ligure, è in corso di realizzazione un nuovo porto turistico nella zona di Marina S. Giuseppe. Penetron, da sempre azienda leader nel settore dell'impermeabilizzazione del calcestruzzo, ha preso parte al progetto che ha interessato un'area di circa 2 ettari.
Nello specifico i lavori per il porto hanno visto la realizzazione del consolidamento del versante a levante, della creazione di nuovi spazi commerciali/servizi sulla piattaforma portuale, ma anche la realizzazione di una rotonda, dei parcheggi pubblici e privati ubicati nelle aree retrostanti il porto e saranno potenziate le connessioni con il centro storico.
Infine, all'interno delle "opere a mare" si inserisce l'impianto marino di rifornimento del carburante che prevede 4 cassoni d’isolamento immersi in acqua in maniera permanente e l'impianto di sollevamento delle acque, con 5 vasche perennemente immerse in acqua.
Vasche alloggiate in mare, esenti da alcuna infiltrazione grazie all’uso del Sistema impermeabilizzante Penetron[/caption]
È stata utilizzata la tecnologia del trattamento a boiacca Penetron Standard in sostituzione dei tradizionali rivestimenti epossidici, sia per quanto riguarda la protezione superficiale esterna delle pareti durante il sollevamento sia per la movimentazione in mare delle vasche. Nel corso delle operazioni è stato utilizzato l'additivo Penetron Admix: tutte le vasche sono state sollevate tramite pontone marittimo trasportate via mare, alloggiate e ancorate nella loro sede finale.
[caption id="attachment_640242" align="aligncenter" width="600"]
Posizionamento giunti WATER JOINT B 25.20 SW e WS BLADE per ripresa di getto platea/parete[/caption]
Una tecnologia innovativa e al passo con le esigenze delle aziende: Penetron Admix, l’elemento principale del sistema brevettato da Penetron, viene aggiunto al mix del calcestruzzo come additivo. Il risultato? Maggiore durabilità e aumento delle caratteristiche prestazionali della matrice. La permeabilità è notevolmente ridotta, così come le fessurazioni per eccessivo gradiente termico o per ritiro igrometrico contrastato.
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[post_content] => La sicurezza delle infrastrutture è garantita grazie a Penetron. L’azienda ha sviluppato tecnologie esclusive per la messa in sicurezza di opere infrastrutturali quali ponti e ferrovie, rendendo il calcestruzzo e il cemento auto-riparanti.
A cura di Fabiana Murgia
Il prodotto sviluppato da Penetron, atto a garantire la sicurezza delle infrastrutture, rappresenta una novità tecnologica derivante da un brevetto americano.
Grazie alla messa a punto di questa speciale tecnologia è stato possibile aprire nei tempi prestabiliti il sottopasso milanese di largo Boccioni, in occasione dell’Expo 2015; un’opera che ha usufruito dei vantaggi derivanti dall’impiego di questa tecnologia come è già successo per migliaia di interventi pubblici e privati, registrando un notevole successo.
L’utilizzo di questa rivoluzionaria tecnologia auto-riparante ha reso possibile la realizzazione di alcuni cantieri complessi che presentavano necessità accorciare i tempi tradizionali di costruzione.
Un esempio è rappresentato dal cantiere The Sign, ubicato a Milano, le cui opere di fondazione sono state avviate nell’ottobre del 2018, mentre per il prossimo settembre è prevista l’ultimazione dell’involucro.
Come ha spiegato Italo Mazzoleni, geometra per Costruzioni Generali Gilardi spa, per ovviare a un allungamento dei tempi di realizzazione si è optato per l’impiego di prodotti e tecnologie all’avanguardia grazie alle quali le opere di costruzione possono occupare tempi particolarmente ridotti.
Un’altra opera rappresentativa è quella in fase di costruzione nel quartiere di Rho, che ospiterà il nuovo teatro Roberto De Silva, per il quale sono stati richiesti tempi di costruzione di 23 mesi, tre in meno di quelli stabiliti inizialmente.
Grazie alla tecnologia Penetron, che riesce ad accorciare i tempi di costruzione, i vantaggi offerti ai costruttori sono molteplici.
Lo ha spiegato Simone Motta, geometra per la Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi presso il cantiere del Nuovo Teatro di Rho, che ha espresso la propria soddisfazione per l’azienda Penetron, riconoscendo dei punti a favore che altre aziende non hanno.
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Render Massimo Roj Architects[/caption]
Motta ha spiegato come l’azienda sia stata capace di integrare il prodotto proposto all’interno del progetto, dimostrandone l’efficienza e la compatibilità già in fase di proposta iniziale; una mossa vincente che ha permesso di valorizzare il progetto stesso legandolo fortemente alla tecnologia proposta.
Un altro punto a favore dell’azienda Penetron è l’offerta della figura di un tecnico sempre presente in cantiere per la consulenza attuata su eventuali problematiche durante le fasi lavorative; un aspetto che permette di velocizzare significativamente i tempi di lavoro strutturale, senza dover aspettare l’impermeabilizzazione tradizionale con la guaina.
Liberato Ferrara, professore di tecnica delle costruzioni al Politecnico di Milano e referente del progetto ReSHEALience per lo sviluppo di un calcestruzzo che si aggiusti da solo, si è espresso parlando delle proprietà del calcestruzzo con queste parole: “Dotare sostanzialmente il nostro materiale di una serie di funzionalità che gli permettano, attraverso opportune reazioni chimiche, di creare composti in grado di richiudere le fessure e quindi di realizzare una vera e propria auto-guarigione del calcestruzzo. Qualcuno l’ha definito il miracolo del calcestruzzo, come Adam Neville, che è uno dei padri della tecnologia del calcestruzzo. Semplicemente si mescolano insieme agli usuali ingredienti del calcestruzzo altre sostanze che opportunamente sollecitate, per esempio dalla presenza di acqua in pressione nelle fessure, attivano delle reazioni che producono costituenti assolutamente analoghi a quelli della normale idratazione del calcestruzzo, che richiudono le fessure. Nel progetto ReSHEALience noi li usiamo anche in combinazione con nano particelle, nano fibre di alluminio e di nano cellulosa che potenziano ulteriormente la prestazione del materiale e che quindi lo rendono particolarmente adatto a funzionare (in maniera egregia direi) in ambienti particolarmente aggressivi, quindi sottoposti a cloruri o a solfati.”
Grazie allo sviluppo di questa tecnologia è possibile risparmiare fino a 3 o 4 mesi di tempo per la realizzazione di ogni cantiere; inoltre, grazie alla specializzazione di Penetron nel campo delle strutture interrate, la protezione e l’impermeabilizzazione delle strutture sotto quota, comprensive di tutti i locali di servizio, sono garantite denotando la massima efficienza in tempi ridotti.
Il sistema attuato da Pertanto permette di impermeabilizzare in una volta sola le vasche di tenuta antincedio e i locali di servizio e di coniugare getti in calcestruzzo già in impermeabilizzazione finale, oltre ad assicurare una maggiore durabilità finale delle strutture e ad eliminare i vincoli di realizzazione dettati dalle condizioni atmosferiche.
Le parole di Italo Mazzoleni hanno ben chiarito i vantaggi di questa tecnologia legati alla fase di impermeabilizzazione: “Siccome noi qua abbiamo tutto un sistema di fondazioni a platea, se avessimo adottato un sistema tradizionale avremmo dovuto scavare, fare l’impermeabilizzazione e costruire la fondazione sopra la platea. Con questo sistema l’additivo è all’interno del cemento e quindi, una volta scavato abbiamo allestito subito la platea e siamo partiti. Pertanto in fase di fondazione e di scavo il sistema Penetron velocizza i tempi almeno del 40%.”
Insomma, una tecnologia innovativa che finora ha registrato solo successi ed è destinata a divenire la protagonista di molte opere in futuro, coniugando efficienza, rapidità nella chiusura dei cantieri e durata della qualità dell’opera nel corso del tempo.
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[post_content] => L'intervento di Penetron, in prima linea per le architetture ecologiche del domani, per il nuovo Eco-Villaggio Lops di Buccinasco, progetto abitativo ecologico e super tecnologico
Milano è una città all’avanguardia sotto numerosi aspetti, compreso quello architettonico. A Buccinasco, nella zona Navigli, sorgerà il nuovo Eco-Villaggio Lops, un connubio di natura, tecnologia e benessere.
Questo innovativo progetto architettonico si inserisce armonicamente nel contesto cittadino arricchendo Milano di vegetazione. L’Eco-Villaggio Lops, infatti, si inserisce in un grande parco di 500.000 mq con lago, a soli 2 km dai Navigli. Il concept pone al centro il benessere individuale e familiare degli abitanti: questo ha significato progettare delle abitazioni tecnologicamente all’avanguardia, senza dimenticare il contatto con la natura.
Il progetto prevede la realizzazione di 4 palazzine eleganti, per un totale di 90 unità abitative, dai bilocali agli attici con terrazzo e sottotetti. Il progetto è stato realizzato con attenzione a sostenibilità ed efficienza energetica, tanto da aver ottenuto la classe A.
Inoltre è stato realizzato un interrato impermeabile grazie alla tecnologia professionale del Sistema Penetron.
Penetron Admix viene aggiunto come “mix design”, un additivo del calcestruzzo in fase di confezionamento. Il risultato è quello di garantire un’impermeabilizzazione integrale e capillare. Grazie all’esclusiva formulazione di componenti reattivi, il Sistema Penetron riduce la permeabilità del calcestruzzo e le fessurazioni per eccessivo gradiente termico o per ritiro igrometrico contrastato, aumentando le caratteristiche prestazionali della matrice e la durabilità dell’opera.
Quando la prestazione impermeabile della matrice in calcestruzzo è stata definita, si procede alla definizione della “vasca impermeabile” nella sua interezza, e quindi allo studio delle fasi realizzative e delle campiture strutturali.
In questo progetto sono stati realizzati 3.558,57 mc. di cls impermeabile addittivati con Penetron Admix tra platea e pareti verticali interrate.
[post_title] => Un nuovo residence ecofriendly a Milano
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[post_content] => Il piano interrato della nuova Esselunga di Novara è stato realizzato in tempi veloci e con grande risparmio nei costi grazie alla tecnologia Penetron
Una nuova grande struttura commerciale sorgerà nella zona di Novara: il progetto, commissionato da Esselunga Spa, è stato pensato partendo da una struttura commerciale dismessa che verrà ristrutturata e ampliata.
Il nuovo centro commerciale vedrà la presenza di tre grandi edifici comprensivi di aree di parcheggio che si aggregano attorno a un’area centrale, il tutto circondato da un anello verde alberato. La superficie complessiva di vendita è pari a 5.500 mq, caratterizzata da una grande struttura (l’Esselunga) e da 4 esercizi di vicinato da 250 mq ciascuno. Le strutture sono realizzate con altezze, sviluppate su 2 piani fuori terra, materiali e colori coerenti tra di loro.
Oltre alle aree commerciali sarà progettato anche un grande parcheggio interrato che ospiterà 900 posti auto. Questa soluzione è stata preferita rispetto al più economico parcheggio a raso per assicurare un migliore inserimento paesaggistico ed ambientale e garantire un maggior spazio pedonale alla quota della strada.
Il piano interrato è stato realizzato in tempi veloci e con grande risparmio nei costi grazie alla tecnologia Penetron, leader nel settore dell’impermeabilizzazione del calcestruzzo.
Penetron Admix è stato aggiunto al calcestruzzo in fase di confezionamento, riducendone la permeabilità e le fessurazioni per eccessivo gradiente termico, aumentando le caratteristiche prestazionali della matrice e la durabilità.
Nello specifico l’utilizzo del sistema è consistito nell’addittivare con Penetron Admix sia la platea di fondo di circa 24.000 mq sp medio 0.60 m, che le pareti 3.500 mq così da ottenere una fodera impermeabile su tutto l’interrato, grazie all’utilizzo degli Accessori complementari del Sistema Penetron Admix indispensabili a stagnare i particolari costruttivi di riferimento.
Si tratta di una tecnologia dotata dell’esclusiva formulazione di componenti reattivi, che diminuisce in maniera significativa la permeabilità del calcestruzzo e le fessurazioni per eccessivo gradiente termico o per ritiro igrometrico contrastato, ottimizzando le caratteristiche prestazionali della matrice e la durabilità dell’opera.
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[post_content] => Penetron, sistema d’avanguardia per l’impermeabilizzazione del calcestruzzo, è partner ideale di numerosi progetti architettonici. Scopriamo insieme quali.
Per un nuovo complesso residenziale privato a Pompei con un interrato sotto falda acquifera è stata utilizzata una soluzione d’eccellenza in sostituzione dei tradizionali sistemi d’impermeabilizzazione corticali: stiamo parlando della tecnologia del Sistema Penetron.
La tecnologia all’avanguardia di Penetron Admix, l’additivo aggiunto al calcestruzzo in fase di confezionamento, garantisce un’alta impermeabilizzazione, riduce le fessurazioni per eccessivo gradiente termico aumentando in questo modo la durabilità nel tempo del prodotto e garantendo la tenuta impermeabile. Per il complesso abitativo campano sono stati utilizzati nello specifico 300,00 mc. di cls impermeabile additivati con Penetron Admix® tra platea e pareti verticali interrate.
La tecnologia di Penetron Admix è stata scelta anche per un altro progetto, stavolta a Napoli: qui in particolare nella realizzazione di una nuova struttura sono stati realizzati 400,00 mc. di cls impermeabile additivati con Penetron Admix® tra platea e pareti verticali interrate. E' stato scelto un interrato sotto falda acquifera in sostituzione dei tradizionali sistemi d’impermeabilizzazione corticali così detti “a pelle” tipo: pvc, teli bentonite, osmotico, resine o asfalto.
Dall’edilizia privata a quella industriale: Penetron è la soluzione ideale per ogni tipologia di progetto. L’azienda Ambrosio di Striano (Napoli) ha scelto di utilizzare la tecnologia Penetron per ottimizzare tempistiche di lavoro in cantiere e ottimizzare i costi.
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Penetron è la soluzione ad hoc sia per l’edilizia privata che per quella industriale[/caption]
Per il progetto è stato utilizzato non solo Penetron Admix, ma anche Penetron Standard, un prodotto pensato per la protezione del calcestruzzo dagli attacchi chimici. L’elevata resistenza all’azione degli agenti chimici in contatto in contatto continuo da pH 3 a 11 e in contatto saltuario da 2 a 12 pH rende Penetron Standard una soluzione particolarmente indicata per centrali di compostaggio, silos di stoccaggio, depuratori, ma anche vasche di contenimento, biogas ecc.
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[post_content] => Per il nuovo sottovia carrabile per l’RFI di Ventimiglia è stato scelto il sistema impermeabilizzante Penetron che permette di ridurre la permeabilità del calcestruzzo rendendolo resistente nel tempo
Lo studio Garassino srl di Milano si occupa del nuovo progetto dedicato alla realizzazione del sottovia carrabile nei pressi della Stazione RFI di Ventimiglia (IM), intervento che rientra nel “Programma Soppressione Passaggi a Livello” (S.P.L.) della Direzione Investimenti di RFI, realizzato con l'obiettivo di eliminare i passaggi a livello e migliorare il traffico urbano.
A caratterizzare l’intervento progettuale sarà il “metodo PONTE VERONA”, vale a dire la realizzazione di un monolite a spinta su cui va a raccordarsi una porzione di monolite gettato in opera sotto la sede ferroviaria.
La realizzazione del nuovo sottovia carrabile nasce dall’esigenza di migliorare le condizioni di viabilità in città, riducendo al minimo ogni interferenza con il traffico ferroviario.
Per ottenere questo miglioramento nel traffico urbano i progettisti si sono occupati di realizzare dei manufatti scatolari sottopassanti le linee ferroviarie. Sono stati dunque realizzati in apposito cantiere, dei monoliti in calcestruzzo armato infissi con sistema oleodinamcio all’interno del terrapieno stradale. Questa tecnica viene definita “scatolare a spinta” e caratterizza il progetto del nuovo sottovia carrabile.
La tecnologia Penetron consente di ridurre la permeabilità del calcestruzzo rendendolo resistente nel tempo.[/caption]
In fase di confezione del calcestruzzo viene aggiunto al “mix design” Penetron Admix, l’additivo che consente di ottenere un’impermeabilizzazione integrale e capillare della matrice strutturale.
La tecnologia di Penetron è studiata per ridurre drasticamente la permeabilità del calcestruzzo, aumentando la durabilità dell’opera: l’additivo Penetron Admix garantisce una perfetta tenuta impermeabile nel tempo.
L’utilizzo del Sistema Penetron è consistito in: additivazione con Penetron Admix dei getti di platea, pareti e soletta, risoluzione con gli Accessori Complementari delle diverse tipologie di giunti presentatisi, con particolare attenzione al giunto strutturale fra monolite a spinta e in opera e trattamento finale con Penetron Standard in boiacca della soletta. Il Sistema si è adeguato alle necessità di cantiere, fornendo le soluzioni ottimali per i diversi particolari costruttivi.
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[post_content] => La tecnologia Penetron al servizio del progetto di integrazione architettonica dell’ospedale di Pordenone con l'ambito cittadino in cui sorge
Arriva a Pordenone un nuovo ospedale: il progetto, curato dalla Politecnica Soc. Coop. – Pinearq SLP – Steam Srl- Coprogetti Scrl – Geol. Contratti Giorgio, ha reso possibile questo intervento architettonico. Il progetto ad alta efficienza energetica prevede un contenimento dei consumi grazie agli impianti rinnovabili installati: solare fotovoltaico e solare termico e all'utilizzo di sistemi di illuminazione led.
Il progetto è stato studiato per integrarsi in maniera armoniosa con le architetture circostanti, palazzine con pochi piani fuori terra. Il risultato è stato quello di realizzare un nuovo prefabbricato da 500 posti letto, caratterizzato da una piastra servizi a tre piani di cui uno interrato, oltre 4 torri di degenza, di altezza contenuta distanziate tra loro così da ridurre l’impatto estetico sul panorama circostante.
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L’interrato del nuovo ospedale di Pordenone è stato realizzato con la tecnologia Penetron Admix.[/caption]
Particolare cura è stata posta nella progettazione delle camere di degenza che presentano finestre inclinate verso la città in modo da offrire un rilassante panorama ai pazienti. Esternamente sono stati realizzati parcheggi interrati al posto di strutture metalliche prefabbricate, dal valore estetico quantomeno discutibile.
Le soluzioni Penetron altamente performanti contengono i costi e riducono le tempistiche di lavoro.[/caption]
Nello specifico Penetron Admix viene aggiunto come additivo al calcestruzzo in fase di confezionamento così da ottenere un’impermeabilizzazione integrale. Tra le caratteristiche più interessanti del prodotto citiamo la sua innovativa tecnologia che riduce drasticamente la permeabilità del calcestruzzo o le fessurazioni per ritiro igrometrico contrastato. Penetron, dunque, grazie al comportamento dell’additivo di “self healing” del calcestruzzo, garantisce una tenuta impermeabile impeccabile.
Come è stato utilizzato Penetron Admix? L’uso del sistema è consistito nell’additivare con il prodotto sia la platea di fondo di circa 13.000 mq che le pareti di 1000 mq in modo da ottenere una copertura impermeabile su tutto l’interrato, grazie anche all'uso degli Accessori complementari del Sistema Penetron® Admix.
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Indice:
Il distributore esclusivo per l’Italia PENETRON ITALIA s.r.l. di Torino, grazie al proprio personale tecnico specializzato di distributori, consulenti e supervisori su tutto il territorio nazionale, è in grado di fornire, a supporto ed integrazione della tecnologia Penetron®, durante le diverse fasi di realizzazione delle costruzioni “underground”, un accurato servizio di “assistenza tecnica” in fase di progettazione delle strutture (definizione delle criticità e dei particolari costruttivi), un servizio di "controllo" del mix design prescelto (qualifica delle centrali di betonaggio), di “verifica” della corretta esecuzione dei getti in opera di calcestruzzo e della realizzazione a regola d’arte dei particolari a corredo (giunti di costruzione, frazionamento, strutturali, etc.), ed infine di "assistenza al collaudo" dell'opera (per la definizione delle competenze-garanzie).
La stretta collaborazione instaurata con gli impianti di confezionamento (calcestruzzo a prestazione impermeabile garantita), con le imprese esecutrici delle opere interrate e gli eventuali applicatori di fiducia degli elementi accessori, è una garanzia di successo al servizio della committenza, dei progettisti e della direzione dei lavori.
Calcestruzzo impermeabile con il sistema Penetron[/caption]
Quando Penetron® viene applicato ad un calcestruzzo umido e/o bagnato a rifiuto, ad un calcestruzzo fresco di getto o in fase di confezionamento nel “mix design” di progetto, gli ingredienti attivi reagiscono con i composti minerali presenti nel calcestruzzo formando un complesso cristallino, filiforme, insolubile, che sigilla i pori, i vuoti e le microfessurazioni fino a 400 micron.
A differenza di altri prodotti presenti sul mercato, questa crescita cristallina occuperà profondamente la porosità capillare della struttura in calcestruzzo nel tempo e potrà eventualmente penetrarla completamente in presenza continua di acqua. Il Sistema Penetron® offre una proprietà unica di autorigenerazione per una protezione interna alla matrice che si oppone al passaggio dell’acqua e degli agenti contaminanti. I benefici apportati alla struttura sono molteplici, specie contro i cicli di gelo-disgelo, la corrosione da agenti atmosferici, l’umidità del sottosuolo, le acque contenenti cloruri, solfati, nitrati, ecc.