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Sono state approvate lo scorso dicembre, a 10 anni dall’inaugurazione della sua apertura, le linee guida per il concorso di progettazione dell’ampliamento del Museo del Novecento, uno dei luoghi simbolo di Milano che negli anni è riuscito a conquistare oltre 4 milioni di visitatori.Indice: Il progetto di ampliamento NovecentoPiùCento Inaugurato il Museo del Novecento a Milano Opere presenti al Museo del Novecento L’architettura del museo Il Museo del Novecento custodisce al suo interno una collezione di opere artistiche risalenti al XX secolo che conta circa seimila opere, delle quali oltre quattrocento esposte al pubblico. Grazie al prossimo progetto di ampliamento, che prende il nome di NovecentoPiùCento, si assisterà a un incremento degli spazi di oltre mille metri quadrati, consentendo di esporre oltre 100 nuove opere.Le opere attualmente visibili sono organizzate lungo un percorso che si sviluppa nel Primo Arengario. Tale percorso verrà esteso al Secondo Arengario per offrire al pubblico una ricca esposizione che spazierà dalle Avanguardie storiche agli anni Ottanta, per raggiungere gli anni Duemila, a ridosso della contemporaneità. Il progetto di ampliamento NovecentoPiùCento Il Secondo Arengario ospita, ad oggi, gli uffici dell’Assessorato allo Sport e Tempo libero e il Municipio 1 ed era stato progettato insieme all’edificio gemello negli anni Trenta dagli architetti Griffini, Magistretti, Muzio e Portaluppi con funzione di ingresso monumentale a piazza Duomo. Grazie alla sua riconversione attraverso il progetto NovecentoPiùCento l’interno complesso dell’Arengario potrà ritrovare la sua completezza e un nuovo equilibrio. L’obiettivo è quello di creare un unico grande complesso espositivo dedicato alle arti moderne e contemporanee, capace di collocarsi per collezioni, spazi e servizi tra i principali musei italiani e stranieri. A tale proposito è previsto anche lo sviluppo di servizi aggiuntivi, come un laboratorio di conservazione, una caffetteria e un bookshop; tutto nel pieno rispetto delle tutele storiche, ambientali, turistiche e architettoniche. La sede del Municipio 1 sarà trasferita dall’Amministrazione in un luogo consono al valore simbolico e all’importanza funzionale dell’istituzione. Inaugurato il Museo del Novecento a Milano 10/12/2010 E’ stato aperto al pubblico lo scorso 6 dicembre all’ Arengario, in piazza Duomo a Milano, dopo 3 anni di lavori costati circa 27 milioni di euro, il Museo del Novecento, nuovo spazio museale del Comune di Milano dedicato all’esposizione di oltre 400 opere d’arte del XX secolo. “Il Museo del Novecento, nato dalla trasformazione del Palazzo dell’Arengario, rappresenta una delle più grandi opere europee dedicate alla cultura – spiega il Sindaco di Milano, Letizia Moratti – Un luogo prestigioso, nel cuore della città, dove poter conoscere e approfondire l’arte del Novecento ammirando le grandi collezioni che Milano ha ereditato e costruito nel tempo incrementando le Civiche Raccolte milanesi. Un patrimonio della città che con questo museo diventa opportunità di conoscenza per tutti”. “Un’installazione non un’architettura. Uno spazio da visitare con il corpo per entrare in contatto con una serie infinita di capolavori, che abbiamo visto tante volte riprodotti sulle copertine dei libri di tutto il mondo – dichiara l’architetto Italo Rota -. Una installazione per attivare il b-side di piazza del Duomo che ha sempre vissuto dell’eterno successo della Galleria. Un riequilibrio necessario per un centro a trecentosessanta gradi, religioso e profano, che riflette l’anima della nostra città”. “Milano, il Museo e l’Arengario sono racchiusi in un percorso che si attraversa come una grande installazione che incorpora l’osservatore per mostrargli passo per passo gli incroci con gli episodi della Storia dell’Arte più alti del secolo Novecento – spiega l’architetto Fabio Fornasari -. É un museo che accompagna alla visione e all’osservazione non delle sole opere d’arte, ma anche alle “visioni” degli artisti”. Opere presenti al Museo del Novecento Il Museo del Novecento si estende su una superficie di 8.200 mq di cui 4mila dedicati allo spazio espositivo. Il progetto, vinto dal Gruppo Rota, composto da Italo Rota, Fabio Fornasari, Emmanuele Auxilia, Paolo Montanari e Alessandro Pedretti prevedeva una modifica, la riorganizzazione e il restauro del Palazzo dell’Arengario in perfetta armonia con le opere, modellando gli spazi in funzione del grande patrimonio della città. Quattrocento le opere in mostra, tutte appartenenti alle Civiche Raccolte Artistiche del Comune di Milano. Si tratta di una collezione imponente che trova casa al Palazzo dell’Arengario esito di una rigida selezione. Un percorso complesso ed articolato, che parte dal Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, installato sulla rampa elicoidale, realizzata al centro dell’Arengario, l’opera che fu dipinta tra il 1898 e il 1902, venne acquistata per pubblica sottoscrizione dal Comune di Milano nel 1920. E’ da qui che parte uno straordinario percorso alla scoperta dell’arte del XX secolo e in modo particolare di quelle correnti che hanno fatto grande la città di Milano a partire dall’avanguardia internazionale con Braque, Picasso, Klee, Matisse, Kandiskij e Modigliani. Si prosegue con una sala dedicata al Futurismo (Carrà, Depero, Balla…) con una sezione monografica su Umberto Boccioni. A rappresentare gli anni 20 e 30 troviamo opere di Sironi, Casorati, De Chirico, Morandi, Martini, Rosai e Melotti. Lucio Fontana con il suo neon e i Concetti Spaziali degli anni 50 trionfa nel salone della torre dell’Arengario. Il terzo piano è dominato dalle opere di Burri e di altri pittori informali come Vedova, Capogrossi, Novelli, Accardi e Tancredi. L’ultima sezione è incentrata sugli anni 60 con esponenti della Pop art italiana (Adami, Baj, Schifano, Rotella) e artisti come Boetti, Michelangelo Pistoletto, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis e Zorio. L’architettura del museo La trasformazione del Palazzo dell’Arengario in Museo del Novecento, a cura di Italo Rota e Fabio Fornasari, si pone quale obiettivo fondamentale l’organizzazione all’interno del contenitore storico di un sistema museale semplice e lineare, che permetta di ottimizzare l’utilizzo degli spazi a disposizione e di restituire un’immagine forte e attraente all’edificio e alla nuova istituzione, così da trasformarlo in uno dei luoghi privilegiati della cultura a Milano. Nello spazio verticale della torre, viene inserito un sistema di risalita verticale con una rampa a spirale che dal livello della metropolitana raggiunge la terrazza panoramica affacciata su piazza Duomo. Lo scalone, la terrazza e lo splendido balcone coperto faranno parte di un percorso che offre su Piazza Duomo una visione particolare ai milanesi e ai turisti. L’edificio dell’Arengario verrà collegato direttamente al secondo piano di Palazzo Reale tramite una passerella sospesa. Questo “pontile”, discreto e minimale non è semplicemente un ponte tra due edifici, ma anche un modo di scoprire l’affascinante stratificazione storica dei palazzi dell’area compresa tra via Rastrelli e piazza Diaz. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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