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A cura di: Fabiana Murgia Sono arrivate chiare e forti le parole del Presidente Draghi che, nel corso del suo intervento in Parlamento Europeo, nell’ambito della discussione dello stato dell’Unione, ha sfiduciato il Superbonus 110%: “Il nostro governo è nato come governo ecologico, fa del clima e della transizione digitale i suoi pilastri più importanti. Ma non siamo d’accordo sulla validità del Superbonus 110% perché il costo di efficientamento e i prezzi degli investimenti necessari per attuare le ristrutturazioni sono più che triplicati.” E ha aggiunto: “Il Superbonus 110% toglie l’incentivo alla trattativa sul prezzo”. Che qualcosa sia andato storto non lo si può mettere in dubbio. Dal momento in cui l’incentivo è entrato in azione a ottobre 2020, non sono mancati i problemi; tant’é che si è resa necessaria, un anno dopo, l’introduzione del Decreto Antifrodi, con lo scopo, per l’appunto, di contrastare le frodi nell’ambito delle detrazioni fiscali, della cessione del credito e in particolare del Superbonus 110%. Come ha affermato anche Maurizio Lupi di Noi con l’Italia, il Superbonus 110%, da opportunità quale si prospettava inizialmente, “si è trasformato in una sorta di piè di lista pagato dallo Stato, che crea un ulteriore debito pubblico e una degenerazione del mercato”. Nonostante questa presa di posizione avversa all’incentivo più discusso di sempre non sono mancate, da parte del Premier Draghi, parole di ammirazione per il lavoro svolto dal ministro dell’Ambiente: “Il ministro dell’Ambiente è stato straordinario, ha fatto provvedimenti straordinari. Possiamo non essere d’accordo sul Superbonus 110% e non siamo d’accordo sulla validità di questo provvedimento. Poi, le cose vanno avanti in Parlamento, il governo ha fatto quel che poteva e il nostro ministro è molto bravo”. Draghi condanna il Superbonus: le polemiche del M5S Non sono mancate le polemiche, provenienti soprattutto da chi quella misura l’ha messa in campo. Il Deputato del M5S Riccardo Fraccaro ha rivolto critiche aspre al Presidente del Consiglio, nonostante sospettasse già una contrarietà a causa dei continui blocchi e delle modifiche apportate nei mesi scorsi che si sono rivelate un ostacolo non indifferente per l’applicazione della misura. Il Deputato Fraccaro si è espresso con un posto su Facebook: “Vorrei ricordare al nostro Presidente del consiglio che il Superbonus è espressione della volontà parlamentare di tutte le forze politiche, e per questo, anche se il suo giudizio personale è negativo, non può boicottare una misura che peraltro in più occasioni ha ricevuto lodi dalla stessa Unione Europea”. I 5 stelle hanno, poi, ricordato che il Superbonus 110% nel 2021 ha contribuito in maniera decisiva a un +6,6% del Pil. C’è da chiedersi se, dopo questa boccata d’aria post-pandemia, le cose non rischino di precipitare una volta terminato il periodo di validità dell’incentivo che non sembra possa avere molte altre possibilità di proroga. Il commento di Federcostruzioni In merito alle dichiarazioni del premier Draghi, che si è detto contrario al Superbonus, la Presidente di Federcostruzioni, Paola Marone, ha evidenziato la posizione della Federazione con queste parole: “Una posizione che non ci trova concordi, perché il Superbonus, sin dall’inizio, ha previsto un sistema di controllo dei prezzi. Gli aumenti sono derivati da effetti internazionali, aggravati a causa della pandemia e ora la guerra in Ucraina ci sta mettendo in condizione di totale incertezza. La nostra dipendenza dell’energia russa ci sta creando difficoltà, ma l’incremento dei costi è un fenomeno globale, non solo legato all’edilizia. Non è stato il Superbonus a far lievitare i costi”. >>>Partecipa al nostro sondaggio e facci sapere la tua opinione Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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