Le strade al grafene

Dopo tre anni di prove e sperimentazioni, Iterchimica, società bergamasca attiva da oltre cinquant’anni nel campo della produzione degli additivi per asfalto, ha quasi concluso i test di Gipave su alcune strade milanesi. Con risultati decisamente incoraggianti 

Le strade al grafene: progetto gipave di Iterchimica

Indice degli argomenti:

  • Che cos’è il grafene
  • Lo sviluppo di Gipave e i primi test
  • Tutto è iniziato con un bando regionale. Oggi, dopo tre anni di attività di ricerca, Iterchimica, società attiva da decenni nel campo della produzione degli additivi per l’asfalto, ha iniziato le prime applicazione del Gipave, un prodotto supermodificante a base di grafene di grado di aumentare la durata della pavimentazione del 250%.

    La ricerca, coordinata dai tecnici della società bergamasca, ha visto lavorare assieme a Itertecnica G.Eco, società del Gruppo A2A, l’università Bicocca e Directa Plus, una società comasca incubata in ComoNext, specializzata nella produzione  e fornitura di prodotti a base di grafene.

    Che cos’è il grafene

    Il materiale, scoperto nel 1947 da Wallace e isolato dagli scienziati Geim e Novoselov (nobel per la Fisica nel 2010), è costituito da uno strato monoatomico di atomi di carbonio che possiede alte resistenza e flessibilità, che oggi viene impiegato in diversi campi: dalla telefonia ai computer, dalle celle fotovoltaiche alla biomedica fino alle pavimentazioni stradali. Ed è proprio per questo ultimo utilizzo che sono iniziate la prime applicazioni su alcune strade italiane del supermodificante Gipave.

    Una fase di applicazione del Gipave
    Una fase di applicazione del Gipave

    La nuova tecnologia usa specifici polimeri e materiali a base di grafene al fine di migliorare le prestazioni fisico-meccaniche delle pavimentazioni, sia rispetto alla tradizionale tecnologia Pmb (Polymer modified bitumen) sia rispetto alla tecnologie Pma (Polymer modified asphalt) attualmente in uso.

    Il progetto ha previsto lo sviluppo di uno specifico processo di recupero delle plastiche dure (giocattoli, bidoni e cestini di plastica, cassette per la frutta, tubi, tavoli e sedie di plastica, secchi e bacinelle…). Dopo un adeguato trattamento, le plastiche dure sono state utilizzate per costituire la base del compound supermodificante Gipave.

    Lo sviluppo di Gipave e i primi test

    All’interno del progetto di ricerca, Directa Plus ha sviluppato un grado particolare di grafene G+: un additivo in polvere con caratteristiche morfologiche e strutturali ottimizzate, mentre il Politecnico di Milano ha eseguito le prove effettuate attraverso un confronto prestazionale tra miscele bituminose differenti (tal quale, plastomero standard, supermodificante), tutte riferite a uno strato di binder. L’università di Milano Bicocca ha invece condotto i test di laboratorio e gli studi sull’impatto ambientale del prodotto lungo tutto il ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento.

    Iterchimica ha quasi concluso i test di Gipave su alcune strade milanesi
    I laboratori di Iterchimica

    I primi test sono stati eseguiti su un tratto della strada provinciale 3 Ardeatina. Dalle prove effettuate sul posto, tra un bitume tal quale e uno con supermodificante al grafene, si è registrato un aumento di tutte le prestazioni per il tratto realizzato con Gipave, in particolare per quanto riguarda resistenza a trazione (+21÷35%), moduli di rigidezza (+21÷72%), resistenza all’ormaiamento (-35÷41% spessore e -43÷52% di velocità di ammaloramento) e resistenza a fatica (+167÷760%).

    Le prove in situ sono invece avvenute su due tratti di strade particolarmente battute del milanese. Il primo tratto sperimentale ha riguardato la pavimentazione stradale (base, binder e strato di usura) di circa 500 metri della strada provinciale 35 Milano-Meda, in direzione Milano; ai primi di ottobre, invece, era in programma il rifacimento di due strati della pavimentazione stradale (base e usura) di un tratto di 600 metri sulla strada provinciale 40 a Lacchiarella.

    Con queste due sperimentazioni, entro l’anno, si concluderanno le sperimentazioni previste; mentre la commercializzazione del prodotto avverrà a partire dal 2020. Sia l’additivo Gipave che il processo produttivo sono coperti da brevetto internazionale.

    Secondo i dati diffusi da Iterchimica, l’aumento del costo di un supermodificante per asfalto a base di grafene è del 10-15% rispetto a uno tradizionale.

    Iterchimica, fondata nel 1967 da Gabriele Giannattasio, è controllata per il 90% dalla famiglia Giannattasio e per il 10% dal manager Vito Gamberale. Opera in oltre 90 Paesi al mondo nel mercato degli additivi e delle tecnologie per asfalti.

    credits img Iterchimica

     

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