Smart building: cosa cambia per i progettisti?

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Gli edifici sono sempre più intelligenti ed efficienti: quali sono le sfide per i progettisti e i tecnici di Smart Building?

Smart building: cosa cambia per i progettisti?

Indice degli argomenti:

Che cos’è uno Smart Building

Si sente parlare sempre più spesso di Smart Building, ovvero di nuovi edifici efficienti e innovativi. Nello specifico, un edificio viene definito “intelligente” quando gli impianti e i sistemi che lo compongono possono essere controllati e gestiti in modo efficace e automatizzato, grazie alla tecnologia. Vi sono precise norme che regolano la realizzazione di un edificio intelligente.

Si parla, infatti, anche di Building Automation, quindi di soluzioni che permettono risposte automatiche dell’edificio grazie a sistemi di controllo avanzato degli impianti. Queste soluzioni permettono anche di controllare da remoto gli impianti di riscaldamento, di raffrescamento, di produzione dell’acqua calda, di illuminazione, di ventilazione e, in generale, di tutti i dispositivi elettronici collegati. La Building Automation fa, in sostanza, quello che la domotica fa negli edifici residenziali.

Che cos’è uno Smart Building

Promuovere la diffusione degli edifici intelligenti è importante per diversi motivi, tra cui la possibilità di aumentare il risparmio energetico. Il settore dell’edilizia, infatti, è responsabile di consumi energetici elevati e di un alto livello di emissioni ed efficientare il parco immobiliare permetterebbe un passo in avanti per la sostenibilità dell’intero comparto, fortemente auspicato.

Gli Smart Building, grazie al livello di controllo avanzato e all’automazione, permettono di ridurre fortemente gli sprechi energetici e di regolare il funzionamento dell’impianto in modo coerente alle reali necessità. Tutto ciò va anche a vantaggio del comfort interno assicurato alle persone. Per raggiungere tali obiettivi è importante ricorrere alla tecnologia giusta, ma anche poter contare su una corretta progettazione, che non deve passare per alcun motivo in secondo piano.

La sfida dei progettisti quando si parla di Smart Building: progettazione integrata

Come detto, è la tecnologia a rendere più intelligenti gli edifici e proprio questo apre una nuova sfida per architetti e progettisti. Lo scopo di queste figure, dall’inizio della storia delle costruzioni, è sempre stato quello di riuscire ad ideare e a realizzare edifici in grado di rispondere alle esigenze del momento.

Come nel tempo si sono evolute le tecniche e le tecnologie costruttive, oggi hanno fatto il loro ingresso i sistemi informatici e il mondo digitale. Ecco che oggi i progettisti dovranno riuscire anche a realizzare spazi in perfetta armonia con l’evoluzione impiantistica e tecnologica che ha caratterizzato l’ultimo decennio. Si parla, infatti, di progettazione integrata, ovvero di un processo che fin dal principio mette sullo stesso piano diversi aspetti che determinano il progetto di un edificio. Un edificio dovrà essere “bello”, ma anche funzionale e integrato, per cui la progettazione impiantistica, più che mai, deve perfettamente integrarsi con quella architettonica.

Smart building e progettazione integrata

Oltre a questa sfida, va considerato che per realizzare uno Smart Building è necessaria la collaborazione di più figure professionali, che lavorano contemporaneamente a più aspetti del progetto. Ci saranno architetti, ingegneri, tecnici, imprese, ma anche installatori qualificati ed esperti di Building Automation.

Infine, i progettisti dovranno anche accettare la sfida legata alla necessità di investire in formazione, che deve essere presa come una grande opportunità. L’offerta formativa per architetti e ingegneri in ambito di automazione, domotica e Smart Building è sempre più ampia e investire tempo e risorse in questo modo è sicuramente un impegno ma allo stesso tempo permette una forte e importante crescita professionale, con la possibilità di offrire al mercato competenze sempre più richieste.

Porre al centro il comfort e l’efficienza energetica

Se è vero che cambia il modo in cui i progettisti si approcciano al loro lavoro, è altresì vero che lo faranno sempre mossi da un unico e immutabile obiettivo: assicurare il comfort per le persone. Che sia o meno tecnologico ed innovativo, un edificio ha da sempre lo scopo di fornire agli uomini un riparo e uno spazio confortevole in cui svolgere le proprie attività. A maggior ragione ora, grazie alle potenzialità della Building Automation, sarà possibile per i progettisti riuscire a ideare edifici sempre più performanti, sotto diversi punti di vista.

L’efficienza energetica, la riduzione delle emissioni, la possibilità di controllare in modo personalizzato le funzionalità degli impianti e una maggior interazione delle persone con l’edificio stesso, non possono che assicurare benefici all’uomo e, anche, all’ambiente.

Smart building: confort, tecnologia ed efficienza energetica

Per questo, un progettista di Smart Building dovrebbe non solo essere in grado di capire quali sono le migliori soluzioni tecnologiche per raggiungere un certo scopo, ma anche di trovare le migliori soluzioni costruttive per favorire a monte risparmio energetico e comfort.

Uno Smart Building, quindi, potrebbe (e dovrebbe) anche essere un NZEB, ovvero un edificio a energia quasi zero. Questo per dire che la sfida degli architetti e degli ingegneri che si occupano di Smart Building sarà anche quella di riuscire a combinare diverse visioni e possibilità, senza mai tralasciare nulla che possa garantire efficienza e comfort.

Il BIM è lo strumento adatto per progettare gli Smart Building

Un ultimo punto da toccare riguarda gli strumenti a disposizione dei progettisti per gestire progetti sempre più complessi e articolati. Nel corso del tempo si è vissuta una regolare evoluzione tecnologica anche in questo senso e oggi, di nuovo, stiamo vivendo un importante cambiamento, con l’avvento del BIM, Building Information Modeling. Si tratta di un nuovo approccio alla progettazione e alla gestione del lavoro, che permette di raccogliere tutte le informazioni relative ad ogni parte di un edificio e al suo funzionamento nel corso del tempo.

Smart building: cosa cambia per i progettisti?
Il BIM è lo strumento adatto per progettare gli Smart Building

Il passaggio dal CAD al BIM è possibile grazie all’uso di opportuni software, ormai facilmente reperibili sul mercato. I vantaggi del BIM sono diversi e la maggior parte risponde proprio alle esigenze di un progettista di Smart Building. Innanzitutto il BIM, proprio perché permette di raccogliere dati e informazioni, favorisce la collaborazione dei vari soggetti coinvolti nella progettazione, che molto spesso lavorano parallelamente al progetto, scambiandosi informazioni in modo disorganizzato e talvolta frammentario. Migliorare la comunicazione, scambiare in modo immediato dati e informazioni, però, è fondamentale quando un progetto aumenta di complessità.

Il BIM, infatti, permette di aumentare la produttività e favorire il coordinamento delle risorse. Inoltre, grazie ad un controllo continuo e centralizzato del processo, assicura che non vengano perse informazioni e che siano massimizzati i tempi e i costi. Un altro aspetto vincente del BIM è che permette di simulare virtualmente il comportamento dell’edificio nell’arco della sua vita, anche dopo la sua costruzione. Grazie a ciò è possibile anche pianificare interventi di manutenzione preventivi.

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