Rivestimenti a facciata ventilata

In architettura, come in ogni campo, oggi più che mai, sono sempre più importanti i sistemi che consentono di non sprecare energia.
Occorre, dunque, ottimizzare l’isolamento degli edifici.
I migliori risultati in questo campo si ottengono quando l’isolamento viene posizionato sull’esterno dell’edificio, in maniera continua, o, come si dice “a cappotto”.
Ciò elimina i “ponti termici”, zone preferenziali di passaggio del flusso di calore dall’ambiente a temperatura più alta a quello a temperatura inferiore.
I materiali isolanti, mantengono le loro caratteristiche, in particolare il coefficiente di trasmissione del calore K, solo quando lavorano asciutti.
Questo lo si ottiene proteggendoli con un paramento esterno: tra l’isolante e il paramento viene di solito lasciato uno spazio vuoto nel quale, a causa della differenza tra la temperatura esterna e quella dell’intercapedine, si crea un movimento ascensionale dell’aria, che mantiene l’isolante sempre asciutto.

Impronta Italgraniti Projects Department, propone, quindi, l’utilizzo delle proprie lastre in gres porcellanato, nei diversi formati standard e/o sottomultipli, come paramento per facciate ventilate.
Per incrementare la sicurezza delle lastre è altamente consigliato incollare sul retro delle stesse, con opportuno collante elastico (poliuretanico bi-componente), una rete in fibra di vetro a maglia quadrata 3×3 o 4×4 mm, che, anche in caso di rottura accidentale della lastra, tenga uniti i pezzi fino alla sostituzione della lastra
Tale operazione deve essere fatta obbligatoriamente per le porzioni di facciata situate in prossimità di passaggio pedonale.

Progettazione di una parete ventilata
Questi sistemi di rivestimenti di facciata consentono di realizzare opere esteticamente pregevoli sia che si realizzino in edifici di nuova costruzione, sia che si intervenga in recuperi edilizi.
La facciata con gres porcellanato può essere utilizzata per rivestire le parti cieche di un edificio anche in abbinamento a facciate continue a vetri, o a serramenti a nastro. Consente, così, di realizzare abbinamenti vetro-porcellanato esteticamente pregevoli sfruttando le caratteristiche tecniche del porcellanato in alternativa, per esempio, alle pietre naturali.
In sede di progetto è possibile, tenendo conto della modularità del materiale più la fuga (mediamente 4 o 8 mm), realizzare una facciata senza tagli.
Questo è più difficile quando si debba rivestire una facciata già esistente.

Sistemi di facciata ventilata
Tutti i sistemi proposti da Impronta Italgraniti Projects Department possono essere utilizzati sui diversi tipi di supporto presenti nel campo dell’edilizia quali: mattoni, mattoni alleggeriti, cemento armato, pannelli in cemento armato prefabbricato oppure su una struttura primaria in profili metallici.
Possono essere applicati sia su nuove costruzioni che su edifici già esistenti, quando vi sia la necessità di migliorarne il comportamento termico e/o le caratteristiche estetiche.
Il peso dei sistemi presentati è, mediamente, dell’ordine dei 30 – 40 Kg/m2 comprensivo del peso della sottostruttura di aggancio a parete.
Il peso del sistema e l’azione del vento (viene indicato, a titolo d’esempio, il calcolo delle spinte del vento in base al D.M.16 gennaio 1996 e alla circolare del Ministero dei Lavori Pubblici del 4 luglio 1996, n.156AA.GG/STC, italiano, in base alla normativa DIN tedesca e in base alle normative di Hong Kong: i requisiti richiesti risultano molto diversi; occorre, quindi, attenersi in ogni paese alle normative ivi vigenti), sono i due parametri da considerare in sede di progetto di fattibilità di una facciata ventilata.
I sistemi si dividono in due grandi tipologie, in base al tipo di aggancio: sistemi con agganci visibili o nascosti.

Sistemi con agganci visibili
Questi sistemi sono realizzati con strutture che, una volta eseguito il rivestimento, lasciano in vista i fissaggi delle piastrelle da qualunque angolazione si guardi la facciata.
Il sistema di solito è costituito da una sottostruttura realizzata con profili verticali in metallo leggero, agganciati alla parete con staffe portanti e di contenimento in alluminio opportunamente dimensionate e fissate a parete con tasselli ad espansione dedicati a seconda che si operi su supporti compatti, tipo cemento armato o mattoni pieni, o si intervenga su supporti ad alveoli, piccoli o grandi, quali mattoni forati, blocchi di argilla espansa e simili.
I profili verticali, montanti, hanno una lunghezza che va, normalmente, da un marcapiano all’altro; in corrispondenza dei quali si realizzano i giunti di dilatazione della struttura e sono sostenuti da un numero di staffe, che dipenderà dalle sollecitazioni che la facciata dovrà subire, con particolare riferimento alle spinte del vento.
Le staffe sono dimensionate in maniera diversa a seconda che siano portanti (abitualmente quelle sul marcapiano) o con funzione di solo contenimento: queste ultime, al fine di consentire le dilatazioni proprie dei profili di alluminio, sono normalmente asolate.
Il giunto tra i montanti avrà la dimensione di almeno 1 cm che dovrà essere rispettato anche dal rivestimento ceramico.
Le lastre, che costituiscono il paramento esterno, sono agganciate con clips di fissaggio in acciaio inox, che saranno diverse a seconda che siano di partenza, alla base del rivestimento e dopo ogni giunto di dilatazione, o intermedie, utilizzate all’incrocio di quattro piastrelle.

Le lastre d’Impronta Italgraniti possono essere posate su qualsiasi altra struttura da facciata: l’unico vincolo è dato dal fatto che questa deve rispondere alle normative in vigore nel paese dove viene realizzata la facciata ventilata, sia per i carichi, sia per le spinte del vento (In Italia il riferimento è la norma UNI 11018).

Sistemi con agganci nascosti
I sistema utilizzati per posare in facciata le lastre ceramiche con agganci non visibili fanno uso di sottostrutture analoghe a quelle usate nei sistemi con agganci visibili, opportunamente modificate.
Nei sistemi conagganci a scomparsa, le modifiche riguardano il passo dei montanti, che avranno, tra loro, una distanza indipendente dal modulo delle lastre, ma dipendente esclusivamente dalle sollecitazioni del vento e dall’altezza delle facciate: nelle zone con minore spinta del vento si potranno avere interassi sino a 1,2 metri; saranno, poi, aggiunti dei profili orizzontali, (correnti) normalmente due per lastra, ai quali saranno fissate le lastre ceramiche.
Si realizza, così, una struttura a maglia ortogonale.
Per i correnti, come per i montanti, è necessario predisporre opportuni giunti di dilatazione, di 1 cm; mentre i montanti saranno interrotti ad ogni marcapiano i correnti avranno una lunghezza massima di 6 metri lineari.
Con questo sistema occorre predisporre le lastre, per inserire opportuni agganci sul retro delle stesse, normalmente quattro per lastra, per agganciarle alla sottostruttura.
Possono essere, a seconda del sistema: fresate, fori cilindrici, fori con sottosquadro.
Di seguito, vengono proposte strutture diverse, le quali hanno momento d’inerzia diversi e non sono intercambiabili.

Le lastre d’Impronta Italgraniti possono essere posate su qualsiasi altra struttura da facciata: l’unico vincolo è dato dal fatto che questa deve rispondere alle normative in vigore nel paese dove viene realizzata la facciata ventilata, per quanto riguarda i carichi e le spinte del vento (in Italia il riferimento è la norma UNI 11018).

Didascalie delle figure
Fig. 1 e 2
Una parete ventilata, alla base, viene chiusa con una griglia che pur consentendo il passaggio dell’aria generato dall’”effetto camino”, tuttavia impedisce l’ingresso, nell’intercapedine, tra isolante e lastre ceramiche di insetti, piccoli animali, ecc.
Una scossalina, opportunamente sagomata, come in figura, chiude la facciata alla sommità per impedire l’ingresso d’acqua, e consentire, però, il passaggio dell’aria.

Fig. 3 e 4
L’angolo di contatto tra due prospetti può essere realizzato posizionando le piastrelle testa contro testa, sia nell’angolo interno che in quello esterno.
Ciò è possibile anche senza modularità delle lastre: si può sfruttare la caratteristica della colorazione in pasta del gres porcellanato IMPRONTA ITALGRANITI, che ha lo spigolo uguale a se stesso anche quando la lastra è tagliata.
Negli spigoli si possono, in alternativa, prevedere dei profili di chiusura che, opportunamente dimensionati, sopperiscono alla mancanza di modularità, in particolare, quando la facciata viene realizzata su un edificio preesistente.

Fig. 5 e 6
Quando si prevede una facciata già in sede di progetto, le finestre possono realizzarsi con imbotti, davanzali e celini, dimensionati per vincere, sull’esterno, l’intercapedine che viene a crearsi con la realizzazione della facciata ventilata.

Fig. 7 e 8
Se si opera, invece, su un edificio preesistente, le imbotti potranno essere realizzate o con porzioni di lastre ceramiche, o con profili in alluminio verniciato.

Fig. 9
SISTEMI CON AGGANCI VISIBILI PDV1
La struttura in questo caso è molto semplice: è costituita da staffe ad “L” e montanti a “T” fissati alle staffe mediante rivetti.
Sui montanti, sempre tramite rivetti, sono fissate delle placche in acciaio inox che possono essere di due tipi: di partenza o intermedie.
Le placche inglobano già sia le clips di sostegno delle lastre, in acciaio inox AISI 316, sia le guarnizioni in EPDM antivibrazione. Sia le placche che i montanti sono elettro colorati neri; anche le clips possono essere colorate in tinta con le lastre.

Fig. 10
SISTEMI CON AGGANCI VISIBILI PDV2
La struttura è costituita da staffe a “C” e montanti ad “omega” fissati alle staffe mediante rivetti con “punto fisso” e “punto scorrevole” come risulterà dal progetto esecutivo.
Sui montanti sono ricavate delle gole dentro cui sono inserite le clips di fissaggio delle lastre, i distanziali per la realizzazione delle fughe e le guarnizioni antivibrazione. I distanziali, fissati al montante con rivetti, sono anche di sostegno alle clips di fissaggio delle lastre.
Le clips, in acciaio inox AISI 316 possono essere colorate nel colore delle lastre del paramento.
La guarnizione antivibrazione è in EPDM inalterabile alle basse e alle alte temperature.
La fuga tra le lastre può essere o di 4 o di 8 mm.

Fig. 11
SISTEMI CON AGGANCI VISIBILI PDV2M
sistema è composto di staffe di sezione ad “L” fissate sul supporto esistente mediante tasselli opportunamente dimensionati e adatti al tipo di supporto; montanti a “T”, con due gole di sezione speciale, fissati alle staffe mediante rivetti Nelle gole sono inserite le clips auto posizionanti di fissaggio delle lastre, i distanziali per la realizzazione delle fughe e le guarnizioni antivibrazione. I distanziali, fissati al montante con rivetti, sono anche di sostegno alle clips di fissaggio delle lastre.
Le clips, in acciaio inox AISI 316 possono essere colorate nel colore delle lastre del paramento.
La guarnizione antivibrazione è in EPDM inalterabile alle basse e alle alte temperature.
La fuga tra le lastre può essere o di 4 o di 8 mm.

Fig. 12
STRUTTURE E SISTEMI DI UNA FACCIATA VENTILATA SISTEMI CON AGGANCI VISIBILI PDV3
Caratterizzato dai fissaggi in vista del paramento esterno il sistema è composto di staffe d’ancoraggio in lega d’alluminio 6060 T5, asolate per il fissaggio dei montanti; montanti di sezione opportuna per la formazione dell’intercapedine e per il supporto delle lastre di rivestimento esterno; tasselli d’ancoraggio adatti al supporto; bulloneria in acciaio inox AISI 304, completa di bullone, dado, rondella maggiorata e grover, supporti del rivestimento esterno completi di molle ed agganci smaltabili; molle di sostegno del pannello isolante.

Fig. 13
SISTEMI CON AGGANCI NASCOSTI PDN1
Caratterizzato dai fissaggi nascosti del paramento esterno il sistema è composto di: Montanti con sezione a “T” o tubolari. Staffe d’ancoraggio a “L”, complete di molla per prefissaggio, o ad “U”; Tasselli d’ancoraggio adatti al supporto; Rivetti normalizzati per il fissaggio dei montanti alle staffe; Correnti orizzontali asolati, a sezione particolare, atti a ricevere ad incastro antiribaltante le graffe applicate sul retro del paramento; Rivetti normalizzati per il fissaggio dei correnti ai montanti; Graffe di ancoraggio a regolazione millimetrica , dotate di vite di serraggio e regolazione; Graffe di ancoraggio di tipo semplice; Guarnizioni in neoprene da applicare tra graffa di ancoraggio e lastra di paramento.Il sistema, mediante viti di regolazione millimetrica, prevede la possibilità di ottenere fughe variabili.

Fig. 14
SISTEMI CON AGGANCI NASCOSTI PDN2
Caratterizzato dai fissaggi nascosti del paramento esterno il sistema è composto di: Staffe d’ancoraggio in lega d’alluminio, 6060 T5 asolate per il fissaggio dei montanti; Montanti di sezione opportuna per la formazione dell’intercapedine e per il supporto delle lastre di rivestimento esterno; Tasselli d’ancoraggio adatti al supporto; Bulloneria in acciaio inox AISI 304, completa di bullone dado, rondella maggiorata e grover; Correnti orizzontali a sezione particolare, atti a ricevere ad incastro gli agganci applicati sul retro del paramento; Clips in acciaio inox di fissaggio dei correnti orizzontali ai montanti; Ganci e molle di fissaggio delle lastre al corrente orizzontale. Il sistema, prevede la possibilità di ottenere fughe variabili.

Per ulteriori informazioni sui prodotti e sulle tecnologie di Impronta Italgraniti
www.impronta.it

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