Il rapporto tra edificio e terreno: garantire sicurezza, comfort e igiene

Il rapporto tra terreno ed edificio determina le condizioni di benessere interno e di igiene ambientale, tant’è che alle strutture controterra sono richieste precise caratteristiche al fine di garantire isolamento termico e protezione da acqua e umidità.

Il rapporto tra edificio e terreno: garantire sicurezza, comfort e igiene
L’attacco a terra di un edificio è un nodo tecnologico delicato e determinante per il benessere ambientale interno.

Ogni struttura edilizia è delimitata da un involucro, che funge da filtro e protezione per gli occupanti dell’edificio, protetti da agenti atmosferici e con la sicurezza di comfort indoor e salubrità adeguata alle attività della propria vita. Se la copertura è importante perché chiude l’edificio e lo protegge, l’attacco a terra è altrettanto importante in quanto è la base su cui sorge l’intera costruzione.

Il rapporto tra edificio e suolo

Lo studio del terreno, dei carichi che gravano su di esso, di nuove soluzioni tecnologiche e impiantistiche ha portato allo sviluppo di diverse soluzioni strutturali e tecnologiche. Al di là della soluzione scelta, il rapporto dell’edificio con il suolo cambia in base alla posizione della struttura, che può partire dal piano di campagna, essere ipogea o seminterrata, oppure addirittura rialzata.

In base alla tipologia del terreno, conosciuta tramite un approfondito studio geologico, si avranno diverse soluzioni strutturali per le fondazioni, sulle quali poi si realizzerà il primo solaio.
È proprio questo elemento che regolerà il rapporto tra l’ambiente interno e il terreno, infatti il solaio ha il compito di garantire corretto isolamento termico, igiene, protezione dall’umidità e sicurezza.

Le soluzioni realizzabili sono diverse, a seconda delle caratteristiche specifiche di sito e progetto, del budget e dei tempi di realizzazione. Tra queste la più diffusa prevede un vespaio aerato, sul quale si posa il massetto di calcestruzzo, con adeguata impermeabilizzazione e coibentazione, per concludere con gli impianti e la pavimentazione interna. In passato il vespaio era costituito da strati aerati di pietrame o muretti, mentre oggi sono di uso comune elementi in plastica che garantiscono un’adeguata aerazione.

Casseri per vespai ventilati Minimodulo di Geoplast
Casseri per vespai ventilati Minimodulo di Geoplast

Garantire un corretto isolamento termico

Senza un corretto strato isolante, attraverso il solaio controterra si ha la maggior dispersione di calore, causando una temperatura difforme dell’ambiente e un dispendio energetico notevole. Inoltre, il pavimento e le strutture eccessivamente fredde rispetto alla temperatura dell’aria interna, possono causare formazione di condensa e muffe. L’isolamento termico deve sempre essere previsto e oltre all’attenzione ai valori di conducibilità e inerzia termica, si dovranno valutare aspetti quali la resistenza meccanica e la durezza, dato che non tutti gli isolanti sono adatti ad essere utilizzati nel solaio inferiore. Inoltre, l’isolamento deve essere posto anche sulle strutture verticali che si collegano al solaio, anche se in parte interrate.

Il terreno, in realtà, è anche una risorsa e permette di mantenere un microclima interno costante durante le diverse stagioni dell’anno, grazie alla sua temperatura relativamente stabile. In estate, l’inerzia termica del terreno, garantisce temperature più fresche negli ambienti interrati; mentre in inverno la differenza tra la temperatura interna e quella del suolo sarà minore rispetto a quella che si avrebbe tra interno ed aria esterna. In questo senso, il terreno diventa un elemento di protezione e un utile strumento di progettazione bioclimatica.

Proteggere l’edificio dall’umidità e dall’acqua

Le infiltrazioni d’acqua possono danneggiare gli elementi costruttivi e portare alla formazione di muffe e funghi, con conseguenti condizioni igieniche insoddisfacenti. Le ragioni alla base della presenza di acqua possono essere diverse, addirittura risalire al momento della costruzione, nel caso non siano stati fatti asciugare adeguatamente tutti i materiali utilizzati. Un’altra causa potrebbe essere una scarsa o scorretta impermeabilizzazione delle strutture, con conseguente umidità di risalita o infiltrazioni di acqua. L’impermeabilizzazione, generalmente realizzata con membrane bituminose o polimeri, deve essere posata in modo accurato e uniforme su tutte le strutture interrate e salire almeno fino al piano di campagna, dove tra l’altro si trova uno dei punti più critici a causa delle precipitazioni atmosferiche. La pioggia colpisce alla base dell’edificio, non protetto dalle gronde, ed è compito dello strato impermeabilizzante proteggere questo nodo sensibile.

Un problema che spesso si presenta negli edifici è la condensa superficiale, dovuta alla differenza di temperatura eccesiva delle pareti o dei solai (troppo freddi a causa di uno scorretto isolamento) e dell’aria interna. Infatti, il vapore acqueo, prodotto non solo dall’aumento di temperatura interna per il riscaldamento, ma anche dalle persone stesse, condensa su queste strutture, danneggiandole.

Per risolvere tutte queste situazioni critiche è importante prevedere un corretto drenaggio, soprattutto nel caso di locali seminterrati o interrati, che può essere realizzato con materiali quali sabbia e ghiaia che facilitano il defluire dell’acqua ed evitano che ristagni al di sotto dell’edificio. Per lo stesso motivo, possono essere utili delle intercapedini perimetrali che creano cuscinetti d’aria tra le strutture e il terreno, contenuto da una seconda struttura. Importante anche il vespaio aerato, citato nel primo paragrafo, che garantisce una costante ventilazione al di sotto del solaio ed è obbligatorio al di sotto dei locali abitabili.

Umidità di risalita
L’umidità capillare sale dal terreno attraverso le strutture, provocando danni e conseguenze anche visibili, come ad esempio la rottura dell’intonaco o la comparsa di efflorescenze saline

Proteggere dal gas Radon

Il Radon è un gas nocivo contenuto naturalmente nel terreno e nell’acqua che se penetra in un ambiente confinato, a causa della differenza di pressione tra suolo ed interno, tende ad accumularsi e raggiungere livelli di concentrazione nell’aria potenzialmente pericolosi. Esistono degli accorgimenti che permettono di arginare il problema e garantire l’igiene ambientale, tra cui garantire il corretto ricambio d’aria del locale e prevedere un vespaio aerato. Nel caso ci sia un ambiente non abitato al di sotto degli spazi utilizzati o un rialzamento su pilotis, il problema si riduce notevolmente.

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