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CEIM di 1° livello: quando la formazione diventa strumento per il cantiere

La quarta edizione del Corso CEIM di 1° livello si è conclusa a Milano, confermando che si tratta di un percorso formativo di riferimento per i professionisti dell’impermeabilizzazione. Un programma strutturato, il contributo scientifico del Politecnico di Milano, il confronto con docenti di alto profilo e il coinvolgimento attivo delle aziende sponsor hanno dato vita a un’esperienza che unisce teoria, pratica e networking, rafforzando una community tecnica sempre più consapevole e preparata.

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CEIM di 1° livello: quando la formazione diventa strumento per il cantiere

Si è conclusa il 12 dicembre la quarta edizione del Corso CEIM di 1° livelloConsulente Esperto in Impermeabilizzazioni, un percorso formativo che negli anni ha saputo affermarsi come punto di riferimento per la preparazione tecnica in un ambito determinante per la qualità e la durabilità delle costruzioni.

Il corso, articolato in 40 ore di formazione, ha offerto ai partecipanti una visione completa e aggiornata delle problematiche legate all’acqua negli edifici, approfondendo materiali, sistemi, normative, diagnostica, sicurezza e responsabilità professionali.

Il successo del Corso è legato prima di tutto all’approccio che non si limita alla trasmissione di nozioni, ma che punta a fornire strumenti operativi immediatamente applicabili nel lavoro quotidiano di progettisti, tecnici e consulenti.

Elemento distintivo del percorso è la collaborazione strutturata con il Politecnico di Milano, che ospita le lezioni presso il Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito. Un contesto accademico di alto livello che garantisce rigore scientifico, aggiornamento continuo e un dialogo costante tra ricerca, professione e industria.

Accanto alla dimensione didattica, il corso ha confermato la propria capacità di generare valore anche sul piano relazionale, favorendo la nascita di una community tecnica che continua a crescere ed evolversi nel tempo, grazie al confronto tra docenti, corsisti e aziende partner. 

I partecipanti alla quarta edizione del Corso CEIM di 1° livello di prospecta Formazione
I partecipanti alla quarta edizione del Corso CEIM di 1° livello

Nel 2025 al Corso di 1° livello si è aggiunta la prima edizione del corso di 2° livello, dedicato a professionisti già formati che hanno scelto di approfondire competenze avanzate legate alla diagnostica, al contenzioso e alla gestione di casi complessi. Un’evoluzione naturale del percorso, che conferma la solidità dell’impianto formativo e la crescente domanda di specializzazione in un settore spesso sottovalutato ma strategico per l’edilizia contemporanea.

Le voci delle aziende: competenze, tecnologia e formazione sul campo

Accanto al contributo scientifico e didattico, anche la 4ª edizione del corso CEIM di 1° livello ha visto il coinvolgimento diretto di aziende leader del settore, che hanno portato in aula esperienze concrete, casi applicativi e riflessioni maturate nei cantieri.

Le videointerviste raccolte restituiscono una fotografia chiara delle criticità più diffuse, delle soluzioni tecnologiche disponibili e del valore della formazione come leva per ridurre errori e contenziosi. 

Andrea Zanfi – Kerakoll: prestazioni, sostenibilità e cultura progettuale

Andrea Zanfi Corporate Product Manager di Kerakoll, ha sottolineato come il connubio tra prestazioni e sostenibilità sia ormai parte integrante della strategia dell’azienda. La ricerca di materie prime a basso impatto ambientale, l’utilizzo di componenti riciclate e la verifica costante delle performance rappresentano una direzione irreversibile, anche alla luce dei nuovi regolamenti europei in materia ambientale.

Zanfi ha evidenziato come molte criticità nascano dalla scarsa attenzione ai dettagli progettuali e applicativi, in particolare sul corretto spessore dei materiali. Da qui l’evoluzione dei sistemi Kerakoll, che puntano a semplificare la posa e a ridurre il margine di errore, affiancando prodotti che consentono di raggiungere l’impermeabilità in tempi molto rapidi. Centrale anche il tema della formazione, intesa non come approfondimento sul singolo prodotto, ma come comprensione del sistema nel suo insieme. «Questo corso è un vero punto di incontro tra competenze diverse ed è uno spazio di crescita professionale reale, non solo teorica». 

Antonio Pili – Testo: la termografia come evoluzione dello sguardo tecnico

Antonio Pili Business Unit Manager di Testo, ha riportato l’attenzione sull’importanza della corretta interpretazione dei dati termografici, ricordando come la termocamera non sia uno strumento automatico, ma un’estensione evoluta della vista del tecnico. Errori di lettura legati a riflessioni e caratteristiche superficiali sono frequenti se mancano le competenze di base su emissività e temperatura riflessa. «Gli strumenti non sono bacchette magiche: servono tecnici formati per trasformare i dati in decisioni corrette». 

Nel racconto di casi pratici, Pili ha mostrato come la termografia consenta di individuare rapidamente fenomeni di umidità sfruttando i principi fisici dell’evaporazione, permettendo diagnosi rapide e non invasive. L’integrazione con sensori e strumenti connessi amplia ulteriormente le possibilità di analisi, soprattutto in relazione al rischio di condensa e formazione di muffe. 

Efisio Monni – Penetron: progettare l’impermeabilizzazione fin dall’inizio

L’Arch. Efisio Monni, Responsabile ufficio tecnico Penetron, ha messo in luce uno degli errori più ricorrenti nei cantieri, ovvero la mancata pianificazione dell’impermeabilizzazione in fase progettuale. Un’omissione che rende gli interventi successivi più complessi, costosi e meno efficaci.

Nel suo intervento ha illustrato i vantaggi dell’impermeabilizzazione cristallina, particolarmente indicata per strutture interrate e opere di contenimento idrico. L’additivazione del calcestruzzo consente di lavorare sulla massa strutturale, riducendo le criticità tipiche dei sistemi a membrana e permettendo interventi di ripristino anche dall’interno in caso di infiltrazioni. Fondamentale, in questo contesto, il coordinamento tra progettisti, imprese e direzione lavori. «Lavorare come sistema è l’unico modo per garantire davvero la tenuta nel tempo». 

Luca Cerchiari – Progress Profiles: errori ricorrenti e sistemi a supporto della posa

Luca Cerchiari, Direttore tecnico Progress Profiles ha affrontato il tema delle pavimentazioni esterne, soffermandosi sugli errori più frequenti riscontrati in cantiere, come l’assenza di giunti di dilatazione o il taglio errato delle guaine sotto la quota di pavimento finito. Situazioni che portano rapidamente a infiltrazioni e contenziosi.

Le membrane drenanti e desolidarizzanti proposte da Progress Profiles rispondono a queste problematiche consentendo lo sfogo del vapore, il drenaggio dell’acqua sotto la piastrella e una gestione più efficace delle dilatazioni, senza compromessi estetici. L’approccio a sistema, comprensivo di tutti gli accessori necessari, è visto come garanzia di affidabilità e chiarezza di responsabilità. «L’errore di posa pesa molto più del difetto di prodotto, ed è per questo che la formazione fa la differenza». 

Marco Boldrini – Nord Resine: progettazione, assistenza e certezza del risultato

Marco Boldrini ha raccontato l’ingresso di Nord Resine, di cui è responsabile vendite, nel gruppo Laterlite come un’opportunità di crescita e valorizzazione di un know-how altamente specializzato nel campo delle soluzioni continue e degli impermeabilizzanti liquidi.

Dal suo punto di vista, una progettazione accurata è il presupposto per ottenere risultati affidabili nel tempo. I sistemi liquidi offrono grande flessibilità, soprattutto nella manutenzione di coperture esistenti e nelle superfici complesse, ma richiedono competenza tecnica e assistenza qualificata lungo tutto il processo, dalla fase preventiva a quella post-intervento. «La formazione indipendente è essenziale per creare figure davvero competenti e super partes».

Vitantonio Barone – Icobit: sistemi liquidi, normativa e sostenibilità

Vitantonio Barone Marketing manager Icobit, ha approfondito i vantaggi delle soluzioni impermeabilizzanti liquide applicate a freddo, evidenziandone la versatilità e la capacità di adattarsi a contesti complessi e a interventi su superfici esistenti. L’assenza di demolizioni e la rapidità di applicazione rappresentano benefici concreti per il cantiere.

Particolare attenzione è stata dedicata alla normativa UNI 11928, che definisce requisiti e prestazioni dei sistemi liquidi, offrendo un riferimento tecnico fondamentale per progettisti e applicatori. Non meno rilevante il tema della sostenibilità, affrontato attraverso tecnologie ad alta riflettanza solare e strumenti di valutazione ambientale lungo il ciclo di vita dei prodotti. «Diffondere consapevolezza tecnica è il primo passo per migliorare davvero il settore». 

Alessandro Bertocchi – Prospecta Formazione: una community che guarda all’Europa

Nel commento conclusivo, Alessandro Bertocchi, Direttore Commerciale di Infoweb e Prospecta Formazione, ha tracciato un bilancio estremamente positivo del percorso CEIM, sottolineando come il livello raggiunto dal corso lo renda oggi un’esperienza formativa di eccellenza non solo a livello nazionale, ma europeo.

La collaborazione con il Politecnico di Milano rappresenta una garanzia di qualità, mentre il ruolo di Prospecta Formazione è quello di portare la teoria sul piano operativo, favorendo il confronto diretto con casi reali. Il successo delle prime edizioni apre ora la strada a nuove prospettive, tra cui una futura edizione internazionale e lo sviluppo di un terzo livello fortemente orientato alla pratica e alla gestione delle situazioni più complesse. «Qui non ci si limita a studiare: si impara a lavorare davvero sull’impermeabilizzazione».

Guardando al futuro, il percorso CEIM è destinato a proseguire e rafforzarsi ulteriormente. Dopo il consolidamento del primo livello e l’avvio del secondo, l’obiettivo dichiarato è quello di lavorare alla strutturazione di un terzo livello nel 2026, fortemente orientato alla pratica e alla risoluzione di casi reali particolarmente complessi. Un passaggio che richiederà un’organizzazione ancora più articolata, ma che risponde a un’esigenza concreta del mercato: formare figure altamente qualificate, in grado di operare come riferimento tecnico nei contesti più delicati, dal cantiere al contenzioso. 

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