La Nuvola del Centro Congressi dell’EUR

Il Centro Congressi Roma Eur è costruito in una zona strategica dello storico quartiere della capitale.

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La Nuvola, la Teca. la Lama

Il progetto è sviluppato in tre parti distinti

  • una zona sotterranea che riunisce le sale auditorium/polivalenti di minore portata, le sale utilizzate per i meeting, il concorse che crea il collegamento tra le due entrate, i servizi e i parcheggi di circa 600 posti auto;
  • una “Teca” di 70 x 175 metri e 40 di altezza,che comprende la ‘Nuvola‘, un auditorium da 1760 posti;
  • un albergo, chiamato la ‘Lama’  che conta 441 stanze.

L’intera struttura nasce su di un’area di 55.000 mq, che va da viale Cristoforo Colombo, viale Europa, viale Shakespeare e viale Asia, ed è suddivisa tra 1330 mq delle conference rooms, 3500 mq dell’auditorium, 5580 mq del foyer e 3300 mq del centro commerciale.

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Interno della struttura in acciaio

La Teca, orientata longitudinalmente, è una struttura in acciaio e doppia facciata in vetro che raccoglie al suo interno la Nuvola.

La Nuvola è il fulcro, tanto dibattuto, del progetto, ed il punto strategico dell’intera struttura.
Realizzata con una nervatura in acciaio è ricoperta da un telo trasparente di fibra di vetro di circa 15 mila metri quadri.
All’interno vi sono anche luoghi di ristoro e i vari servizi a supporto all’auditorium.

L’hotel, la ‘Lama’, è stato progettato, invece, come struttura completamente autonoma.

In generale il Nuovo Centro Congressi è un’architettura di importante valore artistico, caratterizzata da soluzioni logistiche innovative e dalla scelta di materiali tecnologicamente avanzati.
Il complesso è particolarmente flessibile, ed in grado di ospitare congressi, mostre, eventi espositivi, con una capienza che raggiunge in totale quasi 9.000 posti a sedere,
Inoltre il Nuovo Centro è contraddistinto da un attento approccio eco-sostenibile, vale a dire un insieme di scelte indirizzate alla riduzione del consumo energetico.

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All’interno è stato scelto un sistema di climatizzazione a portata variabile dell’aria condizionata che permette un consumo ottimale di energia in funzione del reale affollamento dei locali; sulla copertura della teca sono stati sistemati pannelli fotovoltaici che consentono la produzione naturale di energia elettrica e contemporaneamente proteggono l’edificio dal surriscaldamento attraverso la mitigazione dei raggi del sole, oltre a permettere un importante risparmio sui consumi energetici rispetto a quelli necessari per ottenere il condizionamento di tutto il volume con un sistema tradizionale.

a cura di Cristina Finco



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