Centro riabilitativo e sportivo Don Calabria

Il progetto del Centro Riabilitativo Sportivo costituisce una parte importante di un programma complessivo nato ancora nella metà degli anni ottanta e promosso dalla Fondazione Verona: una fondazione privata costituita con lo scopo di creare un centro per la riabilitazione dei portatori di handicap all’avanguardia per metodologie e strutture nel panorama europeo.
Tale Fondazione, acquistato il terreno per complessivi 55.000 mq. in un’area situata in fregio alla principale zona sportiva della città e predisposto il progetto preliminare complessivo, ha necessariamente dovuto coinvolgere una serie di enti, pubblici e privati, per poter passare alla fase realizzativa del progetto, sia per poter accedere a finanziamenti pubblici, che per poter contare su di una gestione unitaria dell’intera struttura.
E’ nata così una partnership pubblico/privata unica nel panorama veneto ma forse anche nazionale che ha coinvolto i seguenti soggetti:
– L’Istituto Don Calabria per la gestione dell’intera struttura e per la realizzazione del Centro Riabilitativo Professionale e del Centro Riabilitativo Sportivo;
– Gli I.CI.S.S. (Istituti Civici di Servizio Sociale del Comune di Verona) per la realizzazione del Centro Medico Riabilitativo;
– L’ A.T.E.R. (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale) per la realizzazione delle abitazioni riabilitative e annessi ateliers/laboratori.
A completamento dell’intera struttura attualmente deve essere ancora realizzato il Centro Ricerca con annessa sala convegni, in attesa di reperire i necessari finanziamenti alla sua realizzazione.
Il primo cantiere è partito nel 1998 per cui in circa sei anni si è costruito il 70% dell’intero complesso. L’unitarietà iniziale del programma progettuale, pur riferita a tipologie assai diversificate tra loro (laboratori/ stanze semiospedaliere / spazi sportivi / aule di insegnamento / alloggi residenziali ecc.) ha permesso di ottenere un linguaggio architettonico unitario e soprattutto una rete di infrastrutture – dai percorsi pedonali del tutto indipendenti da quelli carrabili alle reti impiantistiche – comune a tutto l’insediamento.
Il Centro Riabilitativo Sportivo è posto ad ovest dell’intero centro ed è costituito da due grandi spazi ad unica altezza ( piscine da un lato e palestra dell’altro) separati da un corpo centrale a due piani dove vi sono gli ingressi e la zona servizi comuni (bar, sala riunioni e uffici al piano primo, una serie di palestrine al piano terra).
Nella zona riservata alla piscina sono state realizzate due vasche natatorie rispettivamente di m. 25×16,5 e di m.16×10, con annessi spogliatoi attrezzati specificamente per utenti con disabilità; vi è inoltre una zona sopraelevata, raggiungibile dal secondo piano del corpo centrale, con gradinate per il pubblico.
La zona occupata dalla palestra è costituita da un’area di gioco di m.32,6 x 23 dotata di tribuna telescopica che una volta chiusa permette di usufruire di un’area di gioco ancora più ampia con la possibilità di avere, tramite una parete-tenda a scorrimento elettrico verticale, due campi di allenamento per uso contemporaneo. In adiacenza a due lati della palestra, alla medesima quota, trovano posto gli spogliatoi, un deposito attrezzi e una serie di palestrine (arti marziali, fitness, tatami ecc.) illuminate indirettamente da un lucernario posto sopra il corridoio di distribuzione.
I due grandi spazi occupati dalla palestra e dalle piscine, sono coperti da una struttura a due falde in legno lamellare costituita da travi accoppiate ad altezza variabile con giunto rigido in corrispondenza del colmo, con luce statica di circa 30 m. ed interasse tra una e l’altra di m.6,6. In luce tra una travatura e l’altra, ortogonalmente, sono stati posti, anche con funzione di controventatura, dei travetti con passo di circa 1 m. lavorati con una fresatura che riprende l’effetto delle grandi travi accoppiate. Il tavolato di copertura a vista è stato sostituito da una serie di pannelli lignei da 43 mm. di spessore a sandwich (costituiti da tre strati incrociati) della misura massima di m.2,50 x 5,00 con la chiara funzione di controventatura e irrigidimento in modo da eliminare qualsiasi controvento metallico sotto o sopra il tavolato ligneo e quindi future gravose manutenzioni soprattutto sopra il vano piscina.
Infatti una delle problematiche che ha indirizzato la scelta di diverse soluzioni tecnico-architettoniche dell’intera struttura è stata quella di proteggere il più possibile gli elementi strutturali dall’ambiente aggressivo del cloro; oltre a predisporre un impianto di filtraggio predisposto per essere affiancato dall’ozono e ridurre quindi la percentuale di cloro presente nell’acqua e quindi nell’aria che evapora dalla massa d’acqua, si sono scelti tutti elementi che garantissero lunga durata nel tempo date le peculiari caratteristiche delle vasche natatorie: infatti la natura anche riabilitativa del centro comporta la necessità di avere una temperatura dell’acqua superiore di 3/4 gradi rispetto ad una struttura natatoria normale e tale caratteristica esalta il potere corrosivo dei vapori di cloro in modo direi esponenziale. Si è quindi cercato di eliminare il più possibile elementi strutturali soggetti alla corrosione (gli appoggi metallici delle capriate sono stati portati all’esterno in posizione protetta dalla gronda) e dove ciò non è stato possibile si è adoperato accaio inox 316 AISI.
Una particolarità di tale complesso che si è voluto mantenere anche nella realizzazione del Centro Riabilitativo Sportivo è costituita dalle coperture in laterizio (coppi). Date le notevoli superfici in gioco, che avrebbero a prima vista orientato verso una tipologia di copertura continua con uso di lamiere (in rame o oltro tipo di metallo), la copertura con tali elementi è stata studiata in modo da consentire una ventilazione adeguata con elementi in laterizio agganciati ad appositi listelli lignei evitando ogni uso di legante (malta o schiume poliuretaniche) ma ottenendo una posa completamente a secco, garanzia di durata e salubrità del laterizio stesso.
L’elemento gronda infine, sempre realizzato il legno lamellare, è stato studiato in modo da omogeneizzarsi per forma a quello in calcestruzzo a vista realizzato nell’intero Centro, ma caratterizzato da soluzioni tecnico-estetiche per il corretto smaltimento delle acque meteoriche del tutto particolari: l’acqua raccolta nel’ampio canale costituito da tavoloni in legno protetti da una lamina di rame da 8/10 defluisce attraverso fori di diametro 12 cm. e lungo una catena di rame si raccoglie in apposite vasche di ciottoli di fiume e da qui prosegue nelle vasche di raccolta. Per evitare che in caso di forte vento l’acqua non si disperdesse fuori da tali vasche, attorno alle catene in rame sono stati posti dei tubi trasparenti in plexiglass che consentono così di vedere l’acqua che defluisce.
Pur facendo parte di un complessivo progetto per la cui completa realizzazione e gestione mancano ancora parti importanti, tale Centro Riabilitativo Sportivo assume delle caratteristiche peculiari, dovute in gran parte all’uso del legno lamellare, che lo rendono un edificio unico e ben individuabile non solo all’interno di questo progetto ma anche nel panorama veneto delle strutture sportive.

Per ulteriori informazioni
www.holzbau.com



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