Alba, il recupero dell’ex Casa Miroglio

Nella città delle Langhe è in corso il recupero di un edificio storico che per anni fu l’abitazione di Beppe Fenoglio. Il progetto dello studio Costantino e Clerico Architetti prevede di ampliare il centro studi dedicato allo scrittore e partigiano piemontese. I lavori, finanziati dal Pnrr, sono realizzati dall’impresa Barberis

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Sulla destra, al civico 3 di via Manzoni, l’ex Casa Miroglio; sullo sfondo la cattedrale di San Lorenzo
Sulla destra, al civico 3 di via Manzoni, l’ex Casa Miroglio; sullo sfondo la cattedrale di San Lorenzo

Dal 1928 al 1959 fu la casa che ospitò Beppe Fenoglio, scrittore e partigiano di Alba. È l’ex Casa Miroglio (imprenditore locale del settore tessile e dell’abbigliamento; 1886-1979), edificio storico vincolato, collocato nel pieno centro della cittadina delle Langhe, sottoposto ora a un intervento di riqualificazione grazie a un finanziamento di quasi due milioni di euro proveniente dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Immagine del vicolo San Giuseppe ad Alba
Immagine del vicolo San Giuseppe

Da alcuni decenni il fabbricato, che sorge a pochi metri da piazza Risorgimento, che a sua volta ospita la sede del municipio e la cattedrale di San Lorenzo, si trova in uno stato di abbandono e di degrado.

Il Centro studi Beppe Fenoglio

Il recupero della struttura, oltre a migliorare il decoro della città, consentirà di ampliare gli spazi dell’adiacente Centro studi di letteratura, storia, arte e cultura Beppe Fenoglio, nato nel 2003 per volontà del Comune per rendere omaggio al concittadino scrittore e partigiano.

L’intervento, di circa 2 milioni di euro, è finanziato dal Next Generation Ue con risorse provenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Missione 5, “Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale”).

L’incarico di progettazione è stato affidato all’architetto Ugo Costantino, dello studio Costantino e Clerico Architetti; i lavori di recupero, iniziati alla fine del 2023, sono stati affidati all’impresa società benefit Barberis di Alba, che dovrà consegnare l’immobile ristrutturato entro il 31/12/2025.

L’idea di dar vita a un Centro studi dedicato a Fenoglio ha trovato il sostegno di Regione, Provincia, Comunità Montana, della Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero, della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e di alcuni imprenditori privati.

Il Centro vuole anche fare di Alba e del suo territorio un luogo di studio, ricerca e divulgazione delle tradizioni letterarie, artistiche, storiche e culturali della zona, avendo come ambito operativo il territorio della regione Piemonte.

L’intitolazione a Beppe Fenoglio sta a significare la centralità dell’opera dello scrittore locale attorno a cui ruotano tutte le altre tematiche. All’interno del Centro è conservata la camera in cui l’autore scrisse la maggior parte delle sue opere.

La storia dell’edificio

L’immobile, che occupa una superficie di circa 800 metri quadrati e che si sviluppa su tre piani, si trova in uno stato di degrado e abbandono ormai da decenni.

Interno dello stato attuale del primo piano dell’ex Casa Miroglio ad Alba
Interno dello stato attuale del primo piano dell’ex Casa Miroglio

Costruito in epoca medievale e successivamente trasformato in opificio tessile, negli Anni ’30 l’edificio divenne la sede della nascente azienda Miroglio. Nel 1977 il comune di Alba ne acquistò una porzione, comprendente il piano terra, il primo piano e il piano interrato, mentre il secondo piano è rimasto di proprietà privata.

L’edificio mostra le caratteristiche ricorrenti degli edifici di origine medievale, poi rimaneggiati secondo i diffusi modelli ottocenteschi, che prevedevano la regolarizzazione delle aperture e l’apposizione del cornicione.

Interno dello stato attuale del piano terra dell’ex Casa Miroglio ad Alba
Interno dello stato attuale del piano terra

Un tempo fu utilizzato come opificio, dove si svolgeva prevalentemente l’attività manifatturiera-tessile. Nonostante non sia conservata presso l’Archivio storico comunale una documentazione specifica sull’edificio, il materiale prodotto dai lavoratori del Consiglio di Ornato, a partire dal 1834, rappresenta una ricchissima fonte di informazioni sull’attività edilizia svoltasi in generale ad Alba fino ai primi anni del Novecento.

Interno dello stato attuale del piano terra dell’ex Casa Miroglio ad Alba
Un’altra immagine dello stato attuale di un interno del piano terra

Contemporaneamente ai maggiori interventi realizzati a scala urbanistica in quegli anni, si riscontrano testimonianze di numerose ristrutturazioni edilizie sollecitate dal piano Vandero (Secondo Vandero, ingegnere capo dell Provincia, nel 1829 redige il Piano regolatore di abbellimento e ingrandimento della città; nda). Nonostante ciò, la maggior parte delle opere proposte si limitava, per lo più, a un adeguamento dei fronti secondo il nuovo gusto del decoro urbano, fortemente influenzato dai canoni classicisti dell’architetto Busca (1918-1879; architetto e sindaco di Alba; sotto la sua guida furono realizzati il Teatro Sociale, il Ginnasio Liceo Govone, Palazzo Mermet, Palazzo Porro, Palazzo Miroglio, il Cimitero urbano e la facciata del Seminario Maggiore; nda), piuttosto che a una nuova forma dell’edificio: in generale gli interventi edilizi venivano realizzati con criteri abbastanza simili un po’ in tutta la città.

Interno dello stato attuale del piano interrato dell’ex Casa Miroglio ad Alba
Interno dello stato attuale del piano interrato

Nel caso dell’ex casa Miroglio, l’impianto murario è stato per lo più conservato e in alcuni casi adattato, mentre sono stati rifatti i solai, modificando così le altezze e il numero dei piani; di conseguenza sulle facciate vengono praticate nuove aperture chiudendo le precedenti e messe in atto delle semplici opere di abbellimento ritenute consone alle tendenze dell’epoca.

Negli Anni ‘30 la proprietà dell’immobile passa alla famiglia Miroglio, che lo destina a sede della propria azienda: vengono rilasciati diversi provvedimenti edilizi, in particolare nel 1937 si autorizza l’abbattimento di alcuni muri interni per l’ampliamento dei magazzini al piano terreno, la modifica delle luci delle finestre, la formazione di un portone carraio e il sopraelevamento delle finestre e la posa di balconi. Al piano terreno, è possibile apprezzare l’intervento degli anni 1930, con il quale sono state inserite colonne in ghisa e piattabande in ferro per ricavare un unico locale da adibire a magazzino. Intorno agli Anni ‘50 vengono installati i primi telai meccanici.

L’intervento di recupero

I lavori in corso prevedono la demolizione e la rimozione di alcuni elementi esistenti e il rafforzamento strutturale dell’edificio, con particolare attenzione al restauro delle facciate e degli elementi storici interni, che saranno trattati per riportarli al loro aspetto originario.

Alba, il recupero dell’ex Casa Miroglio: il progetto del piano terra
Il progetto del piano terra (render; credits, studio Costantino e Clerico Architetti)

Verranno eseguiti i lavori di impermeabilizzazione e isolamento termoacustico, oltre alla posa di nuovi pavimenti e il recupero degli infissi interni esistenti. Verranno realizzati spazi interni attrezzati per il supporto alle attività culturali, incluse delle nuove compartimentazioni e allestimenti funzionali alla consultazione e alla fruizione degli spazi.

Alba, il recupero dell’ex Casa Miroglio: dettaglio della scala di collegamento al primo piano
Dettaglio della scala di collegamento al primo piano (render; credits, studio Costantino e Clerico Architetti)

L’importanza per il territorio

Per la città e il territorio albese l’edificio, una volta conclusi i lavori, diventerà uno strumento di studio, ricerca e divulgazione delle tradizioni letterarie, artistiche, storiche e culturali della zona. L’intitolazione a Beppe Fenoglio sta a significare la centralità dell’opera dello scrittore albese attorno a cui ruotano tutte le altre tematiche.

Alba, il recupero dell’ex Casa Miroglio: Vista del piano primo
Vista del piano primo (render; credits, studio Costantino e Clerico Architetti)

Barberis Società benefit

Di recente, Barberis ha scelto di rafforzare l’impegno verso un modello di business responsabile e sostenibile e di trasformarsi in società Benefit, integrando nella missione imprenditoriale obiettivi di impatto positivo per l’ambiente e la comunità.

Dopo la certificazione del proprio sistema di gestione, l’impresa ha deciso di conseguire anche la certificazione etica di responsabilità sociale SA8000 e avviato un percorso per l’implementazione di un sistema di gestione per la responsabilità sociale.

Sul sito della società si legge che l’impresa è in procinto di ottenere la certificazione Uni/Pdr 125:2022 per la parità di genere: il raggiungimento di questo traguardo garantirà il rispetto delle principali misure di gender equality, oltre a rendere l’ambiente di lavoro un luogo di benessere.

Secondo quanto prevede la norma, in futuro Barberis dovrà essere in grado di monitorare e migliorare continuamente il proprio impegno verso la parità di genere, attraverso l’analisi dettagliata di dati e la strutturazione di politiche sempre più efficaci.

Scheda progetto Ex Casa Miroglio

  • Località: Alba
  • Committente: Comune di Alba
  • Finanziamento: PNRR
  • Progettazione architettonica: Studio Costantino e Clerico Architetti
  • Progetto strutturale: Studio A&A
  • Progetto impianti elettrici: Studio Integra
  • Progetto impianti meccanici: Alberto Giacosa
  • Importo dei lavori: 1.966.000 euro
  • Superficie di intervento: 800 mq
  • Destinazione: Ampliamento Centro studi Beppe Fenoglio
  • Impresa di costruzioni: Barberis (società Benefit)
  • Realizzazione impianti: Giusto Bertello
  • RUP: Daniela Albano
  • Inizio e fine lavori: dicembre 2023- dicembre 2025



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