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[post_content] => PROMATECT H è la lastra che garantisce resistenza meccanica ed elevata stabilità nelle costruzioni con resistenza al fuoco
PROMATECT H, a base di silicato di calcio a matrice cementizia, viene applicata nelle costruzioni resistenti al fuoco in cui è richiesta una buona resistenza meccanica e una stabilità elevata.
Le caratteristiche principali sono:
stabilità in caso di incendio
incombustibilità (classe A1 secondo le Euroclassi)
resistenza meccanica elevata e resistenza all'umidità
resistenza chimica neutra
resistenza ai vapori
Le principali applicazioni:
tramezzo autoportante o sandwich, a protezione di pareti in blocchi fino ad una resistenza al fuoco di 240 minuti in accordo alla norma EN 1364-1;
a protezione di elementi strutturali in acciaio e cemento armato fino ad una resistenza al fuoco rispettivamente di 360 e 240 minuti in accordo alle norme EN 13381-3 ed EN 13381-4;
a protezione di elementi strutturali (membrane verticali) fino ad una resistenza al fuoco di 120 minuti in accordo alla norma EN 13381-2;
È inoltre utilizzato in particolari applicazioni a soffitto o soluzioni speciali quali: cavedi e botole ecc... Alcune delle lastre PROMATECT possono anche fare da supporto ad una pavimentazione in alcune applicazioni specifiche.
Può essere necessaria un’ulteriore finitura della superficie o dei giunti nelle costruzioni realizzate con lastre PROMATECT. Per semplificare questa operazione e renderla efficace ed economica, Promat ha messo a punto un certo numero di procedure che permettono di ottenere un risultato perfetto.
Le lastre PROMATECT H possono essere infatti facilmente pitturate, tinteggiate o tappezzate mediante un pretrattamento di fondo con tempo di essicazione di 24h ca.
Scarica la scheda tecnica del prodotto PROMATECT HScarica il manuale di sintesi PROMAT
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[post_content] => PROMATECT 100 è la lastra PROMAT a base di silicato di calcio a matrice minerale idrata per le costruzioni resistenti al fuoco
PROMATECT 100 di PROMAT è la lastra che può essere applicata nelle più usuali protezioni dal fuoco dove si richiede allo stesso tempo leggerezza ed alte prestazioni.
La sua composizione a base di silicato di calcio a matrice minerale idrata denominata PROMAXON e di additivi selezionati gli attribuisce proprietà quali:
leggerezza
stabilità in caso di incendio
incombustibilità (classe A1 secondo le Euroclassi)
alti spessori e grandi dimensioni
resistenza nel tempo ed eccellenti prestazioni al fuoco
Le lastre PROMATECT 100 sono ottenute da un sistema di produzione brevettato, con una massa volumica di c.a. 875 Kg/m3 fornite in dimensioni 1200 x 2500 mm.
Può essere necessaria un’ulteriore finitura della superficie o dei giunti nelle costruzioni realizzate con lastre PROMATECT 100: per semplificare questa operazione e renderla efficace ed economica, PROMAT ha messo a punto alcune procedure che permettono di ottenere un risultato perfetto.
Le lastre PROMATECT possono essere infatti facilmente pitturate, tinteggiate o tappezzate mediante un pre-trattamento di fondo con tempo di essicazione di 24h ca.
PROMATECT100 dispone di marcatura CE ETA-06/0219 e dichiarazione di Prestazione (DoP)
Scarica la scheda tecnica del prodotto PROMATECT 100 Scarica il manuale di sintesi PROMAT
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[post_content] => PROMAPAINT SC4 è una pittura intumescente per la protezione al fuoco di elementi di acciaio
PROMAPAINT SC4 di PROMAT è una pittura intumescente monocomponente in emulsione acquosa dal colore bianco,a base di co-polimeri acrilici per la protezione al fuoco di elementi di acciaio.
La sua composizione comprende leganti sintetici in emulsione acquosa, cariche organiche ed inorganiche, pigmenti inorganici, additivi.
I vantaggi ed i benefici dell'utilizzo di PROMAPAINT SC4:
Prodotto all’acqua esente da solventi
Facilità di applicazione, applicabile a spruzzo o rullo/pennello
Rapidità di esecuzione
Sovra verniciabile con le comuni pitture acriliche o poliuretaniche
Ottima resa estetica
PROMAPAINT SC4 è una pittura qualificata secondo la norma europea EN 13381-8 su acciaio e in possesso di documento ETA 13/0198.
Prodotto adatto per applicazione in ambiente interno o semiesposto secondo ETAG 018-2, consultare il paragrafo finitura.
Applicazioni:
ACCIAIO - Rapporti di valutazione:
ENV 13381-8 Acciaio strutture I ed H
ENV 13381-8 Acciaio colonne a sezione cava
ENV 13381-8 Acciaio travi a sezione cava.
Altre caratteristiche:
Pails da 25 kg - Pallet da 900 kg.
PROMAPAINT SC4 si conserva 12 mesi in confezioni originali, a temperature comprese tra + 5°C e + 35°C. Teme il gelo. Prodotto non infiammabile
Scarica la scheda tecnica del prodotto PROMAPAINT SC4
Scarica il manuale di sintesi PROMAT
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[post_content] => PROMASTOP Unicollar è il sistema a collare antincedio per la prevenzione del passaggio di fumo e fiamme
PROMASTOP Unicollar, è un sistema a collare antincendio che può essere utilizzato su tubazioni combustibili con lo scopo di prevenire il passaggio del fumo e il passaggio delle fiamme in prossimità dell’attraversamento in caso di incendio.
Grazie alle sua flessibilità e modularità, PROMASTOP Unicollar è il sistema adatto ad essere installato su tubazioni combustibili di diametro variabile.
Le sue applicazioni sono molteplici: i collari antincendio PROMASTOP Unicollar sono stati testati su pareti e solai, sia su entrambi i lati di esposizione, sia internamente ai manufatti. PROMASTOP Unicollar è inoltre utilizzabile per le tubazioni composte dalle più comuni plastiche come PVC, PP, PE, ecc
I vantaggi dell'utilizzo di questo prodotto si ritrovano nel montaggio semplice e rapido e nei bassi costi di manodopera.
La lunghezza variabile delle strisce può essere decisa in opera, tagliando i settori necessari con il cutter, senza il bisogno di effettuare sopralluoghi preventivi o di stoccaggio di collari di diversi diametri.
Le eventuali porzioni di prodotto in eccesso possono essere riutilizzate unendole con le apposite staffe, senza la necessità di mantenere una distanza minima tra i collari.
Scarica la scheda tecnica del prodotto PROMAT PROMASTOP Unicollar
Scarica il manuale di sintesi PROMAT
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[post_content] => PROMATECT L500 è una lastra a base di idrosilicato di calcio applicata nelle costruzioni resistenti al fuoco
PROMATECT L500 è un prodotto PROMAT applicato nelle costruzioni resistenti al fuoco dove si esige nello stesso tempo leggerezza ed elevata stabilità.
Viene utilizzato per i condotti di ventilazione ed estrazione fumi con resistenza al fuoco fino ad EI 180, ed è inoltre adatto alla realizzazione di controsoffitti a membrana fino a REI 120 applicabili a diverse tipologie di solaio.
Si tratta di lastre a base calcio silicato e additivi selezionati pressofiltrate e caratterizzate da una massa volumica di c.a. 480 Kg/m3
Le loro proprietà principali sono:
leggerezza, stabilità in caso di incendio
incombustibilità (classe A1 secondo le Euroclassi)
alti spessori
grandi dimensioni
resistenza all’umidità.
PROMATECT L500 possiede una resistenza chimica neutra, resistente ai vapori, agli acidi deboli ed agli agenti atmosferici inquinanti ed aggressivi.
Per quanto riguarda il trasporto e lo stoccaggio le lastre PROMATECT L500 devono essere poste su supporto piano.
Prodotto marcato CE per la resistenza al fuoco.
Rapporto di Classificazione e soluzione tecnica in accordo all’Art. 4.4 del D.M. 16 febbraio 2007, direttamente utilizzabile nelle certificazioni di resistenza al fuoco (CERT REI) a firma del professionista antincendio.
Scarica la scheda tecnica del prodotto PROMATECT L500
Scarica il manuale di sintesi PROMAT
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[post_content] => Promat SYSTEMGLAS®
La vetrata senza telaio che nessun fuoco può penetrare
Promat SYSTEMGLAS® è un sistema brevettato da Promat, leader mondiale nella protezione passiva all'incendio, che rivoluziona il concetto di parete divisoria tagliafuoco vetrata REI. Questo sistema, infatti, riesce a combinare perfettamente le esigenze di sicurezza e di resistenza al fuoco alla sempre crescente necessità di una perfetta diffusione della luce naturale, abbinata ad un design innovativo ed originale.
Con lo sviluppo di Promat SYSTEMGLAS®, brevettato ed introdotto in Germania oltre dieci anni fa ed ora presente in tutto il mondo, si aprono nuovi orizzonti progettuali per architetti, ingegneri della sicurezza e progettisti antincendio per la realizzazione di soluzioni spettacolari ed innovative.
Promat SYSTEMGLAS®, infatti, permette di costruire vetrate antincendio con resistenza al fuoco 30 o 60 minuti (anche di grandi dimensioni) senza alcun telaio o giunto coibentato, e quindi con la stessa resa estetica di una normale lastra di vetro continua. Si possono progettare e costruire pareti completamente ed esclusivamente in vetro con la massima trasparenza, potendo inoltre integrare la parte perimetrale direttamente nella costruzione esistente (pavimento, soffitto e parete) oppure utilizzando un profilo acciaio standard (non coibentato) di piccole dimensioni.
Promat SYSTEMGLAS® è realizzato con una speciale lastra di vetro SYSTEMGLAS® senza armatura metallica all'interno, contenente alcuni strati di gel intumescente perfettamente trasparente. In caso di incendio il gel intumescente si gonfia creando una schiuma termoisolante rigida ed opaca che garantisce sia la resistenza al fuoco (cioé isolamento termico e tenuta ai gas) sia quella meccanica (stabilità).
I sistemi brevettati Promat SYSTEMGLAS® sono stati sottoposti a numerose prove sia di resistenza al fuoco, secondo gli standard più severi (quali DIN, BS, ISO, ecc.), sia di resistenza meccanica a freddo, garantendo così la massima sicurezza anche su vetrate di grandi dimensioni o installate in vie di fuga e luoghi sicuri.
I brevetti Promat SYSTEMGLAS® coprono una vasta gamma di soluzioni e consentono di ottenere, oltre alla resistenza al fuoco fino a REI 60, altri numerosi vantaggi fra i quali:
Massima trasparenza: la fuga tra due vetri contigui (normalmente circa 3 mm) viene sigillata con uno speciale mastice antincendio intumescente Promaseal S che garantisce trasparenza e resistenza al fuoco. Non sono necessari telai o altri sistemi portanti.
Design innovativi: utilizzando solo lastre di vetro senza telai aggiuntivi si possono ottenere strutture fino ad oggi impensabili nelle vetrate antincendio. In particolare si possono realizzare pareti di grandi dimensioni con sezioni ad angolo, con inclinazioni da 90° a 180°; oppure è possibile coprire le fughe con profili di alluminio, acciaio, legno. Inoltre si possono applicare telai che, non avendo alcuna funzione portante, possono essere esterni, di qualsiasi forma o dimensione e di ogni materiale possibile permettendo la massima libertà creativa al progettista. Con Promat SYSTEMGLAS® non esistono più limiti alla fantasia.
Tempi ridotti di produzione e montaggio: nei sistemi brevettati Promat SYSTEMGLAS® i tempi di installazione sono ridotti al minimo in quanto l'unica eventuale struttura da realizzare è il telaio perimetrale per il quale si utilizzano profili di acciaio standard. In questo modo il costo finale della vetrata è equivalente a quello delle classiche vetrate REI.
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[post_content] => Presentata agli studenti della Scuola di Architettura, Urbanistica, Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano, all’interno del ciclo di incontri, organizzati dal Prof. Claudio Sangiorgi (docente dell’Area Tecnologica presso il Politecnico di Milano), con realtà di punta nei singoli settori della produzione edilizia, una lezione che ha rappresentato un'occasione preziosa per gli studenti della Scuola di Architettura per venire a contatto con il mondo dell’industria per le costruzioni. Si è tenuta un’interessante comunicazione da parte di Promat, azienda di riferimento nel settore della protezione passiva al fuoco.
Indice:
A condurre sapientemente la lezione è stato il Dottor Claudio Traverso, direttore tecnico dell’azienda, che ha presentato la società: Promat S.p.A., parte del gruppo Etex, è specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi e prodotti per la protezione passiva al fuoco e costituisce punto di riferimento internazionale nel settore, sia per volume di vendita sia per qualità di prodotti e soluzioni.
Con un’esperienza di oltre quarant’anni, la società vanta 14 stabilimenti di produzione e può contare su 5 laboratori di ricerca e sviluppo specializzati, in cui hanno luogo più di 5.000 test report internazionali e migliaia di rapporti di classificazione secondo norme europee.
Produrre le proprie soluzioni utilizzando la migliore tecnologia disponibile e con il migliore rapporto prezzo/performance e sviluppare nuovi prodotti e sistemi grazie al continuo progresso tecnologico, nella costante ricerca del corretto equilibrio tra aspetti economici, ecologici e sociali: questi gli obiettivi della mission aziendale.
[caption id="attachment_566533" align="aligncenter" width="600"] Condotti di ventilazione ed estrazione fumo resistenti al fuoco[/caption]
Prevenzione incendi e specializzazione
Dopo una prima parte introduttiva al tema e relativa a norme e regolamenti, presentati come opportunità per il professionista e non tanto come vincolo, il Dottor Traverso ha spiegato il significato di “prevenzione incendi”: insieme delle strategie poste in atto dalle normative cogenti, dalle regole di buona tecnica e dai sistemi progettuali atti ad abbassare il rischio dello sviluppo incontrollato del fuoco. Combattere gli incendi significa, quindi, individuare tutti i possibili rischi e ridurne l’impatto sul sistema analizzato, in funzione di precisi obiettivi. La limitazione delle conseguenze avviene attraverso l’uso di sistemi di protezione scelti in funzione del tipo di effetti che si vogliono evitare (danni alle persone, strutturali, economici, fermo di produzione, rallentamento delle attività, …).
Dal punto di vista normativo, invece, si tenta di limitare la frequenza del manifestarsi degli eventi attraverso una serie di provvedimenti, regole tecniche, interventi e scelte che prendono appunto il nome di “prevenzione”.
“Prevenire” – prosegue il direttore tecnico di Promat – “significa attuare strategie progettuali e tecniche che impediscano l’incendio e intervenire affinché l’incendio non raggiunga in alcun modo la fase di flash over, in cui esso non risulta più controllabile, ovvero non emetta una quantità di fumi e/o gas tossici tali da ostacolare o, addirittura, impedire l’esodo delle persone o causare danno a beni”.
[caption id="attachment_566536" align="aligncenter" width="650"] Posa di sistema di protezione con pittura intumescente su struttura in acciaio[/caption]
A tal proposito, l’adozione della Direttiva 89/106 (che contiene i principali concetti che sono alla base della moderna prevenzione incendi in Europa) ha introdotto un nuovo approccio alla materia della sicurezza antincendio, offrendo un’alternativa al sistema utilizzato fino al momento della sua adozione (ed in larghissima parte utilizzato ancora oggi in quasi tutte le normative internazionali), che consisteva in una visione deterministica e prescrittiva, nella quale era il legislatore ad indicare i minimi requisiti di sicurezza in funzione del tipo di edificio e della sua densità di affollamento, stabilendo a priori degli scenari incidentali e di conseguenza le opere di protezione e di prevenzione.
Il nuovo approccio, al contrario, è di tipo prestazionale e probabilistico. In esso è il progettista che effettua un’analisi del rischio della situazione reale, cioè nelle condizioni operative dell’ambiente esaminato, e, di conseguenza, sceglie il grado di sicurezza necessario e i sistemi protettivi adeguati, atti a perseguire gli obiettivi più idonei rispetto alla specifica situazione e alle sue peculiarità.
Tale tipo di approccio in Italia è stato recepito ufficialmente con la prima versione del Testo Unico sulle costruzioni del 14 settembre 2005 e consente, sempre nel rispetto delle norme cogenti, una maggiore flessibilità progettuale ed una più ampia possibilità di scelta nelle soluzioni architettoniche e costruttive. Un approccio cui sono abbinate una complessità e una responsabilità indubbiamente maggiori per il progettista, ma anche il riconoscimento di una professionalità e di una competenza specifiche di figure tecniche specializzate nella progettazione in materia antincendio.
[caption id="attachment_566537" align="aligncenter" width="654"] Protezione di una struttura con sistemi a secco[/caption]
Performance elevate e tecnologie innovative
Unitamente ad una buona progettazione, fondamentali per la protezione passiva all’incendio sono le caratteristiche e le prestazioni dei materiali impiegati. Mostrando numerose immagini e filmati, con esempi di realizzazioni e di prove eseguite per verifica della reazione al fuoco, il Dottor Traverso ha quindi illustrato i principali sistemi protettivi prodotti e commercializzati da Promat, distinguendo tra due categorie: i rivestimenti protettivi passivi e i rivestimenti protettivi reattivi.
Mentre i primi non mutano il loro stato fisico durante l’evento, i sistemi reattivi - in caso di incendio – cambiano il loro stato fisico e reagendo, appunto, con le caratteristiche proprie dello stato variato, creano protezione alla struttura.
Rivestimenti protettivi reattivi
Senza dubbio il miglior esempio di sistema di protezione reattivo è costituito dalle pitture intumescenti. Si tratta di pitture, a base acqua oppure a base solvente oppure epossidiche, che vengono impiegate soprattutto per la protezione di strutture in acciaio e che, in caso di incendio, reagiscono all’aumento di temperatura aumentando di volume e formando una schiuma isolante che protegge il supporto.
Questo tipo di prodotto è interessante anche per il rapporto protezione al fuoco – lato estetico del progetto, che ha trovato piena espressione in molta architettura contemporanea.
L’impiego delle pitture intumescenti, infatti, consente di mantenere l’aspetto delle strutture così come sono, senza la necessità di mascherare elementi che hanno indubbiamente una valenza estetico-architettonica oltre che strutturale. L’applicazione di tali pitture avviene a spruzzo, così come per gli intonaci isolanti leggeri, altro sistema di protezione proposto da Promat.
Il loro funzionamento è molto simile a quello delle pitture intumescenti, ancorché connotato in senso molto più “materico” rispetto alle pitture, in termini di effetti percettivi. Altro punto a favore di questa tipologia di prodotto è il fatto che queste soluzioni (esistono intonaci a bassa e ad alta densità, a base gesso, a base lana minerale, …) contribuiscono a migliorare l’assorbimento acustico dell’ambiente in cui sono posti in opera, oltre che – ovviamente – a garantire la protezione dal fuoco.
[caption id="attachment_566532" align="aligncenter" width="439"] Prove di resistenza al fuoco di installazioni tecniche: sigillatura di attraversamenti impiantistici.[/caption]
Rivestimenti protettivi passivi
Passando invece alla categorie di prodotti di protezione passivi, i più diffusi sono le lastre antincendio o i cosiddetti sistemi a secco: lastre in cartongesso, lastre in silicato di calcio, lastre in GRG (gesso rivestito con fibra di vetro), …, utilizzate sia per la realizzazione di controsoffitti sia di pareti, contropareti, pareti autoportanti.
In questo caso siamo, invece, di fronte a un sistema che maschera la struttura in acciaio, in cls, in legno per proteggerla, creando – di fatto – un “cassonetto” intorno ad essa. A tal proposito, per un progettista, è di primaria importanza valutare il rapporto estetica/funzionalità nella scelta del sistema protettivo al fuoco che si vuole impiegare nel proprio progetto, sempre nel rispetto di costi e tempi/modalità di posa.
Sono state infine mostrate, per completezza di trattazione, anche le barriere passive (condotti di ventilazione ed estrazione fumo, collari, sacchetti, canaline, prodotti per sigillature), quali indispensabili complementi per una corretta progettazione e realizzazione di sistemi di protezione efficaci nel loro complesso.
[caption id="attachment_566538" align="aligncenter" width="600"] Il Dottor Claudio Traverso di Promat S.p.A. e il Prof. Claudio Sangiorgi presso la Scuola di Architettura, Urbanistica, Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano.[/caption]
Un sistema particolarmente innovativo, ancorché ancora poco diffuso in Italia, probabilmente per i costi più elevati rispetto ad altri, è costituito dalle pareti vetrate antincendio. Si tratta di pareti in vetro, in doppio strato, con interposto un gel con funzione intumescente; quando l’incendio si sviluppa e attacca la struttura, come esemplificato da un interessante video, lo strato di vetro esposto al fuoco si rompe e permette allo strato interposto di intumescente di reagire creando uno strato di schiuma protettivo.
Tale sistema è molto interessante, poiché unisce alla possibilità di mantenere l’aspetto estetico di trasparenza delle specchiature la possibilità di realizzare un’efficace compartimentazione al fuoco. E’ stato, infine, anche fatto osservare come, per i prodotti protettivi illustrati, una fondamentale importanza sia rivestita dal processo di manutenzione. La durabilità di un sistema protettivo, infatti, dipende anche e soprattutto dalle condizioni di utilizzo e dalle condizioni al contorno, oltre che dalla conservazione nella sua integrità.
[caption id="attachment_566539" align="aligncenter" width="600"] Il Dottor Traverso mostra agli studenti alcuni esempi di comportamento delle strutture al fuoco.[/caption]
L'importanza della protezione passiva al fuoco
Di pari fondamentale importanza, come opportunamente sottolineato dal Dottor Traverso in chiusura, è la protezione della struttura nel suo complesso: una struttura è protetta dal fuoco solo se lo è nella sua globalità, senza tralasciare la protezione di nodi e particolari di giunzioni tra strutture o materiali diversi (l’esempio portato è quello di una struttura in legno ove non è sufficiente applicare una pittura intumescente sulla struttura stessa, ma particolare attenzione andrà posta alla protezione degli elementi in acciaio per mezzo dei quali avvengono i sistemi di ancoraggio e fissaggio dei manufatti in legno).
Attraverso efficaci immagini di esempi di realizzazioni da non imitare (muri e porte tagliafuoco “ritagliati” qua e là per passaggi impiantistici o per ricavare fori di aerazione, collari per tubazioni e canali di ventilazione installati con modalità non corrette, …), il Dottor Traverso ha concluso con una nota di leggerezza la sua avvincente comunicazione, rispondendo quindi, congiuntamente al Prof. Sangiorgi, al dibattito generato da quesiti e sollecitazioni provenienti dagli studenti: miglior prova del coinvolgimento dell’uditorio suscitato dal tema affrontato.
La lezione si è tenuta Mercoledì 6 aprile 2016, aula Z.2, Politecnico di Milano, Via Bonardi - Milano Città Studi.
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LO STANDARD. RIDEFINITO
La nuova lastra Promatect-100X si pone come nuovo paradigma della protezione passiva al fuoco, sostituendo l’attuale standard delle lastre Promatect-100: stessa affidabilità, miglior lavorabilità ed efficienza.
Un’unica lastra per offrire ai tuoi progetti prestazioni diversificate e numerose possibilità di applicazione. Scegliendo Promatect-100X hai la certezza di utilizzare il sistema più sicuro e qualificato per la compartimentazione antincendio pur essendo il più leggero e sottile.
Scopri le classificazioni al fuoco e le tutte le tipologie di installazione di Promatect-100X: i nostri tecnici sono a disposizione per realizzare insieme il tuo nuovo progetto antincendio.
Vantaggi e prestazioni:
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[post_content] => Promat propone il nuovo manuale per la scelta, l'installazione e la certificazione di prodotti e sistemi a protezione antincendio in caso di attraversamentiPromat propone da più di 30 anni sistemi per la sigillatura di attraversamenti degli impianti, un aspetto spesso sottovalutato e che in caso di incendio rivela le proprie fragilità.
Il settore della compartimentazione è molto importante in caso di protezione passiva dal fuoco perché permette di limitare la propagazione dell’incendio e di confinarlo in ambienti appositamente progettati. Tali compartimentazioni spesso non sono continue ma interrotte da elementi di discontinuità, quali per esempio impianti elettrici o idraulici, giunti di dilatazione e su questi bisogna porre particolare attenzione, ripristinando la continuità con interventi che rispettino la normativa vigente (DM 16/02/2007 e nel DM 03/08/2015).
Sono soprattutto gli attraversamenti poco visibili o nascosti all’interno di un compartimento a comprometterne l'efficacia in caso di incendio.
Spesso infatti la mancanza di sigillature o l’installazione non corretta dei sistemi di protezione, possono causare incendi negli edifici, un fenomeno che non si verificherebbe, o comunque con conseguenze meno gravi, se le sigillature degli attraversamenti in pareti e solai fossero realizzate in maniera corretta attraverso la scelta di un prodotto sicuro e classificato al fuoco.
Il manuale realizzato da Promat permette di scegliere, installare e certificare il prodotto più corretto a seconda del singolo caso di cantiere.
Il manuale dopo aver presentato la normativa relativa al tema della sigillatura di attraversamenti di impianti e giunti lineari resistenti al fuoco, presenta i prodotti e i sistemi Promat con le linee guida per l'installazione, sia per la sigillatura di attraversamenti che di giunti lineari.
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[post_content] => PROMAT è una società specializzata nella progettazione e vendita di materiali e sistemi per la protezione passiva dal fuoco.
Indice:
L'azienda conta ben 14 stabilimenti di produzione, ubicati nelle nazioni europee, asiatiche e americane più avanzate, all'interno dei quali 14.000 persone si impegnano costantemente per accrescere il business aziendale.
PROMAT vanta inoltre 5 laboratori di ricerca e sviluppo specializzati, la cui gestione centrale è affidata ad ITC, dotati di forni sperimentali impiegati per la ricerca e produzione assidua di nuovi prodotti funzionali e capaci di resistere gli incendi; un'altra significativa parte dell'azienda è data dalla divisione R&D di Etex situata ad Avignone in Francia, fra cui quello di Tisselt (Belgio), Linz (Austria) e Heywood (UK) accreditato da ente terzo.
La maggioranza dei prodotti commercializzati da PROMAT è avvalorata da marcatura CE certificante il requisito di resistenza al fuoco e da più di 6000 test report conformi alle norme Europee.
L'esperienza di PROMAT Italia nei sistemi di protezione passiva dal fuoco si prolunga da quarant’anni e mantiene un know-how che non teme alcun confronto grazie alla serietà ed affidabilità che contraddistinguono l'azienda nel settore della protezione antincendio. In Italia e nel mondo PROMAT vuol dire qualità e il lavoro svolto è la garanzia degli standard più elevati al punto che l’espressione “Do it the Promat way” appartiene ormai al lessico comune ed indica prodotti e soluzioni sicure e garantite.
Dall'1 Gennaio 2017 Promat e Siniat collaborano per essere l' unico riferimento legato ai materiali da costruzione, delineando un partner unico capace di offrire il meglio dell'innovazione nella protezione antincendio e nei sistemi a secco.
PROMAT e la produzione dei sistemi di protezione antincendio
PROMAT è leader mondiale indiscusso nel campo della protezione antincendio, sia per quanto riguarda la mole di vendita che per quantità e qualità di prodotti e soluzioni offerte; nello specifico l'azienda si impegna nella produzione di lastre a base di silicato di calcio, pitture intumescenti, intonaci isolanti antincendio, sigillatura di attraversamenti e vetri antincendio, oltre ad una gamma di prodotti isolanti termici a base di calcio silicato a bassa densità.
Tra le soluzioni standard troviamo:
protettivi per elementi strutturali in acciaio, cemento armato e legno;
compartimentazioni orizzontali e verticali;
canali resistenti al fuoco di ventilazione ed estrazione fumo e calore;
sigillatura di attraversamenti;
PROMAT ed Etex Building Performance
Inoltre PROMAT è particolarmente attiva nei diversi campi che si interessano dei principali focus di innovazione di Etex Building Performance, quali:
Sistemi per modular building;
FSE (Fire Safety Engineering);
Efficienza di cantiere;
Integrazione sismico-acustica.
Tutto questo ha lo scopo di soddisfare le esigenze dei clienti, siano essi progettisti, imprese di costruzione o utilizzatori finali dei nostri prodotti. PROMAT lavora costantemente per ottenere le più innovative soluzioni antincendio e sfrutta la propria tecnologia per garantire sicurezza, preservando vite umane e proprietà.
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Info dalle aziende - Manuale per la protezione antincendio di attraversamenti - INFOBUILD