Diagnosi energetica edifici, di cosa si tratta, quando è obbligatoria e come farla: tutta la normativa 05/12/2024
Digitalizzazione per la sostenibilità degli edifici: il ruolo della tecnologia per decarbonizzare l’edilizia 02/12/2024
Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Digitalizzazione per la sostenibilità degli edifici: il ruolo della tecnologia per decarbonizzare l’edilizia 02/12/2024
La TULIKIVI OYJ trae le sue origini dall’attività di estrazione e lavorazione della pietra ollare tipica della zona di Nunnanlahti, un paese della Carelia fnlandese. La nascita dell’azienda nella sua forma attuale risale invece agli anni ’80, quando l’attuale presidente del consiglio d’amministrazione intuì le potenzialità della pietra ollare e delle stufe realizzate con questo materiale. Oggi la TULIKIVI OYJ è quotata alla borsa di Helsinki, può vantare un giro d’affari annuo che nel 2000 era di 58,7 milioni di Euro (dati TU 2001) ed occupa in tutto il mondo circa 500 collaboratori. Le stufe vengono esportate in tutta Europa, ma anche in Nord-America e Nuova Zelanda ed i rivenditori in tutto il mondo sono in totale circa 400. La percentuale del giro d’affari coperta dall’Export nel 2000 è stata del 54%. In Italia le stufe TULIKIVI vengono importate e distribuite dalla ditta Eurotrias S.r.l., che ha sede a Bolzano. L’attività, iniziata nel 1994, ha visto la nascita di una rete composta da circa 70 rivenditori che operano sul territorio nazionale per offrire alla clientela un servizio professionale di alto livello. Sul mercato italiano TULIKIVI si propone come leader nella produzione delle stufe ad accumulo in pietra ollare, rappresentando l’alternativa originale alle più note forme di riscaldamento a legna. Una nuova tecnologia di combustione La nuova tecnologia di combustione ideata da Tulikivi si basa sulla volontà di creare un prodotto ancora più facile da utilizzare e sempre più pulito sotto il profilo ambientale. Le innovazioni apportate sono tutte racchiuse nel cuore della stufa, che diventa il vero e proprio elemento distintivo. Innanzitutto TULIKIVI ha ideato un sistema di controllo del tiraggio, basato su dei canali che conducono l’aria in diversi punti all’interno della camera di combustione. Grazie a questo accorgimento, la legna può essere disposta sia orizzontalmente che verticalmente, prende fuoco con più facilità e non è più necessario regolare periodicamente l’afflusso dell’aria. Un aspetto, questo, che sarà molto apprezzato dai futuri clienti, che potranno godersi il calore TULIKIVI con uno sforzo davvero minimo. Inoltre, grazie a questo sistema di canali, nella camera di combustione vengono a crearsi dei vortici, che trascinano con sé nella propria corsa i fumi incombusti; questi, a causa del lungo stazionamento nella camera di combustione, bruciano quasi completamente, rendendo minime le emissioni della stufa. Un secondo momento importante nella progettazione della nuova tecnologia consiste nella particolare costruzione delle pareti della camera di combustione, che sono leggermente inclinate e facilitano quindi la caduta della legna bruciata sulla grata, limitando al minimo la dispersione di calore e garantendo il massimo rendimento della legna immessa, con un basso consumo. Accanto alle novità che caratterizzano questa nuova generazione, TULIKIVI ripropone uno dei principi di fumisteria più classici: i canali di controcorrente. I fumi che salgono dalla camera di combustione, infatti, vengono condotti prima verso una camera di combustione superiore e poi in canali laterali, dove corrono in “controcorrente”, appunto, e rilasciano tutta l’energia residua alla pietra ollare, che la restituirà all’ambiente sotto forma di calore radiante. Naturalmente, anche questa nuova tecnologia è stata certificata con il sistema di qualità ISO 9001. Una nuova generazione di stufe La novità che TULIKIVI propone è rappresentata, oltre che dal rinnovamento della tecnologia, anche dal design moderno e funzionale, con linee più morbide e tondeggianti e con nuove sfumature di colore. Accanto alla pietra ollare più classica, vengono utilizzate altre varianti di steatite: Kianta Blue, caratterizzata da venature più scure tendenti al blu, e Kianta Sky, dalla venatura chiara a nuvola. Ma le nuove proposte prevedono anche inserti in granito di vari colori, delle nuove porte, più ampie e panoramiche e una nuova “forma di stufa”, che ricorda il diamante, adatta sia al montaggio ad angolo, che al posizionamento a parete. Undici nuovi modelli, quindi, tutti dotati della nuova tecnologia di combustione, che regalano ampio margine di personalizzazione, sia per quanto riguarda i materiali ed i colori degli inserti, sia per le possibilità di finitura La materia prima Steatite è il nome geologico della pietra ollare, un minerale di origine vulcanica, nato circa 2,8 miliardi di anni fa in seguito a grosse pressioni e alle alte temperature presenti al di sotto della crosta terrestre. Le cave di TULIKIVI sono alcuni tra i pochissimi giacimenti che forniscono un materiale adatto alla costruzione di stufe; una eccessiva presenza di altri minerali, come ad esempio il talco, può infatti ridurre il grado di resistenza al calore, oltre che influenzare l’aspetto estetico della pietra. La steatite viene estratta delle cave aziendali in blocchi da 3 metri cubi, dopodiché si procede alla riduzione in massi da 10 tonnellate, che vengono avviati alle linee di produzione per procedere alla realizzazione di lastre o pietre per le stufe. Tutti i passaggi sono completamente automatizzati ed avvengono senza l’utilizzo di materiali chimici. La pietra ollare è anche un buon materiale da costruzione, poiché si lavora facilmente, ma allo stesso tempo è anche resistente al vento, alle intemperie e ad altri “attacchi” da agenti esterni. Spesso la steatite è utilizzata come rivestimento per pavimenti o come copertura di pareti, sia all’interno che all’esterno. Inoltre la superficie liscia la ha resa storicamente uno dei materiali preferiti per la realizzazione di sculture e di oggetti preziosi. Da secoli, poi, è nota l’eccezionale predisposizione della steatite a diventare “materiale da stufa”. Le caratteristiche che la rendono così particolare sono l’elevato peso specifico, la capacità di accumulo del calore e la resistenza al fuoco. Rispetto ai comuni materiali utilizzati per la costruzione di stufe, quindi, la pietra ollare assorbe il calore molto meglio e lo immagazzina molto più a lungo. Per questo motivo, dopo una fase di riscaldamento, che, in base alla grandezza della stufa, varia da una a tre ore, una TULIKIVI irradia calore per un periodo compreso tra le 12 e le 24 ore. La steatite emana un tipo di calore detto radiante o ad infrarossi, che è stato dimostrato essere molto più sano e piacevole per l’organismo umano rispetto al cosiddetto calore convettivo, sviluppato dai tradizionali sistemi di riscaldamento e trasmesso tramite il movimento dell’aria. Il calore radiante è in tutto simile al naturale principio di riscaldamento delle radiazioni solari, di importanza fondamentale per la funzionalità del nostro corpo. Per questo motivo è possibile affermare che una TULIKIVI sopperisce, durante l’inverno, alla mancanza di radiazione solare, contribuendo a migliorare la circolazione sanguigna, a normalizzare la pressione ed a facilitare l’eliminazione delle scorie. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici
22/02/2006 EUROTRIAS Riscaldare rispettando la natura con Tulikivi Che cos’è il calore radiante? Che cosa lo rende così piacevole? Non si tratta né di ...