Tecnologia e innovazione in edilizia: occorre aprirsi alla digitalizzazione e all’inclusione 21/07/2025
Dal 31 marzo è obbligatoria la fatturazione elettronica per i comuni e tutti gli uffici della pubblica amministrazione. Sarà quindi possibile ricevere solo fatture elettroniche e non più su carta. Questo nuovo modo di fatturare verso la pubblica amministrazione coinvolge un numero cospicuo di soggetti che forniscono sia beni che servizi alle PA. Dunque vengono coinvolti operatori economici quali lavoratori autonomi e imprese. Va precisato che l’art. 25 del D.L. 66/2014 ha anticipato al 31 marzo 2015 l’obbligo della fatturazione elettronica per la pubblica amministrazione lasciando però invariato l’obbligo al 6 giugno 2015 per Ministeri, Agenzie fiscali, Enti nazionali di previdenza. Le pubbliche amministrazioni coinvolte non potranno più accettare fatture emesse in forma tradizionale, se ciò avvenisse, i destinatari non potranno procedere con i pagamenti. Gli stessi destinatari coinvolti dalla riforma dovranno provvedere ad adeguare le proprie procedure informatiche e iscrivere gli uffici preposti alla ricezione delle fatture elettroniche all’indice delle pubbliche Amministrazioni, IPA. E’ fatto obbligo anche di rilasciare apposita ricevuta di consegna. Per i fornitori esiste dunque la necessità di adeguarsi alla nuova procedura e in testa a loro gravano altre esigenze. Oltre a gestire l’iter di emissione e consegna esclusivamente in modalità digitale, dovranno anche redigere e conservare i documenti secondo quanto previsto dalla normativa. La Fattura PA deve essere firmata digitalmente tramite un certificato di firma qualificata rilasciato da uno dei certificatori iscritti in apposito elenco pubblicato sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale e trasmessa al sistema di interscambio scegliendo tra diverse modalità: PEC , web, protocollo FTP, etc. La posta elettronica certificata è sicuramente il metodo più semplice e veloce in quanto non presuppone alcun tipo di accreditamento preventivo presso il sistema di interscambio. Un indirizzo di posta PEC può essere richiesto a uno dei gestori presenti nell’elenco pubblicato sul sito dell’Agenzia per L’Italia Digitale. Prima dell’invio, accedendo al sito www.fatturapa.gov.it è possibile effettuare un controllo preventivo sulla Fattura PA prodotta e procedere automaticamente all’invio. Indipendentemente dalla modalità di invio scelta, il sistema di interscambio fornisce tutta la messaggistica di presa in carico e di accettazione della Fattura PA. Una procedura di supporto professionale per questo adempimento è FacTus-PA di ACCA software che gestisce oltre alla fatture tradizionali anche quelle elettroniche verso la pubblica amministrazione. Semplicemente intuitivo, il software quida l’operatore alla compilazione della fattura elettronica assistendolo in tutte le fasi richieste. Compila la Fattura PA e genera il file xml, unico formato riconosciuto, appone la firma digitale, invia la fattura elettronica tramite PEC alla Pubblica Amministrazione, archivia tramite Conservazione Sostitutiva le fatture elettroniche adottando lo standard UNI 11386:2010 denominato SINCRO e approvato dalla Agenzia per l’Italia digitale. FacTus-PA è gratis per sempre per la fatture cartacee e per la conservazione sostitutiva, gratis per un mese per le fatture elettroniche. Download gratuito del software http://www.acca.it/software-fatturazione-elettronica?utm_source=specialebiblus#FatturazioneElettronica Corso on-line http://www.acca.it/Factus-PA/Video-Corso/tabid/2093/default.aspx Fattura elettronica per PA 2 Fattura elettronica per PA 3 Fattura elettronica per PA 4 Fattura elettronica per PA 5 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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