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Indice degli argomenti Toggle In armonia con la naturaBiophilic DesignDalla Valle d’Aosta a MilanoUfficio biofilo certificatoIntegrato con la cittàSpazio multisensorialeInnovazione fra vecchio e nuovoRiqualificazione e sostenibilità In ufficio, nel cuore di Milano, ma immersi nella natura. Per festeggiare vent’anni di attività nel campo della sostenibilità, non c’è niente di meglio che realizzare un concept innovativo, anzi un manifesto concreto per nuove modalità costruttive e – soprattutto – di lavoro. L’idea è di Edileco, società cooperativa italiana specializzata in costruzioni e ristrutturazioni ecocompatibili che, nata in Valle d’Aosta con headquarter a Nus, sbarca nel capoluogo lombardo con il “Milano Hub”, una nuova sede aziendale realizzata secondo i principi del Biophilic Design e certificata – prima in Italia – dal Biophilic Quality Index (BQI). Protagonista assoluto del concept, che prende il nome evocativo di “The Forest”, è il verde: le piante giocano un ruolo strutturale e funzionale con la creazione di pareti verdi, schermature solari, strutture per arredi e divisori. Posizionate in modo da essere accessibili, le piante favoriscono l’interazione diretta, migliorano la qualità dell’aria e contribuiscono all’atmosfera rigenerativa. L’albero centrale e le fioriere Concepito come uno spazio accessibile, multifunzionale e dinamico dedicato alla progettazione integrata, al design avanzato e all’innovazione, “Milano Hub” non è solo un luogo di lavoro quotidiano ma anche uno spazio di esposizione, eventi e presentazione di nuovi progetti. Un vero e proprio laboratorio di idee dove professionisti di diversi settori possano confrontarsi e ispirarsi a vicenda. Il focus del progetto è sulle persone e sulla natura, attraverso modalità innovative di progettazione, design e sostenibilità ambientale, sociale ed economica che guardano alla biofilia come punto di riferimento. In armonia con la natura La biofilia è la tendenza, innata nell’essere umano, a concentrare l’attenzione sulle forme di vita e su tutto ciò che le ricorda, con un approccio esperienziale, sensoriale ed emotivo che si estende agli spazi abitati. Milano Hub, l’albero centrale Questa affinità profonda e immanente con la natura riporta in primo piano l’importanza essenziale dell’ambiente naturale nel plasmare l’intera esperienza umana, che si esprime come desiderio e bisogno psico-fisico di connessione con la natura stessa e con gli elementi che la caratterizzano, il verde in primis, con importanti benefici per la vita quotidiana in termini di salute e benessere. Biophilic Design Allora, come recuperare un rapporto autentico e profondo con la natura all’interno degli edifici? A questo guarda la progettazione biofilica (o Biophilic Design), che attraverso l’impiego sapiente degli strumenti dell’architettura può significativamente ridurre lo stress, aumentare la creatività e la lucidità di pensiero, migliorare il benessere e accelerare la guarigione. Risorse fondamentali per trovare nuove modalità di vita e interazione con l’ambiente in un pianeta sempre più urbanizzato e antropizzato. Milano Hub, l’albero centrale Secondo il Terrapin Bright Green (società di consulenza e pianificazione strategica in campo ambientale e della sostenibilità), il Biophilic Design per il miglioramento della salute e del benessere si riassume in 14 pattern di riferimento, suddivisi in tre macrogruppi, Natura nello spazio, Analoghi naturali e Natura dello spazio. La Natura nello spazio riguarda l’esperienza fisica, sensoriale e psicologica degli elementi naturali da parte degli esseri umani, portati direttamente all’interno dell’ambiente costruito; ne fanno parte per esempio la presenza di vegetali e piante in vaso, giochi d’acqua, acquari, giardini e affacci dello spazio indoor sull’ambiente naturale. Gli Analoghi naturali raccolgono le forme, le strutture e i materiali che sono in grado di evocare l’esperienza e le sensibilità indotte dalla natura all’interno dell’ambiente costruito: ne sono esempio le rappresentazioni grafiche dei tessili che presentano elementi naturali, arredi con forme organiche e biomorfe, pannelli in legno con venature visibili, luce dinamica e diffusa. Si arriva dritti all’architettura e alla progettazione con la Natura dello spazio, che ricorda attraverso configurazioni spaziali prevalenti in natura i ritmi, le emozioni e le facoltà esplorative che caratterizzano il rapporto innato fra l’essere umano e l’ambiente naturale, incidendo sulle capacità di attivazione delle diverse aree del cervello. Ne fanno parte elementi architettonici come gli angoli, i porti coperti, l’orientamento delle aperture di un edificio verso panorami aperti, progettazione di corridoi curvilinei o patii a sbalzo, studio accurato delle fonti di luce. Lavorare in un ufficio progettato secondo questo approccio porta, sempre citando il Terrapin Bright Green, importanti vantaggi in quanto le persone sperimentano un numero minore di giorni di malattia, una riduzione dello stress, il miglioramento del rendimento e la riduzione del rischio di burn-out, tassi di turnover dei dipendenti e costi associati. Il valore aggiunto portato dal Biophilic Design ne fa una componente di stimolo e riflessione presente all’interno di diversi sistemi internazionali di certificazione della sostenibilità degli edifici, come il Leed, il Well, il Breeam o il Living Building Challenge. I 14 pattern della progettazione biofilica I pattern della Natura nello spazio Connessione visiva con la natura Connessione non visiva con la natura Stimoli sensoriali non ritmici Variabilità termica e del flusso d’aria Presenza d’acqua Luce dinamica e diffusa Connessione con i sistemi naturali I pattern degli Analoghi naturali Forme e pattern biomorfici Connessione materiale con la natura Complessità e ordine I pattern della Natura dello spazio Prospettiva Rifugio Mistero Rischio/Pericolo Fonte: Terrapin Bright Green Dalla Valle d’Aosta a Milano Nasce con questo incipit il progetto della sede milanese di Edileco, a pochi minuti a piedi da quattro linee metropolitane nel distretto milanese delle Cinque Vie, sviluppata su una superficie di 500 metri quadrati distribuiti su tre livelli di un condominio. Punto di partenza per la creazione di un ambiente di lavoro rigenerativo, secondo il design biofilico, negli ambienti in cui la natura è protagonista si registra un aumento del benessere delle persone in termini di livelli percepiti di energia e di felicità. Introdurre suoni della natura, in sostituzione di quelli tipici dell’ambiente urbano, può apportare miglioramenti delle prestazioni cognitive. La certificazione Biophilic Quality Index (BQI) Da qui la scelta dell’azienda di sviluppare un concept basato sulla propria esperienza ventennale nella progettazione e realizzazione di edifici ecosostenibili, radicata nella tradizione costruttiva valdostana, e sull’aderenza ai principi del Biophilic Design. Veduta della facciata esterna del Milano Hub “Per Edileco, l’arrivo a Milano segna un grande passo – ha detto Davide Trapani, presidente di Edileco -. Abbiamo deciso di farlo portando vent’anni di esperienza nel settore edile e progettuale e presentandoci con una visione innovativa. Siamo orgogliosi di aver realizzato il primo ufficio in Italia certificato in Biophilic Design, per restituire a tutti i nostri collaboratori uno spazio in cui possano godere del massimo benessere lavorativo. L’attenzione alle persone è per noi il cuore pulsante che muove ogni decisione aziendale: dopo aver regalato un mese di ferie extra nel corso del 2024, questo nuovo ufficio vuole essere un ulteriore segnale verso tutte le persone che ogni giorno permettono a Edileco di crescere. Con questa nuova sede, non solo rafforziamo la nostra presenza in Italia, ma ci impegniamo nel promuovere scelte progettuali che integrano elementi funzionali, efficienza energetica e soluzioni artistiche, per restituire un ambiente di lavoro stimolante, sostenibile, produttivo e anche bello”. Ufficio biofilo certificato “The Forest” ha preso quindi forma come primo ufficio biofilo certificato d’Italia secondo il Biophilic Quality Index (BQI), anche grazie alla collaborazione con l’Università della Valle d’Aosta e in particolare con il gruppo di ricerca Green-Leaf, laboratorio di ecologia affettiva dell’Università della Valle d’Aosta diretto da Giuseppe Barbiero, docente di Biologia e di Ecopsicologia, massimo esperto di Biofilia in Italia e tra i più riconosciuti a livello internazionale. L’ufficio al piano terra Il Biophilic Quality Index (BQI) è uno strumento di valutazione, sviluppato da Giuseppe Barbiero e Rita Berto, psicologa ambientale e dottore di ricerca in Percezione e Psicofisica, che misura e quantifica in maniera oggettiva e standardizzata il livello di Biophilic Design e di rigenerazione di un ambiente, e apporta alla realizzazione dell’ufficio Edileco un peso scientifico che potrà aprire la strada alla diffusione di una nuova cultura architettonica. Per questo lavoro, Edileco si è avvalsa inoltre della consulenza di Alice Venturella, esperta di ecopsicologia e membro del Green-Leaf, che ha anche verificato i dati delle misurazioni della qualità dell’aria pre e post intervento. Come ha sottolineato Giuseppe Barbiero, il Biophilic Quality Index (BQI) è “un sistema di valutazione del potere rigenerativo degli ambienti costruiti. Il BQI si basa su una serie di costrutti selezionati in base all’efficacia della prova che favoriscono la rigenerazione dalla fatica mentale e il recupero dallo stress. Ciò che differenzia il BQI dagli altri sistemi di certificazione del biophilic design è il suo carattere quantitativo, anziché qualitativo. Ciò permette di prevedere con buona accuratezza gli effetti sul benessere cognitivo ed emotivo, a breve e a medio termine, del contatto continuativo con la Natura garantito dal biophilic design”. Un edificio emblema della Biofilia, ma in stretto dialogo con il proprio intorno urbano. “The Forest”, ha spiegato Andrea Nembro, responsabile Sviluppo Business & progetti speciali di Edileco, “nasce dall’idea di integrare il verde negli spazi urbani, creando un’isola all’interno della città, dove poter respirare aria pulita e riscoprire il contatto con l’ambiente naturale. Abbiamo realizzato uno spazio di lavoro che è anche uno showroom, in cui ingegneria, architettura e design si fondono per offrire un contesto unico ai nostri collaboratori e clienti. “The Forest” è il risultato dell’impegno di un team di professionisti che ha lavorato per realizzare un luogo innovativo, dove natura e uomo convivono in armonia. Ci auguriamo possa diventare un punto di riferimento e un caso studio per altre realtà che intendano replicare questo approccio“. Integrato con la città Il dialogo fra interno ed esterno, e fra edificio e città, è la chiave del progetto “The Forest”. Ben percepibile al piano terreno grazie alle grandi aperture vetrate sullo spazio urbano senza schermature e alla presenza attiva di elementi naturali e di verde, che si proiettano anche sulla facciata. Gli arredi e le strutture che articolano gli spazi di ingresso all’edificio, a cominciare dalle bordature a verde e dalle grandi fioriere a tenuta stagna che costituiscono un vero e proprio giardino indoor, hanno linee morbide e sinuose per creare un ambiente avvolgente e favorire il relax e l’interazione, generando un’atmosfera stimolante in ambito lavorativo. A livello funzionale, ma con un respiro esperienziale, gli spazi al piano terra si suddividono in diverse aree. La reception, arricchita dalla dotazione di vegetazione e di acqua grazie alla presenza di una fontana, con il logo “The Forest” ribadisce l’idea di una città immersa nel verde. La fontana collocata all’ingresso del Milano Hub Realizzato in legno con dettagli che richiamano le sezioni degli alberi, il logo si ispira alla mappa stilizzata di Milano in omaggio al passato della città e alla sua evoluzione, proponendo una riflessione sui tema della deforestazione e promuovendo un messaggio di sostenibilità. Il corridoio, caratterizzato dalla presenza di velette sospese, crea un paesaggio indoor sorprendente evocando l’immagine di una grotta. Il corridoio al piano terra Il bagno, concepito come un’esperienza multisensoriale, è attrezzato con luci e colori che si adattano alle diverse stagioni; un vetro speciale diventa opaco nel momento in cui un sensore rileva la presenza di una persona, offrendo privacy agli utenti senza compromettere la luminosità. Ma il vero protagonista è il maestoso albero centrale, che si sviluppa a tutta altezza dal piano terra al primo piano e racchiude un’innovativa soluzione impiantistica e ingegneristica in un elemento dal forte valore simbolico nel segno della biofilia. Realizzato con una struttura in rame da esperti artigiani di Edileco, l’albero è dotato di un innovativo sistema di aspirazione dell’aria dotato di filtri che purificano l’ambiente, richiamando i processi naturali di fotosintesi clorofilliana delle piante. Spazio multisensoriale Al primo piano, “The Forest” si presenta come uno spazio open space pensato per essere un ambiente di lavoro condiviso, sviluppato attorno a una balconata che si affaccia sull’albero centrale e sul piano terreno. Il richiamo, non casuale è alle storiche terrazze milanesi che evocano un senso di comunità e convivialità, con in più un forte approccio multisensoriale giocato su luce, materia ed energia. Il corpo illuminante a soffitto composto da un telo con una stampa luminosa che riproduce l’ambiente forestale naturale, visibile anche dall’esterno, arricchisce l’ambiente da un punto di vista estetico ma, soprattutto, contribuisce a migliorare la vivibilità dello spazio lavorativo. La dotazione di pannelli fotovoltaici genera energia in modo sostenibile, senza compromettere l’armonia visiva dello spazio. Gli uffici open space al primo piano Ancora vetro e giochi di trasparenza contraddistinguono il cuore dell’allestimento degli uffici direzionali, dove i vetri curvi plasmano lo spazio di lavoro contribuendo, anche grazie a una sensazione di sinuosità, ad attivare i sensi e stimolare la creatività. Il risultato è un’area che sembra fluttuare in leggerezza sopra un giardino interno che favorisce un’atmosfera coinvolgente. Gli uffici sono dotati di tende speciali, progettate per garantire l’isolamento acustico quando necessario, permettendo di mantenere l’ambiente di lavoro luminoso e aperto ma preservando al contempo la privacy e il comfort dei collaboratori. Innovazione fra vecchio e nuovo Il piano interrato è caratterizzato dalla scelta di coniugare nuove modalità di utilizzo dello spazio con la conservazione, il riuso e la valorizzazione di strutture ed elementi architettonici preesistenti. La zona dedicata alle riunioni e incontri informali dei collaboratori ricalca le esigenze contemporanee di utilizzo e fruizione degli spazi di lavoro, in una modalità fluida e ad alta flessibilità. Invece di creare postazioni fisse, l’ambiente si articola su tre sale meeting dotate di pareti vetrate impacchettabili che consentono di adattare rapidamente lo spazio, aprendo o chiudendo le sale secondo le diverse esigenze di utilizzo. Sempre a livello interrato trova collocazione anche un ulteriore spazio versatile riservato agli eventi, che possono consistere in riunioni formali, presentazioni e workshop. Ha un’atmosfera informale la zona relax a disposizione di dipendenti e clienti, arredata con tavoli alti e sgabelli. Il sistema di aerazione interno La presenza di finestre non apribili ha portato a dotare lo spazio interrato di un sistema di trattamento aria ad alta efficienza, basato sulla dotazione di due macchine separate che si occupano del piano terra-primo piano e del piano interrato. Massima attenzione anche per il design dell’illuminazione, che sfrutta l’uso di luci Led e luci indirette, dalle diverse forme geometriche, che non generato fenomeni di abbagliamento per gli operatori e nel contempo creano un’atmosfera accogliente. Tutte le luci sono dimmerabili e permettono di personalizzare l’intensità e l’ambiente a seconda delle attività svolte, armonizzando o creando contrasti a seconda della necessità. La sostenibilità, principio guida per lo sviluppo del concept di “The Forest”, contraddistingue la scelta di recuperare il pavimento sopraelevato esistente invece di rimuoverlo e smaltirlo, contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale sull’intero processo di progettazione e ristrutturazione. Il rivestimento in moquette, realizzato utilizzando moduli quadrati identici, consente di effettuare facilmente ispezioni e manutenzioni senza compromettere l’estetica delle superfici. La materioteca Nella zona privata, i collaboratori possono usufruire di una cucina attrezzata e di uno spazio dedicato alla progettazione: la materioteca, concepita come una autentica “sala giochi dei progettisti”, è il punto di riferimento per le decisioni progettuali, uno spazio dedicato dove i campioni dei materiali possono essere esaminati dai clienti attraverso un’esplorazione sensoriale diretta. L’ambiente è volutamente neutro e dipinto di blu, un colore che richiama l’ambiente industriale di Milano e che dal punto di vista dello studio cromatico dello spazio indoor, permette di effettuare la migliore analisi e osservazione dei materiali. A spiccare per impatto visivo nell’ambiente è la presenza della colonna di colore fucsia, appositamente conservata nel nuovo layout interno come eredità simbolica dell’edificio preesistente. Riqualificazione e sostenibilità Per raggiungere le prestazioni elevate nel comfort degli spazi interni, il progetto si è concentrato con particolare attenzione sull’efficientamento energetico e sulla sostenibilità, declinati attraverso scelte tecnologiche, impiantistiche e di materiali. L’arredamento è stato realizzato completamente su misura, per adattarsi al meglio allo spazio anche in fase di lavori. La scrivania dotata di fioriera Per quanto riguarda i materiali, legno e pietra – legati simbolicamente a doppio filo con la tradizione costruttiva tipica della Valle d’Aosta – si accostano a vetro e acciaio. Con questo approccio, Edileco ha curato gli interventi dell’involucro esistente, delle superfici vetrate, delle partizioni interne e degli orizzontamenti dell’edificio, attraverso interventi puntuali e mirati per migliorare le prestazioni di comfort ed ecoefficienza energetica. Sull’involucro edilizio si sono concentrati gli interventi di sostituzione delle vetrate esistenti con vetrate a elevata prestazione isolante e di fonoisolamento, che hanno permesso di passare dal una trasmittanza Uw=2,5 W/m²K a Uw=0,85 W/m²K, mentre i pilastri e le pareti perimetrali sono stati isolati con materiali naturali (lambda 0,038 W/mK). Sempre sulle facciate esterne, la correzione dei ponti termici e la dotazione di vetrate fotovoltaiche installate al primo piano in corrispondenza dell’affaccio sud, permettono di contenere i consumi energetici e nel contempo di sfruttare i benefici dell’energia da fonti rinnovabili. La qualità dell’aria indoor è un altro aspetto decisivo su cui Edileco ha puntato con la posa in opera di un impianto di ventilazione meccanica centralizzato con filtri antiparticolato che abbattono l’inquinamento dei locali di lavoro interni. Al comfort contribuiscono anche la gestione efficace dell’umidità, regolata sia dalla dotazione impiantistica che dalla presenza di verde naturale e il sistema di riscaldamento in pompa di calore ad aria. L’impianto di illuminazione basato sull’utilizzo di lampade a Led contribuisce a ridurre ulteriormente il consumo energetico. Nel complesso, grazie agli interventi migliorativi apportati, per “The Forest” è stato possibile ottenere un salto di due classi nella certificazione energetica. Un risultato significativo considerando che gli interventi hanno riguardato solo una porzione limitata dell’intero edificio. Ma, soprattutto, un esempio di riqualificazione edilizia in un contesto, come quello del centro storico milanese, dove questa realizzazione può rappresentare una modalità innovativa di risposta al fenomeno crescente delle isole di calore e, più in generale, al cambiamento climatico in atto utilizzando gli elementi naturali e le tecnologie costruttive e impiantistiche contemporanee in modo proficuo. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento