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Lo scorso 15 aprile 2013, a tre anni dalla pubblicazione della Circolare dei Vigili del fuoco sulla Sicurezza antincendio nelle facciate degli edifici civili, è stata pubblicata la Circolare 5043 che sostituisce in maniera completa, la circolare 5643 del 31.03.2010. Come sottolineato dalla nota introduttiva del capo dei VVF, il nuovo documento continua ad avere carattere volontario e si applica ad edifici aventi altezza antincendio superiore ai 12 metri. Le principali novità sono quelle relative alla resistenza al fuoco dove viene integrato accorpandolo anche l’ex capitolo 4 riservato alle facciate a doppia pelle e dividendo le seguenti tipologie di facciata: facciate semplici facciate a doppia parete ventilate non ispezionabili sia con parete esterna chiusa sia con parete esterna aperta: questa tipologia identifica sostanzialmente le pareti ventilate, in quanto ispezionabili solo a seguito di smontaggio degli elementi. facciate a doppia parete ventilata ispezionabili con parete esterna chiusa e intercapedine interrotta da elementi di interpiano resistenti al fuoco o con intercapedine priva di interruzioni, oppure con parete esterna aperta. Questa tipologia rappresenta i tipo di facciata a doppia pelle presenti sul mercato. E’ inoltre prevista la possibilità di determinare la resistenza al fuoco delle facciate sia tramite metodo di prova, così come era nella prima stesura, ma aggiunge anche un metodo di prova basato su calcoli e tabelle. Tuttavia quest’ultimo metodo non è valido per le facciate leggere, quali le facciate continue, ma si applica solo a elementi di facciata pesanti in calcestruzzo, pietra o muratura. Viene anche altresì confermata la necessità di avere una fascia di altezza 1 metro con classe di resistenza al fuoco E60-ef (o→i) in corrispondenza di ogni solaio e ogni muro trasversale con funzione di compartimentazione. Anche l’elemento di giunzione tra facciata e solaio deve avere classe di resistenza al fuoco EI60. La sezione dedicata alla reazione al fuoco è stata modificata inserendo aggiornamenti e maggiori specificazioni riguardo a quanto già trattato. In particolare si conferma che i prodotti isolanti presenti in facciata devono essere almeno di classe 1 di reazione la fuoco ovvero classe B-s3-d0, in accordo alla decisione della Commissione europea 2000/147/CE del 8.2.2000. In aggiunta si specifica meglio quanto segue: tale classe di reazione al fuoco, nel caso in cui la funzione di isolante della facciata sia garantita da un insieme di componenti unitamente commercializzati come kit, deve essere riferita a quest’ultimo nelle sue condizioni finali di esercizio. (es. pannelli spandrel o cappotti come da sistema specifico); tale classe deve sempre essere rispettata dai prodotti isolanti posti a ridosso dei vani finestra e portafinestra per una fascia di larghezza 0,60 metri e di quelli posti alla base della facciata fino a 3 metri fuori terra; le guarnizioni, i sigillanti e i materiali di tenuta, qualora occupino complessivamente una superficie maggiore del 10% dell’intera superficie della facciata, dovranno garantire gli stessi requisiti di reazione al fuoco indicati per gli isolanti; tutti gli altri componenti della facciata, qualora occupino complessivamente una superficie maggiore del 40% dell’intera superficie di facciata, dovranno garantire gli stessi requisiti di reazione al fuoco indicati per gli isolanti; qualora elementi metallici (staffe, perni, viti, ecc) o impianti, suscettibili in condizioni di esercizio di raggiungere temperature superiori a 150°C, attraversano prodotti isolanti che non rispettano i limiti di reazione al fuoco richiesti, è necessario separare tali elementi dal contatto diretto con il prodotto isolante; per gli elementi in vetro non viene richiesta alcuna prestazione di reazione al fuoco. Limitatamente alle pareti ventilate non ispezionabili, invece, le protezioni richieste possono non essere applicate, in quanto già per la resistenza al fuoco, è richiesto che in corrispondenza di ogni solaio ci siano elementi di interruzione non combustibili che si mantengono integri durante la l’esposizione al fuoco se la parete esterna è chiusa, mentre se nell’intercapedine sono presenti materiali isolanti in classe almeno Bs3d0 il setto di interruzione orizzontale non è necessario. Diversamente la facciata ventilata non potrà essere trattata come facciata semplice, ma sarà necessario avere una parete interna con valore EI30 di resistenza al fuoco. Sicurezza antincendio nelle facciate degli edifici civili 1 Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento