Riscaldarsi con legna o pellet è davvero ecologico? Ecco quanto inquina rispetto alla caldaia tradizionale

Quante volte abbiamo sentito che il riscaldarsi in inverno con la legna o con il pellet è una soluzione ecologica? Sicuramente tante. Ma sarà proprio così? Rispondere al quesito non è facile come si possa pensare poiché ci sono molte variabili da considerare. Iniziamo.

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Riscaldarsi con legna o pellet è davvero ecologico? Ecco quanto inquina rispetto alla caldaia tradizionale

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Chi è attento al risparmio e non rinuncia ad una vita green e rispettosa dell’ambiente si sarà sicuramente chiesto quale sia il metodo di riscaldamento più ecologico tra quelli esistenti. Spesso si tende a dare per scontato che ardere la legna nel camino o nella stufa sia meno inquinante dei termosifoni alimentati tramite caldaia. Vero o falso? Difficile prendere una posizione netta al riguardo poiché bisogna prendere in considerazione diversi fattori:

  • la tipologia di caldaia ad uso domestico
  • la qualità del combustibile utilizzato nei camini e nelle stufe alimentate a biomassa 

Il dubbio su cosa inquini di più è lecito: le emissioni di Co2 delle caldaie o delle stufe a biomassa sono equiparabili a quelle delle vecchie caldaie a gas? Qual è la soluzione con il minor impatto ambientale per riscaldare la propria casa, senza spendere un capitale? Come abbiamo anticipato, la risposta non è affatto banale. Cerchiamo di fare chiarezza su questo tema che si ripresenta ogni anno in concomitanza con l’abbassamento delle temperature.

Riscaldarsi con la legna è davvero ecologico? Falsi miti e parere degli esperti

L’inquinamento atmosferico è uno dei grandi problemi della nostra epoca. Per fortuna cresce costantemente, anche se a volte troppo lentamente, la volontà di cercare soluzioni alternative per ridurre le emissioni. Ad esempio in ambito casalingo si cerca di sensibilizzare i cittadini ad uno più parsimonioso degli elettrodomestici e a scegliere un metodo di riscaldamento sostenibile.

Stufa a legna o pellet, il riscaldamento ecologico
A questo punto il dubbio sorge spontaneo: bruciare la legna nel camino o il pellet nella stufa alimentata a biomassa è più ecologico rispetto ai termosifoni e alle caldaie?

Contrariamente a come molti pensano, bruciare la legna non è sempre ecologico. Il vetro della stufa sporco e il cattivo odore possono essere il segnale che nella combustione c’è qualcosa che non va. Sicuramente il legno (e di conseguenza anche il pellet) sono materiali naturali con impatto ambientale contenuto, ma non per questo si possono sempre definire “ecologici”.

Questo è un falso mito che gli esperti del settore smentiscono con una serie di considerazioni:

  • la capacità inquinante dipende dal tipo di legno utilizzato, ad esempio quello proveniente da conifere inquina di più di quello di latifoglie;
  • il legno duro e non umido brucia più lentamente, quindi dura più a lungo ed è preferibile a quello con umidità superiore al 20%;
  • bisognerebbe evitare i legni lavorati che provengono da mobili, tavoli, sedie, mensole, che potrebbero contenere vernici tossiche.

Ci sono diversi studi e statistiche secondo i quali non sarebbe vero che riscaldarsi con pellet e legna sia meno inquinamento delle tradizionali caldaie. Anzi le caldaie alimentate a gas metano sarebbero più rispettose dell’ambiente.

Secondo uno studio condotto da Innovhub, azienda di ricerca della Camera di Commercio di Milano, stufe e caminetti sono più dannosi per l’ambiente per via delle emissioni di particolato e polveri sottili, gli agenti inquinanti e dannosi per la salute dell’uomo e l’ambiente. Va da sé che i dati registrati dagli studiosi variano in base alla qualità di combustibile e di stufa utilizzata, in ogni caso i valori più bassi registrati sono comunque superiori tenendo conto delle emissioni di benzoapirene e monossido di carbonio.

In conclusione, generalmente riscaldarsi con caldaie alimentate a metano è un metodo più ecologico rispetto a legna e pellet.

A fare la differenza è la qualità dei combustibili

La tipologia di combustibile usato in stufe e camini può avere un peso determinante sulle emissioni. Se è vero che tendenzialmente le caldaie a metano inquinamento meno è anche vero che non tutte le stufe a biomassa sono uguali. I modelli più recenti, con il massimo delle stelle e certificate UE hanno delle emissioni compatibili con quelle delle caldaie.

Le stufe a legna e pellet inquinano?

Tra i combustibili naturali quelli più rispettosi dell’ambiente sono i seguenti:

  • mais;
  • noccioli di oliva e sansa d’olive
  • gusci di mandorla e noci

Un piccolo “trucco” per risparmiare in bolletta e far bene all’ambiente è sicuramente scegliere la Classe A1, cioè materiale legnoso non trattato con vernici e altri prodotti similari.

Legna o pellet: quale inquina di più?

A questo punto ci si potrebbe chiedere quale materiale sia più inquinante tra la legna e il pellet. Una domanda non banale, infatti anche se entrambi organici il loro impatto ambientale è differente. Generalmente il pellet ha una efficienza maggiore rispetto alla legna, pur essendo costituita da scarti del legno, ragion per cui vanta delle emissioni più basse.

Legna o pellet: quale inquina di più?

Pur inquinando meno della legna da ardere nel caminetto, studi scientifici hanno dimostrato che le stufe a biomassa che usano il pellet come combustibile spesso sono più inquinanti delle caldaie a metano. Ciò vale sia per le emissioni di particolato che di polveri sottili (anche dette PM), gli agenti più pericolosi per la salute e l’ambiente. Per ridurrele emissioni è necessario utilizzare un pellet di qualità e dotarsi di stufe ad alto rendimento.

Ecco qual è il metodo di riscaldamento meno inquinante in assoluto

Abbiamo visto che il legno, contrariamente ai luoghi comuni, non è sempre un sistema di riscaldamento green come si può pensare.

Quindi, sebbene i nuovi modelli di stufe e camini siano più efficienti di quelli del passato, la combustione del legno non è il sistema più sostenibile per riscaldarsi in inverno. E allora qual è il metodo più ecologico per farlo? La soluzione veramente green sarebbe quella di ridurre al minimo gli sprechi, limitando il ricorso al riscaldamento.

Per farlo si consiglia di:

  • migliorare l’isolamento termico dell’edificio, ad esempio con il “cappotto termico”, intervento agevolato con il Superbonus 110%
  • puntare sulle pompe di calore o il teleriscaldamento

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