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Indice degli argomenti Toggle L’importanza della manutenzione del cappotto termicoDegrado del cappotto: cause e segnali da monitorareLa manutenzione ordinaria del cappotto termicoManutenzione straordinaria e ripristino del cappotto Il sistema di isolamento a cappotto è tra le soluzioni più diffuse per la coibentazione termica dell’involucro degli edifici. I cappotti termici sono costituiti da strati di materiali isolanti applicati esternamente o internamente alle pareti degli edifici, allo scopo di ridurre le dispersioni di calore in inverno e limitare il surriscaldamento estivo. Utilizzato molto frequentemente sia per le nuove realizzazioni, che in occasioni di ristrutturazione e riqualificazioni, offre indiscutibili vantaggi, ma al contempo richiede un’attenta progettazione e una precisa posa in opera. La sua popolarità, infatti, non comporta l’assenza di dovute attenzioni sia in fase di realizzazione, che di cura e manutenzione successive. In sostanza, come ogni altro sistema costruttivo, anche i cappotti termici richiedono un’adeguata manutenzione e, talvolta, interventi di ripristino per garantire le loro prestazioni ottimali nel tempo. L’importanza della manutenzione del cappotto termico La manutenzione del cappotto termico è molto importante per assicurarne la conservazione nel tempo e non compromettere i risultati ricercati con la posa dell’isolamento termico. Occuparsi in modo adeguato della manutenzione ordinaria (e quando necessario anche straordinaria) del sistema cappotto permette di garantire il mantenimento delle prestazioni isolanti, assicurando buoni livelli di efficienza energetica dell’edificio durante tutte le stagioni. Il suo scopo, del resto, è proprio quello di permettere una riduzione degli sprechi e, quindi, dei consumi di energia per il riscaldamento e il raffrescamento, ma per fare ciò è fondamentale che sia mantenuto in buone condizioni. La manutenzione è fondamentale per la durabilità del sistema e interventi regolari e ponderati sulle effettive necessità riescono anche ad allungare la vita media di materiali e componenti, prevenendo interventi straordinari più costosi. In sostanza, prevenire è meglio che curare e la soluzione non è mai trascurare segni di degrado o criticità evidenti. Altri motivi per intervenire sul cappotto con una manutenzione regolare sono sicuramente la sicurezza e la conservazione dell’edificio e il mantenimento di un buon aspetto delle facciate. Infatti, il degrado del cappotto generalmente si traduce in degrado delle superfici che rivestono le pareti, modificando e compromettendo l’estetica dell’intero edificio. Degrado del cappotto: cause e segnali da monitorare Un cappotto termico può manifestare segni di fenomeni di degrado di diversa natura, che variano anche in base alle cause che stanno alla base del processo di deterioramento. Per intervenire in modo adeguato il primo passo è proprio quello di comprendere le origini delle problematiche che si vogliono risolvere e agire in modo mirato a consapevole. Tra i principali responsabili del degrado di un cappotto termico ci sono fenomeni quali gli agenti atmosferici, come pioggia, neve, vento e sole, che nel tempo deteriorano i materiali di rivestimento delle facciate. Negli ultimi anni, inoltre, la grandine è stata spesso colpevole di numerosi danni alle facciate degli edifici, causando rotture dell’intonaco e problemi anche alla rete di armatura sottostante. Altri nemici sono senza dubbio il cambio repentino di temperature e l’acqua. Gli sbalzi termici con cicli di gelo e disgelo possono provocare rigonfiamenti o crepe nelle superfici, così come sono pericolose umidità e infiltrazioni d’acqua. Le criticità possono in generale riguardare il rivestimento, che una volta compromesso non è più in grado di proteggere gli strati sottostanti, o direttamente i pannelli isolanti sottostanti. In ogni caso, riconoscere i segnali di usura è fondamentale per intervenire in tempi utili e prevenire eventuali danni. Attenzione, quindi, alla comparsa di criticità come crepe e fessurazioni, macchie di umidità e muffa, decolorazioni, efflorescenze, rigonfiamenti e distaccamenti. La manutenzione ordinaria del cappotto termico Prima di approfondire cosa è necessario fare per ripristinare un cappotto e risolvere le criticità più significative con opere di manutenzione straordinaria, è fondamentale ricordare l’importanza di una regolare manutenzione ordinaria. La pulizia delle superfici, rimuovendo polvere, sporco e gli effetti dell’inquinamento atmosferico, è il primo passo per mantenere in buone condizioni le facciate. Si può utilizzare un’idropulitrice con pressione adeguata al supporto e, eventualmente, dei detergenti specifici e compatibili con i materiali oggetto della pulizia. Un’alternativa è rappresentata dalla pulizia manuale, che prevede la rimozione meccanica della sporcizia, con spazzole utili allo scopo. Per i migliori risultati è preferibile rivolgersi ad imprese specializzate. Un’altra attenzione riguarda il monitoraggio dello stato di salute delle facciate, ponendo massima attenzione soprattutto ai nodi più critici per la realizzazione del cappotto, come il foro finestra, gli angoli o l’innesto di differenti strutture, come la giunzione tra parete e copertura. In caso di fessurazioni, poi, è necessario verificare se vi sono altre criticità e, se così non è, provvedere alla riparazione con materiali sigillanti idonei, prevenendo infiltrazioni d’acqua pericolose per la salute della parete. Manutenzione straordinaria e ripristino del cappotto Gli interventi di manutenzione straordinaria possono essere molto diversi, ma sempre strettamente connessi alla tipologia di problema riscontrato. Ciascuna forma di degrado, una volta studiata e verificata attentamente, richiede specifici interventi risolutivi, da valutare attentamente. Partendo dagli interventi più semplici di manutenzione straordinaria si possono citare senza dubbio tutte le opere relative al rivestimento e alla finitura di facciata. Si possono rimuovere in modo meccanico le parti non più aderenti al supporto, per poi ripristinare con la posa di un nuovo rivestimento. Altri interventi superficiali riguardano la posa di specifici fissativi, che possono avere scopi differenti a seconda della loro composizione, con azioni igienizzanti, ma anche consolidanti o in grado di interferire sul livello di assorbimento dei materiali porosi sottostanti. O ancora, potrebbe essere necessario applicare rivestimenti protettivi, ad esempio per ridurre i danni provocati dagli agenti atmosferici. Più complesso, invece, intervenire in caso di criticità relative ai pannelli isolanti o al fissaggio alla parete. Nel caso di parziale distaccamento dei pannelli potrebbe essere necessario intervenire con adesivi da inserire nel cappotto esistente. Vi sono prodotti in schiuma poliuretanica, che possono essere iniettati attraverso il cappotto e fungere da fissanti, senza compromettere la capacità isolante del cappotto. In caso di danni più ingenti, che compromettono la funzionalità del cappotto, si può arrivare fino alla rimozione dell’isolante per poi posare un nuovo strato di coibentazione. In ogni caso, intervenire in modo invasivo sul cappotto con interventi strutturali richiede di agire in modo molto ponderato e a seguito di valutazioni complete delle condizioni dell’esistente, rispettando anche quanto previsto dalle norme di riferimento, tra cui la UNI/TR 11715:2018 “Isolanti termici per l’edilizia – Progettazione e messa in opera dei sistemi isolanti termici per l’esterno (ETICS)”. Affidarsi a professionisti del settore, pertanto, è sempre consigliabile, per assicurarsi che ogni intervento sia eseguito secondo le normative vigenti e con materiali di qualità. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento