Resilienza urbana negli Usa, l’importanza dei detriti fluviali

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Unlock Alameda Creek è uno dei nove progetti selezionati dal concorso Resilient by Design Bay Area Challenge per la messa in sicurezza della Baia di San Francisco. Con il progetto messo a punto da Scape e dal team multidisciplinare Public Sediment, per salvare l’ambiente urbano e naturale si punta sull’utilizzo dei sedimenti del torrente

Render del progetto Unlock Alameda Creek
Render del progetto Unlock Alameda Creek (credits, Scape + Public Sediment)

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Unlock Alameda Creek è uno dei nove progetti selezionati dal concorso Resilient by Design Bay Area Challenge per la messa in sicurezza della Baia di San Francisco. È frutto del lavoro interdisciplinare dello studio statunitense Scape e del team multidisciplinare Public Sediment.

La baia resiliente secondo Scape

L’approccio che i progettisti hanno avuto riguardo il tema dell’innalzamento delle acque del Pacifico, che minaccia sia gli insediamenti urbani sia l’ecosistema locale della baia, è profondamente differente da quello tradizionale, basato sulla realizzazione di nuove infrastrutture di contenimento, e punta invece sul trasporto a valle dei sedimenti fluviali del torrente Alameda Creek.

Schema di alcuni degli interventi previsti
Schema di alcuni degli interventi previsti (credits, Scape + Public Sediment)

Gena Wirth, principal design di ScapePer Gena Wirth principal design di Scape «La conservazione dei sedimenti del torrente rappresenta un cambiamento di paradigma nel modo in cui pianifichiamo i cambiamenti climatici. I sedimenti sono i mattoni della resilienza nella Bay Area. Senza di essi, paludi e distese fangose ​​andranno sott’acqua. È urgente intervenire ora per sbloccare i nostri torrenti intasati, trasformali in spazi funzionali per sedimenti, persone e pesci e ricollegarli alla baia. Questa è la nostra visione per una baia resiliente».

Il progetto

Il progetto parte dal riconoscere l’importanza del grande corso d’acqua, l’Alameda Creek – il torrente che scorre per 45 miglia da un lago a nord-est di Packard Ridge fino alla costa orientale della baia di San Francisco, attraverso il Niles Canyon – e dei detriti che il corso d’acqua porta con sé. È l’utilizzo dei detriti, dei sedimenti fluviali, che il progetto considera come componente fondamentale per l’adattamento all’innalzamento delle acque del Pacifico.

Fase della partecipazione al progetto Unlock Alameda Creek
Fase della partecipazione al progetto (credits, Scape + Public Sediment)

Il corso d’acqua infatti fornisce i sedimenti naturali alle paludi e alle distese fangose della baia, forma una rete di spazi pubblici e afferma l’appartenenza del fiume alle persone.

Attualmente la zona della baia di Fremont Union City e Newark sono povere di detriti e questa carenza non consente ai quei territori di controbilanciare l’innalzamento delle acque. Il motivo è semplice: i detriti sono intrappolati a monte, nelle dighe e nei canali che sono stati realizzati per contrastare le inondazioni.

L’importanza delle paludi

Le paludi e le distese fangose della baia sono risorse dai molteplici benefici: forniscono l’habitat, attutiscono il centro urbano di Alameda dalle tempeste e dalle maree, servono per il sequestro della CO2.

Tuttavia sono a rischio: la subsidenza dei terreni e l’innalzamento delle acque del mare minacciano di distruggere le paludi e i fanghi entro la fine del secolo. Le proiezioni eseguite mostrano che con circa un metro di aumento del livello del mare entro il 2100, l’attuale offerta di sedimenti non riuscirà a mantenere gli ecosistemi. Senza i detriti le baie verranno allagate, con una lenta ma devastante perdita che minaccia i paesaggi naturali, gli ecosistemi, la permanenza di migliaia di residenti, le infrastrutture dell’intera regione.

I progettisti hanno puntato quindi al ridisegno del corso d’acqua con lo scopo di creare soluzioni capaci di trasportare a valle i sedimenti.

Tre proposte concrete

Tre sono le proposte contenute nel progetto: oltre a Unlock Alameda Creek, Rethink the Sedimentshed e Plan+Pilot for a Future Bay.

Render del progetto Unlock Alameda Creek
Render del progetto Unlock Alameda Creek (credits, Scape + Public Sediment)

La seconda è una proposta a lungo termine, per fare in modo che vi possa essere un bilanciamento tra i detriti del torrente e i bisogni della baia. La proposta prevede anche un diverso funzionamento della diga a monte e del suo bacino idrico attraverso la raccolta dei sedimenti e il loro trasporto a valle.

La terza proposta (Plan+Pilot for a Future Bay) si pone l’obiettivo di pianificare il futuro delle zone della baia di San Francisco: una collaborazione tra scienza e design che indaghi nuovi scenari di gestione dei sedimenti della baia, coniugando diversi aspetti: la condizione fisica, quella sociale e le implicazioni sul paesaggio circa l’utilizzo dei detriti. Da qui dovranno scaturire alcuni progetti pilota per guidare gli investimenti nel corso degli anni in relazione alla crescita dei livelli delle acque.

Sintesi concettuale del progetto Unlock Alameda Creek
Sintesi concettuale del progetto (credits, Scape + Public Sediment)

Il progetto finanziato dalla California

Per l’implementazione del progetto Public Sediment ha ricevuto dallo stato della California un finanziamento di 31,4 milioni di dollari.

Scape sta anche lavorando nella contea di Alameda in California su due progetti e sta collaborando con la California State Coastal Conservancy per realizzare una spiaggia di ghiaia nella riserva ecologica di Eden Landing, per testare la capacità di controllo dell’erosione e il valore dell’habitat del litorale.

Lo studio statunitense sta inoltre sviluppando un masterplan per il litorale di Hayward in California, proponendo una serie di strategie di adattamento per mitigare gli effetti dell’innalzamento del livello del mare su infrastrutture critiche ed ecosistemi costieri.

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