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Indice degli argomenti Toggle 19a Mostra Internazionale di Architettura – Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva24a Esposizione Internazionale di Triennale Milano – InequalitiesStadi. Architettura e mitoAlps. Architecture. South TyrolIl Correr di Carlo Scarpa 1953-1960A Venezia due esposizioni dedicate al vetroThe Shakers: a world in the making1925-2025 Cent ans d’Art décoBrassaï. L’occhio di ParigiIsole minori. Note sul fotografico dal 1990 ad oggi L’estate e l’autunno anche quest’anno possono diventare l’occasione per vedere mostre di architettura e di design sia in Italia sia all’estero. Ecco qualche suggerimento di esposizioni da non perdere, oltre all’appuntamento biennale con la Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, per chi magari è già in vacanza nei pressi o ha semplicemente voglia di una scusa per visitare una città. 19a Mostra Internazionale di Architettura – Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva Venezia, 10 maggio – 23 novembre 2025 Curata da Carlo Ratti, architetto e ingegnere direttore del Senseable City Lab del MIT e socio fondatore dello studio di architettura e innovazione CRA – Carlo Ratti Associati, che ha scelto di focalizzare il tema sulla possibile interazione dei diversi tipi di intelligenza (non solo digitale e AI) nel ripensare l’ambiente costruito, in funzione delle trasformazioni climatiche, la 19a edizione de La Biennale di Venezia di Architettura raccoglie oltre 300 contributi di più di 750 partecipanti. Progettisti, matematici e scienziati del clima, filosofi e artisti, cuochi e codificatori, scrittori e intagliatori, agricoltori e stilisti chiamati, sotto l’egida del neologismo del titolo – Intelligens, in cui gens in latino significa popolo -, a promuovere un’intelligenza collettiva, capace di rendere il paesaggio architettonico più inclusivo e partecipato. Cuore dell’esposizione, dato che il Padiglione Principale è in fase di restauro, sono le Corderie dell’Arsenale, oltre ovviamente ai Padiglioni dei Giardini e a vari altri luoghi sparsi in città e fuori, tra cui la Polveriera Austriaca di Forte Marghera, che ospita il Progetto Speciale di questa edizione, Margherissima. Piattaforma galleggiante COP30 | AquaPraça, progetto speciale alla 19. Mostra Internazionale di Architettura Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva. 24a Esposizione Internazionale di Triennale Milano – Inequalities Milano, 13 maggio – 9 novembre 2025 Dopo aver affrontato i temi della sostenibilità e delle diverse scale dell’universo e della Terra, la Triennale di Milano si focalizza sulle disuguaglianze che caratterizzano le città e il mondo. Realtà parallele, Nazioni Unite, Catwalk, foto Ugur Gallenkus Un progetto collettivo, declinato attraverso otto mostre, progetti speciali, performance e appuntamenti pubblici, che raccoglie idee, pensieri, proposte di progettisti e studenti universitari sugli aspetti geopolitici e biopolitici delle disparità, tra cui la contrapposizione tra ricchezza e povertà e la compresenza “biodiversa” di corpi sociali che interagiscono nello spazio urbano. Realtà parallele, Nazioni Unite, Children are children first, foto Ugur Gallenkus Il tutto riunito sotto alla comune questione posta da una delle mostre, Cities: cosa possono fare l’urbanistica e l’architettura per ristabilire un equilibrio tra abitanti, città e opportunità? Stadi. Architettura e mito Roma, MAXXI, 30 maggio – 26 ottobre 2025 Prima grande esposizione italiana su questa particolare tipologia architettonica, la mostra ripercorre la storia delle “cattedrali laiche” del nostro tempo, nei secoli e nei continenti. Spazio complesso, che unisce architettura, urbanistica, economia, socio-antropologia, politica e arte, lo stadio è oggi simbolo anche di futuro, grazie all’acceso dibattito sulle prospettive di rigenerazione di molte strutture datate. Allestimento, foto Musacchio Pasqualini & Fucilla L’allestimento, organizzato cronologicamente, propone opere d’arte, poster, fotografie, documenti e oggetti legati a eventi sportivi importanti, così come disegni e modelli di progetti che sono pietre miliari, come il Colosseo, l’idea dello stadio “dei 100.000” di Le Corbusier, il Municipal Stadium di Braga di Souto de Moura, lo stadio di Wembley dello studio Populous, l’Allianza Arena di Herzog & de Meuron, lo stadio San Nicola a Bari di Renzo Piano. Allestimento, foto Musacchio Pasqualini & Fucilla A corollario video e immagini di momenti che hanno portato gli stadi alla ribalta, nel bene e nel male, tra cui il concerto dei Beatles allo Shea Stadium di New York e l’incidente di Heysel. Alps. Architecture. South Tyrol Venezia, Palazzo Cavanis 10 maggio – 23 novembre 2025 L’esposizione presenta i 28 progetti (e altrettante menzioni speciali) selezionati da una giuria di architetti, secondo criteri affini al tema della attuale Biennale di Architettura veneziana. Una sorta di inventario dell’“orizzonte architettonico” altoatesino degli ultimi anni, che si distingue per pianificazione sostenibile, recupero attento dei centri urbani, utilizzo accorto di risorse e paesaggio. MoDusArchitects, Tree Hugger Nuova sede dell’Associazione Turistica (2019), Bressanone, foto Oskar Da Riz Senoner Tammerle Architetti, Rifugio Passo Santner 2.734 m (2023), Passo Santner, Tires, foto Lukas Schaller Lukas Wielander Martin Trebo, Fiegele-Prieth-Haus, recupero (2021), Glorenza, foto René Riller Il Correr di Carlo Scarpa 1953-1960 Venezia, Museo Correr, 1 maggio – 19 ottobre 2025 Una esposizione monografica dedicata al lavoro del grande architetto veneto per il Museo Correr, in vista di alcuni prossimi interventi di riallestimento e di restauro. Vista dell’allestimento, foto Enrico Fiorese Scarpa, in occasione della riapertura del palazzo museale dopo la guerra, era stato infatti chiamato a progettare elementi museografici – teche, vetrine, cavalletti, supporti… – di elevata qualità estetico-materica, con cui sono stati riorganizzati in modo esemplare i percorsi di visita, mettendo in risonanza ogni singola opera d’arte con lo spazio architettonico. Vista dell’allestimento, foto Enrico Fiorese Un’attenzione che si rivela anche nello studio delle finiture di ogni singola sala e nello studio dell’illuminazione, naturale e non. Storie di fabbriche. Storie di famiglie. Fratelli Toso. Venezia, Museo del Vetro Spazio ex Conterie, 12 luglio – 24 novembre 2025 1932-1942 Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia Venezia, Le Stanze del Vetro, 13 aprile – 23 novembre 2025 Sempre nella cittadina lagunare, due esposizioni dedicate a un materiale affascinante e alle maestranze locali che da secoli lo lavorano. Al Museo del Vetro si racconta la storia del marchio Fratelli Toso, che celebra quest’anno il 170° anniversario dalla fondazione: opere, murrine, bozzetti, disegni e fotografie che la famiglia muranese presenta al grande pubblico, a dimostrazione di un lungo percorso di innovazione tecnica, di progettualità formale, di continuità storica. Allestimento, foto ©Sergio Campone Nelle Stanze del Vetro, invece, il secondo capitolo di un racconto incentrato sulla presenza del vetro di Murano alla Biennale. Questa volta ci si focalizza sul decennio dal 1932 al 1942, che termina con l’ultima edizione della grande esposizione prima della seconda guerra mondiale. In mostra la migliore produzione dell’epoca, con pezzi di Venini, di Barovier e Seguso, di Aureliano Toso, di Salviati, tra gli altri. Murrina Spirale (Boboli), Renato Toso, 1962. Biennale d’Arte di Venezia, 1962. Collezione Fratelli Toso The Shakers: a world in the making Weil am Rhein, Vitra Design Museum, 7 giugno – 28 settembre 2025 Tutto nasce da un gruppo religioso seguace di una chiesa libera americana, nel XVIII secolo: gli Shakers, considerati veri e propri apripista del design moderno grazie alle loro costruzioni e soprattutto agli oggetti domestici e di lavoro, improntati all’essenzialità e alla funzionalità, alla standardizzazione, ma dall’appeal unico. Meetinghouse (1793), Hancock Shaker Village, Hancock, MA, 2024, foto ©Vitra Design Museum / Alex Lesage, courtesy Hancock Shaker Village Lo studio milanese Formafantasma ha curato l’allestimento di questa mostra, che oltre a raccogliere più di 150 manufatti storici presenta la reinterpretazione di uno stile da parte di sette designer e artisti contemporanei. Attrezzi agricoli, foto ©Vitra Design Museum / Alex Lesage, courtesy Shaker Museum, Chatham, New York Quattro le sezioni del percorso espositivo, tutte intitolate con motti o citazioni che contraddistinguono il pensiero della comunità – The place just right, When we find a good thing, we stick to it, Every force evolves a form, I don’t want to be remembered as a chiar -, che portano ad addentrarsi in una realtà rigida e nel contempo articolata, per certi versi assolutamente pionieristica. 1925-2025 Cent ans d’Art déco Parigi, Musée des Arts Décoratifs, 22 ottobre 2025 – 22 febbraio 2026 Esattamente un secolo dopo la Grande Esposizione di arti decorative e industriali che ha portato l’Art déco sulla scena non solo francese, una grande mostra celebra questo stile originale attraverso arredi, disegni, manifesti, gioielli e abiti. Pierre Chareau, Bureau-bibliothèque des appartements intimes d’une Ambassade française à l’Exposition Internationale de 1925 (1924-1925), ©Les Arts Décoratifs / Luc Boegly Oltre 1000 capolavori introducono il visitatore in un mondo fatto di eleganza e di dettagli, a partire da una cabina d’epoca dell’Orient Express, gioiello di lusso e innovazione per i tempi, che riassume i caratteri stilistici degli anni Venti. Tra le ambientazioni più emblematiche anche lo studio-biblioteca progettato da Pierre Chareau per l’Ambassade Française, ricostruito per l’occasione. Brassaï. L’occhio di Parigi Aosta, Centro Saint-Bénin, 19 luglio – 9 novembre 2025 Oltre 150 stampe d’epoca dedicate alla ville lumière, con in aggiunta sculture, documenti e oggetti appartenuti al grande fotografo ungherese, ma parigino d’adozione (nato Gyula Halász e diventato Brassaï in onore della sua città natale Brassó), costituiscono il corpus della mostra curata da Philippe Ribeyrolles, nipote dell’autore. Coppia al ballo delle Quattro Stagioni rue de Lappe ©Estate Brassaï Succession Philippe Ribeyrolles Tra i primi a catturare l’atmosfera parigina degli anni ’20, semplicemente passeggiando per strada e catturando sguardi e gesti di lavoratori, prostitute, clochard, artisti e girovaghi, Brassaï è diventato uno dei protagonisti della fotografia del XX secolo e ha dedicato gran parte del suo lavoro a Parigi. Che ad Aosta mostra quartieri operai e monumenti iconici, vita notturna e primi graffiti sugli edifici. Isole minori. Note sul fotografico dal 1990 ad oggi Nuoro, MAN_Museo d’arte provincia, e Cagliari, Galleria comunale d’arte, 27 giugno – 16 novembre 2025 Una grande mostra fotografica, che riunisce sedici progetti di altrettanti autori nazionali e internazionali attorno al tema della rappresentazione della Sardegna dalla fine del secolo scorso ad oggi. Sardegna, foto Francis Gbré Un progetto che amplia la visione oltre la dimensione geografica, per includere l’indagine culturale e sociale di un territorio da sempre protagonista nelle immagini dei grandi fotografi (Cartier-Bresson tra gli altri). Costa, mare, contesti urbani e rurali vengono fissati dagli obbiettivi degli autori, restituendo una galleria di paesaggi e di chi li abita locale e nel contempo estesa alla “mediterraneità”. Punta Pedrosa (1998), ©Mimmo Jodice Un’occasione per conoscere più a fondo l’isola e le sue pieghe meno conosciute, ad esempio attraverso gli scatti di Giovanna Silva sull’inaugurazione delle architetture del mancato summit della Maddalena o di Paola De Pietri sul monumento a Garibaldi e le fortificazioni granitiche di Caprera. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento