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La dimensione, il numero e la distribuzione delle eliche saldate alla colonna centrale, sono variabili in funzione, appunto, delle caratteristiche del terreno e dei carichi trasmessi dalla struttura. La possibilità di dotare sia l’elemento di punta che le successive estensioni, di 1 o più eliche, consente una gamma di configurazioni del palo praticamente infinita. I GEOROUND® vengono installati con un preciso rapporto tra rotazione e spinta, calibrati su specifici valori di progetto e monitorati in corso d’opera; la rotazione è impressa da un motore idraulico montato su idonee macchine operatrici di dimensioni compatte. Posizionati i fili fissi del tracciato di progetto ed individuato l’esatto punto in cui installare i pali, si procede velocemente con la messa in opera degli elementi: in questo caso la testa è dotata di 3 eliche. Le eliche sono a singola spira, con passo, forma e interasse studiati per avere la massima portata possibile ed il minimo disturbo del terreno in fase d’installazione. Si prosegue poi con l’infissione in profondità, collegando le successive estensioni mediante bulloni ad alta resistenza. In questo modo si portano rapidamente ed efficacemente le eliche alla profondità di progetto. La coppia d’installazione misurata è direttamente proporzionale alla portata raggiunta dal palo. Ciò consente di verificare puntualmente la portata di ogni palo. Nel caso l’eterogeneità del terreno o condizioni geotecniche impreviste richiedano varianti di progetto, grazie alla modularità del palo GEOROUND®, basterà aumentare o diminuire il numero delle estensioni o delle eliche. Questi pali, ottimi anche come tiranti, possono essere usati anche nei casi in cui l’orizzonte solido si trovi a profondità non raggiungibili. I GEOROUND® possono essere calcolati per ogni tipo di terreno che presenti numero di colpi nella prova SPT (Standard Penetretion Test) inferiore ai 100 per 30 centimetri. Sulla testa di ogni palo verranno poi montate piastre speciali come armatura di ripresa dei getti, permettendo un corretto collegamento con la trave di fondazione. La rapidità d’installazione del cantiere, l’uso di mezzi compatti, il riposizionamento in tempi irrisori dell’attrezzatura e la velocità di esecuzione di ogni palo, permettono di velocizzare notevolmente la realizzazione dell’opera di palificazione. Oltre a prestabilire la portata in funzione della coppia è possibile eseguire le prove di carico previste dalle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008. Tali prove permettono di testare ulteriormente la capacità del GEOROUND®, spingendolo fino a 1,5 volte il carico per cui è stato progettato. La struttura di contrasto necessaria per l’esecuzione delle prove di carico è estremamente ridotta e di facile realizzazione. Vengono utilizzati 4 pali come tiranti, che al termine della prova saranno disinstallati, semplicemente svitandoli. A questi tiranti sono vincolate le travi UPN utilizzate per renderli solidali con il martinetto che testerà il GEOROUND® L’attrezzatura di controllo è completata da comparatori centesimali, per l’accurata misurazione dei cedimenti del GEOROUND®, e dalla cella di carico, per conoscere in tempo reale il carico imposto al palo. I tempi della prova sono definiti dalla norma CNR 191 del 1999 ed il tecnico abilitato controlla che l’operazione venga eseguita a regola d’arte e secondo le leggi vigenti. Al termine della prova la struttura è smontata completamente, compresi i tiranti, permettendo il prosieguo dell’opera da realizzare. I pali GEOROUND®, essendo facilmente rimovibili e recuperabili, sono ideali anche per strutture provvisorie e rappresentano una valida alternativa ai micropali per il recupero ed il consolidamento di edifici lesionati da cedimenti differenziali o per aumentare la portanza di fondazioni esistenti in vista di sopraelevazioni ed aumenti di carico. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento