Il museo di arte urbana aumentata: dopo Milano si lavora a Torino

Un originale format di museo diffuso che ripensa e reinterpreta le periferie cittadine attraverso l’analisi e l’utilizzo dei loro contenuti di street art

Mauanuseo street art realtà aumentata a Milano

Si chiama MAUA (acronimo di Museo di Arte Urbana Aumentata) ed è nato a Milano esattamente un anno fa, ma quest’anno fa tappa a Torino e contempla opere diverse. Sì, perché il MAUA, a differenza dei musei e delle collezioni tradizionalmente intesi, produce ogni volta opere diverse. Come? Si parte scegliendo il proprio itinerario urbano di street art (tra i quartieri periferici, fuori dai circuiti turistici) poi si va sul posto per la sessione digitale, dove ogni opera inquadrata e fotografata con lo smartphone ne genera un’altra che rappresenta un lavoro di digital art appositamente creato per il museo grazie a tecnologie di realtà aumentata.

Come si visita in pratica il MAUA

Su streetartfactory.eu, sull’app Bepart o sul catalogo cartaceo del MAUA è disponibile la mappa completa delle 50 opere di street art selezionate dagli abitanti di ciascuna zona, quartiere per quartiere. Si seleziona una o più opere, fino a costruire un percorso e si comincia il tour; una volta sul posto, si apre l’app Bepart e si inquadra l’opera di street art con lo smartphone: la vedremo animarsi e trasformarsi in un’opera d’arte digitale.

Esempio street Art Maua a Milano
Esempio street Art Maua: Aluà | 2017 – poster | via Cesare Arici 2 (ph. Anastasia Falciani, Camilla Picone) | AR Artist: Samantha Subissi, Pietro Fachini

A questo punto si può condividere l’esperienza sui social, se si desidera, con gli hashtag #maua #museoarteurbanaaumentata #realtaaumentata.

Che cos’è la realtà aumentata

In inglese l’espressione “augmented reality”, abbreviato “AR”, sintetizza l’aggiunta di elementi digitali alla nostra normale percezione sensoriale. Gli elementi che “aumentano” la realtà possono essere aggiunti attraverso uno smartphone o altri device. La realtà aumentata è un settore in forte crescita, con un volume di affari stimato in 20 miliardi di euro, nel 2016, a livello mondiale, destinato a crescere a 170 miliardi nel 2020. La tecnologia AR è sempre più richiesta nelle industrie dell’animation design, web design, game design, digital art.

MAUA Torino

Maua Torino è un progetto di BePart, Avanzi, BASE, Camera, Iur ed è sostenuto da AxTO Azioni per le periferie torinesi, finanziato dalla Città di Torino e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Gli step del progetto sono i seguenti: 1. workshop fotografico con ragazzi-studenti. 2. workshop sulla Realtà Aumentata con i creativi digitali. 3. Tour urbani organizzati (MAUA, essendo un museo a cielo aperto, è comunque sempre visitabile. Basta scaricare la app Bepart per la realtà aumentata sul proprio smartphone). 4. Mostra finale (per Milano è stato pubblicato un catalogo). Al momento su Torino si lavora al 2° step, bisogna attendere ancora qualche mese perché le opere siano fruibili.

Maua Torino_foto di gruppo

Perché MAUA

MAUA nasce dal progetto “Milano Città Aumentata”, uno tra i 14 vincitori (tra i 160 presentati da circa 500 associazioni)  del “Bando alle Periferie” promosso dal Comune di Milano per ripensare e valorizzare i quartieri (con un finanziamento totale di 548 mila euro). L’intento finale è migliorare la qualità della vita nelle periferie urbane passando per le opere più rappresentative di street art.

“Un museo è un luogo in cui si testimonia un momento, un passaggio, un pensiero; uno spazio in cui si conserva la memoria di un tempo raccogliendone tracce e segni, in modo che quelle esperienze, viste, vissute e approfondite, possano essere utili allo sviluppo di una comunità”, ha spiegato l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno in occasione dell’inaugurazione del progetto di Milano, l’anno scorso. “Un’esperienza come quella del MAUA può quindi servire a raccontare anche questo nostro tempo, che fa sbocciare ovunque, spontanee, creatività e bellezza, ‘fissandole’ in uno spazio virtuale senza separarle dal loro contesto, e animandole là dove sono nate per invitare tutti ad alzare gli occhi, e scoprirle”.

Il risultato a Milano

Il progetto ha permesso la creazione della più grande mappatura finora realizzata della street art a Milano con 218 opere e tour alternativi. A centinaia di abitanti, studenti e associazioni dei cinque quartieri milanesi coinvolti (Giambellino-Lorenteggio, Adriano-Padova-Rizzoli, Corvetto-Chiaravalle-Porto di Mare, Niguarda-Bovisa e Qt8-Gallaratese) è stato chiesto di selezionare le opere più rappresentative della propria zona e di fotografarle insieme a studenti e professori della scuola CFP Bauer, individuando una selezione finale di dieci murales. Un esperimento avanzato di curatela diffusa che ha portato all’acquisizione di 50 opere in un immaginario grande museo a cielo aperto che, oltre alla scoperta di sorprendenti murales, offre l’opportunità di esplorare zone della città meno conosciute.

Scheda Progetto Maua

  • Luogo: Milano e Torino
  • Committente: rete di partenariato per il progetto di Milano, Bepart, BASE Milano, Avanzi – Sostenibilità per Azioni, Terre di Mezzo, scuola CFP Bauer, PUSH. e la Fondazione Arrigo e Pia Pini.
  • Superficie di intervento: edifici vari nei quartieri Giambellino-Lorenteggio, Adriano-Padova-Rizzoli, Corvetto-Chiaravalle-Porto di Mare, Niguarda-Bovisa e Qt8-Gallaratese
  • Cronologia realizzazione: 2017 – 2018

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