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Spesso relegate ad un ruolo secondario nella progettazione di un edificio, le opere provvisionali – quali ponteggi e impalcature – ne costituiscono, al contrario, il supporto indispensabile. L’attuale normativa in termini di sicurezza in cantiere, del resto, pone il progettista nella necessità di controllare anche questa parte del processo edilizio. Diventa, dunque, necessario più che mai, conoscere cosa offre il mercato per individuare ciò che meglio risponde alle singole esigenze costruttive. Indice degli argomenti: Sistemi a telai prefabbricati Sistemi a tubi e giunti Piani di calpestio e reti di protezione Sistemi metallici provvisionali, questa la definizione tecnica che indica quelli che, nel linguaggio comune, chiamiamo ponteggi. Un tipo di prodotto disponibile sul mercato in diverse tipologie e che consente di lavorare in ogni punto del fabbricato – e a qualsiasi quota – sia nel caso di interventi di recupero che di nuova edificazione. Grazie alla ricca gamma di accessori che completano oggi i ponteggi è possibile garantire, agli operatori impegnati nella costruzione, la massima sicurezza senza nulla perdere in manovrabilità e flessibilità. I moderni sistemi di impalcature, infatti, sempre sottoposti a rigidi controlli e omologati in base a quanto prevede la normativa di riferimento, si possono adattare anche a costruzioni dalla sagoma particolarmente complessa o con frequenti aggetti. Sono, inoltre, disponibili particolari tipologie di prodotto che si caratterizzano per la ridotta necessità di spazio di appoggio, particolare che li rende adatti ad essere impiegati in condizioni particolari come, ad esempio, nei centri storici. Tutte le opere provvisionali oggi in commercio sono soggette ad autorizzazione da parte del Ministero del Lavoro, cui spetta il compito di vagliare la relazione tecnica e i certificati di prova effettuati sui materiali e sui sistemi a corredo della domanda effettuata dal produttore. Il sistema posto in commercio, infatti, deve essere conforme, in tutte le sue parti costruttive, con quanto indicato dalla relazione tecnica. Quest’ultima, insieme ai dati di calcolo del ponteggio, alle istruzioni per le prove di carico, alle istruzioni per il montaggio, impiego e smontaggio e agli schemi di tipi realizzabili, deve sempre accompagnare l’attrezzatura e viene data al committente per gli usi definiti dalla normativa. Due le principali tipologie di ponteggi oggi presenti sul mercato: sistemi a telai prefabbricati; sistemi a tubi e giunti. Sistemi a telai prefabbricati Molte le prerogative alla base della diffusione dei sistemi di ponteggi a telai prefabbricati: facilità e semplicità di installazione, rapidità di messa in opera, elevate garanzie di sicurezza. Poche le differenze tra i vari prodotti in commercio. Il componente principale del sistema è un elemento a portale o ad H in acciaio zincato costruito con due montanti e un traverso collegati alla sommità o al centro del telaio, irrigidito, a sua volta, mediante saette di rinforzo saldate. Oltre al già citato telaio ad H, sono disponibili sul mercato diverse tipologie destinate ad applicazioni speciali; fanno parte di questa categoria i telai ridotti in altezza che vengono impiegati alla base dell’impalcatura per innalzare tutti i piani di 1 metro circa; il telaio inferiore e superiore con disassamento, per realizzare la base del ponteggio in luoghi di difficile accesso; il telaio di partenza di ampiezza superiore rispetto a quello standard e da installare alla base per creare un sottopasso pedonale. Due i materiali con cui viene normalmente realizzato: l’acciaio e l’alluminio. Quest’ultimo, in particolare, garantisce una maggiore facilità di montaggio e una significativa resistenza contro i processi di corrosione. Nei sistemi a telaio gli elementi principali sono connessi tra loro in altezza tramite incastri a spinotto disposti sui due montanti e sono inoltre dotati di boccole verticali e orizzontali saldate per il collegamento delle spine terminali di innesto, degli altri componenti del sistema. Gli spinotti dell’incastro debbono essere lavorati con precisione, in modo da garantire l’inserimento veloce tra telaio e telaio e per consentire, contemporaneamente, al componente superiore di appoggiare completamente su quello inferiore. Una prerogativa, quest’ultima, indispensabile per scaricare in maniera uniforme sollecitazioni e carichi. Molti gli elementi di completamento del sistema: correnti per il collegamento orizzontale fra i telai; correnti di parapetto; elementi di controventatura piani di calpestio. Altrettanto ampia la gamma di accessori di montaggio che comprende, tra gli altri, le aste di parapetto per l’innalzamento dei montanti alla sommità del ponteggio e i telaietti di testata. Sistemi a tubi e giunti Il sistema a tubi e giunti è costituito da montanti, correnti, traversi e diagonali con la stessa sezione tubolare e disponibili in svariate dimensioni. Tutti gli elementi elencati sono vincolati tra loro in modo da formare uno schema tridimensionale che supporta i piani di calpestio distribuiti in altezza, senza particolari vincoli nelle distanze reciproche. Il sistema, dotato di dispositivi di ancoraggio alla costruzione, consente di realizzare piani di lavoro anche ad altezze notevoli. Le caratteristiche dimensionali e non solo dei tubi sono stabilite dalla normativa vigente: 48,25 mm di diametro esterno per uno spessore di 3,25 mm. Su ogni tubo, poi, deve essere obbligatoriamente impresso il nome o il marchio del costruttore. Di fondamentale importanza, nella fase di posa in opera, è l’evitare gli sforzi di flessione; tutte le sollecitazioni debbono essere dirette a compressione e a trazione esclusivamente in senso assiale. I giunti posseggono una notevole forza di serraggio, in modo da garantire lo sfilamento del tubo sottoposto a sollecitazione, e sono composti da parti connesse tra loro a formare un pezzo monolitico. Apertura e chiusura del giunto stesso avviene impiegando chiavi a stella manovrate manualmente o impiegando un avvitatore elettrico. Molte le versioni disponibili di giunti. Normalmente realizzati in acciaio, sono, infatti, disponibili in diversi modelli per rispondere a ogni esigenza costruttiva. Tra i molti modelli ricordiamo: giunti a perni: idonei all’unione di tubi soggetti a sforzi di trazione, vengono utilizzati ove non è garantita la stabilità della giunzione per semplice aderenza; giunti ortogonali: a due o quattro bulloni, vengono usati per il collegamento ad angolo retto di due tubi passanti; giunti semplici: impiegati per la connessione in linea di due tubi soggetti a compressione assiale; giunti di testa a collare: consentono il collegamento tra due tubi ad assi complanari, uno solo dei quali passante. Tra gli elementi di completamento dell’impalcatura annoveriamo i piani di calpestio e gli elementi fermapiede. Altri accessori fondamentali sono gli spinotti con sezione a croce, da impiegare come guida per l’unione assiale di due tubi, e le basi regolabili in altezza per installare il ponteggio su terreni sconnessi o non perfettamente complanari. La stabilità del ponteggio a tubi e giunti dipende in larga misura dall’abilità e dall’esperienza del montatore. Proprio a questa figura professionale è relegato il compito di garantire una giusta forza di serraggio nella giunzioni, di verificare il mantenimento della verticalità dei montanti, di monitorare l’efficienza degli ancoraggi, eccetera. Proprio l’ancoraggio del ponteggio alla muratura è uno degli aspetti che richiede maggiori attenzioni. Comunemente viene realizzato con più sistemi che impediscono il ribaltamento dell’attrezzatura in caso di vento o di sollecitazioni improprie. Tra i più diffusi gli ancoraggi a cravatta per la connessione a pilastri o ai vani delle finestre e composti con spezzoni di tubi connessi tramite giunti. Tra i punti di forza dell’impalcatura a tubi e giunti c’è sicuramente la flessibilità. Il sistema, infatti, grazie alla gamma delle dimensioni dei moduli tubolari impiegati, consente di costruire piani di lavoro su ogni tipologia di facciata. Il sistema, in particolare, viene frequentemente impiegato in cantieri di restauro e recupero. Piani di calpestio e reti di protezione Entrambe le tipologie di ponteggi si completano con i piani di calpestio. Si tratta di tavole per la percorrenza del ponteggio normalmente realizzate in acciaio o alluminio oppure, in alternativa, con telaio in acciaio i piani in legno. Tutte le versioni sono disponibili con botole per il passaggio, tramite scelte, tra un piano e l’altro. Tutti i modelli debbono essere a norma, con superficie antisdrucciolo anche in caso di acqua e con sistemi di aggancio ai correnti dei telai che rendono impossibile lo spostamento accidentale. Indispensabile complemento dei piani di calpestio sono le tavole fermapiede, da istallare sui fronti esterni del ponteggio e sulle testate libere. Altro elemento fondamentale per la realizzazione di un buon ponteggio è la rete di protezione. La copertura dell’impalcato, infatti, è necessaria per proteggere operatori e passanti dalla caduta di materiali e attrezzature. Inoltre questi sistemo contribuiscono notevolmente alla protezione ambientale, impedendo la diffusione di polveri. Molte delle versioni in commercio sono adatte anche come frangisole e frangivista, pur consentendo il passaggio dell’aria e della luce. Leggere, facili da posare in opera e riutilizzabili, le reti sono provviste di asole o di occhielli metallici laterali per un veloce fissaggio al ponteggio. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento