Bonus casa, mutui e agevolazioni: le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate per il 730/2025 02/07/2025
Materiali resistenti al fuoco: classificazione REI e soluzioni per diverse destinazioni d’uso 04/07/2025
Indice degli argomenti Toggle Cos’è una filiera sostenibile?Le caratteristiche di una filiera sostenibileLa selezione dei fornitori in base al criterio della sostenibilitàStrumenti per valutare i fornitoriAlcuni esempi pratici per una filiera sostenibileFAQ Filiera sostenibile in ediliziaLa digitalizzazione aumenta la sostenibilità del cantiere?Quali sono i principali ostacoli a una filiera sostenibile nell’edilizia?Che cos’è l’economia circolare? La sostenibilità è diventata una delle tematiche centrali nel settore delle costruzioni, sempre più proteso alla ricerca di soluzioni in grado di abbattere gli impatti ambientali connessi alle attività di progettazione, costruzione, utilizzo e demolizione degli edifici. È ormai chiaro che non possa più essere considerata un’opzione, ma piuttosto un imperativo sociale e ambientale. La sostenibilità rappresenta oggi una linea guida per tutta la filiera edilizia, senza limitarsi alla sola fase progettuale e di utilizzo degli immobili. Si parla di “filiera sostenibile”, valutando un approccio che integra pratiche virtuose in ogni fase del processo edilizio per ridurre l’impatto ambientale, migliorare l’efficienza delle risorse e generare valore, anche sociale ed economico. Cos’è una filiera sostenibile? Con il termine filiera sostenibile si fa riferimento a una catena di approvvigionamento che integra criteri ambientali, sociali ed economici in tutte le sue fasi: dalla produzione delle materie prime, alla trasformazione e distribuzione dei materiali, fino all’utilizzo finale in cantiere. Essa si fonda su principi di responsabilità condivisa tra tutti gli attori coinvolti e, nel suo insieme, permette di ridurre in modo anche significativo l’impatto ambientale imputabile all’intero ciclo di vita dell’edificio. Ciò che è importante sottolineare, infatti, è che quando si parla di filiera si fa riferimento a tutti quegli impatti ambientali causati ancor prima che l’edificio sia in funzione. I materiali che lo compongono e le azioni messe in campo per il loro approvvigionamento e successivo utilizzo causa delle “emissioni incorporate”, che incidono sull’impronta ambientale dell’edificio. Si parla, quindi, del ruolo che giocano i produttori dei materiali edilizi, ma anche di tutti gli artigiani, i subappaltatori o le aziende coinvolte nella realizzazione. Le caratteristiche di una filiera sostenibile Per definire sostenibile la filiera edilizia, è necessario che tutti i fornitori e i soggetti coinvolti nell’approvvigionamento (anche nella sua pianificazione) siano attenti e sensibili a una serie di tematiche, che in realtà vanno oltre la sola tutela ambientale. Sicuramente la sostenibilità ambientale è una delle caratteristiche prioritarie, visto che tra gli obiettivi principali ci sono proprio la riduzione delle emissioni di CO2 e la lotta ai cambiamenti climatici, ma non è l’unica. Oltre a valutare aspetti quali la riciclabilità dei materiali, la loro naturalezza, il processo di estrazione e la logistica di trasporto, si dovrebbero prendere in considerazione anche aspetti sociali ed economici. I soggetti facenti parte della filiera sono qualificati? Assicurano condizioni di lavoro eque, la massima tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, garantiscono impiego per il territorio? Allo stesso modo, considerando la dimensione economica, si dovrebbe valutare come la filiera valorizza le risorse locali e genera effetti positivi sull’economia. A dimostrazione di tutti gli impegni presi dai partner, si possono considerare certificazioni di varia natura, che possono riguardare sia i prodotti che le aziende. La selezione dei fornitori in base al criterio della sostenibilità Come anticipato, garantire la sostenibilità della filiera significa ridurre l’impatto dell’edificio e, sempre più spesso, questo è un criterio che permette di distinguersi sul mercato, con vantaggi importanti anche in termini competitivi. In questa logica, è chiaro come i fornitori rappresentino l’anello iniziale della catena edilizia. La scelta di partner che adottano criteri ESG (Environmental, Social, Governance) è fondamentale per garantire la coerenza del progetto con gli obiettivi di sostenibilità. Come tali, tutti i fornitori o i prestatori di servizi possono essere valutati e selezionati in base a specifici criteri, che rendono il “prezzo” uno dei tanti fattori da considerare nella scelta. Si possono valutare aspetti quali il possedimento di certificazioni ambientali o sociali, come la ISO 14001, EMSA, FSC (per il legno) o anche sistemi connessi alla parità di genere o alla responsabilità sociale delle aziende. Si possono richiedere informazioni in merito agli impatti ambientali dei processi interni, valutando aspetti quali i consumi di acqua, il contenimento delle emissioni, l’uso di energia rinnovabile. Un altro importante criterio è la localizzazione dei partner, preferendo realtà locali che non richiedono trasporti lunghi (fonti di emissioni significative) e che fanno parte del tessuto economico della zona. Altri aspetti possono riguardare l’impegno per assicurare trasparenza e comunicazione efficace, oltre che eventuali impegni nel settore sociale. Strumenti per valutare i fornitori Definiti i criteri sulla base dei quali si intende qualificare e selezionare i fornitori, è possibile implementare differenti sistemi per la raccolta dei dati e la loro analisi. Si possono, ad esempio, sottoporre agli stessi fornitori dei questionari ESG, richiedendo dichiarazioni in merito alle pratiche sostenibili da loro messe in campo. In alternativa, soprattutto nel caso di prestazioni di manodopera in cantiere o di processi produttivi, si possono condurre degli audit on site, ossia dei controlli in loco (presso l’azienda o il cantiere) per verificare la conformità alle normative e ai requisiti stabiliti. Tutto ciò permette di assegnare dei punteggi in un’ottica di “misurazione della sostenibilità”. Si può far riferimento anche a sistemi di terzi riconosciuti, come nel caso dell’EcoVadis. Alcuni esempi pratici per una filiera sostenibile Una filiera può essere definita sostenibile laddove si siano valutate e attenzionate differenti tematiche. Si può fare la differenza in termini di selezione dei materiali e dei fornitori, ma anche nella gestione della logistica e del cantiere. La logistica costituisce una componente significativa dell’impronta ecologica dell’intero processo. Le pratiche logistiche sostenibili comprendono, ad esempio, la pianificazione delle consegne che permetta di evitare stoccaggi inutili e movimentazioni multiple. Si possono utilizzare veicoli elettrici o a biocarburanti per la distribuzione degli approvvigionamenti, piuttosto che ricorrere a centri di smistamento decentrati per ridurre la distanza tra i materiali e il sito. Per quanto riguarda il cantiere, invece, lo si definisce a basso impatto quando è progettato e gestito per minimizzare i disturbi ambientali (emissioni, rumori, polveri), ottimizzare l’uso delle risorse e garantire sicurezza e benessere per lavoratori e comunità. Tra le buone pratiche ci sono l’utilizzo di macchinari a consumo contenuto, l’uso dell’energia rinnovabile, la raccolta differenziata dei rifiuti in cantiere, il recupero dei materiali da demolizione o da scarto di lavorazione, la costruzione di barriere acustiche temporanee, l’abbattimento delle polveri con nebulizzatori d’acqua. FAQ Filiera sostenibile in edilizia La digitalizzazione aumenta la sostenibilità del cantiere? La digitalizzazione consente una gestione più trasparente e reattiva dell’intera filiera edilizia. Gli strumenti più diffusi includono il BIM (Building Information Modeling), per la pianificazione e simulazione del ciclo di vita dell’edificio, ma anche le tecnologie tipiche dell’IoT, con l’installazione di sensori e dispositivi connessi che monitorano in tempo reale lo stato della logistica e del cantiere. Quali sono i principali ostacoli a una filiera sostenibile nell’edilizia? Grazie alla crescente attenzione del settore ai temi della sostenibilità, oggi è possibile costruire in modo più semplice una filiera realmente sostenibile. Nonostante ciò, va detto che si possono presentare alcuni aspetti delicati, come ad esempio dei costi iniziali maggiori, una resistenza al cambiamento da parte degli operatori del mercato o la carenza di competenze specifiche in materia di sostenibilità. Che cos’è l’economia circolare? Il concetto di “cradle to cradle” (dalla culla alla culla) diventerà centrale: gli edifici dovranno essere progettati per essere facilmente smontati e i materiali riutilizzati in nuovi cicli produttivi. Si parla, quindi, di economia circolare anche in ambito edilizio, con lo scopo di ridurre quanto più possibile scarti e rifiuti del processo, allungando al contempo la vita utile di ogni elemento. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento