Cappotto termico, distanze legali e aumento di cubatura: c’è il rischio di commettere un abuso edilizio 05/11/2024
Bonus ristrutturazioni confermato nel 2025: cosa cambia tra prima e seconda casa, scadenze e lavori ammessi 01/11/2024
Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Indice: La diffusione della domotica Impianto elettrico tradizionale VS sistema bus Domotica e sistemi BUS: l’altra faccia Quella della domotica è una disciplina che trova le sue radici negli anni ’70, quando cominciarono ad essere studiati e realizzati i primi impianti con i sistemi Bus che permettevano l’interconnessione di alcune parti inizialmente separate, come l’impianto di illuminazione e quello di sicurezza, dando all’utente la possibilità di automatizzarne alcune funzioni per la gestione e il controllo della casa. Le prime installazioni con i sistemi Bus erano spesso viziate da vari inconvenienti, tanto che ancora oggi l’eredità di questi insuccessi continua a diffondere nel pubblico una certa diffidenza tanto da ostacolare sensibilmente la diffusione, nonostante l’evoluzione e i perfezionamenti apportati negli anni ai sistemi Bus per l’automazione domestica e il grande interesse che regna su questa disciplina che vede apparire sul mercato una forte crescita di nuove aziende e integratori di sistemi per il decollo di questa tecnologia. La diffusione della domotica Gli operatori del settore sono però concordi nell’osservare che ultimamente qualcosa è cambiato, e questo clima è chiaramente percepibile nei convegni di settore, su riviste specialistiche e non, sui giornali, convegni, mostre e persino in televisione ma, soprattutto su internet sotto le voci Domotica, Casa Intelligente, home e Building Automation ecc. In questi siti vengono proposte un oceano di applicazioni e concetti fantascientifici che vanno dal telecomando al televisore, dal computer Touch Screen al Telefonino, fino al frigo intelligente che fa la spesa al supermercato con la vostra carta di credito. Forse la fantasia dei ricercatori che in questi anni si sono occupati di sviluppare proposte, che sfiorano la fantascienza e si è andati un po’ troppo “avanti”, da un punto di vista più pratico, quelle che fino ad oggi sono state indicate e descritte come applicazioni Domotiche, non hanno contribuito a dare un’immagine realistica di questa disciplina. Si e quasi dimenticato che la prima funzione di un impianto elettrico è quella di fornire comodamente energia elettrica ad una presa e di accendere e spegnere la luce di un locale. Non è difficile immaginare che ci si trovi davanti ad una svolta epocale, e che il settore dei sistemi Bus potrebbe esplodere in breve tempo e che porterà ad operare nel settore dell’impiantistica elettrica sempre meno impianti tradizionali e sempre più impianti controllati da sistemi Bus.Da recenti sondaggi riproposti in numerose interviste risulta che l’utente finale, benché incuriosito e attratto dall’argomento lo percepisce come una cosa astratta, complessa, relegata al futuro, molto costosa e spesso superflua. Difficile dargli torto se da una veloce panoramica emerge un mondo di sistemi di fatto poco integrati, complessi sia per l’installatore che per l’utente, instabili, particolarmente soggetti a guasti e vincolati da costosi contratti di manutenzione. La realtà è completamente diversa, quindi per vincere questi scetticismi bisognerà fare un gioco di squadra ed essere tutti concordi di profondamente cambiare o modificare la politica di commercializzazione e presentazione dei sistemi. Bisogna essere concreti e trasparenti verso gli utilizzatori, ricordando a cosa serve principalmente un impianto elettrico semplice o complesso, operare una accurata selezione e proporre una Domotica che risponda a queste primarie esigenze. Impianto elettrico tradizionale VS sistema bus L’impianto elettrico tradizionale ha raggiunto un grado di affidabilità elevato: un sistema bus non può essere da meno, anzi deve dare qualcosa in più. L’impianto elettrico tradizionale richiede un cablaggio pesante, rigido e fisso, un sistema bus semplifica il cablaggio e ne moltiplica le funzioni. L’impianto elettrico tradizionale in caso di necessità è quasi sempre modificabile in modo complesso, un sistema bus per la sua natura è flessibili e modificabile con estrema semplicità senza intervenire sul cablaggio: spesso basta semplicemente “riprogrammare le funzioni” a seconda delle esigenze. L’impianto elettrico tradizionale è da sempre realizzato dal solo elettricista di fiducia che in ogni momento può intervenire, su un sistema Bus ogni intervento deve essere eseguito dall’elettricista di fiducia in modo completamente autonomo e senza necessariamente una strumentazione da laboratorio. L’impianto elettrico tradizionale non è in grado di gestire in modo automatico gli apparati se non con costosi ed ingombranti interventi, in un sistema bus tutte le componenti eseguono comandi logici che possono con estrema semplicità essere automatizzati. Domotica e sistemi BUS: l’altra faccia I principi fondamentali di un sistema Bus sono in uso da sempre, quindi basta un po’ di immaginazione e ci si rende conto che non occorre inventare nulla ma, basta analizzare gli esempi che tutti conosciamo ed applicarli per le reali necessità di questa nuova tecnologia che mette a rischio la professione dell’elettricista. Immaginiamo una complessa rete ferroviaria, nella quale: i comandi sono le stazioni periferiche, gli interruttori/pulsanti sono i locomotori in attesa di partire, il Bus è il binario principale su cui viaggiano i locomotori, le attuazioni sono le stazioni di arrivo, il Relè è il binario dove far giungere i locomotori il tastierino assieme al programmatore programma l’indirizzamento agli scambi mentre l’elettricista è il capostazione che decide dove far giungere ciascun locomotore su quale stazione e su quale binario all’interno della stessa. Questo è il concetto base, mentre per gli amanti della complessità ci sono altre alternative a dipendenza delle proprie esigenze. Un sistema Bus aperto, flessibile, affidabile e non vincolante, dà a tutti gli operatori del settore la possibilità di eseguire qualsiasi impianto in piena autonomia dando spazio alla propria fantasia nel proporre ed eseguire impianti sempre più sofisticati e complessi per le reali esigenze dei clienti. La logica dei sistemi bus si basa sul rapido scambio di segnali tra i vari dispositivi dell’impianto. Per la ricetrasmissione si utilizza un normale cavo che può essere installato assieme al cavo di alimentazione, denominato “BUS”. Rispetto alle installazioni tradizionali, in cui ciascun apparecchio di comando è collegato direttamente a tutte le utenze elettriche che deve attivare, disattivare o regolare, nei sistemi integrati con tecnologia Bus tutti i componenti sono connessi fra loro da un unico cavo, che trasferisce comandi e segnalazioni lungo l’impianto. Segnalazioni e comandi vengono raccolti dalle sole utenze interessate grazie a un codice di indirizzamento. Funzionamento I sistemi bus assicurano un’integrazione ad alto livello qualitativo delle funzioni di comando e controllo per tutti i principali campi d’utenza: illuminazione, riscaldamento, ventilazione, condizionamento, controllo accessi, allarmi, avvolgibili, cancelli, pompe idriche, in parole povere dove esiste un filo elettrico. Campi di applicazione I sistemi bus assicurano un’integrazione ad alto livello qualitativo delle funzioni di comando e controllo per tutti i principali campi d’utenza: illuminazione, riscaldamento, ventilazione, condizionamento, controllo accessi, allarmi, avvolgibili, cancelli, pompe idriche, in parole povere dove esiste un filo elettrico, e con il mondo esterno. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento