Tecnologia e innovazione in edilizia: occorre aprirsi alla digitalizzazione e all’inclusione 21/07/2025
Indice degli argomenti Toggle Che cos’è il Conto Termico 3.0Le novità del nuovo Conto Termico 3.0Quali interventi possono essere incentivati con il Conto Termico 3.0FAQ Conto Termico 3.0È possibile cumulare il Conto Termico 3.0 con altri incentivi come il Bonus Casa?Quali spese sono ammissibili?Come viene erogato l’incentivo? Il Conto Termico 3.0 è una misura che, confermata lo scorso agosto, punta a favorire la tanto auspicata transizione ecologica, con una forte decarbonizzazione del settore. La misura è stata recentemente pubblicata in Gazzetta Ufficiale e il nuovo decreto permette di favorire l’incentivazione degli interventi per l’efficienza energetica anche nei piccoli edifici. Secondo obiettivo, non certo per importanza, è quello di favorire la diffusione dell’energia rinnovabile, in qualsiasi ambito edilizio. Questa novità dovrebbe favore semplificazione ed estensione dei possibili soggetti interessati, proprio con lo scopo di rendere queste misure di incentivazione una vera spinta al cambiamento, con soluzioni e supporti concreti e tangibili per i cittadini. Che cos’è il Conto Termico 3.0 Il Conto Termico è uno strumento di incentivazione fiscale che nasce per favorire gli interventi atti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici. In realtà esiste da diversi anni, nelle sue versioni precedenti. Il Conto Termico 3.0, in particolare, è la più recente, approvata nel 2025, e porta con sé cambiamenti sostanziali, ampliamenti, novità tecniche, adeguamenti rispetto ai costi, alle tecnologie e alle esigenze del momento. Serve, in sostanza, a “portare avanti” il meccanismo in modo più efficace, più inclusivo, più coerente con gli obbiettivi nazionali ed europei in materia di energia. Del resto, il panorama in cui si colloca è in continua evoluzione, sia da un punto di vista normativo che tecnico. Il precedente Conto Termico 2.0 è regolato da Decreto Ministeriale del 2016, mentre il Conto Termico 3.0 è stato approvato ad agosto 2025 dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il decreto entrerà ufficialmente in vigore 90 giorni successivi dall’approvazione e sarà compito del GSE aggiornare anche il portale informatico per la presentazione delle domande, nei 60 giorni successivi. Le novità del nuovo Conto Termico 3.0 Il Conto Termico 3.0 è frutto di un lavoro che si pone obiettivi chiari: allineare lo strumento alle esigenze di oggi, connesse ad obiettivi sempre più ambiziosi di efficientamento energetico. Una delle novità, non a caso, riguarda proprio l’allargamento della platea dei beneficiari, che vede l’inclusione di soggetti quali gli enti del terzo settore, le imprese del terziario non residenziale, i condomini e le comunità energetiche rinnovabili. In alcuni casi, la percentuale di incentivo arriva fino al 100% delle spese, così da supportare in modo forte la Pubblica Amministrazione. Si parla di Comuni, scuole, ospedali e strutture sanitarie in comuni fino a 15.000 abitanti. Oltre ai beneficiari dell’incentivo, si è posta l’attenzione anche sulla tipologia di interventi e sulle tecnologie oggi disponibili. Anche in questo caso, è stata necessaria un’opera di adeguamento alla realtà attuale, considerando costi e condizioni degli immobili. Sono incluse le fonti rinnovabili, con sistemi di accumulo, ma anche altre tecnologie come le colonnine di ricarica delle auto elettriche o i sistemi di building automation. Infine, non certo per importanza, si è affrontato il tema della semplificazione delle procedure, con lo scopo di agevolare l’accesso alla misura riducendo i tempi e snellendo la documentazione di riferimento. Accessibilità, quindi, è la parola d’ordine da ogni punto di vista. Quali interventi possono essere incentivati con il Conto Termico 3.0 Il Conto Termico 3.0 permette di incentivare gli interventi già previsti dalla precedente misura, ma con alcune estensioni in termini di soggetti beneficiari e con l’introduzione di nuove opere prima non contemplate. Il decreto parla di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica degli edifici, incentivabili sia per la Pubblica Amministrazione che per i privati, purché in riferimento a edifici appartenenti all’ambito terziario. In questa categoria rientrano opere quali: l’isolamento termico dell’involucro, al quale è possibile combinare l’installazione di sistemi per la ventilazione meccanica; la sostituzione dei serramenti; l’installazione di sistemi di schermatura, ombreggiamento o filtrazione; la trasformazione degli edifici esistenti in “edifici a energia quasi zero”; la sostituzione di sistemi per l’illuminazione d’interni; l’installazione di di building automation; l’installazione di colonnine di ricarica dei veicoli elettrici; l’installazione di impianti solari fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo. A questo blocco di interventi se ne aggiunge un altro, di interesse anche per i soggetti che intendono eseguire opere su edifici privati di natura residenziale. In particolare si tratta di: sostituzione di impianti di climatizzazione esistenti con nuove soluzioni, come le pompe di calore, sistemi ibridi, generatori a biomassa, sistemi di microgenerazione FER. sostituzione di scaldacqua elettrici o a gas con le pompe di calore, installazione di impianti solari termici, anche in abbinamento a sistemi di solar cooling. Allacciamento a reti di teleriscaldamento efficienti. Tutte queste opere devono essere relative a un edificio esistente, dotato di impianto di climatizzazione invernale al momento dell’entrata in vigore del decreto. Va detto, poi, che l’incentivo non è cumulabile ad altre misure e che la documentazione tecnica per la richiesta deve essere puntuale e completa. FAQ Conto Termico 3.0 È possibile cumulare il Conto Termico 3.0 con altri incentivi come il Bonus Casa? In linea generale, non è possibile cumulare il Conto Termico 3.0 con altri incentivi fiscali relativi all’efficientamento energetico o alla riqualificazione dell’edificio. In ogni caso, è sempre bene verificare la situazione specifica con un tecnico o direttamente sul portale del GSE per non rischiare la decadenza dell’incentivo. Generalmente, il tecnico di riferimento supporta anche il Cliente nella valutazione di quale misura risulti, oltre che accessibile, più conveniente. Quali spese sono ammissibili? A seconda della tipologia di intervento sono ammissibili diverse voci di spesa. Il Conto Termico 3.0 include generalmente, oltre alla fornitura e messa in opera di soluzioni e tecnologie scelte, anche le spese connesse alle prestazioni professionali dovute per la realizzazione degli interventi incentivabili. Si parla anche di redazione di diagnosi energetica o di attestati di prestazione energetica relativi agli edifici oggetto di intervento. Come viene erogato l’incentivo? Secondo quanto riportato all’art. 11 del decreto, gli interventi ammessi sono incentivati in rate annuali costanti, per una durata variabile a seconda della tipologia di opera. La maggior parte degli interventi per l’efficienza energetica, come nel caso dell’isolamento termico o della sostituzione degli infissi la durata è di 5 anni. Per la sostituzione di alcuni impianti, invece, scende a due anni. Non si tratta di una detrazione fiscale, ma dell’erogazione di un vero e proprio incentivo. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento