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Il collaudatore è un tecnico abilitato che ha il compito di verificare e ispezionare le opere strutturali, al fine di appurarne la conformità statica. Ecco quello che c’è da sapere sul collaudo statico.Indice degli argomenti: Il certificato di collaudo statico Collaudo statico, perché si deve fare? Collaudo: quanto costa il certificato? Il collaudo statico è la verifica delle prestazioni della struttura di un edificio. Si tratta di un obbligo di legge introdotto nel 1971 per le strutture in cemento armato e poi descritto e approfondito nel Testo Unico delle Norme Tecniche per le Costruzioni del 2018. Tra le principali modifiche introdotte in questo secondo momento, c’è la generalizzazione del tipo di struttura, in quanto non si specifica più il materiale di costruzione, ma per il collaudo si estende il controllo a tutte le componenti strutturali realizzate.Il collaudo non può essere svolto solo al termine dei lavori, ma richiede verifiche e visite del collaudatore durante tutta la fase di costruzione dell’edificio, in quanto le strutture portanti, una volta ultimate, sono difficilmente ispezionabili in modo non invasivo. L’esito del collaudo è fondamentale per la messa in esercizio di qualsiasi tipologia di edificio realizzato, in quanto al termine del collaudo con esito positivo viene rilasciato un apposito certificato. Il certificato di collaudo statico Il certificato di collaudo statico viene rilasciato al termine delle operazioni e delle verifiche necessarie al collaudo della struttura. Si tratta di un documento necessario per legge ed è obbligatorio in tutti i casi di nuova costruzione, ampliamenti, ristrutturazioni che coinvolgono anche gli elementi strutturali o ancora interventi di adeguamento/miglioramento sismico. Il collaudo e il rilascio del certificato possono essere eseguiti solo dal collaudatore, figura ricoperta da tecnici abilitati, come ingegneri, architetti o geometri, iscritti ai relativi ordini professionali da almeno 5 o 10 anni a seconda dell’entità dell’opera da collaudare. Chiaramente, il tecnico scelto non può essere coinvolto nella progettazione dell’opera, ma deve essere una persona terza esterna.Il contenuto del certificato di collaudo è definito dalle NTC 2018 prima citate e, tra le informazioni principali da fornire, ci sono una relazione che descrive la struttura e tutti i documenti presenti, dei verbali che attestano i sopralluoghi effettuati con relative descrizioni e infine, un giudizio che esprime l’esito del collaudo. Tutta la documentazione e il collaudo avvengono solo dopo aver verificato le strutture, operazione possibile grazie a indagini e prove specifiche per testare i materiali impiegati per la realizzazione dell’opera. Tutte queste informazioni sono poi raccolte secondo una precisa struttura, che prevede una premessa, il verbale di sopralluogo, una relazione tecnica, la descrizione delle caratteristiche dei materiali utilizzati, prove sui materiali e controlli effettuati e, infine, la certificazione di collaudo statico. Collaudo statico, perché si deve fare? Il collaudo statico è importante per verificare che tutte le opere realizzate siano state eseguite a regola d’arte e secondo quanto previsto da contratto e progetto. Appurare la conformità statica delle opere strutturali garantisce anche il giusto livello di sicurezza per tutta la vita utile del fabbricato. Il collaudo statico, in ogni caso, è un “passaggio obbligatorio”, senza il quale l’opera non può essere consegnata al committente. Allo stesso tempo, è una garanzia per il committente stesso, che in questo modo può essere sicuro dei lavori svolti dall’impresa costruttrice.Se durante i sopralluoghi e le prove che portano al rilascio del collaudo il tecnico incaricato rileva anomalie o non conformità che restano irrisolte, allora non è possibile portare a termine il collaudo statico. Il collaudatore dovrà in ogni caso indicare motivazioni e argomenti a sostegno dell’impossibilità di collaudare l’opera, vincolando in questo modo il suo rilascio e utilizzo. Collaudo: quanto costa il certificato? Il costo del collaudo statico generalmente varia in base alla tipologia e all’entità delle opere oggetto di verifica. Questo perché possono cambiare le prove necessarie, il numero dei sopralluoghi e il temo richiesto per portare a termine in modo corretto tutte le operazioni che si concludono con il collaudo statico. Il costo si compone, quindi, della parcella del tecnico più le spese per le prove sui materiali e le strutture. Tendenzialmente la parcella del tecnico viene quantificata in percentuale rispetto al valore dell’opera e va dallo 0,5% al 3% circa. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento