Badge digitale nei cantieri: come cambia la sicurezza per il comparto edile

La tecnologia diventa alleata della sicurezza: arriva nei cantieri italiani il badge digitale, una tessera univoca obbligatoria per le imprese. Il decreto-legge entrato in vigore il 28 ottobre si pone come obiettivo quello di rafforzare la cultura della sicurezza.

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Badge digitale nei cantieri: come cambia la sicurezza per il comparto edile

L’edilizia rappresenta uno dei comparti a maggiore esposizione al rischio: i lavoratori del settore affrontano quotidianamente pericoli molteplici che vanno dall’impatto con attrezzature pesanti fino a rovinose cadute dall’alto.

L’elevato fabbisogno di manodopera amplifica ulteriormente i rischi di non conformità che vanno oltre la sola dimensione della sicurezza fisica, toccando aspetti amministrativi, contrattuali e di legalità.

In questo contesto ad alta complessità, il Decreto Legislativo 81/2008 Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro – si inserisce nel panorama professionale come uno strumento normativo pensato per affrontare le sfide del comparto.

Dalla sua promulgazione, il decreto ha attraversato numerose revisioni legislative: il Decreto Legislativo 106/2009 ne ha perfezionato i contenuti, il Decreto Legislativo 151/2015 ha introdotto semplificazioni procedurali, mentre la normativa emergenziale legata al COVID-19 e il Decreto Legge 146/2021 (convertito in Legge 215/2021) hanno aggiornato il quadro rispetto a rischi biologici e nuove modalità organizzative del lavoro.

L’architettura normativa attuale bilancia due esigenze apparentemente contrapposte: da un lato la protezione rigorosa dei lavoratori, dall’altro la razionalizzazione degli adempimenti burocratici gravanti sulle imprese.

Al centro delle ultime novità introdotte dal Testo Unico troviamo la presenza di due figure preposte alla gestione della sicurezza in cantiere. Ci riferiamo nello specifico ai ruoli di Coordinatore della sicurezza, di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), del Medico Competente e del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Tutte queste figure operano in sinergia con il datore di lavoro per monitorare costantemente le condizioni operative e garantire ambienti di lavoro conformi agli standard di tutela.

Vite a rischio: la pericolosità del lavoro in cantiere secondo i dati INAIL

La sicurezza continua ad essere al centro del dibattito: i dati rilasciati da INAIL a settembre mostrano un quadro complesso in cui a farne le spese sono i lavoratori che ogni giorno frequentano i cantieri.

Vite a rischio: la pericolosità del lavoro in cantiere secondo i dati INAIL

Nei primi otto mesi dell’anno sono state presentate 249.549 denunce di infortunio, di cui 495 con esito mortale. Rispetto allo stesso periodo del 2024, gli incidenti fatali crescono del 7,1%, traducendosi in una media di oltre 80 vittime al mese. Le malattie professionali registrano un incremento del 12%, evidenziando un peggioramento complessivo delle condizioni di lavoro.

Il profilo delle vittime dell’edilizia corrisponde maggiormente ai muratori di età compresa tra i 55 e i 64 anni. Le cadute dall’alto rappresentano il principale rischio a cui si aggiunge un mix di carenze strutturali e comportamenti errati: parliamo di barriere e parapetti assenti, DPI inutilizzati e spesso non disponibili in cantiere.

Nuovo decreto sicurezza: cosa cambia?

La data del 28 ottobre ha segnato un punto di svolta legato al tema della sicurezza sul lavoro. Il Consiglio del Ministri, su proposta della Presidente Giorgia Meloni, ha approvato ufficialmente il decreto-legge che ha come obiettivo quello di rafforzare la cultura della sicurezza e ridurre gli infortuni sul lavoro.

Nuovo decreto sicurezza cantieri del 28/10/2025, cosa cambia

Le “Misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro e in materia di protezione civilepubblicate in GU vedono al centro l’introduzione di incentivi per le aziende più virtuose e un potenziamento delle attività di vigilanza.

Riassumendo brevemente alcuni punti presenti nel decreto-legge, possiamo leggere che dal 1° gennaio 2026 le imprese con basso andamento infortunistico beneficeranno di aliquote INAIL ridotte attraverso il meccanismo dell’oscillazione in bonus.

Analoghi vantaggi sono previsti per i contributi agricoli, con l’introduzione di specifiche cause di esclusione per chi non rispetta gli standard. 

Il punto sulla formazione e sulle tutele specifiche

L’aggiornamento periodico dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) diventa obbligatorio anche nelle imprese con meno di 15 dipendenti, garantendo formazione continua in tutte le realtà lavorative. Al tempo stesso si innalzano gli standard qualitativi degli enti formatori attraverso nuovi criteri di accreditamento definiti da un accordo Stato-Regioni.

Il punto sulla formazione in edilizia e sulle tutele specifiche

Le imprese con oltre 15 dipendenti saranno incentivate ad adottare linee guida per identificare, tracciare e analizzare i “mancati infortuni” (near miss). Chi implementa sistemi avanzati di gestione della sicurezza e monitoraggio dei near miss potrà accedere a incentivi economici e premi specifici.

Nelle attività ad alto rischio infortunistico si introduce una nuova tipologia di visita medica per verificare l’eventuale presenza di sostanze stupefacenti o alcoliche nei lavoratori, quando esistano ragionevoli motivi di sospetto.

Altri punti chiave toccati dal nuovo decreto-legge vedono una maggiore protezione per gli studenti nel percorso scuola-lavoro. Inoltre, il CdM ha deciso di reinvestire le sanzioni applicate dalle ASL al rafforzamento dei servizi SPRESA e alla sorveglianza epidemiologica dei rischi e alla formazione professionale.

Quali sono le novità per i cantieri?

Anche per i cantieri edili, ambiti notoriamente ad alto rischio, sono state introdotte delle sostanziali novità.

Novità per i cantieri del decreto legge sicurezza

Il Consiglio dei Ministri ha aggiornato la normativa relativa alla patente a crediti, prevista dal D.Lgs. 81/2008, introducendo sanzioni più severe per le violazioni gravi.

In particolare, sono state raddoppiate le multe per chi opera nei cantieri senza la patente a crediti. Il nuovo decreto sulla sicurezza sul lavoro modifica la misura introdotta nel 2024, innalzando l’importo massimo della sanzione da 6.000 euro a 12.000 euro, applicabile alle imprese e ai lavoratori autonomi che svolgono attività in cantieri temporanei o mobili.

Il Consiglio dei Ministri introduce inoltre l’obbligo di una tessera identificativa digitale, già rinominata “badge digitale di cantiere”, uno strumento di riconoscimento dotato di un ologramma non riproducibile che riporta tutti gli elementi identificativi del dipendente.

Badge digitale di cantieri: come funziona?

Il Consiglio dei Ministri ha approvato recentemente un decreto che introduce strumenti tecnologici avanzati per contrastare irregolarità e incidenti nei cantieri italiani. Al centro della riforma c’è il badge digitale di cantiere, una tessera identificativa intelligente che diventa obbligatoria per ogni impresa coinvolta in opere pubbliche e private, dall’appaltatore principale fino all’ultimo subappaltatore.

Ma come funziona il badge? Il dispositivo integra un codice univoco impossibile da falsificare e dialoga costantemente con la piattaforma nazionale SIISL, creando una rete di controllo in tempo reale.

Il badge digitale ha attraversato una fase di sperimentazione avviata nell’estate 2025 nell’area metropolitana romana. Successivamente, grazie a specifici accordi territoriali, è stato adottato anche nei cantieri delle zone sismiche e in alcune aree dell’Emilia Romagna.

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