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In Cina, nella provincia dello Shandong, un incontro tra culture diverse: il golden center a forma di Yaun Bao e il Borgo italiano. L’Italian Golden Town fa parte di un progetto più vasto che prevede la realizzazione di un distretto residenziale con shopping mall, cinema, supermercati e parchi, fungendo da attrazione turistica per cittadini e vacanzieri. L’area è collocata in una posizione strategica, crocevia tra la capitale dello Shandong, Jinan, e importanti città come Weifang e Qingdao; un territorio in pieno sviluppo situato in una provincia da 100 milioni di abitanti, con uno dei pil più alti tra le province cinesi; la stessa città di Zibo (6 milioni di abitanti), funge da hub naturale e mostra grande vitalità sia negli investimenti che nella evoluzione degli stili di vita. La varietà e lo stile dell’architettura italiana accanto ad elementi ispiratori della tradizione cinese. Un connubio suggestivo quello alla base del concept design e del progetto preliminare che lo studio Fima ha realizzato per l’Italian Golden Town, complesso commerciale con uffici, hotel e una parte di residenze in costruzione a partire da settembre nella città di Zibo, provincia dello Shandong. La proposta è stata scelta al termine di una selezione da parte della proprietà del complesso: Shandong Gold Group, tra le principali società cinesi attive nell’industria mineraria. Un successo importante per Fima, studio di architettura e design con sede ad Osimo (Ancona) che ha maturato un’esperienza su larga scala sviluppata su progetti di medie e grandi dimensioni; all’estero opera attualmente, oltre che in Cina, in Iraq, Iran e Libia. Elemento cardine e ispiratore del progetto di Fima per l’Italian Golden Town è lo Yaun Bao, l’equivalente del nostro “lingotto” d’oro, un tempo utilizzato in Cina come valuta e oggi simbolo benaugurante di prosperità. Proprio la forma dello Yaun Bao, così familiare e ricorrente nella cultura cinese, ha ispirato il concept generale del progetto e in particolare la forma dell’edificio principale, il Golden Center, centro commerciale da 35mila metri quadrati che ospiterà laboratori orafi e negozi dedicati esclusivamente all’oro e ai gioielli, con spazi per lo spettacolo, ristoranti e locali. Il secondo tema fondamentale del progetto è la città italiana, nei suoi tratti distintivi di varietà, “beauty” ed armonia: all’interno dell’Italian Golden Town saranno infatti ricostruiti i caratteri tipologici e morfologici peculiari dell’architettura del Belpaese, dal borgo toscano e marchigiano alla “calle” in stile veneziano, con elementi tipici del paesaggio urbano tra cui torri medievali, campanili e una chiesa. Il tutto studiato in maniera ottimale per un grande centro commerciale all’aperto, con percorsi studiati approfonditamente e in base alle più attuali tendenze degli shop district. “La Cina guarda all’architettura italiana con grande ammirazione – dice Maurizio Andreoli, principal partner di Fima – per questo è importante riuscire ad integrare la loro cultura con il nostro modo di vedere e vivere l’architettura. Il borgo italiano è difficile da ricreare se non con un’attenta analisi dello spazio e delle proporzioni delle nostre città, che sono dei capolavori non sempre valorizzati. Abbiamo ripreso le proporzioni, i decori, l’estrema varietà di stili e li abbiamo riproposti: questa soluzione è stata vincente. Il made in Italy – aggiunge Andreoli – ha una forza trainante all’estero: la capacità di un progettista italiano di essere competitivo in questi Paesi può essere da stimolo anche per altre aziende attive in settori diversi, dal mobile alle finiture interne, dalla moda all’artigianato: per questo è fondamentale agire in sinergia”. L’Italian Golden Town coprirà un’area di circa 18 ettari, con una superficie costruita pari a 235.000 metri quadrati; comprenderà una città italiana dello shopping, un hotel a cinque stelle da duecento camere, un centro-parco giochi per bambini, uno shopping mall per l’oro e i gioielli, due torri per uffici e due torri residenziali. Gli edifici principali e più imponenti saranno realizzati secondo criteri di alta efficienza energetica: pannelli fotovoltaici integrati nella copertura delle torri, recupero dell’acqua piovana, coperture verdi sono solo alcuni degli accorgimenti “green” utilizzati nel progetto. Integrare edifici di matrice contemporanea, come il Golden Center o le torri, con le “architetture italiane” è stata la parte più complessa del progetto. A questo obiettivo concorrono l’uso sapiente di colori, materiali e finiture simili, che sono state utilizzate sia per gli edifici di matrice contemporanea sia per la città italiana. Un uso sapiente di forme e materiali che ha creato un mix accattivante. Seguendo gli stessi principi, le torri per uffici tendono via via a scomporsi e smaterializzarsi man mano che si avvicinano alla città italiana, in modo da mitigarne l’impatto. La progettazione Fima è stata realizzata in Bim (“Building information modeling”), tecnologia in grado di controllare il progetto sotto tutti gli aspetti. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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