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La copertura metallica nell’edilizia industriale così come in quella civile è elemento basilare delle attuali correnti architettoniche. Il rivestimento metallico RIVERGRIP® è la logica soluzione per i molti vantaggi che lo caratterizzano: linea essenziale, spazi passivi eliminati, minori volumi da climatizzare, economie costruttive e soprattutto qualità tecniche proprie del sistema. RIVERGRIP® è nato per le coperture inclinate, pur consentendo le più svariate applicazioni. RIVERGRIP® è una copertura metallica innovativa composta da elementi di lunghezza variabile, accoppiabili mediante aggancio meccanico a scatto, senza fori. RIVERGRIP® è un rivoluzionario sistema che garantisce la tenuta della copertura senza l’impiego di guarnizioni o sigillanti. RIVERGRIP® garantisce l’affidabilità più elevata in ogni situazione (vento, neve, grandine) ed è perfettamente pedonabile.
Ogni dettaglio è stato ottimizzato per le funzioni cui è stato destinato. Il sistema è caratterizzato da un montaggio facile, senza sigillanti, guarnizioni, nè fori passanti.
Le caratteristiche tecniche di RIVERGRIP® lo pongono al top di gamma e ne garantiscono l’assoluta affidabilità.
Il sistema RIVERGRIP® in 5 punti:
1- TENUTA IDRICA ELEVATA
• Sezione idraulica a grande portata con smaltimento dell’acqua anche a bassa pendenza (3-5%)
• Sovrapposizione delle nervature con accoppiamento conico anticapillarità.
2 - ANCORAGGIO SENZA PERFORAZIONI
• Grazie al sistema di ancoraggio mediante staffe in poliammide rinforzato, viene eliminata la foratura delle lastre, assicurando l’integrità totale della copertura RIVERGRIP®.
3 - INALTERABILITÀ NEL TEMPO
• Le lastre in alluminio, rame o acciaio inox sono praticamente inalterabili nel tempo e hanno elevatissima durata e resistenza ai fattori di rischio ambientale (piogge acide, fumi industriali, etc.) La scelta di questi metalli pregiati, garantisce sicurezza e affidabilità al sistema.
4 - RESISTENZA AL VENTO
• La copertura RIVERGRIP® in caso di forte vento (depressione) resiste alle sollecitazioni superiori a 530 daN/m2 (test effettuato su lastre alluminio sp. mm 0.8 - interasse appoggi m 1).
5 - FACILITÀ DI MONTAGGIO
• È facile, anche per personale non specializzato, veloce, non prevede tracciature preventive.
Sistema di fissaggio
Il sistema è caratterizzato da un montaggio eccezionalmente facile, senza sigillanti né guarnizioni né fori passanti.
I fissaggi sono costituiti da staffe in poliammide rinforzato in corrispondenza di ogni arcareccio che consentono la dilatazione dovuta alle variazioni termiche senza produrre abrasioni e garantiscono il taglio termico ed elettrico tra l'elemento RIVERGRIP® e la struttura sottostante.
La staffa di fissaggio viene appoggiata alla lastra RIVERGRIP® ed inserita a scatto nell'apposita sede della nervatura, viene poi bloccata con due viti (mordenti su arcareccio in legno/autoperforanti su correnti metallici) che passano nei due fori predisposti nella staffa. La testa della vite - a fine corsa - viene alloggiata nell'apposita sede.
Montaggio della lastra RIVERGRIP®
Fasi di montaggio della lastra RIVERGRIP®
Tabella luci d'impiego
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Superficie liscia e tecnologia invisibile sono i nuovi orizzonti del sistema RIVERCLACK® . Design minimalista coniugato ad irrinunciabili certezze di affidabilità fanno della copertura piana RIVERCLACK® AGORÀ un partner ideale per chi crea architettura.
Il sistema RIVERCLACK® AGORÀ in 7 punti:
- TOTALE VERSATILITÀ DI UTILIZZO
Il sistema può essere utilizzato in copertura, ma è ideale anche in parete sia disposto orizzontale che verticale.
- IMPERMEABILITÀ ASSOLUTA
Grazie al canale di drenaggio, senza guarnizioni né sigillanti, il sistema è assolutamente stagno anche in condizioni estreme di allagamento.
- ANCORAGGIO SENZA PERFORAZIONI
Il fissaggio delle lastre di copertura alla struttura sottostante avviene senza alcun foro passante consentendo così libere dilatazioni termiche degli elementi.
- INALTERABILITÀ NEL TEMPO
Le lastre in alluminio, rame, acciaio inox o zinco titanio sono praticamente inalterabili nel tempo e hanno durata centenaria.
- PEDONABILITÀ
È garantita senza deformazioni residue anche dopo ripetuti pedonamenti.
- FACILITÀ DI MONTAGGIO
È facile, anche per personale non specializzato, veloce, non prevede tracciature preventive.
- ECONOMICITÀ
Durata, assenza di manutenzione, velocità di montaggio sono gli elementi che ne determinano l'economicità sia per grandi che per piccoli lavori.
MORFOLOGIA E SISTEMA DI FISSAGGIOIl sistema è caratterizzato da un montaggio eccezionalmente facile, senza sigillanti né guarnizioni né fori passanti. I fissaggi sono costituiti da staffe in poliammide rinforzato in corrispondenza di ogni arcareccio che consentono la dilatazione dovuta alle variazioni termiche senza produrre abrasioni e garantiscono il taglio termico ed elettrico tra l'elemento e la struttura sottostante.
La staffa di fissaggio viene inserita a scatto alla lastra RIVERCLACK® AGORÀ. Viene poi bloccata con due viti all’arcareccio sottostante. Il secondo elemento della staffa viene inserito nella sua sede.
La lastra successiva è inserita nella posizione definitiva ed incastrata con la pressione di un piede o delle mani.
Montaggio della lastra RIVERCLACK® AGORÀ in 6 fasi Tabella luci d'impiego
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[post_content] => SINUS 20-83 è una copertura a profilo sinusoidale metallica in alluminio-lega 3005/3003 naturale o preverniciato che utilizza elementi di lunghezza variabile secondo necessità.
Il sistema si caratterizza per la straordinaria curvabilità che elimina la lavorazione per i tetti curvi e per la pedonabilità garantita dalle onde che non collassano sotto carichi puntiformi.
SINUS 20-83 è stato studiato e realizzato per soddisfare le esigenze di massima accostabilità e accoppiabilità.
La copertura SINUS 20-83 abbina alle sue prerogative tecniche innovative, una economicità a prova di mercato.
Lastre di copertura ondulata profilo SINUS 20/83 in alluminio naturale (o preverniciato colori standard Testa di Moro- Bianco-grigio RAL 9002) lega 3004 H18 – spessore 0.7 mm - altezza dell’onda 20 mm – passo 83 mm – con sovrapposizione laterale anticapillarità – fissata alla struttura di sostegno sottostante a mezzo idonei gruppi di fissaggio composti da viti mordenti in acciaio inox complete di rondelle e guarnizioni.
Caratteristiche delle lastre:
- larghezza totale (valida per la fatturazione):
1060 mm
- larghezza utile 1000 mm
- materiale alluminio lega 3004 stato fisico H 18
- finitura superficie naturale liscio
(oppure preverniciato colori standard: Testa di Moro -
Bianco-grigio RAL 9002)
- spessore 0.7 mm
Per scaricare la scheda tecnica CLICCA QUI
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[post_content] => Le attuali tendenze architettoniche prevedono sempre più spesso dinamicità dei volumi e valenze estetiche per le coperture metalliche. Curve, doppie curve, coni, etc. sono gli elementi progettuali che concorrono in maniera determinante alla realizzazione e fruibilità dell'opera.
ISCOM ha conformato il sistema RIVERCLACK® a queste esigenze particolari, mantenendo costanti ed inalterati tutti i requisiti di affidabilità e durata delle proprie coperture.
Curvatura
Le lastre RIVERCLACK® sono estremamente flessibili e si dispongono naturalmente sulla superficie da coprire, anche quando questa si presenta curva, concava o convessa, sia nella direzione dell’asse delle lastre che nella direzione opposta o con asse inclinato.
I limiti di raggio minimo che le lastre hanno per questa caratteristica peculiare sulla base di materiali e spessori sono evidenziate nella seguente tabella:
Doppia curvatura
La cosiddetta doppia curvatura, si presenta quando sono da ricoprire strutture sferiche, emisferiche o comunque che siano state progettate curve sia nella direzione dell'asse della lastra sia nella direzione a questa normale; oppure quando è presente una curvatura in concomitanza con l’esigenza di lastre rastremate.
Per ottenere ciò, oltre allo sviluppo di appositi software di analisi in grado di valutare i limiti dell’elasticità del sistema, Iscom ha realizzato speciali staffe in resina antifrizione che permettono di compensare le differenze, in più o in meno, che le geometrie curve determinano tra una lastra e la successiva.
Per tali applicazioni è sempre necessario contattare gli uffici tecnici di Iscom per l’analisi di fattibilità.
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[post_content] => In presenza di coperture curve convesse o concave le lastre RIVERCLACK® sono prodotte a misura e calandrate in stabilimento o in opera su specifico progetto dell'azienda esecutrice del pacchetto di copertura.
Gli elementi di copertura calandrati producono forti valenze architettoniche mantenendo tutte le performances del sistema. É anche possibile realizzare lastre con curvature multiple.
I limiti di curvatura meccanica per i vari materiali e spessori sono indicati nella seguente tabella:
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[post_content] => Le lastre RIVERCLACK®, per soddisfare esigenze progettuali particolari, possono essere prodotte rastremate, cioè a sezione variabile lungo lo sviluppo in lunghezza delle stesse.
L'utilizzo di questo tipo di lastre è indispensabile, quando la geometria di pianta della copertura presenta forme coniche o a “ventaglio”.
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[post_content] => Nel caso in cui le lastre RIVERCLACK® non siano convenientemente utilizzabili per presenza di strutture d’appoggio molto distanti tra loro, Iscom ha realizzato una variante della lastra tradizionale partendo dallo stesso sviluppo dei coils già presenti a magazzino senza perciò pregiudicare i tempi di consegna.
Tale variante ha una maggiore dimensione verticale del profilo che gli conferisce caratteristiche meccaniche nettamente superiori in termini di volumi di carichi massimi consentiti e di luci di impiego.
Tutte le altre performances tipiche di RIVERCLACK® sono mantenute, vale a dire: assenza di perforazione, tenuta idraulica in sommersione totale, lunghezza di falda indefinita, ecc.
Il metodo di fissaggio rimane lo stesso del sistema RIVERCLACK®, viene perciò garantita l’insensibilità alle dilatazioni termiche e l’interruzione del ponte termico ed elettrico tra lastra e struttura. La portata idraulica della lastra (proporzionale alla superficie della sezione trasversale che fa da canale all’acqua) aumenta in virtù della maggiore altezza dei sormonti. Sempre elevatissimi rimangono i valori di estrazione (wind uplift). Le lastre sono realizzate in cantiere.
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[post_content] => Per la perfetta finitura dei terminali laterali della copertura con i sistemi RIVERCLACK® e RIVERGRIP®, Iscom ha costruito una apposita macchina per modificare le tradizionali lastre piane in lastre piegate o tagliate e piegate nelle varie tipologie rappresentate.
L’utilizzo di tali prodotti è fondamentale per garantire la continuità della tenuta del tetto, in particolare nel caso di tetti a bassa pendenza, dove le occasioni di sommersione totale sono possibili.
Con le stesse procedure le lastre possono essere anche piegate verso il basso quando per ragioni tecniche o estetiche, si volesse procedere, senza soluzioni di continuità dalla copertura alla facciata.
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[post_content] => La parte finale di gronda, innovata e migliorata con una lavorazione definita “Toro” esalta alcune caratteristiche del sistema RIVERCLACK®:
• Irrobustisce il terminale di gronda.
• Favorisce lo sgrondo eliminando trascinamenti per tensione superficiale fuori dal canale di gronda.
• Conferisce un livello elevato di finitura che valorizza esteticamente il terminale delle lastre.
• Evita la piegatura manuale delle lastre in fase di posa, necessaria per pendenze inferiori al 5%.
Il “Toro” è presente in entrambe le estremità delle lastre con i seguenti vantaggi:
• Possibilità di impiegare RIVERCLACK® su tetti da gronda a gronda con medesime caratteristiche su entrambi i terminali.
• Assenza di vincoli nel senso di montaggio.
• Forte irrobustimento nel bordo risvoltato in zona colmo
Il “toro” viene realizzato solo per le lastre RIVERCLACK® 55 anche nella finitura “DREAM”. Non è possibile avere la finitura del toro su lastre rastremate, curvate o piegate.
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[post_content] => La copertura piana RIVERCLACK® è la soluzione, in edilizia industriale così come in quella civile, per soddisfare e garantire le attuali correnti architettoniche.
RIVERCLACK® è il sistema di copertura piana metallica esclusivo, brevettato nel mondo da ISCOM SPA, frutto di sperimentazione e ricerche decennali.
Linee essenziali, spazi passivi eliminati, minori volumi da climatizzare, economie costruttive e qualità tecniche proprie del sistema fanno di RIVERCLACK® un punto di sintesi tra tecnologia ed estetica.
RIVERCLACK® è un rivoluzionario sistema di copertura a giunti drenanti totalmente differente dai tradizionali.
Il giunto di drenaggio è la vera garanzia di tenuta del manto. Il primo presidio conico di tenuta in caso di copertura completamente allagata, lascia filtrare nel condotto interno una quantità di acqua notevolmente inferiore alla portata idraulica del condotto stesso, consentendone lo smaltimento verso la gronda.
Il canale di drenaggio consente un flusso d’acqua crescente proporzionale all'aumento del livello dell'acqua.
A copertura completamente allagata il giunto riceve una quantità d'acqua nettamente inferiore alla sua portata idraulica.
L'unione degli elementi di copertura tra loro avviene senza alcun impiego di guarnizioni e/o sigillanti.
L'insieme del giunto costituisce la nervatura portante di RIVERCLACK®. La parte piana dell'elemento RIVERCLACK® è dotata di rille trasversali irrigidenti, apprezzate anche per la loro rilevanza estetica.
Il sistema di fissaggio in poliammide rinforzato, consente alle lastre RIVERCLACK® di scorrere longitudinalmente per effetto delle dilatazioni termiche, senza provocare abrasioni e contemporaneamente garantisce il taglio termico ed elettrico tra la copertura e la struttura sottostante
Il sistema RIVERCLACK® in 7 punti:
1. IMPERMEABILITÀ ASSOLUTA
Grazie al canale di drenaggio, senza guarnizioni né sigillanti, il sistema è assolutamente stagno anche in condizioni estreme di tetto allagato.
2 - ANCORAGGIO SENZA PERFORAZIONI
Il fissaggio delle lastre di copertura alla struttura sottostante avviene senza alcun foro passante consentendo così libere dilatazioni termiche degli elementi. Sono state realizzate opere con lastre di lunghezza superiore ai 100 mt.
3 - INALTERABILITÀ NEL TEMPO
Le lastre in alluminio, rame o acciaio inox sono praticamente inalterabili nel tempo e hanno durata centenaria.
Tutti gli elementi di copertura sono riciclabili al 100%.
4 - PEDONABILITÀ
È garantita in ogni punto delle lastre senza deformazioni residue anche dopo ripetuti disattenti pedonamenti.
5 - FACILITÀ DI MONTAGGIO
È facile, anche per personale non specializzato, veloce, non prevede tracciature preventive.
6 - ECONOMICITÀ
Durata, assenza di manutenzione, velocità di montaggio sono gli elementi che ne determinano l'economicità sia per grandi che per piccoli lavori.
7 - AUTOCENTINABILE
Le lastre RIVERCLACK® si curvano “naturalmente” seguendo l'andamento della struttura sottostante fino ad un raggio minimo di 25 metri (alluminio naturale spessore 0,7).
Morfologia e sistema di fissaggio
Il sistema è caratterizzato da un montaggio eccezionalmente facile, senza sigillanti né guarnizioni né fori passanti.
I fissaggi sono costituiti da staffe in poliammide rinforzato in corrispondenza di ogni arcareccio che consentono la dilatazione dovuta alle variazioni termiche senza produrre abrasioni e garantiscono il taglio termico ed elettrico tra l'elemento RIVERCLACK® e la struttura sottostante.
La staffa di fissaggio viene appoggiata alla lastra RIVERCLACK® ed inserita a scatto nell'apposita sede della nervatura, poi viene bloccata con due viti che passano nei due fori predisposti nella staffa.
La testa della vite - a fine corsa - viene alloggiata nell'apposita sede. La lastra successiva si aggancia a scatto alle staffe e alla lastra già fissata.
Montaggio della lastra RIVERCLACK® in 6 fasi
Tabella luci d'impiego Certificazioni RIVERCLACK®
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Grazie al contributo di Veneto Innovazione, Iscom inserisce un’importante novità nel proprio processo produttivo: la profilatura in quota.
Una innovazione che permette di profilare in quota (a bordo tetto) le lastre metalliche che andranno a costituire la copertura dell’edificio.
Per questa innovazione Iscom ha realizzato, in collaborazione con i propri fornitori, una macchina profilatrice altamente dinamica in grado di inserirsi nelle più svariate casistiche di cantiere.
Con l’esperienza maturata in questi anni, nelle profilature in cantiere con macchine in grado di sollevarsi in autonomia, ha realizzato una macchina in grado di profilare un prodotto di alta qualità che potrà essere impiegata in cantiere a terra o sospesa a bordo tetto. Con questa macchina, è possibile sfruttare in pieno le potenzialità di Riverclack, mantenendo la qualità e accorciando i tempi di cantiere.
La macchina è composta da un involucro protettivo, omologato per il trasporto marittimo.
L’involucro è dotato di martinetti che ne permettono il carico e scarico rapido in totale autonomia, senza gru. La struttura è stata progettata per essere appesa su due gru è permettere la profilatura della lastra a bordo tetto.
All’interno si trova una vera e propria officina e laboratorio. Si trova infatti una profilatrice ad approntamento rapido, dotata di dispositivi di sicurezza e della tecnologia necessaria per la profilatura di Riverclack.
La macchina viene gestita da un operatore altamente specializzato che ha a disposizione strumenti e banchi prova, che permettono di raggiungere gli alti standard qualitativi che solo in un’officina specializzata si possono ottenere.
La produzione della lastra Riverclack può avvenire direttamente sul tetto, con l’operatore che comanda la macchina da posizione remota.
Le lastre prodotte possono essere posate in tempo reale, ottimizzando al massimo i tempi di cantiere.
Questo tipo di processo, è possibile grazie al frutto di anni di esperienza e al lavoro svolto nei due anni necessari alla realizzazione del progetto, che hanno formato un team di persone in grado di portare la competenza di Iscom direttamente in cantiere.
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[post_content] => Le coperture hanno assunto oggi un’importanza di primo piano nella progettazione come nel processo produttivo .
Non si può più delegare alla copertura un ruolo marginale, l’esperienza e i dati di laboratorio hanno dimostrato come proprio dalle coperture abbiano spesso inizio i fenomeni degenerativi dell’involucro edilizio e i problemi di permeabilità energetica.
Anche le coperture industriali devono oggi adattatesi alla normativa in fattoi di risparmio energetico oltre che alle ovvie valutazioni economiche (durabilità manutenzione cc…), soprattutto oggi poi che anche l’architettura civile vede l’uso della tecnologia e dei materiali, una volta tipici della sola industria, essere disponibili ed interessanti anche per questo settore.
La necessità di prestazioni elevate unite alla versatilità e all’aspetto non consueto introducono nuovi parametri a disposizione del progettista.
I tipici problemi delle coperture metalliche sono legati alla impermeabilità delle stesse e alla loro durabilità.Storicamente le coperture metalliche vengono agganciate mediante chiodi o rivetti alla sottostante orditura, creando quindi i veicoli per l’infiltrazione dell’acqua (co gli ovvi danni) e il successivo deperimento della struttura (marciscenza o presenza di corrosione). Un altro aspetto, sempre legato al tipo di connessioni, è quello della relativa resistenza al vento che queste strutture, offrono.
Copertura metallica a giunto drenante: RIVERCLACK
Il sistema Riverclack, presentato al Politecnico nell’ambito delle lezioni tenute nel corsi del prof. Davide Luraschi, è stato sviluppato per rispondere alle nuove richieste dei mercati e all’attenzione sempre crescente verso la qualità in particolare la copertura è rivolta a:
Coperture e tetti piani e curvi, Coperture fotovoltaiche, Tetti insonorizzati e Tetti verdi con ogni tipo di accessorio e lavorazione (lastre curve, lastre rastremate, tetti a doppia curvatura).
La caratteristica unica del sistema è l’impermeabilità assoluta garantita dal brevetto Riverclack che si aggancia alla strutture della copertura senza necessità di fori superficiali, grazie a ganasce sintetiche e con l’enorme vantaggio delle reversibilità (smontaggio e rimontaggio semplice e non invasivo).
Non secondario è l’aspetto della durabilità dell’elemento che essendo in Lega Alluminio (5754 H18) è particolarmente duraturo. Un altro aspetto fondamentale che differenzia queste coperture dalle altre presenti in commercio è la resistenza al carico del vento con un valore di 7,0 Kn/m2 valore tre o quattro volte superiore alla concorrenza, elementi che garantiscono .
Massima attenzione è stata prestata anche nell’evidenziare gli ulteriori vantaggi che tale soluzione di rivestimento comporta, ovvero, e solo per citare i principali la versatilità dell’elemento che garantisce, senza alcuna lavorazione invasiva, l’utilizzo e la sovrapposizioni con elementi quali i sistemi integrati fotovoltaici, solare termico così come l’uso del medesimo quale supporto per i sempre più apprezzati (anche dal punto di vista energetico) tetti verdi, elementi che garantiscono la massima flessibilità architettonica.
Le fasi di progettazione e posa in opera
La presentazione ha successivamente illustrato la progressione esecutiva di un sistema di copertura, dapprima in sola lamiera di alluminio, successivamente mostrando con questa possa diventare a sia una copertura fotovoltaica che u tetto verde, con semplici e veloci passaggi.
Ci si è quindi soffermati sui dettagli costruttivi tipo e, in particolare, sui sistemi di fissaggio – brevettato -, con grappa invisibile posta sotto il rivestimento ancorata alla sottostante struttura.
In conclusione la relazione dell’Ingegner Cordioli si è concentrata sullo studio progettuale che precede la messa in opera del sistema, descrivendone le tipicità, come al possibilità quasi infinita di dimensioni realizzabili (è profilabile in cantiere e si possono ottenere anche con lastre lunghe oltre 150 metri) e la possibilità di avere un raggio di curvatura elevato di ben 3 metri oltre alla versatilità.
Esempi e nodi
In conclusione sono stati mostrati esempi realizzati, dalla fase progettuale, con esaustivi elementi e nodi tecnologici, alla fase di cantiere fino all’elementi finito.
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[post_excerpt] => Incontro svoltosi nell'ambito del Mese della Produzione Edilizia
Prof. Davide Luraschi
Relatore: ing. Luca Cordioli – Iscom spa
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[post_content] => Politecnica, fra le maggiori società di progettazione integrata a capitale italiano - architettura, ingegneria e urbanistica – ha realizzato per conto di ISCOM S.p.A., produttrice del sistema di copertura RIVERCLACK®, la progettazione strutturale delle sovrastrutture che costituiscono l’involucro di copertura del nuovo aeroporto internazionale Tocumen di Panama City progettato da Foster+Partners.
Il progetto - denominato “greatness in the sky” -ha previsto in particolare la progettazione costruttiva, da parte di Politecnica, delle strutture di supporto della copertura per il nuovo aeroporto Tocumen di Panama, una struttura dal design moderno ed iconico, simbolo della crescita e dello sviluppo del territorio. L’involucro dell’edificio rappresenta un nuovo landmark per la città di Panama City edè l’elemento caratterizzante che dimostra l’integrazione tra struttura e strategie ambientali.
Il nuovo Aeroporto Internazionale di Panama, progettato da Foster+Partners, è costituito da una superficie di copertura con sviluppo massimo longitudinale di 670 m e trasversale di 180 m.
La doppia curvatura è continuamente variabile sia in valore che in segno, ma con gradiente molto contenuto. Questo fatto richiede particolare rigore progettuale nella definizione e nel controllo della forma dell’involucro. L’inserimento di due grandi canali per la raccolta delle acque e l’andamento delle relative pendenze costituiscono un’altra complessità riguardante la geometria di raccordo.
D’altro canto l’andamento delle strutture metalliche principali delimita una superficie diversa da quella definita “obiettivo”, oltre ad essere affetta da tolleranze di montaggio che, date le grandi dimensioni della struttura, risultano sensibili allo studio delle variazioni di curvatura.
[caption id="attachment_599191" align="aligncenter" width="730"] Nuovo Aeroporto Internazionale di Panama[/caption]
Il progetto della copertura del nuovo aeroporto di Panama ha una forte impronta italiana.Tutto il materiale con cui verrà realizzata la copertura dell’aeroporto - composto damigliaia di pezzi di dimensioni variabili - è progettato e costruito in Italia da aziende e officine italiane.
La sfida tecnica è nell’ideazione di un sistema di elementi a supporto del rivestimento di copertura,per una superficie di quasi 700 metri di sviluppo longitudinale e 180 trasversale, con doppia curvatura continuamente variabile e gradiente molto contenuto. Questo richiede particolare rigore progettuale nella definizione e nel controllo della forma dell’involucro. Una volta poi elaborata la superfice, la progettazione si è rivolta all’ingegnerizzazione degli elementi strutturali che costituiscono il sostegno del manto di copertura e al tempo stesso soluzione della forma geometrica, garantendo la necessaria resistenza agli effetti del vento e dell’azione sismica richiesta dalle norme americane.
Elaborata la superficie “obiettivo”, la progettazione svolta da Politecnica si è poi rivolta all’ideazione ed all’ingegnerizzazione di un sistema di elementi strutturali che, nella loro “serialità continuamente variabile”, sono sostegno dell’involucro e allo stesso tempo soluzione del problema geometrico – formale – costruttivo. La copertura deve infatti garantire la necessaria resistenza agli effetti del vento e dell’azione sismica secondo i codici americani oltre che soddisfare le specifiche prestazionali richieste da Foster+Partners.
Tutta l’attività di progettazione ha richiesto inoltre una specifica gestione digitale delle informazioni. Partendo dalla superficie “obiettivo” è infatti possibile controllare ogni singolo componente partendo dalla propria georeferenziazione di montaggio. Si ottiene così una sequenza completa che dai processi di produzione, suddivisi in diversi stabilimenti, arriva a definire il singolo imballo per il trasporto navale.
Luogo
Panama City
Paese
Panama
Cliente
ISCOM S.p.A.
Team
Politecnica Ingegneria e Architettura
Incarico
Progettazione costruttiva, assistenza tecnica, elaborazione e definizione geometrica dell’involucro definitivo, della struttura di sostegno e dell’involucro di copertura
Progetto
2016 - 2017
Area di progetto
85.000 m2
Superficie d'intervento
50.000 m2
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[post_content] => Caracas (per esteso Santiago de León de Caracas) è la capitale della República Bolivariana de Venezuela, uno dei più grandi paesi produttori di petrolio del mondo.
Con una popolazione stimata di più di 3.000.000 di abitanti ha alcune caratteristiche in comune con altre città latinoamericane, come Bogotá o Rio de Janeiro: densamente popolata, con uno spazio limitato perché circondata da montagne ed un tasso di criminalità tra i più alti del mondo.
Altra caratteristica è la disparità tra ricchi e poveri, dimostrata dalle migliaia di abitanti di Caracas che vivono nei quartieri periferici detti “barrios”, abbarbicati sulle colline che circondano la città, zone dove le case (ranchos ) e i servizi pubblici sono precari, baraccopoli dette chabolas costruite senza nessuna pianificazione ufficiale, con deficienze e a volte con materiali poco adeguati a far da contraltare ai ricchi quartieri del centro, protetti da recinzioni elettrificate e grandi pareti di cemento.
L'innovativo sistema di trasporto Metro Cable, inaugurato nel 2010, è un tentativo di ridurre alcune delle difficoltà quotidiane che rendono difficile la vita per coloro che vivono nelle povere comunità di collina.
E 'un sogno che diventa realtà per la povera comunità di San Agustin, uno dei quartieri più antichi e compatti di Caracas.
San Agustin corre vertiginosamente e pericolosamente sulla montagna, cosa che rende l’accesso con mezzi di trasporto difficile e spesso impossibile.
Alcune aree sono accessibili solo tramite instabili scale. Per alcuni cittadini anziani e disabili, lasciare il quartiere era solo una possibilità rara, spostarsi per percorrere pochi chilometri per recarsi sul luogo di lavoro poteva costituire un’impresa titanica.
L’idea nasce nel 2006, quando il governo nazionale si propone di costruire una rete di funivie che funzionino come sistema di trasporto di massa nei settori più poveri della capitale.
Il progetto è stato affidato a Urban Think Tank, gruppo di progettisti e ricercatori che opera in Venezuela fondata nel 1993 da Alfredo Brillembourg. UTT dedica la sua attività multidisciplinare alla ricerca avanzata nell’architettura, urbanistica e design contemporanei.
La sua filosofia consiste nel combinare le idee di architetti, ingegneri, paesaggisti, urbanisti, specialisti della comunicazione per portare soluzioni innovative per il progresso culturale, economico e soprattutto sociale, concretizzandoli nelle future città sostenibile: “Noi sogniamo il futuro del Sud del Mondo fatto di città modellate come dei grandi e moderni SLUM (Sustainable Living Urban Model), organismi urbani sostenibili senza ghetti, privi di povertà confinata. La gestione delle risorse come la terra, l’acqua, il cibo e l’energia è la chiave del futuro sostenibile urbano dove la tensione tra il formale e l’informale diventano la questione centrale”.
Alfredo Brillembourg e Hubert Klumpner, soci della UTT, raccontano la visione che ha ispirato il METRO CABLE: “Il progetto si presenta come un modello urbano basato su un sistema che connette ‘isole topografiche’, dove le teleferiche sostituiscono le strade, le “gondole” prendono il posto delle automobili ed i laghi da attraversare diventano le valli di Caracas. Quando nel 1993 il governo propose di tagliare fuori dalla viabilità il barrio, estromettendo un terzo della popolazione di Caracas e compromettendo la qualità della loro vita, la comunità sorse in rivolta. Da qui viene l’augurio per una città sostenibile, con sprechi zero, libera dal petrolio, pedonale, alimentata dall’energia solare e dove un sistema di funivie rendono più facile la vita negli slums.” A beneficiare di questo auspicabile futuro modo di fare le città è proprio Caracas con il METRO CABLE, sistema che connette con la sua prima linea San Augustin con l’area centrale e commerciale di Caracas. Il percorso pedestre di 2 ore e mezza si trasforma così in 20 minuti a bordo di una teleferica aerea, mezzo di trasporto consolidatissimo, ma dall’uso limitato agli impianti sciistici, ai luoghi storico-turistici e raramente attribuito alla fruizione popolare.
Il sistema di funivie, integrato con il sistema della metropolitana di Caracas e con un bassissimo impatto ambientale, ha una lunghezza di 2,1 km, utilizza cabine chiamate curiosamente “gondolas” con capacità di 8 passeggeri ciascuna e permette il movimento di 1.200 persone all'ora in ciascuna direzione.
Si compone di 5 stazioni differenti (San Agustín, El Manguito, La Ceiba, Hornos de Cal, Parque Central) ed ognuna di esse è caratterizzata da un sistema di edifici dedicati allo sport, alla cultura, all’amministrazione, all’educazione ed al verde pubblico, ci sono perfino scuole ed emittenti radiofoniche.
Due stazioni si trovano a valle con la funzione di collegare direttamente il Metro Cable al sistema di trasporto pubblico di Caracas mentre le altre tre si trovano lungo il crinale della montagna, su siti che rispondono alle esigenze di accesso della comunità.
Il disegno delle stazioni è di due tipologie: le stazioni terminali (San Agustín e Parque Central) a forma di accogliente conchiglia e le stazioni intermedie a forma di tubo per dare continuità al sistema.
Strutturalmente le stazioni presentano un sistema misto, ovvero, la fondazione è di cemento armato mentre il resto della struttura (incluse le colonne per sostenere la copertura) è realizzata in metallo, con l’utilizzo di reticoli di sezione triangolare, cosa che ha consentito la realizzazione di ampi spazi coperti.
Le stazioni sono state pensate come stazioni ferroviarie dove la banchine sono praticamente all’aperto ma hanno una copertura che permette di proteggere i passeggeri dal sole permettendo al contempo di stare al fresco e di vedere il panorama.
Copertura
La copertura è stata realizzata col sistema Riverclack®, brevetto mondiale di ISCOM , in alluminio naturale preverniciato, per un totale di circa 7.000 mq di superficie coperta.
L’intero sistema è gestito da residenti di San Agustin, sottoposti a formazione negli ultimi 2 anni presso la Metropolitana di Caracas.
Durante la sua costruzione, i membri della comunità sono stati impiegati anche per lavorare come falegnami, muratori e assistenti, è quindi stata occasione per creare opportunità di lavoro per la popolazione del posto.
"L'idea è che la stessa comunità non solo utilizzi il Metro Cable, ma anche si identifichi con esso. Hanno partecipato alla costruzione, lo gestiscono, lo usano, in questo modo se ne prenderanno anche cura ", ha detto Victor Matute, presidente della Metropolitana di Caracas, durante l'inaugurazione.
Paolo Zanoni, Amministratore Delegato di ISCOM: “Siamo fieri di avere partecipato ad un progetto con una valenza sociale così alta. Il nostro sistema di copertura ha ancora una volta dimostrato la sua adattabilità a qualsiasi interpretazione architettonica.
La divisione ISCOM DE VENEZUELA è presente nel paese sudamericano già da cinque anni ed ha al suo attivo la realizzazione della copertura delle cinque stazioni della linea ferroviaria Caracas – Cúa per un totale di 25.000 mq.
Stiamo progettando la copertura di altre cinque stazioni della nuova funivia Metro Cable Mariche, un sistema che sarà composto da due sezioni, una lunga 4,8 km ed una 4,7 km, e di cui beneficeranno 90.000 persone con una richiesta di passeggeri stimata di 35.000 persone al giorno. Progetto che deve essere ultimato entro il 2012, prima delle prossime elezioni presidenziali venezuelane"
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[post_content] => Iscom realizza la copertura del nuovo aeroporto internazionale El Dorado di Bogotà, l’aeroporto più grande ed importante della Colombia che si trova a 25 km a ovest di Bogotà.
“Saranno coperti 72.000 mq di superficie utilizzando il nostro sistema di copertura Riverclack con lastre dello spessore di 0,7 mm di alluminio preverniciato”, a parlare è Paolo Zanoni, amministratore delegato di ISCOM, “la prima fase di 42.000 mq dovrà essere terminata entro il 2011 mentre i restanti 30.000 mq verranno ultimati tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Le lastre verranno profilate direttamente in cantiere.”
I lavori di modernizzazione e di espansione dell'aeroporto, secondo come traffico passeggeri solo all'Aeroporto Internazionale di Città del Messico e all'Aeroporto Internazionale Guarulhos di San Paolo, sono iniziati nel settembre 2007.
“La copertura di terminal aeroportuali rappresenta da sempre un banco di prova per un sistema di copertura e il nostro sistema Riverclack ha sempre dimostrato di rispondere ai massimi requisiti richiesti” continua Zanoni “Gli edifici aeroportuali presentano infatti caratteristiche uniche quali falde lunghissime, pendenze minime, esigenze di affidabilità elevata, impianti tecnologici spesso installati sopra il tetto che implicano manutenzioni e quindi necessità di pedonamenti frequenti, possibili forti depressioni per vento dovute ai grandi spazi aperti, turbolenze legate agli aerei in atterraggio e decollo, sofisticate quanto delicate tecnologie ospitate sotto i tetti, necessità di isolamento termico e soprattutto acustico.
E’ in queste situazioni estreme che la tecnologia Riverclack trova il suo impiego.
Ricordiamo soltanto, tra gli altri, l’ampliamento e la ristrutturazione dell’aerostazione internazionale satellite ovest e del 1° modulo funzionale della nuova aerostazione voli nazionali dell’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino, le aerostazioni internazionali Atatürk e Sabiha di Istambul, l’ampliamento e la ristrutturazione dell’aeroporto Elmas 2010 di Cagliari, i due aeroporti internazionali di Montigo Bay e di Kingston in Giamaica e per finire il nuovo aeroporto internazionale Enfidha in Tunisia.”
[post_title] => Iscom firma la copertura del nuovo aeroporto internazionale di Bogotà
[post_excerpt] => Dopo la realizzazione della copertura delle stazioni del Metro Cable, la funivia di Caracas, della copertura delle stazioni della linea ferroviaria Caracas/Cúa e la prossima realizzazione della copertura di altre stazioni della nuova linea della Metro Cable nella favelas di Mariche, un'altra importante opera sta per essere intrapresa in Sud America da Iscom, azienda di Pescantina, leader mondiale nelle coperture metalliche
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[post_content] => C’è la mano veronese nella prima Metro Cable di Caracas, un progetto ad alto impatto sociale voluto dal presidente Hugo Chàvez.
La ISCOM SPA di Pescantina ha infatti realizzato i 7.000 mq di superficie della copertura delle 5 stazioni lungo il tracciato dell’infrastruttura che ha trovato spazio lungo la collina dell’antico quartiere di San Agustin, area povera della periferia di Caracas.
Iscom de Venezuela, la divisione locale della casa madre di Pescantina, ha realizzato la copertura con il proprio brevetto internazionale Riverclack a giunto drenante. Un sistema che ha portato l’azienda veronese a lavorare in tutto il mondo.
“Il metro cable connette, con la sua prima linea, San Augustin con l’area centrale e commerciale di Caracas - ha spiegato l’amministratore delegato di Iscom Paolo Zanoni - Il percorso pedestre di 2 ore e mezza si trasforma così in 20 minuti a bordo di una teleferica aerea, mezzo di trasporto consolidatissimo, ma dall’uso prima limitato agli impianti sciistici, ai luoghi storico-turistici e raramente attribuito alla fruizione popolare.”
La pendenza del quartiere aveva reso fino ad oggi impossibili gli spostamenti per anziani e disabili. L'innovativo sistema di trasporto Metro Cable, inaugurato da poco, è un tentativo del governo venezuelano per ridurre alcune delle difficoltà quotidiane che rendono ancora più complessa la vita per coloro che vivono nelle povere comunità di collina. Attorno alle stazioni inoltre il governo ha voluto realizzare edifici e servizi, quali scuole e asili, per contrastare il disagio sociale che a Caracas ha come sinonimo “criminalità”.
Il sistema di funivie, integrato con il sistema della metropolitana di Caracas e con un bassissimo impatto ambientale, ha una lunghezza di 2,1 km, utilizza cabine chiamate curiosamente “gondolas” con capacità di 8 passeggeri ciascuna e permette il movimento di 1.200 persone all'ora in ciascuna direzione.
Iscom è stata incaricata direttamente dalla società pubblica Metro Cable Caracas, con un appalto di 2,5 milioni di euro.
Ma l’avventura dell’azienda veronese nel Paese sudamericano non è ancora finita: “In passato, prima del Metro Cable, avevamo realizzato la copertura delle cinque stazioni della linea ferroviaria Caracas/Cúa per un totale di 25.000 mq. Ora stiamo progettando la copertura di altre stazioni di una nuova linea della Metro Cable nella favelas di Mariche – prosegue Zanoni - un sistema che sarà composto da due sezioni, una lunga 4,8 km ed una 4,7 km, e di cui beneficeranno 90.000 persone con una richiesta di passeggeri stimata di 35.000 persone al giorno. Progetto che deve essere ultimato entro il 2012, prima delle prossime elezioni presidenziali venezuelane”.
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[post_excerpt] => La copertura delle stazioni della Metro Cable, voluta da Hugo Chaves per avvicinare le favelas al centro, è stata realizzata dalla Iscom Spa di Pescantina
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[post_content] => Con sede a Verona, su una superifcie di 25.000 mq adibita a progettazione e sviluppo, laboratori di ricerca, centro prove, controllo qualità e produzione, ISCOM SPA è un’azienda specializzata nei sistemi di copertura metallica fin dal 1970.
Dalla sua ricerca si è affermato in Italia e nel mondo il sistema di copertura Riverclack® a giunto drenante per tetti piani (brevetto mondiale) più volte poi migliorato nelle caratteristiche e prestazioni.
L’attenzione continua ai miglioramenti tecnologici e qualitativi ha portato ISCOM ad integrare la gamma proposta con nuovi sistemi: RIVERGRIP - RIVERCLACK®Agorà – KAYAK - SINUS, oltre a completare i propri sistemi con ogni tipo di accessorio e lavorazione (lastre curve, lastre rastremate, tetti a doppia curvatura).
Milioni in tutto il mondo sono i metri quadrati di superficie coperti col sistema Riverclack®, che trova applicazione in qualsiasi condizione climatica e risponde a qualsiasi esigenza architettonica: aeroporti, fiere, edifici scolastici, palazzetti dello sport, edifici industriali, abitazioni, piscine, stadi, musei.
ISCOM si è specializzata anche nell’integrazione nei propri sistemi di pannelli fotovoltaici di qualsiasi tipologia e tecnologia, garantendo tutte le caratteristiche che hanno fatto di Riverclack® uno standard mondiale nelle coperture.
L'azienda produce e modifica le proprie macchine profilatrici per soddisfare esigenze progettuali, logistiche e normative, sempre più frequenti nel panorama dell'architettura del XXI secolo.
ISCOM è certificata ISO9001/2008 mentre il sistema Riverclack® ha superato gli standard previsti da diverse certificazioni in Italia e nel mondo (“Avis Techniques” in Francia, “FM Approval” in U.S.A., “Zulassung” in Germania, Certificato di Idoneità Tecnica I.T.C. in Italia, solo per citarne alcune).
Per approfondimenti
www.riverclack.comwww.iscom.itApprofondisci i prodotti Iscom dedicati al fotovoltaico su www.infobuildenergia.it
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Info dalle aziende - Iscom firma la copertura del nuovo aeroporto internazionale di Bogotà - INFOBUILD