Una Casa per Onna

Lo studio Arch. Mar ha progettato la casa municipale di Onna, il primo contributo concreto dellavoro svolto dall’Ambasciata della Germania nell’ambito dell’impegno assunto per aiutare le popolazioni colpite dal sisma del 6 aprile 2009.
Casa Onna rappresenterà un punto di riferimento per la cittadinanza, sarà realizzata con le più avanzate tecnologie per gli edifici con struttura portante in legno e sarà sviluppata come laboratorio sperimentale della tecnologia più avanzata per la sostenibilità.
Casa Onna rappresenterà per la città un segnale importante di rinascita e di ritorno alla normalità:il rientro nel paese distrutto e un forte segnale della futura ricostruzione del borgo.
La popolazione di Onna, infatti, troverà nel nuovo edificio uno spazio collettivo fondamentale per mantenere saldi i rapporti sociali e coltivare il fondamentale senso di appartenenza al luogo.
Non a caso, il lotto dove sorgerà “Casa Onna” è situato all’ingresso del borgo storico di Onna, distrutto dal sisma del 2009. Il nuovo edificio diventa la cerniera urbana fra l’antico agglomerato urbano e il nuovo villaggio temporaneo.
Pur introducendo metodologie costruttive d’avanguardia, nell’esecuzione del progetto lo Studio Arch. Mar ha inteso dialogare con il linguaggio architettonico tradizionale del borgo di Onna.
Il progetto finale è il frutto di un lungo lavoro di confronto e partecipazione con l’associazione Onna Onlus, in rappresentanza delle istanze della cittadinanza.
Il gruppo di progettazione si è avvalso della proficue collaborazioni a titolo gratuito dello studio Blutec s.s. di Marghera Venezia, per la progettazione delle strutture, di Tifs Ingegneria di Padova, per il progetto degli impianti e dell’ing. Giuseppe Blandino per il Piano di sicurezza e Coordinamento in fase di progettazione.
Il progetto si sviluppa attorno all’idea di un edificio dalla volumetria semplice e fortemente riconoscibile, che si rapporti dimensionalmente con il tessuto urbano esistente prima del terremoto.
Casa Onna sarà il luogo di riunione per l’intera comunità; un edificio accogliente, che si apre verso chi arriva ad Onna.
Un ampio fronte vetrato caratterizza il fronte aperto verso via dei Martiri, la strada principale del vecchio borgo. L’ingresso principale è coperto da un portico che integra lo spazio pubblico della strada con gli spazi interni, destinati alle attività collettive.
Lo spazio antistante l’edificio a nord è stato ridisegnato attorno a tre elementi identitari molto significativi: l’abbeveratoio, memoria della tradizione, il muro di recinzione in sassi realizzato da una delle giovani vittime del terremoto e il grande albero pre-esistente al sisma, visibile da ogni punto del paese e in particolar modo dalle strade di Onna Nuova.
Questi tre elementi saranno messi a sistema in un unico corpo che avrà la funzione di “porta” d’accesso al borgo e allo stesso tempo delimiterà lo spazio pedonale di pertinenza della nuova casa municipale.
Sul fronte ovest si conserva un giardino che, potrà essere sfruttato come spazio sociale.
Il giardino si aprirà a sud verso gli spazi verdi dell’asilo comunale e sarà pertanto possibile utilizzare le superfici
aperte dei due lotti in modo complementare. Tutti gli spazi aperti sono caratterizzati da recinzioni perimetrali realizzate riutilizzando parte del materiale lapideo delle demolizioni, a simboleggiare la memoria degli eventi tragici dell’aprile 2009 e la volontà collettiva di ricostruire il paese a partire dalla forte identità dei luoghi.
Alcuni elementi compositivi sono serviti a disegnare l’edificio nel suo insieme:
– scansione verticale con lesene a passo regolare: permettono una composizione dellefacciate variabile (molto vetrata – pareti piene con grandi aperture – pareti articolate con una sequenza irregolare di fori finestra e di porte);
– marcapiano: la cornice orizzontale dà una misura all’edificio e permette un raffrontocostante con il bordo superiore inclinato; questo elemento è funzionale a gestire al meglio lo spessore dei solai in facciata, senza rinunciare mai alla scansione verticale precedentemente descritta. L’elemento marcapiano permette inoltre di associare il nuovo edificio ad alcune delle costruzioni storiche (presenti soprattutto nella piazza del paese),
interpretando la tradizione in chiave contemporanea;
– il grande tetto a quattro falde che si appoggia sui quattro lati accompagnandol’inclinazione dei due lati lunghi: tale copertura sarà certamente uno degli elementi di maggior distinzione dell’edificio, garantendo un’immagine rassicurante, conforme all’idea di casa collettiva che si desidera fornire.
Casa Onna progettata ad alta sicurezza antisismica, ospiterà una sala multifunzionale, quattrolocali adibiti a sale riunioni per la popolazione e per le associazioni, un internet point oltre a un ampio foyer e locali di servizio.
La configurazione dell’edificio ne permette l’utilizzo anche come foresteria e potrà assolvere a funzioni pubbliche e strategiche. Potrà essere utilizzata anche nella gestione della Protezione Civile.
L’edificio sarà realizzato con le più avanzate tecnologie applicate a costruzioni con struttura portante in legno.
Tali sistemi garantiscono un eccellente rapporto di efficienza delle strutture alle sollecitazioni sismiche, un ottimo comportamento termo-igrometrico dell’involucro e costi di gestione e mantenimento contenuti.
Casa Onna risponderà, inoltre, a logiche di eco-sostenibilità, sia in fase di realizzazione che durante gli anni di funzionamento.

Il 6 aprile 2010 alle ore 3.32 ricorre il primo anniversario del terribile terremoto che ha colpito l’Abruzzo e in particolar modo il borgo di Onna.
Esattamente un’ora dopo, cioè il 6 aprile 2010 alle ore 4.32, l’Ambasciatore Tedesco MichaelSteiner insieme agli Onnesi poserà la prima pietra di “Casa Onna”, che sorgerà grazie adonazioni tedesche. Alla cerimonia, accompagnata dalle note del coro di Onna, saranno presenti il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, il Presidente uscente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, il Sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, e tra gli altri anche il Borgomastro Capo di Rottweil, Ralf Broß, e i Presidenti e Amministratori Delegati di Volkswagen Italia, Giuseppe Tartaglione, e di E.ON Italia, Klaus Schäfer.
Il centro civico “Casa Onna”, che verrà costruito all’ingresso del paese sul terreno della casa comunale andata distrutta, diventerà il luogo di aggregazione sociale degli Onnesi.
L’ultimazione dell’edificio, realizzato con tecnologie ecosostenibili e a basso impatto energetico, è prevista per il prossimo settembre.
“D’accordo con gli
Onnesi – spiega l’Ambasciatore Michael Steiner – abbiamo scelto intenzionalmente di porre la prima pietra di ‘Casa Onna’ di mattina presto, ad un’ora esatta dalla ricorrenza del terribile terremoto, perché vicino al dolore possa trovare spazio anche la speranza.”
Il finanziamento di “Casa Onna” è assicurato. Il progetto costa oltre 1,3 milioni di euro e hanno già contribuito generosamente la città gemellata dell’Aquila, Rottweil, e, tra gli altri, Volkswagen, Deutsche Bank, UniCredit, ThyssenKrupp, E.ON, la Baviera e numerosi donatori privati.
L’arch. Giovanna Mar dello Studio Arch. Mar si è fatta carico, gratuitamente, della progettazione di “Casa Onna”. Il progetto è stato concordato con gli abitanti di Onna e l’amministrazione comunale dell’Aquila e sarà realizzato dalla ditta Carron che, venerdì scorso, ha vinto la gara a licitazione privata.
Ricordiamo che nel febbraio 2010 l’Ambasciatore Tedesco Michael Steiner ha istituito la Fondazione senza scopo di lucro “Erdbebenhilfe für Onna”, che amministra come fiduciaria tutte le donazioni raccolte dall’Ambasciata, per assicurare un finanziamento trasparente dei progetti di aiuto tedeschi per Onna.



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