Norra Tornen vince il premio per il grattacielo più innovativo

Le torri di Stoccolma si aggiudicano l’International Highrise Award 2020. Due edifici di 125 e 110 metri di altezza rispettivamente, che danno vita a 320 alloggi di varia dimensione e tipologia. Il ruolo della prefabbricazione. Il progetto vincitore è di OMA

a cura di Pietro Mezzi

I due edifici di Norra Tornen a Stoccolma
Foto, ©Laurian Ghinitoiue, courtesy Oma

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È Norra Tornen (Le torri del Nord) di Stoccolma ad aggiudicarsi il premio internazionale per il grattacielo più innovativo al mondo attribuito dal Deutsches Architekturmuseum di Francoforte. Il progetto delle due torri gemelle della capitale svedese porta la firma dell’architetto Reinier de Graaf, partner di Oma, l’Office for Metropolitan Architecture di Rotterdam, tra i cui fondatori figura Rem Koolhaas.

Le torri (quasi) gemelle

Le due torri, l’Innovation Tower e la Helix Tower, realizzate su iniziativa della società di real estate Oscar Properties di Stoccolma, che simboleggiano una porta di ingresso, si collocano nel quartiere residenziale degli anni Trenta di Vasastaden e non distanti da quello di Hagastaden e da una strada urbana molto trafficata.

I volumi orizzontali e verticali di una delle due torri Norra Tornen a Stoccolma
I volumi orizzontali e verticali di una delle due torri (foto, ©Ossip van Duivenbode)

La prima, più alta (125 metri), conta 182 alloggi, di dimensioni differenti: da un minimo di 44 metri quadrati a un attico di 271 all’ultimo piano; il taglio degli alloggi si compone di due-tre camere da letto con dimensioni variabili da 80 a 120 metri quadrati. Nella torre sono state realizzate altre funzioni: una sala cinematografica, una sala da pranzo per le feste, un appartamento per gli ospiti, una palestra con sauna e zona relax e uno spazio commerciale al piano terra.

La seconda (110 metri), la Helix Tower, contiene invece 138 appartamenti, oltre a una serie di servizi comuni, tra cui un ristorante aperto al pubblico collocato sulla terrazza del tetto.

I due edifici di Norra Tornen a Stoccolma
I due edifici di Norra Tornen a Stoccolma (foto, ©Laurian Ghinitoiue, courtesy Oma)

Al piano terra, entrambe le torri accolgono spazi commerciali.

Il team di Oma ha ereditato il progetto messo a punto tempo prima (poi abbandonato) dall’architetto svedese Aleksander Wolodarski, trasformandolo radicalmente.

I due edifici si caratterizzano per l’originale morfologia, in cui volumi verticali e orizzontali si alternano, dando comunque vita a un organismo unitario dove i balconi si avvicendano alle logge.

La prefabbricazione off-site

Dal punto di vista tecnico, sono stati impiegati pannelli prefabbricati, una scelta che ha consentito di lavorare in cantiere anche con temperature a meno 5° e di ridurre di molto i tempi di costruzione.

L’attacco al suolo del complesso Norra Tornen a Stoccolma
L’attacco al suolo del complesso (foto, ©Laurian Ghinitoiue, courtesy Oma)

Interessante anche la scelta dei materiali di finitura esterna delle due torri, che riecheggiano certa architettura brutalista: si tratta di una pella ruvida di cemento, realizzata con nervature lisciate, che mettono in vista i ciottoli multicolore (con un effetto simile a un pavimento alla veneziana; nda), che fanno brillare le torri ai riflessi del sole.

Norra Tornen è anche mediazione tra vecchio e nuovo: il marrone tenue dei fabbricati si fonda con la gamma dei colori terrosi di Stoccolma, che comprende tutte le sfumature, dal beige al rosso.

La sostenibilità degli edifici

Il complesso ha una facciata sandwich ad alta efficienza energetica, con un isolamento termico di 23 centimetri di spessore e finestre a triplo vetro, senza traverse e montanti per evitare ponti termici.

I due edifici di Norra Tornen a Stoccolma
Le due torri come porte simboliche del quartiere (foto, ©Anders Bobert)

La ventilazione naturale interna è ottenuta da elementi collocati nei pannelli della facciata. Alla sostenibilità dell’intervento concorrono il sistema di recupero del calore, scambiatori di calore in ogni appartamento e il collegamento al sistema di teleraffrescamento.

Le finiture esterne degli edifici di Norra Tornen a Stoccolma
Le finiture esterne degli edifici (foto, ©Ossip van Duivenbode)

Parla il progettista

Per Reinier de Graaf di Oma il premio è arrivato in modo inaspettato «perché – ha dichiarato – non ho mai considerato le due torri dei grattacieli. Infatti, sono molto diversi dall’idea convenzionale di grattacielo. Non sono monumentali, ma accoglienti e la loro estetica è informale. Allo stesso tempo, incarnano la diversità e non la ripetizione».

Oltre al progetto vincitore sono stati premiate altre quattro proposte: l’Omniturm di Francoforte progettato di Bjarke Ingels Group; l’Eden di Singapore di Heatherwick Studio, The Stratford di Londra di Skidmore Owings & Merrill e il Leeza Soho di Pechino di Zaha Hadid Architects.

Degli oltre mille grattacieli completati in tutto il mondo negli ultimi due anni, Deutsches Architekturmuseum ne ha selezionati 31, di cui dieci in Cina, realizzati in 14 diversi paesi (per la prima volta è presente un paese del continente africano, il Marocco).

La giuria internazionale era presieduta da Anett-Maud Joppien, dello studio Dietz Joppien Architekten di Francoforte sul Meno.

L’International Highrise Award è stato istituito nel 2003 su iniziativa della città di Francoforte, del Deutsches Architekturmuseum e di DekaBank; la sua prima edizione risale al 2004.

 

Schema di sovrapposizione di balconi e logge dei due edifici di Norra Tornen a Stoccolma
Schema di sovrapposizione di balconi e logge (cortesy Oma)
Sviluppo e volumi delle torri di Norra Tornen a Stoccolma
Sviluppo e volumi delle torri (courtesy Oma)
Schema del programma costruttivo delle torri di Norra Tornen a Stoccolma
Schema del programma costruttivo delle torri (courtesy Oma)

OMA, Office for Metropolitan Architecture, è un studio internazionale fondato a Rotterdam nel 1975, oggi gestito da otto partner: Rem Koolhaas, Ellen van Loon, Reinier de Graaf, Shohei Shigematsu, Iyad Alsaka, David Gianotten, Chris van Duijn e Jason Long. Diverse le sedi: Rotterdam, New York, Hong Kong, Pechino, Doha, Dubai e Sydney. Lo studio opera in tutto il mondo e ha firmato edifici come la sede della Cctv a Pechino, la Fondazione Prada a Milano e la Casa da Música a Porto. Parte dell’ufficio è il think tank AMO, che si concentra su ricerca e progetti al di fuori dell’architettura. Il design di Norra Torrnen è stato guidato da Reinier de Graaf, partner di lunga data di OMA, dove è responsabile dei progetti in Europa, Russia e Medio Oriente.

Oscar Properties è una società di real estate con sede a Stoccolma, fondata nel 2004 da Oscar Engelbert. Opera esclusivamente in Svezia. Dalla fondazione sono stati creati numerose iniziative in collaborazione con giovani studi di architettura svedesi, ma anche con importanti studi internazionali come Bjarke Ingels e OMA.



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