Cascina Merlata avanza. Ecco le torri di ACPV

L’intervento nella zona nord ovest di Milano fa un altro passo avanti. Trecentosessanta nuovi alloggi di edilizia convenzionata stanno per essere consegnati ai proprietari. L’operazione, targata Città Contemporanea, vede lavorare assieme Cmb e Delta Ecopolis. Il progetto integrato è di Antonio Citterio Patricia Viel

a cura di Pietro Mezzi

Cascina Merlata a Milano, vista del lotto 2
Vista del lotto 2 del complesso residenziale a cascina Merlata; sulla destra, gli edifici 7.4 e 7.5

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Per dimensione e storia è una delle più importanti operazioni immobiliari residenziali degli ultimi anni. Siamo a Cascina Merlata, nella zona nord ovest di Milano, a pochi passi dalle aree che meno di sei anni fa ospitarono l’Esposizione Universale di Milano.

Le prime realizzazioni di quell’operazione urbanistica servirono infatti ad accogliere il personale delle rappresentanze estere presenti a Expo2015 (negli undici mesi del periodo legato all’esposizione furono cinquemila gli ospiti che trovarono posto nella Casa delle Delegazioni; nda).

Il masterplan e l’operazione Cascina Merlata

Il masterplan dell’intervento del 2011 portava la firma di Antonio Citterio Patrizia Viel (ACPV) e la fase di attuazione dei vari lotti ha visto lavorare importanti firme del mondo dell’architettura italiana da Mario Cucinella a Cino Zucchi da Cappai e Segantini a diversi altri.

Il masterplan di Cascina Merlata
Il masterplan di Cascina Merlata

L’intervento generale di Cascina Merlata, inaugurato nel febbraio del 2015, è stato promosso dal fondo HS Cascina Merlata, gestito da InvestiRe Sgr (a sua volta partecipato al 60% dal Fondo investimenti per l’abitare gestito da Cassa depositi e prestiti Investimenti Sgr), da EuroMilano, dalla Cassa nazionale dei dottori commercialisti e dal Fondo Crono del collegio dei ragionieri, periti commerciali e biologi.

L’attuazione del lotto 2, e nello specifico la realizzazione degli edifici 7.4 e 7.5, ha visto lavorare assieme Città Contemporanea, società formata dall’impresa cooperativa Cmb di Carpi e dalla cooperativa di abitazione Delta Ecopolis.

Il progetto di ACPV

È stato lo stesso studio di architettura ACPV a mettere la firma alla progettazione del complesso residenziale di edilizia convenzionata denominato R7/2, la cui costruzione è giunta alle battute finali (la consegna degli alloggi è prevista per il mese prossimo).

Il lotto di intervento ha previsto due nuovi edifici residenziali, il 7.4 e il 7.5, posti sull’area delimitata dalle vie Daimler e Pasolini, su una superficie di 12.600 metri quadrati.

Cascina Merlata: Il lotto su cui sono stati costruiti gli edifici 7.4 e 7.5
Il lotto su cui sono stati costruiti gli edifici 7.4 e 7.5

Il primo immobile è di 10 piani (di cui gli ultimi quattro arretrati di tre metri rispetto alla sagoma principale dell’edificio); il secondo si compone invece di due volumi collegati da un unico nucleo: quello a sud è di 17 piani fuori terra, quello a nord, più alto, di 25.

Cascina Merlata, Una vista dell’area prima dell’intervento
Una vista dell’area prima dell’intervento

I volumi al piano terra sono in parte pieni, con destinazione commerciale (200 metri quadrati circa), e in parte vuoti, come spazio connettivo per atri e ingressi.

L’edificio di 10 piani

L’edificio 7.4 è posto trasversalmente rispetto alla via Daimler e si affaccia, con l’unico prospetto breve, su via Pasolini.

Cascina Merlata: Pianta del primo piano dell’edificio 7.4 con il verde al piano terreno
Pianta del primo piano dell’edificio 7.4 con il verde al piano terreno

La composizione della facciata è differente rispetto agli edifici 7.2 e 7.3 precedentemente realizzati. Si tratta infatti di un edificio pieno, privo della sovrastruttura che caratterizza i fronti lunghi della cortina degli immobili esistenti.

Su questo fronte sono collocati i soggiorni e le camere matrimoniali, dotati di grandi finestrature. L’idea progettuale è consistita nel creare un oggetto unico, raro, intarsiato nella cortina che prospetta su via Pasolini.

Il profilo est dell’edificio 7.4, che dà sul boulevard di via Pasolini, ha una grafica di facciata a doppia altezza; l’uso dei materiali si estende al trattamento del fronte nord dell’edificio, dove si impaginano le bucature della zona notte degli alloggi.

Sul fronte sud, in analogia col trattamento dei prospetti degli edifici del lotto 1, una sovrastruttura applicata alla facciata ospita le logge delle zone giorno degli appartamenti. Il passo dei pilastri e delle fasce marcapiano si distribuisce in doppia altezza uniformandosi al linguaggio della grafica delle facciate est e nord.

L’edificio di 17 piani

Lo stesso linguaggio si riverbera sulla facciata sud della torre alta 17 piani, che si salda visivamente all’edificio in linea. Anche qui l’esoscheletro ha la funzione di schermare le logge e differenziare il trattamento di facciata dei due volumi di cui è composta la torre.

Cascina Merlata, Il complesso nella fase di costruzione
Il complesso nella fase di costruzione

In copertura è stato creato un giardino, visibile anche da strada.

La torre di 25

La torre 7.5 ha un piano terra lungo via Daimler sostanzialmente cieco, che ospita i locali tecnici, la sala riunioni e il locale rifiuti. Sul lato lungo trovano invece collocazione l’atrio di ingresso e la portineria.

L’edificio più alto possiede una propria autonomia formale: il suo volume risulta essere netto e definito da una propria regola compositiva. La porzione centrale della facciata sud, dal 17° al 24° piano cieca poiché ospita i ballatoi tecnici dei rispettivi piani, è rivestita in grès scuro lucido, con lo scopo di garantire dall’esterno un effetto simile al vetro, grazie alla capacità del materiale di riflettere la luce naturale.

Le logge sono ospitate in prossimità degli spigoli nord-est, sud-est e sud-ovest, con lo scopo di ricavare i migliori affacci per gli appartamenti e, al contempo, di slanciare la sagoma del manufatto. Un ulteriore taglio nella facciata è previsto per le due piccole logge ospitate nella facciata nord, in posizione più centrale; proseguendo al piano terra, tale composizione si presta a contenere lo sfondato che anticipa il grande atrio della torre.

I materiali di facciata

Il materiale prevalente dell’intervento è il grès. Le lesene e le cornici hanno un tono grigio chiaro, i quadranti sono in grigio scuro, i quadranti che ospitano le bucature e quelli che compongono la facciata sud dal 17° al 24° piano sono sempre in grigio scuro, ma con finitura lucida.

Cascina Merlata, le facciate degli edifici

Le altre soluzioni tecniche

L’ultimo piano della torre è tecnico e la prosecuzione della facciata è utile a schermare le unità di trattamento dell’aria, gli extra-corsa degli ascensori e del vano scale, i torrini di esalazione e le canne fumarie.

Come prevede il progetto, al piano terra è stata realizzata una piastra di autorimesse, che va ad aggiungersi ai due piani interrati.

I nuovi edifici sono in classe energetica A.

Esempio della composizione delle facciate degli edifici
Esempio della composizione delle facciate degli edifici

A questo intervento seguirà l’attuazione del lotto 3, che una volta realizzato immetterà sul mercato 357 nuovi alloggi distribuiti su quattro edifici (tre in linea, più una torre di 28 piani).


Antonio Citterio Patricia Viel (ACPV) è uno studio internazionale e multi-disciplinare di Milano, fondato nel 2000 dagli architetti Antonio Citterio e Patricia Viel. È composto da 130 professionisti, coordinati da otto soci. I più recenti progetti includono hotel di lusso in Europa, Cina e Medio Oriente, un edificio per uffici a Monaco di Baviera, un condominio residenziale, la nuova sede di Nexxt-Fastweb a Milano e il grattacielo La Bella Vita a Taichung.

Città Contemporanea è formata dalla cooperativa di produzione e lavoro Cmb di Carpi e dalla cooperativa di abitazione Delta Ecopolis, che possiede un patrimonio immobiliare di circa 150mila alloggi. Cmb sta realizzando gli edifici Spark 1 e Spark 2 a Milano Santa Giulia, la torre Unipol a Milano, un edificio per uffici per conto di Covivio, il palazzo Onu a Ginevra e il polo ospedaliero di Odense in Danimarca



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