Brunico, il palaghiaccio di CeZ Architetti

Nella città altoatesina si sta costruendo un nuovo impianto per lo sport. Un’architettura che si ispira alle linee orizzontali del luogo: un’ala sospesa su un basamento che emerge da terra. Una struttura sportiva di diecimila metri quadrati per un costo di circa 17 milioni di euro. La consegna nella primavera del prossimo anno

a cura di Pietro Mezzi

Brunico, il palaghiaccio di CeZ Architetti
Ai margini della città, ai suoi confini occidentali, dominano le linee orizzontali.

La conca di Brunico si estende in piano fin oltre San Lorenzo, mentre le cime delle montagne emergono in lontananza, oltre gli altipiani di Riscone e Falzes.

Il fondovalle ai margini del centro compatto è stato da tempo trasformato in un territorio urbanizzato in cui porzioni di campagna ancora coltivata si alternano a rilevati ferroviari e stradali, a caserme abbandonate, impianti sportivi, parcheggi, ampi complessi scolastici e impianti produttivi.

Progetto dello stadio del ghiaccio di Brunico

Frutto del lavoro dello studio CeZ Architetti di Carlo Calderan e Rinaldo Zanovello ed esito di un concorso che è stato aggiudicato nel 2015, attualmente in fase di costruzione nella zona ovest della città – il nuovo stadio del ghiaccio si adatta a questa dominante orizzontale e cerca, così come già la nuova palestra di roccia che ha assunto la forma di un masso erratico, un ancoraggio topografico al paesaggio.

Brunico, interno del palaghiaccio di CeZ Architetti
Render degli interni dell’impianto sportivo

Lo stadio del ghiaccio è composto di due elementi: un corrugamento artificiale del terreno e un tetto che lo copre.

Dal confine nord del lotto il terreno si solleva progressivamente verso l’alto e forma una piattaforma, un basamento alto tre metri che emerge dalla terra come fosse stato spinto da un movimento tellurico.

Brunico, prospetti del palaghiaccio di CeZ Architetti
Prospetti

Il basamento è un volume massiccio, scavato al suo interno dalle due cavee dei campi da ghiaccio esterno e interno posti tre metri al di sotto del piano di campagna.

Il tetto, al contrario, è un volume plastico, un oggetto lenticolare, una specie di ala che si posa leggera sul sottostante paesaggio artificiale o un corpo aerostatico trattenuto a terra dai pilastri a V.

Pianta della copertura del Palaghiaccio di Brunico
Pianta della copertura

Il parziale interramento dell’impianto non ha solo una funzione urbanistica: consente un miglior inserimento paesaggistico del grande volume ed è, contemporaneamente, una modalità per ridurre l’onere dei lavori di bonifica del terreno.

Brunico, interno del palaghiaccio di CeZ Architetti
Render degli interni dell’impianto sportivo

Il palaghiaccio è lo spazio compreso, il vuoto frapposto tra i due, la cui forma è definita dalla topografia del terreno e dal corpo sospeso del tetto.

Chiuso verso l’alto e verso il basso, ma aperto ai lati, si lascia attraversare visivamente: in questo modo diventa parte di uno spazio pubblico continuo che comprende l’intera area: il piazzale di accesso con la pista da ghiaccio esterna, le terrazze ai lati dell’edificio e il sentiero di collegamento che attraverso il bosco sale alla via Waldheim.

Pianta del piano principale del palaghiaccio di Brunico
Pianta del piano principale

Il nuovo impianto per lo sport su ghiaccio non sarà un padiglione ermeticamente chiuso in mezzo a un deserto di parcheggi, non sarà un edificio che si isola dal suo intorno più immediato, ma un luogo che si tornerà spesso e volentieri a visitare.

Planimetria del complesso sportivo del palaghiaccio di Brunico
Planimetria del complesso sportivo

Ai margini della città sarà come un podio sollevato sul paesaggio, dal quale guardare, da un lato, le torri della città vecchia ergersi oltre la vicina zona scolastica e, dall’altra, il bastione roccioso del Sonnenburg chiudere a ovest la conca brunicense.

Brunico, sezioni del palaghiaccio di CeZ Architetti
Sezioni



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