Tecnologia e innovazione in edilizia: occorre aprirsi alla digitalizzazione e all’inclusione 21/07/2025
Si è inaugurato a Bologna il MAST, progetto d’avanguardia promosso da Coesia per favorire lo sviluppo della creatività e dell’imprenditorialità giovanile. L’interessante manufatto architettonico, sede dell’iniziativa, si è avvalso del contributo di Casalgrande Padana per la realizzazione dei pezzi speciali dell’involucro policromo e per i rivestimenti degli ambienti cucina con Bios Antibacterial GRANITOGRES® In Italia, da almeno un secolo, vive l’azienda umanistica: l’azienda cioè che a volte, anche se non sempre, tenta di misurarsi non solo con il profitto monetario, ma anche con un profitto culturale. La definizione di Omar Calabrese, contenuta nel volume “Il modello Italiano – Le forme della creatività” (Skira Editore) aiuta a mettere nella giusta luce la storia di un progetto all’interno del quale la promozione di una meritoria iniziativa ha contaminato in maniera virale gran parte dei soggetti coinvolti nella sua realizzazione. Tra questi Casalgrande Padana leader indiscusso nel campo della produzione e dell’innovazione di grès porcellanato per l’architettura. Il partner ideale per progetti in cui il punto focale non sia solo il miglioramento del prodotto, l’innovazione tecnologica, la ricerca di soluzioni all’avanguardia, ma anche le idee, la conoscenza, la sensibilità, la creatività. Da questo sistema di riferimenti e competenze, nascono i 2000 pezzi speciali in grès porcellanato appositamente realizzati per l’involucro policromo di un nuovo complesso architettonico destinato all’innovazione sociale insieme alle lastre Bios Antibacterial® che ne rivestono pareti e pavimentazioni degli ambienti cucina. Parliamo del MAST di Bologna, Manifattura di Arte, Sperimentazione e Tecnologia, un’iniziativa nata grazie a Isabella Seràgnoli, Presidente di Coesia, leader mondiale nel settore delle macchine automatiche avanzate e della meccanica di precisione. Un grande investimento, mirato, tramite l’omonima Fondazione no profit, a favorire lo sviluppo della creatività e dell’imprenditorialità tra le giovani generazioni. Palinsesto dell’iniziativa, un innovativo complesso di 25 mila metri quadrati, inaugurato lo scorso 4 ottobre, realizzato grazie alla trasformazione di un’area industriale dismessa adiacente alla storica fabbrica di G.D e alla sede centrale del Gruppo Coesia. Il progetto, selezionato grazie a un concorso internazionale, porta la firma di Claudia Clemente e Francesco Isidori, alla guida dello studio Labics e si caratterizza, oltre che per gli aspetti compositivi, per l’attenzione riservata alla sostenibilità costruttiva e di gestione dell’edificio. L’involucro architettonico, traslucido e mutevole, è di forte impatto e racchiude un organismo polifunzionale molto complesso, che si sviluppa su tre livelli, oltre a un grande parcheggio nel sottosuolo. All’interno, partendo dal piano terreno, trovano la loro dimensione il ristorante aziendale, una sala espositiva, alcuni ambienti di servizio, una palestra e non ultimo un nido con scuola materna e relativo giardino. Al livello superiore due sale per esposizioni con annessi e una caffetteria, mentre l’ultimo piano è in parte occupato da una serie di aule, un ampio foyer e da un grande auditorium per oltre quattrocento persone. Un insieme di elevato spessore, coerente con l’ambizioso mandato, dove valori spaziali e strutture funzionali ispirano comportamenti virtuosi. Tra gli altri, significativo è l’esempio del Nido per l’infanzia, una struttura capace di andare ben oltre il classico intervento di apertura e sensibilità verso i bisogni di chi lavora, capace di ospitare 80 bambini di cui l’85% provenienti dalle famiglie dei collaboratori del Gruppo Coesia e il 15% da nuclei familiari del territorio. A livello architettonico, il Nido è stato concepito come spazio in cui la luce, i colori, la natura sono importanti parti del progetto, espressi attraverso le vivaci cromie, la trasparenza dell’involucro che consente una relazione diretta con il parco, gli ampi giardini d’inverno e gli atelier. Casalgrande Padana ha fornito un particolare contributo alla realizzazione dell’involucro policromo che qualifica e identifica figurativamente il Nido del MAST. Attraverso l’esperienza unica maturata nel settore del grès porcellanato, Casalgrande Padana ha infatti creato con questo materiale i circa 2000 componenti necessari alla realizzazione dei frangisole, costituiti da elementi a sezione quadra da 5 cm di lato per una lunghezza di 125 cm, posati in verticale con interasse di 12,5 cm. Veri e propri pezzi unici, prodotti per estrusione, essiccati, smaltati in 4 colori pantone in abbinamento con le cromie degli arredi interni e cotti attraverso un processo che ha saputo conciliare la cura artigianale agli standard qualitativi industriali. Ma all’interno del MAST l’intervento di Casalgrande Padana non si è limitato solo al Nido per l’infanzia e ha compreso anche la fornitura dei materiali di pavimentazione e rivestimento delle Cucine, per un totale di circa 800 metri quadrati. A pavimento sono state posate lastre in grès porcellanato antibatterico della Linea Granitogres – serie Architecture Bios Antibacterial GRANITOGRES®, colore Cool Grey, nel formato 60×60 cm, con superficie antiscivolo idonea alla destinazione d’uso prevista. Per i rivestimenti sono state invece scelte lastre della Linea Granitogres – serie Architecture Bios Antibacterial GRANITOGRES®, colore Cool Grey in formato 60×60 cm, con superficie Gloss. MAST, nuova architettura a Bologna 2 MAST, nuova architettura a Bologna 3 MAST, nuova architettura a Bologna 4 MAST, nuova architettura a Bologna 5 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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