Superbonus 2024: ecco le novità legislative e fiscali per chi ha usufruito della maxi agevolazione 19/04/2024
Houseboat: uno stile abitativo ancora poco italiano ma con molti vantaggi, anche per l’ambiente 17/04/2024
Edilizia sicura: un metodo UE verifica la radioattività naturale dei prodotti da costruzione 12/04/2024
Bioedilizia ed edilizia circolare: ecco la startup italiana che produce materiali edili sostenibili dagli scarti 23/01/2024
Edilizia sostenibile e circolare: da buone idee e scarti naturali i componenti per costruzioni e ristrutturazioni 14/02/2024
Riqualificazione verde delle aree esterne aziendali: un’opportunità benefica e sostenibile 26/10/2023
Veranda in balcone o terrazzo, in quali casi serve il “permesso a costruire” e conseguenze legali 16/04/2024
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con DEAR – Design Around Onlus e Fondazione per l’architettura/Torino coinvolgendo i genitori dei bambini ricoverati e i professionisti della sanità, dell’architettura e dell’arte per definire una struttura dotata di tutti gli spazi necessari. Da parte sua Saint-Gobain Italia ha seguito la progettazione fin dalle prime fasi dei lavori permettendo ai professionisti di esercitarsi su casi concreti e di creare nuovi spazi volti ad incrementare il benessere di chi li vive. Il progetto è stato inaugurato nel 2018 con un contest tra squadre di professionisti che hanno effettuato un sopralluogo e trascorso una giornata con medici, infermieri e associazione delle famiglie dei neonati per comprendere al meglio ciò di cui l’ospedale avesse bisogno. A questa prima fase ha fatto seguito una parte formativa durante la quale sono stati approfonditi materiali e soluzioni per l’edilizia ospedaliera, con una particolare attenzione alle lastre in gesso rivestito e agli isolanti in lana minerale.Il progetto porta il nome degli architetti Grazia Giulia Cocina e Giacomo Mulas dello studio SPAZIARE e ha previsto uno spazio di accoglienza iniziale ed una sala relax con luce modulabile che garantiscono sia privacy che vicinanza e possibilità di socializzazione, a seconda delle necessità. E’ stata, poi, ricavata un’area per incontri/colloqui con gli operatori sanitari. Per la prima volta i genitori dei neonati, i medici e gli infermieri hanno lavorato insieme ad architetti e designer dell’edilizia sostenibile per ridisegnare “a misura di famiglia” gli spazi di accoglienza, nell’ambito di un modello di “social design” esportabile anche in altri Centri. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici