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[post_content] => HVAC è l'acronimo di Heating, Ventilation and Air Conditioning, che in italiano significa riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria. I sistemi HVAC sono fondamentali negli impianti civili e industriali, poiché garantiscono il comfort ambientale attraverso il controllo della temperatura, della qualità dell'aria e dell'umidità.Un impianto HVAC è composto da un insieme di tecnologie integrate che permettono di riscaldare, raffreddare e ventilare gli ambienti, ottimizzando l'efficienza energetica e migliorando la qualità dell'aria indoor. La corretta progettazione di un sistema HVAC è essenziale per garantire il benessere degli occupanti e ridurre i consumi energetici.Tra le caratteristiche chiave di un impianto HVAC vi è l'integrazione di più sistemi che regolano la quantità e la qualità dell’aria negli ambienti. Un isolamento efficace dei componenti è fondamentale non solo per mantenere una temperatura costante, ma anche per garantire la sicurezza in caso di incendio.Link propone diverse soluzioni per gli impianti HVAC ad alta efficienza ed uan gamma mirata di accessori, quali:Lasaldatrice N5E' una saldatrice a scarica capacitiva che utilizza il metodo di accensione della punta a contatto. Permette di saldare rapidamente ed efficacemente perni su superfici metalliche. Il processo di saldatura sfrutta l’energia elettrica immagazzinata da una batteria di condensatori caricati ad un valore predeterminato dall’utente, per scaricarla successivamente nella zona di unione tra i due materiali in lavorazione: perno e materiale di base. Quando il dispositivo viene attivato, l’energia accumulata viene liberata in modo rapido e intenso sulla lamiera, attraverso la punta di innesco (tip) collocata all’estremità della pistola. È il perno stesso che generando l’arco elettrico crea il bagno di fusione nella zona di contatto tra i materiali, dando origine ad una saldatura solida e resistente.
Le pistole PGN5 e PSN5
Sono pistole progettate appositamente per macchine saldatrici N5 al fine di effettuare saldature di perni tramite il metodo di scarica dei condensatori e accensione della punta (saldatura a contatto).L’utilizzo è finalizzato a fissare rivestimenti di materiale isolante su superfici metalliche.Le due pistole costituiscono due tipi di equipaggiamento della stessa saldatrice N5, per due tipi di applicazioni differenti. Entrambe sono dotate di grilletto per l’erogazione della scarica di corrente e di ghiera di regolazione della molla per l’impostazione dei tempi di saldatura.
Pin ed Accessori
I PIN sono i fissaggi specifici per laN5 che completano l’applicazione del sistema. La Boccola distanziatrice è unseparatore utilizzato quando si ha un coibente rivestito in alluminio e la necessità di evitare la dispersione di energia sul rivestimento metallico in alluminio ed escludere eventuali segni di bruciatura.
Link Alu Tape
E' un nastro in alluminio cotto liscio in spessore 30 µm rivestito con film ad alto potere autoadesivo. Si tratta di un nastro universale utilizzato per sigillature, tenute, giunte, mascherature, protezioni per il settore dell’isolamento industriale, condizionamento e nel settore navale.Il prodotto risulta certificato M.E.D. Mod. B e come materiale di finitura a “bassa attitudine alla propagazione della fiamma” secondo IMO ftp Code - Res. Msc. 307 (88) Allegato 1-Parte 5 e certificato CE a garanzia di qualità Mod. E.
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[post_content] => Gli investitori industriali puntano sempre a soluzioni funzionali, efficienti e vantaggiose. Un modo efficace per ottimizzare la durata e il rendimento degli impianti è garantire un corretto isolamento termico. Un impianto ben isolato consente di ridurre il consumo energetico, prolungare la vita operativa e migliorare la sostenibilità ambientale, con vantaggi economici immediati e a lungo termine.
I prodotti PAROC garantiscono prestazioni elevate in ogni tipo di applicazione industriale, rispondendo ai più rigorosi standard.
Perché scegliere PAROC per l'isolamento industriale?
Conducibilità termica ottimale
Normative di riferimento: EN 12667 (pannelli e materassi) e EN ISO 8497 (coppelle)
La bassa conducibilità termica (λ) riduce al minimo le dispersioni di calore, migliorando l’efficienza energetica dell’impianto.
Reazione al fuoco in Euroclasse A1
Normativa di riferimento: EN 13501-1
I prodotti in lana di roccia PAROC sono incombustibili, contribuendo alla sicurezza degli impianti industrial
Stabilità dimensionale nel tempo
Mantengono la forma e le proprietà isolanti anche in condizioni di alta umidità e temperatura.
La variazione massima di spessore, lunghezza e larghezza è inferiore all’1%.
Isolamento termico: un pilastro per la transizione energetica
L’energia è il motore dell’industria moderna e la transizione energetica è una sfida cruciale. La spinta verso la decarbonizzazione e l’uso di energie rinnovabili rende ancora più evidente l’importanza di sistemi isolanti ad alta efficienza. Un efficace isolamento consente di ridurre i costi energetici, mitigare l’impatto ambientale e aumentare la competitività aziendale.In un contesto di forte volatilità dei prezzi energetici, investire in un isolamento industriale performante è una scelta strategica per garantire efficienza e risparmio nel lungo periodo.
Soluzioni Link HVAC e industria: qualità ed efficienza per ogni esigenza
Link ho sviluppato un’ampia conoscenza sulle soluzioni di isolamento ad alta efficienza energetica e antincendio in lana di roccia proponendo ai sui clienti una selezionata scelta di prodotti HVAC e Industria.
Paroc Pro Section WR (100-120-140), Pro Section WR 140 Cald T
PAROC Section è la linea di coppelle in lana di roccia biosolubile, a fibra concentrica e con taglio longitudinale, impiegate per garantire isolamento termico e acustico e protezione dal fuoco e dalla condensa di tubazioni e condotti circolari.
Le coppelle PAROC Section presentano lunghezza standard di 1,2 m e sono adatte per essere impiegate nell'ambito di:
industrie chimiche,
industrie petrolchimiche,Fi
industrie di processo,
cantieristica navale,
impianti di ventilazione,
edifici in genere.
Le coppelle PAROC per il settore industriale subiscono uno speciale trattamento idrorepellente (WR – Water Repellent) per ridurre al minimo la corrosione sotto isolamento (CUI).
Come tutti i prodotti della linea PAROC anche le coppelle in lana di roccia rispondono ai requisiti di reazione al fuoco, secondo EN 13501-1, e stabilità dimensionale, nonché ai requisiti di conducibilità termica secondo EN ISO 8497 (specifica per coppelle).
I prodotti PAROC, inoltre, mantengono le loro proprietà di conducibilità termica, incombustibilità e stabilità dimensionale nel tempo e per tutta la vita dell’installazione.
Varianti di PAROC Pro Section
Le coppelle in lana di roccia PAROC Pro Section sono disponibili per impianti HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning) rivestite con foglio in alluminio. Stiamo parlando delle coppelle PAROC Hvac Section Alucoat T.
La presenza di impianti HVAC all'interno degli edifici assolve a svariate funzioni che riguardano il riscaldamento, la ventilazione ed il condizionamento dell'aria. Questi impianti devono poter garantire un buon isolamento termico nonché una protezione antincendio ottimale e, laddove necessario, la riduzione del rumore.
Per applicazioni navali, invece, sono disponibili coppelle PAROC Pro Section 100 G4 caratterizzate da un rivestimento in tessuto di vetro bianco con sottostante alluminio, mentre la variante PAROC Pro Section 140 Clad T è sviluppata per l'isolamento di tubazioni industriali, formata da una coppella in lana di roccia biosolubile PAROC prerivestita e da un multistrato in tessuto di vetro alluminizzato resistente ai raggi UV.
Coppelle in lana di roccia PAROC Hvac Section AluCoat T
Le coppelle in lana di roccia PAROC Hvac Section AluCoat T per applicazioni HVAC sono incombustibili e garantiscono un'elevata efficienza energetica per tutte le parti dell’impianto, dai tubi del riscaldamento alle condutture dell’acqua, dai tubi di scarico e dei fumi alle varie apparecchiature, fino alle condotte di ventilazione.
[caption id="attachment_668920" align="aligncenter" width="680"] Coppelle in lana di roccia PAROC Hvac Section AluCoat T[/caption]
La loro applicazione contribuisce ad evitare la formazione di condensa, scongiurando il manifestarsi di danni non solo alle tubazioni, ma anche alle strutture e attrezzature attigue.
Oltre a fornire un isolamento termico e acustico efficace per l’intero ciclo di vita degli edifici, queste soluzioni sono caratterizzate da leggerezza e flessibilità e garantiscono un basso impatto ambientale per gli impianti di riscaldamento e raffrescamento in quanto rappresentano un'alternativa all’utilizzo di elastomero.
Altre soluzioni disponibili:
PAROC Pro Lock WR (100-140)
PAROC Pro Lamella Mat AluCoat, PAROC Pro Lamella Mat 80 AluCoat, PAROC Pro Lamella Mat Clad,
PAROC Pro Mat 350-640-660
PAROC Pro Wired Mat WR (660-680-700 Ht1)
PAROC Pro Slab WR 350 – 450 -640 -660 -680 -700
PAROC Pro Roof slab WR 20 – 50- 80 kPa
Paroc Hvac Section Alucoat
Gli accessori HVAC
PAROC Hvac Lamella Mat Alucoat Fix: feltro in lana di roccia incombustibile
Il feltro in lana di roccia incombustibile PAROC Hvac Lamella Mat AluCoat Fix è utilizzato per l'isolamento termico e anticondensa di condotte d'aria, tubazioni e sistemi di ventilazione.PAROC Hvac Lamella Mat AluCoat Fix è dotato di uno strato autoadesivo, che permette l'incollaggio alle superfici, e di un rivestimento in foglio di alluminio rinforzato.
[post_title] => Isolanti HVAC e industria: isolamento industriale e accessori
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[post_content] => Il controsoffitto è una struttura orizzontale leggera, agganciata al soffitto esistente e relativamente indipendente da esso. La sua funzione principale è quella di nascondere impianti tecnici, migliorare l'estetica degli ambienti e ottimizzare le prestazioni in termini di isolamento termico, acustico e resistenza al fuoco.
Funzioni e vantaggi dei controsoffitti
I controsoffitti vengono progettati per ridurre l'altezza di ambienti molto spaziosi, integrare sistemi di illuminazione e climatizzazione, migliorare l'isolamento termico e acustico e adeguare gli edifici alle normative antincendio. Uno dei principali vantaggi è la loro versatilità: l'installazione non comporta interventi invasivi e consente di ottenere un risultato estetico e funzionale. Sono costituiti principalmente da una struttura di sostegno, realizzata in metallo o altri materiali per garantire stabilità, e un tamponamento, solitamente costituito da pannelli di cartongesso o altri materiali, personalizzabili in forma e colore.
Controsoffitti in cartongesso: caratteristiche e vantaggi
Uno dei sistemi più diffusi è il controsoffitto in cartongesso, realizzato con pannelli specifici che consentono un'applicazione flessibile, leggera e facilmente intonacabile. Questo tipo di controsoffitto non è modulare e non è smontabile a blocchi. Per garantire l'accesso agli impianti nascosti, è necessario prevedere botole d'ispezione.
Botole di ispezione per controsoffitti in cartongesso
Link propone due modelli di botole di ispezione per controsoffitti in cartongesso, con struttura in alluminio e finitura grezza, dotate di chiusura push&pull, resistenti all'umidità e imballate singolarmente.
Gamma ECO RAW
Questa gamma è costituita da fissaggi angolari con viti autofilettanti e blocco portello con aletta in acciaio.
Gamma ECO PLUS RAW
Rispetto alla versione ECO RAW, questa gamma utilizza fissaggi angolari a rivetto e blocco portello con catena e guarnizioni EVO.
Installazione delle botole ECO
L'installazione delle botole per controsoffitti in cartongesso è un procedimento semplice e veloce. Dopo aver segnato il contorno interno della botola sul pannello in cartongesso, si procede con un'incisione precisa per creare l'alloggiamento. La botola viene quindi inserita nel foro e fissata con viti specifiche. Lo sportello della botola viene installato con chiusura push&pull. Infine, la superficie viene rifinita con stuccatura e tinteggiatura per ottenere un effetto estetico ottimale.
https://www.youtube.com/watch?v=CwcjcAzzszg
Perché scegliere una botola per controsoffitto?
L'installazione delle botole ECO è rapida ed economica. Si integrano facilmente negli ambienti senza intaccarne l'estetica e il trasporto è agevole con minimo ingombro dei materiali. Grazie a queste caratteristiche, le botole per controsoffitti in cartongesso rappresentano una soluzione pratica ed efficace per l'ispezione degli impianti e la creazione di spazi nascosti.
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[post_content] => Con l’accrescimento della richiesta di nuovi materiali, la necessità di trovare soluzioni pratiche e l’aumento della regolamentazione hanno un impatto non indifferente nella ricerca e nella selezione dei materiali per l’isolamento industriale e navale.
Tra la gamma di prodotti Link, gli adesivi e sigillanti, hanno ottenuto il prestigioso marchio di equipaggiamento marittimo "Timocino" in conformità con la Direttiva MED 2014/90/UE. Tutti i prodotti sono stati sottoposti a rigorosi test da parte di un ente certificatore terzo e hanno superato con successo tutte le verifiche, ottenendo la certificazione di limitata capacità di propagazione della fiamma.
Direttiva MED e certificazione CE per adesivi e sigillanti
La Direttiva MED, pubblicata inizialmente nel 1996, mira a uniformare le procedure di valutazione della conformità per le attrezzature marittime all’interno dell’Unione Europea. Essa si applica a:
Sistemi di radiocomunicazione e navigazione
Materiali per l’allestimento delle navi
Attrezzature per la sicurezza antincendio
La conformità agli standard internazionali è garantita da tre fonti principali: la Convenzione SOLAS, le risoluzioni IMO (International Maritime Organization) e le norme europee (EN).Sull’ esame CE del tipo (Modulo B), sulla verifica di un singolo prodotto (Modulo G), sulla verifica del prodotto (Modulo F), sulla garanzia di qualità della produzione (Modulo D), sulla garanzia di qualità dei prodotti (Modulo E), e sulla loro combinazione come di seguito elencato:
Modulo B + Modulo D
Modulo B + Modulo E
Modulo B + Modulo F
Modulo G
I prodotti Link conformi MED
Conformi MED a marchio Link sono disponibili i seguenti prodotti:
LINK GLASS FABRIC TAPE 0.12
Nastro in tessuto di vetro bianco da 105gr/m2 di peso e 0.12 mm di spessore trattato con speciali resine autoestinguenti.Utilizzato prevalentemente in ambito nautico e navale per coprire i giunti tra pannelli isolanti rivestiti con tessuto di vetro nelle coibentazioni “a vista”. La speciale trama lo rende idoneo ad essere impregnato con collante vinilico.
LINK ALU TAPE
E' un nastro sigillante in alluminio cotto liscio in spessore 30μm con un film ad alto potere autoadesivo. Realizzato da Link Industries per il settore dell’isolamento industriale, del condizionamento e per il settore navale.Questa soluzione garantisce funzionalità e molteplici vantaggi legati all’efficienza e alla durata degli impianti in quanto contribuisce alla corretta realizzazione dell'isolamento termico. LINK ALU TAPE, infatti, minimizza il consumo di energia e massimizza la reale vita dell’impianto, generando vantaggi di indubbio valore economico e ambientale, tipici di un impianto ben isolato.
Si tratta di un nastro universale utilizzato per sigillature, tenute, giunte, mascherature, protezioni per il settore dell’isolamento industriale, condizionamento e nel settore navale.
LINK GLUE V20 e V20-D40
Particolarmente idoneo per la sigillatura dei giunti tra pannelli coibentanti rivestiti con tessuto di vetro (di varie grammature e spessori) tramite nastro in fibra di vetro, LINK GLUE V20 e V20-D40 è un adesivo vinilico bianco per utilizzo nel settore nautico e navale. Utilizzato inoltre per l’incollaggio di rivestimenti superficiali quali tessuti in fibra di vetro di varie grammature e spessori su supporti in materiali isolanti quali lane minerali, roccia e vetro.
LINK NR 15RT
E' una barriera fono impedente di tipo viscoelastico a base polimerica e dalle elevate prestazioni acustiche additivata a cariche minerali autoestinguenti e accoppiata ad un tessuto non tessuto in poliestere. Studiata per sostituire lamine di piombo e PVC garantisce migliori prestazioni acustiche con considerevole riduzione di peso in totale sicurezza e compatibilità con l’ambiente. Il prodotto risulta certificatoM.E.D. Mod. B come materiale a “bassa attitudine alla propagazione della fiamma” secondo IMO Res. MSC 307(88) Allegato 1 Parte 5.
A integrazione della gamma di Accessori Navali, Link offre i seguenti prodotti certificati MED:
EMFIMASTIC MS 60 NG
È un sigillante elastomerico monocomponente a base polimerica che si solidifica a contatto con l'umidità dell'aria, formando un elastomero flessibile e resistente alla lacerazione. È ideale per applicazioni nel settore nautico, nei camion refrigerati, nei sistemi di climatizzazione e ventilazione, nei pannelli sandwich e in altre soluzioni industriali. Le sue classificazioni EC1plus R secondo EMICODE e A+ secondo il decreto francese n° 2011-321 garantiscono una bassissima emissione di VOC (composti organici volatili). EMFIMASTIC MS 60 NG marcato CE in accordo con le normative EN 15651-1 e EN 15651-4.
EMFIMASTIC PU40 FC
E' un sigillante monocomponente poliuretanico che indurisce a contatto con l’umidita atmosferica formando un elastomero resistente allo strappo e al tamponamento appositamente studiato per utilizzo nel settore navale, e adatto ad incollare e proteggere diversi tipi di materiali dell’industria nautica: legno, alluminio, lamiere in acciaio, vetroresina, vetri e masse polimeriche in generale. EMFIMASTIC PU40 FC è marcato CE in accordo con le normative EN 15651-1 e EN 15651-4. Beneficia dell’etichetta SNSF su alluminio anodizzato e su malte in classe F25E (campi di applicazione facciata).
EMFIMASTIC PU 50
E' un sigillante monocomponente poliuretanico che indurisce a contatto con l’umidita atmosferica formando un elastomero resistente allo strappo e al tamponamento appositamente studiato per utilizzo nel settore navale, e adatto ad incollare e proteggere diversi tipi di materiali dell’industria nautica: legno, alluminio, lamiere in acciaio, vetroresina, vetri e masse polimeriche in generale.
EMFIMASTIC PU50 è marcato CE in accordo con le normative EN 15651-1 e EN 15651-4
Tutti i prodotti sono certificati M.E.D. Mod. B come materiale di finitura a “bassa attitudine alla propagazione della fiamma” secondo IMO FTP Code Res. Msc. 307(88) Allegato 1-Parte 5 e certificato CE a garanzia di qualità Mod. D.
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[post_content] => Link Industries propone una ricca gamma di soluzioni in acciaio zincato per il drenaggio, costituita da materiali prezincati e zincati a caldo in conformità alle norme UNI EN 1461:2009 e UNI EN 14713-2:2010.[ez-toc]
La zincatura è effettuata mediante un procedimento anticorrosivo che sviluppa una compenetrazione chimico-metallurgica fra acciaio e zinco attraverso un bagno di zinco ad alta temperatura, garantendo la durata e le caratteristiche estetiche del prodotto.
A differenza dei tradizionali rivestimenti anticorrosione che ricoprono passivamente il metallo, la zincatura a caldo genera un velo di rivestimento uniforme che mantiene inalterate le qualità fisico-meccaniche originali.
La gamma di soluzioni zincate per il drenaggio include:
sigilli leggeri e pesanti,
chiusini a scomparsa
copricisterna
grigliati pressati con telaio
grigliati per canaletta.
E' possibile personalizzare le gamme grazie all'attività del dipartimento tecnico Link Idustries, soddisfacendo al meglio le richieste della clientela.
Grigliato zincato
Il grigliato è costituito da due piatti contenuti da una bordatura che permette un ancoraggio fisso (sezioni a C) o un grigliato rimovibile (sezioni a L), e a sua volta, può essere contenuto, o meno, in un telaio che si interpone tra il grigliato e il manufatto sul quale verrà appoggiato.
[caption id="attachment_667919" align="aligncenter" width="680"] Grigliato zincato[/caption]
I piatti, quali elementi strutturali, si distinguono in:
piatto portante, con dimensione maggiore e funzione di scarico del peso sulla bordatura;
piatto di collegamento (o secondario), con funzione di collegamento e unione dei piatti portanti e atto a scaricare il peso su di essi e rendendoli al contempo solidali.
In base al processo di produzione i grigliati si distinguono in tre tipologie:
elettrosaldati, con tondi lisci e ritorti di collegamento saldati ai portanti;
pressati, con piatti di collegamento incastrati con interferenza mediante scanalature predisposte meccanicamente con pressione fisica;
stampati, con griglie finite prodotte mediante punzonatura di una lamiera in acciaio pre-zincato.
Grazie alla comprovata esperienza nel settore, Link sviluppa un’ampia gamma di personalizzazioni, sia per prodotti elettrosaldati, che stampati o pressati, realizzati in differenti tipologie di maglia, altezza e spessore delle barre, lunghezza e larghezza del telaio.
Sono sempre disponibili a magazzino una serie di griglie in acciaio, pressate, zincate a caldo conformi alla norma UNI EN ISO 1461, a maglia standard e antitacco, quale selezione proposta da nostri tecnici.
Griglia per canaletta
Le canalette vengono impiegate nell’edilizia urbana per il deflusso delle acque stradali, pedonali e dei giardini o in ambito industriale per garantire il lavaggio e la pulizia delle pavimentazioni.
Griglia per canaletta:
LGZ-5020/5025 (maglia 33x33mm in altezze 20mm e 25mm)
LGZ-5120/5125 (maglia 33x11mm in altezze 20mm e 25mm)
Griglia con telaio
Questa soluzione è particolarmente indicata per il raccoglimento di acqua drenata dalla superficie di edifici, strutture o dal suolo.
Griglia con telaio:
Griglia con telaio pressata (con sotto codici LGZ-H100 / 140 maglia 33x33mm in altezza 25mm e LGZ-H400 / 417 maglia 33x11mm in altezza 25mm)
Griglia con telaio elettroforgiata (con sotto codici per griglie quadrate da LGZ-H100/EF a LGZ-H124/EF altezza 27 mm e codici per griglie rettangolari da LGZ-H130/EF a LGZ-H134/EF altezza 27 mm)
Posa delle griglie
E' importante prestare attenzione nel processo di posa delle griglie al fine di evitare eventuali problemi.
Una volta definita la tipologia ideale e la portata in base alla destinazione d’uso, è necessario prestare attenzione alla profondità di inserimento delle grate rispettando il rapporto tra livello di pavimentazione, quota della griglia, livello della copertura di superfice e parete della canaletta.
Inoltre, bisogna considerare la protezione dei bordi del grigliato e della superficie di contatto e il giusto fissaggio della griglia al manufatto per soddisfare le condizioni meccaniche richieste.
Copricisterna
[caption id="attachment_667920" align="aligncenter" width="540"] Copricisterna in acciaio zincato[/caption]
I Copricisterna Link sono realizzati in acciaio S235JR (UNI EN 10025-1:2005 + UNI EN 10025-2:2005) zincato a caldo UNI EN ISO 1461:2009 + UNI EN ISO 14713-2:2010 e dotati di coperchio rinforzato e telaio a 'T' in lamiera bugnata mandorlata dell'altezza di 35 mm.
Queste soluzioni vengono utilizzate per chiudere e riparare a livello del terreno serbatoi interrati e a coronamento delle botole delle cisterne tombini; inoltre sono adatto al calpestio per passaggio pedonale.
Sigilli zincati
I sigilli zincati sono dispositivi di coronamento e chiusura a riempimento adatti a vari tipi di pavimentazioni quali autobloccante, piastrelle, porfido, ecc.
[caption id="attachment_667921" align="aligncenter" width="540"] Sigilli zincati[/caption]
Il loro utilizzo conferisce uniformità estetica al pavimento circostante e grazie alla dotazione del controtelaio zincato garantiscono un ottimo appoggio e un ancoraggio alla fondazione.
Sono disponibili in molteplici misure e con svariate possibilità di personalizzazioni; inoltre, garantiscono un'ottima durata nel tempo.
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[post_content] => PAROC CGL 20cy è una doga rigida in lana di roccia biosolubile, a fibre orientate, verniciata sulla faccia a vista e sui bordi smussati.È un prodotto particolarmente indicato per l’isolamento termo-acustico e per la protezione dal fuoco all’intradosso di primi solai, piani pilotis e autorimesse.
È stato studiato per esprimere le migliori performances di isolamento, garantendo estrema facilità di posa (incollaggio a solaio) e conseguente contenimento dei costi.
Applicato a solai di varia natura, ha ottenuto classificazione di resistenza al fuoco fino a R-EI 240. Le doghe PAROC CGL 20cy sono marcate CE secondo lo standard europeo EN 13162.
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[post_content] => La Gamma Cantiere di Link Industries offre diverse soluzioni specifici, performanti e sicure grazie al doppio test che viene effettuato non solo dal produttore, ma anche da laboratori nazionali.
La gamma comprende:
Reti, nastri e accessori in fibra di vetro per isolamento e rinforzo intonaci
Le fibra di vetro sono il risultato di un processo di filatura di vetro monolitico utilizzata per la produzione di materiali compositi in cui i componenti sono integrati tra loro per fornire un prodotto dalle caratteristiche superiori da un punto di vista fisico, meccanico, chimico ed estetico.
Il vetro monolitico è un materiale originariamente fragile, che acquisisce elevata resistenza e resilienza meccanica quando viene filato a diametri inferiori al decimo di millimetro. Questo processo consente la produzione di vari tipi di fibre, ciascuna con caratteristiche tecniche specifiche che ne influenzano l'impiego.
La rete in fibra di vetro è quindi un materiale che non arrugginisce, non è soggetto ad attacchi da parte di agenti biologici, né soffre di problemi di invecchiamento o deterioramento. Per queste ragioni, trova ampio utilizzo in edilizia.
La funzione principale delle reti in fibra di vetro è quella di dare la sistema un'adeguata capacità di resistere ai movimenti del materiale isolante dovuti ad escursioni termiche o a fenomeni di ritiro, prevenendo così la formazione di crepe in facciata.
Le Reti sono disponibili in varie grammature:
NET-235MS_33 (145 g/m2);
NET-24CB1MS. (160 g/m2);
NET-25CB1MS (165 g/m2);
Disponibili su richiesta le DOP. Reti in fibra di vetro con apprettatura anti-alcalina che conferisce alta resistenza alla trazione e ottime caratteristiche di protezione.
Isolamento a cappotto e l'importanza di acquistare articoli certificati
Il cappotto termico è un intervento di coibentazione termica, dove un insieme di strati isolanti vengono applicati sulle pareti dell'edificio per aumentare l'efficientamento energetico.
Sono innumerevoli i vantaggi dell'utilizzo del capotto, solitamente utilizzato dia per le nuove realizzazioni, che in occasioni di ristrutturazioni e riqualificazioni. Anche in questo caso, come ogni altro sistema costruttivo, anche i cappotti termici richiedono un'adeguata manutenzione e se è necessario di ripristino per garantire altissime prestazioni nel corso del tempo.
In questo caso l'acquisto di prodotti certificati garantisce la corretto messa in posa del sistema di isolamento, evitando ponti termici, dispersioni, perdita efficientamento e rapido degrado del manto isolante.
La risposta di Link Industries
Link presenta prodotti in fibra di vetro con apprettatura anti-alcalina che conferisce alta resistenza alla trazione e ottime caratteristiche di protezione.
Tali reti sono impiegate come rinforzo dello strato di rasante applicato sui pannelli esterni di coibentazione, prima del rivestimento murale plastico di finitura.
La rete va posata sulla prima mano di rasatura cementizia ancora fresca, avendo cura di sovrapporre i bordi per alcuni centimetri, senza produrre bolle o piegature.
La seconda mano di rasatura cementizia farà sì che la rete si trovi perfettamente al centro dello strato di finitura, consentendo di rinforzarla.
Contrariamente, se la rete dovesse essere posizionata in aderenza all’isolante, perderebbe tale funzione, fungendo inoltre da distaccante.
Il processo di rasatura è molto sensibile alle condizioni atmosferiche e richiede attenzioni nel rispetto dell'applicabilità del rasante.
Barriere al vapore, membrane funzionali e sottofondi
Durante l'inverno, il vapore sale attraverso la soletta portante, condensandosi nello strato isolante. A causa della membrana impermeabilizzante, l'acqua formata non può evaporare verso l'esterno, accumulandosi negli strati e scivolando verso il basso. Questo può danneggiare il rivestimento e l'isolante, creando muffe pericolose per la salute e riducendo l'efficienza della stratigrafia. In estate, l'acqua accumulata negli strati si trasforma in vapore, generando bolle sulla membrana impermeabilizzante. Per prevenire la condensa, viene applicata una barriera al vapore, che può essere che può essere un tessuto polietilene conforme alla norma EN13984, con o senza uno strato di alluminio termoriflettente.
Le proposte di Link Industries:
NET-MVB.1550.ALU
NET-MVL.1550.100A
NET-WSL.1550.195
Membrane traspiranti
Possono essere applicate direttamente sull'isolamento termico, in direzione parallela alla gronda, con una sovrapposizione minima di 15 cm per prevenire l’insorgere di situazioni termoigrometriche critiche. Conforme alle norme EN 13859-1 ed EN 13859-2, queste membrane sono permeabili al vapore e impermeabili, grazie alla protezione in polipropilene su entrambi i lati. La loro funzione principale è favorire il passaggio del vapore dall’interno verso l’esterno.
Le membrane devono essere fissate lungo le travi utilizzando stecche calibrate, così da creare un substrato di drenaggio efficace verso la gronda. Sono comunemente impiegate come strato protettivo secondario per contrastare l’umidità, la penetrazione di acqua liquida e la neve spinta dal vento, oltre a offrire protezione contro il vento nelle strutture di tetti spioventi.
Le opzioni disponibili:
NET-BBM.1550.115
NET-BBM.1550.135
NET-BBM.1550.155
NET-BBM.1550.175
NET-BBM.1550.215
Sottofondi per tetti non permeabili al vapore
La copertura di un tetto deve garantire impermeabilità all'acqua e resistenza ai carichi, come vento, neve e carichi accidentali. Tuttavia, infiltrazioni possono verificarsi a causa della capillarità o del ciclo di gelo e disgelo, mettendo a rischio l'integrità della copertura. Per prevenire questi danni, è fondamentale eseguire una corretta manutenzione del manto e degli elementi di completamento, oltre ad applicare appositi sottofondi impermeabili. Questi devono essere posati parallelamente alla grondaia, con una sovrapposizione minima di 15 cm, per assicurare una protezione efficace.
Reti temporanee e mobili per il cantiere
La rete da cantiere Link è realizzata in HDPE (vergine e riciclato), mono-orientata, con maglia ovoidale da 65x35 mm, prodotta con polimeri di alta qualità. È disponibile in rotoli di colore arancione o verde, con l'aggiunta di un nastro adesivo riportante la dicitura "ATTENZIONE LAVORI IN CORSO".
Per garantire un costante controllo sui possibili rischi, la materia prima è verificata in conformità al regolamento "REACH" 1907/2006/CE. Il prodotto offre un’eccellente resistenza ai raggi UV, testata secondo le norme UNI EN ISO 4892-3:2016, UNI ISO 4582:2018 e ISO 105-A03:1993.
La rete da cantiere Link è pratica e richiede una manutenzione minima. Di norma, viene fissata a un filo metallico teso tra pali in ferro o legno piantati nel terreno, oppure su barriere temporanee per aumentarne la visibilità. Una corretta installazione riduce l’effetto vela, grazie alla sua struttura forata che la rende permeabile al vento. Inoltre, è riutilizzabile in diversi cantieri, garantendo un’installazione economica ed efficiente.
Rete Recinzione e Pali
Link propone una gamma di reti per recinzioni leggere, ideali per delimitare orti, giardini, aree residenziali o industriali. Le recinzioni sono progettate per impedire l’accesso mantenendo la visibilità, e sono costituite dai seguenti elementi:
Rete di recinzione elettrosaldata: maglia 50x75 mm, realizzata con fili zincati e/o plastificati in PVC, disponibile in rotoli rigidi da 25 metri di lunghezza. Le altezze variano da 1 a 2,5 metri, adattandosi a diverse esigenze.
Pali profilati a “T”: zincati a caldo o rivestiti in PVC, con sezioni da 30x30x3,0 mm e 35x35x3,5 mm. Dotati di uno schema di fori conforme agli standard nazionali, sono disponibili in altezze comprese tra 1,25 e 3,00 metri.
Saette profilate a “L”: realizzate in ferro zincato a caldo o plastificato, con sezioni da 25x25x3,0 mm e altezze che variano da 1,20 a 2,00 metri.
Filo di legatura: con diametro inferiore, garantisce un fissaggio sicuro della rete ai pali portanti.
Filo di tensione: con diametro maggiore, assicura la corretta tensione della recinzione. Parte dal primo palo, attraversa i fori dei pali intermedi e alcune maglie della rete, fino a raggiungere il palo finale.
Le recinzioni leggere Link offrono una soluzione pratica, robusta e versatile, ideale per chi cerca sicurezza senza rinunciare alla visibilità. Grazie ai materiali di alta qualità e alla resistenza agli agenti atmosferici, garantiscono una lunga durata e un’installazione semplice.
Ruta per carriola con gomma piena in poliuretano e in 4 strati gonfiabile con camera d’aria
Le carriole utili ed essenziali nel cantiere, sono strutturalmente formate da un contenitore che riceve il carico poggiato a sua volta su un telaio realizzato in lamiera, dotato di piedistalli per appoggiare la carriola senza che questa subisca movimenti bruschi, ribalanto di conseguenza il contenuto. Infine sono presenti due manici coke prolungamento delle stanghe collegate all'asse delle ruota; le stanghe costituiscono il telaio della carriola e su di esse sono fissati i supporti per l'appoggio a terra.
Le ruote proposte da Link sono sicure e certificate, infatti periodicamente vengono effettuati controlli dal produttore e da laboratori nazionali in accordo con il Regolamento "REACH"1907/2006/CE al fine di monitorare le SVHC con screening XRF, screening metalli (ICP), screening IPA, screening FTALATI con metodo EPA, screening Ammine aromatiche da coloranti azoici e screening Nonifenolo; consapevoli di come lo screening SVHC degli articoli e/o sostanze chimiche presenti nelle ruote proposte sia a tutela di tutta la filiera.Le ruote proposte sono:
RUOTE GONFIABILI PER CARRIOLA - codice DM1/** - gomma 4 strati gonfiabile con camera d’aria - Diametro esterno 360 mm Larghezza 80 mm. Disponibile con o senza cuscinetti.
RUOTE PIENE PER CARRIOLA - codice CM1/** - gomma piena in poliuretano - Diametro esterno 360 mm Larghezza 80 mm. Disponibile con o senza cuscinetti.
Tali gomme sono indicate per l’impiego in aziende agricole, nel giardinaggio e in edilizia per il trasporto di materiali
Panno di protezione, antiscivolo, assorbente, riutilizzabile
Questo PFR-110/125/150 è un panno professionale antiscivolo, assorbente e riutilizzabile, accoppiato a caldo con una pellicola in PE, con un peso di 180 g/mq.
Comunemente chiamato “Millefiori” per la puntinatura colorata del tessuto riciclato di cui è composto, il materiale è verificato in conformità al regolamento “REACH” 1907/2006/CE, garantendo un monitoraggio costante sui possibili rischi derivanti dalle sostanze chimiche presenti nei prodotti commercializzati.
L’utilizzo di un feltro specifico, in sostituzione del classico foglio di giornale o dei teli in polietilene, offre una maggiore aderenza, riducendo il rischio di scivolamento. Inoltre, grazie alla struttura del panno accoppiato con pellicola in polietilene, trattiene facilmente i liquidi, evitando la formazione di macchie. La particolare grammatura performante protegge i pavimenti da urti accidentali, graffi e segni causati dalla pressione di scale o piccoli trabattelli.
Steso correttamente fino a coprire il battiscopa, sul quale può essere fissato con apposito nastro di carta per lavori edili, permette di risparmiare fino a un quarto del tempo nella ristrutturazione, riducendo al minimo le operazioni finali di pulizia e ripristino.
Riutilizzabile in diverse occasioni, il panno non si limita all’uso in edilizia ma può essere impiegato anche nei traslochi come membrana per imballaggi, contribuendo a contenere i costi dell’investimento.
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[post_content] => Link Industries propone due tipologie di reti antifessuranti per armatura leggera di massetti cementizi e sottofondi antifessuranti: la rete elettrosaldata e la rete in fibra di vetro.[ez-toc]
La pavimentazione interna ed esterna nell'edilizia ha la funzione di conferire alle superfici di calpestio il grado di finitura richiesto e di trasmettere i carichi di servizio alle strutture orizzontali degli edifici o, in determinati casi, al terreno.
Rivestimento e Supporto sono gli elementi costitutivi di una pavimentazione che devono essere considerati scrupolosamente.
Il rivestimento, realizzato con vari materiali quali parquet, cotto, marmo, ceramica, è lo strato superficiale del pavimento avente la funzione di resistere alle sollecitazioni meccaniche, ai fenomeni fisici e alle aggressioni chimiche e di creare le condizioni per il benessere e la sicurezza dell'ambiente.
Il supporto è l'insieme di strati sottostanti al rivestimento che concorrono a formare la pavimentazione (sottofondo e massetto).
Essi hanno la funzione di ancorare il rivestimento, compensare le quote e le pendenze, conferire un determinato grado di isolamento, incorporare le canalizzazioni degli impianti.
Nelle pavimentazioni interne il sottofondo è costituito dall’insieme degli strati interposti fra il solaio e il massetto di posa, utilizzato per livellare le irregolarità del solaio grezzo ed inglobare e proteggere eventuali tubazioni, contribuendo ad isolare termicamente.
Il massetto è lo strato di supporto e ripartizione del carico, posato in cantiere direttamente sul sottofondo e in adesione o meno con quest’ultimo, per ottenere la resistenza meccanica e planarità richieste e per la posa della pavimentazione finale.
Reti antifessuranti elettrosaldate e in fibra di vetro
Link Industries propone alla propria clientela due tipologie di reti antifessuranti per armatura leggera di massetti cementizi e sottofondi antifessuranti: la rete elettrosaldata e la rete in fibra di vetro.
Entrambe le reti prevedono importanti accorgimenti, utili prima di posare qualunque tipo di pavimentazione, per realizzare un idoneo massetto di sottofondo e relativo massetto di finitura, che garantiscono un adeguato supporto e compattezza alla superfice.
Rete elettrosaldata
Pannello elettrosaldato per armatura massetto, pannelli 2x1 m prodotti in filo di acciaio zincato elettrosaldato contro gli agenti chimici presenti nel calcestruzzo, con maglia laterale doppia per permettere la sovrapposizione. Disponibile in diversi diametri con profilo liscio.
[caption id="attachment_628342" align="aligncenter" width="600"] Reti zincate per armatura[/caption]
Caratteristiche principali del pannello:
dimensione 1x2m, 32x15 fili, maglia 60x60mm
zincatura filo a freddo: 12-15 g/mq
Rete in fibra di vetro
La rete per armatura del massetto in fibra di vetro è caratterizzata da una maglia 40 x 40 mm e prodotta in filati di fibra di vetro con apprettatura anti-alcalina, in rotoli.
[caption id="attachment_628345" align="aligncenter" width="600"] Reti in fibra di vetro per armatura[/caption]
Leggera ma molto resistente, è semplice da trasportare ed installare. Possiede un elevata inerzia chimica. È duttile in quanto si adatta alle irregolarità del pavimento e delle pareti. Non arrugginisce.
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[post_content] => Link Industries propone una gamma completa di chiusini e griglie in ghisa sferoidale per il drenaggio in ambito edile, leggeri e funzionali, appartenenti alla famiglia Linea edilizia ghisa.[ez-toc]
La ghisa è una lega ferrosa con un tenore di carbonio relativamente elevato, che si separa dalla massa metallica e rimane presente come grafite, durante la solidificazione in appositi stampi durante uno dei momenti fondamentali e più delicati del ciclo produttivo di un manufatto in ghisa.
Caratteristiche della ghisa sferoidale
La carica metallica della ghisa sferoidale è normalmente composta da ghisa in pani di prima fusione, ritorni di fonderia (canali e attacchi di colata), scarti di produzione, rottami, ferro-leghe ed elementi grafitizzanti.
La cristallizzazione della grafite in sferoidi nella sferoidale, ottenuta addizionando magnesio prima e/o durante la colata, determina una minore concentrazione di tensione rispetto alla ghisa lamellare. Nel prodotto finito, i noduli di grafite esercitano un’azione di arresto delle cricche, fessurazioni e possibili linee di propagazione di rottura, occasionali nella ghisa lamellare.La ghisa sferoidale presenta un notevole miglioramento di tutte le caratteristiche meccaniche, aggiungendo alla lega una proprietà sconosciuta nella lamellare. La duttilità. Oltre a ciò, rende possibile una sensibile riduzione di peso dei manufatti, incrementando la facilità di posa e manutenzione, nel rispetto delle disposizioni comunitarie per la sicurezza sul lavoro.
La gamma di griglie e chiusini in ghisa sferoidale Link Industries
La lunga esperienza coltivata nel settore nel corso degli anni ha permesso a Link Indutries di realizzare una gamma completa di griglie e chiusini per il coronamento e la chiusura in ghisa sferoidale, destinati ad aree pedonali e veicolari e certificati e conformi alla normativa EN124-1 ed EN124-2: 2015.
Nello specifico la gamma include:
Chiusini d’ispezione - Classe di portata B125, C250, D400
Chiusini centro strada - Classe di portata D400 con telaio quadrato, circolare e ottagonale
Chiusini a sezioni - Classe di portata D400, 2/4 coperchi triangolari con telaio quadrato e rettangolare
Griglie piane e concave - Classe di portata C250 e D400
Griglie per canali - Classe di portata C250, D400
Caditoie a bocca di lupo
Pluviali dritti e curvi con terminali a bicchiere
Chiusini manovra/servizi e accessori
Chiusini in ghisa sferoidale
I chiusini LGSMEN in ghisa sferoidale sono dispositivi di coronamento e/o chiusura di pozzetti di acquedotti e fognature o coperture a servizio delle bocchette di linee elettriche e telefoniche.
[caption id="attachment_668706" align="aligncenter" width="630"] Chiusino in ghisa sferoidale[/caption]
Queste soluzioni rispondono alle direttive della norma UNI EN 124:2015 per Dispositivi di coronamento e di chiusura dei pozzetti stradali, adottata in tutti i paesi dell’Unione, a tutt’oggi non armonizzata.
La UNI EN 124:2015 stabilisce i materiali da utilizzare a seconda della zona d'impiego, suddivide i chiusini nelle relative classi di portata e stabilisce che tutti i dispositivi vengano commercializzati con una marcatura parlante (indicante la normativa di riferimento, la classe corrispondente, il nome del fabbricante come l’ente di certificazione indipendente internazionalmente riconosciuto).
La produzione dei chiusini Link Industries è allineata, inoltre, al D. Lgs N. 206 del 06.09.2005, noto come Codice del Consumo, che stabilisce le informazioni minime da fornire al consumatore relativamente alle caratteristiche di quanto commercializzato sul territorio nazionale, inclusa la sua origine.
Oltre ad attenersi scrupolosamente alla normativa di riferimento, le soluzioni Link Industries sono sottoposte a verifiche di qualità effettuate da un ente terzo indipendente per testare e sancire la bontà della certificazione volontaria e la conformità degli articoli commercializzati.
Griglie in ghisa sferoidale
Link Industries realizza griglie concave e piane in ghisa sferoidale, predisposte per raccogliere e far confluire le acque mediante utilizzo di sifone (incluse quelle di dimensioni esterne 700×700, previo utilizzo di adattatore).
[caption id="attachment_668708" align="aligncenter" width="702"] Griglia in ghisa sferoidale per il drenaggio[/caption]
Queste soluzioni sono dotate di un innovativo sistema di sicurezza con chiusura a scatto e sono conformi alla normativa EN124-1/2 : 2015.
Le griglie GSGEN si suddividono in
Gruppo 3 – Classe C250 a partire dalla dimensione 300x300 sino alla 700x700
Gruppo 4 – Classe D400 a partire dalla dimensione 500x500 sino alla 900×900
Le caditoie realizzate da Link sono caratterizzate da un sistema di vincolo al telaio con cardini di rotazione che consente l’apertura e, all’occorrenza, l’eventuale rimozione delle griglie. La presenza di barre elastiche di chiusura funge, invece, da sistema di sicurezza per la prevenzione di aperture accidentali, pur consentendo regolari accessi per pulizia e manutenzione degli impianti di raccolta.
Le griglie della classe C250 sono caratterizzate da feritoie di larghezza inferiore a 20 mm al fine di garantire la sicurezza del traffico ciclistico e presentano una superfice drenante sviluppata per favorire il normale deflusso delle acque, tutto nel rispetto del Decreto Del Ministero dei Lavori Pubblici e della normativa.
Le griglie GSGEN, ben posate a seguito di un’attenta progettazione, contribuiscono, con tutto il loro peso, ad un miglioramento della vivibilità dell’ambiente urbano per una gestione sostenibile della risorsa idrica urbana, sia in termini di utilizzo che di energia a essa associata.
Funzione Smartlock integrata e accorgimenti
I chiusini e le griglie Link sono dotati di un efficiente dispositivo chiamato “Smartlock” che, tramite barre elastiche di chiusura/allaccio, vincola coperchi e griglie ai relativi telai impedendo l’apertura accidentale e il sollevamento al passaggio di mezzi pesanti, rendendo inoltre difficile l’asportazione ed il furto.
E’ bene tenere presente che, prescindendo dall'accuratezza della posa in opera, i dispositivi di coronamento e di chiusura sono normalmente soggetti a vari gradi di usura nel tempo, in special modo se installati in zone di grande sollecitazione.
Pertanto è opportuno verificare, almeno annualmente, le condizioni generali della cornice di materiale attorno al bordo esterno del telaio, la superficie di appoggio del coperchio sul telaio, delle guarnizioni (ove presenti), la funzionalità dell’eventuale articolazione e dei sistemi di bloccaggio.
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[post_content] => ACCADUEO è l'evento di riferimento per il settore idrico che ruota attorno ai temi della sostenibilità applicata alla depurazione, al riuso delle acque reflue, ai fanghi, alla gestione di acquedotti e reti e molto altro.
Perché l'acqua è una risorsa da preservare
L'acqua è considerata una risorsa essenziale per diverse ragioni. Innanzitutto è fondamentale per la sopravvivenza di tutte le forme di vita; è indispensabile, poi, per l'agricoltura, fonte primaria di cibo per la popolazione mondiale, e per l'industria, dal momento che molte realtà la utilizzano nel loro processo produttivo.L'acqua viene utilizzata anche per la produzione di energia in diverse forme tramite le centrali idroelettriche o nei processi di raffreddamento delle centrali termoelettriche ed è essenziale per l'igiene personale e la salute pubblica.
L'accesso all'acqua potabile sicura è, quindi, cruciale per prevenire malattie e migliorare la qualità della vita ed è bene agire per conseguire l'obiettivo di una gestione sostenibile delle risorse idriche affinché l'acqua rimanga una risorsa disponibile per le generazioni future.
H2O significa:
Estrazione, canalizzazione e stoccaggio dell'acqua
Trattamento e riutilizzo dell'acqua e delle acque reflue
Prodotti e tecnologie per l’impiego dell’acqua nel settore civile o industriale
Irrigazione
Strumenti di analisi e misura
Automazione
Componentistica
Società di ingegneria e servizi
Link Industries ad ACCADUEO
Link Industries sarà presente, come per ogni edizione, con la propria selezione di prodotti in ghisa e acciaio zincato per il drenaggio desiderosa di condividere passione, obbiettivi e novità con gli esperti del settore.
Come scriveva il noto designer italiano Roberto Mango: «L’uomo che cammina con gli occhi fissi sulle stelle potrebbe perdersi le stelle che stanno ai suoi piedi» cantando la bellezza dei chiusini.
Vi aspettiamo dall'11 al 13 ottobre al PADIGLIONE 25 in “pole position” presso lo STAND A1.
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[post_excerpt] => Link Industries sarà presente ad ACCADUEO, l'evento di riferimento per il servizio idrico, in Italia e a livello internazionale, che tratterà i temi della transizione ecologica.
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[post_content] => A Riccione, il 21 e 22 novembre si terrà la Conferenza DISINFESTANDO.
L'evento, organizzato dall'Associazione di Categoria dei Disinfestatori professionali, consisterà in due giornate ricche di approfondimenti e discussioni dedicate alle ultime tecniche, tecnologie e soluzioni del settore del pest control.
Fra i protagonisti dell'incontro anche Link, che parteciperà con ECOSYSTEM al DESK n 5, per presentare le pratiche ecologiche e innovative in tema disinfestazione e rispetto dell'ambiente.
Programma Giovedì 21 novembre
I lavori si apriranno dalle ore 13.30.
13:30 - 14:30 Accreditamenti
14:30 - 14:40 Saluto del Presidente A.I.D.P.I.
14:40 – 15:30 Intervento della Dr.ssa Paola Angelini (Sanità E.R.) - Arbovirosi trasmesse dalle zanzare nel mondo e in Italia. Strategie integrate di gestione e interventi adulticidi, quando farli e come eseguirli secondo la migliore mitigazione del rischio possibile.
Intervento del Dr. Fabrizio Montarsi (IZSVE) - Zecche e pappataci vettori di patogeni. Quali novità e come possiamo evitare l’infezione.
15:30 – 15:50 NEWPHARM Innovazioni Biologiche ed Ecosostenibili nel Controllo delle Zanzare: Efficacia e Sicurezza con Mosquitorex® e Aquabac®.
16:05 – 17:00 Intervento del Dr. Rodolfo Veronesi (CAA Giorgio Nicoli) - Applicazione del Piano regionale per le arbovirosi in Emilia-Romagna: Monitoraggio e gestione delle specie invasive presso il porto di Ravenna e l’aeroporto di Bologna.
Intervento del Dr. Claudio De Liberato (IZS L e T “M. Aleandri”) - La sorveglianza entomologica in Lazio eToscana nel 2024: cosa c’è di nuovo?
17:00 – 17:20 PEST KOMPANY Newton Rodent System:una nuova soluzione tecnologica per la Gestione Integrata dei roditori infestanti.
17:20 – 18:00 Dibattito
Programma Venerdì 22 novembre
08:30 – 9:30 Accreditamenti
9:30 – 10:00 Intervento della Dr.ssa Raffaella Perrone (Ministero della Salute) - L’applicazione del Regolamento UE 528/2012: Normative e linee guida per la gestione e l’uso dei biocidi.
10:00 – 10:50 Intervento del Dr. Ugo Gianchecchi (Agronomo – consulente libero professionista) - Mitigazione del rischio da impiego di rodenticidi anticoagulanti, un approccio integrato all’impiego di uno strumento ancora di primaria importanza nel controllo dei roditori.
10:50 – 11:10 BLEULINE Spectre 2.0: la tecnologia al servizio della sostenibilità nel Pest Management
11:25 – 12:10 Intervento del Dr. Stefano Bonetto (Audit People) - L’impresa di Pest Management sostenibile, la nuova Norma UNI pensata per gli operatori professionali del PM, integrazione con la UNI PdR 145:2023.
Intervento della Dr.ssa Francesca Alforno - Le certificazioni volontarie, strumento di qualifica aziendale e strategia commerciale.
12:10 – 12:30 ENVU Controllo integrato dei roditori con Harmonix Pasta.
12:30 – 13:00 Intervento del Dr. Francesco Fiorente (Entomologo – consulente e libero professionista) - Sostenibilità aziendale: un approccio integrato per una gestione d’impresa responsabile e vantaggiosa.
14:30 – 14:50 Intervento del Geom. Marco Dinetti (Responsabile ecologia urbanaLIPU) - Inurbamento degli uccelli: gestione delle specie “problematiche/opportuniste”.
14:50 – 15:30 Intervento della Dr.ssa Chiara Leboffe (FISE-ASSOAMBIENTE) - I rifiuti in pillole: come gestire correttamente i rifiuti nelle aziende di servizi.
15:30 – 15:50 COPYR Gestione degli infestanti urbani: errori che rovinano il nostro lavoro.
15:50 – 16:40 Intervento della Dr.ssa Sara Scarano (Codebase), della Dr.ssa Valeria Paradiso (Anticimex) e di Marco Genicco
16:40 – 17:10 Dibattito
17:10 – 17:30 Sintesi e chiusura della manifestazione
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Un aspetto essenziale nella progettazione è la preparazione del piano di posa, che deve garantire una leggera pendenza per lo smaltimento delle acque e la realizzazione del sottofondo, differente a seconda della tipologia di pavimentazione scelta – che si tratti di superfici erbose, in ghiaia, porfido o autobloccanti.
Una volta verificata la planarità, si procede alla posa del manto con attenzione ai bordi e alle fughe, elementi determinanti per assicurare uniformità e durata nel tempo.
La continuità estetica assume un ruolo chiave, soprattutto negli spazi ridotti, dove l’armonia visiva evita contrasti eccessivi. Proprio per questa ragione, nei contesti più curati si preferisce sostituire i tradizionali dispositivi di chiusura dei pozzetti di ispezione con sigilli a riempimento. Questa soluzione consente di mantenere il continuum materico della pavimentazione, nascondendo efficacemente i punti di raccolta delle acque o le camere di ispezione, senza alterare l’omogeneità della superficie.
Link propone una gamma completa di sigilli in acciaio zincato, disponibili in diverse varianti. I sigilli leggeri sono realizzati con telaio a “L” in acciaio DX51D+Z pre-zincato, secondo la norma UNI EN 10346:2015, con altezze di 50 e 80 mm.
Per le applicazioni più impegnative, sono invece disponibili i sigilli pesanti, caratterizzati da telaio a “T” in acciaio S235JR, conformi alle UNI EN 10025-1:2005 e UNI EN 10025-2:2005, zincati a caldo secondo UNI EN ISO 1461:2009 e UNI EN ISO 14713-2:2010, con le stesse altezze disponibili e dotati anche di ganci di sollevamento.
I sigilli vengono consegnati senza riempimento e devono essere completati con la stessa tipologia di materiale impiegata per la pavimentazione circostante. La resistenza alla corrosione è garantita dalla zincatura per immersione a caldo, in conformità con la norma EN ISO 1461.
Il riempimento può essere effettuato con calcestruzzo avente caratteristiche conformi alla normativa EN 124:2015, con resistenza a compressione minima C35/45, oppure con materiali equivalenti in termini di prestazione e conformità alle norme europee di riferimento. La classe di carico, infatti, dipende sia dal materiale di riempimento sia dalla destinazione d’uso e dalle dimensioni del passaggio, come specificato nel prospetto A.1 della norma EN 124:2015.
Questi dispositivi di chiusura trovano applicazione ideale in contesti architettonici di pregio e in tutte quelle aree esterne dove si voglia mantenere un livello omogeneo di finitura, garantendo al tempo stesso funzionalità, sicurezza e continuità estetica.
[post_title] => Continuum materico della pavimentazione: i sigilli in acciaio zincato Link Industries
[post_excerpt] => Pavimentare uno spazio esterno è una scelta che valorizza l’immobile. Oggi il mercato offre una vasta gamma di materiali, finiture e tecniche di posa.
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[post_content] => Le zanzare, note per essere non solo fastidiose ma anche potenzialmente pericolose a causa della trasmissione di arbovirosi, trovano terreno fertile per la proliferazione nei ristagni d’acqua presenti nei pozzetti fognari.
Le arbovirosi, trasmesse tramite la puntura delle zanzare, possono colpire sia l’uomo sia gli animali e, in Italia, sono oggetto di sorveglianza da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Il ciclo di vita dell’insetto è breve, ma ogni femmina può deporre centinaia di uova in pochi giorni, con nuove generazioni pronte a riprodursi ogni dieci giorni circa.
I cambiamenti climatici hanno ulteriormente aggravato il fenomeno, rendendo urgente l’adozione di soluzioni efficaci e sostenibili.
Per contenere in modo efficace la proliferazione delle zanzare, il Comune di Genova ha scelto di intervenire in alcune vie del centro storico con l’installazione del sistema ECOSYSTEM, un sifone innovativo antintrusione che non fa uso di prodotti chimici, ma sfrutta un meccanismo in acciaio inox AISI 304 con valvola di ritegno basculante. Questo consente il deflusso dei liquidi e dei materiali di scarto, richiudendosi automaticamente per impedire l’accesso di insetti, ratti e blatte, evitando anche la fuoriuscita di cattivi odori e gas radon.
Le immagini raccolte prima e dopo l’installazione del sistema dimostrano l’efficacia del dispositivo nel contenere la presenza di zanzare e larve nei pozzetti.
Oltre a proteggere la rete fognaria e migliorare la qualità dell’aria, ECOSYSTEM rappresenta una scelta sostenibile e rispettosa dell’ambiente: è infatti autopulente, facile da installare e non richiede l’utilizzo di trattamenti disinfestanti che potrebbero danneggiare gli insetti impollinatori.
Grazie a ECOSYSTEM, Genova è ora dotata di una soluzione ecologica per la salute pubblica e la tutela dell’ambiente urbano.
[post_title] => ECOSYSTEM nel centro storico di Genova: una soluzione sostenibile contro le zanzare
[post_excerpt] => Nel centro storico di Genova, la lotta contro le zanzare ha adottato un approccio innovativo ed ecologico grazie alla posa dei sifoni ECOSYSTEM.
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Le prime valutazioni riguardano l’area imbrifera e la portata di piena, a seguito delle quali è necessario analizzare la morfologia del territorio, considerando sia la quantità d’acqua portata dalle precipitazioni metereologiche, che gli aspetti geologi, pedologi ed orografici che influenzano la distribuzione dell’acqua sulla superficie.
Nel caso in cui siano presenti superfici particolarmente ampie, oppure contesti critici, è fondamentale eseguire una racconta dati adeguata, che si estenda in un range spazio-temporale congruo. In tale situazione possono essere utili i dati messi a disposizione dal Servizio Idrologico Italiano.
Fra i dati che risultano maggiormente rilevanti nella determinazione del dimensionamento dei corpi ricettori vi è il tempo di corrivazione, ovvero il tempo necessario alla generica goccia di pioggia caduta nel punto idraulicamente più lontano a raggiungere il punto preso in esame.
Questo dato varia significativamente sia in base alle caratteristiche del territorio sia in base agli usi del suolo. In linea generale, se la durata della precipitazione risulta inferiore al tempo di corrivazione, l’acqua proveniente dalle zone più lontane avrà raggiunto i corpi di smaltimento quando il temporale sarà, presumibilmente, in fase decrescente.
Inoltre, siccome l’acqua meteorologica non fluisce totalmente sulla strada, ma viene in parte assorbita da suolo e vegetazione; vi è da considerare anche il coefficiente di deflusso: parametro che determina la trasformazione degli afflussi in deflussi.
Compiendo un'analisi puntuale di tali condizioni, è possibile ottenere una stima delle portate massime necessarie alle valutazioni sul dimensionamento delle opere idrauliche a servizio del corpo stradale.
Come è ovvio, i fattori studiati rendono tale calcolo in parte approssimativo. Questo grado di approssimazione andrà tenuto in considerazione quanto si andrà a valutare il posizionamento degli elementi recettivi e della loro relativa classe di portata.
Link Industries fornisce sul mercato specifici dispositivi di coronamento e di chiusura per il corpo stradale.
Conformi alla norma UNI EN 124:2015, sono realizzati in ghisa sferoidale GJS 500-7 e hanno rivestimento a base di vernice alchidica con screening per SVHC (sostanze altamente preoccupanti), in ottemperanza ai regolamenti REACH, effettuato semestralmente da SGS.
Fra questi vi sono:
Chiusini d’ispezione - Classe di portata B125, C250, D400
Chiusini centro strada - Classe di portata D400 con telaio quadrato, circolare e ottagonale
Chiusini a sezioni - Classe di portata D400, 2/4 coperchi triangolari con telaio quadrato e rettangolare
Griglie piane e concave - Classe di portata C250 e D400
Griglie per canali - Classe di portata C250, D400
Caditoie a bocca di lupo
Pluviali dritti e curvi con terminali a bicchiere
Chiusini manovra/servizi e accessori
Sebbene molto diffusi sulle nostre strade, i corpi idrici recettori sono poco valorizzati pur svolgendo un ruolo importante all'interno delle complesse trasformazioni progettuali.
[post_title] => Opere idrauliche: perché è importante la corretta pianificazione
[post_excerpt] => Le acque meteoriche rappresentano un duplice rischio per le strade. Per questo è fondamentale pianificare le opere idrauliche in modo corretto.
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L'asfalto si compone di una miscela di idrocarburi solidi e semifluidi, ed è utilizzato per realizzare gli strati superficiali della pavimentazione stradale. Il bitume, invece, rappresenta una miscela complessa, contenente diverse componenti petrolchimiche, che funge da legante nell’asfalto.
La parola asfalto viene comunemente usata per indicare la pavimentazione stradale, tuttavia lo si fa in modo improprio in quanto il termine corretto è conglomerato bituminoso artificiale, inteso quale miscela di:
aggregati, ovvero materiali rocciosi di diversa granulometria come filler, sabbia e pietrisco,
polimeri, cioè resine sintetiche che influenzano le caratteristiche fisiche e
legante.
Il materiale che ne deriva viene impastato e successivamente posato a caldo sulla superficiale della sovrastruttura stradale. Posto a contatto diretto con il traffico stradale e gli agenti atmosferici assicura che il livello stradale sia sicuro per gli utenti ed omogeneo.
Il conglomerato bituminoso artificiale viene impiegato principalmente nella copertura di strade di nuova costruzione, nel rifacimento di strade già esistenti e nei marciapiedi.
Per operazioni su superfici più ridotte, invece, viene preferito l’asfalto a freddo. Diversamente da quanto avviene per la posa dell'asfalto a caldo, quella dell’asfalto a freddo non richiede alcuna preparazione, ed è indicata per la copertura di buche formate in zone già asfaltate o per il rifacimento di piccole superfici, senza che vi sia necessità di ripristinare l'intera area.
Le caratteristiche del conglomerato bituminoso a freddo
L'asfalto a freddo è un conglomerato bituminoso che può essere lavorato a temperatura ambiente. È pensato specificatamente per lavori di manutenzione. Le sue caratteristiche ne permettono l'uso in molteplici condizioni climatiche: resiste a temperature molto fredde e molto calde e non richiede alcuna preparazione specifica.
Link Industries introduce sul mercato KALTASPHALT PLUS: un conglomerato bituminoso a freddo caratterizzato da alte prestazioni, strutturato con SBS risolutivo, reagente a compressione, e costituito con inerti vergini di prima categoria con 30% di inerti riciclati (fresato), miscelati con leganti modificati.
Possiede una granulometria 0/10 mm, ed è prodotto senza aggiunta di composti organici volatili.
Il suo impiego è indicato per il riempimento di buche e ormaie su manti stradali, senza necessità di mano d’attacco.
Può essere usato con temperature tra i -30°C e i +80°C; inoltre è resistente al gelo, al disgelo e al sale. Ha una stabilità Marshall pari a 4,0 Kpa e una trazione indiretta ITS 71 Kpa.
Vantaggi di KALTASPHALT PLUS
altamente lavorabile,
si attiva immediatamente per compressione,
si può utilizzare con temperature comprese tra i -30°C e i +80°C,
conserva le proprie caratteristiche per oltre 36 mesi,
non si attacca alle gomme,
è l'unico conglomerato a freddo strutturato, realizzato esclusivamente con legante, in forma solida, modificato con SBS (un elastomero termoplastico che conferisce un eccezionale comportamento elastico, permettendo di adattarsi alle deformazioni del piano stradale),
eco compatibile: totalmente riciclabile in caso di fresatura dei manti stradali, non contiene solventi basso bollenti.
[post_title] => Kaltasphalt Plus: il conglomerato bituminoso a freddo di Link Industries
[post_excerpt] => Link Industries presenta il suo conglomerato bituminoso a freddo Kaltasphalt Plus per la pavimentazione stradale.
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Una corretta installazione parte da una valutazione accurata dei materiali impiegati, del progetto e delle tempistiche da rispettare prima di ripristinare la normale circolazione, così da prevenire il rischio di incorrere in cedimenti prematuri del letto di posa, con conseguente separazione del telaio dal pozzetto.
In questa fase preliminare è importante accertarsi che:
la dimensione interna (luce) del pozzetto e del telaio del chiusino o della caditoia siano coincidenti;
non vengano montati telai tondi su pozzetti quadrati e viceversa;
il letto di posa abbia uno spessore tra 2 a 4 cm e sia realizzato con malta cementizia o altro materiale idoneo alle specifiche condizioni ambientali. Inoltre che il materiale garantisca a fine maturazione una resistenza ad una compressione (Rck) minima di 50 N/mm2;
venga montano per ciascun coperchio il suo rispettivo telaio;
siano valutati correttamente i tempi di maturazione delle malte cementizie resistenti alla compressione;
siano disposti materiali idonei di spessoramento per innalzare, laddove necessario, il livello dell’alloggiamento così da portare il telaio alla quota voluta;
sia chiaro il progetto e le dimensioni del vano di alloggiamento in modo da evitare il più possibile l’uso di spessori raggiungi quota.
Inoltre all'inizio dei lavori è consigliabile, quando consentito, incrementare la ruvidità della superficie del pozzetto su cui si posizionerà il telaio, così da migliorare la presa del letto di posa, ed eliminare possibili detriti tramite una pulizia accurata della superficie della base del telaio e quella di appoggio del pozzetto.
Il letto di posa affinché garantisca appoggio uniforme del telaio e riempimento dello spazio sottostante necessita di essere solido, non fessurato e distribuito omogeneamente.
È importante inoltre verificare che la parte superiore del telaio sia a livello della pavimentazione.
In merito al posizionamento del telaio bisogna rispettare diverse accortezze. Deve avvenire prontamente, subito dopo la stesura del materiale di posa, esercitando una pressione adeguata in modo da essere certi della presa.
Segue la fase di riempimento per strati del vano di alloggiamento, da eseguire fino al raggiungimento del piano stradale che verrà poi rifinito con il tappeto in asfalto. Questa fase richiede la massima attenzione: la mancata coesione tra i componenti comporterebbe il rischio di basculamento e conseguente rumorosità dei coperchi.
I chiusini in ghisa sono dotati di barre elastiche di serraggio del coperchio o della griglia sul telaio: questo permette un migliore e più sicuro ancoraggio tra coperchi e griglie con i relativi telai.
L’apertura e la chiusura degli articoli provvisti di tali sistemi di chiusura si effettua tramite l'uso di una leva da inserire nell’apposita fessura. L’operazione richiede accortezza nell'uso degli attrezzi, che è importante siano della dimensione corretta e vengano adoperati esercitando la giusta forza.
Un'installazione adeguata di chiusini e caditoie previene la rumorosità, l’usura prematura e i possibili cedimenti del letto di posa con conseguente separazione del chiusino dal pozzetto, evitando quindi situazioni di potenziale pericolo per gli utenti della strada.
[post_title] => Chiusini e caditoie in ghisa sferoidale: l'importanza di una corretta posa in opera
[post_excerpt] => I chiusini, le griglie e le caditoie devono sopportare le sollecitazioni. La corretta posa è fondamentale per assicurare stabilità al dispositivo.
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Se in passato il solaio e il sottotetto venivano utilizzati come deposito, creando un vano intermedio a salvaguardia degli ambienti abitativi sottostanti, oggi quegli spazi vengono sfruttati per nuove funzioni, adibiti a mansarde accoglienti e funzionali.
Per ottimizzare l'abitabilità di questi spazi è importante prevedere nella stratigrafia l'inserimento di barriere apposite che incrementino il comfort. Link Industries ha sviluppato soluzioni di questo tipo.
La stratigrafia del tetto e le soluzioni più idonee
La stratigrafia del tetto è strettamente legata alla struttura portante, può assumere diverse configurazioni ed essere realizzata in molteplici materiali come legno, laterocemento, calcestruzzo armato o acciaio.
Nel caso della copertura in legno, l’insieme delle travi portanti sorregge un assito continuo in tavole di legno su cui sono posati gli altri strati funzionali del tetto. Nel caso di coperture in laterocemento o in cemento armato la struttura può essere costituita da un piano continuo formato direttamente dal solaio inclinato che costituisce le falde del tetto.
Su questo strato vengono applicati prodotti che hanno la funzione di regolare la diffusione e il passaggio del vapore acqueo, evitando così la formazione di condensa negli strati della copertura e in particolare nel materiale isolante. Questi strati sono, poi, coperti da un isolante e successivamente da uno strato permeabile al vapore che evita accumuli d'acqua.
Nel caso del tetto rovescio, invece, l’elemento isolante è collocato in posizione ribaltata rispetto allo strato di tenuta al di sotto di esso, agendo anche da schermo o barriera al vapore e trovandosi a contatto con l’esterno.
I tetti ventilati presentano intercapedini di ventilazione che prendono aria all’altezza delle gronde e la espellono in corrispondenza del colmo, migliorando la coibentazione termica, l’asciugatura della condensa del sottotegola.
Le soluzioni di Link Industries
Barriere al vapore in tessuto
Link Industries propone barriere al vapore in tessuto NET-MVB/***, NET-WSL/*** e NET-MVL/** in polietilene EN 13984. Queste soluzioni vengono installate dietro il rivestimento interno, coperte dall'isolamento termico, per ostacolare il passaggio del vapore attraverso la struttura e ridurre l'infiltrazione di aria e le perdite di calore.
Lo strato isolante, applicato sulla barriera al vapore, permette di rispettare i requisiti minimi di efficienza energetica e confort abitativo, riducendo le spese per il riscaldamento e per il raffrescamento.
Membrana funzionale permeabile al vapore
Sopra allo strato isolante viene applicato un film permeabile al vapore che ferma e raccoglie l’acqua che può filtrare dal manto di copertura e la condensa che si può formare nello strato sotto-tegola. Quest'acqua viene, poi, convogliata verso il canale di gronda, dove viene smaltita dal sistema di raccolta delle acque meteoriche.
Link Industries propone la membrana funzionale permeabile al vapore e impermeabile NET-BBM/**** con protezione dello strato in polipropilene su entrambi i lati - EN 13859-1, EN 13859-2. La sua funzione è quella di consentire il passaggio del vapore proveniente dall'interno verso l'esterno e la sua applicazione avviene direttamente sull'isolamento termico, parallelamente alla gronda con una sovrapposizione minima di 15 cm.
Le coperture correttamente coibentate presentano uno strato isolante continuo che annulla i ponti termici, ossia quei punti in cui il materiale isolante è interrotto per la presenza di altri elementi, spesso strutturali.
L’applicazione del manto di copertura
Una volta definita e disposta la stratigrafia si passa all'applicazione del manto di copertura con materiali differenti in base la tipo di tetto: per i tetti a falde si possono utilizzare coppi, tegole o manti in lamiera; per i tetti piani possono essere usati ghiaia sfusa, pavimentazioni flottanti a quadrotti o in legno, pavimentazioni in ceramica o pietra naturale, ma anche tetti verdi.
La maggior parte delle tecniche di installazione prevedono l’applicazione di un sottofondo per creare un percorso di drenaggio verso la grondaia. Questo serve per evitare che il vapore acqueo, che migra verso l'esterno nella stagione invernale e trova l’opposizione del manto impermeabile sotto la copertura, possa condensare e inumidire l’isolante termico adiacente.
Il tessuto rivestito in polietilene di Link
Come bloccare il vapore prima dell’isolante termico? Con apposite barriere che prendono il nome di “freni a vapore”.
Link Industries propone NET-ACL/****, un tessuto rivestito in polietilene con protezione bianca non tessuta in polipropilene EN 13859-1 da appoggiare parallelamente alla grondaia con una sovrapposizione di almeno 15 cm.
Il sottofondo è fissato lungo le travi con controsoffitti sollevando le stecche di piastrellatura dal sottofondo per creare un efficace percorso di drenaggio verso la grondaia.
La copertura è completata con vari dispositivi scelti come le tegole fermaneve, le lastre in vetro per illuminare i sottotetti, i comignoli e le torrette per i fumi e la lattoneria.
A fine lavori il tetto si presenta come un “pacchetto” di copertura complesso, bilanciato a livello termo-igrometrico, che fornisce un efficace contributo nell’efficientare il consumo energetico e per la salubrità di tutta l’abitazione.
[post_title] => Il sistema tetto: strati funzionali e loro interscambio
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[post_content] => Per scegliere la tipologia di recinzione adatta è importante valutare, oltre allo scopo per cui viene edificata, sia maggior sicurezza, privacy o protezione dalla fauna selvatica, per esempio, anche le caratteristiche morfologiche dell’area da recintare, la linea di posa e le azioni meccaniche che dovranno essere sopportate.
E' importante, poi, soppesare con attenzione le distanze tra le singole proprietà per evitare contenziosi.
In base alla tipologia costruttiva e alla relativa possibilità di modificare il territorio è necessario o meno richiedere autorizzazione al Comune o eseguire una semplice comunicazione allo stesso. La casistica può variare da Comune a Comune; per tale ragione, prima di realizzare una recinzione, è consigliabile sempre contattare il Comune di riferimento per informazioni sulle disposizioni territoriali.
Il sistema di recinzione leggera proposto da Link Industries
La rete proposta da Link Industries è la NET-307G leggera e maneggevole, resistente allo strappo e caratterizzata da una lunga durata del colore. Questa rete richiede pochissima manutenzione, da buoni risultati anti effrazione anche nel tempo e si adatta facilmente alle diverse tipologie di terreno.
Il sistema di recinzione leggera di confinamento ideale per orti e giardini e per qualsiasi area residenziale o industriale al fine di impedirne l’accesso, ma non la visione. Può essere installato direttamente sul suolo o all'interno di muretti in cemento ed è caratterizzato da una elevata velocità di applicazione e un’ampia durabilità, ad un costo moderato.
Il sistema di recinzione leggera Link Industries è costituito dai seguenti elementi in acciaio zincato a caldo o plastificato:
rete recinzione elettrosaldata (maglia 50x75mm) con fili zincati e/o plastificati in PVC, in rotolo rigidi, lunghezza rotolo 25m, disponibile in varie altezze da 1 a 2,5 metri;
pali profilati a “T”, zincati a caldo o plastificati in PVC, in sezioni da 30x30x3,0 mm e 35x35x3,5 mm, dotati di uno schema fori standard nazionale e sviluppati in altezze da 1,25 a 3,00 m.
saette profilate a “L” in ferro zincate a caldo o plastificate, realizzate in sezioni da 25x25x3,0 mm, con altezze da 1,20 a 2,00 metri.
accessori ideati a completamento del sistema reti quali:
matassine di legatura e tensione in filo zincato e/o plastificato,
tenditori filo zincati e/o plastificati,
doppio filo spinato a 4 punte.
Le fasi di posa del sistema di recinzione
Prima di procedere alla posa del primo palo è bene prendere le misure e piantare un picchetto per ogni angolo del terreno da recintare, delineando il perimetro con uno spago che funge da linea guida a formare più linee rette possibili a seconda degli angoli che si vanno a formare.
Successivamente si posizionano i pali ad una congrua distanza che tenga conto della tipologia del terreno o del supporto nel quale verranno immersi. Nel caso di inserimento nel cemento la profondità da raggiungere è di circa 25 cm, mentre nella terra è di circa 50 cm, con distanziamento di 2 metri e posizionamento delle saette di rinforzo ogni 6 metri.
Infine si stende la rete, scelta in base all’altezza del palo, inizialmente legata al primo palo grazie all’ausilio dei tenditori e poi via via a quelli successivi.
E' importante usare accuratamente il filo di legatura, di diametro inferiore, per un ancoraggio sicuro della rete al palo, e il filo di tensione, di diametro superiore, per conferire la giusta tensione a tutta la struttura, posizionandolo ogni 50 cm partendo dalla base della rete fino alla cima.
E’ importante, poi, valutare un'apertura nel perimetro per un eventuale cancello e per una maggior privacy è possibile legare alla recinzione una rete ombreggiante e schermante.
[post_title] => Recintare una proprietà privata con soluzioni Link Industries
[post_excerpt] => Link Industries propone un sistema di recinzione leggera per orti, giardini e qualsiasi area residenziale o industriale, impedendo l’accesso, ma non la visione.
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Il sistema fognario è composto da canalizzazioni articolate in tronchi interconnessi in un percorso definito, che in genere si snoda a pelo libero.
Mentre il modello misto raccoglie nella stessa canalizzazione acque reflue di insediamenti civili o industriali e acque di origine pluviale, quello separato è caratterizzato da due tubazioni differenti: una dedicata alla raccolta degli scarichi civili e industriali che portano l’acqua al depuratore, l’altra che raccoglie le acque di drenaggio meteorico, inviate poi ai corsi d’acqua superficiali.
Il modello separato è costituito da:
fogna vera e propria, dove finiscono le acque delle utenze e dagli scoli stradali;
collettori, dove arrivano le acque provenienti dalla fogna;
parte finale della fognatura in cui finisce l’acqua del depuratore, se presente.
I corpi idrici recettori raccolgono le acque di scarico, ne assorbono l’impatto e le convogliano verso il sistema di fognatura. A questo punto l'acqua raccolta viene allontanata, smaltita e condotta verso l’impianto di depurazione o all’emissario.
I corpi idrici recettori
Tra i corpi idrici recettori che è possibile individuare nella sede stradale troviamo:
tombino,
pozzetto,
chiusino,
caditoia.
Il tombino
Il tombino è un canaletto sotterraneo con apertura a livello stradale, che ha il compito di raccogliere le acque piovane facendole defluire nella fogna. Si tratta di un cunicolo, generalmente realizzato in muratura o calcestruzzo, che permette alle acque di scorrere sotto al piano stradale.
Il pozzetto
Il pozzetto è un manufatto intercalato lungo le tubazioni delle fogne o lungo i cunicoli dei servizi urbani (gas, elettricità, ecc.) e ha il compito di contenere liquidi e consentire l’ispezione e la pulizia.
Il chiusino
Il chiusino è la copertura, realizzata in pietra o metallo, comunemente di forma circolare, quadrata o rettangolare, posta a chiusura del pozzetto o del tombino.
La caditoia
La caditoia è una particolare apertura collocata negli impluvi di strade, piazzali o parcheggi e marciapiedi delle strade urbane o in punti depressi delle cunette. Questo elemento consente l’immissione dell’acqua nella fognatura ed evita che le acque meteoriche o di lavaggio delle strade si accumulino eccessivamente.
Accessibilità e manutenzione
I pozzetti ed i chiusini devono essere accessibili per poter eseguire agilmente ispezioni e manutenzioni, ma a seconda delle caratteristiche del materiale, del tipo di posizionamento, della forma e del peso di alcuni chiusini, l'apertura rischia di diventare difficile.
Chiusini leggeri e piccole caditoie possono essere sollevati manualmente con leve, ganci o estrattori; mentre per chiusini di dimensioni e peso maggiore si usano i carrelli apri-chiusini . Per chiusini di materiale ferroso è possibile impiegare la tecnologia magnetica.
In ogni caso prima di sollevare un chiusino è bene pulire le fessure per evitare ulteriori attriti ed assicurarsi che coperchio e telaio combacino perfettamente una volta chiuso il manufatto.
I chiusini in ghisa Link Industries
Link Industries propone chiusini in ghisa provvisti di barre elastiche di serraggio del coperchio e/o della griglia sul telaio per garantire un migliore e più sicuro ancoraggio tra coperchi/griglie coi relativi telai.
L’apertura e la chiusura di elementi con sistemi elastici di chiusura deve essere effettuata tramite l’utilizzo di una leva (palanchino/piccone/piede di porco) inserendo l’attrezzo nell’apposita fessura.
L’operazione deve essere effettuata con cura, avendo l’accortezza di usare attrezzi dalle corrette dimensioni ed esercitando la forza sufficiente per effettuare lo sblocco e successivo reinserimento, scongiurando la rottura del sistema elastico di bloccaggio.
[post_title] => Tombini, pozzetti e chiusini: facciamo chiarezza
[post_excerpt] => Link Industries propone chiusini in ghisa provvisti di barre elastiche di serraggio del coperchio e/o della griglia sul telaio.
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Per ovviare a questo problema è possibile ricorrere a diverse soluzioni che hanno lo scopo di contenere, convogliare e smaltire le acque piovane attraverso cunette laterali o grondaie, pluviali, chiusini, caditorie e pozzetti. Questi ultimi sono fondamentali per il sistema di gestione delle acque piovane in quanto creano una vera e propria barriera che ostacola la diffusione dei fastidiosi miasmi provenienti dalle fognature.
Progettare un sistema di gestione delle acque
La corretta progettazione di un sistema di gestione delle acque deve prevedere un'agevole apertura per poter realizzare una corretta manutenzione in tutte le stagioni, anche nei periodi secchi. In questi periodi, infatti, le basse velocità delle acque possono causare l’accumulo dei solidi sul fondo dei condotti riducendone la portata e creando odori fastidiosi, corrosione e aggressione biochimica.
Vi sono, poi, situazioni in cui il materiale in precedenza sedimentato viene rimesso in sospensione durante un evento meteorico particolarmente intenso e se non riesce a raggiungere la rete fognaria, intasa il corpo ricettore. A tale proposito è fondamentale la presenza del sifone nel corpo ricettore del pozzetto, elemento che ha il compito di convogliare correttamente i liquidi e impedire la risalita dei cattivi odori dagli scarichi, intasamenti e ingorghi.
Nella maggior parte dei sifoni, però, spesso ristagnano liquidi e detriti che favoriscono lo sviluppo e la proliferazione di insetti indesiderati come zanzare tigre, scarafaggi, mosche dello scarico e alcuni piccoli animali causando veri e propri problemi igienici e richiedendo spesso l’utilizzo di prodotti chimici.
Questi prodotti, accumulandosi di volta in volta nelle falde acquifere e nei terreni circostanti, possono risultare tossici per l’ambiente.
ECOSYSTEM: la soluzione ecologica contro gli insetti
Per contrastare la formazione di larve di insetto senza l'utilizzo di prodotti chimici e dannosi per l'ambiente Link Industries propone ECOSYSTEM, il sistema di deflusso efficace e funzionale che permette di combattere alla fonte il sempre più grave problema della proliferazione della zanzara tigre e di altri insetti infestanti.
ECOSYSTEM è realizzato sulla base di un ingegnoso metodo di scarico che svolge un'efficace azione antintrusione mediante un meccanismo di apertura e chiusura a leva basculante in acciaio inox AISI 304. Questo meccanismo permette il deflusso dei diversi materiali di scarto, sia solidi che liquidi, nel condotto di scarico del chiusino e si richiude svolgendo la funzione di una valvola di ritegno.
Un sistema che permette di preservare l’habitat dalla deposizione delle larve, evitando le disinfestazioni degli insetti adulti che inevitabilmente eliminano anche altri insetti utili e impollinatori determinanti per l’ambiente.
[post_title] => ECOSYSTEM per un'efficace azione antintrusione contro gli insetti
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[post_content] => L'umidità può essere trasportata in modi differenti. Il più comune è quello in forma liquida per conto di agenti atmosferici o problemi strutturali. Un altra modalità di trasporto è operata dall'aria attraverso il passaggio del flusso caldo, diretto o ventilato, il cui tasso di umidità varia in base alla temperatura dell’aria.
Un’altra forma rilevante di circolazione dell’umidità è il vapore che trasporta umidità quando la pressione di saturazione si alza ed il vapore acqueo inizia a condensare.
Vi è, infine, il fenomeno di risalita capillare, dovuta alla capacità di un liquido di salire attraverso i minuscoli canali che distinguono i materiali e i leganti da costruzione; nello specifico questo tipo di veicolazione danneggia la muratura che generalmente appare segnata da aloni scuri.
I fenomeni di trasporto dell'umidità fanno sentire i loro effetti anche nell'industria di processo con il generarsi di azioni meccaniche e termiche. Le conseguenze possono essere più o meno gravi e possono manifestarsi anche sotto forma di CUI - Corrosion Under Insulation.
Che cos'è la CUI - Corrosion Under Insulation?
La CUI - Corrosion Under Insulation è una forma grave di corrosione localizzata che si verifica principalmente sotto il materiale isolante applicato su apparecchiature in acciaio, particolarmente diffuso nei settori chimico e petrolchimico, raffinazione, offshore e marittimo.
Se non viene individuato tempestivamente questo fenomeno può provocare gravi perdite o guasti alle apparecchiature, con seri problemi di sicurezza e ambientali.
Esistono, però, adeguate soluzioni che permettono di proteggere dall’umidità le superfici in acciaio isolate; si tratta di prodotti idrorepellenti, non igroscopici, chimicamente robusti e durevoli.
L'isolamento con un'elevata permeabilità al vapore acqueo, infatti, consente all'umidità delle strutture di fuoriuscire in due direzioni. Tra le soluzioni presenti sul mercato spicca certamente la lana Paroc sviluppata da Link Industries.
Lana Paroc per la protezione delle superfici in acciaio
La lana Paroc offre comprovata sicurezza contro umidità perché:
non assorbe l'umidità dall'aria circostante. Rimane asciutto anche in ambienti molto umidi;
non assorbe acqua liquida;
asciuga molto velocemente a temperatura ambiente normale;
mantiene le sue prestazioni e dimensioni termiche dopo l'esposizione all'umidità;
agisce come rottura capillare nelle soluzioni sotterranee;
non ostruisce l'umidità alle costruzioni - è un materiale a diffusione aperta (Mμ = 1) che consente il trasporto del vapore acqueo attraverso di esso evitandone il ristagno e la condensa;
permette un'asciugatura delle strutture in calcestruzzo notevolmente più rapida rispetto ai materiali isolanti impermeabili;
non raccoglie l'umidità nelle costruzioni e quindi rivela rapidamente possibili perdite di umidità;
previene i rischi di idratazione.
Inoltre, contiene un ridottissimo tenore di cloruro e fluoruro della lana, che contiene il rischio di corrosione sotto il materiale isolante, riducendo notevolmente le operazioni di manutenzione.
Per tutti questi motivi a Link piace dire che “la roccia batte l'acqua nelle soluzioni di isolamento industriale” generando vantaggi economici, con una maggiore durata della vita dell'edificio, ma anche ambientali, rendendo l’indoor più salubre.
Scarica la Guida Paroc
https://youtu.be/AQUtREhLkJM
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[post_excerpt] => L'industria di processo è generalmente caratterizzata dal generarsi di azioni meccaniche e termiche che danno facilmente origine a una forte umidità.
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[post_content] => Indice:
In edilizia spesso si sente parlare di reti in fibra di vetro, molto diffuse per la loro resistenza che dipende dal tipo di vetro utilizzato per realizzarle.
Gli elementi che di solito caratterizzano una rete sono:
la natura della fibra, data dalla qualità e quantità del vetro
la qualità del sizing impiegato per produrle
Produzione delle reti in fibra di vetro
Per produrre queste reti il vetro viene fuso ad alte temperature fino a diventare un impasto viscoso e facilmente malleabile composto di silice, caolino e calcare.
Successivamente, l'impasto viene stirato nel diametro desiderato attraverso una filiera in platino; dopodiché l’intera superficie delle fibre di vetro viene sopposta al sizing, un appretto costituito da materiali organici dispersi in acqua, polimeri o resine di varia natura, che rivestono totalmente la superficie delle fibre.
Questo trattamento avviene in modo differente a seconda dell'azienda e in funzione della diversa composizione della miscela utilizzata.
Il sizing definisce alcune caratteristiche della rete in fibra di vetro:
determina il colore della rete, in base al pigmento utilizzato
permette la lavorabilità della fibra
permette il mantenimento delle sue caratteristiche durante l’applicazione, per esempio la sua compatibilità con materiali di natura diversa come le resine
aiuta a mantenere la coesione dei filati che formano il tessuto, ottimizzandone la resistenza.
Terminato il sizing i fili vengono ulteriormente ricoperti da un altro rivestimento, detto coating, costituito da bitume o da resine di diversa natura grazie al quale viene migliorata la protezione del materiale e la resistenza all’invecchiamento.
Le reti che si realizzano a seguito di questo ultimo passaggio sono non strutturali e vengono prodotte con vetro di Tipo E che, a differenza de vetro normale, è soggetto all'aggressione degli alcali concentrati, quindi non presenta alcuna resistenza all'ambiente alcalino che si può trovare in presenza di materiali edili come cemento o calce.
Infatti, il vetro è un materiale che non arrugginisce, non è attaccabile da agenti biologici, non ha problemi di invecchiamento o deperimento, ma il vetro di Tipo E, utilizzato per realizzare le reti, deve essere protetto.
Nonostante questo suo limite resta la tipologia di vetro maggiormente adoperata in campo edile, soprattutto quando si tratta di interventi non strutturali:
come armatura non strutturale di cicli elastomerici, guaine liquide e rivestimenti murali
per rinforzi leggeri e localizzati a pavimento o per rinforzi leggeri di sostegno
per l'armatura non strutturale di cappotti termici e intonaci.
Le fibre di vetro trovano ampio utilizzo anche negli interventi di rinforzo e di consolidamento statico. Il vetro utilizzato in questo caso è quello di tipo AR. Le reti strutturali possono essere semirigide o flessibili e sono impiegate negli interventi di consolidamento murario, come ad esempio la realizzazione di un intonaco armato di nuova generazione.
Le proposte di Link Industries
Per interventi non strutturali, che riguardano la riduzione delle tensioni e delle sollecitazioni da deformazioni termiche e da leggeri movimenti di assestamento ed elementi anti-fessurazione o per uniformare fenomeni di ritiro in opere in murature, Link Industries propone diverse soluzioni.
Soluzioni per il corpo d'intonaco
Il copro d'intonaco rappresenta lo strato di rivestimento protettivo delle murature. Si tratta di un rivestimento compatto composto da più strati, ognuno con caratteristiche e funzioni diverse, che va a coprire la muratura.
Negli intonaci a spessore la rete in fibra di vetro ha la funzione di rinforzare gli intonaci premiscelati, le rasature a gesso e le malte cementizie con resine per prevenire la formazione di crepe e fessure causate da possibili assestamenti della struttura sottostante e da agenti esterni.
In questo caso Link Industries propone la rete in fibra di vetro NET-215A_33 (arancione 110gr.)
Negli intonaci a rasature sottili, invece, le reti in fibra di vetro aiutano a contrastare la formazione di piccole crepe e microfessurazioni ripartendo le sollecitazioni su tutta la superficie. Queste reti sono indicate per la ristrutturazione degli strati superficiali delle facciate e dei muri interni.
In questo caso Link Industries propone la rete in fibra di vetro NET-205/1_50 (75 gr).
Soluzioni per il cappotto termico
Nel cappotto termico la rete in fibra di vetro è indispensabile per rinforzare lo strato di rasante applicato sull’isolante prima della finitura. Infatti la rete conferisce al sistema la capacita di resistere ai movimenti del materiale isolante dovuti a escursioni termiche o a fenomeni di ritiro, prevenendo la formazione di crepe.
Per questo tipo di applicazione Link propone le reti:
NET-25CB1MS (165 gr);
NET-24CB1MS. (160 gr);
NET-235MS (145 gr) quale rete di rinforzo per sistemi di isolamento termico esterno (ETICS) realizzata in Vetro "C" con trattamento resistente agli alcali.
Applicazioni delle reti in fibra di vetro
Per una corretta applicazione delle reti sono indispensabili accessori, quali:
nastro coprigiunto per giunzione pannelli di cartongesso,
tasselli ad espansione indicati per il fissaggio a parete in calcestruzzo e laterizi dei sistemi di isolamento a cappotto,
paraspigoli ed angolari in PVC.
La resistenza e le prestazioni delle reti in fibra di vetro permettono di realizzare un'efficiente ristrutturazione della muratura garantendo comfort indoor, durata dell’investimento e aumento della reale vita delle strutture; tutto questo con un basso impatto ambientale.
[post_title] => Reti in fibra di vetro: una scelta performante
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[post_content] => Sempre più spesso ci troviamo a trascorrere gran parte del tempo all’interno di ambienti chiusi e con altrettanta frequenza percepiamo confort o disagio in base a quanto rumore sentiamo provenire dall’ambiente circostante; avvertiamo cioè l’onda sonora che interagisce con i confini dello spazio confinato in cui ci troviamo.Indice:
Tale onda crea un campo sonoro che può essere diretto (riguarda la distanza che intercorre fra sorgente e ricettore) e/o riverberante (assoggettato alla geometria e dalle caratteristiche di assorbimento del rumore delle superfici che delimitano l’ambiente).
Gli aspetti fisici che regolano la propagazione del campo sonoro all’interno degli ambienti chiusi sono estremamente complessi. Esistono però modelli di calcolo che permettono di ottenere previsioni sufficientemente attendibili al fine di valutare i diversi accorgimenti progettuali per garantire una diffusione sonora ottimale.Ogni ambiente chiuso ha un diverso comportamento acustico, al variare di forma, volume e caratteristiche fonoassorbenti delle superfici. Infatti, il fonoassorbimento è la capacità di un materiale di trasformare in un altro tipo di energia, l’energia acustica che lo attraversa.
Materiali e grado di fonoassorbimento
Quasi tutti i materiali hanno un certo grado di fonoassorbimento ma quelli utilizzati in acustica hanno delle caratteristiche particolarmente accentuate affinché i suoni vengano riflessi il meno possibile all’interno degli ambienti in cui vengono applicati.
Le proprietà fonoassorbenti dei materiali sono determinate attraverso il coefficiente di assorbimento acustico α (alfa), il quale è definito come rapporto tra l’energia sonora assorbita e l’energia sonora incidente.
Il valore di α rappresenta quindi la frazione di energia sonora assorbita da un determinato materiale e può variare fra 0 (riflessione totale) a 1, caso in cui tutta l’energia incidente è assorbita (assorbimento totale).
Per esempio, se il valore di α è pari a 0,7 significa che il 70% dell’energia incidente sulla superficie del materiale è assorbita.
Il coefficiente di assorbimento acustico viene normalmente misurato con il metodo della stanza di riverbero (una grande stanza progettata per creare un campo sonoro riverberante, ad incidenza diffusa e casuale, che approssima in maniera soddisfacente i casi reali).
Progettare al meglio la riverberazione interna
Per progettare al meglio la riverberazione interna di un ambiente si calcola il tempo necessario perché il livello di pressione sonora all’interno di una stanza, diminuisca di 60 dB: in sintesi è il tempo che impiega il livello di pressione sonora per abbattersi di 60 dB, dal momento in cui tutte le sorgenti sonore sono spente (detto anche T60 o semplicemente RT).
La determinazione di RT è fondamentale per poter giudicare le caratteristiche acustiche e decidere se intervenire sulle strutture.
Determinato che materiali, strutture ed oggetti assorbono (vedi parametri RT) energia sonora quando incontrano le onde sonore (fonoassorbenza) è necessario considerare anche come vi siano prodotti ed applicazioni fonoisolanti con capacità di ridurre i livelli di pressione sonora rispetto a una sorgente sonora e un recettore specifico (isolamento acustico)
L'isolamento acustico (o insonorizzazione)
L'isolamento acustico (o insonorizzazione) è quel ramo dell'acustica che si occupa di limitare la diffusione del suono, sia in entrata per motivi protettivi (smorzare il rumore proveniente dall'esterno), sia in uscita per motivi cautelativi (attenuare il rumore per non infastidire il prossimo).
Si tratta, per esempio, di realizzare le correzioni acustiche dei divisori di unità immobiliari confinanti o la costruzione di pareti, controparti, controsoffitti e pavimenti insonorizzati, o quelle che vanno ad interessare direttamente la facciata di un edificio, per limitare la rumorosità esterna proveniente da una strada.
La misura di base dell'isolamento acustico di una partizione è denominata riduzione del suono o potere fonoisolante.
La curva di riduzione del suono R, esprime in decibel (dB) la capacità fonoimpedente di una partizione che separa due diversi ambienti, frequenza per frequenza. Per confrontare le proprietà di isolamento acustico, è necessario considerare l'area della parete divisoria/parete, nonché il volume e le proprietà di assorbimento acustico della stanza ricevente.
La guida acustica PAROC per la corretta progettazione
I prodotti in lana di roccia Paroc offrono una considerevole efficacia nella riduzione del rumore grazie alla loro struttura in fibra porosa e alla densità ottimale: ideali nella correzione del rumore, consentono buone proprietà di assorbimento acustico, sia per prodotti HVAC, Industry e Marine, utilizzati in un'ampia gamma di apparecchiature di ventilazione e silenziatori.PAROC ha creato una Guida acustica per valutare i prodotti e le relative performance, indicata per i tecnici e caratterizzata da una struttura agevole per chiunque abbia la necessità di una revisione e ricerca documentale.
La Guida è stata sviluppata in modo da visualizzare lo schema necessario per ciascun prodotto con un semplice clic sulla linea di prodotti e indirizzare direttamente alla pagina con il relativo grafico.
Per tornare all'elenco dei prodotti è sufficiente fare clic sul pulsante "Torna all'elenco dei prodotti"; così come per continuare a lavorare con la Guida acustica, è possibile fare clic su "Torna ai contenuti" e verrà riportato alla prima pagina.
Il pulsante "Torna ai contenuti" si trova su ciascuna delle pagine in modo che in qualsiasi momento sia possibile tornare all'elenco dei contenuti e riprendere la ricerca dei grafici e dei diagrammi necessari.
La Guida acustica include anche diagrammi di riduzione del suono dei prodotti marini e perdita di inserzione per condotti e tubi. Per maggiori informazioni l’ufficio tecnico Link è a vostra disposizione.
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[post_content] => Link Industries propone tra le soluzioni dispositivi di coronamento e chiusura stradale la cui funzione è quella di chiudere pozzetti di servizio, acquedotti e fognature, linee elettriche e telefoniche. Non mancano tra le proposte griglie e caditoie che adottano un reticolato e permettono la raccolta puntuale o lineare delle acque piovane.Chiusini, griglie e caditoie sono regolamentati dalla norma UNI EN 124:2015, adottata in tutti i paesi dell’Unione e a tutt’oggi non armonizzata per i "Dispositivi di coronamento e di chiusura dei pozzetti stradali".
Norma UNI EN 124:2015 per dispositivi di coronamento e chiusura
E' possibile classificare dispositivi di coronamento e chiusura in base ai carichi di portata in 6 classi individuate dalla norma UNI EN 124-1 del 2015, che determina l’impiego e il luogo d’installazione di queste soluzioni:
Gruppo 1 (almeno classe A 15) - Zone ad esclusivo utilizzo di pedoni e ciclisti.
Gruppo 2 (almeno classe B 125) - Zone pedonali ed assimilabili come marciapiedi , aree di sosta e parcheggi multipiano per automobili.
Gruppo 3 (almeno classe C 250) - Per dispositivi di coronamento installati nella zona dei canali di scolo lungo i bordi dei marciapiedi delle strade, le cui misure partendo dal bordo, si estendono per massimo 0,5 m. nella carreggiata e per 0,2 m. al massimo nella zona pedonale.
Gruppo 4 (almeno classe D 400) - Carreggiate di strade (comprese le vie pedonali), banchine transitabili e aree di sosta per tutti i tipi di veicoli stradali.
Gruppo 5 (almeno classe E 600) - Aree soggette a carichi per asse elevati, come per esempio pavimentazioni di aeroporti e porti.
Gruppo 6 (almeno classe F 900) - Per superfici soggette a carichi per asse particolarmente elevati, per esempio pavimentazioni di aeroporti.
Anche se il prodotto risulta essere conforme alla normativa è necessario operare un'installazione corretta e utilizzare elementi dotati dei necessari valori di prestazione. I dispositivi di coronamento e chiusura, inoltre, devono soddisfare, determinati parametri relativi ai materiali di cui sono composti, combinati e a quelli di riempimento.
Caratteristiche dei materiali utilizzati
I materiali utilizzati devono resistere in maniera ottimale alla corrosione elettrochimica o galvanica per scongiurare una riduzione della funzionalità e risultare idonei all’utilizzo in condizioni di bagnato, asciutto e di ambiente chimico leggermente aggressivo, come le fognature domestiche.
Occorre, quindi, valutare con accuratezza in fase di progettazione eventuali requisiti aggiuntivi anticorrosione per possibili condizioni più severe.
Requisiti di progettazione per dispositivi di coronamento e chiusura
la progettazione delle aperture di areazione dei coperchi la cui superfice minima deve essere conforme a determinati parametri;
la dimensione di passaggio dei dispositivi per il passaggio degli addetti;
la profondità di incastro;
la compatibilità delle sedi;
il sistema di fissaggio del coperchio/grigia con il telaio (ove applicabile);
il gioco tra i vari elementi dei dispositivi e attorno alle cerniere;
le dimensioni delle fessure delle griglie;
e molti altri ancora.
Una volta progettato e realizzato, il manufatto viene sottoposto a una serie di test di prestazione che attestino la mancanza di difetti che potrebbero compromettere l'idoneità all’utilizzo. Alcune di queste prove riguardano la capacità comprovante del carico, la freccia residua, il test di sollevamento, la resistenza allo scivolamento e la sicurezza a prova di bambino.
Raccomandazioni per l'installazione: dimensioni e competenza dell'installatore
La norma UNI EN 124-1 del 2015 riporta, tra le cose, una serie di raccomandazioni per l’installazione, sensibilizzando la scelta di un’ubicazione sicura ed una previsione progettuale ragionata in base alla frequenza ed alla tipologia di passaggio.
Raccomanda, inoltre, di verificare che il dispositivo sia di dimensioni corrette rispetto alla camera o pozzetto di raccolta, che sia posato con un determinato orientamento, che la marcatura sia appropriata e che coperchio/griglia con relativi telai, formino un set coordinato.
Rimane inteso che l’installazione debba essere effettuata da operatori competenti e mediante utilizzo degli utensili corretti. Infine, una volta completata l’installazione, è importante pulire accuratamente il dispositivo e la zona circostante, oltre a controllare la funzionalità di ciascuna parte.
È bene tenere presente che, prescindendo dall'accuratezza della posa in opera, i dispositivi di coronamento e di chiusura sono normalmente soggetti a vari gradi di usura nel tempo, in special modo se installati in zone di grande sollecitazione. Pertanto è opportuno verificare, almeno annualmente, le condizioni generali della cornice di materiale attorno al bordo esterno del telaio, la superficie di appoggio del coperchio sul telaio, le guarnizioni, la funzionalità dell’eventuale articolazione e dei sistemi di bloccaggio.
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[post_content] => Ogni anno gli incendi negli edifici provocano un’immensa sofferenza umana e ingenti danni materiali, causati da errore umano, negligenza e disattenzione, principalmente in edifici residenziali.Indice:
Un incendio per essere innescato ha bisogno di tre elementi:
una sorgente,
ossigeno,
materiale combustibile.
Pertanto, il fuoco continuerà a bruciare fino a che non verrà estinto o fino a quando combustibili o ossigeno non saranno esauriti.
Garantire la sicurezza antincendio
Un approccio equilibrato alla sicurezza si basa essenzialmente sull’impiego integrato di tre elementi fondamentali:
il rilevamento – quali sistemi di allarme, come rilevatori di fumo e calore, che notificano agli occupanti che vi è un pericolo di sicurezza;
la soppressione (tramite sistemi attivi) – quali dispositivi che si attivano automaticamente alla percezione di fuoco o fumo come gli spruzzatori o gli estintori automatici;
la compartimentazione (tramite sistemi passivi) – montati per sopprimere e limitare la diffusione del fuoco ed aiutare a mantenere l'integrità strutturale dell'edificio durante un incendio.
L’approccio equilibrato alla sicurezza prevede, pertanto, l’utilizzo dei 3 elementi soprariportati già in fase di progettazione dell’edificio affinché i sistemi di acustica, termica e di mitigazione dell'umidità funzionino integralmente ed in maniera efficiente per tutta la vita di un edificio, tenendo conto delle interfacce fisiche tra la facciata e la struttura dell’edificio, nonché quella funzionale tra involucro ed impianti.
Come trattare il vuoto tra piano del pavimento e parete esterna?
E’ determinate considerare che il vuoto creato tra il piano del pavimento e la parete esterna, se non protetto, costituisce una sorta di “camino” che porterebbe il fuoco e il fumo al piano superiore.
La correzione che verrebbe immediata sarebbe quella di riempire il vuoto con materiale antincendio. Tuttavia, se tale spazio fosse semplicemente pieno di lana minerale, una porzione dell'area dello spandrel risulterebbe lasciata non protetta e la parete collasserebbe causando la caduta della lana minerale nel vuoto: una volta persa farebbe propagare velocemente il fuoco attraverso l'apertura consentendogli di aggredire i combustibili a pavimento.
Le soluzioni a prova di fuoco di Link Industries
I pannelli Firespan 40&90 EU offrono una soluzione a questo problema in quanto sono stati testati secondo lo standard nord americano ASTM E2307: uno standard di prova al fuoco per la valutazione delle prestazioni dei sistemi di barriera antincendio perimetrali che misura la capacità dei sistemi di barriera antincendio perimetrale di prevenire la propagazione del fuoco quando la parete esterna si flette o si deforma durante l'esposizione al fuoco.
ASTM E2307 determina, inoltre, il periodo di tempo in cui il sistema di protezione antincendio perimetrale riesce a limitare la penetrazione della fiamma attraverso l’intercapedine (vuoto interno tra il pavimento e il muro esterno.)
Firespan 40&90 EU sono pannelli incombustibili, resistenti all'umidità, che garantiscono un effetto anticorrosione e antimuffa, inoltre non si deteriorano nel tempo mantenendo le prestazioni costanti di isolamento termico, protezione antincendio, migliore comfort acustico e barriera al vapore. I pannelli sono conformi agli standard americani ASTM C 612 e UL specifici per i pannelli in fibra minerale.
Le soluzioni Firespan 40&90 EU possiedono le certificazioni necessarie all’ottenimento da parte degli edifici del LEED e vengono scrupolosamente esaminate in ogni fase del ciclo di vita al fine di calcolarne l'impatto ambientale.
Tutte le informazioni relative vengono raccolte e pubblicate su documenti tecnici e certificati denominati EPD (Environmental Product Declaration) in accordo con la norma EN 15804.
[post_title] => Perché scegliere THERMAFIBER FIRESPAN 40&90 EU?
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[post_content] => Le aree urbane e periurbane sono caratterizzate da superfici per lo più impermeabilizzate a causa dell’estesa cementificazione, sulle quali l'acqua scorre superficialmente in un moto spesso condizionato da depressioni, tubazioni e canali.Pur essendo in genere dotate di infrastrutture dedicate alla raccolta, al confinamento e al trattamento di acque meteoriche e di dilavamento, tali aree costituiscono ambienti molto complessi dovuti allo sviluppo urbanistico ed al forte incremento del traffico veicolare.
L’aumentato della contaminazione delle acque di dilavamento ed il relativo peggioramento delle caratteristiche qualitative dei corpi idrici ricettori sono oggi diventati uno dei punti cardine delle politiche di salvaguardia dell’ambiente e, più in generale, della qualità della vita nei territori urbanizzati.
Le acque piovane urbane vengono solitamente dirottate verso i sistemi di coronamento stradale e, dalle coperture degli edifici, verso i canali di gronda ed i pluviali fino a giungere nel corpo idrico ricettore.
Come agevolare il deflusso stradale?
Per agevolare il deflusso stradale, vengono progettate canaline di scolo, composte per lo più da due elementi:
una struttura prefabbricata ideata per far scivolare l'acqua,
una griglia metallica che permette il transito pedonale o carrabile e fa da filtro per impedire ai detriti di finire nella canaletta otturando lo scorrimento dell’acqua.
Il posizionamento delle canaline deve essere calibrato in base alle caratteristiche ed inclinazione della strada, prestando attenzione al ruscellamento dell’acqua in superficie in modo da spezzarlo, evitando però di formare un angolo retto tra canalina e flusso al fine di escludere salti ed il run off dell’acqua.
Griglie zincate Link Industries per il deflusso delle acque piovane
Link, è in grado di sviluppare un’ampia gamma di griglie zincate con personalizzazioni (per prodotti elettrosaldati, stampati e pressati) e realizzate secondo le specifiche ricevute: in differenti tipologie di maglia, altezza e spessore delle barre, lunghezza e larghezza del telaio.
Link detiene una costante disponibilità a magazzino di una serie di griglie in acciaio:
pressate (con o senza telaio),
zincate a caldo conformi alla norma UNI EN ISO 1461,
a maglia standard (33x33 mm),
anti-tacco (33x11 mm) secondo una selezione studiata dai nostri tecnici.
Le griglie zincate sono particolarmente idonee all’impiego in aree urbane garantendo il raccoglimento di acqua drenata dalla superficie di edifici, strutture o dal suolo.
Una volta definita la tipologia ideale e la portata in base alla destinazione d’uso, è necessario prestare attenzione alla profondità di inserimento delle grate rispettando il rapporto tra il livello della pavimentazione, la quota della griglia, il livello della copertura di superfice e la parete della canaletta.
E’ altresì importante tenere in giusta considerazione la protezione dei bordi del grigliato e della superficie di contatto ed il giusto fissaggio della griglia al manufatto per soddisfare le condizioni meccaniche richieste.
Griglie per canalette
La gamma include:
LGZ-5020/5025 (maglia 33x33mm in altezze 20mm e 25mm)
LGZ-5120/5125 (maglia 33x11mm in altezze 20mm e 25mm)
Le canalette vengono impiegate nell’ edilizia urbana per il deflusso delle acque stradali, pedonali e dei giardini. Inoltre possono essere impiegate in ambito industriale per garantire il lavaggio e la pulizia delle pavimentazioni.
Griglie con telaio
La gamma include:
LGZ-H100 / 140 maglia 33x33mm in altezza 25mm
LGZ-H400 / 417 maglia 33x11mm in altezza 25mm
Griglie elettroforgiate con telaio (con barre di collegamento in quadro ritorto, saldate ai piatti portanti, in alternativa alla versione in piatti pressati tradizionalmente forniti) LGZ-H1***EF - in acciaio S235JR zincato a caldo con piatto portante e bordo 25x2 mm, con barre ritorte 5x5 mm e telaio a ‘L’ 20/10.
Griglia quadrata avente un’aletta per lato (4 alette per telaio)
Griglia rettangolare con due alette per lato lungo 1 m (4 alette per telaio) e 6 alette solo su griglie da 300x1000 mm (2 alette su lati lunghi e 1 aletta su lati corti).
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[post_content] => L’area urbana è identificabile con una serie di edificazioni la cui struttura ha vissuto una grande trasformazione nella storia dell’uomo tale da sviluppare un modello che, in maniera pianificata o spontanea, crea un'unica area caratterizzata da interazioni sociali, territoriali ed economiche.Dalle planimetrie delle nostre città, emerge la storia vissuta dal territorio e la volontà di progettare tali aree organicamente. Al fine di perseguire, attraverso la valorizzazione dell'ambiente, il miglioramento della qualità della vita e dell’aria, sono sempre più frequenti realizzazioni di verde urbano strutturato sotto diverse forme:
verde circoscrzionale come parchi e giardini urbani,
verde storico quali aree tutelate dal “Codice dei beni culturali e del paesaggio”,
verde creato per fini estetici e/o funzionali come aree di sosta, aiuole spartitraffico e rotonde,
aree speciali come giardini scolastici, orti botanici e vivai.
Soluzioni Link Industries per le aree verdi urbane
Per tali ambienti Link propone ai progettisti i proprielementi di coronamento in ghisa sferoidale GJS 500-7 con rivestimento a base di vernice alchidica con screening per escludere le SVHC (sostanze altamente preoccupanti) effettuato semestralmente da SGS.
Griglie per alberi in ghisa sferoidale
Le griglie per alberi in ghisa sferoidale possono essere circolari o quadrate e prevedono l'installazione A15 / Group 1
Chiusini a riempimento
I chiusini a riempimento con telaio sono realizzati in ghisa sferoidale GJS 500-7 e in linea con la normativa UNI EN124-1/2, gruppo 3, classe C250 (kN 250 = t. 25,49).Prevedono installazione C250/Gruppo 3, EN124-1/2 o classi/gruppi inferiori
Griglie concave e piane “smartlock”
Le griglie concave e piane “smartlock” con telaio, in ghisa sferoidale GJS 500-7 norme UNI EN124-1/2, Gruppo 3, classe C250 (kN 250 = t. 25,49), sono predisposte, ad esclusione delle sole 700x700, per l'utilizzo di sifone.
Tali articoli dispongono di un sistema di vincolo al telaio con cardini di rotazione, consentendo l’apertura e, all’occorrenza, l’eventuale rimozione delle griglie. Sono provviste inoltre di un sistema elastico di chiusura di sicurezza a scatto, che previene aperture accidentali pur consentendo regolari accessi per pulizia e manutenzione degli impianti di raccolta.
Le caditoie Link Idustries nella classe C250, nel rispetto del Decreto Del Ministero dei Lavori Pubblici, hanno feritoie dalla larghezza inferiore a 20 mm per la sicurezza del traffico ciclistico e di carrozzine per disabili. La superfice drenante è stata sviluppata per essere ampiamente entro i requisiti di normativa, favorendo il normale deflusso delle acque.
Attenzione all'usura!
I dispositivi di coronamento e di chiusura, prescindendo dall'accuratezza della posa, sono normalmente soggetti a vari gradi di usura nel tempo, soprattutto se installati in zone di grande sollecitazione. Pertanto è opportuno verificare periodicamente le condizioni generali della cornice del telaio, la superficie di appoggio del coperchio o griglia sul telaio e le guarnizioni ove presenti, nonché la funzionalità dell’eventuale articolazione e dei sistemi di bloccaggio. Di rilevante importanza è l’ordinaria manutenzione di rimozione di foglie e detriti per contenere il dilavamento stradale.
Come si legge nel quarto rapporto APAT sulla Qualità dell’ambiente urbano i parchi, i giardini e le alberature stradali sono molto più che semplici elementi di arredo urbano, sono una risorsa ecologica ancora poco conosciuta e valorizzata che merita un pieno sviluppo
[post_title] => Le aree verdi urbane e gli elementi di coronamento in ghisa
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[post_content] => Paroc è costantemente impegnata nello sviluppo di soluzioni all'avanguardia per edifici sostenibili. Per questo ha messo a punto Paroc Natura, testimonianza del continuo lavoro svolto dall’azienda per conseguire gli obiettivi di sostenibilità per il prossimo futuro, in linea con gli obiettivi di sostenibilità 2030 di Owens Corning, che puntano, tra le altre cose, alla riduzione delle emissioni di CO2 del 50% e all'azzeramento dei rifiuti in uscita dagli impianti.Beatrice Hallén, responsabile della sostenibilità per Paroc Owens Corning Insulation Europe, ha affermato con orgoglio: «Utilizzando una tecnologia di fusione a basse emissioni di carbonio, elettricità verde, materiale di scarto riciclato e nuove tecnologie, riduciamo al minimo la quantità di CO2 emessa nella produzione e quindi, compensando la CO2 rimanente, possiamo offrire un prodotto totalmente neutro».
Un impegno che dimostra la consapevolezza del ruolo dell’isolamento nella risoluzione del problema del cambiamento climatico. Circa il 40% delle emissioni di gas serra generate dall'uomo, infatti, proviene dagli edifici e questo contribuisce al surriscaldamento climatico.
Pannelli isolanti Link Industries per la riduzione delle emissioni
Link, come Paroc, crede fortemente che ogni singolo pannello in lana di roccia prodotto possa ridurre le emissioni di CO2 di un edificio per tutta la sua durata. Se si considera un arco di tempo di 50 anni per la vita di un edificio si può concludere che ogni tonnellata di CO2 generata nella produzione di lana di roccia porti al risparmio di circa 200 tonnellate di CO2 grazie all’isolamento termico che l’applicazione di lana di roccia garantisce all’edificio.
Per questo motivo Paroc offre prodotti:
resistenti al fuoco,
isolanti, e quindi ad alta riduzione di CO2,
concepiti per il riciclaggio e per il riutilizzo, prevedendo entro il 2030 l'azzeramento di rifiuti in uscita dagli stabilimenti produttivi.
Dal 2015 Paroc è certificata con lo standard BES 6001 Approvvigionamento responsabile per prodotti da costruzione dal Building Research Establishment Limited (BRE), perché sostenibilità significa soddisfare le esigenze del presente, lasciando il mondo un posto migliore per il futuro.
[post_title] => Meno emissioni inquinanti con l'isolante PAROC Natura
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[post_content] => La prevenzione degli incendi rappresenta sempre più una esigenza nel campo della progettazione edile. Quando un elemento in acciaio, cemento armato o legno non viene protetto e viene esposto a temperature elevate, perde le sue caratteristiche strutturali. Per evitare o ritardare il collasso dell’elemento occorre predisporre un sistema di protezione passiva al fuoco degli elementi che permetta ad essi si mantenere la loro capacità portante per un periodo di tempo, necessario ad estinguere l’incendio e ad evacuare l’area.
La sicurezza antincendio: perché è fondamentale
L’incendio è quel processo di reazione chimica nel quale due elementi, il combustibile (ovvero il materiale che può bruciare) e il comburente (l’ossigeno presente nell’aria), in presenza di una fonte di innesco (solitamente una fiamma o una scintilla) danno vita ad una combustione con la contemporanea emissione di calore e gas.
Con la sicurezza antincendio si vuole quindi limitare innanzitutto la probabilità di propagazione di un incendio originato all’interno dell’edificio, che se non controllato può velocemente espandersi, nonché la propagazione di un incendio causato da un fuoco con origine esterna.
Nell’ambito della normativa europea sui prodotti per edilizia viene fatta una distinzione tra due concetti: reazione al fuoco e resistenza al fuoco. Entrambi costituiscono parte della sicurezza passiva dell’edificio.
La reazione al fuoco
La reazione al fuoco di un prodotto determina il suo comportamento quando si scatena e si sviluppa un incendio locale, fino alla propagazione dell’incendio stesso. Un protettivo con una buona reazione al fuoco permetterà di rallentare la diffusione dell’incendio e faciliterà così le operazioni di evacuazione.
La reazione al fuoco di un prodotto viene definita in base a 3 criteri:
infiammabilità (classe principale indicata con la codifica A1 -F),
sviluppo di fumo (classe s, s1-s3),
gocce ardenti (classe d, d0-d2).
La resistenza al fuoco
La resistenza al fuoco di un elemento costruttivo fornisce invece una risposta al comportamento da tenere in caso di incendio.
Un buon protettivo resistente al fuoco deve limitare le fiamme e garantire condizioni di sicurezza sufficienti per l’estinzione e la tenuta sotto controllo dell’incendio. Tale parametro viene espresso attraverso un codice alfabetico e da un numero che determina la funzione dell’elemento e la durata della resistenza al fuoco. La classificazione europea valuta 3 aspetti:
Portanza (criterio R) per costruzioni portanti
Antifiamma (criterio E) per strutture separanti / compartimentazione
Potere isolante (criterio I) per strutture separanti / compartimentazione
Nella progettazione di un edificio è quindi importante scegliere un protettivo che rispetti sia al concetto di reazione al fuoco che a quello di resistenza al fuoco in modo tale da evitare possibilità di incendio e/o limitarne i dani nel caso in cui non fosse possibile evitarlo.
La lana di roccia Paroc per la protezione dal fuoco
La lana di roccia Paroc di Link Industries risponde a tali parametri. Ha infatti sia ottima reazione al fuoco, essendo totalmente incombustibile e classificata in categoria A1 mantenendo la propria protezione antincendio sino a 1000°C, ma anche ottima resistenza al fuoco essendo che a seconda del prodotto viene classificata con resistenze a partire da REI30 sino a REI240.
E’ comunque sempre bene ricordare che nonostante le prestazioni e le caratteristiche dei materiali incombustibili, siamo noi i primi responsabili per la prevenzione degli incendi della nostra incolumità.
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[post_content] => Gli immobili e le proprietà vengono solitamente recintati per proteggerle dagli intrusi, conferire una maggiore privacy o delimitare in modo chiaro i confini. A seconda della motivazione per cui vengono installate le recinzioni si sceglie la tipologia di opera.L'installazione di recinzioni leggere è destinata al confinamento di orti e giardini e qualsiasi area residenziale o industriale impedendo l’accesso, ma non la visione, mentre le opere in muratura o le siepi vengono impiegate per offrire protezione contro gli intrusi o per garantire una maggiore riservatezza.
Il sistema scelto deve valutare le caratteristiche morfologiche dell’area da recintare, la linea di posa e le azioni meccaniche che la stessa dovrà sopportare, nonché l’impatto sul paesaggio circostante nel rispetto dei criteri urbanistici territoriali.
Recinzioni Link Industries per tutte le esigenze
Indicato per terreni agricoli, aree industriali, giardini privati e orti, il sistema di recinzione leggera di confinamento proposto da Link è atto ad installarsi direttamente sul suolo e costituito dai seguenti elementi in acciaio zincato a caldo o plastificato:
rete recinzioneelettrosaldata (maglia 50x75mm) con fili zincati e/o plastificati in PVC, in rotoli autoportanti di lunghezza 25m, disponibile in varie altezze da 1 a 2,5 metri;
pali profilati a “T”, zincati a caldo o plastificati in PVC, in sezioni da 30x30x3,0 mm e 35x35x3,5 mm, dotati di uno schema fori standard nazionale e sviluppati in altezze da 1,25 a 3,00 m.
Pali profilati a “L” in ferro zincate a caldo o plastificate, realizzate in sezioni da 25x25x3,0 mm, con altezze da 1,20 a 2,00 metri.
accessori ideati a completamento del sistema reti quali matassine di filo per legatura e tensione zincato e/o plastificato, tenditori filo zincati e/o plastificati, doppio filo spinato a 4 punte.
Installazione dei sistemi di recinzione leggera di confinamento
Posizionati i pali ad una congrua distanza che tenga conto della tipologia del terreno o del supporto nel quale verranno immersi (solitamente muretti in cemento) andranno inseriti, per prassi, a circa 25 cm nel cemento e circa 50 cm nella terra, distanziandoli tra loro ogni 2 metri, posizionando le saette di rinforzo ogni 6 metri.
Quindi verrà stesa la rete, scelta in base all’altezza del palo, inizialmente legata al primo palo grazie all’ausilio dei tenditori e poi via via a quelli successivi attraverso il filo di legatura, usato per un ancoraggio sicuro della rete al palo.
Diversamente il filo di tensione, di diametro superiore, verrà usato per conferisce la giusta tensione a tutta la struttura, partendo dal primo palo, passando per gli appositi fori dei pali e parte delle maglie della rete, fino alla fine della recinzione. Si consiglia di posizionare il filo di tensione ogni 50 cm partendo dalla base della rete fino alla cima. Si tratta di un accorgimento importante per la rete elettrosaldata ed essenziale per quella a maglia sciolta.
Il sistema reti recinzione Link proposto denota un elevata velocità di applicazione ed un’ampia durabilità ad un costo moderato, permettendo una installazione autonoma se dotati di una certa esperienza a manualità.
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[post_content] => L’industria di processo riguarda ogni attività produttiva del settore secondario dove, attraverso processi specifici, vengono modificati gli elementi in ingresso, trasformando, in toto o in parte, sostanze o oggetti diversi. Primario interesse di ciascuna attività è che la stessa venga svolta in sicurezza ed in modo efficiente. Per ottenere una tale performance giocano un ruolo determinante non solo l’organizzazione e la struttura dell’impianto ma anche le prestazioni che lo stesse deve fornire.
Nell’industria di processo, come nella maggior parte delle produzioni industriali, si generano prodotti che portano occupazione ed entrate fiscali. Tuttavia, i più grandi impianti industriali contribuiscono, per una quota significativa, alle emissioni, responsabili dell’effetto serra, ed al consumo energetico mondiale.
Soluzioni PAROC per l'industria di processo
Le soluzioni PAROC, attente alle caratteristiche del processo industriale, propongono prodotti di lunga durata, esenti da manutenzione ed efficienti sotto il profilo energetico per garantire l’utilizzo della minor quantità di energia possibile, riducendo gli sprechi rendendo al contempo l’investimento redditizio e sostenibile.
Una tra le prerogative dei prodotti PAROC risiede nel ridottissimo tenore di cloruro e fluoruro della lana, che contiene il rischio di corrosione sotto il materiale isolante, riducendo notevolmente le operazioni di manutenzione.
Le soluzioni isolanti permettono, pertanto, un utilizzo più efficiente e responsabile delle fonti energetiche, contribuiscono a ridurre l’impatto sul clima e sull’ambiente, tutelando una fornitura energetica più sicura a tutto vantaggio dell’investimento e dell’ambiente.
Soluzione con coppelle
Una soluzione con coppelle (sia per i tratti rettilinei, che per i tratti curvi) permette di ridurre notevolmente lo spessore del materiale da applicare ottimizzando la funzione delle tubazioni che per loro natura convogliano enormi quantità di liquidi a basse e ad alte temperature, riducendo al minimo le perdite di energia lungo il percorso: una condizione irrinunciabile per il regolare svolgimento delle attività operative.
Soluzione per serbatoi
I serbatoi di stoccaggio, di varie forme e dimensioni, sono parte integrante di numerosi processi industriali. Essi richiedono una attenta analisi energetica perché la temperatura del materiale stoccato può variare in modo significativo da un processo all'altro e per tale ragione un corretto isolamento riduce le perdite di calore al minimo e mantiene la temperatura corretta assicurando il funzionamento efficiente.
Soluzione per caldaie camini e filtri
Una soluzione per caldaie camini e filtri deve tenere conto dell'espansione termica; il corpo e le tubazioni delle caldaie sono costantemente in movimento a causa dell’espansione termica e delle vibrazioni causate dalle apparecchiature ad essa collegate come bruciatori e ventilatori, e variano temperatura in modo significativo lungo le diverse parti della struttura.
Una corretta soluzione di isolamento riduce le perdite di calore nella caldaia e impedisce il surriscaldamento del locale che la ospita, a tutto vantaggio dell'efficienza dell'impianto.
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[post_title] => L’isolamento nell’industria di processo: il contributo di PAROC
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[post_content] => Gli spazi urbani hanno vissuto una grande trasformazione nella storia seguendo di pari passo i cambiamenti storico-culturali dell’uomo, immediatamente percepibili nelle architetture e piante delle nostre città.Cambiamenti strutturali che hanno fatto emergere la difficoltà di calibrare questa evoluzione con le necessità della comunità e la relativa identità territoriale, tali da innescare, nel dibattito architettonico del XXI secolo, strategie di recupero degli spazi dati, mettendo mano a nuovi elementi architettonici “agganciati” agli edifici esistenti.
La ricerca di nuove soluzioni progettuali, ha portato a sperimentazioni architettoniche come l’architettura parassita pensata per trasformare lo spazio urbano prendendo qualcosa da edifici esistenti ed innestando elementi nuovi.
L’endoparassitismo prevede inserimenti all’interno dell’edificio, mentre l’ectoparassitismo, più comune, viene eseguito all’esterno dell’edificio (per esempio una stanza aggiunta, un’area verandata, una camera soprelevata, uno spazio verde, ecc.) per rispondere a esigenze abitative attraverso soluzioni dal costruito.
Sia che si tratti di spazi verdi pensili, sia realizzazioni urbane en plein air, le griglie ed i sigilli zincati possono offrire il loro contributo nelle realizzazioni architettoniche ectoparassite.
Le griglie zincate di Link
Le griglie zincate, proposte da Link, sono indicate per aree urbane pedonali, terrazzamenti, giardini privati, tetti verdi, marciapiedi, ingressi, e sono composte da piatti portanti, di maggior dimensione, idonei a sopportare i carichi e scaricare peso sulla bordatura e da piatti di collegamento (o secondari) che congiungono ed uniscono i piatti portanti, scaricando il peso su di loro e rendendoli al contempo solidali. L’incastro tra i due elementi è ottenuto dalla sovrapposizione tra il piatto portante e il piatto di collegamento la cui distanza crea le maglie. Quando le maglie sono molto fitte vengono chiamate antitacco.Le griglie, proposte da Link, sono zincate con un procedimento anticorrosivo che sviluppa una compenetrazione chimico-metallurgica fra acciaio e zinco attraverso un bagno di zinco ad alta temperatura per garantire la durata e le caratteristiche estetiche del prodotto. A differenza dei tradizionali rivestimenti anticorrosione che ricoprono passivamente il metallo, con la zincatura a caldo si forma un velo di rivestimento uniforme per mantenere inalterate le qualità fisico-meccaniche originali.
Il grigliato, a sua volta, può essere contenuto, o meno, in un telaio a seconda della destinazione d’uso.
I sigilli zincati di Link
I sigilli sono dispositivi di coronamento e chiusura a riempimento con vari tipi di pavimentazioni (autobloccante, piastrelle, porfido, ecc.) per fornire uniformità estetica al pavimento circostante, dotati di controtelaio zincato per garantire un ottimo appoggio e ancoraggio alla fondazione.La relazione raggiunta tra know how e materiali selezionati, la gamma di misure disponibili, le svariate possibilità di personalizzazioni, la durata nel tempo ed uno spiccato gusto estetico rendono le griglie ed i sigilli prodotti pratici e di largo impiego in svariate applicazioni
Per ulteriori informazioni non esitate a contattarci.
[post_title] => Griglie e sigilli zincati nella ricerca di nuove soluzioni progettuali urbane
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[post_content] => Paroc ha creato, in collaborazione con Prodlib, la propria biblioteca di prodotti BuildUp per offrire ai progettisti tutti i dati aggiornati in BIM
BIM è l'acronimo di “Building Information Modeling” (Modello di Informazioni di un Edificio) ed è definito dal National Institutes of Building Science come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”.
Il BIM è una forma avanzata di contenitore di informazioni sull’edificio che integra informazioni visive o rendering con dati specifici, funzionalità e le prestazioni di ogni oggetto presente nel progetto, andando molto oltre il tradizionale CAD.
Negli ultimi decenni il settore delle costruzioni è notevolmente cambiato: una trasformazione significativa, implementata da una nuova metodologia operativa che ha portato ad intendere il progetto costruttivo non più come un piano di lavoro compartimentato, ma come un’attività processuale integrata per gestire tutte le informazioni dell’edifico.
In tale contesto il Building Information Modeling si presenta come un metodo di progettazione cooperativo, integrando in un unico contenitore le informazioni utili in ogni fase della progettazione, consentendo la collaborazione tra i progettisti, l’operatività dei software, l’integrazione tra i processi per l’intera vita dell’edificio fino alla sua demolizione ed all’eventuale riutilizzo dei materiali.
Infatti un progetto BIM dà la possibilità alla committenza di avere un’elaborazione virtuale del ciclo di vita dell’edificio, anche dopo la fase di progettazione, monitorare la vecchiaia dei materiali e programmare la manutenzione in un’ottica profondamente sostenibile e mai ridondante.
Attenta agli sviluppi del settore Paroc ha creato, in collaborazione con Prodlib, la propria biblioteca di prodotti BuildUp per offrire ai progettisti tutti i dati aggiornati in BIM.
Lo strumento ProdLib BuildUp, compatibile con i software Revit e AutoCAD, contiene materiali e tipologie di strutture testate, provenienti da differenti produttori, per permettere al progettista di creare strutture strato dopo strato, selezionando i materiali opportuni e determinando lo spessore per ogni strato.
La ricerca prodotti su BuildUp può avvenire anche per qualità di materiale e, una volta creata la tipologia di struttura, questa può essere utilizzata nel programma AutoCAD, visualizzata come file pdf oppure utilizzata per creare pareti e pavimenti in Revit. Grazie a ProdLib BuildUp il progettista non deve utilizzare tipologie campioni di strutture, ma può creare la propria specifica soluzione utilizzando materiali e prodotti reali.
ProdLib BuildUp verifica automaticamente che i contenuti siano aggiornati e rende estremamente semplice la creazione della propria libreria per tipi di struttura e la loro condivisione con altri progettisti dell'azienda.
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[post_content] => Il massetto è lo strato di materiale posato in cantiere, direttamente sul sottofondo e ad esso aderente (o non aderente a seconda dell’applicazione) oppure posato su uno strato intermedio o su uno strato isolante per ottenere un determinato livello, ricevere la pavimentazione finale e servire come manto d’usura.Il sottofondo, quale elemento costruttivo della struttura portante che costituisce il supporto del massetto, ha lo scopo di alloggiare gli impianti elettrici e i tubi. Viene comunemente realizzato da malte cementizie alleggerite, deve essere eseguito in modo da pareggiare i dislivelli, deve essere completamente compatto, uniforme, stabile dimensionalmente e pulito (per evitare spiacevoli distacchi causa polveri, detriti, etc).
Una volta creato un idoneo sottofondo, verrà posizionato il massetto a supporto del pavimento per resistere alle varie sollecitazioni meccaniche impartite sia dalla pavimentazione, sia dall'esercizio della stessa, distribuendo i carichi e conferendo la planarità necessaria per l’applicazione del rivestimento.
In commercio vi sono svariati tipi di massetto distinti in base a differenti parametri (in funzione della posizione, dei materiali, del confezionamento, del tipo di destinazione d’uso e della pavimentazione applicata). In base alla tipologia costruttiva si trovano massetti aderenti - non aderenti o flottanti – galleggianti - con riscaldamento / raffrescamento.
Reti per massetto Link Industries
Link Industries propone alla propria clientela due tipologie di performanti per armatura leggera di reti per massetti aderenti: la rete per armatura massetto elettrosaldata e la rete per armatura in fibra di vetro.L’armatura costituita all’interno della pavimentazione deve fornire un margine di sicurezza superiore, qualora siano superate le condizioni d'impiego previste, oppure eccessiva deformabilità del sottofondo, e contenere gli effetti delle variazioni dimensionali della pavimentazione dovuta alle tensioni originate dal ritiro del sottofondo.
La rete elettrosaldata è il più diffuso sistema d’armatura per le pavimentazioni in calcestruzzo, essenzialmente per l’economicità della messa in opera, ma e’ bene precisare che non aumenta le resistenze a compressione del calcestruzzo e non contrasta il suo ritiro, ma interviene sopportando parte del carico di rottura, dopo che si manifesta il fenomeno di prima fessurazione.
I pannelli per massetto proposti da Link Industries
I pannelli per massetto proposti da Link sono:
Pannelli elettrosaldati per armatura massetto
pannelli 2×1 m prodotti in filo zincato contro gli agenti chimici presenti nel calcestruzzo, con maglia laterale doppia per permettere la sovrapposizione. Disponibile in diversi diametri con profilo liscio.
Rete per armatura massetto in fibra di vetro
maglia 40×40 mm, è prodotta in filati di fibra di vetro, leggera ma molto resistente, è semplice da trasportare ed installare. E’ duttile in quanto si adatta alle irregolarità del pavimento e delle pareti. Dotata di apprettatura anti-alcalina per resistere alle alcali del cemento, e possiede un elevata inerzia chimica. Non arrugginisce.
Entrambe le proposte di massetto costituiscono importanti accorgimenti, utili prima di posare qualunque tipo di pavimentazione, per realizzare un idoneo massetto di sottofondo e relativo massetto di finitura per un adeguato supporto e compattezza alla superfice.
La costituzione di uno strato uniforme e privo di soluzione di continuità su cui applicare la pavimentazione evita ogni possibilità di danneggiare il risultato finale con un conseguente aggravio dei costi.
Prima di posare i pavimenti il massetto deve essere: maturo (la maturazione è completa all’evaporazione dell’acqua nell’impasto), compatto (quando il materiale è stato ben costipato e quindi sono stati eleminati i vuoti d’aria all’interno), livellato (quando sono spianati li avvallamenti e di conseguenza e la superfice ha una corretta planarità e privo di fessurazioni (la fessurazione estese devono essere ripristinate con appositi materiali prima della posa dei pavimenti).
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[post_content] => A5 MIG Orbital System 1500 è il sistema automatizzato più efficiente per la saldatura orbitale MIGA5 MIG Orbital System 1500 è un set completo di attrezzature per l'automatizzazione della saldatura di giunture circonferenziali adatto per dimensioni con diametro esterno di 1500 mm, efficiente dalla prima passata a tutti gli strati di apporto.
I processi integrati Kemppi consentono a A5 MIG Orbital System 1500:
80% di saldature grazie al processo WiseRoot+ integrato. WiseRoot+ è notevolmente più veloce di 1-MIG o TIG: a seconda delle applicazioni, la velocità di saldatura con WiseRoot+ è di 20-25 cm/min rispetto a 1-MIG (che arriva a 8-12 cm/min) e a TIG (con soli 5-9 cm/min).
50% di risparmio in manodopera e costi di materiale di apporto grazie a WiseRoot+ per passaggio di fondo per metro saldato in saldature di testa con spessore della lamiera inferiore a 12 mm. Ciò è il risultato della velocità ditraslazione e della capacità di diminuire l'angolo di cianfrinatura.
30% in meno di materiale da apporto con l'utilizzo simultaneo dei procedimenti WiseFusion e WisePenetration
A5 MIG Orbital System 1500 è molto altro ancora. Il primo elemento che attira l’attenzione è il carrello di saldatura dotato di una unità integrata di pendolamento, un telecomando e una serie di anelli guida per mezzo dei quali il carrello gira attorno al tubo. Il carrello è indicato per un impiego nella saldatura automatica di condutture e tubazioni nel settore petrolifero e del gas, oppure in applicazioni idro-elettriche in centrali energetiche e in siti destinati all'installazione delle condotte.
A5 MIG Orbital System 1500 presenta inoltre un'interfaccia digitale configurata per il funzionamento con generatori di saldatura Kemppi serie FastMig che permette l'uso di canali di memoria del trainafilo direttamente dal carrello. Opzione che permette all'operatore di selezionare facilmente le impostazioni ottimali di saldatura per ciascun tipo di tubatura dal telecomando.
Tramite le funzioni Wise, A5 MIG Orbital System 1500, porta la saldatura orbitale MIG a un altro livello, rendendola una grande scelta per la massimizzazione dei benefici della saldatura orbitale. Infatti A5 MIG Orbital System 1500 comprende il generatore di saldatura Kemppi FastMig X Pipe, che presenta di serie le funzioni di ottimizzazione WiseFusion e WisePenetration, unitamente al processo di saldatura WiseRoot+ tale per cui il sistema è efficiente dalla prima passata a tutti gli strati di apporto, con un risparmio fino al 50% in manodopera e costi di materiale di apporto.
Kemppi promette e A5 MIG Orbital System 1500 mantiene: maggiore produttività, programmi predefiniti per diversi settori di tubazione, due trainafilo separati da utilizzare in momenti diversi, assenza di scorie o spruzzi grazie a WiseRoot+, un carrello che può essere utilizzato anche per le giunture orizzontali e verticali con o senza pendolamento, un comando simultaneo dei programmi del carrello e dei canali dei generatori che ne agevola il controllo, avvio - arresto - modifica dei parametri di saldatura con un solo pulsante, unità di controllo a distanza leggera e resistente che facilita e velocizza le operazioni, controllo preciso della velocità e due motori di trasmissione, unità di pendolamento integrata per diversi profili di pendolamento ed una regolazione flessibile degli angoli di inclinazione e di trazione/spinta garantita dal supporto della torcia di saldatura.
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[post_content] => Dispositivi di coronamento e chiusura di pozzetti e vasche di raccolta acque meteoriche, reflue o d’irrigazione sono presidi fondamentali per il contenimento dei flussi delle acque negli ambienti urbani
Le acque meteoriche o la neve disciolta si infiltrano nel terreno e vengono assorbite, in ambienti extraurbani, normalmente dalle piante o dalla vegetazione e ritornano all’atmosfera mediante la traspirazione o l’evaporazione superficiale, oppure ruscellano sulla superfice del terreno.
L’acqua, nel processo chiamato “ricarica della falda”, percola nel terreno fino a raggiungere una falda che confluirà in un corpo recettore (fiume, lago o mare) in un moto continuo che, nelle condizioni ottimali, mantiene stabile la portata dei corsi d’acqua e preserva il livello delle falde da cui viene attinta l’acqua per i più svariati usi. Quando un terreno viene destinato allo sviluppo urbano modifica completamente il proprio assetto idrogeologico, aumentando il run off e diminuendo i fenomeni di evaporazione e infiltrazione.
Infatti, a differenza degli ambienti naturali in cui le acque meteoriche sono dilavate e filtrate lentamente e naturalmente depurate, negli ambienti urbani, caratterizzati dalla cementificazione, le superfici sono per lo più impermeabilizzate. La diretta conseguenza è di un dilavamento rapido verso i corpi recettori o sistemi di fognature, ai quali giungono acque cariche di sedimenti e materiale variamente inquinante.
Tali acque di runoff stradale, se non gestite correttamente, possono causare danni all’ambiente, perché responsabili del dilavamento di particolati e metalli pesanti depositati sull’asfalto.
Dispositivi di coronamento e chiusura di pozzetti e vasche di raccolta acque meteoriche, reflue o d’irrigazione diventano presidi fondamentali per il contenimento dei flussi di portata e del materiale inquinante verso i corpi recettori.
Link Industries propone alla propria clientela:
chiusini copri-cisterna – Copri-cisterna in acciaio S235JR (UNI EN 10025-1:2005 +UNI EN 10025-2:2005) zincato a caldo UNI EN ISO 1461:2009 + UNI EN ISO 14713-2:2010 con coperchio rinforzato e telaio a ‘T’ in lamiera bugnata mandorlata, altezza 35 mm. La zincatura a caldo assicura grande resistenza a urti e agenti atmosferici. Sono indicati per il coronamento e la chiusura di serbatoi interrati e cisterne. Sono adatti al calpestio e al passaggio pedonale.
chiusini a scomparsa – Chiusini a scomparsa in acciaio S235JR (UNI EN 10025-1:2005 + UNI EN 10025-2:2005) zincati a caldo UNI EN ISO 1461:2009 + UNI EN ISO 14713-2:2010 con coperchio rinforzato in lamiera bugnata mandorlata, telaio pre-zincato a ‘L’, spessore 15/10 e altezza 47 mm. Consigliati per nascondere un pozzetto e farlo sparire direttamente dal pavimento. Utilizzati in giardini, marciapiedi e camminamenti.
La norma tecnica UNI EN ISO 1461:2009 definisce i requisiti del processo di zincatura a caldo e contiene tutte le prescrizioni necessarie a definire le caratteristiche del rivestimento, i metodi di controllo, i criteri di accettabilità ed alcuni suggerimenti per la progettazione di strutture da sottoporre al trattamento di zincatura. La norma tecnica UNI EN ISO 14713-2:2010 delinea le raccomandazioni per la protezione a corrosione di strutture di acciaio e di materiali ferrosi ottenute mediante rivestimenti di zincatura per immersione a caldo.
Considerando l’attuale urbanizzazione appare evidente la necessità di un’efficace azione di controllo e gestione del deflusso delle acque nelle aree urbanizzate per proteggere non solo la qualità delle acque ma contenere i fenomeni erosivi del terreno ed i danni alla fauna, anche attraverso l’impiego appropriato dei dispositivi di coronamento e chiusura di pozzetti e vasche di raccolta acque. Non esitate a contattare il nostro ufficio tecnico per ulteriori informazioni.
[post_title] => Copri-cisterna e chiusini a scomparsa: presidi fondamentali per il controllo della percolazione idrica urbana
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[post_content] => L'umidità è la quantità d'acqua o di vapore acqueo contenuta in una massa d'aria, in una sostanza o in un corpo. Esistono diversi meccanismi di trasporto dell'umidità ed i loro effetti sugli edifici sono oggetto di studio da molti anni della scienza delle costruzioni.
L’umidità può penetrare in un edificio in diversi modi, alcuni immediatamente evidenti come le infiltrazioni d’acqua, quelle dovute a precipitazioni atmosferiche o causate da rotture di tubazioni, ma altre più silenti come la risalita capillare dal terreno o quella prodotta negli ambienti interni, nonché quella igroscopica insita in ciascun materiale edile e l’umidità da cantiere.
Se alcune di queste tipologie sono proprietà fisiologiche altre devono essere opportunamente valutate in fase progettuale in quanto i materiali posti a contatto con l’acqua cambiano caratteristiche fisiche e spesso modificano le loro proprietà, compromettendo il comfort abitativo degli edifici e la salubrità degli ambienti indoor.
Durante la realizzazione di un immobile viene inevitabilmente conferita alla struttura una certa quantità d’acqua atmosferica che si somma a quella contenuta nei materiali da costruzione, ed anche se l'isolamento non si bagna, il livello di umidità del resto dei componenti aumenta a volte anche di parecchi punti. Per questo motivo la permeabilità al vapore acqueo dell'isolante svolge un ruolo chiave nella velocità di asciugatura dell'intera struttura consentendo all'umidità di fuoriuscire.
Inoltre, i meccanismi di trasporto dell'umidità, attentamente studiati in fase di progettazione degli edifici, devono essere anche accuratamente valutati durante la costruzione degli edifici, non solo per la corretta applicazione dei prodotti, ma anche per gli interscambi tra materiali diversi e la loro conservazione in cantiere.
Da uno studio sperimentale eseguito su differenti materiali isolanti da un laboratorio esterno indipendente, la lana di roccia Paroc è risultata uno dei materiali isolanti più performanti in termini di resistenza all'umidità.
L’analisi è stata condotta su seguenti meccanismi di trasporto dell'umidità ed il loro effetto sugli edifici:
il trasporto di umidità in forma liquida – è la causa più frequente dei problemi di umidità di un edificio che viene aggredito, esternamente dagli agenti atmosferici ed internamente da problemi strutturali, tubazioni rotte, etc;
l’umidità veicolata dall'aria (per convezione) – si forma attraverso il passaggio del flusso di aria calda (diretta o tramite ventilazione forzata) il cui tasso di umidità varia in base alla temperatura dell’aria. Quando la pressione di saturazione si alza il vapore acqueo inizia a condensare creando umidità;
la diffusione dell'umidità – è causata dalla differenza tra la densità e la pressione parziale del vapore, in due spazi diversi. Un fenomeno ricorrente quando l’umidità indoor cerca di raggiungere un equilibrio con l'aria outdoor causando umidità sotto forma di vapore. In assenza di membrane specificatamente progettate per il controllo vapore, l’umidità può intaccare la copertura dell’edificio e creare seri problemi;
l’umidità capillare – è la così detta umidità di risalita dovuta alla capacità di un liquido di salire attraverso i pori del terreno tramite i minuscoli canali che distinguono i materiali e i leganti da costruzione, danneggiando la muratura che generalmente appare segnata da aloni scuri orizzontali.
La lana Parocoffre comprovata sicurezza contro umidità perché:
non assorbe l'umidità dall'aria circostante. Rimane asciutta anche in ambienti molto umidi;
non assorbe acqua liquida;
asciuga molto velocemente a temperatura ambiente normale;
mantiene le sue prestazioni e caratteristiche termiche dopo l'esposizione all'umidità;
agisce come rottura capillare nelle soluzioni sotterranee;
non ostruisce l'umidità alle costruzioni - è un materiale a diffusione aperta (Mμ = 1) che consente il trasporto del vapore acqueo attraverso di esso evitandone il ristagno e la condensa;
permette un'asciugatura delle strutture in calcestruzzo notevolmente più rapida rispetto ai materiali isolanti impermeabili;
non raccoglie l'umidità nelle costruzioni e quindi rivela rapidamente possibili perdite di umidità;
previene i rischi di idratazione.
E’ bene tenere sempre presente che un materiale isolante, qualitativamente ineccepibile e correttamente posato, produce innegabili vantaggi non solo economici, aumentando la vita dell’edificio, ma anche rendendo l’ambiente indoor più salubre. La lana di roccia Parocnon favorisce la crescita di muffa, né su sé stessa essendo composta da materiale non organico, né sulle strutture circostanti, contribuendo ad impedire la proliferazione delle insalubri spore della muffa. Poiché non contiene ritardanti di fiamma che possono contribuire alla corrosione in condizioni di umidità, è un valido presidio per le strutture.
Per maggiori informazioni scarica gratuitamente la Guida Paroc e segui il video
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[post_content] => I chiusini sono dispositivi di coronamento e chiusura generalmente costituiti da un telaio ed un coperchio; allo stesso modo le griglie e/o caditoie, in luogo del coperchio, adottano una griglia.
Questa gamma prodotti si utilizza per “coronare” e quindi chiudere pozzetti di servizi, acquedotti e fognature, linee elettriche e telefoniche: le griglie vengono principalmente impiegate per la raccolta puntuale o lineare di acque piovane. Tali dispositivi di coronamento, comunemente di forma circolare, quadrata o rettangolare, furono realizzati all’origine in materiale lapideo, mentre oggi vengono prodotti e commercializzati in diversi materiali come ghisa, acciaio e altre leghe metalliche, nonché materiali compositi.
I chiusini, le griglie e le caditoie sono regolamentati dalla norma UNI EN 124:2015, adottata in tutti i paesi dell’Unione, a tutt’oggi non armonizzata, per "Dispositivi di coronamento e di chiusura dei pozzetti stradali". Tale Norma stabilisce i materiali da utilizzare a seconda della zona d'impiego.
La norma suddivide inoltre i chiusini nelle relative classi di portata, stabilisce che tutti i dispositivi vengano commercializzati con una marcatura parlante (indicante la normativa di riferimento, la classe corrispondente, il nome del fabbricante come l’ente di certificazione indipendente internazionalmente riconosciuto). Inoltre il D. Lgs N. 206 del 06.09.2005, noto come “Codice del Consumo” stabilisce le informazioni minime da fornire al consumatore relativamente alle caratteristiche di quanto commercializzato sul territorio nazionale, inclusa la sua origine. La EN124:2015, in tutte le sue parti, dettaglia i requisiti di progettazione del manufatto, le tipologie di prove nonché la registrazione dei relativi test report.
Link ha studiato i propri chiusini attenendosi scrupolosamente alla normativa di riferimento, affidando le verifiche di qualità ad un ente terzo indipendente per testare e sancire la bontà della propria certificazione volontaria e la conformità degli articoli commercializzati.
La forma dei pozzetti di ispezione è piuttosto variegata, studiata in funzione dell’utilizzo. È stata pensata per evitare cadute accidentali, proteggere l'albero di ispezione da otturazioni ed impedire la diffusione del contenuto e degli odori del sistema sottostante.
I chiusini e le griglie Link sono dotati di un efficiente dispositivo chiamato “Smartlock”. Grazie alla caratteristica elastica tipica della ghisa sferoidale, tramite barre di chiusura/allaccio, nella classe D400 ma anche nella C250, i coperchi e le griglie sono vincolati saldamente ai telai impedendo, tra le altre cose, l’apertura accidentale il sollevamento al passaggio di mezzi pesanti, rendendo difficile l’asportazione ed il furto.
E’ bene tenere presente che, prescindendo dall'accuratezza della posa in opera, i dispositivi di coronamento e di chiusura sono normalmente soggetti a vari gradi di usura nel tempo, in special modo se installati in zone di grande sollecitazione. Pertanto è opportuno verificare, almeno annualmente, le condizioni generali della cornice di materiale attorno al bordo esterno del telaio, la superficie di appoggio del coperchio sul telaio, delle guarnizioni (ove presenti), la funzionalità dell’eventuale articolazione e dei sistemi di bloccaggio.
[post_title] => Il Chiusino d’ispezione con telaio “Smartlock” Link
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[post_content] => La sensazione di soddisfazione che le persone provano in un ambiente, riguardo la temperatura percepita, l’umidità dell'aria, il livello di rumorosità e luminosità rilevati, determina quello che comunemente viene indicato come comfort ambientale.
Nella percezione del comfort indoor, la copertura di un edificio costituisce un elemento determinante, ponendosi strutturalmente come confine tra l'ambiente interno e quello esterno.
Le prestazioni dell'involucro edilizio si sono evolute nel tempo, trasformando la copertura da un semplice elemento per la tenuta dell’acqua e dell’aria, ad un presidio determinante per garantire il comfort termico e igrometrico degli spazi confinati e il contenimento dei consumi energetici.
Attraverso una stratigrafia complessa, che richiede una corretta e attenta progettazione, si giunge al contenimento dei fenomeni di condensa superficiale e interstiziale, al controllo della combinazione “temperatura – umidità – ventilazione” ed alla resistenza e inerzia termica per un efficiente risparmio energetico.
Per una corretta migrazione del flusso di vapore acqueo e la salubrità della copertura,Link, propone una serie di membrane traspiranti e di controllo al vapore:
NET-ACL/1550/120 (in grammatura 120g/mq e rotoli da 1,5x50m)
Il vapore acqueo nella stagione invernale tende a migrare dall’interno verso l’esterno dell’edificio riscaldato, se trova l’opposizione del manto impermeabile sotto la copertura, potrebbe condensare e quindi inumidire l’isolante termico adiacente. Un isolante termico bagnato fornisce limitate prestazioni e può subire deformazioni, danneggiando l’intera stratigrafia. Da ciò la necessità di bloccare il vapore che possa permeare nell’isolante termico in un punto ad hoc della stratigrafia attraverso un’apposita barriera che prende il nome di “barriera al vapore”.
NET-BBM/1550/155 (in grammatura 155g/mq e rotoli da 1,5x50m)
Una copertura deve risultare impermeabile all'acqua e resistente ai carichi (vento, neve, carichi accidentali, ecc.) onde evitare l'insorgere di situazioni termoigrometriche critiche. Infiltrazioni per capillarità o disgelo, se non verificate, possono comportare condensazioni in superficie o negli strati della copertura tali da arrecare rilevanti danni all’intero involucro edilizio. Per tale ragione viene applicata la membrana NET-BBM/1550/135 direttamente sull'isolamento termico, parallelamente alla gronda. Fissata così lungo le travi con apposite stecche, crea un adeguato substrato di drenaggio efficace sulla gronda.
Un efficiente copertura di un edificio è oggi una scelta ad alta resa che garantisce comfort indoor, durata dell’investimento e aumento della reale vita delle strutture ad un basso impatto ambientale.
[post_title] => La copertura di un edificio ed il comfort ambientale
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[post_content] => Il sistema di drenaggio urbano è composto da una complessa rete di canalizzazioni, per lo più sotterranee, installate per raccogliere e smaltire, lontano da insediamenti civili e produttivi, le acque meteoriche o dilavamento superficiali e quelle reflue.
Le acque di dilavamento meteorico, di raffreddamento provenienti da attività industriali, quelle per uso irriguo provenienti da giardini, orti, parchi e le acque sorgive, sono considerate acque bianche. Esse confluiscono nelle canalizzazioni attraverso sistema che le intercetta mentre scorrono, convogliandole nella rete fognaria pluviale.
Lo smaltimento delle acque reflue e meteoriche urbane, se non accuratamente progettato, può dare luogo a notevoli alterazioni dei corsi d’acqua di recapito, con conseguenze importanti sull’ambiente.
Ad oggi sono allo studio, in diversi contesti già applicati, sistemi di drenaggio urbano pensati per replicare i modelli naturali utilizzando soluzioni a basso impatto ambientale per contenere il “run off” e far confluire le acque mediante un’operazione di raccolta e pulizia prima di un loro lento rilascio nell’ambiente (nei corsi d’acqua o nelle falde acquifere).
Link propone alla propria clientela una serie di griglie concave e piane, in ghisa sferoidale, predisposte per raccogliere e far confluire le acque urbane che, se ben posate, a seguito di un’attenta progettazione, contribuiscono ad un miglioramento della vivibilità dell’ambiente urbano per una gestione sostenibile della risorsa idrica urbana sia in termini di utilizzo che di energia a essa associata.
Le griglie GSGEN sono strutturate per l’utilizzo di sifone, dotate di un innovativo sistema di sicurezza con chiusura a scatto e conformi alla normativa EN124-1/2: 2015.
Le griglie GSGEN:
Le caditoie Link dispongono di un sistema di vincolo al telaio che utilizza cardini di rotazione, consentendo l’apertura e, all’occorrenza, l’eventuale rimozione delle griglie. Sono provviste inoltre di un sistema elastico di chiusura di sicurezza a scatto, che previene aperture accidentali pur consentendo regolari accessi per pulizia e manutenzione degli impianti di raccolta.
Le caditoie nella classe C250, nel rispetto del Decreto Del Ministero dei Lavori Pubblici, hanno feritoie dalla larghezza inferiore a mm. 20 per la sicurezza del traffico ciclistico e di carrozzine per disabili. La superfice drenante è stata sviluppata per essere ampiamente entro i requisiti di normativa, favorendo il normale deflusso delle acque.
Per ulteriori informazioni non esitate a contattare l'azienda.
[post_title] => Le griglie GSGEN per il sistema di drenaggio urbano
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[post_content] => La sicurezza antincendio negli edifici è garantita con PAROC Hvac Fire Mat (Alucoat), il materasso incombustibile e flessibile proposto da Link Industries.
A cura di Fabiana Murgia
Il materasso PAROC Hvac Fire Mat (Alucoat) è incombustibile, flessibile, in lana di roccia biosolubile, rivestito con foil di alluminio su una faccia e successivamente trapuntato con rete in acciaio zincato esagonale a triplice torsione, testato per raggiungere una protezione fino a EI 120 di condotte rettangolari e circolari, sia verticali sia orizzontali, per esposizione da fuoco interno ed esterno.
La protezione da parte di questo materasso è garantita sia per esposizione da fuoco interno che esterno. I certificati di laboratorio, oltre a testare l’efficienza del prodotto, definiscono gli spessori di prodotto da applicare a tutte le soluzioni e le caratteristiche che le condotte metalliche dovranno possedere. Affinché le prestazioni certificate siano mantenute anche in opera sono necessari un montaggio professionale e l’impiego dei materiali previsti nel sistema certificato.
Perché è importante garantire la sicurezza al fuoco nelle condotte?
Per rendere moderno un edificio non è sufficiente limitarsi al solo stile architettonico ma è necessario impiegare tecnologie di installazione all’avanguardia e in continuo sviluppo: impianti di riscaldamento e acqua sanitaria, tubi di scarico e fumi, camini, apparecchiature HVAC alle condotte di ventilazione; sistemi di installazione accuratamente progettati per migliorare la funzionalità di un edificio e primo fra tutti la sicurezza antincendio.
[caption id="attachment_636288" align="aligncenter" width="600"] PAROC Hvac Fire Mat per condotta circolare[/caption]
I sistemi HVAC, progettati per una circolazione efficiente di aria e di acqua per il riscaldamento, la ventilazione e il condizionamento dell'aria, rappresentano il "sistema cardiovascolare" di un edificio; un “sistema” che, attraversando tutte le aree dell’edificio, deve rispettare la compartimentazione ai fini della Prevenzione Incendi. Poiché è comune che le condotte di ventilazione attraversino pareti e solai con funzione di compartimentazione antincendio, è fondamentale che attraversandoli mantengano inalterata la compartimentazione all’incendio.
Le condotte di ventilazione utilizzate in questi casi devono essere certificate secondo le norme EN1366-1, specifiche per determinarne la resistenza al fuoco.
Quali sono le caratteristiche delle condotte certificate?
Una condotta certificata ha la capacità di attraversare pareti e solai compartimentanti senza indebolirne la resistenza al fuoco, garantendo la prestazione dell’intera compartimentazione antincendio.
[caption id="attachment_636292" align="aligncenter" width="600"] Protezione della condotta rettangolare[/caption]
Questi elementi garantiscono quindi la prestazione dell’intera compartimentazione antincendio soddisfacendo determinati requisiti:
prevenzione del passaggio di fuoco e fumo tra le diverse zone compartimentate;
impedimento del rapido aumento di temperatura negli attraversamenti e accensione potenziale di materiali combustibili nelle diverse zone compartimentate;
mantenimento della resistenza meccanica in caso di incendio.
PAROC Hvac Fire Mat soddisfa questi requisiti e garantisce la massima sicurezza e la massima qualità in termini di prestazioni, oltre a garantire una grande facilità di posa e maneggevolezza.
[post_title] => Sicurezza antincendio: edificio sicuro con PAROC Hvac Fire Mat
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[post_content] => Link Industries, azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di materiali per l’edilizia, propone un sistema efficiente di schermatura e protezione dall’azione dei raggi solari con la rete NET-307G.
A cura di Fabiana MurgiaNET-307G offre una protezione efficace e duratura per le aree verdi eccessivamente esposte all’azione dei raggi solari.
Le piante hanno bisogno della luce del sole per portare a termine il processo di fotosintesi ma, allo stesso tempo, una forte esposizione al sole ed al caldo può causarne una repentina disidratazione arrecando danni a giardini e colture. Per ovviare a tale problema trovano largo impiego le reti ombreggianti che garantiscono non solo una diffusione ottimale della luce ma anche una buona protezione schermante e frangivista a tutela della privacy.
Per questo motivo Link consiglia la rete NET-307G, quale sistema in grado di svolgere una duplice funzione: protegge, in estate, le piante dal sole creando un micro clima idoneo ed in inverno, le stesse reti possono essere impiegate per proteggere le coltivazioni dai danni della grandine. Vengono anche usate nei frutteti come protezione dagli uccelli.
Inoltre la rete NET-307G trova diversi campi d’impiego rendendosi utile per la recinzione e protezione di cantieri, scavi e discariche, oltre a funzionare come frangivetro e copertura di parcheggi, gazebo, balconi ed aree private.
NET-307G viene tessuta in bandella di polietilene ad alta densità con asole di fissaggio alle cimose, si caratterizza per la posa semplice e istantanea e vanta un fattore oscurante del 70%; inoltre risulta essere leggera e maneggevole, oltre a denotare una resistenza importante allo strappo e una colorazione duratura.
Link suggerisce alcuni accorgimenti per una adeguata posata:
Si consiglia di scegliere preferibilmente un giorno di posa senza vento e se possibile lavorare in due per la prima stesura
Procedere inizialmente agganciando la rete al primo supporto, fissandola dalle asole con le fascette in plastica
E’ utile raddoppiare la quantità di fascette in aree ventose per garantire una maggiore stabilità ed è preferibile ancorare la rete al sostegno con un passo medio degli elementi di fissaggio di 30 cm
Nell’eventualità in cui si proceda con una posa su un supporto di grosso spessore o ampio diametro è consigliabile fissare direttamente la rete alla struttura, senza servirsi degli occhielli delle asole
Durante l’operazione di stesura e aggancio ai supporti è fondamentale lavorare con cura tendendo la rete per non creare pieghe o effetti vela quando soffia il vento, ne eccessivamente per evitare lacerazioni.
La rete NET-307G può essere recuperata al termine dei lavori e riutilizzata successivamente oppure comunemente smaltita a fine vita secondo il trattamento previsto per i materiali in HDPE.
[post_title] => Rete ombreggiante e schermante NET-307G: la protezione efficace offerta da Link
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[post_content] => Link parteciperà a maggio a due importanti appuntamenti, Lamiera e GNS10, interessanti occasioni per confrontarsi con i professionisti della saldatura
Sono 2 gli appuntamenti di maggio che vedranno Link Industries tra i protagonisti. Si inizia con Lamiera manifestazione internazionale dedicata all’industria delle macchine utensili per la deformazione della lamiera e delle tecnologie innovative legate al comparto, in programma a fieramilano Rhodal 15 al 18 maggio 2019.Link sarà presente al Padiglione 18 – Stand D05
Si tratta dell'unica manifestazione di questo genere in Italia destinata a un pubblico molto vasto, dagli operatori che vogliono investire in grandi impianti, a chi abbia semplicemente bisogno di cambiare un macchinario. Alla manifestazione, organizzata quest'anno sul tema "Il luogo dove le idee prendono forma" partecipano sia i grandi che i piccoli costruttori, imprese specializzate nella produzione di impianti complessi e sistemi automatizzati, ma anche aziende specializzate sulla realizzazione di macchine singole e tecnologie per la fabbrica tradizionale.
Intorno al mondo del taglio laser, rappresentato in modo completo ed esaustivo, vi è un’ampia offerta di tecnologia per la saldatura e il trattamento delle superfici. Alla ricca e variegata offerta di presse si affiancano stampi, macchine e utensili, attrezzi per la carpenteria metallica e sistemi fasteners. Per la prima volta quest'anno sono state introdotto aree dedicate a robotica, connettività e consulenza per l’industria.
Promossa da UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, e organizzata da CEU-CENTRO ESPOSIZIONI UCIMU, LAMIERA affiancherà alla parte espositiva un ricco calendario con appuntamenti di approfondimento e workshop.
Link è top sponsor GNS10
Giovedì 30 e venerdì 31 Maggio il Centro Congressi, Marina Porto Antico di Genova, ospita le Giornate Nazionali di Saldatura, un importante evento giunto alla sua decima edizione, organizzato dall’Istituto Italiano della saldatura.
Si tratta della la principale manifestazione tecnico - scientifica in Italia nel suo settore e tra le più importanti nel panorama internazionale , è l’evento di riferimento per progettisti, coordinatori ed Ispettori di saldatura, tecnici ed utilizzatori di impianti e strutture saldate, responsabili di produzione, ricercatori ed esperti, cui offre un significativo momento di aggiornamento professionale. Dal pomeriggio di giovedì 30 Maggio si terranno sei workshop, corsi tenuti da docenti del Gruppo IIS, presentazioni tecnico–commerciali curate dagli Sponsor dell’evento e molto altro ancora.
[post_title] => Link a maggio protagonista della saldatura!
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[post_content] => Link Industries è lieta di presentare l’innovativo processo a short arc modificato WiseRoot + per la saldatura di prima passata senza supporto.
Con WiseRoot + è possibile ottenere una misurazione precisa della tensione di saldatura in tempo reale, il controllo della corrente ed il distacco puntuale della goccia di metallo di apporto che comporta un'eccellente qualità di saldatura.
Link Industries è un’azienda specializzata nella commercializzazione di impianti di saldatura con tecnologie avanzate per il settore automobilistico, industriale, per la cantieristica navale e per l'automazione con soluzioni dedicate e processi brevettati in grado di migliorare gli standard qualitativi e aumentare la produttività.
Come funziona il sistema WiseRoot+
Nel procedimento di saldatura MIG/MAG la protezione del bagno di saldatura è assicurata da un gas di copertura, che fluisce dalla torcia sul pezzo da saldare garantendo contemporaneamente un'elevata economicità del procedimento, ed una apprezzabile produttività. Con WiseRoot +è possibile ottenere una misurazione precisa della tensione di saldatura in tempo reale, il controllo della corrente ed il distacco puntuale della goccia di metallo di apporto che comporta un'eccellente qualità di saldatura. Il trasferimento del metallo di apporto è uniforme e privo di spruzzi grazie al controllo del ciclo di corrente.
Infatti, una volta che la sorgente di alimentazione ha riconosciuto un’interruzione del circuito, viene attivato un aumento controllato della corrente che produce il trasferimento di una goccia. Quando la corrente raggiunge un valore specifico, viene rapidamente ridotta prima che la goccia si stacchi e lo short arc si interrompa.
L’innovativo processo WiseRoot + offre eccellenti prestazioni in tutte le posizioni e su una vasta gamma di materiali (acciaio, acciaio inox e acciai speciali) consentendo al saldatore la possibilità di ridurre il volume di cianfrinatura e l’impiego di un'ampia gamma di gap e spalle di saldatura evitando la penetrazione incompleta o eccessiva, oltre alla possibilità di saldare le tubazioni fisse in tutte le posizioni (rende possibile saldare una tubazione fissa con gli stessi parametri di velocità del trainafilo dalla posizione ore 6 a quella ore 12).
Nella pratica, il programma di saldatura viene selezionato in base allo specifico materiale da apporto e del gas di protezione utilizzato. Quindi viene selezionata dall’utilizzatore la velocità di avanzamento del filo desiderata (ampere), riuscendo a gestire in maniera automatica la tensione di saldatura (volt) per garantire la corretta penetrazione.
I vantaggi dell’utilizzo di WiseRoot+
In termini numerici WiseRoot + significa:
50% DI RISPARMIO DEL COSTO DEL LAVORO PER METRO SALDATO – Questo è il risultato della velocità di traslazione e della capacità di diminuire l'angolo di cianfrinatura. Un angolo di cianfrinatura stretto significa che è possibile ridurre il numero di strati di saldatura per il riempimento del cianfrino. Inoltre, WiseRoot+ permette una variazione del gap, rendendo inferiori i costi delle modifiche a causa della limitata quantità di scorie e schizzi.
50% DI RISPARMIO IN COSTI DEL MATERIALE D'APPORTO – Dal momento che si è stati in grado di restringere l'angolo di cianfrinatura da 60° a 50°, la zona da riempire e coprire risulta considerevolmente più piccola e ciò conduce a una riduzione significativa nel consumo di materiale di apporto.
40% DI RISPARMIO NEL MATERIALE - Nel caso di una saldatura longitudinale del tubo ad albero, è stato possibile diminuire l'angolo di cianfrinatura da 60° a 35° e raggiungere il 40% di risparmio di materiale ad una velocità di saldatura molto elevata.
Non vi resta pertanto che contattarci e provarlo!
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[post_content] => Link presenta PARAFON STEP: design ed efficienza in un unico prodotto
I problemi di inquinamento acustico, tradizionalmente associati a determinati contesti quali fabbriche o traffico stradale, recentemente vengono studiati in ambienti dalle caratteristiche apparentemente differenti come scuole, locali pubblici, uffici.
In tutti emerge come il rumore possa danneggiare il nostro udito, ridurre la capacità di concentrazione e quindi le prestazioni individuali, interrompere la conversazione creando disagio, mascherare segnali importanti di avvertimento, causare reazioni fisiche e disturbare il sonno.
L’analisi dell’acustica degli ambienti interni diviene, pertanto, un aspetto molto importante sia in fase di progettazione del nuovo, sia nella riqualificazione del costruito: l’utilizzo di prodotti specifici, capaci di assorbire l'energia sonora, permette di dissipare, in buona parte il rumore e migliorare la qualità della vita all’interno dei locali.
Le soluzioni PARAFON® per l’isolamento acustico
Link Industries commercializza i pannelli fonoassorbenti in lana di roccia a marchio PARAFON® prodotti da Paroc, che si caratterizzano per le ottime prestazioni. La gamma comprende varie soluzioni disponibili in diversi formati e in tre diverse altezze, che rispondono alle differenti esigenze di applicazione, unendo estetica e risultati.
Paroc ha collaborato con lo studio di architettura Bornstein Lyckefors per sviluppare il concetto di PARAFON STEP: in STEP viene utilizzato il contrasto tra la naturale struttura ruvida della lana di roccia sui bordi visibili delle lastre acustiche e le superfici lisce, contribuendo ulteriormente alla dinamica e alla variazione del concetto. Indicato per applicazioni in interni, regala spazi originali e di design dove il controsoffitto, oltre a essere una soluzione al rumore, personalizza l’arredo della stanza.
protezione di solai e travi in calcestruzzo secondo norma EN 13381-3. Disponibili gli Assessment con abachi per il dimensionamento dello spessore protettivo in funzione della temperatura critica e tutti gli spessori equivalenti in calcestruzzo del protettivo.
resistenza al fuoco su solette in calcestruzzo sino a REI240 con pannello di spessore 6 cm
resistenza al fuoco su travi in calcestruzzo sino a R240 con pannello di spessore 6 cm
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[post_content] => Le soluzioni Link Industries per la formatura e gli elementi di coronamento stradale in mostra in questi giorni alla manifestazione H2O di Bologna. Occasione di condivisione per la gestione delle acque ad uso civile, di processo e di approvvigionamento
Forma e materia sono da sempre un sinolo studiato appassionatamente da filosofi, artisti, architetti che ne hanno indagato la natura e la sostanza. L’entelechìa della sostanza si configura appieno tra forma e materia, tra atto e potenza, identificando filosoficamente il passaggio dalla materia in una forma, in un atto che è potenza pura.
La “nostra entelechìa” si esprime pienamente nella fusione e colata della ghisa, lo stato di perfetta attuazione raggiunto dalla sostanza. Uno dei più antichi processi di formatura utilizzato dall’uomo per solidificare il metallo fuso nello stampo e trasportarne il calore fino alla formatura.
La fusione è il passaggio di una sostanza dallo stato solido allo stato liquido per somministrazione di calore tale da aumentare l'energia cinetica degli atomi e portarli al punto di scostamento dal loro equilibrio, vincendo le forze di legame reticolare. Gli atomi, al punto di fusione, abbandonano la posizione rigida imposta dalla struttura cristallina e assumono una configurazione tipica dello stato liquido.
La temperatura di fusione si mantiene costante sino a quando la materia non è passata allo stato liquido. I metalli sottoposti a riscaldamento aumentano le proprie dimensioni: il cosiddetto coefficiente di dilatazione termica. Un fattore che va attentamente stimato durante il raffreddamento, perché lo stesso materiale sarà soggetto al fenomeno del ritiro. Infatti è necessario valutare il ritiro lineare per le dimensioni finali del pezzo (il getto) ma anche perché è spesso causa di notevoli inconvenienti, se non controllato, durante il raffreddamento: le tensioni tra parti esterne più fredde e nucleo ancora caldo possono creare rotture, incrinature, cavità e risucchi compromettendo il manufatto finale.Link, grazie alla lunga esperienza acquisita negli anni, dispone di modelli di formatura attentamente progettati per rispettare i paramenti richiesti dal processo di fusione. Un preciso protocollo per il controllo del calore latente di fusione e dei tempi di dilatazione sono determinati per giungere senza problemi alla distaffatura. Operazioni che rivelano la complessità del ciclo di lavorazione che viene garantita da Link attraverso una costante attenzione ai processi produttivi. Modellatura, formatura, fusione e finitura sono passaggi essenziali, studiati negli anni per facilitare sia la colata che l’estrazione dello stampo senza modificare la forma del pezzo, conseguire un raffreddamento regolare ed una minima produzione del sovrammetallo.
Forma e materia, sostanza e potenza, espressi in Chiusini e Griglie in ghisa sferoidale, sono protagonisti in questi giorni ad H2O, fiera di Bologna.
[caption id="attachment_620560" align="aligncenter" width="600"] Lo stand Link Industries ad H2O di Bologna[/caption]
Un evento al quale Link partecipa da svariate edizioni per incontrare, confrontarsi , aggiornarsi e condividere le nuove tecnologie, i nuovi prodotti o il perfezionamento di modelli consolidati per la gestione delle acque ad uso civile, di processo e di approvvigionamento.
Link Industries ad H2O
Bologna, 17/19 ottobre
Padiglione 21 – stand C57
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[post_content] => Gli addetti ai lavori sanno come spesso sia difficile ottenere una buona coibentazione a soffitto utilizzando dei sistemi isolanti standard, soprattutto nel caso dei solai dei piani pilotis (piano costituito dai soli pilastri che sostengono il resto della costruzione solitamente destinati a cantine e garage).
L’intervento si complica ulteriormente nel caso in cui in questi solai siano misti ad elementi in acciaio e inoltre venga chiesta una prestazione REI per la partizione.
In tali contesti l’individuazione di uno specifico prodotto isolante per migliorare le prestazioni energetiche, il comfort abitativo ed allo stesso tempo rendere l’edificio sicuro in termini di protezione antincendio, non è di facile soluzione.
Paroc è riuscita a risolvere tutte le problematiche sopraesposte sviluppando un unico prodotto specifico che riesce ad ottenere l’isolamento termico e la protezione dal fuoco sia di strutture in calcestruzzo sia di acciaio, sfruttando le eccellenti proprietà termo-acustiche e di resistenza al fuoco della lana di roccia.
Si tratta di un pannello ad alta densità denominato PAROC FPS 17, la cui finitura può essere naturale, oppure in velo vetro, o in alluminio retinato. Il prodotto è certificato per rispondere ai requisiti delle due norme europee di riferimento EN 13381-3 e EN13381-4, di cui forniamo un breve cenno:
la EN 13381-3 è la norma europea per la caratterizzazione mediante test dei protettivi per le strutture in calcestruzzo ha come obiettivo quello di esplicitare il contributo alla resistenza al fuoco di un protettivo applicato su elementi strutturali in calcestruzzo (travi, pilastri, solette o pareti) durante il tempo di esposizione alla curva di incendio standard (ISO 834);
Permette, esponendo al fuoco specifici elementi strutturali protetti, di ricavare una mappatura termica al fine di relazionare tra loro spessore di protettivo e le temperature raggiunte all’interno dell’elemento strutturale, il tutto al variare del tempo. Le formule di calcolo contenute all’interno della norma, essendo armonizzate con l’Eurocodice 1992-1-2 parte fuoco per il calcestruzzo, acconsentono di ricavare lo spessore di calcestruzzo equivalente, utilizzato in tutti i calcoli ed i pre-dimensionamenti eseguiti con gli Eurocodici. La prova al fuoco, come nel caso dell’acciaio e comunemente a tutte le norme della serie EN 13381, evidenzia l’attitudine del protettivo di rimanere in aderenza al supporto (stickability) per tutta la durata dell’esposizione al fuoco. Questo metodo di test e di elaborazione dei dati si applica a protettivi reattivi (pitture intumescenti) o passivi (intonaci, lastre, pannelli). La configurazione minima dei campioni di prova per materiali a spessore variabile elenca l’esecuzione di test su due travi e due solette, alle quali e stato applicato su una il minimo e sull’altra il massimo spessore di protettivo.
La EN13381-4 è la norma di test relativa ai protettivi per l’acciaio ha come obbiettivo quello di esplicitare l’efficacia del protettivo, durante il tempo di esposizione alla curva di incendio, attraverso le temperature raggiunte sulla superficie dell’acciaio in virtù della criticità di esposizione al fuoco intrinseca dei profili (fattore di sezione).
Le strutture realizzate in acciaio sono sicuramente tra le più vulnerabili in caso di esposizione all’incendio. Le principali cause sono:
il rapido degrado delle caratteristiche meccaniche con l’aumentare della temperatura; infatti già a 350°C la resistenza dell’acciaio inizia a risentire dell’aumento di temperatura;
la maggior resistenza “a freddo” dell’acciaio rispetto ad altri materiali da costruzione, che si traduce in sezioni (profili) di area minore a parità di carichi;
l’elevata conducibilità termica che comporta il riscaldamento degli elementi in breve tempo;
l’elevata dilatazione termica in caso di riscaldamento, fattore che può comportare carichi indotti sulle strutture.
Problematiche notevolmente ridotte grazie alla possibilità di proteggere dal fuoco l’acciaio con sistemi protettivi certificati secondo EN 13381-4. Infatti la protezione degli elementi strutturali in acciaio si concretizza applicando un protettivo capace di rallentare l’incremento di temperatura sulla struttura in modo che questa raggiunga quella critica di collasso individuata durante il progetto della struttura solamente dopo il tempo richiesto dal progetto antincendio.
Il protettivo con cui realizzare questo taglio termico dovrà possedere elevate caratteristiche come isolante ed avere una capacità di adesione all’elemento in acciaio, copiando le forti deformazioni che questi elementi possono subire a caldo. I protettivi devono sviluppare quindi una capacita di adesione a caldo alle strutture in acciaio.
Il pannello PAROC FPS17 è applicato sugli elementi in cemento tramite tassellatura, mentre su acciaio l’applicazione avviene tramite arpioni e rondelle. L’approvazione ETA consente per la struttura in acciaio l’installazione anche tramite avvitamento. In caso di finitura in alluminio i giunti possono essere sigillati con nastro in alluminio Link Alu Tape.
L’ufficio tecnico Link rimane a vostra disposizione per ulteriori informazioni. Non esitate a contattarlo!
[post_title] => Protezione di acciaio e calcestruzzo con PAROC FPS: unico prodotto massima prestazione!
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[post_content] => Le soluzioni in ghisa sferoidale di Link Industries per la produzione di chiusini e griglie, affidabili e conformi alle norme di riferimento
La ghisasferoidale utilizzata nella produzione di chiusini e griglie consente un buon rapporto tra peso, portata e stabilità che, unita alle note caratteristiche di elasticità, permette la realizzazione di sistemi di chiusura performanti.
Ne sa qualcosa LINK INDUSTRIES, azienda che produce e commercializza materiali per l’edilizia tra cui prodotti per il coronamento stradale in ghisa sferoidale. La vasta gamma di soluzioni proposte si caratterizza per alta qualità e affidabilità, grazie alla lunga esperienza dell’azienda, all’attenzione costante per le materie prime e al controllo dei processi produttivi. Inoltre i prodotti per il drenaggio in ghisa di Link Industries rispondono alle normative di riferimento e, ad ulteriore conferma della qualità dei prodotti, l’azienda ha ottenuto, tramite un Ente Terzo di sorveglianza, la conformità alla recentissima normativa EN124-1 e EN124-2 grazie anche ad un controllo di fabbricazione dei prodotti da parte di un sistema di garanzia di produzione (ISO 9001).
Caratteristiche della ghisa
La ghisa è una lega composta principalmente da ferro e carbonio, con tenore di carbonio relativamente alto che durante la solidificazione si separa dalla massa metallica e rimane come grafite uniformemente dispersa. A seconda della presenza di altri elementi, della loro quantità e della struttura metallografica che ne risulta, le caratteristiche fisiche-meccaniche della ghisa possono variare notevolmente. La carica metallica della ghisa è normalmente composta da ghisa in pani di prima fusione, ritorni di fonderia come canali e attacchi di colata, scarti di produzione, rottami di ghisa e ferro-leghe, da aggiungere come correttivo di analisi.
Grazie a queste caratteristiche la ghisa viene ampiamente utilizzata nella produzione di chiusini e griglie stradali in zone di circolazione pedonale o veicolare.
Esistono 3 principali tipologie di ghisa: Ghisa bianca - Ghisa grigia - Ghisa sferoidale
Viene definita Ghisa bianca una particolare varietà di ghisa che non contiene carbonio grafitico, ma esclusivamente cementite, tale da presentarsi argentea alla frattura, con una altissima durezza, ma estremamente fragile. La Ghisa grigia è detta anche lamellare in quanto il carbonio si presenta nella composizione sotto forma di lamelle. E’ una lega dalle buone caratteristiche di resistenza alla rottura, indeformabilità, elevata capacità di assorbimento delle vibrazioni ed una notevole resistenza all’usura e alla corrosione. La Gisa duttile (o ghisa a grafite sferoidale o ghisa nodulare) è comunamente nominata sferoidale. Nella sua composizione la grafite, anziché sotto forma di lamelle, si presenta come sferoidi, anche detti noduli. Questa struttura conferisce oltre alle caratteristiche tipiche della ghisa lamellare, ulteriori doti meccaniche, quali la resistenza alla trazione e agli urti, un buon allungamento, un elevato limite elastico ed un minor peso.
La normativa di riferimento
Le norme di riferimento, EN 124-1 e EN 124-2,
approvate dal Comitato Europeo di Normazione (CEN), hanno assunto lo status di Norme nazionali da Marzo 2017. Tali Normative non sono armonizzate e quindi, ad oggi, non si deve applicare sui prodotti il marchio CE, né tanto meno necessario, fornire le DOP (Declaration Of Performance).
Le EN 124-1:2015 e EN 124-2:2015 (UNI EN 124-1 e UNI EN124-2 in Italia) si applicano a chiusini, griglie e caditoie in ghisa grigia e sferoidale, combinati o meno con malta cementizia, prescrivendo livelli prestazionali minimi aggiuntivi rispetto alla precedente EN124:1994. Tali disposizioni, richiedono inoltre, maggiore attenzione su controlli di produzione in fabbrica (FPC) oltre ad un incremento del numero delle “Prove di Tipo” per modello, ed un maggior numero delle tipologie di test, quali:
Prova per la resistenza allo scivolamento;
Prova di inclinazione;
Prova per il fissaggio del coperchio/griglia al telaio;
Sicurezza a prova di bambino.
La norma EN124-1, definisce i requisiti, l’impiego e la marcatura dei dispositivi per coronamento e chiusura e nell’allegato F (informativa), le raccomandazioni per l’istallazione.
A supporto dei progettisti ed operatori, Link Industries, ha realizzato il Manuale tecnico e principali linee guida per l’installazione di dispositivi per coronamento e di chiusura per zone di circolazione utilizzate da pedoni e veicoli, utile documento che fornisce indicazioni circa la movimentazione dei pallet, degli stessi articoli e dell’appropriata classe dei dispositivi di coronamento e di chiusura da utilizzare. Tale utilizzo, varia a seconda del luogo di impiego (Classe A 15; Classe B 125; Classe C 250; Classe D 400; E 600; Classe F 900), ma anche sulla preparazione della superficie e del letto di posa nonché sull’apertura e chiusura dei coronamenti stradali, così come per il loro smaltimento.
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[post_content] => La sicurezza nei cantieri è tutelata da precisi regolamenti edilizi che prevedono anche la realizzazione di recinzioni a protezione dei non addetti ai lavori. Le soluzioni Link Industries.
Il D.Lgs. 81/2008 “Testo Unico per la Sicurezza del Lavoro" tra i molti aspetti di tutela del sistema di sicurezza aziendale, disciplina l’attività nei cantieri mobili o temporanei con particolare riguardo alla salute e sicurezza dei lavoratori in ogni fase dell’attività che comporti la realizzazione di lavori edili e di ingegneria civile, già in fase di progettazione dell’opera.
Non si può sottovalutare l’aspetto del rischio e proprio per questo nei cantieri sono fondamentale la prevenzione, il controllo e la tutela, di ogni aspetto e in ogni fase. Va per esempio considerata la sicurezza dei non addetti ai lavori.
Le recinzioni dei cantieri
La norma 81/2008 all’articolo 109 cita “il cantiere, in relazione al tipo di lavori effettuati, deve essere dotato di recinzione avente caratteristiche idonee ad impedire l’accesso agli estranei alle lavorazioni”.
Per garantire massima sicurezza ed impedire l’accesso di estranei nei cantieri, questi devono essere completamente delimitati da recinzioni, che dovranno essere dotate di idoneo sistema di segnalazione e di sistema di illuminazione.
Anche il volume pubblicato da INAIL nel 2015 “La progettazione della sicurezza nel cantiere” conferma l’importanza e il ruolo delle recinzioni specificando (rif. 4.6.1): “la recinzione di cantiere è il sistema di confinamento di una, o più aree, adibite al lavoro, al deposito e al transito dei mezzi impiegati. La recinzione del cantiere non risponde esclusivamente alla necessità di regolamentare l’accesso al medesimo, impedendo l'ingresso ai non addetti ai lavori, ma costituisce di per sé una misura di prevenzione e protezione dai rischi d’interferenza tra le attività svolte all’interno e in prossimità del cantiere”.
Da queste premesse è evidente che la scelta della recinzione più idonea sia importante e strettamente legata alla valutazione dei rischi che, come dicevamo, deve essere fatta già in fase di progettazione dei lavori e deve tenere in considerazione diversi aspetti tra cui il tipo di confinamento idoneo all’area di lavoro, i regolamenti edilizi del comune e le possibili particolari prescrizioni per la fattispecie del singolo cantiere.
Le soluzioni Link Industries
Link, azienda che produce materiali per l’edilizia tra cui reti e recinzioni, propone NET-311O rete temporanea e mobile per il cantiere, estrusa in HDPE (vergine e riciclata) mono-orientata, a maglia ovoidale 65 x 35 mm, realizzata con polimeri di prima qualità. La rete da cantiere Link è disponibile in rotoli di colore arancio o verde e con nastro adesivo con la scritta “LAVORI IN CORSO”.
L’azienda è particolarmente attenta alla sicurezza e, sostenendo dei costi aggiuntivi, ha deciso di assicurare un costante monitoraggio su eventuali rischi delle sostanze chimiche intrinseche nei prodotti commercializzati: la materia prima rispetta infatti il regolamento “REACH” 1907/2006/CE.
Di facile applicazione la rete NET-311O non richiede manutenzione aggiuntiva e una corretta posa permette il riutilizzo in successivi cantieri con un contenimento dei costi dell’investimento.
L’ufficio tecnico di Link Industries è a costante disposizione di chiunque sia interessato per ulteriori informazioni.
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[post_content] => LINK Industries propone una serie di prodotti in lana di roccia sviluppati da Paroc, tra cui LINIO 10, specifico per i sistemi di isolamento a cappotto
I sistemi di isolamento termico a cappotto, come sappiamo, sono sempre più importanti ed utilizzati sia negli interventi di riqualificazione che nelle nuove realizzazioni e garantiscono molti vantaggi a livello ottimizzazione delle prestazioni energetiche e termiche degli edifici, miglioramento del comfort abitativo sia in estate che in inverno, riduzione dei consumi energetici e di conseguenza delle bollette, senza dimenticare la rivalutazione economica di un immobile in cui vengono attuati gli interventi di riqualificazione.
Il cappotto funziona come uno scudo che protegge l’involucro dagli agenti atmosferici, dal caldo estivo e dal freddo invernale, ma anche dal rumore e dal fuoco.
A livello europeo, per ETICS (External Thermal Insulation Composite System) si intende un sistema composito in cui siano applicati dei pannelli isolanti sul lato esterno dell’involucro di un edificio, tramite incollaggio e/o con fissaggio meccanico, rifiniti superficialmente con un ciclo di rasatura con rete di rinforzo, con l’obiettivo di migliorarne le prestazioni termiche e acustiche.
In base alla normativa l’intero sistema a cappotto viene testato e certificato secondo la linea guida europea ETAG (European Technical Approval Guidelines) 004, a garanzia del funzionamento e della durata del sistema.
Perché vengano assicurati tutti i vantaggi di risparmio energetico e isolamento termico-acustico è necessario che il sistema sia applicato a regola d’arte da personale specializzato, attento al rispetto di tutti i requisiti progettuali e normativi, in tutte le fasi, dalla gestione del cantiere alla posa in opera.
Pannello PAROC LINIO 10
[caption id="attachment_605816" align="aligncenter" width="600"] Il pannello rigido incombustibile in lana di roccia PAROC LINIO 10 per l'isolamento a cappotto[/caption]
I sistemi a cappotto si possono applicare su diversi tipi di supporto, come pareti in laterizio, in cemento, in legno e in acciaio, sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni.
LINK presenta una serie di prodotti in lana di roccia specifici sviluppati da Paroc per sistemi a cappotto conformi agli Standard Europei.
In particolare il pannello LINIO 10, risponde ai requisiti richiesti per il singolo prodotto in lana di roccia destinato al sistema a cappotto per il rilascio degli ETA (European Technical Assessment), in conformità con quanto previsto dalla Guida ETAG 004, ovvero una valutazione di idoneità per l’utilizzo del prodotto nell’ambito dell’isolamento a cappotto, necessaria per potere avere la certificazione CE.
I pannelli in lana di roccia Paroc sono adatti sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni.
L’isolamento con lana di roccia assicura diversi vantaggi, tra cui la protezione dal fuoco, la resistenza ai cicli caldo-freddo delle facciate, il miglioramento delle prestazioni termico-acustiche e ed è particolarmente indicato nel caso in cui:
si voglia una soluzione di isolamento termico ad elevate prestazioni;
si voglia un rivestimento non combustibile, maggiore sicurezza in caso di incendio
si voglia un incremento della prestazione acustica della parte opaca di facciata.
Se si richiede che lo spessore per l’isolante del sistema a cappotto sia superiore a 200 mm, si suggerisce l’impiego del sistema a doghe in lana di roccia Paroc, che può essere realizzato con o senza fissaggi meccanici, a seconda delle prescrizioni del produttore del sistema.RIFERIMENTI NORMATIVI:
ETAG 004 - Linee guida tecniche europee per i Sistemi Isolanti a Cappotto per esterni con intonaco;
ETAG 014 - Linee guida tecniche europee per i tasselli in materiale sintetico per sistemi a cappotto;
EN 13500 - Isolanti termici per edilizia - Sistemi compositi di isolamento termico per l’esterno (ETICS) a base di lana minerale – Specifica
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[post_content] => Link Industries crede fortemente nel principio della sostenibilità quale elemento fondamentale per valorizzare il prodotto offerto.
Con la piena consapevolezza che l’interesse primario di ciascun stakeholder sia quello di assicurarsi un investimento funzionale, efficiente e, naturalmente, vantaggioso, presenta le coppelle in lana di roccia: il prodotto ideale per incrementare l’efficienza e la durata degli impianti industriali oltre che per realizzare un corretto isolamento termico di tubature ad alta temperatura o tubazioni per riscaldamento acqua sanitaria, e per minimizzare il consumo di energia massimizzando la reale vita dell’impianto. La lana di roccia PAROC è un materiale naturale e rispettoso dell’ambiente che offre soluzioni specifiche altamente performanti per l’isolamento termico, acustico e per la protezione passiva dal fuoco nelle costruzioni e riqualificazioni civili, negli impianti industriali, nel settore navale e off-shore.
La lana minerale si produce con materie prime reperibili in abbondanza in tutto il globo e con una quantità di materiali di riciclo in costante aumento.
La filosofia PAROC è finalizzata allo sviluppo di soluzioni isolanti che soddisfino i requisiti di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso:
una miglior efficienza sul piano energetico;
un basso impatto ambientale;
la riciclabilità;
prodotti su misura per minimizzare gli scarti;
ampia durabilità e mantenimento delle performance nel tempo;
un importante assimilabilità ai rifiuti urbani (secondo i D.Lgs. 22/97 e D.Lgs. 152/06 con rif. al CER -Catalogo Europeo dei Rifiuti – codice di identificazione lana minerale 170604- le lane
minerali devono essere trattate come rifiuti non pericolosi);
un prodotto sicuro: certificato ISO 9001 (per la qualità) e ISO 14001 (per l’ambiente);
RTS Building Information Foundation - sistema volontario finlandese di classificazione delle emissioni dei materiali per edilizia. La lana di roccia PAROC ha ottenuto i migliori requisiti in termini di emissioni nell’atmosfera.
[caption id="attachment_598898" align="aligncenter" width="476"] Paroc[/caption]
Inoltre, l’attività di ricerca e sviluppo nel campo dell’isolamento industriale ha beneficiato della stretta collaborazione con clienti ed esperti del settore. Tutti i prodotti sono stati studiati per incrementare l’efficienza e la funzionalità dell’impianto e per rispettare i più severi standard di qualità.
Ci pregiamo pertanto di presentarVi, attraverso le relative schede prodotto e connesso video, le coppelle summenzionate:
- PAROC Hvac Section AluCoat T
- PAROC Pro Section 100
https://www.youtube.com/watch?v=3gSBtrynmzM&feature=youtu.be
Le soluzioni in lana di roccia in generale, e le coppelle in particolare, aumentano il comfort e la sicurezza degli
ambienti nei quali sono utilizzate, migliorando l’efficienza energetica degli edifici e le performance di rendimento degli
impianti: sono vantaggi di indubbio valore economico ed ambientale derivanti da un impianto ben isolato.
[post_title] => Le Coppelle Paroc: funzionali, efficienti e naturalmente vantaggiose
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[post_content] => L’involucro edilizio è un elemento architettonico di frontiera che delimita e conclude perimetralmente l'organismo costruttivo e strutturale.
La sua funzione è sia quella di mediare, separare e connettere l'interno con l'esterno, sia quella di delimitare e identificare gli spazi esterni circostanti.
Le prestazioni dell'involucro devono garantire il comfort termico e igrometrico degli spazi confinati e il contenimento dei consumi energetici mediante il soddisfacimento dei principali requisiti prestazionali: controllo dei fenomeni di condensa superficiale e interstiziale, controllo della combinazione “temperatura – umidità – ventilazione”, resistenza e inerzia termica ai fini del risparmio energetico.
L’involucro edilizio ha subito negli anni un evoluzione sostanziale in grado di ottimizzare le interazioni tra ambiente interno e macro-ambiente esterno, e viceversa, al mutare delle diverse condizioni climatico-ambientali nel corso della giornata, nel corso dell'anno, finanche nel corso della vita dell'organismo edilizio e dell'uomo che lo abita.
A prescindere dai materiali d’impiego e dalle tecnologie sfruttate, l’involucro edilizio è, per convenzione, costituito da 4 strutture funzionali standard: strutture orizzontali (dove l’involucrosepara l’ambiente interno dal terreno o dall’esterno), strutture verticali perimetrali (in contatto con ambienti non riscaldati), coperture piane o inclinate (i.e. tetti, al fine di fronteggiare i problemi di umidità, muffa e surriscaldamento estivo), chiusure trasparenti.
[caption id="attachment_593660" align="aligncenter" width="600"] Soluzioni per l'efficientamento dlel'involucro[/caption]
Link Industries propone alla propria clientela, da oltre vent’anni, soluzioni per l’efficientamento dell’involucro edilizio: principalmente tramite prodotti in lana di roccia, ma anche reti in fibra di vetro come elementi di rinforzo dello strato di rasante applicato sui pannelli esterni di coibentazione e membrane traspiranti e freno vapore usati come strato protettivo sotto la copertura contro l'umidità e vento (penetrazione di acqua allo stato liquido).
Link ha recentemente sviluppato una linea di prodotti pensati proprio a tale scopo: membrane traspiranti e freno vapore per preservare l’efficientamento dell’involucro edilizio.
NET-ACL/1550/145 : il vapore acqueo nella stagione invernale tende a migrare dall’interno verso l’esterno dell’edificio riscaldato, se trova l’opposizione del manto impermeabile sotto la copertura, potrebbe condensare e quindi inumidire l’isolante termico adiacente. Un isolante termico bagnato fornisce limitate prestazioni e può subire deformazioni, danneggiando l’intera stratigrafia. Da ciò la necessità di bloccare il vapore che possa permeare nell’isolante termico in un punto ad hoc della stratigrafia attraverso un apposita barriera che prende il nome di “barriera al vapore”. NET-ACL/1540/145 e NET-ACL/1550/145 ISOCON EXTRA sono barriere al vapore che proteggono da tali inconvenienti.
NET-BBM/1550/135: una copertura deve risultare impermeabile all'acqua e resistente ai carichi (vento, neve, carichi accidentali, ecc.) onde evitare l'insorgere di situazioni termoigrometriche critiche. Infiltrazioni per capillarità o disgelo, se non verificate, possono comportare condensazioni in superficie o negli strati della copertura tali da arrecare rilevanti danni all’intero involucro edilizio. Per tale ragione viene applicata la membrana NET-BBM/1550/135 direttamente sull'isolamento termico, parallelamente alla gronda. Fissata così, lungo le travi con apposite stecche, crea un adeguato substrato di drenaggio efficace sulla gronda.
[caption id="attachment_593661" align="aligncenter" width="600"] Isolamento secondo Link Industries[/caption]
I sottostrati della copertura non hanno resistenza termica significativa pertanto, una corretta posa ed un calibrato impiego dei materiali idonei, è fondamentale per un regolare efficientamento energetico. Infatti, attraverso il tetto si verifica il 20-30% delle dispersioni termiche, per contro un buon isolamento consente di:
minimizzare i ponti termici,
impermeabilizzare dall’acqua e dall’umidità di risalita,
convogliare e gestire le acque piovane, ancora meglio se con un sistema di recupero integrato nella copertura,
isolare l’interno dall’inquinamento ambientale,
massimizzare la ventilazione naturale,
massimizzare l’illuminazione naturale,
massimizzare la traspirabilità dell’involucro.
Il futuro è il sistema di isolamento passivo, informati per incrementare l’efficienza e la funzionalità della tua abitazione ad un basso impatto ambientale.
[post_title] => Non solo semplici membrane
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[post_content] => Link Industries SpA, azienda certificata ISO 9001:2008 per i servizi forniti, si pone da sempre l’obiettivo di presentarsi sul mercato come partner affidabile e tecnologico.
L’efficacia dei risultati è garantita da un costante supporto tecnico e commerciale al Cliente grazie ad un modello operativo dinamico, basato sull’alta professionalità dei propri uomini e sulla qualità dei prodotti commercializzati.
Il Primario obiettivo aziendale è quello di fornire un prodotto qualificato a tutela sia dei clienti, sia dei loro utilizzatori finali, correlato da un servizio tecnico ineccepibile.
Per tale ragione la gamma prodotti edilizia proposta è REACH compliant:
NET-311O/ (rete HDPE vergine e riciclata cantiere arancione);
CM1/ (ruote per carriola in poliuretano);
DM1/ (ruote gonfiabili per carriola);
PFR- (panno millefiori protezione accoppiato con PE).
Il REACH (dall'acronimo "Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals") è un Regolamento europeo che rappresenta una vera e propria "rivoluzione" in materia di sicurezza chimica voluta al fine di colmare importanti "gap" sui pericoli ed i rischi delle sostanze chimiche e, in alcuni casi, sulla scarsa comunicazione di tali conoscenze lungo la catena di fornitura dei prodotti commercializzati in Europa. L'obiettivo primario del REACH è quello di valutare i rischi delle sostanze chimiche a partire dalla conoscenza delle loro proprietà intrinseche: rischi valutati per gli esseri umani (esposizione dei lavoratori, l'esposizione diretta di consumatori o attraverso la catena alimentare) e per i comparti ambientali (acqua, aria , suoli), in termini di eco-tossicità, bioaccumulo, proprietà di persistenza.
Il REACH, in vigore a partire dal 1° giugno 2007, è infatti definito il “Regolamento della chimica” poiché interessa svariati settori merceologici che utilizzano prodotti chimici e riguarda anche chi ha attività di tipo commerciale (come gli importatori di sostanze, miscele o articoli).
L' ECHA (European Chemical Agency) identifica delle sostanze particolarmente pericolose (SVHC) che vengono inserite in una lista (Candidate List) che possono entrare nel processo previsto dell'autorizzazione REACH: quando una sostanza è aggiunta alla Candidate List, il REACH prevede l'obbligo per il produttore o l'importatore di dichiarare se tale sostanza è presente nel suo prodotto. L'articolo 33 (1) del REACH impone che il produttore e l'importatore di articoli notifichino, al proprio cliente, la presenza di qualsiasi SVHC se rilevata nel loro prodotto in quantità > 0,1% p/p e di fornire informazioni per l'uso sicuro di tale prodotto proprio perché tali sostane SVHC (substances of very high concern) sono particolarmente pericolose a causa delle loro proprietà CMR (cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione), o vPvB (molto persistente, molto bioaccumulabili) o PBT (persistenti, bioaccumulabili e tossiche).
Nello specifico, essere REACH Compliant, per Link, significa presentarsi sul mercato con un prodotto di qualità a supporto della competitività : un valore aggiunto per i Clienti che sanno di poter contare su un servizio, tout court, che non solo li tutela, ma che auto-sostiene costi ad ulteriore garanzia della qualità.
Infatti, Link, in virtù dei propri elementi distintivi, sceglie di operare con fornitori qualificati, soggetti a severi controlli ed ispezionati in loco e richiede certificazioni prodotto pre-approvvigionamenti, ed effettua anche, ad ulteriore avallo, autonomi test di verifica condotti da laboratori nazionali accreditati.
Per ulteriori informazioni il nostro ufficio tecnico è a vostra costante disposizione.
Non esitate a contattarci!!
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[post_content] => Link Industries SpA, fa propria la considerazione che a crear valore per il Cliente è la fornitura di un prodotto qualitativamente ineccepibile, accompagnato da una serie di attività pensate per generare valore.
Per questo la gamma accessori per la coibentazione navale proposta da LINK è corredata dalle seguenti certificazioni:
Modulo B – certificato M.E.D. di “bassa attitudine alla propagazione della fiamma” secondo IMO Res A 653(16);
Modulo E – Certificato CE garanzia di qualità dei prodotti.
LINK GLASS FABRIC TAPE 0.12
Nastro in tessuto di vetro bianco da 105 gr/m2 di peso e 0.12 mm di spessore trattato con speciali resine autoestinguenti. Utilizzato prevalentemente in ambito nautico e navale per coprire i giunti tra pannelli isolanti rivestiti con tessuto di vetro nelle coibentazioni “a vista”. La speciale trama lo rende idoneo ad essere impregnato con collante vinilico.
LINK GLUE V20
Adesivo aceto-vinilico per utilizzo nel settore nautico e navale. Particolarmente idoneo per la sigillatura dei giunti tra pannelli coibentanti rivestiti con tessuto di vetro (di varie grammature e spessori) tramite nastro in fibra di vetro. Utilizzato inoltre per l’incollaggio di rivestimenti superficiali quali tessuti in fibra di vetro di varie grammature e spessori su supporti in materiali isolanti quali lane minerali, roccia e vetro.
LINK PE WRAP
Pannello in lana di roccia incombustibile PAROC Marine Slab imbustato in un film a base polietilenica autoestinguente nero. E’ utilizzato in ambito navale prevalentemente per l’isolamento di pavimenti all’interno di cabine.
[post_title] => Un salto di QUALITA' per la gamma accessori LINK
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[post_content] => Il Comitato Europeo di Normazione (CEN) ha approvato le norme EN 124-1, EN 124-2, EN 124-3, EN 124-4, EN 124-5, EN 124-6 nel 2015 che assumeranno lo status di Norme nazionali da Marzo 2017 per dispositivi di coronamento e chiusura dei pozzetti stradali.
Tali Norme, adottate in tutti i paesi dell’ Unione Europea, definiscono i livelli prestazionali minimi dei prodotti ad integrazione della precedente norma EN124:1994.
Inoltre impongono maggiore attenzione su requisiti e controlli di produzione in fabbrica, un incremento del numero delle “Prove di Tipo” per modello, ed una maggiorazione delle tipologie di test, quali:
Reazione al fuoco;
Fissaggio del coperchio/griglia nel telaio;
Sicurezza a prova di bambino;
Resistenza allo scivolamento.
Link Industries SpA, in occasione della fiera H2O, ha presentato la Nuova Gamma SMARTLOCK di chiusini e griglie in ghisa sferoidale conformi alle nuove norme EN 124-1 e EN 124-2.
Lieti di approfondire con voi le nuove tematiche che abbiamo sviluppato partecipando a seminari ed incontri tecnici appositamente per dare risposte concrete ai nostri clienti, rimaniamo a vostra disposizione.
Per ulteriori approfondimenti: http://www.linkindustries.com/downloads/ITA-2016EN124_2015.pdf
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[post_content] => LINK presenta PAROC CGL 20cy, per l'isolamento di cantine e garage.
Cantine, garage ed ambienti analoghi non riscaldati presentano un elevato potenziale per la riqualificazione energetica degli edifici. L'isolamento termico dei locali riscaldati verso questi ambienti è spesso limitato o del tutto assente, e comunemente tali ambienti sono comunicanti con l'esterno.
La soluzione più efficace è costituita dall’isolamento dei solai di separazione fra gli ambienti riscaldati e non riscaldati.
In questo modo si incrementa l'efficienza energetica dell'edificio, riducendo i costi di riscaldamento e raffrescamento ed aumentando significativamente il comfort abitativo dei piani superiori.
[caption id="attachment_584834" align="aligncenter" width="581"] Posa di PAROC CGL 20cy[/caption]
Paroc ha sviluppato un prodotto specifico per l’isolamento a soffitto di cantine e garage, sfruttando le eccellenti proprietà termo-acustiche e di resistenza al fuoco della lana di roccia. Tali interventi si avvalgono della legge di stabilità 2016 (legge n. 208 del 28 dicembre 2015), che proroga fino al 31 dicembre 2016 la detrazione fiscaledel 65% per gli interventi di efficientamento energetico.
[caption id="attachment_584833" align="aligncenter" width="596"] Realizzazione con il nuovo sistema prefinito[/caption]
Si tratta di una doga in lana di roccia biosolubile prefinita sulla superficie a vista, con bordi smussati a 45°, predisposta all’incollaggio con collanti cementizi su superfici piane, senza l’ausilio di fissaggi meccanici.
Accostando le doghe a giunti sfalsati si viene a creare un soffitto la cui superficie può essere finita con vernice a spruzzo o a pennello oppure lasciata a vista.
Il prodotto ha ottenuto le seguenti certificazioni:
protezione di solai e travi in calcestruzzo secondo norma EN 13381-3 e con rapporti di classificazione secondo norme EN1365-2,3.
resistenza al fuoco su solette in calcestruzzo sino a EI240 con pannello di spessore 6 cm
resistenza al fuoco su travi in calcestruzzo sino a EI240 con pannello di spessore 6 cm
nuovi test 2016: REI180 su soletta con pannello di spessore 6 cm, da REI 120 a REI240 su solai in calcestruzzo prefabbricati a seconda dello spessore. Documenti disponibili a breve.
Un prodotto risolutivo, accompagnato da un efficiente ed efficace servizio di assistenza che prevede un attenta pianificazione prima, durante e dopo la fornitura dei prodotti.
Per le modalità di posa contattare l’ufficio tecnico: isolamento@linkindustries.com
[post_title] => Novità per interrati e autorimesse: il nuovo sistema prefinito
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[post_content] => Con oltre 30 anni di esperienza nel settore, Link Industries realizza soluzioni di qualità per l’isolamento termoacustico, la protezione dal fuoco, il coronamento stradale, il drenaggio e la realizzazione di reti e recinzioni.[ez-toc]
Da sempre al fianco di progettisti, rivenditori, applicatori e tecnici, risponde con efficacia e concretezza alle richieste del mercato e lo fa attraverso:
Innovazione e know-how, impegno e investimento nella ricerca, permettono di offrire ai clienti una vasta di gamma di prodotti confermi alle normative di qualità e assisterli con le migliori soluzioni di business e nel post vendita:
Valore del proprio team; #siamolink: un team operativo e dinamico composto da professionisti, tecnici e front offici orientati alle esigenze del cliente;
Pianificazione ed efficienza logistica, il processo di logistica e distribuzione viene curato in tutti i passaggi di trasporto e stoccaggio, fino all’arrivo al cliente;
Ricerca e consolidamento partnership strategiche, Link è il partner italiano del Gruppo Paroc Owens Corning. Per arricchire la propria gamma di prodotti, ha instaurato collaborazioni strategiche con aziende leader in diversi settori. Inoltre, grazie alla presenza di un ufficio a Pechino, può contare su personale specializzato per il controllo e la gestione degli approvvigionamenti dal Far East.
La nuova Business Unit di Link Industries: eccellenza e investimenti nell'innovazione
Marta Cosulich, presidente LinkIndustries e CEO Fratelli Cosulich, in un’intervista ha dichiarato come la storia e l’eredità dell’azienda siano rimasti intatti nonostante i cambiamenti; la solidità dei valori radicati nel Gruppo e l’innovazione continua rimangono un punto di forza con il quale affrontare le sfide moderne. Marta Cosulich continua l‘intervista affermando: “con la recente acquisizione di Schiavetti Enzo srl, un attore storico nell’hardware marino, ci siamo resi conto che il nome “commercio e produzione” non cattura più appieno l’ampiezza delle nostre attività. Ecco perché abbiamo introdotto una nuova unità aziendale: Maritime, Building e Industrial Supply. Questa nuova BU riunisce le competenze di Link, Schiavetti e MacWelding, riflettendo chiaramente la direzione strategica che stiamo prendendo. È più di un semplice nome: è una dichiarazione della nostra visione, che evidenzia il nostro impegno nel fornire eccellenza in più settori, dal marittimo all’industriale e oltre. Questo nuovo capitolo è un’entusiasmante opportunità per mostrare quanta strada abbiamo fatto e le ambizioni che abbiamo per il futuro”.
La produzione aziendale
Linea Edilizia
Link Industries realizza una gamma completa di prodotti in ghisa sferoidale e in acciaio zincato per il drenaggio ed una serie di prodotti accessori pensati per dare completezza alle esigenze quotidiane di installazione e di cantiere. Il dipartimento 'Ricerca e Sviluppo' di LINK INDUSTRIES analizza costantemente nuovi prodotti, rispondere a specifiche richieste, testa tramite laboratori nazionali e mantiene aggiornata la documentazione tecnica.
La produzione di Link Industries
La produzione Link Industries include anche accessori pensati per le varie esigenze quotidiane di installazione e di cantiere e una vasta gamma di reti per l’edilizia e le costruzioni suddivisa in quattro sistemi:
Elementi in Ghisa Sferoidale - specifici dispositividi coronamento e di chiusura per il corpo stradale conformi alla norma UNI EN 124:2015,in ghisa sferoidale GJS 500-7 trattati con vernici conformi al regolamento Reach 1907/2006, relativo alla sicurezza del prodotto, grazie a ripetizione di tests di verifica di concentrazioni sostanze SVHCs presso laboratori terzi, in ottemperanza ai limiti e continui aggiornamenti elenco sostanze (Candidate List ) previsto dalla Agenzia Europea (ECHA), quali Chiusini centro strada, Chiusini d’ispezione, Chiusini a sezioni, Griglie piane e concave, Pluviali, Caditoie a bocca di lupo eChiusini manovra e servizi e relativi accessori.
Elementi acciaio zincato appositamente sviluppati per il drenaggio e la realizzazione di sigilli leggeri e pesanti, chiusini a scomparsa e copricisterna oltre a grigliati pressati con telaio e per canaletta.
Elementi della gamma cantiere come Rete Massetto, Ruote per carriola, Membrane per la stratigrafia del tetto, Reti in fibra di vetro, Rete Cantiere, Botole d’ispezione, Panno millefiori e molto altro.
A completamento della Linea Accessori Edilizia, Link Industries propone:
ECOSYSTEM – sifone inox antintrusione – permette il deflusso dei diversi materiali di scarto, sia solidi, sia liquidi, nel condotto di scarico del chiusino, richiudendosi automaticamente.
https://www.youtube.com/watch?v=tiT8s4CEYeQ
Linea Industria e Navale
Fanno parte della Linea Industria e Navale una serie di soluzioni specifiche per la protezione passiva dal fuoco, l’isolamento termico e acustico di apparecchiature industriali, centrali termiche e industrie petrolchimiche e soluzioni destinate a navi da crociera, traghetti, cargo, yacht e piattaforme off-shore.Le soluzioni della Linea Industria e Navale riguardano:
prodotti isolanti di alta qualità in lana di roccia;
prodotti hardware per l'industria nautica e navale della Schiavetti Enzo S.r.l;
isole robotizzate, scelta e manutenzione dei sistemi ed impianti di saldatura con MacWelding.
[caption id="attachment_668089" align="aligncenter" width="680"] Isolamento e protezione dal fuoco[/caption]
Link Industries: affidabilità e qualità
Link Industries beneficia della solida base finanziaria della Fratelli Cosulich, storica società attiva nel settore marittimo da oltre 160 anni, che supporta lo sviluppo aziendale e garantisce stabilità. Grazie alle sinergie con il Gruppo, Link può sfruttare economie di scala basate su importanti investimenti, crescita delle competenze e valorizzazione degli asset, ottenendo così un vantaggio competitivo significativo.Con uffici a Genova e un magazzino centrale di 8.000 mq ad Alessandria, Link assicura consegne rapide, massima flessibilità negli ordini e un costante controllo qualità. L’azienda è certificata ISO 9001:2015, a garanzia dell’eccellenza nei servizi offerti.La filosofia di Link è da sempre focalizzata sul cliente, con l’approccio unico di un’azienda familiare proiettata verso il futuro. Segui #Linkindustries per rimanere aggiornato sulle nostre iniziative a livello globale.
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Info dalle aziende - Continuum materico pavimentazione: sigilli in acciaio - INFOBUILD