La storia

La storia della ceramica
La ceramica è conosciuta fin dall'antichità e molti popoli ne hanno fatto uso. I primi manufatti risalgono al periodo neolitico, quando i primi oggetti di argilla (ciotole, vasi, ecc.) venivano cotti direttamente sul fuoco.
I manufatti considerati più antichi sono stati localizzati in Giappone e risalirebbero all'XI millennio a.C.
L'introduzione del tornio diede un impulso alla produzione di oggetti come vasi e contenitori di ogni tipo, caratterizzati da forme simmetriche rispetto all'asse di rotazione.
L'uso di rivestimenti vetrosi su oggetti ceramici è noto a partire dal II millennio a.C. in Mesopotamia.
La porcellana è stata inventata in Cina attorno all'VIII secolo d.C. ed è caratterizzata da una tecnica di lavorazione e cottura più avanzata.
Nel tardo medioevo le ceramiche venivano realizzate con il tornio, cotte al forno e impermeabilizzate con una vernice vetrosa.
Dopo il XIII secolo si incominciano ad usare anche altri colori e decorazioni più sofisticate.
A fini industriali la ceramica iniziò a prendere corpo all'inizio del secolo scorso.
La tecnologia della piastrella nacque in Italia nel 1902 quando iniziarono a comparire nel modenese le prime lavorazioni di piastrelle con una tecnologia non molto diversa da quella usata per cuocere i biscotti.
Lo scopo era lo sfruttamento di argille locali per la produzione di un materiale da rivestimento di pavimenti e pareti dotato di buone caratteristiche meccaniche e di durabilità, da impiegare prevalentemente in aree della casa come cucina e bagno.
Negli anni '50 vennero introdotte due grosse innovazioni tecnologiche: la pressa automatica e il forno a tunnel che consentirono le prime produzioni industriali su scala medio-larga.
La istanza questa volta era l'aumento della produttività delle aziende per soddisfare la domanda di un mercato in forte espansione.
Negli anni '60 e inizio '70 si ebbe il grande sviluppo della ceramica in Italia.
Il ciclo produttivo venne completamente automatizzato tramite la realizzazione di linee continue di produzione, automazione del movimento del materiale e lo sviluppo dell'atomizzatore che consentì la sostituzione dei filtri pressa nella preparazione ad umido degli impasti.
All'inizio degli anni '80 la crisi energetica, unita alla sempre maggior produzione industriale, portò ad un periodo di crisi che costrinse i ceramisti a sviluppare nuove tecnologie. In primis quella della cottura rapida monostrato che permetteva di ridurre notevolmente i tempi di cottura e di conseguenza i costi energetici.
Dagli anni '90 in poi la ricerca si indirizzò verso l'introduzione di tecnologie che presentino valenze ambientali e /o di qualificazione del prodotto.

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